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Racconti erotici sull'Incesto

L’ORGIA DELLE MAMME

By 18 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Anna, ho 45 anni, terza abbondante di seno, alta 1.70, mora, una figura ancora piacevole, faccio palestra, sono ancora tonica, culetto a mandolino tipico delle donne del sud e faccio ancora girare gli ometti quando passo per strada ancheggiando con la mia andatura provocante’.non lo faccio apposta, ma mi piace andare sempre vestita un po’ vistosa, tacchi alti, gonne abbastanza corte e ora che siamo quasi d’estate sandali scollati molto sexy, unghie rigorosamente smaltate e’.insomma faccio ancora la mia figura.
Purtroppo sono vedova da tempo e sento molto la mancanza di un uomo. Ho avuto qualche incontro di puro sesso, ma mi resta difficile avere una relazione”..ho un figlio adolescente, Giorgio, e non voglio traumatizzarlo portandomi gente a casa e non posso nemmeno fermarmi fuori a dormire’.mi secca che lui pensi che faccio sesso’.. Accanto a me abita mia cognata Agnese, sorella di mio marito, mia coetanea. Anche lei &egrave sola perché tempo fa il marito se ne &egrave scappato con una ucraina e l’ha abbandonata con i due figli gemelli che hanno più meno l’età del mio. Bella donna anche lei”ha più o meno il mio fisico solo che &egrave rossa di capelli e ha una taglia in più di seno. Siamo diventate più che cognate, due intime amiche e ci facciamo confidenze anche sulla nostra (mancata) vita sessuale.
Mi consumo dalla voglia che ho di cazzo’..quante volte mi masturbo nel letto, di notte, quando mio figlio dorme. A volte guardo un video porno sul cellulare o sul tablet”sento che il sangue mi va alla fica, il clitoride si indurisce, mi tocco con le dita e sento un lago vischioso e denso, appiccicoso”sono una cagna in calore, bagnata fradicia, prendo il vibratore che ho nel comodino e comincio a infilarlo dentro e fuori dalla mia vagina”..subito diventa denso e lucido dei miei umori e continuo a infilarlo dentro e a guardare il porno fino a che non vengo tutta tremante”.e mi mordo le labbra per non urlare per non svegliare Giorgio”.
Ieri mi sono dimenticata che era domenica e che Giorgio non era a lezione; mi sono alzata ancora nuda come avevo dormito (anche di notte fa molto caldo) e sono andata in bagno. Ho aperto la porta e sono rimasta gelata”.. Giorgio era seduto sul water con l’uccello in mano e se lo stava menando, mentre sfogliava una rivista porno. Io rimasi lì imbambolata, non mi ricordavo nemmeno che fossi nuda’..ma ero affascinata da quel cazzo’..era più grosso di quello del mio povero marito e almeno 20-22 cm. di lunghezza’..il cuore mi batteva forte’..cosa facevo?’.desideravo il cazzo di mio figlio’.. Lui restò impassibile, anzi mi guardò negli occhi e nemmeno fermò la mano”.mi disse ‘che visione”’ e continuò a segarsi guardando me. Solo allora mi ricordai che ero nuda”.accostai la porta in fretta balbettando ‘scusa’ e rimasi nel corridoio appoggiata al muro con il cuore che mi batteva all’impazzata’.oh che cazzo’.vorrei succhiarlo’..che mi sfondasse”cosa sto pensando’.. Mi calmai un po’ alla volta e non resistetti dall’aprire un filino la porta per vederlo di nuovo. Lui continuò la sua sega’.si alzò in piedi e sborrò nel water, emise lunghi fiotti di sperma che io guardavo vogliosa’.avrei voluto riceverli nella bocca, sull’utero, mi toccai al pensiero’.venni subito e godetti con lui”.poi scappai nella mia camera ancora col cuore che mi batteva forte”.. Mi aveva vista nuda e mi aveva fatto capire che guardandomi si segava”.non mi davo pace. Mi misi una vestaglia e andai a suonare da mia cognata, mia vicina di pianerottolo.
‘Agnese, sono sconvolta’.ti devo raccontare una cosa che mi &egrave successa’.
