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VALENTINA E L’INCESTO – 3 – IL PADRE

By 2 Agosto 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 

LA CONFESSIONE A MAMMA

Avete letto che già che ero riuscita a coinvolgere mia mamma Ines nei giochi erotici con me e la famiglia di mio marito, ma ancora non mi bastava; dovevo rivelarle tutto….tutto il mio passato, l’iniziazione all’oratorio con suor Angela, gli incontri con don Lino e padre Michele, dovevo dirle che la sua suorina di figliola era un diavoletto, non era l’innocentina  che credevano lei e papà, ma una porca assatanata (buon sangue non mente) che era capitata nella famiglia giusta del marito, come lei aveva già potuto sperimentare.  Del resto anche mamma Ines si era rivelata una vera maiala, dal momento che aveva già provato tutti i cazzi della mia nuova famiglia, ne aveva degustato la sborra, il piscio, aveva assaggiato tutte le fiche e aveva provato le loro lingue che degustavano le sua……..aveva subito una vera e propria trasformazione ed era diventata sesso dipendente da tutti quanti compresa me e mai aveva goduto così tanto e così intensamente come da quando ci frequentava. Mancava solo un tassello a completare l’opera….papà Luigi, ma ero sicura che sull’onda emotiva che la trasportava, sarebbe presto riuscita a coinvolgerlo.

                Le raccontai i miei trascorsi all’oratorio, con tutti i dettagli e più raccontavo più si masturbava…… quando ebbi finito era venuta non so quante volte ed era semisvenuta dai ripetuti godimenti, ma la cosa che la rimandò su di giri fu la confessione di Pina e dei nonni,che  confermarono il rapporto incestuoso di mio marito Giuseppe con sua mamma Pina…… non voleva crederci…..gli sembrava impossibile che un figlio si facesse sua madre,anche se aveva visto con i suoi occhi Eugenio farsi la nonna Carolina,sua madre. Ma di Giuseppe e Pina non ci credeva. Dovevamo darle la prova e ci mettemmo d’accordo per un mercoledì che Giuseppe faceva il turno dalle 6 alle 14. Arrivò verso le tre del pomeriggio. Noi eravamo nel salotto di casa mia. Giuseppe era sulla poltrona ,mentre io e Pina eravamo sul divano e tutti eravamo completamente nudi. Il cazzo di Giuseppe era a mezza asta. La sua cappella era rosea e pronta per essere ingoiata. Suonò il campanello ed andai io ad aprire a mamma. La feci accomodare in salotto e Giuseppe le andò incontro e la salutò baciandola sulla bocca. Mamma Ines contraccambiò e rivolta alla consuocera Pina le disse:” Non ti offendi se gli bacio la testa del suo cazzo,vero?”  “Fai pure…” disse Pina.

Ad essere sincera ero io che ero un pò gelosa di mamma. Succhiava con avidità il cazzo di mio marito Giuseppe e mi venne istintivo di dire “Mamma non consumarmelo tutto !!!!.” Allora mamma si alzò, mi venne incontro e ci scambiammo le nostre lingue e così fece anche con Pina. Si denudò completamente anche lei e sedutasi sul divano accavallò le gambe.  

“Bene,”disse “…ora fatemi vedere se è vero quello che mi avete confidato……” Mia suocera Pina sorridendo si alzò dal divano e accucciatasi in mezzo alle gambe di suo figlio cominciò ad ingoiare quella magnifica asta.. A mia volta allargai le gambe di mamma e anch’io cominciai a leccarla. Ogni tanto mamma si strofinava il suo bottoncino per eccitarsi di più e sotto la mia lingua sentivo sempre più aumentare il suo succo che riservava copioso nella mia bocca,  mentre non staccava gli occhi da mia suocera alle prese col cazzo di suo figlio.   Intanto la Pina era come in estasi…..maneggiava il cazzo di Giuseppe (per la verità abbastanza grosso) come se non avesse fatto altro in tutta la vita…..lo adorava, lo coccolava, lo insalivava. Ad un certo punto Giuseppe si alzò e si diresse verso l’armadio dove tenevamo tutti i nostri tesori e cioè  fotografie e strap-on grossi e piccoli. Aprì un pacchetto, estrasse uno strap-on e  con sorpresa mi chiese di mettermelo addosso. Era bello grosso e aveva dei cinturini per legarlo sulla figa. Lo indossai…. Era la prima volta che avevo un cazzo legato attorno alla vita. Mi sembrava di essere un’altra persona e non vi nascondo che mi piaceva avere il cazzo, mi sentivo forte.

Giuseppe disse a sua mamma Pina di sdraiarsi sul tappeto e mi ordinò di chiavarla….. Come fosse la cosa più naturale del mondo provai un certo brivido di eccitazione nell’eseguire quell’ordine……mi inginocchiai tra le gambe di mia suocera e senza particolari problemi le infilai lo strap-on in figa,cominciando un su e giù lento lento…. Mi sentivo orgogliosa come un uomo….provavo l’ebbrezza di chiavare una donna, di farla godere col mio finto cazzo……..anche se ovviamente io non sentivo niente, vedevo che lei non era indifferente e si lamentava mentre si titillava il clitoride……..evidentemente era come fosse trapanata da un cazzo vero. Mentre lo facevo scivolare dentro e fuori, vedevo che era tutto ricoperto da una crema viscida e semi trasparente, segno che la Pina si stava bagnando sempre di più e anche io cominciavo a sentirmi umida e avrei desiderato toccarmi, ma non era possibile……

