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Racconti erotici sull'Incesto

kathya

By 11 Maggio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

K A T H Y A

Io e mia sorella Kathya non ci siamo mai frequentati molto. Tre anni di differenza non sembrano molti ma fra fratelli è come se esistesse un muro. Lo sempre considerata -la piccola piscia a letto- o non degna di far parte del mio gruppo di amici grandi. Il mio giro e i miei interessi erano differenti dai suoi e non ci si incontrava praticamente mai. Diciamo che ci si scambiava qualche volta un ciao nel corridoio di casa. Anche i nostri giochi non ci hanno mai portato seriamente in attrito. Io avevo la mia stanza e lei la sua. Quando si andava in vacanza, lei stava con i miei mentre io il più delle volte stavo col giro dei miei amici e la sua presenza quasi passava inosservata se non perché si mangiava a tavola tutti assieme. Questa è stata la nostra esistenza finché non mi sono accorto che stava incominciando a svilupparsi fisicamente. Era più alta della maggior parte delle ragazze della sua classe o del suo giro di amiche, con capelli castani lunghi e gli occhi verdi. Anche se era piuttosto secca, aveva le curve al posto giusto e ha incominciato a interessarmi sessualmente qualche anno dopo la sua maturazione. Aveva come ora, un sedere rotondo, perfetto e dei seni piccoli ma con i capezzoli praticamente sempre duri. Quando poi girava per casa senza reggiseno indossando solo magliette o camicie, non si poteva non notare le forme perfette e i suoi capezzoli. Qualche volta è capitato che ho potuto vedere come non portava le mutande. A parte quando era più piccola, cui non mi interessava affatto, ora il solo vederla mi portava ad una erezione immediata. Seduti in poltrona o sul divano, in cui lei portava le mini o dei camici, vedevo chiaramente i suoi labbri scuri e i suoi peli. Questo era l’inizio delle mie fantasticherie notturne su mia sorella Kathya. Il pensiero di avere una ragazza da spiare, sexy e calda, che vive nella stessa casa con me, disponibile al sesso in qualunque momento era una eccitazione incredibile. A parte qualche rara volta in cui lo spiata dal buco della serratura non ci è mai stato molto, da poter soddisfare le mie voglie. Avevamo appena finito la scuola e data la maturità eravamo in attesa di andare in vacanza al solito posto, al solito mare, con i soliti amici e nella solita casa. Da qualche tempo, i miei erano molto accondiscendenti, visto come avevo passato l’anno e perché presto sarei partito per l’università. Mamma e papà mi avevano dato pure le chiavi della macchina e con mia sorella Kathya eravamo più vicini che mai. Rimanevamo alzati fino a tardi per parlare o guardare la tele. Amavo queste chiacchierate perchè nel torrido della stagione, lei girava per casa sempre in slip e maglietta molto ampia o la sostituiva con la camicia. Amavo come le sue mutande prendevano la forma delle labbra della figa. Nella penombra della mia camera vedevo la forma distinta della sua figa e prepotentemente si formava una erezione incredibile. Lei stessa notava l’effetto che mi faceva, visto che stavo con le sole mutande. Pensavo che spesso lo facesse apposta a sedersi con le gambe incrociate o in tutte quelle posizioni in cui la sua figa era sempre in mostra. Ho sempre pensato che si era trasformata da una ragazzina capricciosa, ad una donna affamata di sesso in cui il suo gioco sottile di erotismo la facesse godere. Anche papà ha notato il suo cambiamento e ho visto come il suo sguardo si soffermava in certe zone del suo corpo. Come poter dargli torto. Quando indossava le camicie erano annodate solo in vita o con il solo bottone all’ombelico e così aperte si vedevano chiaramente i suoi seni. In ogni modo… Una notte ho avuto un amico che si è intrattenuto più del solito in camera con mè. Mentre lui era sdraiato a letto io ero sulla mia poltrona e ci scolavamo birre gelate. I miei erano andati a letto già da parecchio tempo quando abbiamo sentito mia sorella rientrare in casa. Mentre commentavamo il suo cambiamento l’abbiamo sentita andare in bagno e poco dopo, lo scorrere dell’acqua della doccia. Quando ha finito, ha evidentemente notato la mia luce filtrare da sotto alla porta ed è entrata in camera, rimanendo sorpresa che non fossi da solo.
