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Racconti erotici sull'Incesto

incesto al femminile

By 21 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Incesto al femminile
Nella mia vita la presenza degli uomini è stata sempre molto marginale, io da che mi ricordo ho sempre vissuto con mamma, una donna meravigliosa, sempre presente, mai invadente, sempre pronta sostenermi , ha consigliarmi, più di un genitore una vera amica. Carla, questo è il suo nome è una bella donna, oggi ha trenta nove anni, ben portati. Lei lavora in un grande e raffinato negozio d’abbigliamento, questo fa si che veste sempre bene, molto curata e elegante. Io Sonia di anni ne ho venti, e sin da quando ero ragazzina lei era il mio idolo e faro guida. Sin da piccola mi divertivo ad indossare le sua scarpe, e vestiti, poi con il tempo lei mi ha insegnato come ci si veste in maniera da non essere ridicole. Io lavoro come impiegata, questo avere orari diversi fa si che spesso, pur abitando nella stessa casa ci si veda poco. Lei ha una grande amica, Claudia con cui spesso esce, c’è molta complicità fra loro, io credo che spesso vadano ‘ rimorchiare’ insieme. Quest’anno ero convinta che sarebbero andate anche in vacanza insieme, tanto che mamma aveva già prenotato il traghetto per la Sardegna, quando ieri sera è tornata a casa molto presto, era molto giù’. ‘ che ti succede?’ ho chiesto, lei con lo sguardo basso mi ha detto ‘ Claudia non viene più in vacanza con me, ha conosciuto un tipo e ha deciso di andare con lui in Grecia’ ‘. Dal tono si vedeva che le dispiaceva molto, e durante la cena era molto assorta, tanto che non ha mangiato quasi nulla ‘. ‘ vado a letto che sono stanca’, mi ha salutato ed è sparita in camera sua. Poco dopo uscendo dal bagno sono passata davanti alla porta semisocchiusa della sua camera, e mi sono accorta che era distesa sul letto e piangeva , lentamente sono entrata, era la prima volta che la vedevo in quello stato ‘ ‘ perché piangi?’, lei non mi ha risposto subito, ma si vedeva che cercava di temporeggiare per non dirmi la verità, poi io ho aggiunto ‘ quando sareste dovute partire?, ‘ il 6 di Agosto, ma credo che non mi resta altro che disdire i biglietti e lasciar perdere tutto’ ‘.’ Ma se non hai nulla in contrario mi piacerebbe venire con te in vacanza, è tanto che non stiamo insieme, le mie ferie iniziano dal primo, quindi possiamo partire quando vuoi” lei mi ha guarda, ‘ ma davvero vuoi venire in vacanza con me?’ ,io l’ho abbracciata e gli ho detto ‘ ‘ certo, è tanto che non stiamo insieme, poi le mie amiche sono tutte via, chi con i fidanzati o con le famiglie, pensavo di passare l’estate in città, con te sarà più bello ”. Cosi abbiamo passato i giorni che ci separavano dalla partenza a fare compere, e preparativi, lei mi sembrava un poco più serena , anche se due o tre notti l’ho sentita piangere ancora. Il viaggio è stato bello, lei era allegra come non la vedevo da tempo, e arrivate al residence dove avevamo affittato il miniappartamento, nella costa est della Sardegna, ci siamo fatte subito una doccia, e per la prima volta da tanti anni ho visto mia madre nuda. il suo corpo sinuoso, bello, ben proporzionato mi ha procurato un brivido lungo la schiena, lei forse non si è resa conto, e mi ha detto ‘ sbrigati che andiamo a cena ‘. Ci siamo messe roba semplice e comoda, quindi siamo uscite alla ricerca di un ristorante dove mangiare. La cosa si è rivelata subito un poco difficile, nel piccolo paese era tutto pieno. Stavamo per rinunciare quando camminando per una piccola scalinata abbiamo visto un portone aperto,e dentro c’erano dei tavoli