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OrgiaRacconti CuckoldTrio

Vacanze alle terme

By 14 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ricordo ancora con una certa emozione il momento in cui mia moglie Rosa lo scorso anno mi propose un breve soggiorno di tre giorni presso un hotel in una zona termale non molto lontano da dove abitiamo.

Era ormai piena estate, non avevamo ancora programmato alcuna vacanza e trovare un posto libero in una località di mare sarebbe stato alquanto difficile.

Ormai mi ero rassegnato all’idea di passare tutta l’estate in città od al massimo di fare l’ospite qualche giorno in montagna da alcuni amici, niente che mi allettasse.

Fu, quindi, normale prendere la cosa con un certo entusiasmo quando Rosa mi propose qualcosa di alternativo; a dire il vero la prospettiva di crogiolarmi al sole al bordo di una curata ed ampia piscina termale non mi dispiaceva per nulla, tanto più che in agosto i centri termali sono poco frequentati; sarebbero stati tre giorni di vero relax.

Certo anche qualche giorno al mare non sarebbe stato male; non tanto per l’inevitabile massa di folla di cui facevo volentieri a meno, quanto per il fatto che vedere mia moglie in spiaggia indossare dei costumini ridottissimi e talvolta rimanere in topless è una cosa che mi ha sempre eccitato parecchio.

Io con il tempo avevo accettato come “normale” questa mia particolare caratteristica e mia moglie, che mi conosce ormai alla perfezione, mi asseconda ogni volta che la cosa si può fare senza ferire il senso del pudore altrui.

Per lei, le prime volte, era stato sicuramente imbarazzante indossare in pubblico dei costumi talmente succinti che fino a qualche anno fa non avrebbe portato nemmeno per prendere il sole nel giardino di casa.

Rosa, infatti, è sempre stata una ragazza di indole riservata che ama tenere per sé gli aspetti intimi della propria vita.

Cominciò indossando per la prima volta un perizoma in un villaggio turistico delle Canarie e dovetti prendere il sole per molte ore a pancia in giù; poi pian piano cominciò a togliere il reggiseno, sempre comunque in posti poco frequentati, quasi isolati, la cosa però mi eccitava parecchio lo stesso e credo che anche Rosa, nel sapermi così profondamente preso, cominciasse a non disdegnare di esporre il proprio corpo a sguardi estranei, tanto che ultimamente azzarda il topless anche in località di mare più frequentate, dove tuttavia – in ogni caso – non la conosce nessuno.

Certo però che nella piscina termale le cose sarebbero state diverse, si tratta comunque della piscina di un hotel dove generalmente il topless non è permesso e dove il buon senso impone un regime d’abbigliamento più casto.
Poco male, pensai io, ci sarebbero state delle altre occasioni e per il momento ci saremmo goduti questa mini vacanza in totale relax.
Fu, invece, Rosa a sorprendermi.
Una sera a casa nostra pochi giorni prima della partenza, infatti, mi chiese: “Senti che ne dici se alle terme mi metto quel perizomino marrone che mi hai regalato l’anno scorso; magari lo indosso solo per prendere il sole e quando andiamo in acqua – così mi vedi bene – mentre per stare nelle altre zone comuni mi metto sopra la brasiliana coordinata con il reggiseno.” Mi guardò ammiccante e disse “Potrebbe essere abbastanza eccitante per te ??”

Io ovviamente rimasi quasi senza fiato ma feci il sufficiente e le risposi “Si, credo possa andare…” Lei sorrise e disse: “Ma chi vuoi prendere per il culo; ti è già diventato duro come il marmo.” Poi, sfilandolo dai pantaloni, lo prese in mano e cominciò a masturbarmi sussurrandomi all’orecchio: “Per tre giorni voglio essere la tua puttana, voglio mandarti fuori di testa, voglio che le dieci persone che ci saranno all’hotel abbiano tutte la chiara percezione che sono la tua zoccoletta”. Sentendola parlare così, non resistetti, le schizzai addosso tutto il mio piacere senza alcun preavviso, imbrattandole la magliettina nuova.

L’indomani partimmo e dopo un breve viaggio arrivammo a destinazione, alle dieci del mattino avevamo già la stanza e ci eravamo piazzati su due comode sdraio a dieci passi dalla piscina, immersi nel verde del grande parco che circonda tutta la zona termale dell’hotel.

Rosa, come promesso, aveva indossato un piccolo perizoma marrone nascosto da una non molto più grande brasiliana dello stesso colore in coordinato anche con il reggiseno.