‘Vieni, entra e chiudi la porta che entrano le zanzare. Vuoi una birra?’
Come di consuetudine si è messa sul letto anche se non eravamo soli quella sera e allungando le gambe mi sono messo a massaggiargli i piedi. Lo facevo spesso in casa mentre guardavamo un video o la tele. Come sempre era in slip e maglietta mentre noi stavamo tranquilli con i soli boxer addosso.
‘Dimmi, com’è andato l’appuntamento questa sera?’
Non mi ero accorto che era già un po’ brilla e la prima birra la scolata praticamente tutta d’un fiato prima che ci desse la risposta.
‘Un vero idiota. Per tutta la sera ho dovuto lottare per tenermelo lontano.’
‘Questo non dovrebbe essere una sorpresa, visto che sei una bella ragazza.’
Mi ha dato l’impressione che mi guardasse con sorpresa per l’affermazione che ho fatto.
‘Vero ‘Risponde Antonio- sei molto sexi.’
Non ero tranquillo. Il suo tallone posava direttamente sul mio cazzo che incominciava a indurirsi perché aveva aperto le gambe completamente a squadra.
“Penso che tua sorella sia la ragazza più calda e sexi che abbia mai visto.”
Incominciavo a pensare che avevamo bevuto troppa birra e che il caldo fosse eccessivo.
Kathya ha sgranato gli occhi e gli ha fatto un largo sorriso.
‘Perchè pensi che sia sexi? Cosa ti piace di più?’
“I tuoi occhi. ‘E pensandoci un attimo prima di dirlo- Il tuo sedere.”
Abbiamo riso per stemperare l’imbarazzo della risposta che ha dato.
“Ma se sono tutta vestita. Come fai a dire una cosa del genere?’
‘All’ora alzati a facci vedere.’ Gli risponde.
Lei scatta in piedi e fa una perfetta piroetta su se stessa. Nel farlo la camicia si apre e lascia intravedere un seno e parte del capezzolo. Questo è abbastanza per darmi una scossa al mio cazzo e noto che anche Anto è piuttosto in tiro. Cade pesantemente a letto e finisce la sua birra. La camicia si è scomposta lasciando in bella vista completamente un seno. Il suo capezzolo turgido e quella piccola aureola violacea ci lascia senza fiato. Passo una birra ad entrambi e Antonio nel spostarsi vedo come si aggiusta il cazzo. Il movimento non è sfuggito anche a Kathya che come una molla stringe per un lungo attimo le sue gambe con forza. Nel riaprirle, mi sembra di scorgere un alone fra le sue mutandine. Anche io mi sistemo il cazzo ma l’attenzione della mia sorellina è tutta alla forma perfetta che lasciano intravedere i suoi boxer attillati.
“Hey! Pensavo che avessi voluto mostrarci meglio il sedere.’
Ha guardato Antonio col suo sorriso malizioso e rimettendosi in piedi abbassa in un sol colpo le mutande fino alle ginocchia. Da parte sua, ha pensato di fare forse uno scherzo ma per noi è stato come ricevere un fulmine. Dalla mia posizione non potevo vedere la perfetta conchiglia che mostrava ad Antonio ma riuscivo a bearmi del suo seno. Piegata com’era, di fronte a mè, non avevo la possibilità di vedere oltre. Il suo sedere perfetto era in bella vista e nella luce fioca della stanza esaltava il bianco del segno del bikini. I peli che fuoriuscivano hai lati delle labbra della vulva di quel colore roseo perfetto. Eravamo in trance per lo stupendo spettacolo imprevisto!
‘Posso vedere anche io?’ Gli domando.
Lei si gira dalla mia parte e ora Antonio può gustarsi lo spettacolo offerto dai suoi seni. Quei capezzoli duri che si ergono sopra alle sue tette come ciliegie di una torta. Si mette a posto gli slip e si sistema nuovamente sul letto. Beviamo lunghe sorsate di birra, ma ora il caldo che ci ha preso è intollerabile. Non può non aver visto la mia vistosa erezione e Antonio poi, ha la cappella che quasi fuoriesce dall’elastico dei boxer da quanto è teso. Ho continuato a fissarle la V che formavano gli slip fra le sue labbra e i peli che fuoriuscivano dal bordo. Lei continua a sorseggiare la birra e guarda con bramosia prima uno poi l’altro cazzo, duri sotto hai boxer. Stavamo fermi ad osservarci in attesa che qualcuno dicesse qualcosa