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OrgiaRacconti Erotici EteroTrio

UN PIACEVOLE SHOPPING…..EROTICO

By 30 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Gi &egrave una donna molto particolare, si nota subito quando cammina’ha una falcata memorabile’ chiunque le passi accanto non può fare a meno di voltarsi a guardarla’.. un passo dopo l’altro conquista l’attenzione di tutti . E’ una donna come si dice matura, cammina fiera della sua bellezza, ondulando languidamente i fianchi, passi né troppo veloci né troppo lenti, per seguire la curva armoniosa delle natiche che oscillano languidamente mentre lei si muove. Adora i sandali eleganti con tacco alto, ha sempre lo smalto rosso sulle unghie dei piedi, camicette scollatissime e gonne corte aderenti, per far sì che le sue forme meravigliose oscillino continuamente lasciando poco spazio all’immaginazione.
Capelli scuri, seno tornito, culo a mandolino, quando cammina pensi al sesso più sfrenato e lei lo sa’.. in più ha un particolare non da poco’non indossa mai biancheria intima e la eccita pensare che quando si siede e accavalla le gambe qualcuno possa vederla. Le &egrave capitato varie volte di aver visto pantaloni maschili gonfiarsi sul davanti all’improvviso, per avere avuto una visione inaspettata delle sue parti intime, e la cosa le da sempre un brivido di piacere, la fa bagnare come una troia e gode camminando a sentire la sua fica umida e le labbra che scivolano una contro l’altra dense di umori viscidi.
Era uscita sola, era una giornata caldissima estiva..Luke suo marito si era offerto di accompagnarla, ma non ne aveva tanta voglia, e lei gli aveva detto che avrebbe approfittato dei saldi estivi per vedere qualche paio di sandali che aveva già adocchiato in un negozio’. Camminando era già sudata’..una goccia salata di sudore prese a scenderle tra i seni e con l’umidità la camicetta si appiccicava al suo corpo rivelando i seni e i capezzoli che si intuivano in semitrasparenza” meno male che nel negozio, che conosceva bene, c’era l’aria condizionata per un po’ di refrigerio’.ci sarebbe rimasta un po’ per rinfrescarsi e con le scusa avrebbe provato molti sandali’..
Era ormai quasi mezzogiorno e si affrettò per evitare che il negozio potesse chiudere prima di poter scegliere con calma le calzature”era arrivata’.i sandali riempivano la vetrina di destra’uno più bello dell’altro’.. tutti col tacco alto, luccicanti, colorati, sexy, sportivi ed eleganti’di tutti i tipi, da sera e da passeggio”.. lei aveva una passione violenta per tutti i tipi di sandali sexy, e questi erano realmente belli’.. non sapeva cosa scegliere, ma tutti avevano un difetto’..costavano tra gli 80 e 120 euro’.troppo per acquistarne più di uno. Occorreva un po’ di strategia’..
Aprì la porta e subito fu investita dall’aria fresca condizionata e si sentì riavere’..vide un commesso che stava servendo un’anziana signora, un bel ragazzo alto, moro, profondi occhi scuri, fisico atletico, un altro uomo probabilmente cinquantenne che metteva a posto delle scatole negli scaffali e che sembrava il proprietario’anche lui abbastanza di bell’aspetto. Si accorse che ogni tanto lanciava occhiate al commesso e lì per lì non capì, ma poi si convinse che era attratto fisicamente dal ragazzo”. Da ultimo si accorse di una signora che stava alla cassa, che guardava tutti e due i maschi e che doveva essere la moglie del titolare del negozio” Non era bellissima, ma aveva un fisico decisamente notevole, lunghe gambe affusolate che mostrava generosamente da sotto il vestito, camicetta scollata, trucco pesante, collane e braccialetti appariscenti e lineamenti volgari che la classificavano come un po’ troia. Lei guardava tuttii i due i maschi (era anche lei verso i 50) e a Gi sembrò che in quel negozio fra quelle persone ci fosse un ben avviato menage a trois.