Mio marito e mia mamma erano come paralizzati. Lui,Giuseppe si masturbava ossessivamente il cazzo,mentre mamma Ines se la stava menando di brutto. Non era cosa di tutti i giorni vedere una nuora chiavare la suocera!!! Poi Giuseppe ordinò a mamma Ines di stendersi vicino alla Pina. Le due donne,suocera e consuocera, si trovarono sdraiate una vicino all’altra con le gambe belle aperte e con le bocche  che si cercavano in un bacio appassionato.  Giuseppe mi disse di uscire dalla figa di sua mamma Pina e il mio posto fu preso da lui. Mamma Ines vide il cazzo di Giuseppe entrare in profondità……”vedi mamma” le dissi “….ora puoi vedere un figlio chiavare sua mamma”. Inconsciamente ,senza quasi volerlo, mi posizionai in mezzo alle gambe di mia madre e con lo strap-on sempre legato sulla figa cominciai a chiavarla. Lei non disse nulla e si abbandonò al godimento…..Era una scena fuori dal comune: un figlio che si chiavava la madre ed una figlia che si chiavava la sua. Le nostre mamme continuarono a tenersi per mano e ci incitavano …. “Dai figlioli, dai”, diceva mamma Pina incitandoci ….“Così, così….” le faceva eco la Ines.

Io e Giuseppe eravamo scatenati. Aumentavamo sempre di più il movimento del bacino….mi eccitava moltissimo chiavare mia mamma……era una sensazione diversa dalle solite. Mamma mi si avvinghiò con le gambe alle vita….. “Spingi amore mio”,mi diceva,”spingi più forte…..dai che impazzisco”.                Io  davo dei colpi tremendi tanto che avevo paura di farle male, mentre Pina stava pregando suo figlio di scaricarsi dentro di lei che stava per godere. Giuseppe aumentò la sua spinta…..”Godo mamma, godo amore mio….mi scarico tutto…..”. Anche mamma Ines mi incitava ad aumentate il ritmo…..”Dai bambina mia …dai….fai godere la tua mamma…..” e ad un tratto venne con un grido strozzato. Godettero tutti. Vidi che Ines e Pina tremavano sussultando sul pavimento…..si strinsero le mani più forte nell’eccitazione, mentre il cazzo di Giuseppe si afflosciava e dalla fica della Pina cominciava ad uscire la sborra che lui le aveva scaricato copiosa e colava lungo il cazzo andando a gocciolare dalle palle……..l’aveva riempita per bene…… La Pina si toccò la figa e riempì due dita di sborra che le colava e le porse a Ines per fargliela succhiare……Mia mamma sempre più porca le leccò con avidità e le ingoiò.

Io ero eccitatissima invece…ero l’unica che non era ancora venuta…..feci cenno a Giuseppe di avvicinarsi e mi succhiai il suo cazzo che gocciolava sborra e umori della Pina……era moscio e lo ingoiai tutto, cosa che non potevo fare quando era duro perché era troppo grosso e lungo. Mi sfilai lo strap-on e sempre col cazzo in bocca cominciai a smanettarmi la fica che ora sentivo essere un lago……volevo venire ed essere stordita dall’orgasmo quando mi venne un’idea.  Feci alzare mamma ,mi slegai lo strap-on e  lo feci indossare a lei. Mi misi alla pecorina e mi avvicinai a lei sempre di più col culo, fino a quando quel grosso dildo venne a contatto della mia fica allagata. Spinsi ancora e lo feci scivolare tutto dentro di me……. Non ebbi difficoltà perché già era scivoloso per gli umori di mamma e quando venne a contatto anche coi miei  la doppia lubrificazione lo fece inghiottire dalla mia vagina in un lampo. Mamma non sapeva cosa fare, non aveva mai fatto l’uomo ….ma ero io spingendo il bacino che me lo infilavo e mi chiavavo da sola.                             “oh mammina cara, oh mammina bella, dai….chiavami,fammi tua” . Mi eccitava l’idea che una madre potesse chiavare la sua  figliola!!!! Venni con un orgasmo multiplo travolta dall’eccitazione.

Ci rilassammo un momento, preparammo da bere una bibita fresca e poi finalmente parlammo di quello che mi stava più a cuore : coinvolgere papà Luigi nelle nostre storie di sesso. Non si poteva continuare a incontrare mamma di nascosto…..sarebbe stato molto più bello se anche lui avesse potuto partecipare….Mamma Ines si offrì di fare i primi approcci per sondare il terreno e ci raccontò che quando scopavano aveva già provato a buttare l’esca, ma senza risultato.

 

PAPA’ SI DIMOSTRA PORCO

Dopo un po’ di tempo mamma ci raccontò che la svolta era arrivata. Una sera in cui lo avevo fatto andare particolarmente su di giri ed era particolarmente infoiato, gli domandò :

“Ma tu Luigi non hai dei desideri particolari o delle fantasie che ti eccitano e che desideri fare?” Ci disse che al momento non parlò, poi dopo averci un po’ pensato su, lo sentì dire…..

“Vedi mia cara Ines,di desideri ne ho tanti, ma non so tu come poi mi giudicherai se te li racconto. Sono solo sogni ,desideri, cose fantasiose che non si avvereranno mai, e questo mi fa star male. A fantasticare su certe cose mi eccito come una bestia…. e tu mia cara mogliettina,desideri sogni ne hai?” “Come no Luigi…ma mi vergogno a dirteli”.

Mamma Ines mi disse che erano nudi sul letto e papà si agitava molto, era in imbarazzo e allo stesso tempo molto arrapato

“Facciamo così Luigi…..io ti dico un mio desiderio e tu mi dici uno dei tuoi. Tanto sono solo sogni…..”

“Ok Ines…mi eccita l’idea…facciamo questo gioco delle confessioni.”
                Mamma gli disse che gli sarebbe piaciuto lesbicare con delle donne, provare a leccare una figa mentre lui la guardava. Vedeva papà aumentare il ritmo della mano sul suo cazzo. Si capiva che la cosa non gli sarebbe dispiaciuta, anzi…….