‘Entra Anna, accomodati’dimmi’.
E le raccontai tutto”di come avevo ammirato il cazzo di mio figlio, come mi ero masturbata a vederlo segare e mentre sborrava”.mi sentivo proprio una madre indegna, mi vergognavo da morire, mi misi a piangere sulla sua spalla. Lei mi carezzava. Mi cullava quasi, mi diceva ‘non &egrave niente, &egrave normale per noi che siamo sole’.’ Avevo capito bene? Normale per noi che siamo sole, aveva detto?
‘Cosa intendi dire, Agnese? Cosa &egrave normale?’
‘Anna, non te l’ho mai detto, ma ora posso farti una confidenza. Io non ho bisogno di cercare compagnia, un uomo che vuole infilarsi nel mio letto per trovare una serva a vita’.ho chiuso’.quando cerco sesso ce l’ho in casa’.’
‘Non capisco cosa vuoi dire’..’
‘Ma dai’..non fare la finta tonta”..vado a letto coi gemelli e siamo tutti contenti’.prendo la pillola e non corro rischi”’
‘Mi pigli per il culo’non ci credo nemmeno se lo vedo’
‘Ah si’..vieni da me stasera tardi e potrei vedere coi tuoi occhi’..poi ti rilassi, ci dormi su e domani pensiamo a Giorgio’.va bene?’
Non riconoscevo più mia cognata”.ero confusa’.ma alle 23 andai da lei. Bevemmo qualcosa mentre i gemelli giocavano a qualche videogioco, ma dopo mezz’ora Agnese ordinò loro di andare a letto’.domani dovevano alzarsi presto per andare a lezione. Come il mio Giorgio avevano da poco compiuto i 18 anni ed erano matricole universitarie. Noi cognate avevamo partorito a qualche mese di distanza. Ubbidienti mi diedero la buonanotte, (ma come erano bravi), e la mamma li accompagnò di là’..
Io volevo la dimostrazione che mi aveva raccontato una balla e andai silenziosamente nel corridoio al buio per sbirciare nella camera da letto”.i ragazzi si stavano spogliando’.tutto regolare’.quando furono nudi si stesero sul letto e cominciarono a toccarsi il cazzo’..erano veramente due bei ragazzi e ben forniti”a vedere quelle mani stringere quei cazzi mi sentivo formicolare tutta e le mutandine erano già appiccicose da tanto che ero bagnata”Poi si aprì la porta della camera comunicante ed entrò Agnese..’era in intimo trasparente, ma sia il reggiseno che le mutandine erano palesemente piccole, di una taglia inferiore alla sua”.le tette le scoppiavano compresse come erano, le natiche le uscivano di fuori e lo slippino non riusciva nemmeno a coprirle per intero la fica, ma le rientrava tra le labbra da tanto che era stretto.
‘Arriva la nostra vacca’.’ dissero all’unisono i ragazzi e lei accennò un ballettino lasciva e provocante’.. loro si erano seduti sul letto e si menavano il cazzo, lei si inginocchiò sul tappetino vicino al letto e prese i cazzi in mano scostando le loro di mani”..mentre li guardava cominciò a fare su e giù scappellandoli e loro si sdraiarono in estasi”’troia, mena il cazzo e succhialo”’.infilatelo in gola, porca’ e lei si avventò su quegli uccelli e cominciò a succhiarli prima uno e poi l’altro, sempre più velocemente, mentre deglutiva uno fino in fondo alla gola, segava l’altro” io la vedevo di schiena, vedevo il suo culo, la sua fica allargata, le mutandine bagnate e mi ero già cacciate due dite in vagina’..quanto era che non vedevo una cosa così” ‘Dacci le tue tette di vacca” lei sganciò il reggiseno e le grosse tette liberate all’improvviso oscillarono, ma subito due bocche cominciarono a succhiare quei capezzoli che si indurivano sempre più’.. I due stesero lei sul letto e uno le allargò le gambe e cominciò a leccarle la fica ‘puttana”.puzzi come una latrina”hai appena pisciato e non ti sei lavata”.zoccola, sai che mi piace il sapore del piscio’ e continuava a leccarla estasiato’.lei era supina e l’altro gemello si era messo in ginocchio con le gambe ai due lati della sua bocca, mentre le strofinava l’uccello sulla faccia. Riprese a menarselo, lo piegò e lo infilò nella bocca della madre. Lei apriva le labbra il più possibile per facilitare l’introduzione e lui continuò a segarsi nella sua bocca spalancata”.venne quasi subito e tutti gli schizzi finirono nella gola di Agnese’…’Bevi mammina troia’..manda giù la pappa’ e mentre diceva così spingeva il cazzo più in profondità e lei era costretta a ingoiare anche se con difficoltà’.. Quando lo tirò fuori lo strizzò per bene e le fece scivolare in bocca le ultime gocce che ancora gli bagnavano la cappella”.
