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Orgia

studentessa a roma serata a ostia

By 3 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono greta sabato scorso sono andata a ballare con degli amici, hanno preso il tavolo in discoteca, faceva un caldo assurdo a ostia, era umido e appiccicoso, io ero con un vestitino nero corto e dei stivaletti corti alle caviglie, siamo entrati e al posto di ballare ci siamo seduti tutti al tavolo, la ci hanno portato la bottiglia e abbiamo iniziato a bere, io ero a pancia vuota, perché la sera non avevo fame e quindi non avevo cenato, la serata era noiosa, vedevo tutti che si divertivano e io invece la a rompermi le scatole con loro che parlavano di macchine, Giulio, uno di loro, mi ha fatta sedere sulle sue gambe e mi tirava a se,ma non faceva altro, mi teneva solo seduta in quel modo, e io bevevo perché la serata non mi passava, bevevo e fumavo, fino a quando non ho sentito la testa che mi girava, ho visto che al tavolo di fronte c’erano quattro ragazzi che conosco di vista dell’università tra cui pure uno di loro che non sopporto, un antipatico che crede che i romani siano al di sopra di tutti che pensa che noi che veniamo dal sud siamo abituati a stare in paesini sperduti, mi guardavano, mi fissavano, poi ho realizzato perché, nello stare seduta in quel modo il vestito che già era corto mi era salito in modo vertiginoso, e avevo tutte le cosce scoperte. Con quei stivaletti che avevo mi facevano male i piedi e allora l’ho tolti, e ho poggiato i piedi nudi sul bordo del tavolo.
Mi alzo e scalza come ero vado a ballare, la vicino ai tavoli rivolta alla pista, dopo un po vedo dei ragazzi di quel tavolo che si mettono a ballare vicino me, e mi salutano, io ricambio, ma quello che mi stava antipatico stava a parlare con altri ragazzi.
Questi che si erano avvicinati a me fumavano erba, si sentiva dalla puzza, poi uno dei miei amici con cui ero venuta a ballare si è avvicinato dicendomi se volevo altro da bere che loro stavano andando da quelle parti a prendere qualcosa, io gli ho risposto che non volevo andare e lui mi ha detto che tornavano tra un po, appena è andato via, uno di quei ragazzi mi si è messo davanti a ballare e mi ha tirata a se, io non ho fatto resistenza, era un bel ragazzo, e mi strusciavo anche io a lui, mi baciava il collo e mordendomi con le labbra il lobo dell’orecchio mi disse di scendere in pista in mezzo alla folla.
Mi meteva le mani sul sederementre ballavamo, io sempre scalza avevo dimenticato di mettermi le scarpe, poi ho sentito un altro dietro di me che mi ballava attaccato e sentivo il suo attrezzo duro che mi sbatteva al sedere, allora io l’ho allontanato con la mano e il suo amico intanto mi ha passata la canna, io l’ho presa e ho iniziato a tirare e l’ho finita, allora lui mi ha detto: ‘Sei ingorda’ Io ho sorriso e nello stesso momento il suo amico era tornato all’attacco, e mi si è attaccato dietro a quel punto non ho fatto più resistenza anche perché adesso aveva acceso lui un’altra canna, e l’ha passata al suo amico dicendomi nell’orecchio: ‘La vuoi?’ Io ho detto ‘Si’ e ho allungato la mano mentre lui da dietro mi ha messa una mano tra le gambe sotto la minigonna e mi ha toccato le mutandine e io mi sono messa a ridere e gli ho detto: ‘E daiii che fai?’ E ridevo come una scema, e lui ha detto ‘a te piace la canna a me la figa’ e io ridevo e fumavo, mi girava la testa che non riuscivo neanche a guardarli in faccia con le luci che flesciavano, e ho sentito che diceva all’amico in alta voce che ero bagnata, allora davanti questa volta il suo amico ha infilato la mano e ha tastato che ero zuppa, solo che stavo fumando e non ho avuto neanche la forza di respingerlo, e allora ne ha approfittato pure quello dietro che ha messo pure la sua di mano ma a quel punto mi sono divincolata e mi sono allontanata da loro andando verso la spiaggia dove c’era meno gente perche mi mancava l’aria ed ero troppo sudata per il caldo, ero sempre scalza, ma i due mi seguivano, allora io gli ho detto se mi accompagnavano al bagno perché dovevo fare la pipì, e loro mi hanno detto di si che mi portavano loro al bagno, e mi hanno portata in spiaggia, si sono seduti ai miei lati e subito uno mi ha infilata una mano tra le gambe, io cercavo di muovermi ma no per togliergli la mano ma per fare pipì e gli ripetevo che dovevo fare pipì, ma lui niente e mi ha detto: ‘e piscia qua’, mentre il suo amico mi ha abbassate le bratelle del vestito e scoperta il seno, intanto il suo amico mi ha messa le dita dentro la fica, e diceva all’amico che ero fradicia, zuppa e rivolto a me ha detto: ‘Ma ti sei pisciata sotto?’ E io ripetevo che dovevo fare pipì mentre lui per chiudermi la bocca mi ha baciata e ho sentito la mano del suo amico pure tra le mie gambe e con l’altra mi stringeva un capezzolo, ho sentito 2 dita nella fica entrarmi tutte, io ansimavo con la bocca chiusa, mentre l’amico è scivolato ai miei piedi e l’amico mi ha stesa a terra a pancia sopra, adesso l’alto mi stava togliendo le mutandine, mentre l’amico mi baciava e leccava il seno e io continuavo a dire che dovevo fare la pipì allora uno mi ha risposto…