Entrò proprio mentre la signora anziana pagava le scarpe che aveva comprato, per cui il commesso fu a sua disposizione da subito. Con un sorriso smagliante le chiese ‘che posso fare per lei?’ e Gi si preparò a provare tanti tipi di sandali’la sua passione. Si diresse col suo passo felino presso il divanetto, coscia e natiche ondulanti e nessuno pot&egrave fare a meno di guardarla. Sedutasi indicò la vetrina dei sandali, disse la misura al ragazzo e se ne fece portare 4 o 5. Misurò il primo, poi il secondo e nel togliersi il secondo accavallò le gambe una sull’altra distrattamente, lasciando quasi scoperta la coscia fino alla gamba.
Il commesso le chiese se andavano bene, lei disse sì e rimise la gamba a terra”l’effetto Basic istinct fu istantaneo’il giovane ebbe una fuggevole visione del sesso di Gi’. Al momento non capì’gli era sembrato di vedere la fica un po’ pelosa nello scavallamento delle gambe’..subito si eccitò, si sedette sul panchetto di fronte a lei e divenne improvvisamente più gentile’. ‘Posso aiutarla?’ chiese’ La gran troia di Gi capì subito che la sua abitudine di non indossare le mutandine aveva colpito ancora’..
Le sfilò la scarpa delicatamente e alzò piano la gamba di lei, cominciò a carezzarle il piedino sexy con le unghie rosso fuoco con una mano, mentre con l’altra risaliva a carezzare la gamba, scivolando anche oltre il ginocchio e sulla coscia. Delicatamente andava su e giù con le mani passando anche dall’interno cosce, e Gi cominciò a sentire un pizzicorino e una sensazione di calore che dal ventre risaliva fino al viso e la faceva sudare’.. Cominciò a scivolare col sedere appoggiando la nuca al divanetto e chiudendo gli occhi si abbandonò a quelle carezze che la facevano fremere. Cominciava a scendere il fiume degli umori del suo corpo e si sentiva già tutta bagnata e istintivamente allargò le gambe”.
Improvvisamente il giovane si alzò e andò verso la porta di ingresso”.chiuse perché ormai era l’ora, abbassò la saracinesca e tornò facendo un cenno al principale che fino ad ora non si era accorto di niente’.
Tornato al divanetto si sedette accanto a Gi e l’abbracciò, la baciò selvaggiamente facendole anche male al labbro e mentre le loro lingue erano intrecciate e si esploravano la bocca, cominciò a massaggiarle i seni man mano che la sbottonava’..I seni prepotenti di Gi liberi dalla camicetta cominciarono a ballonzolare’.i capezzoli erano tesi fino a scoppiare’il ragazzo si avventò a succhiarli alternativamente ed erano lucidi di saliva mentre passava da uno all’altro. La camicetta venne sfilata rapidamente e la gonna, abbassata la lampo, venne tolta con altrettanta rapidità’.Gi era completamente nuda tra le braccia del giovane che nel frattempo si era spogliato anche lui. La divorava, la leccava dappertutto, aveva mille mani’era molto piacevole sentirsi brancicata così. Aveva gli occhi chiusi ma aveva sentito il suo cazzo duro e lungo strofinarle la coscia”.con l’acquolina in bocca si pregustava la degustazione imminente.