‘Ehi’pensate anche a me’.’ Disse Agnese che non era ancora venuta”..io non capivo più nulla avevo due, tre dita immerse nella mia fica, avrei voluto fare entrare tutta la mano’ero affascinata dalla scena’. I gemelli si diedero il cambio, quello che era venuto si chinò a leccarle le fica e l’altro prese il suo posto a menarselo davanti al suo viso. ‘Sei allagata’troia’..mi goccioli sulla faccia da tanto che sei cagna in calore’.’ disse quello che la stava leccando, ma lei stava avendo un orgasmo”le uscì un urlo strozzato dalla gola, sembrava un misto tra un rantolo e un nitrito’.sussultava con gli occhi chiusi e la bocca aperta mentre l’altro continuava a segarsi sul suo viso”.. ‘Troia’.ciucciati stà sborrata’ e cominciarono lunghi fiotti di sperma a colpirla in viso, sugli occhi, sul mento, nei capelli, sulle guance, qualcuno le andò in bocca sulla lingua’.lei la protese e leccò quella cappella che ancora vomitava sborra’..si sentiva la bocca piena, tutta appiccicosa per via di quello che aveva appena ingoiato’.. ‘Maiali schifosi’..come mi avete conciato’..’ loro sorrisero’.’Buonanotte mammina’ dissero’
Agnese si alzò e nuda come era uscì dalla stanza e si diresse verso il bagno”io la seguii e la raggiunsi’.’Hai visto come mi hanno conciata?’. Ma io non capivo più nulla”.sentivo l’odore della sborra, ero tanto che non ne sentivo il profumo’.la abbracciai e presi a baciarla, a leccarle il viso’.il buon sapore della sborra’da quanto non la gustavo’.lei capì il mio turbamento, mi lasciò fare, anzi mi mise una mano nella fica e cominciò a strofinare le dita lungo le labbra e a titillarmi il clitoride”.la baciai mentre lei mi masturbava’..intrecciai la lingua con la sua ancora densa di sborra e gustando quel sapore divino venni come una cagna’.caddi quasi per terra dall’emozione, tanto fu violento l’orgasmo che mi travolse.
Quando mi ripresi tornammo di là in salotto, lei si era rivestita con una vestaglietta” ‘Beh ora ci credi a quello che ti ho detto?’
‘Ma &egrave sempre così?’
‘Quasi tutte le sere”.&egrave il bello che sono gemelli e fanno le stesse cose”o mi vengono in bocca tutti e due, o tutti e due in vagina o tutti e due nel culo’..&egrave un po’ seccante la cosa”..ora ne vorrei uno da una parte e uno dall’altra’.. Devi farlo anche tu con Giorgio”&egrave meglio. Per evitare che vada a puttane”magari &egrave timido e non riesce a trovare una ragazza’..se vuoi ti aiuto.’
‘Lo faresti davvero?’
‘Certo’..ho capito che da sola non troverai mai il coraggio”lo facciamo domani?’
Così presto?’
‘Dai deciditi”prima lo fai , meglio &egrave”
Restammo d’accordo per l’indomani nel pomeriggio e tornai a casa.
