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Carissimi lettori, vi avevo lasciato al cap. 12 alle prese con il nuovo aspetto siliconato di mia madre Viviana.
Ma questo restyling chirurgico a dire di mamma, doveva concludersi in bellezza con un bel tatuaggio di modo da renderla:
“… Più moderna, dai Alvise, amore oramai ce l’hanno tutti un tatuaggio … calciatori, veline, donne dello spettacolo”.
“Capirai che geni!” rispose piccato mio padre che stavolta non volle sentire ragioni negando il suo assenso al tatuaggio di mamma.
“Oddio che rabbia che mi fai Alvise, sei palloso, sei un vecchio!!!!”.
Mio padre non la stette più a sentire andandosi a richiudere nella sua stanza di lettura.
“Ma io me ne frego del consenso di quel cornuto …. Io me lo faccio lo stesso …. Mi accompagni tu Paolo? Dai Paolino?” disse mamma nei miei confronti con tono supplichevole.
“Ti ho detto 1000 volte di non chiamarmi Paolino cazzo, …uhmmm…. E dove cacchio vorresti andare a fartelo il tatuaggio …. E se poi Papà lo scopre???? Anzi è ovvio che ti scoprirà!”
“Ti ho detto che non me ne importa un fico secco della sua opinione …. Mi interessa più la tua invece ….” E ciò detto mi afferrò la patta dei pantaloni prendendo a tastarmi l’uccello.
“Si si ok mamma, ti ci porto io … sta tranquilla ….”.
“Ma che dici del tatuaggio, mi starà bene???”.
“Beh di sicuro ti farà sembrare ancora più porca ….”.
“Perfetto allora … andiamo! Alvise io e Paolo andiamo a fare la spesa …. Ciaoooo” urlò mamma a papà; che bel rapporto!
“Va in macchina, mi cambio e ti raggiungo, intanto tu pensa a un tatuatore di qualità da cui portarmi, mi raccomando Paolino che sia di qualità … non voglio schifezze sulla mia pelle!”.
Che palle con sto Paolino e quel tono da maestrina educanda …. Ma stava andando a farsi tatuare cazzarola! Talvolta mi faceva davvero incazzare!
Del resto già sapevo dove andare, il posto si chiamava Jerry’s Tatoo (ogni riferimento a posti realmente esistenti è puramente casuale), ci andavano tutti i giovani della “Treviso Bene” e dunque ero sicuro che sarebbe stato un posto all’altezza.
Quando vidi mamma montare in macchina ebbi il solito mezzo infarto, manco a dirlo, era una figa da paura, ovviamente tendente al genere: “maialona in calore”.
Canotta bianca super scollata e super aderente (del resto con quelle bombe che si ritrovava faceva fatica a non mettere qualcosa di aderente) della Harley Davidson (visto che andava a farsi tatuare la puttanazza voleva sfoggiare un look da pseudo-moticilista), minigonna in pelle nera con cintura borchiata, stivaletti al polpaccio stile cow-girl … molto fetish; trucco pesante nero sugli occhi, rossetto rosso fuoco sulle nuove labbrone siliconate, smalto dello stesso colore sulle unghie sia dei piedi che delle mani (unghie lunghe da vera troia), capelli lisciati con frangetta all’ultima moda.
Non potei esimermi dal commentare il suo look da porcona:
“Cazzarola mamma, ma non potresti metterti qualcosa di normale, qualcosa che non ti faccia sembrare sempre una troia in calore …. Cazzo …. Me lo hai già fatto diventare duro!” e detto ciò presi a tastarmi la patta.
“Uhmm vedo vedo …. E lo sento ….” Mi rispose la maiala che aveva sostituito subito la sua mano alla mia.
“Dai troia fammi una pompa immediatamente …. Ho il cazzo che sta per esplodere!”.
“Ma Paolo …. Ma no …. Ma che diavolo ti prende …. Dobbiamo andare dal tatuatore …. Ma poi scusa ma sei impazzito vuoi che ti spompini nel vialetto di casa? Ma dico io…. Ma sei impazzito …. Dai dai fai il bravo, vedrai che poi stasera ti farò un bel regalino per avermi accompagnata!”.
“Voglio ben sperare troia!” risposi io guardandola con aria a metà tra il voglioso e lo schifato.
“Si ma moderiamo il linguaggio in pubblico però …. Non vorrai che tutti sappiano che tua madre è una puttana ninfomane giusto? Non eri tu che ti preoccupavi tanto per questo?”.
“Si si troiazza, è meglio che andiamo và, se no finisce che ti scopo qua davanti a casa e fan culo alle apparenze con papà ed il vicinato benpensante!”.
Fu così che ci dirigemmo al negozio di tatuaggi. Avevo prenotato un paio d’ore, dalle 12.00 alle 14.00. riuscendo a trovare un buco tra i vari appuntamenti già fissati dal tatuatore.
Quando arrivammo infatti notai subito che non vi era nessuno in sala d’attesa.
La segretaria si rivolse infatti subito a mamma dicendo:
“Signora si accomodi pure in laboratorio, Jerry la sta aspettando” … “lei invece può attendere qui in sala d’aspetto” rivolgendosi direttamente a me.
Non so se avesse capito che eravamo madre e figlio, poco importava.
Mi sedetti in una delle sedie e vidi Mamma scomparire nel laboratorio di Jerry per il suo battesimo del tatuaggio, accompagnata dalla segretaria.