“ Vedi Luigi” gli disse “dove trovare delle donne disposte a fare questo? Quella che mi eccita maggiormente è la nostra consuocera Pina. Non posso dirle ecco ,mi piacerebbe leccarti la figa!! Non credi? Per me la Pina sotto deve essere un vulcano. Lo sai che ogni tanto ti guarda senza farsene accorgere?” Mamma gli prese il cazzo in mano che era bollente e pulsava per l’eccitazione, e continuò : “Ora dimmi un tuo desiderio,senza paura di parlare”.

Gli prese il cazzo in bocca e cominciò a pomparlo. Papà Luigi stette un attimo in silenzio gustandosi  quell’ardente pompino e poi rispose.

“Non ti offendi qualunque cosa ti dica, vero Ines?anche se sono forti e perverse?….”

“Vai tranquillo Luigi, non ci sono problemi,sono solo fantasie!!..”

“Ebbene…..il mio desiderio più grande è vederti scopare con tanti uomini tutti assieme. Vedere dei bei cazzoni spaccare la tua figona, sfondarti il culo, allargarti la bocca per andare fino in gola e tu non sai a chi dare retta. Passi da uno all’altro a succhiarli, a menarli con le mani mentre loro si alternano nei tuoi buchi e io intanto mi masturbo arrapato mentre uno di loro mi incula con il suo cazzo! Non ho mai provato un cazzo nel culo, ma è un desiderio che ho da molto tempo Ines. Ci penso spesso a segarmi mentre mi inculano e ti guardo menare cazzi mentre ti penetrano dovunque, questa cosa mi farebbe sborrare come una fontana..!!!

Mamma,mentre papà parlava ,aveva notato la sua eccitazione crescente. Il cazzo gli era diventato durissimo mentre ormai non si fermava più e aggiunse”…Oltre questo  mi piacerebbe che tutti gli uomini fossero vestiti da frati e tu da suora. Mi immagino con il mio cazzo sotto il saio e poi mi chino su di te, ti allargo la gambe e ti scopo mentre dietro un fraticello mi incula.

Mamma ci disse che era rimasta allibita. Aveva sentito della mia esperienza con suor Angela, don Lino e padre Michele e tutto questo la aveva riportata al mio racconto. Ecco da dove aveva preso Valentina…….da suo padre, porco,perverso e maiale. Intanto lui continuava con la sua fantasia….

“Dai Ines,vieni a confessarti da me”. La fece alzare dal letto. Era eccitato come non mai e aveva il cazzo come quello di un toro. Lui si mise un soprabito lungo e nero per simulare un saio, mentre a mamma fece indossare un lenzuolo bianco perché sembrasse la tonaca di una suora. Spense la luce lasciando solo quella della abatjour e si sedette sul margine del letto, facendo inginocchiare mamma davanti a lui……

“Dimmi ,cara sorella Ines,come mai vieni a confessarti oggi ?”…..

“Vede caro padre Luigi,ho commesso un peccato contro il sesto comandamento: Non commettere atti impuri…… e non da sola ma con altre persone”.

“Accidenti sorella Ines,cosa mi racconti!!! Il Signore ti castigherà. Ma dimmi, dimmi tutti i particolari……”

“Vede padre Luigi, mi vergogno ma ho scopato con quattro frati”.

“Oh,  sorella!! e ti hanno riempito tutti i buchi?!…”

“Si padre…. e mi sono venuti in figa, in bocca e anche nel culo……e poi, mi vergogno a dirlo padre, mi hanno anche pisciato addosso e poi dentro la figa e il culo……uno me l’ha fatta in bocca e mi ha costretto a berla e un altro ha succhiato quella degli altri che mi usciva dai buchi e mentre mi leccava la fica ha preteso che io gli pisciassi in bocca a mia volta……..padre…mi sono eccitata….mi è piaciuto….è molto grave?”

Papà riaccese la luce……si era talmente eccitato al racconto di mamma che stava letteralmente gocciolando e non ne poteva più dalla voglia di sborrare.  Andò un attimo in cucina e ritornò con il mestolo della polenta lubrificato di olio……

“Ines inculami con questo, non ne posso più. Fai adagio, ma mettimelo dentro”.

Papà si sedette sul letto e dopo aver alzato le gambe come fanno le donne per partorire, disse alla mamma di incularlo. Mamma Ines aveva paura di fargli male, ma con pazienza cominciò ad accarezzare con l’impugnatura l’ano di papà per farlo allargare e a poco a poco riuscì a metterlo dentro, un centimetro alla volta. Cominciò a chiavarlo, mentre lui si segava……il suo buco del culo era rilassato e cedeva sempre di più…..ormai più di mezzo mestolo era penetrato nel culo e lei lo faceva andare dentro e fuori. Lo sfintere era dilatato ormai e non faceva il minimo sforzo a riceverlo, anzi doveva stare attenta a non farne entrare troppo …

Papà Luigi continuava a menarselo e lei vedeva il sacchetto delle palle agitarsi sopra quel bastone che andava dentro e fuori da suo culo……che maiale era suo marito…non avrebbe mai pensato di potergli fare una cosa simile, ma più lui si dimostrava porco, meglio era per i nostri progetti futuri….                    

 “Si sorella Ines ..così ,mi fai morire”. Prese il cazzo con le due mani e le disse:

Dai sorella, sfondami, guarda come me lo meno!! Dì che vuoi bere la mia sborra!!!dimmi …”

“si padre Luigi voglio la tua sborra in bocca. ….oh padre,si lo desidero…”

“Allora prendilo in bocca che sta per venire….”.  Mamma lasciò in bastone nel sedere di papà,e preso il cazzo in bocca,  ma dopo due soli risucchi,si sentì inondare la bocca di sperma. Continuava a venire!! Mamma mia quanta roba!! Papà si rilassò e mamma gli tolse il bastone dal sedere. Ci disse che rimasero più di un quarto d’ora senza parlare. Papà aveva quasi vergogna a guardare sua moglie, ma mamma Ines gli si raggomitolò vicino come una gattina. Gli passava le dita sul petto e poi scese a baciargli il cazzo…..

