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Orgia

Una calda giornata d’ estate

By 26 Febbraio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Alessandro, ho 18 anni frequento il V liceo scientifico, vivo in un paesino del meridione sul mar Tirreno.

Premetto che vivendo in un paese di provincia (anche se molto popolato) specialmente in inverno non è che ci siano molte alternative di divertimento. E i passatempi più gettonati dei miei coetanei e di me sono: stonarsi, bere e scopare e molto facilmente questi tre passatempi si fondono tra loro per creare momenti indimenticabili sono così tali che voglio condividerli pure con voi.
La prima avventura che vi racconterò, risale a qualche annetto fa.Una calda giornata di luglio, i turisti affollavano, come tutte l’estati, le spiagge del litorale per prendere il sole o per fare un bel bagno ristoratore nelle acque del nostro mare che di bellezza non ha nulla da invidiare a tutti i posti del mondo. E già di prima mattina la spiaggia era stracolma di belle ragazze da ammirare e sognare, ed io che quell’anno lavoravo come P.R. per una discoteca locale, dovevo attraversare tutta la costa per offrire inviti e agevolazioni, come si usa per attirare quanta più gente possibile alle serate organizzate dal locale. Molte volte questo lavoro può sembrare faticoso, palloso e malpagato, ma ha i suoi vantaggi, infatti con la scusa di essere P.R. puoi conoscere molte belle turiste vogliose di mi mischia locale e le ragazze del posto sono molto disposte a farti qualche pompino in cambio di consumazioni e ingressi omaggio, quindi le fatiche vengo ripagate da belle scopate.
Ma ritorniamo al racconto: mentre passeggiavo per la spiaggia con il mio bel costume che esaltava la mia virilità mi sento chiamare da una voce maschile:’Ale’Ale’, mi girai per cercare di identificare chi mi chiamasse, era Giovanni, (con lui siamo amici da quando frequentavamo le elementari adesso ogni estate facciamo una scommessa: chi si riesce a scopare più ragazze dall’uno giugno al trentuno agosto vince una cena) ,e subito io’ehi brutto alcolizzato a quest’ora che ci fai alzato? Dalla sbronza di sta notte, credevo di non vederti fino a stasera’ subito mi ribatté l’amico di sempre ‘ Ho il fisico IO, e poi non c’è niente che mi può fermare dal cercare belle fighe da sodomizzare!!!’ A proposito vieni qua che ti faccio conoscere due belle polentone che cel’hanno caldo.

A pochi metri da dove parlavamo prendevano il sole due belle ragazze sui 18 anni con 2 gran bei culi credo che di seno portassero la terza, il fisico da modelle di play boy, una era bionda capelli lunghi e lisci l’atra rossa un po’ mossi.

Giovanni si avvicinò alle due ragazze e con fare amichevole disse: ‘ehi ragazze questo è Alessandro, il ragazzo di cui vi avevo parlato prima, lui ci farà entrare in discoteca stasera!’ rispondo subito io ‘ piacere Alessandro, sarò felice di servire due belle ragazze come voi’, e subito la rossa ‘grazie per la gentilezza, io sono Rossana e lei è Chiara” subito l’altra’Ciao, sei molto carino,lo sapevi?’Ed io ribatto’ Grazie,anche voi siete molto belle, ora scusatemi, ma devo andare, mettetevi d’accordo con Giovanni per stasera ok? ‘. ciaoJ!!!’ dopo aver salutato vagai per la spiaggia per tutta la mattinata fino alle 12.30, dopo di che andai a casa per rifocillarmi e riposarmi.