Poco prima di sparire la vidi girarsi un attimo e farmi l’occhiolino.
Ma vorrei ora descrivervi la segretaria davvero particolare del tatuatore.
Alta circa 1.70, fisico slanciato, capelli neri corvini con il classico taglio a caschetto alla valentina, incarnato pallido, occhi azzurrissimi, piercing al naso ed alla lingua, svariati orecchini alle orecchie, e manco a dirlo molti tatuaggi, sia sulle braccia che sulla schiena e sulla pancia.
Indossava infatti una canotta nera scollata almeno quanto quella di mamma da cui facevano capolino due tette da urlo (una terza piena ed abbondante).
Anche il culo fasciato in una minigonna stile scozzese non era niente male. Il suo look da punkettara convinta terminava poi con due anfibi neri da militare.
Mi venne subito voglia di scoparmela e fu così che iniziai a tampinarla parlando del più e del meno.
Scoprii che si chiamava, guarda il caso, Valentina, studiava al DAMS di Bologna ma non sapeva ancora cosa avrebbe fatto da grande … forse l’artista di strada … le solite cazzate di certe tipe pseudo-intellettuali-maledette.
Il dialogo che all’inizio era partito alquanto fiaccamente, mi pareva che stesse per prendere una piega interessante, quand’ecco che sentii il suo titolare chiamarla dallo studio:
“Valentinaaa, vieni qua … ho bisogno del tuo aiuto!”.
“Che palle!” disse lei piano rivolta a me e poi al suo capo “Arrivoo!”.
“Ciao devo andare ad aiutare il capo con il tatuaggio per la tua tipa” …. Era chiaro che non aveva capito che si trattava di mamma, cazzarola, va ben che mamma sembrava giovane, ma cominciavo a preoccuparmi …. Parevo così vecchio? In ogni caso non dissi nulla la salutai e tornai a sedere, in attesa che il capolavoro tatuaggistico di mamma fosse completato.
Sarà stata la noia per l’attesa, sarà stata l’esperienza passata delle precedenti attese in sala d’aspetto, sarà stato quello che volete, mi alzai e mi diressi verso il laboratorio per dare una sbirciatina su quello che stava succedendo.
Mamma era distesa su di un poltrona tipo medico-dentistica, ed il famigerato Jerry era intento ad imprimere nella sua pelle tutto il talento artistico di cui era dotato, talento che, per volontà irremovibile di quell’oca di mia madre, doveva tuttavia limitarsi ad un originalissimo cuoricino sulla spalla ed ad un paio di altrettanto originalissime stelline sulle caviglie.
“Signora …. Mi piange il cuore dover essere ridotto a disegnare queste cialtronerie, io sono un artista … ma perché non si affida al mio estro? Avrei in mente il tatuaggio giusto per lei, un tatuaggio veramente artistico e di personalità!”.
“Perché io la pago caro signore …. E voglio quello che le ho detto, rinfoderi le sue velleità artistiche per qualchedun’altra!” rispose alquanto stronzamente mamma.
“Se questo è quello che vuole! Il cliente ha sempre ragione per carità …..e che le devo tatuare dentro al cuoricino?”
“Viviana e Alvise!”
“Il suo nome e quello di suo marito, che idea originale?!?!?” Jerry non si trattenne dal ridacchiare in faccia a mia madre che rispose a metà tra l’arrabbiata e l’imbarazzata (e vorrei ben vedere! Che cazzo il cuore con i loro nomi …. Manco fosse stata una sposina tubante invece di una puttanazza ninfomane):
“Beh cosa vuole …. È tanto per rabbonire mio marito …. Lui non vuole che io mi faccia tatuare e così … se dico che l’ho fatto solo per lui magari …..”
“Capisco Capisco perfettamente Signora, allora facciamo così, io le faccio i tatuaggi che lei mi ha chiesto, però poi mi concede l’onore di fargliene uno gratis a mia scelta, ovviamente in un punto che rimane nascosto agli occhi di suo marito, che ne dice?”.
“Uhmm … va bene!” cazzo la troiazza aveva sicuramente qualcosa in mente per aver cambiato idea così repentinamente, e ne ero certo, pure quel Jerry doveva aver intuito qualcosa circa l’appetito adulterino della sua cliente.
Jerry si mise dunque ad eseguire i tatuaggi, con Valentina che gli passava stancamente gli arnesi del mestiere, senza smettere di masticare una gomma americana.
Al pari di Valentina, anche il c.d. Jerry era il classico tatuatore.
Quasi completamente pieno di tatuaggi sulle braccia muscolose ed immaginavo anche nel resto del corpo, molteplici orecchini alle orecchie, capelli lunghi ricci raccolti in una coda di cavallo (dai molteplici capelli bianchi si capiva che doveva aver superato come minimo la quarantina), pizzetto, basettoni, look da motociclista americano, con tanto di gilè di pelle sopra la t-shirt nera con disegnato un teschio (tipo heavy metal), pantaloni in pelle e stivaloni da centauro.
Durante l’operazione i due continuarono a parlare del più e del meno e notai subito che tra i due si formò una certa intesa, tant’è che ben presto li sentii darsi del tu, e scherzare in maniera sempre più complice. Mamma gli raccontò persino della recente operazione al seno ed alle labbra.