apparecchiati con gente che mangiava, solo cinque tavoli ma siamo entrate lo stesso . ‘ scusi si potrebbe cenare? ‘ ha chiesto lei e una donna molto bella dai capelli lunghi e rossi, si è girata, ci ha dato un’occhiata dalla testa ai piedi e poi si è ripresa ‘. ‘ ma veramente ‘ ma si venite ‘, e ci ha fatto uscire su di un grande terrazzo rivolto verso il mare dove c’era un tavolo occupato da due persone e uno molto più piccolo , ‘ se non vi spiace, questo è il mio tavolo privato sarà un po stretto ma, ” ci andava benissimo, e sedute, e abbiamo subito cominciato a mangiare, senza aver ordinato nulla, tanto il menù era fisso. Poco, a poco i tavoli dentro si sono liberati, e alla fine una donna, probabilmente la cuoca, ha salutato la signore e se ne andata, lei a quel punto è tornata da noi, ‘ vi è piaciuta la cena?’ e poi si è rivolta alle due persone, due donne, una molto alta e bella, l’altra più minuta, che si muoveva con fare timido e schivo, qualche parola con loro che poi hanno salutato noi e se ne sono andate. Anche noi eravamo pronte a uscire, ma lei ci ha trattenuto un po’, ‘ restate, non vi ho mai visto, siete arrivate ora? ‘ ci ha chiesto, e contemporaneamente ci ha invitato a sederci su un grosso divano in vimini posto più in la. Ci ha offerto del mirto, un buonissimo liquore di quelle parti, e il discorso è continuato ‘. ‘ mi chiamo Sophia, ho quarant’anni e sono corsa, mi sono trasferita qui da dieci anni, ho messo su questo ristorantino per gioco e alla fine è diventato un posto molto frequentato, cucino solo su prenotazione e solo pochi posti, questo mi fa lavorare poco, guadagnare il giusto e sprechi zero. Mentre parlava i suoi occhi indugiavano sul corpo di mamma, e io restavo affascinata dalle sue labbra carnose che sembravano essere fatte per essere baciate e succhiate, mi sono quasi spaventata a quel pensiero, ma lei mi attirava tanto. Le abbiamo chiesto dove vi fossero delle spiagge ‘tranquille’ e lei ci ha parlato di un posto un poco fuori mano, ma assolutamente unico. Siamo rimaste ancora un poco con lei, e non c’è stato modo di pagare la cena, eravamo ospiti. Quando siamo andate verso l’uscita lei ha messo un braccio intorno alla vita di mamma come se fossero vecchie amiche, la naturalezza del gesto mi ha fatto pensare che lei avesse chiare tendenze lesbiche, infatti sulla soglia ha dato un bacio a me sulla guancia, e a mamma sulle labbra, credendo che io non vedessi, e mamma è rimasta un momento abbracciata a lei contraccambiando il gesto. Silenziosamente siamo tornate verso la nostra abitazione, era come se ognuna di noi fosse immersa nei suoi pensieri. A questo punto, dato che mentre scrivo il racconto mamma è qui con me voglio che lei racconti anche le sue emozioni ‘.. io, ‘ io appena usciti dal ristorante mi sentivo confusa, ho quasi quarant’anni,e ho tendenze saffiche, con Claudia credevo di aver raggiunto un buon equilibrio, noi eravamo sempre insieme, io ne ero innamorata, ma lei si è lasciata convincere da questo nuovo amore che il sesso con un uomo è di gran lunga superiore a quello fra due donne. In fondo la capisco, io so cosa si prova a stare fra le braccia di un uomo, o forse io l’ho provato nel modo sbagliato, per questo ho riversato tutto il mio amore verso le donne e in particolare mia figlia che ora più che mai rappresenta tutta la mia vita. La mia storia passata, e al relativa nascita di Sonia sono un capitolo difficile della mi esistenza, lei oltre essere mia figlia è ” in pratica mia sorella, si mia sorella, figlia mia e di mio padre. Rimasi orfana di mamma che avevo diciassette anni, mio padre era l’uomo