Il giorno dopo ero agitatissima”.mi feci bella, mi truccai, mi vestii in maniera provocante pur essendo in casa’..Agnese venne da me nel primo pomeriggio e anche lei si era messa in tiro’.mi diede un po’ fastidio la cosa perché lei mi doveva fare solo coraggio, mica doveva approfittare della situazione’.. Andammo in camera di Giorgio’volevo vedere se mi nascondeva qualcosa e scoprimmo il mondo. Nascoste aveva delle riviste porno, ma era sul computer che c’era di tutto e di più’..aveva scaricato video porno, fotografie, foto di orge dove una donna veniva penetrata da numerosi maschi che la sborravano dovunque, video di pissing, addirittura video gay”era proprio un maiale arrapato. Io guardavo meravigliata’non mi rendevo conto.. ‘Hai visto Agnese quanta roba c’&egrave? Io non immaginavo”’. ‘Ma Anna, scusa, tuo figlio ha 18 anni’.cosa credevi, che fosse così ingenuo? Hai visto i miei?’..tutti non hanno ancora trovato una ragazza per sfogare le loro pulsioni erotiche e vanno avanti a seghe”fino a che non trovano una brava ragazza &egrave meglio che li aiutiamo noi”.dammi retta’.’.
Eravamo ancora immerse nelle nostre riflessioni quando Giorgio entrò in casa. Si affacciò in salotto e ci salutò’ ‘Ciao mamma, ciao zia’.’ e stava andando in camera sua quando lo chiamai’.. ‘Dai, vieni un po’ qui’.facci un po’ di compagnia’. Si avvicinò un po’ a malincuore e si sedette in mezzo a noi sul divano’.
‘Come mai siete così in tiro?’ chiese.
‘Io e zia Agnese pensavamo di uscire per andare a divertirci un po’, per vedere se riusciamo a rimorchiare ancora qualche uomo’.’ Lo dissi in tono scherzoso, ma lo vidi un po’ rabbuiarsi. ‘Ti secca?’ e lo accarezzai’..lui si schermì come tutti i maschi che vogliono essere trattati da uomini e non da ragazzi, ma io continuai ad accarezzarlo e feci scivolare la mano sempre più giù, prima sulla gamba e poi, come inavvertitamente, sul sesso e mi fermai. Sentii subito il suo cazzo che pian piano si rigonfiava”.la mia mano si sollevava sotto la spinta di quel pene che cresceva”pensavo avesse una qualche reazione, invece si rilassò ancora di più sullo schienale del divano’..cominciava a capire e aspettava di vedere come avrei proseguito. Inaspettamente mise una mano sul petto di Agnese”’Zia, dammi le tue tettone”i gemelli mi raccontano sempre tutto”.so quanto sei porca e cosa ti fanno”quante seghe mi sono tirato pensando di montarti come una vacca o di sfondarti il culo’..’
Era cambiato all’improvviso”ora non era più timido’era sicuro che sarebbe toccato a lui avere non un puttanone a disposizione, ma due’..e le sue parole mi eccitarono”mi sentii rimescolare la fica già bagnata’..gli slacciai la lampo e gli tirai giù i jeans che trascinarono via anche gli slip’..il suo cazzo era veramente notevole, più grosso di quello di mio marito’.quando mai mi sarebbe capitato un altro cazzo così”lo ammirai e presi a leccarlo come un cono gelato, piano piano lo scappellavo, leccavo la base del glande e riportavo su la pelle che lo ricopriva’.allargai le labbra e lo presi in bocca”’.lo sentivo pulsare, lo sentivo eccitato, gocce del suo piacere viscido mi impastavano la lingua” Agnese si era rapidamente spogliata e si era messa a cavalcioni su di lui e lo stava soffocando tra le sue tette che lui leccava, le tirava i capezzoli, li arrotolava tra le labbra succhiandoli e lei li aveva duri e gonfi come due grossi chiodi. Vedevo il suo culo generoso davanti ai miei occhi mentre succhiavo quel cazzo saporito, che cercavo di spingere sempre più nella mia gola’..era tanto che non lo facevo”ormai avevo quasi perso l’abitudine. Volevo disperatamente che qualcuno mi leccasse la fica prima che si sciogliesse nel denso brodo in cui era immersa e allora mollai il cazzo, mi spogliai rapidamente, feci spostare Agnese e misi Giorgio supino sul divano. Mi posizionai sopra di lui per un 69”.ripresi il cazzo il bocca e gli appoggiai la fica sulla faccia’..mi doveva leccare per forza e così fece. ‘Mamma stai sborrando come una vacca’.sei fradicia come una cagna”.dai che ti lecco la fica, ci metto dentro anche il naso’..,lo sapevo che eri un troione”aspettavo solo che ti decidessi”’. Io mi eccitavo sempre di più a sentirlo parlare e gli strofinavo più violentemente il sesso sulla bocca mentre riempivo sempre la mia col suo sesso. Agnese era passata davanti a me”.eravamo faccia a faccia’..io ciucciavo il cazzo e lei leccava le palle e gli titillava l’ano”non ci avevo pensato. Un pompino e un dito in culo contemporaneamente esaltava i maschi, insieme a una lingua che andava su e giù sul sacchetto dello scroto. Agnese doveva fare solo da supporto, questa era la mia giornata, il mio cazzo, lei aveva i gemelli tutte le sere’..