Jerry dal canto suo non perdeva occasione per strusciarsi ai meloni di mamma, apparentemente, innocentemente.
Terminato il lavoro, Jerry fece specchiare mamma affinchè avesse modo di vedere i tatuaggi, non senza ricordarle la promessa di poco prima.
“E allora Viviana ho fatto o no un bel lavoro? Adesso dimmi un po’ dove vuoi che ti disegni la vera opera d’arte che avevo in mente per te!”
“Beh … non saprei ….sai mio marito è molto bacchettone …. Già per questi si arrabbierà non poco …. E davvero non saprei dove …”.
“Ma dai ci sarà un posto del tuo corpo che è più facile nascondere!”
“Beh veramente uno ci sarebbe … adesso che mi ci fai pensare”.
Da come si guardavano, mi pareva di aver capito già tutto, e del resto le mie intuizioni trovarono conferma nel fatto che mia madre rivelò il suo segreto solo all’orecchio di Jerry, il quale sfoderò un sorriso marpione da mandrillo in calore.
“Bene … bene ….Vale … vai a vedere se ci sono ospiti di là in sala d’attesa …”.
“Beh veramente c’è il tipo della sig.ra .. cioè mi scusi … c’è il moroso di Viviana ….”
Mamma non trattenne la sua solita risatina da oca svampita dicendo:
“Non è il mio tipo … è mio figlio ….he he he….”
“Ah scusa … pensavo che ….”.
“Vabbè non importa Vale, vai di là e intrattienilo ….” Tagliò corto Jerry.
Intrattienilo? E che cazzo voleva dire? A vabbè avevo già capito tutto.
Del resto la stessa Valentina, dal cenno di intesa che gli fece, pareva averlo compreso perfettamente, forse abituata ai servizietti extra elargiti da Jerry alle sue clienti speciali.
Fu così che dovetti tornare a sedere … giusto per sentirmi invitato da Valentina a bere qualcosa al bar lì vicino.
“Sai mi sa che ci metteranno un po’ più del previsto, tua mamma ha voluto farsi fare un tatuaggio extra!”.
Decisi di fingermi il classico figlio ignaro della troiaggine acuta della sua mammina e di accettare l’invito a bere un drink (magari con la speranza di ottenere un appuntamento con la bella punk), ma ben presto nella mia mente prese corpo un disegno assai più perverso e godurioso.
Decisi di uscire allo scoperto con Valentina e di convincerla a scopare tutti assieme. Del resto mi pareva una tipa piuttosto disinibita e alternativa e pure piuttosto vacca.
Le rivelai pertanto che immaginavo cosa stessero facendo quei due, ma che non me ne importava, che era da mesi ormai che scopavo con mamma, e che avrei voluto divertirmi un un’orgia forsennata con lei, Jerry e mia madre.
“Hai capito il borghesuccio perverso??? Ed io che pensavo di essere una strana?!?!?”
Per un momento pensai di aver fatto una colossale figura di merda da pervertito, ma poi la sentii dire:
“….ok …. Non so il capo come la prenderà …. Ma visto che a lui piace chiavarmi con altre tipe …. Non penso che avrà nulla da ridire”.
“Cioè vuoi dire che tu e lui …?”
“Beh chiaro, come pensi che lo abbia trovato sto lavoro con i curriculum? Gli ho fatto un pompino una sera ad una festa di motociclisti ed eccomi qua …. Del resto anche a Bologna faccio qualche marchetta per pagarmi l’appartamento, quei cazzoni dei miei non mi passano un euro! … e poi devo dire che tua mamma mi attizza un casino ….. sai io sono bisex … ma più che altro lesbica!”.
“Beh, perfetto! Perfetto! Andiamo allora!”.
In men che non si dica risalimmo nello studio decisi ad entrare in azione.
Ci fermammo solo un attimo sulla soglia del laboratorio, giusto per vedere che Jerry stava tatuando qualcosa sulla figa di mamma che, liberatasi della minigonna e delle mutande stava a gambe aperte manco stesse per partorire.
Jerry non mancava di profondersi in generose leccate:
“bisogna ammorbidire per bene la pelle … capisci Viviana …. Cazzo che figa deliziosa che hai!”
Mamma dal canto suo stava godendo come al solito palpugnandosi le tettone fatte fuoriuscire dalla scollatura della canotta.
“Mmmmmm argghhhh siiiii siiiiii leccamela siiiii cosìììììì ah come lecchi …. Siiiiii ……noooo non smettere nooooo”.
“Aspetta aspetta un attimo! Alzati Viviana ecco qua l’opera d’arte adatta per un troione come te!” e detto ciò fece alzare quella porca di mamma con le tettone di fuori ma con la sola canotta ancora addosso oltre agli stivaletti, facendola specchiare.
Dallo specchio si vedeva chiaramente che Jerry le aveva tatuato una freccia poco sopra la figa, con la scritta: “free – Entry”.
“Hai capito qual è il posto che tuo padre non vede mai? Che troia che è tua madre!”
Mi disse Valentina ed io ad alta voce : “Lo puoi dire forte!”.
I due si girarono verso di noi.
Mamma forse istintivamente si coprì la fica con le mani, Jerry rimase immobile abbozzando patetiche scuse:
“Cioè no … è che … no no … ma ti posso spiegare è che ….”.