“Grazie padre, ora mi baci”. Papà Luigi la abbracciò con tenerezza e baciandola le disse

“Grazie amore mio. Mi hai fatto l’uomo più felice del mondo….. “

Il lunedì, dopo che papà fu andato al lavoro col camion, mamma Ines si precipitò a casa mia. Chiamai mia suocera Pina ,la quale venne con i nonni. Mamma ci raccontò tutto, senza tralasciare alcun particolare. Eravamo tutti nudi ed eccitati e quando arrivò Giuseppe dal lavoro,raccontammo tutto anche a lui e decidemmo il da farsi, non senza esserci fatta poi una scopata collettiva con i fiocchi. Preparammo tutto per la domenica successiva quando sarebbe venuto a pranzare con noi. Organizzammo una gradita sorpresa…….certo nessuno si aspettava papà Luigi così porco e noi lo facemmo diventare più porco di prima.

 

IL COINVOLGIMENTO DI PAPA’

La domenica era tutto pronto….papà non sapeva e non sospettava nulla di noi e della nostra intimità. Riteneva i miei suoceri persone timorate di Dio e certamente non sospettava di sua figlia che lui adora e che aveva visto sempre come una cattolica praticante e molto frequentatrice della chiesa…..avesse saputo…….

Purtroppo quella domenica non si fece nulla a causa di un guasto al camion di papà e lui non rientrò dal suo viaggio. Rimandammo  alla domenica successiva. Il venerdì sera mi telefonò mamma Ines dicendomi che papà era arrivato e che per domenica sicuramente venivano a pranzo. Mamma Ines era eccitata al massimo così come mia suocera Pina e mio suocero Eugenio. I nonni ci avevano assicurato anche loro la loro presenza. Sabato mattina mamma mi telefonò tutta eccitata per raccontarmi alcuni dettagli. Durante la notte avevano scopato e si erano confidati i loro più nascosti desideri sessuali. Mamma Ines mi disse che papà gli aveva confidato ancora il desiderio di vederla scopare con altri cazzi e si era eccitata moltissimo quando avevano fatto ancora il gioco del confessore e lei della suora.

Con l’occasione mamma aveva confidato a papà che mi aveva vista nuda un giorno che ero andata a trovarla per provare degli indumenti intimi e che aveva provato il desiderio di toccarmi ,ma non avevo osato farlo per vergogna!! Papà al momento non aveva risposto, ma poi le aveva domandato se le sarebbe piaciuto farlo. Mamma Ines aveva risposto che era solo una fantasia e poi ero sua figlia e questo sapeva di incesto…….Poi mamma a bruciapelo gli aveva detto

 “Magari a te sarebbe piaciuto vederci lesbicare……. porcone…..”

Dopo queste parole aveva sentito  il cazzo del marito sussultare e ingrossarsi enormemente. Anche a papà la cosa non dispiaceva allora, ma lui era talmente preso dal gioco del confessore che disse a mamma di andare a prendere ancora il mestolo della polenta e di incularlo . Mamma lo lubrificò bene con la vaselina e glielo mise dentro (era diventata più esperta) mentre lui si masturbava  freneticamente e la chiamava sorella Ines . Prima di venire gli disse di mettersi a gambe spalancate e di fargli vedere come se la menava . Poi con sorpresa papà Luigi gli disse

” Ora sorella Ines dì che vorresti leccare la figa di tua figlia Velentina”

 Era quello che mamma desiderava. ” Guarda Luigi” gli disse  “guardami mentre lecco la figa di Valentina, ma tu Luigi confessa che ti piacerebbe scopare la tua piccola….”

“Oh si Ines ” disse lui “magari mentre tu mi inculi !! Mamma mia come sarebbe bello se tutto ciò fosse vero!!  Io scopo mia figlia mentre mia moglie mi incula”. Mamma mi disse che si mise in piedi sul letto e menandosi forte il cazzo gli venne sul viso gridando il mio nome ,chiamandomi  sorella Valentina!! Papà Luigi era fissato proprio con le suore e i frati !!!!!   Se avesse saputo quello che avevo fatto da giovane con suor Angela e suor Chiara  e con don Lino ne sarebbe rimasto scioccato…..

Arrivò finalmente la domenica e ci trovammo tutti a casa dei miei suoceri. Quando mamma e papà  arrivarono io e Giuseppe  con l’aiuto di Pina e di Eugenio, avevamo preparato tutto quello che serviva per l’evento. Anche mamma  non sapeva nulla di quello che avevamo preparato per papà. Mia suocera Pina aveva preparato un pranzo con i fiocchi. Ci sedemmo a tavola…. papà vicino a  mio suocero Eugenio,  Giuseppe  a capotavola, mentre mia suocera Pina, io,e  mamma Ines ci sedemmo vicine una con l’altra. Scrutavo con la coda dell’occhio papà e ogni tanto lo vedevo che mi fissava ,per poi distogliere lo sguardo furtivamente . Ad un certo punto lo vidi diventare rosso e bloccarsi con le posate. Quel porco di mio suocero Eugenio lo stava provocando. Vedevo che una sua mano era sotto il tavolo. Conoscendo mio suocero , certamente stava toccando il cazzo di papà. Anche mamma Ines e la Pina se ne erano accorte, però facendo finta di nulla continuavano a chiacchierare…… Mio suocero Eugenio stava parlando con papà Luigi del suo lavoro, mentre notavo la sua mano muoversi sempre più frequente . Mi sarebbe piaciuto guardare sotto per vedere cosa stava facendo Eugenio ,ma questo avrebbe magari pregiudicato il resto della giornata. Certamente lo stava segando !!! Vedemmo Eugenio riportare la mano sul tavolo . Lo guardai e lui in risposta al mio sguardo si leccò le dita . Quel porco aveva fatto godere papà !!!!!