Vederla così era un vero spettacolo !!! Rosa ha 30 anni è alta un metro e settanta, bella di viso ha i classici tratti nordici: capelli lunghi biondi ed occhi azzurri con carnagione chiara che raramente imbrunisce sotto i raggi del sole; ha un bellissimo corpo snello e slanciato con delle belle tette sode ed un gran bel culo: alto, tonico e perfettamente a mandolino. Sì, insomma, un gran bel vedere.

Lei, quindi, dopo aver posizionato l’asciugamano sulla sdraio, mi guardò con quell’espressione un po’ porca che mi fa impazzire dicendomi: “Max guarda qua …” e nel pronunciare quelle parole si mise quasi a novanta gradi verso di me, offrendomi lo spettacolo del suo culetto per poi fare scendere in modo voluttuoso la brasiliana lungo le gambe affusolate e rimanendo così “coperta” solo dal piccolo perizoma.

“OK” pensai io “Questa vacanza promette meglio del previsto” poi pensai anche che fortunatamente la piscina era realmente semideserta anche se lo show offerto da mia moglie era stato goduto anche da un inserviente dell’hotel, l’unico presente a dire il vero, che da lontano aveva allungato il collo come nemmeno una giraffa avrebbe potuto fare.

Rimanemmo, quindi, lì per un’oretta a crogiolarci al sole soli o quasi, c’erano, infatti, altre cinque o sei coppiette sparse per l’immenso parco termale; era sicuramente la situazione ideale, proprio come me l’ero immaginata.

Rosa quindi, dopo un po’ mi disse, “Senti; non c’è quasi nessuno, so che non si potrebbe, ma cosa dici se mi tolgo il reggiseno ed offro al mondo lo spettacolo delle mie tettone ???” Lo disse chiaramente con fare ironico, ma ben determinata a rimanere in topless dato che, senza nemmeno attendere un mio accenno di risposta, si era già slacciata il reggiseno e me l’aveva lanciato addosso sorridendo.

Mi prese un groppo alla gola e deglutii un quintale di saliva, la mia erezione spuntava evidente da sotto i boxer e rischiai lo svenimento quando mi disse a voce alta: “Sono abbastanza puttana per te ?? Posso fare anche di meglio, lasciami tempo….”.
Si era fatto mezzo giorno, Rosa si rimise il reggiseno, annodò un pareo in vita e lasciando sulle sdraio gli asciugamani ci dirigemmo verso il ristorante dell’hotel dove potemmo constatare che effettivamente in tutta l’immensa struttura c’erano solo sei o sette coppie di cui tre della nostra età e le restanti leggermente più mature, stranamente niente famigliole con bambini al seguito… Meglio così.
Nel primo pomeriggio tornammo in piscina sullo stesso posto, Rosa ormai era lanciata e rimase direttamente in topless e perizoma ma verso le 15.00 mi propose un bagno; rimise il reggiseno rimanendo però in tanga; l’acqua era a dir poco bollente ed io da sotto con gli occhialini non staccavo gli occhi dal culo di Rosa che sapendo di essere costantemente guardata da me non faceva che giocare con il perizoma talvolta tirandolo all’inverosimile fra le sue chiappette morbide, talaltra abbassandolo fin quasi a rimanere con il culo completamente scoperto.
Io neanche a dirlo “nuotavo” perennemente a cazzo duro al punto che un paio di volte mi chiesi se non fosse stato più salutare lasciarlo svettare fuori dal costume (… evitai).

Dopo un po’ di questo bagno-spettacolo che Rosa aveva progettato a mio uso e consumo, mi propose di raggiungere la zona idromassaggio …. E nel farlo mi disse: “Sai sotto le bolle può succedere di tutto….”.

Ci dirigemmo, quindi, verso la zona idromassaggio costituita da una vasca circolare con l’acqua bassa e caldissima dove lungo il perimetro si trova una sorta di panca immersa per 50 cm nell’acqua, dove si può rimanere tranquillamente seduti, lasciando fuori dall’acqua solo mezzo busto.