“Capo tranquillo sa già tutto. Sa che sua mamma è una troia, pensa che è pure qualche mese che se la scopa di brutto ….. adesso vuole solo fare un’orgia come si deve!” disse Valentina mettendo subito in chiaro le cose.
Mamma mi guardò con un’aria a metà tra l’incazzata e la divertita, mentre a Jerry non parve vero di averla scampata bella, anzi di averci guadagnato un’orgia sfrenata.
“Cazzo non ci posso credere …. Voi borghesi del cazzo siete sempre i più perversi …. Ma ti dico che hai trovato la persona giusta, inizia pure con quella puttana di Valentina che io penso a sta maiala di tua madre!”.
“Affare fatto Jerry … a proposito io sono Paolo”.
“Piacere Paolo … è un vero piacere”.
Non facemmo in tempo a finire le presentazioni come si conviene a due veri gentleman, che le nostre rispettive dame già si erano inginocchiate, tirandoci fuori i rispettivi uccelli ed iniziando a spompinarli.
“Siiii cazzo ….. siiiiiii …… siiiiiiiiii ….. cosììììììì ……. Sei proprio una troiaaaaaaaaaaaa leccami il cazzo siiiiiii siiiii cosììììììì!!!”. Jerry aveva il pisello già in super tega e lo stava ficcando direttamente in gola alla maiala di mamma che leccava ed ingoiava da far suo.
Valentina non era da meno, in più dovevo ammettere che la sensazione che mi dava il suo piercing sulla lingua era tutt’altro che spiacevole.
“Che bel cazzo che hai Paolo!”
“Si è tutto per te, ficcatelo in gola, puttana, voglio che me lo succhi fino a strozzarti troia!”e ciò detto le afferrai la nuca spingendola sul mio pene, prendendo a scoparla in bocca senza pietà.
“arghh uhmmmm arghh ….” La poveretta non riusciva più a parlare intenta com’era a succhiarmi la nerchia.
“succhia da brava … succhiami il cazzo cagna di una lesbica! Siiii siiiii cosììììì ….. ficcatelo in gola puttana strozzati di cazzo troiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”.
I rumori di leccate e godimenti stavano riempiendo la stanza.
“uhmm …. Uhmmm …. Uhmmmmm …..” la troiazza di Valentina leccava ed ingoiava che era un vero piacere, altro che lesbica, il cazzo pareva piacerle eccome!
Mamma, ovviamente, non era da meno come si intuiva dalla faccia infoiata di Jerry che, con i pantaloni oramai del tutto abbassati, continuava ad apostrofarla gentilmente:
“Cazzo come succhi maiala ….. siiiii …. Siiiiiiii …. Cazzo che bocchinara … siiiiii che pompinara cazzoooooooo!!!!”.
Poi fattala alzare alquanto bruscamente prendendola per i capelli, la spinse addosso allo specchio a muro iniziando a scoparla da dietro.
Quell’energumeno tatuato in ogni dove (aveva un teschio persino nella chiappa destra, per non parlare del cobra tatuato sull’inguine ed il pene) si stava scopando il puttanone di mamma schiacciandola addosso allo specchio.
“Ti scopo troia, senti il cazzone di Jerry puttana, ti piace eh?!?! Lo sento come godi puttana, era questo che volevi vero puttana?!?!?”
“Si Jerry siiiii … oddio siiiii …. Lo sento tutto dentro il tuo cazzone …. Siiiii …. Come godo siiiiiiiiiiii…. Godooooooo ….. spingimelo dentro siiiiiiiiiiiiii ….. siiiiii ….siiiiiiiiiiiiii”.
“Non ti vergogni a scopare davanti a tuo figlio eh puttanazza borghese dei miei ciglioni eh?!?”.
“No mi piace scopare davanti a lui, mi piace fargli vedere quanto è porca la sua mammina ed al porco piace guardarmi mentre mi faccio trombare!”.
La troia mi faceva sempre infoiare e così presi anch’io prima, a farmi fare una spagnola tra quelle deliziose tettone di Valentina, e poi a scoparla di brutto.
Mi ero infatti sdraiato sulla poltrona del laboratorio facendo impalare Valentina sul mio cazzone svettante la quale, forse eccitata ed ispirata dalla troiaggine di mamma, pareva aver perso oramai ogni controllo urlando frasi sconnesse:
“siiiii siiiiii sfondami siiiiiii ….. mi sto impalando sul tuo cazzone siiiiiiii …. Sono la tua troia in calore siiiiiii siiiiii …. Sono la tua cagna …… sfondamiiiiiii!!!!!”.
La puttanazza continuava a far su e giù sul mio cazzo, ed io le strizzavo le tettone martoriandole i capezzoli ovviamente trafitti dagli immancabili piercing.
“Siii siii troiazza siiiii …. Cazzo ma tu non mi sembri una lesbica del cazzo … mi pari più una ninfomane del cazzo?!?!”
“siiii siiii …. A me basta chiavare … siii pistonami siiiiiii siiiiiiiiiii sono una troia siiiiiiiiiiiii!!!!!”.
“He he he ….ti stai divertendo con quella vacca della Vale vero?” mi disse Jerry strizzandomi l’occhio ma senza smettere di scopare mia madre.
“Si cazzo siiii …. Perché tu con la porca maiala di mia madre no?!?!?” Risposi io a fatica, tanto era il godimento che mi stava procurando quel puttanone di Valentina unito alla vista dell’altra troiazza di mamma.
