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Racconti erotici sull'Incesto

Il mio corpo per mio padre

By 16 Agosto 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho ricevuto molte mail, e parlare della mia esperienza in un sito, con sconosciuti, magari vedere le mie confessioni illustrate,mi aiuta a prendere le distanze da una situazione comunque forte. E perche’ no, mi eccita pure. Allora, ricapitoliamo, mi chiamo Mirca, ho 23 anni e da qualche tempo ho rapporti completi con mio padre. Sia io che lui sappiamo che e’ una situazione difficile, ma non possiamo farne a meno. Lui mi ha confessato di desiderare il mio corpo da molti anni, ma allora, per ovvi motivi, non si poteva. Poi, come ho gia’ raccontato prima, qualche mese fa, e’ successo. Lo desidero, desidero le sue mani sui miei seni e il suo cazzo. Scusate le parole crude, ma Non desidero altro che dargli il mio corpo. Lui ha dei forti sensi di colpa, anche io, ho cercato di dimenticarlo, di fare l’amore sempre piu’ spesso col mio ragazzo, ma fare l’amore con Mauro, da quando lo faccio con mio padre, e’ parecchio noioso.
Qualche tempo dopo la nostra prima volta, lui e’ rimasto in ufficio a fare gli straordinari. (da quando e’ successo lo fa sempre piu’ spesso, cerca di stare spesso fuori casa) Lo ho raggiunto per portargli qualcosa da mangiare, e davvero mi ero promessa di chiudere questa storia. Il suo ufficio era in penombra, non c’era nessuno nel palazzo che e’ composto da soli uffici. Sono entrata e lui mi ha abbracciato, ma presto l’abbraccio e’ diventato piu’ audace e ci bacevamo in bocca. Lui diceva ‘No dai, Mirca, non si puo”ma intanto non mi lasciava e avevo gia’ la sua mano tra le cosce. Mi toccava ovunque, poi mi ha aperto i jeans e carezzata da sopra gli slip. Io ero gia’ fradicia. Lui continuava a masturbarmi da sopra la stoffa che era gia’ bagnata. Poi si e’ fermato all’improvviso
‘No, non si puo’ avevamo giurato che non sarebbe successo piu”
Io non capivo piu’ nulla dalla voglia. Lo desideravo anche se era mio padre, volevo quell’uomo che toccandomi da sopra gli slip mi ha quasi portata all’orgasmo. Lui, aveva il viso stravolto si e’ buttato sulla poltrona e carezzandosi da sopra i pantaloni con una voce che non sembrava sua mi ha detto. ‘Spogliati Mirca, ti voglio vedere nuda. Voglio gustare il tuo corpo con calma, ma solo guardare’
Io avrei fatto qualunque cosa, desideravo sentire il suo cazzo fino nell’utero. Mi sono levata tutto e sono rimasta nuda davanti a mio padre. Lui si accarezzava e quando ho fatto per andare verso di lui mi ha respinta. ‘No Mirca, cammina avanti e indietro, fatti solo vedere bene’ Dalla voglia facevo fatica a camminare.
Lui mi ha puntato la luce della scrivania fra le cosce, proprio sul sesso. Il giorno prima mi ero depilata completamente, al mio ragazzo piace, e ogni tanto lo faccio, ma non immaginavo che mio padre apprezzava cosi’.
‘Hai la passerina depilata, uhm, sembra quella di una ragazzina vergine’ e intanto continuava a puntarmi la luce li’.
‘Adesso siedieti sul divanetto!’
io volevo andare da lui, ma mi ha gridato
‘Fai quello che ti dico, siediti sul divano e apri le gambe’
ho puntato il talloni sul divano e spalancato le coscie. Lui ha fatto scivolare la sedia fino a venirmi vicino e mi aveva lasciato la lampada puntata li, sentivo il caldo.
Si e’ aperto i pantaloni e iniziato a masturbarsi, poi, con una voce che non sembrava nemmeno sua diceva ansimando
‘Toccati Mirca, toccati le tette, dai Mirca, toccati, fa vedere a tuo padre quanto sei puttana’
Io mi accarezzavo il clitoride e poi mi penetravo con forza con due dita avanti e indietro
Lui era eccitatissimo, aveva la camicia appiccicata di sudore.
‘Dai Mirca, dai dai dai dai, di che sei una puttana, di che hai scopato con tuo padre dai !’
‘Si, sono una puttana, ho scopato con mio padre!’
Lui si e’ alzato e’ venuto verso di me, con il membro eretto. Lo teneva vicino al mio viso.
‘Di cosa sei Mirca’
‘Una puttana’
‘Ripetilo!!’
‘Una puttana!’
‘Ripetilo ancora piu’ forte!!!’
‘UNA GRANDISSIMA PUTTANA’
‘e quale e’ la cosa che vuoi piu’ di tutto?’
‘IL CAZZO DI MIO PADREEE!’
In quel momento lui non ha piu’ saputo resistere ed e’ venuto sul mio seno. Il suo bacino era scosso da spasimi e il suo membro, vicino mi ha praticamente inondato il seno e la pancia. Io lo desideravo, ora piu’ che mai, ma lui, tornato in se’ dopo l’orgasmo mi ha respinta.
In macchina, non abbiamo fatto parola, ma secondo me, anche se, quella volta non abbiamo avuto un rapporto completo, siamo stati lo stesso uno dell’altra.

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