Sentivo il suo fiato mentre la baciava sul collo, ma non capiva, sentiva odore di cazzo, ma non doveva esserci. Aprì gli occhi e vide un cazzo duro davanti agli occhi e una mano che lo menava avanti e indietro scappellandolo’..era il proprietario che si era avvicinato e si sparava una sega davanti alla sua faccia guardandola fremere nuda’. Gi sorrise..andava bene’.due cazzi pronti a soddisfarla era il minimo che potesse pretendere’..allungò la mano e strinse le palle dell’uomo, che mollò la presa dal cazzo con la mano sostituita subito da quella di Gi. Si avvicinò di più alla sua bocca e cominciò a forzarla aprendola piano e subito estraendo l’uccello, poi un’altra volta lo infilava e lo estraeva, ma ogni volta andando sempre più in profondità. Lei aveva la nuca appoggiata al divanetto e quindi non poteva spostarsi indietro, mentre l’uomo le penetrava la bocca sempre più in profondità. Il commesso intanto continuava ad occuparsi dei suoi seni e cominciava ad aprirle le grandi labbra bagnate, dove infilava ripetutamente due dita come in una pozza viscida. Gi si sentiva scivolare, sentiva le dita del commesso che penetravano sempre più su nella sua fica allagata, vedeva che ogni tanto le estraeva lucide e gocciolanti e le leccava come fossero piene di una dolce crema, intanto il proprietario del negozio le spingeva il cazzo sempre più giù in gola e ad un certo punto non resistette più’.ebbe come un conato di vomito, si divincolò e lo fece uscire dalla gola, tutto pieno di saliva viscida che pendeva in grossi filamenti sulle palle e sulle gambe dell’uomo”.vide il commesso avvicinarsi e prendersi in bocca quel cazzo lucido, mentre con le dita tornava a penetrarla”e pensò ‘andiamo bene’anche due bisex dovevo incontrare’.
Vide che più in là anche la donna si era avvicinata’era ancora sui tacchi alti ma si era levata la gonna ed era rimasta con un perizomino di pizzo nero, che aveva spostato davanti dal momento che si stava toccando furiosamente, eccitata alla vista dei due maiali che se la spassavano con la troia’. Aveva sbottonato la camicetta e aveva abbassato la spallina del reggiseno, tirando fuori la tetta destra che si accarezzava con la mano sinistra, si tormentava il capezzolo che era teso fino all’inverosimile, mentre si era conficcata i denti nel labbro inferiore, poi si leccava le labbra e con la mano sinistra continuava a far scivolare le dita nella sua fessura, bagnata fino all’inverosimile.
Intanto il commesso continuava a pompare il cazzo del marito della donna, che a quanto pare aveva trovato una valida alternativa alla bocca di Gi, alla quale la cosa non piaceva per niente. Gi si mise seduta in mezzo ai due, prese in mano i loro cazzi e cominciò a succhiarli alternativamente, mettendo così bene in chiaro che i pompini li faceva lei. Seduta e i due uomini in piedi accanto a lei, aveva i cazzi a portata di bocca e passava da uno all’altro come solo lei sapeva fare, non dando tregua a nessuno dei due’..
La proprietaria si era levata tutto anche lei e si era avvicinata al trio per avere la sua parte di sesso”ma vide che i due uomini erano troppo occupati con la bocca di Gi per interessarsi a lei, perciò anche lei incominciò a dedicarsi a Gi”inginocchiata tra le sue gambe allargate prese a leccarle la fica impiastricciata di umori, che si erano attaccati ai peli esterni, ma non importava’la sua lingua svettava veloce sul clitoride e Gi era al culmine dell’eccitazione con due cazzi in bocca e una lingua che le faceva un meraviglioso bidet. La donna ad un certo punto smise di leccarla e allontanò con un gesto anche i due uomini dalla bocca di Gi.