Il posto era meraviglioso, la situazione ideale, mi stavo veramente divertendo e rilassando.
Rosa allora che sembrava non aver lasciato nulla la caso mi disse: “Adesso guarda quanto è porca la tua mogliettina” e si tolse il reggiseno proprio mentre stava passando il solito inserviente a collo di giraffa.
Non c’è che dire mi stava facendo impazzire, ma non era finita, coperta dalle bolle prese la mia mano e se la porto verso la patatina quasi completamente depilata; io cominciai a toccarla con foga e lei parlandomi all’orecchio, nell’atto di slacciare uno dei laccetti del perizoma, mi disse: “Così vai meglio”.
Ero in paradiso; Rosa era lì praticante nuda accanto a me e pareva non essere per nulla imbarazzata dagli sguardi dei pochi ospiti dell’Hotel che, pur da lontano, si erano inevitabilmente accorti del suo topless e che, vista l’espressione particolarmente beata di Rosa, stavano sicuramente immaginando il resto; per non parlare poi dell’ormai famoso inserviente che non sapeva più che finto lavoro inventarsi pur di rimanere vicino alla zona dell’idromassaggio.

Stavo quasi meditando di concedermi anch’io dei piaceri più audaci, quando un’altra coppia entrò lentamente nella vasca dove stavamo noi; Rosa riprese contatto con la sua indole pudica ed in un nano secondo si infilò il reggiseno (i due nemmeno se ne accorsero), rispedì la mia mano al mittente e riallacciò la parte sotto del costume nella stessa frazione di secondo.
Anch’io, spaventato dalla possibilità di una colossale figura di merda, tentai di darmi un tono riassumendo una posizione più composta.
I due nuovi arrivati si posizionarono a un cinque sei metri da noi; lei aveva i capelli castano chiaro e li portava piuttosto corti, occhi color nocciola, aveva un fisico snello con una terza buona di seno ed un culo ben tornito che – cosa che mi stupì non poco – era coperto unicamente da un tanga della stessa grandezza di quello di Rosa (cioè minimale) facente parte di un veramente succinto bikini giallo. Anche il reggiseno, a dire il vero, doveva essere per lo meno una taglia più piccola del necessario.

Lui era fisicamente simile a me; alto all’incirca un metro e ottanta aveva una corporatura robusta e ben piantata, i capelli rasati ed uno sguardo che già a prima vista risultava simpatico ed amichevole.
I due, quindi, una volta posizionati, ci guardarono ed in un italiano che tradiva un vago accento alto atesino, salutarono con un sorridente “Buongiorno. Caldo oggi … vero ??”.

Noi ricambiammo con un altrettanto cordiale saluto e ed un “e già….”.
Avevo ormai rinunciato ad una sessione ad alto contenuto erotico nella vasca dell’idromassaggio, assopendomi al sole e godendomi la consolazione di un caldo massaggio di bolle, quando Rosa mi destò e mi sussurrò all’orecchio: “Quella è più porca di me !!”

Io senza nemmeno aprire gli occhi le risposi “Scusa solo perché si è messa un costume piccolo come il tuo ??” e Lei: “No! Per via del fatto che secondo me sta sparando una bella sega al suo uomo !!”.

Mi destai di scatto puntando gli occhi verso la coppia. Pazzesco lei era seduta a cavalcioni sopra di lui e – all’evidenza – si stava dando non poco da fare con l’attrezzo del compagno che del resto non faceva nulla per nascondere un’espressione di somma beatitudine.

“Porca vacca se hai ragione” replicai io. “Ci sta proprio dando giù di brutto” lo dissi forse troppo forte e la tipa, giratasi sorridente verso di noi, disse: “Scusate… se vi da fastidio smetto subito” (ma nel dirlo continuava).
Rosa mi guardò da prima con gli occhi sbarrati di stupore, poi, dopo un secondo di riflessione, cambiò espressione e con quel mezzo sorriso che di norma prelude a qualcosa di molto eccitante rispose alla ragazza dicendole: “No figurati, non è per niente un problema, anzi se non vi dispiace ne approfitteremmo anche noi per fare la stessa cosa.”
Non credevo alle mie orecchie, ma mi trovavo perfettamente d’accordo.
La ragazza allora rispose a Rosa “Ci mancherebbe ragazzi, siamo qui per divertirci no ??” magari avvicinatevi un po’ che nel frattempo facciamo anche due chiacchiere…”.
Detto fatto, Rosa mi trascinò letteralmente ad un metro da loro, si mise sopra di me e liberò la mia ormai rigonfia virilità dal costume, cominciando uno splendido massaggio che mi lasciò con il fiato spezzato.
Le due ragazze ci sapevano proprio fare; Rosa era come al solito lenta e voluttuosa, mentre l’altra ragazza si esprimeva in movimenti più decisi ed energici.
Non mancò nemmeno il tempo per le presentazioni, i due ragazzi erano Erik ed Ada, sposati da un anno, erano entrambi alto atesini ma si erano trasferiti da poco, per motivi di lavoro, in una località vicino a casa nostra.