Verso le due del pomeriggio mentre stavo dormendo, mi suonò Giovanni”Cretino scendi subito che abbiamo da fare’ ‘Io un po’ inccazzato mi vestii e scesi a vedere che volesse quello stronzo, che mi aveva fatto svegliare mentre sognavo una bella scopata con Jessica (una figa locale), ma appena aprii il portone non ero più incazzato il volpone aveva con se le polentone vogliose io sorrido e saluto, Giovanni mi spiega che le focose giovinette avevano voglia di fare un giro per il paese, così presi il motorino e con Chiara (la biondina) dietro, girammo per il paese per circa mezzora, poi Giovanni decise di portarle a vedere il castello medievale, vanto del nostro paese, ma anche molto isolato e i turisti potevano visitarlo solo di mattina, cosi diventava un ottimo posto per stare soli.
Arrivati feci da cicerone per presentare alle due turiste la costruzione medievale, poi ci dirigemmo nel boschetto antistante, ci sedemmo un po’ a parlare, ad un tratto Giovanni sfilò dal costume un bel pezzo di fumo e chiese alle ragazze se avevano voglia di quale tiro, le ragazze entusiaste accettarono. Giovanni iniziò a squagliare io lo aiutai per far prima, in poco tempo avevamo due belle canne, fumammo e poi le passammo alle ragazze, e poi altre due continuammo a fumare per un bel pezzo fino a che no ci stonammo per benino, all’ improvviso Chiara iniziò a toccarsi con lussuria dopo di che appoggiò sul mio costume la sua mano esperta e iniziò a strusciare, io, Giovanni e Rossana la guardiamo sorpresi, e ridiamo fragorosamente, ma Chiara come se fosse in trans non si sentì toccata per niente dalle risate e continuò a struscia anzi addirittura aumentò la velocità, allora Rossana disse ‘ è sempre la solita, basta un po’ di fumo e inizia a fare la puttana’Ale stai attento che non si ferma fino a quando non è soddisfatta’ ed io subito ‘allora meglio aiutarla’,così mi alzo e mi posiziono per iniziare a leccargli la figa Chiara iniziò ad ansimare, Giovanni e Rossana scoppiano di nuovo a ridere, poi Giovanni a Rossana ‘ e a te non fa questo effetto il fumo?’ lei risponde’veramente si, ma mi so contenere’ e ride,Giovanni risponde
‘ mi dispiace ma io non mi so contenere’ e iniziò a baciarla, le due lingue si intrecciarono le mani di Giovanni subito slacciarono sapientemente il costume della bella Rossana liberando i due bei seni, li massaggiò e poi le torturò i capezzoli, Rossana iniziò ad emettere strani versi di piacere.

Intanto io e Chiara ci e ribemmo in uno splendido sessantanove, la ragazza ci sapeva fare prendeva il cazzo fino alla gola poi lo uscì e leccò la grande cappella, io invece ero intento a torturare il bel clitoride in quella fighetta con solo un ciuffo biondo sul monte di venere la ragazza era un lago e io bevevo il suo bel succo, ad un certo punto Chiara venne e mi morse la cappella dall’eccitazione il dolore mi fece eccitare in un modo stranissimo a talpunto che mi fece venire fragorosamente nella sua bocca.

Chiara si buttò sulla tovaglia e respirava affannosamente per lo sforzo, ma in volto aveva un sorriso che rifletteva il suo piacere.
Anch’ io ero un pò affannato,le forze erano poche forse era l’effetto del fumo avevo gli occhi chiusi pronto ad addormentarmi,ma le grida di piacere di Rossana mi fecero rinvenire, anche il mio pisello si era risvegliato, aprì gli occhi alzai il busto e vidi una scena straordinaria Giovanni stava sodomizzando Rossana messa a pecorina e Chiara risvegliata anch’essa baciava l’amica sodomizzata,uno splendido bacio saffico,mi alzai presi chiara e la misi a pecorina.
La scena era da film porno,io & Giovanni stavamo scopando le due troiette da dietro mentre loro si baciavano appassionatamente.

La scopata da dietro durò molto fino a che le due troiette vennero contemporaneamente abbracciandosi per non cadere dalla stanchezza,io e Giovanni ci staccammo dalle due belle fighe del nord e prepotentemente gli mettemmo i cazzi nelle bocche calde, venemmo di nuovo nei loro orifizi orali.Le vacche bevvero tutto avidamente e poi crollammo tutti sul prato.