Gi vide che aveva indossato uno strap-on piuttosto grosso che sembra va un cazzo vero, e si preparava a penetrarla’..l’eccitazione le continuava a salire, mentre la donna la fece inginocchiare sul divanetto, la fece voltare e prese ad infilarla piano piano in una pecorina selvaggia. L’effetto per Gi era lo stessa di un grosso cazzo vero che le frugava la fica, e si abbandonò al piacere”. Lei era un lago e il finto fallo scivolò profondamente nella fica come un coltello rovente nel burro. La donna aveva le mani poggiate sui fianchi di Gi e la montava a colpi selvaggi come avrebbe fatto un uomo”i maschietti arrapatissimi guardavano le due vacche e agitavano l’uccello duro, ma stando attenti a non venire’.. Gi si sentiva sfondata’lo strap-on era bello grosso e le arrivava fino in fondo, ma era bello e godurioso continuare” all’improvviso cominciò a urlare.’cazzo’cazzo’datemi un cazzo’.’ e subito il ragazzo le si avvicinò”mentre bramava un cazzo lui l’accontentò, le aprì la bocca e spingendolo in gola cominciò a chiavare la sua bocca che cominciò a schiumare saliva”..Era felice e soddisfatta’.la bocca piena, la fica piena, anche se non era un cazzo vero”l’eccitazione era alle stelle, ma le mancava ancora qualcosa’ voleva qualcosa anche nel culo che stava agitando a vuoto’.sotto le spinte della donna, l’ano si allargava e si richiudeva ed era uno spettacolo che non dava adito a dubbi’era un implorazione che andava raccolta’
Il marito passò qualcosa alla donna da un cassetto, era un vibratore anale che la donna si mise subito in bocca per lubrificarlo con la sua saliva senza cessare di trombare Gi, poi prese a sputarle sull’ano finch&egrave la saliva non le colò tra le cosce e poggiò il giocattolino sul buchetto di Gi. Lei era lubrificata per bene dalla saliva, l’ano si dilatava come una bocca e il vibratore non fece il minimo sforzo per entrare. Gi sussultò di piacere e il suo culetto dilatato si contrasse per aspirare il nuovo venuto”. Ora era piena e soddisfatta, piena in bocca , nel culo e nella fica’poteva pensare a venire’non ne poteva più. Sentiva il su e giù molto piacevole dei due toys’..come uno si sfilava un po’ , l’altro andava in profondità e viceversa’. Il fallo dello strap-on quando fuoriusciva era ricoperto da una patina viscida biancastra dei suoi umori, ma faceva la sua funzione egregiamente’.era duro ma nel contempo morbido’non aveva nulla da invidiare a un cazzo vero’.e la mano della donna continuava a fare entrare ed uscire quello dall’ano sincronizzandollo con i colpi del fallo che teneva legato alla vita’..Nel frattempo con l’altra mano si era dedicata anche al marito e lo stava segando velocemente, mentre lui tutto eccitato toccava i seni di Gi che, essendo in ginocchio, penzolavano come quelli di una vacca.
Fece scivolare il cazzo del ragazzo fuori dalla bocca’..non voleva ricevere gli schizzi in gola’.voleva vedere la sborra uscire’..spalmarsela sul viso’.lo tenne vicinissimo alla bocca e cominciò a fare scorrere la mano su &egrave giù, facendo una sega, ma leccando il prepuzio’..sentiva l’odore selvaggio del maschio infoiato, continuavano a uscire gocce di umore viscido dalla cappella che scivolavano lungo la mano e rendevano il cazzo come insaponato”aveva un odore forte ” nel corso della mattinata certo non si era lavato ed aveva pisciato, ma Gi si eccitava da morire a quello che le sembrava profumo e che aveva un gusto così aspro ma piacevole”
Continuava ad agitarlo, ma ad un tratto lo sentì pulsare e fermò la mano e strinse leggermente”il cazzo era appoggiato alle labbra e rivolto verso l’alto’..l’eruzione stava arrivando’.strinse ancora un po’ e subito una schizzo caldo violento di sborra spruzzò allungandosi sul suo viso dal labbro ai lati del naso fin verso la fronte, fu colta quasi all’improvviso e un altro le arrivò e si posò lungo tutto il viso dalla bocca all’orecchio”dall’eccitazione aprì leggermente le labbra e un terzo schizzo le penetrò in bocca sulla lingua’.la violenza si stava placando e un quarto che aveva meno forza le ricadde sulla mano e prese a scorrerle sul polso e sull’avambraccio. In quel preciso istante sentì arrivare l’orgasmo violento’prese a tremare mentre i due toys non smettevano di penetrarle alternativamente in profondità” la violenta ondata di piacere la colpì e aprì la bocca in un urlo muto’..un ghigno osceno la attraversò tutta’.era un piacere indescrivibile’si sentiva dilatata nelle sue parti intime, colava sborra dal viso’.l’ano e la fica si contraevano e si dilatavano’..la donna levò il vibratore dal culo ed estrasse lo strap on’.le voltò il viso e prese a leccarla dovunque’.Gi non capiva era ancora sotto choc, ma la donna si impiastricciava tutta la faccia di sborra, leccandola sulle labbra, sul collo, sulle guance, la fronte i capelli’la baciò per togliere anche quella nella bocca’..era piacevole’. il sapore e l’odore della sborra erano dovunque’quell’odore di pasta fresca che la caratterizza l’avvolgeva’..