Le due ragazze, senza interrompere il loro “lavoro” avevano cominciato a dialogare amabilmente pur conservando uno sguardo assolutamente malizioso e complice, mentre io ed Erik ci eravamo scambiati solo qualche sguardo di solidarietà maschile che si poteva tranquillamente tradurre con l’espressione “Che culo !!!!”.

Finiti i convenevoli Le due ragazze si concentrarono più affondo su noi maschietti ed Ada disse: “Dai ragazzi sbrigatevi a venire altrimenti qui ci tirano una sgamata da paura”.
…..Come se il resto dei clienti non stesse già facendo commenti misti tra il divertito e l’indignato ormai da un po’……
Ada, continuò quindi, dicendo: “Bhè del resto non dovreste metterci poi molto visto la bravura delle due zoccole che ve lo stanno smenando. Vero Rosa. ??”.

Rosa rispose: “Credo proprio che ormai l’esplosione dovrebbe essere imminente.”
Replicai allora io: “Bhè direi che se voi ragazze toglieste il reggiseno la cosa potrebbe essere molto più veloce”; “Giusto !!” mi incalzò Erik.
Slacciarono entrambe il reggiseno quasi nello stesso istante e gettandolo a bordo piscina, tutte e due intensificarono il loro sapiente lavoro di mano.
Rosa a quel punto mi stupì e disse “Ada voglio aiutarti…” poi si rivolse ad Erik e gli disse “Erik ti piacciono le mie tettone, che ne dici ??”.
Fu un secondo ed Erik contraendosi scarico il suo piacere sulle mani di Ada che impreparata si scosse per un attimo con un espressione mista tra lo stupore ed un sorriso di approvazione.
Ada, quindi, esclamò: “Fatto !! Il mio campione ha dato”, ci mostrò la manina impiastricciata, muovendo furbescamente le dita; poi continuò rivolgendosi a me e mi disse: “Dai Max fammi vedere se anche a te piacciono le mie tette” e nel farlo le stringeva fra le braccia per farle apparire ancora più grosse e provocanti.

Rosa allora mi disse aumentando il movimento della mano: “Dai Max fai vedere a questa puttanella che ti piacciono le sue tette”.
Furono queste parole, più che le pur belle tette di Ada, le artefici del mio orgasmo, lo sentii arrivare da lontano e quasi senza pensarci mi alzai di scatto puntando il mio sesso in direzione di Rosa
Un fiotto caldo e violento la raggiunse sul mento, il secondo sul seno, il terzo, invece, finì in acqua dove mi reimmersi in un secondo per non essere notato da altri.

Il commento di Ada fu: “Wow che schizzo !!” Rosa, invece, soddisfatta del lavoro disse: “che bravo il mio torello, anche lui è andato a missione compiuta”.
A quel punto Ada quasi istintivamente aiutò Rosa a pulirsi togliendole dal mento con le mani il mio seme ancora caldo, poi si pulì le mani in acqua e giratasi verso l’esterno della piscina disse con in volto un’espressione sbigottita: “Ragazzi forse è meglio se andiamo…..”
Ci girammo tutti; l’inserviente giraffa era lì a pochi metri da noi, ammutolito ma, con un rigonfiamento notevole sotto i pantaloni, si stava toccando.

Noi allora ci alzammo tutti, stavamo per andarcene di filata quando l’inserviente, un uomo sui quaranta iper abbronzato e dal fisico asciutto, ci fermo e ci disse: “Dai ragazzi, avete dato spettacolo per mezz’ora non potete lasciarmi così, fate finire anche me”.
Io e Rosa ci ritirammo di qualche metro, il tipo era innocuo ma la cosa ci sembrava sconveniente, mentre Ada ed Erik rimasero più vicini ma comunque sull’allerta.
L’inserviente continuò allora dicendo: “Dai ragazzi io non mi muovo da dove sono, in piscina non è rimasto nessuno, voi rimanete lì, mi fate vedere qualcosa e poi vi giuro che per il resto della vacanza potrete fare tutto quello che vorrete ed io non vi verrò a rompere”.
Erik ed Ada si guardarono e lei disse a lui: “Sarebbe rispettoso della nostra regola guardare ma non toccare, senza contare che a dirla tutta a questo povero diavolo ormai starà per scoppiare il pisello per colpa nostra”.
Poi Lei si girò da noi e disse: “Cosa dite ragazzi ci togliamo il pensiero e lo facciamo contento ??”. Si rivolse, quindi, a Rosa sorridendo e le chiese: “Gli facciamo vedere un po’ di culo e tette ??? del resto è tutta oggi che stiamo girando praticamente nude…”.
Rosa allora annui, sapeva che in fondo io non avrei avuto nulla in contrario se si fossero mantenute le debite distanze, poi si rivolse ad Ada e le disse: “Ok io gli faccio vedere il culetto perizomato e tu le tette”.
Ada rispose: “Per me è ok”.
L’inserviente allora rimanendo, come promesso, immobile sul posto dove si trovava tirò fuori il suo arnese e cominciò a lavorarci con dedizione.