 Finemmo di mangiare e mentre noi donne sparecchiavamo la tavola dai piatti, Eugenio e papà si alzano per andare in salotto. Papà  chiese di poter andare in bagno e, mentre lui si chiudeva dentro, mio suocero Eugenio ci raccontò  quello  che aveva fatto. Aveva cominciato ad appoggiare la sua gamba a quella di papà ,poi era sceso con la mano sulla coscia andando  dritto verso il cazzo di papà . Lo trovò nè mollo nè duro, ma quando gli slacciò i bottoni della patta e introdusse la mano si accorse che non portava le mutande. Gli  aveva tirato fuori il cazzo dai pantaloni e aveva cominciato a segarlo. Lo sentiva diventare sempre più duro……. Era un bel cazzone e papà lo lasciava fare . Aveva aperto le sue cosce per favorire meglio la sega che Eugenio  gli stava facendo. Lo aveva sentito arrivare. Sentiva lo sperma salire del canaletto verso la cappella e il getto riempire le sue mani. Noi donne andammo a vedere sotto il tavolo e trovammo una sborrata fenomenale per terra. Mamma Ines si mise a leccarla  e poi, alzatasi ,ci baciò  sulla bocca ,sia me che mia suocera ,per far assaporare anche a noi quel miele prelibato. Sentimmo papà aprire la porta del bagno. Mio suocero gli andò incontro e lo accompagnò  in salotto,mentre noi donne preparammo il caffè e la nostra sorpresa per papà.

Io e mia suocera Pina portammo  mamma nella stanza matrimoniale,dove sul letto c’erano due completi di tonache da suora. Erano quelle che suor Angela e suor Chiara mi facevano mettere nei nostri incontri e che io custodivo gelosamente. Dissi a mamma Ines di spogliarsi completamente e di indossarne uno,mentre l’altro lo avrei messo io. Quando mamma Ines fu completamente nuda, con sua sorpresa ,gli legammo sulla figa uno strap-on bello grosso . Mi piaceva vedere mamma con un cazzo. Mia suocera gli stava toccando le tette e i capezzoli erano diventati duri. Mi misi in mezzo alle gambe di mamma e succhiai quel cazzo finto. Gli accarezzavo l’interno delle cosce e lei mi spingeva con il bacino il cazzo in gola. Ci stavamo lasciando prendere dall’euforia, ma mi alzai e dissi a mamma e a mia suocera di calmarsi ,che il momento non era ancora venuto. Le mettemmo la tonaca addosso e sulla testa il velo nero così da farla sembrare proprio una suora. L’unico inconveniente era la tonaca alzata dal cazzo finto. Ma era questo che eccitava maggiormente……..una suora con il cazzo!!!

Suonarono alla porta di casa….sapevamo che erano i nonni. Mio suocero era andato ad aprire e li fece accomodare in salotto. Sentimmo nonna arrivare da noi. Rimase di stucco nel vedere mamma ines vestita da suora,ma il suo sguardo si era posato su quella grossa protuberanza che alzava la tonaca la in mezzo. Lo volle vedere,baciare. Baciò la Ines sulla bocca e con il bacino se lo appoggiò sulla figa. Le disse “Ines lo voglio provare anch’io in figa e voglio che sia tu a scoparmi……”

 Nonna mi disse che gli uomini in salotto stavano parlando di donne e il discorso cadde su determinate donne. Mio suocero,d’accordo con noi,introdusse il discorso sulle suore e sui frati. Io mi spogliai e indossai anch’io la tonaca ed il velo. Nonna e mia suocera Pina ci lasciarono sole e loro raggiunsero gli uomini in salotto. Mamma Ines ogni tanto si prendeva il cazzo finto e faceva finta di menarselo. Mi piaceva quella depravazione!!! Ci avviammo verso il salone. Sentivamo le voci concitate e tante risate. Ci fermammo ad ascoltare. Mio suocero Eugenio stava dicendo a papà Luigi che gli sarebbe piaciuto scoparsi una suora. Mia suocera gli diceva che era tutto matto. Le suore hanno fatto il voto di castità e non scopano. Forse lesbicano tra di loro. E giù una risata….sentimmo papà Luigi dire che lui avrebbe dato l’anima per scoparsi una suora. Ma queste erano chiacchiere da camionisti…sentimmo ancora nonna dire “Ehi,ragazzi ,al nostro Luigi questi discorsi hanno fatto diventare il cazzo duro e da come conosco io i cazzi deve averlo bello grosso!!! “

“Dai Luigi”, disse mia suocera Pina ”faccelo vedere!” Mio suocero Eugenio gli disse “Se ce lo fai vedere noi ti facciamo vedere i nostri e guarda,ti faccio subito vedere il mio!!!”

Non sentii più parlare….sentimmo la voce del nonno che diceva ” Guarda Luigi , ti faccio vedere anche il mio,e tu Giuseppe spogliati e fagli vedere anche il tuo…..”. Sentii papá Luigi che diceva che non si poteva fare tutto questo. “Se mia figlia e mia moglie venissero a saperlo, non so come la prenderebbero questa cosa. Poi con i genitori del mio consuocero, i consuoceri e mio genero…” e poi lo sentii dire ” no Giuseppe, cosa fai? non farlo,sono tuo suocero. Se mia figlia ci vedesse……. “

Il fatto era che mio marito Giuseppe si era appropriato del cazzo di papà e gli stava facendo un pompino. La scena che si presentò ai nostri occhi fu questa… Giuseppe stava succhiando il cazzo di papà Luigi, nonno stava succhiando il cazzo di suo figlio Eugenio  e papà Luigi era indeciso se succhiare o no il cazzo del nonno. Lo vedemmo leccare timidamente la cappella per poi,come affamato ingoiarlo sino alle palle. Al mio paparino piaceva tantissimo il cazzo!!!! Accendemmo ,io e mamma,due candele,ed entrammo nel salotto. Mia suocera Pina spense le luci e ci fu un buio totale. Solo la luce fioca delle due candele illuminava il salotto. Mamma Ines parlò ” padre Luigi,ho bisogno di confessarmi” disse ,”mi può ascoltare e darmi l’assoluzione?”. Aspettavamo una sua risposta che non veniva. Si sentivano respiri affannosi e il rumore delle dita nelle fighe di nonna e Pina che se la stavano menando. Finalmente papà Luigi rispose “Vieni sorella Ines e anche l’altra sorella!!come si chiama?” rispose mamma Ines “si chiama sorella Valentina ,padre. “Oh….”sentimmo fare da lui che poi continuò “Dimmi sorella Ines i tuoi peccati e inginocchiati davanti a me”. Ormai papà era nostro….