Cercò di mettersi a sedere’..era spossata’.sudata’malgrado l’aria condizionata, si sentiva la faccia impiastricciata sia dalla sborra che dalla saliva della donna, ma nel contempo era appagata”anche il ragazzo era seduto un po’ stanco accanto a lei, ed erano rimasti la donna e il marito ad agitarsi ancora.
Lui la mise inginocchiata sul solito divanetto accanto a Gi e al commesso che erano seduti. Lei si appoggiò con le braccia alla spalliera, allargò le gambe e sporse il culo in fuori. Il marito dietro chinò leggermente le ginocchia e tenendo il cazzo in mano cominciò a strofinarlo su e giù dentro le labbra della fica e più strofinava più diventava lucido degli umori che colavano dalla moglie”lei chiudeva gli occhi e mugolava’.le labbra della fica si dilatavano sempre più e avvolgevano l’asta del pene che morbidamente continuava a strofinar visi’.poi improvvisamente scomparve, le penetrò dentro fino in fondo’lei puntellandosi sulle ginocchia si alzò leggermente e si abbassò ritmicamente e cominciò la cavalcata sul cazzo del marito”mugolava’.l’uccello andava dentro e fuori, una mano di lei scese verso le fica, aprì la sommità delle labbra e cominciò ad accarezzare il clitiride col polpastrello, procurandosi fitte di piacere’
All’improvviso il marito estrasse il cazzo gocciolante e con la punta cominciò ad accarezzarle lo sfintere in un movimento rotatorio’..l’ano cominciava ad allargarsi pregustando l’impalata’.le dita scesero più giù nella fica ormai libera perfettamente depilata e penetrarono all’interno, le estrasse bagnate e tornò su a titillare il clitoride per poi scivolare ancora dentro l’antro umido’..il glande piano piano si era fatto strada nel culo di lei che infoiata continuava a menarsi la fica selvaggiamente’..stava per arrivare l’orgasmo e nell’agitarsi diede un colpo di reni all’indietro all’improvviso che ebbe l’effetto di far penetrare tutto il cazzo nel retto”solo le palle restarono a penzolare fuori e lei urlò dal dolore improvviso’..si sentì squarciata’il culo le bruciava, ma arrivava l’orgasmo violento’le dita ancora sul clitoride ebbe come una scossa elettrica e prese a sussultare gridando, mentre lo sfintere si chiudeva come una morsa su quell’uccello che la squassava’.sempre duro perché il marito non era ancora venuto’. Il movimento delle dita si placò’non capiva se aveva avuto più orgasmi’.si rilassò’.spingendo col muscolo spinse fuori il marito e si accasciò a sua volta sul divano accanto a Gi.
Il maritino era rimasto a metà’.ancora duro’ Il ragazzo si alzò, si inginocchiò davanti a lui e lentamente l’accolse nella sua bocca succhiandolo’poi lo fece uscire, lo leccò per bene di sotto lungo l’asta e lo inghiottì di nuovo, lo riestrasse e si chinò per leccare le palle, sollevando il cazzo con la mano per leccare meglio. Poi lo lo mise in bocca un’altra volta. L’uomo non fu altrettanto delicato’.afferrò per i capelli il ragazzo e cominciò a muoversi avanti e indietro chiavandolo in bocca rudemente.