più dolce del mondo, amava mamma da sempre, stavano insieme da ragazzini, quindi la sua perdita fu per lui un colpo durissimo. La perdita improvvisa di un punto di riferimento come lei lo ridusse uno straccio, era diventato apatico, lavorava, tornava a casa e restava ore al buio senza dire una parola, mi cominciai a prendere cura di lui, e dopo più di un anno, dalla morte di mamma, lo vidi sorridere quasi forzatamente, quando presi la patente. Eravamo prossimi all’estate, avevo fatto diciotto anni tre mesi prima e lui quasi se ne era dimenticato del mio compleanno, per questo l’ho costretto a prendere una settimana di ferie, per andare in Liguria alle cinque terre. Il paesino era delizioso, arrivammo di sera, e la camera della pensioncina aveva un grosso letto matrimoniale, ci sistemammo e andammo a cena. Quella sera bevemmo molto, lui forse per dimenticare io per incoscienza, fatto sta che quando tornammo in camera lui cadde addormentato sul letto, io lo dovetti spogliare. Tutto andò bene fino a quando togliendo i pantaloni scesero anche le mutande rivelando il fatto che lui nonostante fosse addormentato e in posizione di riposo aveva un cazzo stupendo e di notevoli dimensioni. Lo misi a letto, mi infilai sotto le coperte vicino a lui, ero turbata, confusa, non mi era mai passato per la mente che lui oltre essere mio padre era un uomo, non riuscii quasi a dormire,e quando ci svegliammo lui si rese conto che io l’avevo spogliato e che lo guardavo con occhi diversi, ma non disse nulla. Passammo tre giorni a camminare su e giù per i sentieri mangiando in ristorantini lungo la via, mi sembrava più sereno, era tornato l’uomo premuroso e dolce di sempre, poi un pomeriggio quando stavamo per tornare in albergo un violento temporale ci sorprese senza riparo, ci inzuppammo dalla testa ai piedi, e a mala pena riuscimmo a rientrare in camera. Arrivati cominciammo velocemente a spogliarci, lui accese la doccia in bagno facendo scorrere l’acqua calda, ‘ dai fatti una doccia che altrimenti ti ammali,’ no, vai prima tu, ‘ ma lui seminudo indugiava con lo sguardo verso il mio corpo coperto solo da biancheria intima, ‘ dai vai’ ‘. Mi disse senza molta convinzione, e allora mi resi conto che il suo cazzo era diventato duro, restammo immobili a fissarci senza dire nulla, poi lui si avvicinò,ci guardammo negli occhi e quasi contemporaneamente le nostre bocche si unirono. Di colpo tutto sparì, il mondo, il fatto di essere padre figlia, il dolore, il desiderio prese il sopravvento senza che nessuno facesse nulla per ostacolarlo. Ci baciammo a lungo, poi le sue mani toccarono per la prima volta il mio seno, mai nessun uomo l’aveva mai fatto, io fino a quel momento avevo si e no dato qualche bacio e basta, ma con i ragazzi la mia timidezza mi aveva fotto stare sempre in disparte. La carezza al seno mi portò subito su di giri, lui mi denudò e poi andammo sotto la doccia insieme continuandoci a baciare fino a che lui scese giù, prima succhiandomi un capezzolo, e mandandomi in estasi ”.. siiiiiiiiiiiiiiiiiii ” siiiiiii ‘ gemevo, lo volevo, ma lui espertissimo giocava con il mio corpo e continuò ascendere giù fino a che la sua bocca raggiunse la fica , mi infilò la lingua dentro, succhiava il clito e mi sconvolse ‘.. siiiiiiiiiiiiiiiii ‘ daaaaaaaaaiii iiiiii”.. siiiiii .. un grido risuonò dentro il bagno, lui si riportò su e prese a infilarmi un dito dentro mentre mi succhiava il seno. Presa da un piacere lo strinsi a me ‘ ti voglioooooooo!!!!!!! ‘ daiiiiiiiiiiiiii ‘ ti voglioooooo prendimi ‘.. ma lui con calma mi accarezzava e continua a masturbarmi. Allora sconvolta dal desiderio