All’improvviso mi fermò”voleva cambiare posizione’..’Leccarti la fica va bene, ma troppe volte ho immaginato di scopare la mia mammina porca” mettiti supina, maiala’.&egrave arrivato il momento.’ Mi sdraiai e lui si avvicinò a me’.nella posizione del missionario. Si mise a strofinare la sua grossa cappella lungo le labbra della mia fica, così facendo la bagnava dei miei umori e sarebbe scivolata dentro come un coltello infuocato nel burro’..e così fece’..quanto tempo che non sentivo un cazzo dentro la mia vagina andarmi avanti e indietro’..che sensazione meravigliosa”mi sentivo svenire dall’eccitazione. Agnese era lì accanto a me’..moriva dalla voglia’..si masturbava furiosamente con una mano e con l’altra si stringeva le tettone e si tormentava i capezzoli”.ad un certo punto si chinò in ginocchio e mise il viso accanto a quel cazzo che andava dentro e fuori dalla mia fica e faceva un rumore inconfondibile di sciaccquettìo da tanto che gocciolavo dalla eccitazione. Giorgio lo tirò fuori e lo infilò in quella bocca che era così vicino alla mia fica. ‘Senti zietta il sapore della fogna di quella troia di mamma”..ti piace vero vacca’.’ E poi lo rimetteva dentro di me. Continuò così alternando la mia fica alla sua bocca”’.Agnese si mise poi sulla mia faccia di fronte a Giorgio e mi diede la sua vagina da leccare”era buona’.non credevo mi piacesse così. ‘Mmhhhh le due porcone si leccano ora’..non pisciatevi in bocca, che ci sarà tempo anche per quello’ diceva Giorgio che aveva 4 tette davanti da toccare, le mie da sdraiata e quelle di Agnese davanti a lui e che stava baciando in bocca”..era sempre un ragazzo e la resistenza si vede che non era il suo forte, perché all’improvviso non riuscì a contenersi più e cominciò a scaricarmi fiotti di sborra bollente contro l’utero. Sensazione meravigliosa e appagante ormai quasi dimenticata”” All’improvviso Agnese si spostò, si fiondò sul cazzo che stava uscendo dalla mia fica e lo leccò, lo succhiò per sorbire le ultime gocce di sborra da cui era ricoperto’..poi si dedicò alla mia vagina’..io ero sempre sdraiata e lo sperma cominciava ad fuoriuscire e lei prese a leccarmi come una forsennata, man mano che colava fuori lei lo leccava e lo ingoiava”.. ‘E brava la zietta maiala”.hai sete di sborra’.’. ‘Non l’ho mai assaggiata la tua, Giorgio’ le rispose farfugliando con la bocca piena’…
‘Tu porca voltati e mettiti a pancia sotto’..voglio assaggiare tutto stasera’ disse a me Giorgio e rivolto ad Agnese ‘ora leccale il buco del culo’. ‘Non mi va Giorgio, non esagerare’. Appena ebbe detto questo lui la prese per i capelli e la spinse giù fino a che il suo naso e mezzo viso non sparì tra le mie natiche”’lecca zietta troia”.’. Lei tirò fuori timidamente la lingua e mi leccò molto prudentemente’.. ‘mi fa un po’ schifo”dai, non me lo far fare”. ‘No’.tu ora lo fai’e metti la lingua dentro l’ano, lo pulisci per bene, lo riempi di saliva che devo inculare l’altra maiala”lo lecchi anche se sa di merda, lo pulisci per bene, se no ti tengo lì vicino al culo della tua cognatina e la perforo con qualcosa, che so, una spazzola, il suo vibratore..’