Mamma Ines si inginocchiò in mezzo alle gambe di papà che,con l’aiuto di Eugenio, si era spogliato completamente e, risiedutosi  sulla poltrona appoggiando le gambe sui braccioli, si offrì a mamma completamente con il cazzo duro che dondolava davanti al suo viso illuminato dalle candele nella penombra della stanza. Potevamo vedere il suo cazzo turgido e grosso,le sue palle e il suo buchetto affamato di sesso. Mamma cominciò a confessarsi. “Vede padre, ho peccato nel sesto comandamento, quello che dice di non commettere atti impuri, sia da sola sia con altre persone……”

“E chi erano quelle altre persone?”chiese con curiosità papà, e allora mamma cominciò ad elencare tutti noi. …” Oh,padre Luigi,mi vergogno un pochino nel dirvelo, ma mi sono fatta tutti i cazzi e le fighe che ci sono qua dentro!!!!  Non resistevo alla tentazione e mi sono lasciata andare in questo grave ma bel peccato!.. “

“Mamma mia”,disse papà “ e raccontami un pò cosa hai fatto”

“Vede ,padre Luigi,prima ho lesbicato con mia figlia Valentina e con la mia consuocera Pina. Poi una domenica come oggi,ho assaporato il cazzo di mio genero Giuseppe,poi del mio consuocero Eugenio e del nonno  ,assieme alla figa di nonna . Mi hanno riempito la figa con il loro sperma e poi leccata in profondità sia mia figlia e sia la Pina. Sapesse ,padre,come ho goduto!!!. Poi,padre Luigi,le devo confessare un desiderio che mio marito vorrebbe  realizzare per sentire la sua  famiglia unita anche nel sesso. Lui vorrebbe che mi vestissi da suora e che lo inculassi mentre scopa sua figlia Valentina in figa e poi mi vorrebbe vedere alle prese con tanti cazzi,tutti per me. “

“Si ,sorella Ines,questo lo puoi fare e credo che da lassù chiuderanno un occhio poichè ti stai sacrificando per il bene della famiglia.” intanto il cazzo di papà era diventato durissimo e dritto. Vedevamo la cappella violacea e la lunga asta tesa come una corda di violino. Mamma Ines cominciò lentamente a masturbarlo. Poi con la punta della lingua gli girò tutt’intorno alla cappella ,scendendo e leccando quel ben di Dio. Gli leccò e succhiò le palle per poi risalire su sino alla cappella, mentre con un dito gli masturbava lo sfintere. Lo ingoiò lentamente lasciandogli sopra il luccichio della saliva, mentre noi le eravamo tutti intorno guardando il lavoro che mamma Ines faceva al suo uomo. Mamma era come estasiata mentre succhiava il cazzo di papà. Lo adorava,lo baciava,lo ingoiava con la sua bocca famelica. Io e mia suocera Pina ,tenevamo in mano le due candele. Dissi a mamma Ines di far vedere la sorpresa che teneva in mezzo alle gambe a papà.

“Guarda”,dissi a papà,”guarda la nostra sorella Ines cosa ha per te…..” Illuminammo mamma mentre si staccava dal cazzo di papà e alzatasi in piedi, si sollevò la tonaca mostrando al mio paparino un cazzo di lattice bello grosso. Mamma Ines cominciò con le sue mani a masturbarsi quel cazzo finto.             “Papà,guarda questa tua sorella Ines come se lo mena!!dimmi papà ,ti piacerebbe che una suora ti scopasse?dillo e gridalo a tutti noi!…….”

Levammo la tonaca a mamma e le lasciammo solamente il velo addosso, poi con le candele illuminammo  il suo corpo. Si posizionò di fronte a papà e divaricando le gambe cominciò a menarsi il cazzo finto che era legato sulla figa. Mi piaceva vedere mamma così porca; non la credevo capace di tanta sfrontatezza. La nonna si era messa dietro a mamma Ines e gli faceva sobbalzare i seni con le mani per poi strizzarle i capezzoli con le punte delle dita. Mamma si avvicinò a papà e gli ordinò di succhiargli il cazzo. Vedemmo la bocca di papà insalivare e ingoiare quel cazzo di lattice rosa. Poi mamma disse

“Padre Luigi ,dimmi che lo vuoi prendere nel tuo buchetto!….” Papà sul momento non rispose ma poi si lasciò sfuggire queste parole….

” Si,sorella Ines,chiavami!!  Lo desidero da morire. Il mio sogno si sta avverando. Essere chiavato da una monaca!!…. “

Illuminammo il cazzo di mamma che si avvicinava al buchetto di papà.  Mio suocero Eugenio spalmò sul buchetto dell’olio di vaselina ed anche sul cazzo di mamma, che appoggiò la cappella all’ingresso, poi spinse e vedemmo che lentamente stava entrando. Per la stanza si sentiva lo smanettamento dei cazzi e il cic ciac delle dita in figa. Ormai quel cazzo finto era entrato completamente su per il culo di papà e mamma  cominciò il suo movimento con il bacino spengendo e uscendo dal quel buco affamato. Lo stava chiavando come un maschio. Le tette di mamma ad agni spinta sobbalzavano verso l’alto per poi ricadere giù. Non avevo pensato di poter vedere mamma chiavare papà!!!! ……

“Dai padre Luigi” ,disse il nonno, “menati il cazzo davanti a lei”.