rivolsi le mie attenzioni al suo splendido cazzo, eretto, grande con una grossa cappella violacea che assomigliava ad una fragola rossa, lo segavo in maniera assolutamente inesperta, lui sorrise, ‘ calma, ti insegno io, abbassati’ e poi me lo ritrovai davanti alla faccia, mi sembrava ancora più grosso, lui mi invitò a prenderlo in bocca, aprii le labbra e giù, mi infilai il palo dentro, ma lui mi fermò di nuovo, ‘no non così, devi giocarci, devi suscitare desiderio, altrimenti il piacere finisce subito ‘.Ancora bagnati ritornammo in camera, mi distese sul letto e prese a leccarmi la fica, mi rigirò e trovandomi il cazzo davanti non ebbi nessuna esitazione, lo presi a leccare , succhiare, lo adoravo!un fortissimo piacere sconvolse la mia mente, mi sentivo scuotere tutta, e scaricai in bocca a lui il mio primo orgasmo ‘ suuuuummmmm ”. Siiiiiii ‘ venguuuummmmm ‘ con il cazzo in bocca urlai ,e lui mi bloccò tenendomi per le anche, e si presi in bocca tutto il mio orgasmo. Restai ferma, ero sconvolta, lui riprese a toccarmi, si rigirò e mi invito a continuare, ‘ dai, che voglio venire anch’io’. In quel momento ero talmente confusa che non realizzavo cosa volesse dire, ma m’ infilai il palo in bocca e mi misi succhiarlo con forza, segandolo con entrambe le mani. Ad un tratto il suo corpo si tese, lui mi guardò e disse’ dai, ‘.. daiiiiii ‘ siiii ‘ cosìììììì ‘ sboroooo ” beviiiiiiiiiiiiiiiiii ‘e mi prese la testa fra le mani contenporaneamente mi riversò un fiotto di sborra direttamente in bocca. Un attimo di indecisione mi resi conto che lui mi inondava il palato e che mi piaceva, mandai giù tutto, fino all’ultima goccia. Dolce, cremosa, mi innamorai subito di quel sapore totalmente nuovo, lui intanto continuava a toccarmi la fica, le sue dita mi esploravano procurandomi molto piacere. Continuavo a succhiarlo e presto mi resi conto che era tornato durissimo, mi sono staccata da lui, l’ho guardato e senza dire nulla mi sono distesa sotto di lui, mi si è posizionato fra le cosce, mi ha baciato e quando ho sentito la cappella appoggiarsi alla fica mi sono aperta, ho inarcato le gambe per riceverlo meglio e lui mi ha sorriso,’ rilassati, e vedrai che appena sarò dentro di te proverai un po’ di dolore, ma poi sarà solo piacere’,e nel dire questo l’ho sentito spingere, la mia fica si apriva a lui, mi sentivo trafiggere, e per qualche secondo ho avuto paura di non essere in grado di prenderlo, ma un attimo dopo di colpo l’imene a ceduto di schianto, e un pizzico di dolore è stato subito cancellato dalla sensazione del cazzo che sprofondava dentro di me fino a che la sua cappella non ha colpito il fondo procurandomi una scarica elettrica che il mio cervello ha trasformato in un grido di piacere ”. SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ” è bellllliiisiiiiiiimooooo ‘..daiiiiii ‘ lui è rimasto un momento fermo, ho sentito il cazzo pulsare dentro di me, poi lentamente ha cominciato a pomparmi, era bellissimo, mi ha portato tante di quelle volte al piacere che sono quasi svenuta, abbiamo cambiato più volte posizione, e quando ero su di lui a sentirmi quel palo dentro tremavo tutta, lui mi torturava contemporaneamente i seni, io sono partita in un orgasmo sconvolgente, e l’ho gridato con tutto il fiato che avevo in corpo ‘siiiiiiiiiiiii ‘. VENGOOOOOOO!!!!!! ‘.. VENGOOOOOOOOOOO!!! ‘ lui estasiato e sconvolto dai movimenti su e giù del mio corpo ha sborrato con me ‘. Siiiiiii ‘ sborooooo!!!!! ‘.. vattene!!!! .. mi ha urlato ma io in quel momento non capivo più nulla e mi sono presa dentro tutto il succo dei suoi coglioni. Sfiniti, senza fiato siamo rimasti immobili, io mi sono distesa su di lui che taciturno mi accarezzava lentamente la schiena, ,’ speriamo che non ti ho messo incinta,’ ha esordito, io l’ho guardato e solo in quel momento ho realizzato cosa volesse dire. Sono rimasta in silenzio, mentalmente ho fatto due conti , e mi sono resa conto che ero in piena ovulazione, l’ho guardato, lui era in silenzio con la faccia preoccupata, gli ho dato un bacio e ‘ si forse avremo un figlio, ma mi va bene così, e nostro, io lo voglio.’ Lui ha fatto per replicare, ma io l’ho baciato, ‘tienimi stretta, dimmi che mi vuoi bene, che non troverai un’altra donna al posto della mamma, io voglio essere la tua donna se lo vorrai e ti darò questo figlio che coronerà il nostro amore’. Lui mi ha sorriso ,’va bene, sarà come vuoi tu , ma promettimi che quando io sarò troppo vecchio per accontentarti ti troverai un altro uomo’. ‘scemo’ gli ho detto e da quel momento è stato l’uomo della mia vita. E’ nata Sonia, l’abbiamo allevata insieme fino che lei non ha compiuto dodici anni poi una sera un camionista ubriaco l’ha ucciso sulla tangenziale in un bruttissimo incidente. Il colpo è stato per me durissimo, ho continuato a vivere allevando la bimba e dato che dopo di lui non volevo altri uomini mi sono sempre trovata amicizie femminili. Poi è arrivata Claudia, con lei mi sono lasciata andare, lei mi ha letteralmente sedotto, e una sera a casa sua dopo una cenetta dove avevamo bevuto un po’ troppo si siamo baciate, poi distese sul suo letto lei mi ha leccato la fica, ho goduto subito, siiiiiii iiiiii’.. daaaiiiiii ‘ mi piceeeeeeeee ‘e un’orgasmo, il primo dopo tanto tempo a scosso tutto il mio corpo. Con bravura e pazienza lei ha fatto di me una lesbica innamorata di lei. Quando ha conosciuto questo nuovo amore etero le cose fra di noi sono precipitate. Ora mi ritrovo qui in vacanza con mia figlia che mi guarda con occhi carichi di desiderio, e questa sera per la prima volta ho sentito il desiderio di abbracciare di nuovo una donna ”’ Siamo rientrate in camera nel bungalow, e guardando mia madre ho sentito il forte desiderio di stringermi a lei. Appena dentro il letto lei mi ha detto ‘ sai è ora che io ti racconti come sei venuta la mondo, anche se forse quello che ti dirò non ti farà piacere devo dirti tutto, è tanto tempo che dovevo farlo’, poi mi racconta per filo e per segno cose che non sapevo, altre che sospettavo, e altre che io stessa avevo capito da tempo, io alla fine l’ho abbracciata forte, il suo corpo contro il mio mi ha dato un piacere grande, l’ho guardata, ‘ avevo avuto sempre il sospetto che fra te e il nonno vi fosse troppa amicizia, e circa due mesi prima che morisse una notte vi ho visto scopare , io mi ero alzata per bere, passando davanti alla camera vostra ho sentito te che lo incitavi a scoparti di più, non ho capito subito cosa volevi, ma poi col tempo ho capito tutto e tu ora mi confermi quello che praticamente già sapevo, e sono contenta che tu mi abbia raccontato tutto.’ Lei mi ha guardato, le nostre bocche erano a pochissima distanza e io ho giocato il tutto per tutto, l’ho baciata, lei è rimasta indecisa un attimo poi si è sciolta in un bacio dolcissimo, le nostre mani si sono mosse sui nostri corpi e il piacere ha preso il sopravvento. Distesa a 69 mi sono messa a leccarle la fica con passione e totale inesperienza, ma copiavo tutti i movimenti che la sua lingua faceva su di me, in breve un duplice orgasmo ci ha scosso entrambe ‘ huhuuhunuuuummmmmm ‘ ssiiiiiiii ‘.amoreeee miooooo ‘ godooooooo’ le sue grida di piacere mi hanno sconvolto la mente, finalmente realizzavo un desiderio che dentro