Rosa, quindi, rimanendo piuttosto lontana si era girata di schiena ed esibiva il suo culetto in un novanta gradi che non lasciò per nulla indifferenti né me, né Erik. Quasi mi prese un infarto quando con le dita spostò la strisciolina del tanga offrendo al mondo lo spettacolo del suo stretto buchino.
Ada, invece, più sprezzante e spinta dallo stesso compagno che la incitava a “fare le cose fatte bene”, si era avvicinata al bordo della piscina e si stava strizzando le tette con le mani, strusciandole voluttuosamente tra di loro dopo averle ben unte con la sua stessa saliva.
Il tipo ormai doveva essere al capolinea, era più che comprensibile, ma fu Ada a voler dargli il colpo di grazia quando oltre a strusciarsi le tette apri ampiamente la bocca e gli fece vedere la lingua.
L’effetto voluto da Ada fu immediato e calcolato, le conseguenze forse meno.
Ada, infatti, aveva, previsto alla perfezione la tempistica, ma non la gettata.
Da quello sconosciuto, infatti, partì un potente fiotto che la centro in pieno volto proprio finche lei aveva la bocca aperta per finire poi fra le sue tette bagnate.

Ada esplose in un “Cazzo che mira !!!” e poi scoppiò a ridere di una risata tra il divertito ed il nervoso; anche io e Rosa buttammo sul ridere l’incidente…. Erik, invece, era un tantino sull’incazzato anche se più di tanto non poté dire visto che era stato proprio lui a spingere la moglie ad avvicinarsi.
Nel frattempo dopo un’altra ora di chiacchiere in atteggiamenti più composti si avvicinava l’imbrunire assieme all’ora della cena per la quale ci demmo appuntamento tutti e quattro sulla hall dell’hotel …..

Come previsto tutti e quattro ci eravamo ritrovati alle 20.00 presso la hall dell’hotel per poi trasferirci al ristorante dove, vista l’affinità, avevamo chiesto ed ottenuto di poter sedere tutti e quattro allo stesso tavolo.

Ada per la cena aveva scelto un abbigliamento decisamente sexy: un top nero indossato senza reggiseno ed una mini bianca assolutamente fasciante dalla quale si poteva scorgere, vista la trasparenza della gonna, un infimo perizoma di colore nero.

Rosa, invece, aveva adottato una mis diversa anche se non meno provocante: top aderente color argento lucido (anche per lei reggiseno nel cassetto) e pantaloni bianchi a vita bassa dai quali faceva spuntare un tanga rosa acceso ogni volta che “sbadatamente” si chinava.
Quando ci incontrammo Ada esordì: “Hm … stasera sembriamo le due puttane dell’hotel” e sorridendo aggiunse: “Ragazzi mi sa che a fine vacanza vi tocca pagarci….”.
Rosa sorrise maliziosa e poi girandosi ammiccante tirò su il perizoma dall’orlo dei pantaloni, dicendo: “Vi piace gente? E’ nuovo l’ho comperato al mercatino delle zoccoline”.
Io ed Erik rossi in viso ci limitammo a fare dei complimenti di circostanza anche se le grosse bozze nascoste a stento dai pantaloni lasciavano traspirare pensieri molto meno aggraziati.

Ci sedemmo al tavolo e le nostre ragazze vennero immediatamente notate e commentate.
Faceva piacere ad entrambi.
La situazione si scaldò ancora di più durante la cena quando Ada pensò bene di mettersi a giocherellare col cibo, succhiando languidamente una zampetta di aragosta incalzata da Rosa che per non essere da meno cominciò a roteare la lingua attorno al bicchiere di sorbetto per poi berlo facendosi scendere una goccia sul bordo delle labbra e aprendo la bocca prima di inghiottire con un sorriso.
Fui io a rompere l’imbarazzo dicendo: “Ok ragazze ho ufficialmente voglia di farmi fare un pompino”, Erik continuò: “Dobbiamo trovare un rimedio al più presto perché a me ormai sta scoppiando nei pantaloni”.