Gi si stava cominciando ad eccitare un’altra volta’.si trovò a toccarsi i capezzoli e poi la fica, che risultò bagnata e quindi pronta per il secondo round, però questa volta voleva fare di sé..essere in un orgia, condurre la danza, dosare il piacere procurandoselo da sé’la cosa le piaceva immensamente.
Intanto l’uomo aveva fatto voltare il ragazzo e chiaramente voleva finire quello che aveva cominciato con la moglie’.voleva il suo culo sodo e giovane, senza peli come quello di una donna’..lo fece mettere a 90 gradi, si sputò ripetutamente sulla mano e poi si spalmò la saliva sul cazzo con la mano lungo l’asta e soprattutto sul glande’..appoggiò il cazzo allo sfintere e senza tanti complimenti lo spinse fino in fondo, come già aveva fatto con la moglie’..i due erano allacciati, il petto del marito poggiato sulla schiena del giovane e le sue mani andavano al cazzo’.mentre faceva dentro e fuori dal suo culo con le mani gli faceva una sega e il ragazzo era visibilmente in estasi’.
Gi era affascinata dalla scena e doveva intervenire’..il giovane era appoggiato allo schienale del divano con le due mani, le gambe larghe, il culo martellato dal padrone del negozio che continuava a segarlo”era seduta accanto a loro’.si sdraiò sul fianco e arrivò strisciando fino ad avere il viso a pochi centimetri dal cazzo che veniva menato”.lentamente toccò il cazzo e toccò la mano che lo segava’la fermò e la levò e accolse in bocca il nerboruto uccello duro da scoppiare’. L’uomo poggiò le mani sui fianchi del giovane e continuò a muoversi nel suo culo, con le palle che gli sbattevano ad ogni colpo’
Gi con l’uccello in bocca subiva i contraccolpi dell’uomo e ad ogni colpo di reni nel culo, vedeva avvicinarsi lo scroto, mentre il cazzo del giovane le dava un colpo in gola, penetrandovi sempre più’lei lo teneva per le palle, e le palle dell’altro le rimbalzavano sulla mano’..la cosa era veramente eccitante, allargò le gambe sdraiata sul divano e con l’altra mano si toccò la fica che trovò fradicia e scivolò con due, tre dita all’interno, mentre col palmo strusciava sul clitoride.
Ad un tratto sentì qualcosa di caldo che non le apparteneva’.con la coda dell’occhio vide che si era risvegliata anche la troia della signora e le stava leccando la fica’..lei non aveva tendenze lesbiche, ma una lingua era una lingua’.che facesse pure mentre lei si succhiava il cazzo del commesso.
La cosa continuò per un po’ fino a che sentì che stava per avere un altro orgasmo..quella lingua era davvero avvolgente, le succhiava il clitoride, con la punta ci girava tutto intorno, poi la penetrava all’interno tornava fuori e di nuovo girava intorno al clitoride e dava piccoli colpi facendola andare in estasi. Stava arrivando l’ondata dell’orgasmo’.si fermò anche il cazzo che le andava in gola e subitò non capì’.il marito non dava più colpi nel culo del ragazzo e stava per venire anche lui. Fu una cosa quasi simultanea’al ragazzo vennero scaricati nel culo fiotti di sborra calda, mentre il suo cazzo nella bocca di Gi sussultava’.lei venne mugolando con la bocca piena’senza lasciare uscire il cazzo del giovane, mentre la donna continuava ad assaporare la sua fica fradicia’.poi senza accorgersene aprì la bocca’l’uccello sempre duro scivolò fuori e il giovane inginocchiato sul divano si appoggiò con la testa alla spalliera, mentre il cazzo del marito veniva espulso dal suo culo, fradicio della sborra che aveva emesso.