Verso le 6.30 del pomeriggio mi risvegliai per primo, Chiara era abbracciata a me con il braccio destro stringeva la mia vita e con la testa appoggiata sul mio petto muscoloso, invece Giovanni teneva stretta a se Rossana che era messa di un fianco a lato del suo amante.Svegliai Chiara con un bacio dolce e con delle carezze, poi sentendo il risveglio della mia bella biondina gli altri due amici si risvegliarono.
Ci rivestimmo e partimmo per il mare, facemmo il bagno nudi in un posto appartato e
poi riaccompagnammo le ragazze nella loro casetta che avevano affittato per le vacanze.Ci accordammo per vederci alle 8.30 di sera per andare a cena fuori, e andai a casa per prepararmi alla s stupenda serata che mi aspettava.
Tornato a casa lavai gli odori e i sapori ancora impregnati sulla mia pelle della mia amante con una bella doccia, ero gasatissimo all’ idea di trascorrere una serata con quelle due vacche, mi vesto con una camicia di seta firmata D&G e un paio di jeans strappati, per non sentire molto caldo. Nemmeno il tempo di rilassarsi e già squillava il campanello, era Giovanni che come me era eccitatissimo, in previsione di quella magnifica serata. Scendo e con un sorrisino malizioso mi salutò,
‘Ciao bello’ho sorpresina per le polentone’, sorpreso gli risposi,’Vecchio lupo di macchia che sorpresa hai’forza dimmelo’,ma lui sorrise e continuò a fare il misterioso.
Partimmo in direzione della loro piccola casetta sul mare costruita proprio allo scopo di affittarla hai turisti nella bella stagione. Le ragazze erano bellissime, pronte per la discoteca, Rossana aveva una stupenda minigonna nera che bastava un movimento brusco e faceva intravedere il perizomino rosso che copriva la bella figetta vogliosa, per coprire i suoi bei seni aveva un eccitantissimo bustino che comprimeva le mammelle e le rendeva più evidenti; invece la bella Chiara era vestita con dei bei pantaloni a vita bassa che risaltavo il perfetto sedere, una mogliettina bianca semi trasparente, che nascondeva il reggiseno di pizzo anch’esso bianco, con un ampia scollatura. Pensai tra me: che ero l’ uomo più felice del mondo, avevo a disposizione due belle ragazze, più grandi di me e addirittura vogliose di soddisfare le mie fantasie erotiche, che cazzo potevo volere di più?
Il primo a prendere la parola fu Giovanni:’ Buona sera!!!’scusate’è qui il paradiso?’, le ragazze risero compiaciute per il complimento, poi ci baciarono entrambe nella bocca e Rossana ribatté: ‘mi dispiace qui siamo all’ inferno!!!!J’.Sorrise e salì sul motorino di Giovanni, salendo sul sellino fece ruotare la gamba sinistra regalandomi una visone eccezionale dellla sua figa coperta soltanto da un pezzo di stoffa rossa, che mi fece risvegliare il pisello, fino a quel momento addormentato, Chiara si accorse e scherzosamente mi diede un buffetto sulla guancia e poi disse affettuosamente ”porcellino!!!..’J, sorrisi e la baciai. Accesi i motorini ci dirigemmo verso il ristorante, a tavola drinccammo vino bianco a volontà, e le ragazze iniziarono a diventare un po’ brille, Chiara da sotto il tavolo iniziò a farmi il piedino, leggermente mi accarezzava la caviglia e poi il piede, facendomi eccitare enormemente, dal piede percorse tutta la gamba fino ad arrivare al pisello già in tiro, strisciò il suo piede sulla stoffa dei miei pantaloni, provocandomi un enorme erezione, bevvi un’ altro sorso di vino come se niente fosse e poi dissi ‘ scusate ma dovrei andare al bagno’e feci l’ occhiolino a Chiara, mi corrispose con complicità.

Non dovetti aspettare molto, Chiara mi raggiunse domo circa due tre minuti che aspettavo nel bagno di lusso del ristorante, mi baciò vogliosamente nella bocca, poi si sposto sul collo dove mi regalò un vistoso succhiotto, poi sul petto scoperto da due bottoni slacciati della camicia, mi mordicchiò i capezzoli avidamente e infine scese dal mio pisello che attendeva scalpitante per regalarmi uno stupendo pompino, faceva su e giù sull’ asta per un paio di volte poi lo usciva dalla bocca lo leccava come un gelato e lo riprendeva in bocca, nel frattempo le mie mani erano intente a massaggiale le tettone e stuzzicare i capezzoli già turgidi, dopo circa dieci minuti di piacere le venni in bocca, compiaciuta ingoiò tutto e ripulì i residui rimasti sulla mia rossa cappella, infine si alzò mi baciò facendomi assaggiare i miei stessi sapori e ci ricomponemmo per tornare dai nostri due amici, che ci riaccolsero con sorrisini complici.

Finimmo di cenare, pagammo e uscimmo dal locale eravamo tutti e 4 brilli per l’ ottimo vino consumato, Giovanni finalmente presentò la sorpresa annunciata, sotto la sella del motorino costudiva due boccette di popper, io mi congratulai con l’amico per l’ ottima idea, le ragazze erano entusiaste, ne aprimmo una e tutti facemmo un tiro, subito gli effetti del vino aumentarono. Risalimmo su i nostri mezzi per dirigerci verso il centro del paese per fare una passeggiata nel corso prima di andare in discoteca. Ci fermammo anche in un bar a consumare due rum e pera a testa. Ridendo e scherzando si era fatta l’ una di notte e noi già eravamo belli cotti per la discoteca,
Arrivati al locale entrammo riuscimmo a entrare con facilità grazie alle mie conoscenze da P.R. consumammo un altro coktel e iniziammo a ballare ogni tanto tiravamo di popper per gasarci di più e aumentare l’effetto dell’alcol.