“Si cazzo tua madre è proprio una troia da sbarco cazzo! Ha una figa che è un colabrodo … ma quanti ne ha presi di cazzi sta troia eh?!?!?”
“tanti tanti bei cazzoni ma nessuno come il tuo Jerry …. Continua a chiavarmi….. non smettere …. Chiavami …. Scopami …… fammi male cazzo….. continua a scoparmi stronzo!” rispose prontamente il puttanone di mamma, un po’ arrabbiata per il fatto che Jerry aveva diminuito un poco il ritmo della chiavata!
“Stronzo a me …. brutta troia! Come cazzo ti permetti schifosa maiala!” Jerry aveva preso mamma con una mano per i capelli, e con l’altra per il collo, aumentando nuovamente il ritmo!
“Inculala quella stronza, inculala Jerry se lo merita quella stronza di una puttana !” dissi io, mentre Valentina, terminato di impalarsi sulla mia verga, si era inginocchiata prendendomelo in bocca da far suo.
“Hai sentito maiala? Hai sentito tuo figlio che mi ha detto? Che sei una puttana a cui piace prenderlo in curo è vero?”.
“Porci ahhhh … siete dei porci maiali bastardi!” rispose mamma che, come al solito, stava orami vaneggiando!
“Siii inculami siiiiiiii spaccami il culo ….. spacca il culo a questa troia rotta in culo che sono siiiii”.
Jerry non se lo fece ripetere due volte ma prima di affondare il suo bastone nel culo di mamma si rivolse a Valentina ordinandole:
“Dai Vale lecca il culo a sta troia, preparala per bene, che poi la apro in due come merita!”.
“Si schiava muoviti che cazzo mi guardi non hai sentito il tuo padrone Jerry?!?! Vai a leccare il culo di quella troia di mia madre!” Valentina infatti mi aveva guardato per un attimo coi suoi occhioni azzurri, quasi a chiedermi il permesso! “Sei una lesbica o no vacca?!?!?”.
“No non voglio …. Io non sono una lesbica …. A me fanno schifo le lesbiche a me piace solo il cazzone duro” protestò mamma per un attimo subito da me zittita con un bel ceffone in viso!
“Ma statte zitta troiazza! Cazzo vuoi metterti a far la puritana del cazzo adesso?!?”.
“Grande Paolo a ste troie bisogna far vedere chi comanda” e detto ciò diede un sonoro ceffone sul culo sia a Valentina sia alla troia di mamma:
“siii siii piacchiatemi padroni siii siiii…. Ohh siiii siiiiiiii” mamma aveva preso godere come non mai per le sculacciate di Jerry ma, soprattutto, per le leccate di Valentina che da vera lesbicona sapeva come far godere una donna.
“uhmmm ….. uhmmmm …..”.
“Ti piace farti leccare da sta puttana lesbica eh mamma? Mi sa che sei pure un po’ lesbica cazzo, sei proprio una vaccona!!!” e ciò detto presi a limonare furiosamente con la porca di mia madre che del resto se ne stava con la lingua di fuori come una cagna a leccare il vetro dello specchio.
Poi sostituii la lingua con il mio pene e presi a farmi spompinare.
Jerry dal canto suo, non se ne stette con le mani in mano, ed anzi prima estrasse un vibratore dalle dimensioni pazzesche infilandolo in culo a Valentina senza troppi preamboli (giusta una leccata di figa), e poi mi si affiancò pretendendo la sua dose di pompino dalla porca di mamma che arrivò persino ad ingoiare entrambi i nostri cazzi contemporaneamente!
Davvero una bella ammucchiata: Valentina a gattoni con un vibratore gigantesco piazzato nel culo che leccava il culo e la figa di mamma, piegata a 90°, che a sua volta spompinava sia me che Jerry!! Che scena!
“Cazzo inculiamole ste porche, apriamole in due adesso, voglio metterlo in culo alla troia di tua madre!” mi disse Jerry con uno sguardo da pazzo!
Detto e fatto!
Jerry si liberò dalla ventosa della bocca da pompini di mamma e dopo aver scansato Valentina gettandola letteralmente a terra, con un sol colpo deciso penetrò mamma analmente, incominciando un’inculata animalesca.
Anch’io del resto avevo tolto il mio pene dalla bocca di mamma che altrimenti me lo avrebbe mozzato, la vidi infatti digrignare i denti primi di esplodere in tutto il suo godimento anale:
“siiiiiiii ….. siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii …… inculamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….. lo voglio tutto in culo il tuo cazzone siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ….. sono la tua troia rotta in culo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii….. aprimiiiiiiiiiiiiiiiiiiii in dueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!”.
Anche Valentina stava godendo come non mai, trastullandosi con il suo cazzone automatico in culo ed incitando il suo padrone Jerry:
“Si Jerry siiii …. inculala questa troia borghese del cazzo ….. aprila in due come merita sta troiaaaaaaaa ……questa signora per bene tutta minchia e cazzo!!!! Spaccala sta troia schifosa!!!!”.
Non so nemmeno se Jerry la stesse a sentire, in ogni caso pareva davvero sul punto di aprire in due il culo di mamma tanto era la foga e la violenza dell’inchiappettata!