o che ci desse il via. Lentamente, ha allungato la mano e la fatta scorrere lungo il solco della figa mentre noi abbiamo finalmente aggiustato i nostri cazzi. La tensione era tale fra noi che anche i nostri uccelli non potevano più stare nel loro nido ed entrambe le nostre cappelle ora erano in bella vista per il suo sguardo. Lei continuava a massaggiarsi sempre più forte e con movimenti sempre più ampi il clitoride e la vulva. Portare poi, le sue dita sotto agli slip, chiude gli occhi per assecondare il suo enorme piacere. Il movimento circolare delle sue dita, ci ha dato il via per tralasciare ogni tabù. Impugnati i nostri cazzi, li abbiamo liberati da quel tessuto oramai divenuto inutile. Abbiamo calciato lontano i nostri boxer e ora alla sua vista aveva anche le nostre palle. Con la mano libera si stava palpando e stuzzicando un seno. Dal suo viso trasparivano le emozioni che stava provando. Per meglio essere più libera si abbassa gli slip e slaccia la camicia per poi sdraiarsi e ricominciare a masturbarsi. Le gambe sono completamente aperte a squadra, sentiamo distintamente lo sciacquettio dei suoi umori che fuoriescono dalla figa. Le sue dita sono tutte bagnate e ogni tanto alterna le mani. Quando si riporta la mano sul petto, prima fa scorrere le sue dita in bocca per assaggiarsi il gusto e l’emozione che scaturiscono da lei. Il mio sguardo era indirizzato alle sue dita. Impastavano e pizzicavano i capezzoli duri o la sua figa in cui ora brillava per gli umori che uscivano copiosi. Preso da una voglia irrefrenabile, smetto di massaggiare su e giù il mio cazzo e prendo il suo capezzolo libero. Mi sorprende com’è duro e caldo, come se non l’avessi mai fatto. Pure Antonio si solleva dalla sua posizione e incomincia ad accarezzare l’interno coscia di mia sorella. Lei, lascia la presa dal suo clitoride e con la mano tutta bagnata la dirige verso il suo cazzo. Anto, emette un sospiro di sollievo mentre Kathya stringe ora quel paletto di carne duro e bollente. Lei si gira quel tanto che basta per poterlo prendere in bocca mentre io dirigo l’attenzione delle mie mani alla sua figa. Incomincio direttamente col suo clitoride che masturbo lentamente con una mano e con l’altra, inserisco un dito dentro la sua vulva. Lentamente, entra tutto e il caldo che ne scaturisce è enorme. La mia piccola sorellina è donna e inserisco subito un secondo dito incominciando un dentro e fuori selvaggio. Per favorire ulteriormente il lavorio che sto facendo apre ancor più le sue gambe. Abbasso la mia lingua al suo clitoride e lei emette un gemito di piacere. Continuo a lappare e succhiare finche sento che si irrigidisce e lasciato il cazzo dalla sua bocca emette un lungo sospiro. Trema mentre si tiene le gambe. Antonio si è chinato per succhiare i capezzoli a cui dedica alternativamente la dovuta attenzione. Se non succhia, lecca o mordicchia, ha le mani che impastano quei globi perfetti. Come presa da un delirio erotico, sempre più scosse convulse la scuotano tutta. Si morde una mano per non urlare ma i singhiozzi e i gemiti sono sempre più forti. Da molto tempo sognavo nelle mie fantasie, questo momento e la realtà ha superato ogni delirio. Antonio si mette in ginocchio di scatto e dal suo cazzo incominciano a fuoriuscire schizzi di sperma. Prima ancora che potesse stringerselo in mano, il suo seme si spande ovunque sul letto e su di lei. Impegnato in una sega selvaggia, il suo liquido sgorga come una fontana inarrestabile. Sempre più gocce cadono sulla sua faccia e sul collo per finire sui capelli e che lei cerca di ricevere aprendo la bocca. A quella vista , non posso più resistere e messomi sopra a lei, incomincio a segarmi. Quasi subito esplodo e riverso il mio piacere. La violenza dei primi schizzi, arrivano fino ai suoi seni mentre i successivi cadono, per poi allargarsi sulla sua pancia.

Ancora ora ricordo quella notte come fosse ieri. Avrò per sempre nella mia mente i ricordi e le emozioni come se fossero marchiate a sangue in mè.

By maxtaxi

aspetto suggerimenti e note..

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