Il nostro ballo diventò presto puro petting, ci strusciavamo come se nella pista non ci fosse nessuno, eravamo ipnotizzati dal desiderio di sesso. Le ragazze si slinguazzavano con piacere tra di loro e poi continuavano troieggiare con noi. Eravamo troppo vogliosi così uscimmo dalla discoteca per trovare un posto appartato dove sfogare i nostri sensi. Nascosti iniziai a baciare Rossana che asimava come una cagna in calore, e con la mano appoggiava il popper su in nostri nasi per aumentare il piacere, ero un animale, la buttai sul prato e preso da una furia le strappai il perizomino rosso, lei era troppo infoiata per accorgesene anzi mi incitava’siiii’così’continua..dai..dai!!!’
‘mmmmmmm’la mia lingua saettava sulla sua vagina grondante di umori, con una mano le stuzzicavo i capezzoli con laltra le massaggiavo il clitoride eretto, la polentona sembrava indemoniata mi spingeva sempre più la testa sulla sua vagina per aumentarle il piacere, dopo un paio di slinguazzate ben assestale la troietta venne copiosamente bagnandomi di umori tutta la faccia. Nel frattempo Giovanni si stava sbattendo accanto la mia Chiara, anche era eccitatissima ( come sempre) e gridava e ansimava presa da vampate di euforia, io e il mio compagno ci lanciammo un sorriso di complicità’ ERAVAMO FELICI, Giovanni continuava a sbatterla alla pecorina, (la sua posizione preferita), sembrava non fermarsi mai la sua minchia era un treno ad alta velocità che entrava e usciva da quella galleria allagata di umori, Chiara venne un paio di volte prima di cambiare posizione, ora Chiara era su di lui che dirigeva il gioco come voleva, si muoveva i movimenti su e giù, su e giù, per non fermarsi mai, ad un tratto Giovanni la buttò sul prato brutalmente, si alzo e gli venne sulle tette perfette. Io continuavo a scoparmi la porconcina di Rossana che non aveva nessuna intenzione di fermarsi e continuava ad andare su e giù sul mio cazzo eretto, faceva tutto lei, mentre io mi godevo lo spettacolo pornografico. Ad un tratto Rossana gridò come impazzita ‘vi voglio tutti e due ‘oohhooh..si’tutti e due sbancatemi insieme ‘vi prego.. vi pregooooo’, io che non riesco mai a dire di no a una bella razza le allargai il culetto e quando fu ben allargato la penetrai con passione, e dissi a Giovanni, ‘wey troione vieni qua che dobbiamo fare godere sta buttanella’, non se lo fece dire due volte, in un attimo si stacco dalla figa di chiara per farsi accogliere da quella di Rossana che avevaa sia la figa che il culo occupati dai nostri falli, durante la penetrazione si potevo sentire il cazzo di Giovanni che entrava nella sua vagina. Chiara che si senti un po’ si sedette sulla mia faccia ed io inizia la leccarle avidamente la sua fighetta spaccata dal grosso cazzo di Giovanni, dopo alcuni colpi di lingua Chiara gridò in preda all’ orgasmo ‘PURE IO’ PURE IO NE VOGLIO DUE’SPACCATEMI COME A ROSS’.SPACCCAAATEMMIIII’, così mi staccai dall’amante rossa per soddisfare quella bionda, Giovanni fece lo stesso questa volta lui si occupò del culo ed io della figa, andammo avanti per circa un’ora alternandoci tra l’una e l’ altra, tra 69 e baci di gruppo io e Giovanni arrivammo a venire per la quinta volta fortunatamente Ross e Chiara vennro nello stesso momento, per poi crollare uno sopra all’ altro.

Verso le 6.00 del mattino ci svegliammo per la confusione che si sentiva intorno, la discoteca aveva chiuso, ci rivestimmo celermente e ritornammo verso il parcheggio, ci accorgemmo subito che c’era in atto una mega rissa nel parcheggio del locale così decidemmo di lasciare le ragazze in un posto al sicuro ed entrare nella mischia per recuperare i motorini, fu difficile penetrare in quella bolgia, c’ erano persone che sanguinanti, omaccioni che se le davano di santa ragione, e come sempre ragazze che gridavano e piangevano dopo aver fatto scattare la rissa, un vero macello, velocemente salimmo sui motorini e recuperate le ragazze ci dirigemmo al bar per far colazione con i tradizionali cornetti caldi, poi riaccompagnammo le ragazze a casa. E verso le 8.00 del mattino rientrai a casa, (menomale che i miei genitori erano i crociera),e andai a dormire.’BUONA NOTTE!’.

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