Anche il mio eccitamento era al massimo e così all’udire le parole di quella troia di Valentina mi feci sotto e le ficcai ancora una volta il cazzo in bocca:
“Ma come ti permetti brutta puttana lesbica dei miei ciglioni, come cazzo ti permetti di dar fiato a quel cesso di bocca! Tu parli solo se te lo dico io hai capito puttana” e poi estratto l’uccello presi a schiaffeggiarla con lo stesso.
“E adesso mettiti a 90 troia, che ti inculo io per bene!”.
La cagnetta non se lo fece ripetere due volte e così, dopo aver estratto il vibratore dal suo ano ci infilai il mio bastone che mi pareva duro come non mai!
Il culo di Valentina era qualcosa di paradisiaco, sia per le forme e la pelle vellutata da ventenne, sia perché ancora stretto ed aderente all’uccello nonostante le innumerevoli inculate subite.
Lo sfintere di mamma, cari lettori, a forza di prenderne stava cominciando a dilatarsi, quello di Valentina invece manteneva intatta tutta la freschezza e l’elasticità dei suoi vent’anni!
Valentina, inoltre, era una porca scatenata, proprio come mamma, e pareva godere oltremodo per il mio trattamento:
“sii siiii siiiiii godoooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! Inculami porco siiii cosìììììì siiiiiii sfondami, borghesoccio bastardo, sfondami sfondami sfondamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!”.
Per darmi più spinta la presi per le braccia facendole inarcare la schiena, poi sostituì le braccia con i capelli e con le sue fantastiche tettone!
Mentre la incaprettavo non potevo far a meno di notare il tatuaggio che le ricopriva quasi tutta la schiena fin quasi a toccarle il culo: una sorta di farfalla dalla sembianze femminili!
“Proprio un bel tatuaggio da troiazza punkettara! E pensavi di darti pure delle arie da pseudo-intellettuale prima con me, vero maiala? Tu sei solo una puttana rotta in culo senza cervello proprio come quella troia svampita di mia madre! Adesso ci pensa il borghessuccio a spaccarti in due!”.
Ad un certo punto Jerry si sedette sulla poltrona facendo impalare mamma, sempre analmente, sul suo cazzo! Io invece misi Valentina a 90° in modo da permetterle di leccare la figa di mamma e i coglioni di Jerry.
“Siiii siii leccami la figa siiii … cagna di una lesbica siiiiii .. mi piace come mi lecchi la figa …… leccamela siiiiii!”. Mamma godeva come non mai con il cazzone di Jerry che la stantuffava in culo e la lingua di Valentina che le inumidiva la passera e le stimolava il clitoride, ma è inutile dire che stavamo tutti godendo come dei pazzi, soprattutto Jerry che, oramai raggiunto il suo limite, sborrò direttamente nel culo di mamma!
“Ti riempio il culo puttanaaaaaaaaaaaaaa!!!! Sborrroooooooooooooo!!!!” e detto ciò, disarcionò mamma gettandola a terra bruscamente, facendosi ripulire l’asta da Valentina che, nel frattempo, continuava a prenderlo in culo da me.
Io sentivo di avere ancora un po’ di resistenza e poi l’idea di aver due super troie in calore a completa disposizione del mio cazzo pareva infondermi delle energie extra.
Fu così che smisi di inculare Valentina, nonostante le sue proteste supplichevoli, e mi avvicinai a mia madre obbligandola a prendermelo subito in bocca.
“ciuccia ciucciamelo tutto mamma …. Sii cazzo sei sempre la migliore come bocchinara, nemmeno sta troia ventenne sa fare le pompe come le sai fare tu cazzo!”.
Valentina in preda ad una crisi di gelosia sessuale incontrollabile si gettò in ginocchio ai miei piedi supplicandomi di prendermelo in bocca e cercando di scostare quel’idrovora assatanata di mamma.
“levati troia schifosa, levati dal cazzone di Paolo, il cazzone di Paolo è solo mio, levati cagna merdosa!” e detto ciò afferrò mia madre per i capelli liberando il mio cazzo da quei labbroni siliconati che sostituì subito con i suoi, sempre tenendo mamma per i capelli!
“toglimi le mani di dosso brutta puttanella del cazzo!” cercò di protestare mamma, ma Valentina non mollava la presa dimostrandosi alquanto più forte e, a dire il vero, non certo meno talentuosa come pompinara!
Poi Mamma riuscì a liberarsi dalla presa gettandosi addosso a Valentina. Vidi le due troiazze darsele di santa ragione come due furie scatenate, volavo ceffoni, e tirate di capelli.
“Si menatevi troie siii siiii Vale rompile il muso a quella vecchia maiala!” sentii dire da Jerry che si stava godendo lo spettacolo!
“Smettetela puttane!” dissi invece io dividendo le due lottatrici non senza qualche difficoltà e facendo largo uso ci ceffoni e manrovesci; poi, tenendole entrambe per i capelli, manco si trattasse di due fiere assetate di sangue (sarebbe meglio dire di cazzo) pronte a gettarsi una contro l’altra le spiegai:
“Ho detto di metterla brutte vacche che non siete altro, dovete meritarvela la sborrata del mio cazzone, vediamo chi ha più talento come troia tra voi due! … uhmmm vediamo …. Iniziamo con la prova pompino, prima tu Vale, vediamo che sai fare, e tu ferma immobile puttana altrimenti ti gonfio!”.