La donna vide la scena’..si alzò subito di scatto’ il cazzo del marito gocciolava sborra e lei si avventò a bocca aperta. Gi penso che quella donna era assetata di sperma’.succhiarlo per lei era quasi una malattia. Infatti si sedette per terra fra le gambe del marito appoggiando la testa al divano’..lo afferrò per le natiche e lo attrasse verso di sé ingurgitando il suo cazzo e leccandolo, avvolgendolo con la lingua per pulirlo da tutta la sborra che aveva lungo l’asta”Gi pensava sorridendo a come doveva essere saporito, avendo anche esplorato il culo del commesso fino ad un attimo prima.
Ma non bastava”in quella posizione la donna era anche posizionata sotto il culo del giovane, poiché questi era inginocchiato sul divano appoggiato alla spalliera, e lei seduta in terra con la nuca al sedile, praticamente tra le sue ginocchia. Lui si spostò leggermente indietro, le strofinò prima le palle sulla faccia, poi l’asta del cazzo, poi si fece ancora indietro e glielo piantò in bocca’..si mosse un poco e poi lo riestrasse’.. Sapeva cosa voleva la donna, si vedeva che lo avevano fatto altre volte. Lei aprì la bocca, lui si sistemò con l’ano sopra la sua faccia e cominciò a spingere. Gi era affascinata’vedeva l’ano contrarsi e dilatarsi in fuori, come nell’atto di defecare’.per un attimo ebbe il dubbio che fossero così maiali da fare una tale schifezza”il marito aveva ripreso vigore e si era indurito, ricominciava a toccarsi’l’ano si dilatava e spingeva sempre più in fuori giusto sulla bocca delle donna, quando qualcosa di bianco cominciò a gocciolare’..era la sborra di cui era pieno il culo che gocciolava nella bocca della donna che la ingoiava e si leccava la labbra. Un getto dopo l’altro usciva dal culo e colava nella bocca, filamentosa, viscida, e lei era con la lingua di fuori per non perderne nemmeno una goccia. Era una porca più porca di lei, pensava Gi, che non riusciva a staccare lo sguardo dalla scena. Ad un tratto non usciva più nulla’l’ano era sporco di sperma, ma non ne cadeva più e il marito smise di menarselo e si chinò a leccare quell’ano denso della sua sborra’..
Lo leccò a lungo ripulendolo per bene e poi si chinò a baciare la moglie, passandole le ultime gocce che lei ingoiò con voluttà. I tre erano chiaramente pronti per iniziare daccapo’..si erano scordati di Gi e probabilmente riprendevano le cose che facevano abitualmente.
La donna si alzò e fece sedere il marito sul divano’..poi si accomodò su di lui’sapeva che lui voleva il culo e lo fece scivolare dentro’..praticamente si sedette sopra di lui impalandosi. Si inclinarono indietro semisdraiati e fece un cenno al giovane invitandolo a montarla. Gi li guardava eccitata..la donna aveva le gambe oscenamente aperte..il giovane andava su e giù nella sua fica, mentre il marito entrava e usciva dal culo’.un sandwich in piena regola perfettamente sincronizzato. Il divertente era che vedeva sbattere l’un contro l’altro i coglioni dei due maschi, ogni volta che perdevano il sincronismo ed entravano contemporaneamente nella donna.
Beh ormai aveva avuto la sua parte, era ora di pranzo e doveva preparare la pappa al maritino’fece un cenno di saluto alla donna che stava godendo come una pazza’..dal groviglio dei corpi allacciati lei alzò un mano per ricambiare poi richiuse gli occhi per concentrarsi. Gi andò nel retro per rinfrescarsi la faccia (non poteva uscire tutta appiccicosa), si rivestì, raccolse i sandali che aveva provato e che erano sparsi sul pavimento e uscì dal retro. Bella giornata’.aveva goduto come una pazza e in più aveva rimediato quattro paia di sandali sexy senza spendere un euro. Come le piaceva fare shopping””

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