Scoppio una risata generale e poi Ada chiese a Rosa “Tu come te la cavi a pompini ???”
Rosa per nulla imbarazzata rispose “Bhè Max ha sempre detto che sono una brava pompinara, ma da quel che intuisco anche tu non devi essere male…”.
Ada con un moto di orgoglio disse ironica: “La più gran succhia cazzi del Trentino !!!!”.
Altra risata collettiva ….
Poi finito il dessert fu Ada che fece la proposta che tutti si aspettavano ormai di sentir uscire dalla bocca di qualcuno: “Ragazzi perché non andiamo tutti e quattro in camera nostra così noi donne diamo prova delle nostre doti orali ??”.
Ci fu meno di un secondo di imbarazzo, poi seguì un “ok” all’unisono.
Arrivammo in camera di Erik ed Ada – ordine teutonico – chiudemmo la porta ed un istante dopo le due ragazze, come se si fossero già accordate, sedettero nel bordo del letto a meno di un metro di distanza l’una dall’altra.

Fu Rosa, stavolta, a rompere gli indugi dicendo: “Dai ragazzi fuori l’armamento”.
Detto fatto io ed Erik ci posizionammo davanti alle rispettive compagne per poi liberare la nostra virilità ormai torturata dalla prigionia dei pantaloni.
Ada commento: “complimenti Rosa vedo che anche tu hai di che divertirti la sera…” e Rosa rispose: “…. E sì, due gran bei pezzi di maschio adulto ….”.

Dopo aver pronunciato queste ultime parole Rosa senza aggiungere altro prese in mano il mio cazzo e dopo averci sputato sopra un’abbondante quantità di saliva prese a leccarlo avidamente dalla base alla punta per poi farselo finire tutto dentro la bocca.
Cominciò, quindi, a pompare velocemente e finché lo faceva sia io che lei fissavamo volutamente Ada ed EriK.

Ada quindi commentò con voce eccitata: “Succhi proprio come una vera puttana; lo sai vero ???… complimenti !!!”.
Pronunciando queste parole prese in mano il membro di Erik e cominciò da prima a masturbarlo per poi infilarselo in bocca avidamente in un forsennato su e giù.

Continuarono così per un quarto d’ora fino a Quando Erik avvertì Ada che stava per venire.
Ada allora si fermò di colpo e disse: “E no bello, non mi puoi venire proprio adesso, stasera si scopa e anche di brutto….”. Poi si interruppe e disse: “….ma se sei bravo e mi fai una doppia … forse…”.
Pronunciando queste parole prese a smenare l’asta di Erik sempre più velocemente davanti alla sua bocca oscenamente aperta, per poi dire al marito: “Dai, dai … Fai vedere ai nostri amici quanto ti piace sborrarmi in bocca e quanto a me piace il tuo caldo nettare…. Dai !!!”.

Erik si lasciò andare, spruzzando il suo piacere sulla bocca di Ada che immediatamente se lo fece colare sulle tette…..
Ada, quindi, raccolse il seme di Erik con le mani e lo riportò alla bocca tirando fuori la lingua….”.
Rosa allora allontanò il mio sesso dalla bocca e mi disse: “Ti eccita vero vedere quello che sta facendo quella troietta … tu però adesso non puoi venire, prima mi devi scopare per bene…..”.
Ada allora disse: “Certo che ti deve scopare, ma sarebbe un peccato farglielo fare qua, andiamo fuori in piscina e godiamoci il caldo dell’acqua termale, sarà una gran figata e se ci vede qualcuno tanto meglio !!”.
Io ed Erik non stavamo più nella pelle ….. Ada era lanciatissima. Rosa, invece, era forse più titubante ….. però era orami troppo eccitata per tirarsi indietro…. Così disse ad Ada “prestami uno dei tuoi perizomi da troietta che si va !!”.
Scendemmo tutti alle piscine (rimanevano aperte al pubblico fino alle 23.00 ma alle 21.45 già non c’era più nessuno) Rosa e Ada indossavano due mini tanga da mare ed erano coperte solo dall’accappatoio; io ed Erik, invece, solo l’accappatoio…. Le ragazze, infatti, avevano preteso che i maschietti scendessero direttamente senza costume.
Ci dirigemmo, quindi nuovamente verso l’area idromassaggio: la più protetta e lontana dal corpo centrale dell’hotel, anche se il rischio di essere visti c’era.
Una volta arrivati ci liberammo tutti degli accappatoi; le signore restarono in tanga mentre noi maschi eravamo già belli che nudi.
Il mio cazzo stava ormai per scoppiare specie quando Ada prendendo Rosa e mettendola a novanta gradi sul bordo piscina le disse: “Adesso bella ci devi far vedere come lo sai prendere e tu (rivolgendosi a me) mi devi far vedere come si scopa una puttanella come Rosa” aggiunse inoltre: “Finché tu te la fai io ti guardo e mi tocco e poi…. Poi vediamo cosa succede”.
Io allora mi avvicinai da dietro a Rosa con lo sguardo fisso sullo spettacolo del suo culo, le spostai il perizoma e proprio mentre stavo per infilarle dentro il mio sesso, Ada me lo prese in mano e lo puntò lei sulla fessurina di Rosa che accortasi di quanto accaduto si rivolse ad Ada dicendole “Che puttana che sei !!!”.
Io a quel punto non esitai e feci scorrere il mio cazzo dentro la fighetta di Rosa che trovai già bagnata e colante; cominciai quindi a scoparla irruentemente con tutta l’energia che avevo in corpo, affondi profondi, costanti e ritmici … non ci volle molto e Rosa prese ad ansimare e ad urlare il suo piacere dicendomi “Dai Max fai vedere come si scopa, dai fammi venire, fammi venire…. !!!” dopo qualche minuto emise un gemito di piacere che indicava il raggiungimento di un orgasmo profondo e liberatorio.