Tranquilla greta che mo ti facciamo pisciare noi, tolte le mutandine mi ha messa le dita nella figa e mi ha masturbata mentre io godevo e ansimavo ‘AH’AH..AHHHHHH’ intanto avevo il vestito attorno alla pancia e le gambe aperte con la figa in bella vista, mentre l’altro rideva e diceva
…sei tutta bagnata troia ti piace il cazzo…
…Una puttana come te deve essere sempre piena…
…lo sanno tutti all’università che sei una zoccola…
e io dicevo:
…no dai ragazzi che dite…
lui:
…senti che cazzo duro che mi hai fatto…
E a queste parole mi ha penetrata, mi scopava con foga ero messa la come una rana a gambe aperte con i piedi che penzolavano intorno ai suoi fianchi e il seno che mi ballava sotto i suoi colpi, mentre l’altro mi aveva messa il cazzo in bocca, poi si sono alternati e mi ha scopata il suo amico e mi ha presa dalle caviglie tenendomele unite e scopandomi mentre io godevo e ansimavo e lui mi diceva:
…’Ti piace troia, ti puzza la sorca, in Calabria non ve la lavate la sorca? sei una puttana…
Poi mi ha girata e mi ha messa a pecora mentre mi scopava il suo amico mi disse:
…leccami le palle muoviti lecca dai zoccola…
E poi mentre mi scopava ho sentito un dito al culo e lui che mi ha detto:
… ‘Qua come sei messa?…
e io:
…No dai devo fare pipì ti prego…
Ma poi sono stata distratta da una voce che diceva:
…Dove sta? Dove è la zoccolona? La state facendo divertire?…
Era il ragazzo che era con loro quello che mi stava antipatico, l’ultima cosa che ho visto è stato lui che arrivato che diceva:
…Facciamo na batteria co sta troia…
L’amico disse:
…gli puzza la sorca davvero ahahaha…
Lui:
…ha ragione Sandro allora…
Mi mise 2 dita nella fica andando dentro e fuori velocissimo e pure lui mi disse:
…non ti piace lavarti schifosa?…aspetta che gli mettiamo questa…
ha tolto una bustina con una cosa bianca dentro, era una polverina bianca, poi ho chiuso gli occhi e ho sentito che mi mettevano una cosa sul clitoride e sulle labbradella fica che a contatto con quella polverina ha preso a bruciarmi, sentivo che mi bruciava e nello stesso tempo lo sentivo pulsare ma non aprivo gli occhi solo la bocca per dare fiato e ansimare a gridolini e dicevo:
… ‘brucia mi brucia…
poi ho sentito loro che ridevano e dicevano ‘guarda come di gonfia guarda mo gli scoppia e guarda come cola’ mi si stava gonfiando il clito a contatto con la polverina, era gonfio e duro e mi colavo senza ritegno, sensa controllo cone se non riuscissi più a gestire i muscoli della mia figa, poi mi hanno leccato la polverina con la bocca e li sentivo che dicevano che puttana, guarda quanto ce l’ha le labbra sta tutta slabbrata,
poi il terzo ha detto ‘
…Adesso me la fotto io…
e ha preso a scoparmi mi ha alzato le gambe fino a quando le ginocchia mi sono arrivate alle spalle, spingeva forte e veloce, stavo godendo mi sentivo bagnatissima, mi fece girare, a pecora, ho sentito che cercava di spingerlo nel sedere e diceva:
…questo voglio io…
faticava, ma poi ho sentito che mi allargava le natiche e mi sono sentita sputare sul. Buco del sedere e spingendo è riuscito a entrarmi, non ce la facevo, gli dissi:
…piano, piano ti prego ahia…
lui:
…che c’è ti piace cosi? Mmm dai che ce l’hai bello rotto…
io:
…ahia ahhhh piano dai mi fa male il sedere…
lui: a Roma si chiama buco di culo, e tu ce l’hai bello largo sei solo una culilarga…
Ho sentito che diventava più duro e lui che diceva siiiii siiii mmmmmm mi sono sentita gli schizzi del sedere dentro, poi mi hanno sborrato uno sulla faccia e l’altro sulla figa, a quel punto non ho resistito e sotto le loro risate mi sono pisciata addosso da coricata come ero, poi gli ho detto se avevano un fazzoletto di carta per asciugarmi la figa e pulirmi ma loro mi hanno risposto di chiederlo al bar,
Mi chiesero a che anno di università ero, mi bruciava il clitoride ancora era gonfio, mi ha fatto impressione a toccarmelo era durissimo e gonfio ero tutta sudata e sporca di sborra che con quella umidità mi si appiccicava di più la puzza addosso.
Dopo aver chiesto un fazzoletto a una ragazza, mi sono asciugata in malo modo e sono tornata scalza al tavolo.
Naturalmente non ho detto niente ai ragazzi con cui ero andata a ballare anche se hanno notato i miei capelli spettinati e il fatto che non avevo più trucco in faccia, ma mi chiesero solo se era tutto ok e io risposi si.
Sono tornata a casa non ho avuto la forza di farmi la doccia mi sono messa a letto a dormire…
Per commenti gretadi@libero.it

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