di me era presente da tempo, e la sua lingua si è scatenata e pure io ho gridato,il mio piacere ”. vengoooooo ‘.daiiiiii ‘cosìììììììì ‘. Prese da un’inarrestabile frenesia erotica siamo rimaste a leccarci per molto tempo , poi sfinite ci siamo baciate addormentate così. L’alba ci ha destato ancora strette l’una all’altra, lei mi ha sorriso, io l’ho baciata, e poi ci siamo preparate per andare al mare. Persa un pò di frutta e una bottiglia d’acqua abbiamo cercato la spiaggia che ci aveva consigliato Sophia, e devo dire che trovarla non’ è stato facile, poi lasciata la macchina all’ombra ci siamo dirette lungo un piccolo sentiero che ci a condotto in una spiaggetta piccola, ma nascosta fra due grandi scogliere, era deserta, ci siamo messe nude, abbiamo incominciato a spalmarci la crema solare. Il passare la mani sui nostri corpi ha avuto l’effetto di eccitarci,e senza nessun problema ci siamo toccate e goduto di nuovo dei nostri corpi. Stavamo facendo il bagno quando siamo state raggiunte da Sophia e una delle due signore della sera prima. ‘ salve, vedo che avete raggiunto il posto , non è facile trovarlo, lei ‘. cioè ‘.. sarebbe più giusto dire che lui è Erika, un trans svedese mio amico , se non v dispiace vorremmo prendere il sole con voi’. Io e mamma ci siamo guardate e esse a ridere, ‘nessun problema,’ e subito anche loro si sono spogliate. Sophia ha sfoggiato un corpo statuario, perfetto, il seno una terza, fica con del meraviglioso e ben curato pelo rosso naturale cosce lunghe perfette, mentre Erika da nudo sembrava più donna che da vestito, un fisico minuto con seno piccolo e un cazzo ben messo, lungo e sottile. Ci siamo distese al sole, e quando Sophia a chiesto a mamma di spalmarle la crema ho provato un brivido di gelosia, si vedeva benissimo che si stavano eccitando a vicenda, infatti ad un certo punto le loro bocche si sono unite in un bacio caldo e appassionato, le mani di lei hanno esplorato il corpo di mamma che ha cominciato a gemere ‘.. mhhmmhmmumum ‘ ssiiiiiii ‘. , e quandom le ha infilato due dita dentro mamma ha urlato di piacere ‘ siiiiiiiiiiiiiii ‘. vengoooooo ‘. , Sophia per tutta risposta si è infilata velocemente fra le sue cosce e ha preso a succhiarle il bottoncino mandandola via di testa ” accidenti, questa Sophia è una furia scatenata, mi succhia la fica da infarto, è bravissima, sto godendo senza ritegno davanti a mia figlia, leggo nei suoi occhi un lampo di evidente gelosia, non me lo sarei aspettato, ma la bocca che mi tortura la fica mi sconvolge urlo un nuovo orgasmo ‘.. umummmhmhmmm ‘ siiiii ‘ vengoooooo ‘ , mi arrendo a lei, mi scuote tutta, sono indifesa, il mio corpo è scosso da brividi di piacere ”’. Mentre guardo mamma venire per l’ennesima volta mi giro , la gelosia mi rode, vedo Manuel osservare interessato la scena, il suo cazzo si erge duro e teso, non so perche l’ho fatto, sono furiosa, accecata dalla gelosia, ma mi sono tuffata di colpo su di lui, mi infilo il cazzo in bocca, sono schifata, non ho mai fatto un bocchino a nessuno, una sensazione di vomito mi assale, ma la ignoro, voglio sentire quel cazzo dentro di me!, lui sorpreso e smarrito dal mio repentino gesto lascia che lo succhi, sento il fallo crescere dentro la mia bocca, lo guardo, mi sorride, mi accarezza il seno, sembra che provi piacere, io mi distendo sulla sabbia, lo invito a salire su di me, guardo mia madre lei sconvolta dalla bocca di Sophia non realizza subito cosa voglio fare, lui inizia a mettere il cazzo sulle labbra della mia vulva che si apre, io guardo per l’ultima volta lei e mi spingo incontro a lui che mi entra dentro, sento l’imene lacerarsi, un dolore fortissimo mi scuote, e urlo come una bestia ferita , sento il cazzo arrivare in fondo, ”.. hhahhhiiiiiiihhhhhahahhhhiiiiiiiiii ‘..resto bloccata dal dolore, lui rimane fermo dentro di me, lo guardo, è più smarrito di me”.. mi giro, sento Sonia gridare, ma che cazzo sta facendo?!?! ‘ si sta scopando ”.. non capisco, mi rendo conto che la gelosia deve averla scossa , ma non credevo che ‘ sono sconvolta, la vedo ferita in tutti i sensi ‘. Lascio la mia amante a mi avvicino a lei ‘ ‘ amore che fai?, perche?’ lei non mi risponde, mi guarda con occhi di sfida, ‘ dai scopami!! ‘ urla, Erika si muove dentro di lei, la scopa con forza, il suo cazzo affonda dentro la carne, un rivolo di sangue si vede colare, lo sguardo di Sonia fisso su di me, mi sento una stupida, ho ferito mia figlia, lui le procura un orgasmo , lei urla ‘.. daiiiiii ‘.siiiiiiiiiiiiii ‘ mi piaceeeeeeeeee ‘ mentre dice questo grosse lacrime rigano il suo volto, mi avvicino la bacio, lei piange ‘ lui scopa con più intensità ”.. mamma guardami, ti tradisco anch’io, mamma si rende conto solo ora dei miei sentimenti, si avvicina, ma non demordo, voglio ferirla sono furiosa, lo incito sento dentro di me il cazzo come un corpo estraneo, ma anche contro la mia volontà riesce a farmi venire, urlo, mamma è si avvicina le lacrime mi rigano il viso, lei mi bacia, solo a questo punto mi rendo conto di aver fatto una stupidaggine e Erika mi urla il suo piacere ‘ vengoooooo ‘e mi scarica dentro alcuni getti sborra calda, malgrado ciò vengo con lui. Restiamo per un momento fermi, io guardo mamma e Erika, che esce da dentro me, il cazzo si sta ammosciando e si vede sporco di sborra color rosa, il sangue della mia verginità buttata per una gelosia stupida, mi sento vuota, mi alzo vado verso il mare e mi immergo fino a che l’acqua non mi arriva ai seni, mi lavo sento dolore fra le gambe, mamma mi raggiunge. Vedo la mia bambina camminare ed entrare in acqua, la raggiungo, le metto un braccio intorno alla vita ” amore , ‘ .. non posso aggiungere altro lei si gira , i nostri occhi si incrociano in uno sguardo dolcissimo fatto di cose mai dette, di desiderio, da riva ci chiamano Sophia e Erika, ci salutano e se ne vanno. Restiamo abbracciate dentro l’acqua, ‘ amore, ti prego scusami, sono stata stupida, non mi ero resa conto di quanto tu mi amassi, perdonami ‘, lei si stringe ancora più a me , ‘ mamma basta , sono io la stupida, basta scuse è passato , ti amo tantissimo’, e detto questo le nostre bocche si uniscono in un bacio carico di passione, e desiderio. Torniamo a riva, lei si distende sull’asciugamano dove si vede una macchia di sangue, ‘ questo non voglio pulirlo, lo lacerò così, per ricordami sempre di questo momento’. Lei si distende, io incomincio a toccarla, le accarezzo i seni, li bacio, e insieme raggiungiamo un dolcissimo orgasmo, il primo di una interminabile serie che da allora non smette più. Terminata la vacanza torniamo a casa e riprendiamo il solito ritmo di vita, ma una domenica mattina Sonia si alza dal letto dove abbiamo dormito e ci siamo amate e improvvisamente vacilla, si appoggia al mobile io le sono subito vicino ‘ che hai?’, le chiedo, ‘ nulla, sono due giorni che non mi sento bene, ho nausea al matino’. Io la guardo, la rimetto a letto, le dico di non muoversi che torno subito. Dopo venti minuti ritorno con un test di gravidanza, lei mi guarda stupita, il responso è positivo, mi guarda smarrita, ‘ dai amore,’ le dico’ vedrai sarà bellissimo,’ lei mi abbraccia e mi sussurra ‘ speriamo che sia femmina’ ”..

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