Io, tuttavia, continuai imperterrito nella mia opera e girandomi vidi Ada che ci fissava con sguardo eccitato mentre si toccava fra le gambe dopo essersi abbassata il perizoma all’altezza delle ginocchia. Anche Erik si stava toccando e seppur lentamente il suo cazzo stava riprendendo vigore.

Rosa allora si rivolse ad Ada e le disse “Ti piace allora come scopa il mio uomo; visto che bravo …. ?!?!”.

Ada le disse “Si !! Un ottima prestazione che merita un premio” e così dicendo si abbasso dietro di me finché stavo ancora prendendo Rosa da dietro.

Sentii la lingua di Ada sul mio buchetto ed era una sensazione meravigliosa, poi la nostra nuova amica si spostò a leccare le mie palle per poi scendere verso il fiorellino di Rosa con il mio sesso ancora dentro.

Rosa allora obiettò: “E no così non va bella mia …. Tu non puoi venire a leccare il mio uomo …. Però cazzo adesso non vi fermate, non vi fermate; tu continua a scopare e tu, troia che non sei altro, leccami…. Si leccami !!!”

Continuammo così per altri cinque minuti in cui dovetti resistere non poco per trattenermi… Rosa, invece, si lasciò andare ad una serie plurima di orgasmi che la raggiungevano uno dopo l’altro.”

Erik allora si avvicinò al gruppetto di noi tre, anche lui chiaramente voleva partecipare.

Rosa allora fece cenno ad Erik di avvicinarsi – mentre io continuavo a scoparla e Ada a leccarci – e gli disse: “Senti Erik la tua donna ha bisogno di cazzo ma quello di mio marito non può averlo anche se sta già esagerando leccandogli il culo e le palle; devi fartela tu, non c’è altra soluzione però non ti vedo ancora bene in tiro; vieni qua che ci penso io…”

Così dicendo gli prese il cazzo in mano e cominciò a smenarglielo voluttuosamente.

Ada allora si alzò di scatto e disse “Ma brava questa puttanella…… che prende in mano il cazzo delle altre !!! faglielo venire pure bello duro ma non ti azzardare a farlo venire !!!”.

Io a quel punto ero ormai giunto al limite avvertii che stavo per venire ma Ada incurante continuò a leccare sia me che Rosa

Tolsi di scatto il cazzo dalla fighetta ormai fradicia di Rosa e le venni copiosamente sul culo con fiotti densi e ripetuti.

Rosa dopo aver raggiunto un altro violento orgasmo si accasciò con il busto fuori dalla piscina, restando con il culetto inzuppato sul bordo della vasca e abbandonando Erik che nel frattempo, sotto le sue sapienti mani, era ritornato in tiro.

Ada allora si alzò e guardandoci soddisfatta disse: “Bravi ragazzi complimenti gran scopata !!! Meritate tutti e due un bel premio….”

Così dicendo si chinò sul culo di Rosa ancora sporco del mio piacere e cominciò a leccarlo avidamente non lesinando di spingere la lingua sul buchino di Rosa che sotto la scrupolosa opera di Ada rantolava di piacere e la incitava a pulire bene tutto…

Poi quando ebbe finito Ada fece girare Rosa e le mostrò orgogliosa il suo viso sporco dei nostri umori.