Vedemmo le due mani di papà prendere il suo cazzo e cominciare a menarlo violentemente, mentre io sentii il cazzo di nonno dietro di me. Mi alzò la tonaca che indossavo e me lo strusciò sulle chiappe . Allargai le gambe e me lo infilò in figa. Nonno ci sapeva fare con il suo randello…..era delicato e forte nello stesso momento…..  Nonna Carolina accese la luce e tutti fummo abbagliati da quella luminosità improvvisa, ma ci abituammo presto e papà Luigi potè vedere una scena che certamente non si sarebbe immaginato solo poche ore fa. Guardava di qua e di là affamato di sesso . Vide suo genero Giuseppe che si stava chiavando sua mamma Pina, il suo consuocero Eugenio che era dentro a sua mamma Carolina e il nonno che  stava chiavando la sua piccola figlia suor Valentina. Aveva gli occhi stralunati come un pazzo….. le sue mani stavano segando velocemente il suo cazzo , mentre mamma chiavava sempre più in fretta il suo uomo nel culo.

Poi disse a Ines” Dai mia dolce moglie Ines,fammi vedere come succhi e prendi questi cazzi!!!”

Mamma si sfilò da lui e togliendosi il cazzo dalla figa disse a Giuseppe di sdraiarsi sul tappeto della sala. Giuseppe si sdraiò e tenendosi il cazzo con le mani disse a mamma Ines di impalarsi. Mamma si mise a cavalcioni su di lui e se lo infilò in figa….poi si piegò in avanti e mio suocero Eugenio, posizionatosi dietro di lei, la inculò. Si vedevano i due cazzi muoversi sincronizzati dentro di lei mentre nonno, lasciata me, si mise davanti a lei con il cazzo all’altezza della sua bocca e lei prese subito a succhiarlo. Era una scena altamente erotica vedere mamma muovere il suo culo e il suo bacino per ricevere sempre meglio dentro di lei quei due favolosi cazzi, mentre prendeva fino in gola quello del nonno.. Papà Luigi sempre menandosi il cazzo furiosamente andò vicinissimo a loro per vedere e per gustare quello spettacolo. Sua moglie riempita da tre cazzi non era una cosa da tutti i giorni. Gli dissi” guarda papà, guarda la mamma come gode!ti piace vederla cosi puttana vero?”

 Io avevo la Pina sotto la tonaca che stava leccando e martoriando la mia figa. Mi mordicchiava le grandi labbra,con la lingua la sentivo penetrarmi dentro per poi passare sul clitoride rigonfio. Mia suocera era super per queste cose. Papà si sedette sulla poltrona allargandosi le gambe e mettendole ancora sui braccioli. Poi si rivolse a me dicendomi ” Vieni ,piccola mia” ( mi chiamava ancora piccola ) vieni suor Valentina in mezzo alle mie gambe!”

 Mi staccai da mia suocera e ancora vestita da suora mi posizionai in mezzo alle gambe di papá.”  “Bacialo sorella Valentina mia, adoralo, amalo, ingoialo”.

“Paparino mio,lo adoro il tuo pistolone.!!…guarda la mia lingua sulla tua cappella!!!”

Lo baciai con amore come se fosse un tesoro. Me lo strofinai sul viso,sugli occhi e poi cominciai ad ingoiarlo. Andavo sino in fondo,facendo fatica a contenerlo in bocca, perchè era  bello grosso,con tutte le sue nervature che pulsavano. Mi piaceva succhiare il cazzo di papà. Era la prima volta ed è anche per questo che ci mettevo tutto l’amore,il desiderio,l’impegno per accontentarlo. Papà si alzò e messosi davanti a me mi disse” Immagina di essere una vera suora e che queste cose non le vorresti fare. Metti le tue mani in preghiera”. Mi misi con le mani giunte dicendo” Signore allontana da me questi desideri cattivi ed impuri. Non permettere che mi tocchino la figa”. Sentivo papà alzarmi la tonaca. Sentivo le sue mani callose di camionista toccarmi le cosce all’interno e risalire verso il mio tesoro.

“Papà non possiamo farlo,è peccato!….” Mi appoggiai al suo corpo nudo, gli mordicchiai i capezzoli e le mie labbra si posarono sulle sue. Era la prima volta che lo baciavo non come una figlia…. La sua lingua mi penetrò dentro la bocca mentre le sue mani sotto la tonaca erano arrivate all’ingresso della figa. Papà si rivolse a mamma Ines dicendo “Sorella  Ines lo sai che questa verginella di suor Valentina è tutta bagnata? Scommetto che vorrebbe il mio cazzo in figa!!dillo figliola mia,dimmi che vuoi il cazzo del tuo paparino  tutto nella tua fighetta!!!! …. Chiamami padre Luigi che mi ecciti maggiormente!!….. “

“Oh si padre Luigi…… il Signore perdonerà questo nostro peccato ,perchè lo facciamo con amore.” Sentii il suo cazzo spingere contro il mio ventre mentre le sue manone salivano in su verso le mie tette gonfie, piene di desiderio. Mi titillò i capezzoli e mise le sue mani sul sedere,spingendo il mio bacino sul suo cazzo. Lo sentii caldo,pulsante di desiderio. Poi all’improvisso si scostò da me e perentoriamente mi ordinò di fargli vedere come una suora si masturba la figa.. Mi alzai la tonaca,mi allargai le gambe,e gli feci vedere come una suora se la mena. Lui,nudo di fronte a me,prese il suo cazzo con le due mani quasi come se volesse strapparselo. “Guardami ,guardami come mi sego in tuo onore, piccina mia,guarda il cazzo di tuo papà come desidera la tua figa!”Guardai il suo cazzo diventato grosso grosso, pronto per esplodere tutto il suo miele. Mi ordinò di sdraiarmi per terra tenendo sollevata la tonaca. Mi sdraiai e spalancai le gambe per fargli vedere ,mentre continuavo a titillarla, la mia figa spalancata.