Fu così che le due troie si sottomisero una alla volta e ubbidienti da brave cagnette a tutte le mie prove: pompino (meglio mamma), spagnola (pari merito), scopata (pari merito), inculata (meglio Valentina), desiderose di primeggiare una sull’altra per il dominio del mio cazzo.
Non mancarono le prove saffiche, del resto le due vaccone, dopo il litigio, parevano averci preso gusto a lesbicare, con tanto di limonate furiose, pompini alternati sul mio cazzo, ditalini e reciproce leccate di figa a 69.
Del resto io costrinsi Valentina a risucchiare per bene il culo di mamma dalla sborra di Jerry che ancora le fuoriusciva copiosa dal deretano.
Inutile dire che la vaccona godette non poco a sentire quella sapiente lingua insinuarsi nel suo sfintere manco fosse un morbido cazzetto!
Dopo che Valentina la ripulì per bene, presi ad incularla con la mia solita foga.
“Si Paolo siiii cosììììì mettimelo nel mio culone sfondato siiiii amore mio siiiii mettilo in culo alla tua mammina maiala che ti vuole tanto bene …. Siiiii siiiiiiii, altro che quella troietta da quattro soldi, sono io la puttana dei tuoi sogni dimmelo mio padrone dimmelo che sono io la tua puttana io e nessun’altra dimmelo daiiiiii”.
Come vi avevo detto il culo di Valentina era più bello ma quanto a troiaggine forse la maiala di mamma aveva ancora qualcosa in più pur essendo Valentina una porca scatenata.
“Ma quanto sei troia mamma! Sei la più troia delle troie ninfomani del cazzo! Ma sentite che razza di troia di madre che ho! Sei proprio una lurida puttana rotta in culo incestuosa! prendilo in culo troia prenditelo tutto in culo maialaaaaaaaaaaaaa!”.
“Siiiii siiiiii sborrami dentro siiiiii siiiii sono la tua cagna siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!”.
“No Palo sono io la tua troia sono io la tua troia ….” Mi diceva la vacca di Valentina avvinghiandosi alla mie gambe nel mentre inchiappettavo la porca di mamma.
“Levati dal cazzo lesbica merdosa!” dissi io quasi scalcinadola via come si farebbe con un randagio.
“Siete due troie da urlo porca eva, siete due vaccone mai viste tutte e due cazzo! Vi meritate entrambe la mia sborra avanti maiale inginocchiatevi ai miei piedi che vi sborro in quelle facce da cagne che avete”.
Le due troie non se lo fecero ripetere e proprio come due cagnette con la lingua di fuori in attesa dell’osso dal loro padrone, apettarono che dal mio pene fuoriuscisse la mia solita ondata incontenibile di sborra che andò ad impiastricciare i loro volti, i loro capelli e le loro tettone.
“Bevete troie bevete la mia sborra cagne!” dissi io urlando e ficcando il mio cazzo dentro le loro bocche!
Pure Jerry a quella vista ebbe una nuova erezione e dopo essersi brevemente segato da sé, si fece sotto sborrando anche lui addosso alle troiazze che, completamente lorde di sperma, presero a leccarsi vicendevolmente ed amorevolmente come due lesbiche consumate!
“Tesoro vieni qua dammi la tua lingua” …. “Aspetta hai della sborra che ti penzola dall’orecchio” … e giù di limonata furiosa e leccate di tette “Sei fantastica Viviana …. Ti voglio ….mi piaci da impazzire dimmi che mi vuoi” “Sii Vale anche tu mi fai impazzire leccami la figa siiiiiiiiii !”.
“Fortuna che a quella puttana schifosa di tua madre non piacevano le lesbiche guarda là che roba!”
“Guarda Jerry non ho parole ste due troie non sono ancora sazie dopo averlo preso in ogni buco … ma io adesso passo … son stanco non è che posso farmi un doccia?”.
“Certo amigo, vai pure nello spogliatoi di là c’è il bagno …. Ti dispiace se io intanto mi godo un pò lo spettacolo di ste due troiane che lesbicano?”.
“No no fai pure” ciò detto lasciai l’allegra comitiva ed andai in bagno a lavarmi.
Dalla stanza provenivano però i rumori troppo invitanti di una nuova orgia ed infatti, dopo essermi docciato, ritornai nel laboratorio di Jerry e la scena che vidi me lo fece rizzare subito.
Valentina indossava una cintura con attaccato un fallo enorme di plastica con cui stava sodomizzando la troia di mamma.
“Prendilo in culo troia, prendilo tutto in culo il mio cazzone nero!” e dicendo ciò aveva preso a scudisciare le chiappe di mamma con un frustino sadomaso.
Del resto quella troiazza di Valentina si era vestita di tutto punto da padrona sadomaso, con tanto di stivalone in pelle fino al ginocchio e cappello da generale nazista. Ma la chicca era il guinzaglio borchiato con cui teneva mamma per il collo.
“Si mettimelo in culo padrona siiiii mettimelo in culo sono la tua schiava lesbica siiiiiiiii”.
“Si lesbica sti cazzi tu sei troia e basta!” disse Jerry infilandola in bocca a mamma.
“Cazzo Vale l’abbiamo messa proprio allo spiedo sta maiala adesso basterebbe solo accendere il fuoco e farla girare he he he he!”. Disse Jerry evocando l’immagine dello spiedo girevole!
“Vabè ho capito si fa il bis, del resto con la super troia di mamma è sempre così, la vacca non è mai sazia !” proruppi andando a posizionarmi dietro Valentina ed infilandoglielo prontamente in figa.