Rosa, quindi, sorridendo le disse: “Non c’è alcun dubbio sei la più gran troia di tutto il Trentino, però sei bravissima e mi hai fatto impazzire…”

Ada, le si avvicinò e dandole un bacio in fronte le disse: “Grazie a te piccolina !!! Era da un bel po’ che non mi divertivo così, però adesso è il mio turno ….”.

Così dicendo prese in mano il cazzo di Erik tornato di dimensioni ragguardevoli per poi sedersi sul bordo della piscina ed infilarselo tutto dentro dopo aver trascinato il suo uomo verso di lei.

Erik, quindi, comincio a pomparla con foga e lei continuava ad incitarlo dicendo: “Dai bello spingi, spingi di più; non Farmi fare brutta figura ….”.

Anche Ada ben presto raggiunse il suo orgasmo …

Erik allora si sedette sul bordo della piscina tenendo Ada infilata sul suo sesso e con il culo esposto verso di noi…. Lei quindi guardando Rosa le disse “perché non chiedi al tuo uomo di mettermelo nel culo ???”

Rosa  le rispose “Ti piacerebbe puttana; non se ne parla nemmeno e poi lo so che stai solo scherzando … però del resto tu mi hai leccato … quindi un favore te lo devo …. Se permetti vengo io a prendermi cura del tuo culo che ne dici ??”

Ada rispose: “Sì, molto volentieri, cosa mi fai ???”.

Rosa allora le si avvicinò da dietro e cominciò a toccarle il culo mentre Erik la sbatteva a più non posso, sussurrandole all’orecchio mille oscenità e rimarcandole il fatto di essere una gran puttana per aver leccato la sborra di un altro.

Rosa le toccava il culo dapprima stringendole le chiappette sode per poi concentrarsi con le dita umide sul suo orifizio …

Fu, quindi, Ada che la incitò dicendole: “Dai Rosa infilami un dito nel culo, fallo ti scongiuro, fallo … !!!”

Rosa allora accontentandola glielo spinse dentro e comincio un lento su e giù che poi divenne via, via ritmicamente più forte fino quasi a sincronizzarsi con le sferzate di Erik …

Ada godeva come una pazza incitando i due a scoparla sempre più forte.

Io allora non resistetti alla vista di quello spettacolo che aveva fatto ritornare il mio cazzo vigoroso nonostante il recente orgasmo, mi avvicinai allora ai tre e Rosa e Ada contemporaneamente me lo presero in mano cominciando a masturbarmi con un massaggio veramente irresistibile.

Erik nel frattempo non ce la faceva più ed annunciò la sua imminente esplosione; anch’io ero ormai nuovamente vicino all’orgasmo, vinto da una sconcertante eccitazione.
Fu Ada allora che al culmine del piacere disse: “Ragazzi adesso dovete darci la Vostra sborra in faccia, la volgiamo, la vogliamo adesso !!!”
Così dicendo Rosa e Ada si staccarono e si sedettero sul bordo della piscina di fronte a noi, aprendo la bocca e avvicinando i loro bei visini pronti a raccogliere il nostro seme.
Fu Erik il primo a venire con un getto che centro Ada prima sulle tette e poi in faccia; io invece ci stavo mettendo un po’ di più.

Ada allora mi disse: “O le vieni in bocca all’istante o giurò che le passo io quella di Erik !!”.
Rosa per parte sua continuando a guardarmi dritto negli occhi con la bocca aperta e lo sguardo ammiccante mi disse: “Dai Max accontenta questa troia, riempimi la bocca ….”

La situazione assurdamente eccitante e le vogliose parole delle ragazze ebbero effetto quasi immediato e dopo pochi istanti lasciai scorrere il mio piacere direttamente nella bocca si Rosa che una volta venuto mi mostro orgogliosa la lingua imbrattata del mio caldo liquido.

Fu Rosa allora che mi stupì quando, incredibilmente, anziché sputare o ingoiare il mio nettare come faceva di solito si lanciò su Ada con un bacio appassionato …. Le due ragazze continuarono così per un bel po’ e poi si girarono a guardarci come due gran porcelline …. Cosa che sia io che Erik difficilmente dimenticheremo.

Ci “rivestimmo” quindi frettolosamente per rientrare in albergo, eravamo contenti perché nonostante il casino che avevamo fatto nessuno ci aveva visto ……. O forse no ??? …….

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