Ordinò a mamma di allacciarsi lo strap-on sulla figa e di incularlo mentre mi chiavava. Mi si posizionò in mezzo alle gambe e con il suo cazzo cominciò a dare piccoli colpi sulla mia figa. Me lo strusciava in mezzo alle labbra . Lo infilava un pochino e poi usciva facendomi provare le pene dell’inferno. Ogni volta il mio bacino gli andava incontro, ma lui sadicamente si allontanava. Mamma Ines era ormai dietro di lui. Vedevo il cazzo finto sulla sua figa ed ero sconcertata nel pensare come papà potesse prendere nel suo buchetto quel cazzo cosi enorme. Mio suocero Eugenio lo lubrificò ancora con l’olio di vaselina. Poi finalmente papà mi penetrò. Sentii una vampata di caldo invadere il mio corpo. Finalmente avevo papà dentro di me. Rimase fermo un attimo mentre mamma Ines lo possedeva dietro. Finalmente la mia famiglia era tutta unita . Mamma Ines spingeva nel suo buchetto e lui spingeva dentro di me. Ogni volta gli andavo incontro con il bacino per riceverlo tutto , per non perdere nemmeno un millesimo del suo cazzo.  “         Finalmente sto chiavando una suora ,”mi disse”,e più eccitante ancora è sapere che questa è mia figlia Valentina. “…..e rivolto alla Ines gli disse” Chiavami ,amore mio,chiava tuo marito. Sto sborrando in figa a mia figlia”. Giuseppe e il nonno si erano messi in piedi uno da una parte e uno dall’altra per far succhiare a papà Luigi i loro cazzi e mia suocera Pina e la nonna si erano sdraiate vicino a me.

Ci tenevamo per mano tutte quante…… Giuseppe poi si mise in mezzo alle gambe di sua mamma Pina mentre mio suocero Eugenio si posizionò sopra la sua mamma cioè nonna Carolina. I figli stavano chiavando le proprie madri, mentre papà stava violando la figa di sua figlia. Il nonno fu il primo a venire in bocca a papà Luigi. Vidi papá goloso e affamato nel ricevere tutto quel ben di dio. Doveva essere bellissimo assaporare la sborra di nonno mentre la moglie lo stava inculando e lui chiavava la figlia!!!! Ci disse che stava per riempirmi. Alzai le mie gambe sopra le sue spalle. Voleva inserirmi anche le palle se poteva. Mi faceva quasi male con la sua irruenza. Mamma dal di dietro lo stava chiavando proprio come fa un uomo. “Papà,gli dissi,sto per venire”….”Un minuto,piccola mia ,e ti riempio tutta”.

 Aumentò il suo ritmo dentro di me. “Dai Ines”,incitava sua moglie,”dai che la riempio”. Lo sentii irrigidirsi e affondare il più possibile il suo cazzo dentro di me. Sentii il suo getto potente di sperma sulle pareti del mio utero,mentre un calore intenso mi stava invadendo. Venni come una fontana. Ridevo,piangevo di gioia. Finalmente il mio papà faceva parte di tutti noi!!! Lui rimase immobile per parecchi minuti sopra di me. Lo sentii singhiozzare….. Stava piangendo di contentezza. Mamma Ines tolse il cazzo dal culo di papà.

Mio Suocero Eugenio si era scaricato in nonna ,ma lei non aveva raggiunto il suo orgasmo. Mamma Ines le si mise un mezzo alle gambe e la chiavò con il suo cazzo. Le tette delle due donne si toccavano e si strusciavano fra di loro. Mi piaceva vedere mamma come chiavava…..ci aveva preso gusto!! Nonna godette così  come Giuseppe riempiendo sua mamma Pina. Mancava solo mia mamma Ines. Scostai papà da me e le andai incontro. Gli slacciai lo strap-on  lo allacciai sulla mia figa. Quel cazzo mi faceva sentire forte,maschio,puttana. La figa di mamma era un lago. Mi ordinò di chiavarla. Si mise per terra e alzatasi le gambe, le introdussi in figa quel cazzo di lattice rosa. Mi sentivo come un uomo. Le nostre tette si toccavano ad ogni mio affondo dentro di lei. Cominciò a roteare il suo bacino. “Guardatemi”,ci disse “guardate come la mia figliola mi sta chiavando”.

Gli altri erano tutti intorno a noi. Avevano i cazzi mosci,mentre mia suocera Pina e la nonna mi incitavano per farla godere. Poi mi prese un desiderio di una cosa che non avevamo mai fatto,o forse fatto solo di sfuggita. Dissi a loro di pisciarci addosso.

Vidi la figa di mia suocera Pina zampillare il suo getto sul viso di mamma Ines. Lei apri la bocca per ricevere quel sapore caldo e salato. Poi mi sentii bagnare da diversi getti caldi. Tutti ci stavano urinando addosso. Papà mi fece girare la testa dalla sua parte. Aprii la bocca e il suo piscio mi riempi la gola. Avevo quasi la nausea,ma in fin dei conti era come acqua salata. Mamma Ines godette con un urlo disumano. Eravamo fradice tutte e due. Ci mettemmo a ridere contente  . Ci alzammo e tutti quanti andammo in bagno. Facemmo la doccia tutti assieme un pò per volta. Noi donne andammo in salotto a pulire il tutto. Poi tutti nudi ci sedemmo chi sul divano che sulle poltrone e parlai a papà. Raccontai della mia adolescenza ,di suor Angela ,di suor Chiara,di padre Michele,del convento e di don Lino con sua mamma. Finalmente sapevo da dove veniva la mia libidine. Da mio padre!!!!

 

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