“Dai padrona sadomaso del cazzo, adesso ti faccio vedere io chi è il padrone qua, adesso non hai più a che fare con questa oca puttana di mamma, adesso son io che comando.”.
Valentina, la cui tendenza lesbica sembrava aver preso il sopravvento durante la mia assenza, parve subito recalcitrante ma ben presto si sottomise docilmente al mio arnese piantole prima in fica e poi in culo.
“Prendilo troiazza prenditelo in culo, oramai hai il culo più sfondato di quella vacca di mamma! Sei una troia ubbidiente rotta in culo proprio come lei! Ti sfondo il tuo bel culo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! Tu intanto sfonda quello di mamma”.
“siiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiiii inculami padrone!!!”.
Altra scena pazzesca: io inculavo Valentina vestita da soldatessa sadomaso che inculava la porca di mia mamma, completamente sottomessa e tenuta al guinzaglio, che a sua volta si faceva scopare in bocca da Jerry
“Cazzo Paolo vacci piano a inculare quella troia della Vale, altrimenti quella perde il controllo e strozza la maiala di tua madre col guinzaglio …he he he …. !!!”.
“Meglio che si strozzi quella vacca …. A lei piacere farsi sottomettere …. è una masochista del cazzo!”.
Jerry estrasse il cazzo dalla bocca di mamma giusto per sentire la porca dire:
“Voglio che mi scopiate in tutti i buchi, voglio che mi riempiate di cazzi siiii sono la vostra umile schiava troia sottomessa! Sono la vostra cagna!”.
“Hai sentito la troia Jerry? Tu mettiglielo in bocca, io penso al suo culo e Valentina alla figa ok?”
“Sii siii ho voglia di metterlo in figa a quella gran troia di tua madre, siiii voglio che sia mia siiiiiiiiiiiii” e ciò detto la porca di Valentina, dopo avermi passato il guinzaglio, si sdraiò per terra con il cazzone nero in plastica svettante. Era davvero una cazzone di dimensioni assurde.
La maiala di mamma le fu subito sopra, impalandosi con una sbalorditiva facilità su quel paracarro.
Le due troie inziarono pure a limonare forsennatamente come due amanti al primo incontro!
“Mi fai impazzire Vale siiii sono tua siiii scopami col tuo cazzone siiiiii .. .sono una troia lesbica siiiii Vale sono tua siiiiiiiiiiiiiiiiiii!”.
Valentina del resto era completamente partita e, per facilitare la penetrazione, prima aveva stretto mamma per le chiappe e poi si era avvinghiata a lei con le cosce.
“Siii troia siiiii ti sto scopando siiiii sono il tuo uomo siiiii dimmi che sono il tuo uomo cazzone siiiiii!!!!”.
“Sii Vale siiii sono tua siiiiii scopami scopami oddio siiii godono siiiiii odiio come godoooooooooooooooo!!!!”.
E giù di limonate furiose e leccate di orecchie e di tette.
La porca di mamma si era rivelata essere pure un po’ lesbica, del resto alla maiala piaceva qualsiasi cosa del sesso, era una vera e propria macchian da sesso senza alcun freno inibitore!
“Ma guarda ste due lesbiche di merda! Ma che cazzo credono di fare !” e detto ciò divincolai mia madre dalla presa di Valentina e presi ad incularla senza troppi preamboli.
“Siiii siiiiii siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii non fermatevi siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!”.
La doppia penetrazione era sempre un must per la puttanazza!
“Ti piace sentirne due allo stesso tempo eh vacca? Ti piace farti sfondare il culo da tuo figlio mentre lo prendi in figa da una puttana lesbica eh??? Eh troia che non sei altro eh??!?!? Ma quanto sei troia ma me lo vuoi dire eh?!? Me lo vuoi dire che razza di porca ninfomane assetata di cazzo sei diventata????”.
“Siiii siiiiiiiiiiiiiiiiii sono la più troia che ci sia !!!!!!! sono la regine delle troie siiiiiiiiiii!!!! Sono prorca, sono porca, sono una grandissima porca affamata di cazzi!!! Siiiii io vivo solo per prendere cazzi! Si voglio cazzi in tutti i buchi siiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!”.
“Appunto in tutti i buchi e statte zitta porcona!” disse Jerry infilando il suo cazzone in bocca a mamma che prese a spompinarlo da far suo con le sue mega labbrone siliconate da super-troia!
L’ennesima scena da infarto della giornata: mamma che veniva contemporaneamente scopata in tutti i buchi.
Andammo avanti per un po’, insultando la vaccona a più non posso per il nostro e per il suo godimento, finchè sia io che Jerry esplodemmo nell’ennesima colossale sborrata addosso a mia madre che venne ripulita per bene da quell’altro troione da sbarco di Valentina.
Per un po’ ci appisolammo tutti sfiniti dall’orgia sfrenata, le tue vaccone abbracciate l’una all’altra, finchè il rumore del campanello ci svegliò.
Erano arrivati dei nuovi clienti.
Dovemmo risistemarci alla bene e meglio, ed andarcene in tutta fretta.
Per evitare scandali o maldicenza, Jerry ci fesce uscire da un’uscita secondari posta nel retro, ovviamente, non prima di esserci scambiati i numeri di telefono con la promessa di rincontrarci al più presto.

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