.le pompo tanta aria dentro al culo, che quando la levo ti tengo la bocca aperta e ti faccio scorreggiare in bocca. Allora cosa fai?””Lecco” rispose Agnese e cominciò con la sua lingua esperta a scivolare in torno al buchetto scuro e grinzoso’..era una sensazione mai provata’.era bellissimo’.mi allargai anche le natiche per farla entrare di più, ma mi trovai un dito che lubrificato dalla saliva mi trapanava il culo”mi rialzai sulle ginocchia con le spalle sempre appoggiate in basso, così da tenere il culo in posizione per essere violato mentre era più aperto possibile’.. La saliva di Agnese abbondante mi colava lungo le cosce, quando sentii la punta del cazzo che si appoggiava allo sfintere”..ora ci siamo pensai”.il mio culo non era abituato ma dovevo farlo, volevo farlo. Spinsi i muscoli in fuori come se dovessi cagare”sapevo che così lo sfintere si allargava e facilitava l’introduzione e poi rilassando i muscoli scivolava dentro e così fu”’ma ci voleva ancora saliva”..era troppo grosso, entrato il glande non si riusciva ad andare oltre.
‘Agnese, sputa sul cazzo’.riempilo di saliva’.non entra’mi fa male così’..’ e lei ubbidì’.sputò ripetutamente sul corpo del cazzo spargendo la saliva’..mio figlio spingeva e faticosamente conquistava un altro centimetro. Finalmente riuscì ad arrivare in fondo”..il cazzo non si vedeva più’..io lo sentivo piantato profondamente nelle mie viscere e mi sentivo spaccare, lacerare, piena, ma appagata. Cominciò lentamente a ritirarsi per affondare di nuovo”mi stava chiavando nel culo. Agnese si era spostata sotto la mia fica e mi leccava mentre si masturbava”.aveva il cazzo di Giorgio sul viso e le palle le sbattevano sul mento ogni volta che lui dava un colpo in avanti”.il porco ogni tanto quando estraeva il cazzo lo metteva in bocca a lei ‘Come &egrave il culo di Anna, saporito? Mica ho il cazzo sporco per caso zia Agnese?’ e dicendo così rideva e subito tornava a perforarmi il culo.
Venimmo tutti e tre quasi in contemporanea”Agnese masturbandosi, io per via della sua lingua che unita allo sfondamento di culo mi portava al settimo cielo, e Giorgio che mi scaricò nelle viscere un’altra sborrata calda. Questa volta venne da me a farsi ciucciare l’uccello gocciolante appena estratto dal culo, poi andò di là’probabilmente in bagno.
Io e Agnese rimanemmo lì sul divano, nude e un po’ stordite”..non credevamo che mio figlio fosse così maiale’..’Vedi che &egrave andato tutto bene Anna? Non &egrave stato poi così terribile”’
‘Avevi ragione tu Agnese, come sempre”andiamo a rinfrescarci un po?’ ma avevo appena detto queste parole che sentii la porta di casa chiudersi’..era entrato o uscito qualcuno. Entrarono i gemelli insieme a Giorgio’..li aveva chiamati lui’..bel porco, voleva partecipare ad un orgia, ma era già venuto due volte, ne aveva ancora? Possibile?
In breve i tre maschi furono nudi intorno a noi e pregustavano già cosa sarebbe successo nei minuti successivi. Agnese faceva sesso quasi tutti i giorni con loro, ma a me girava un po’ la testa’non ero più abituata”invece furono altre due ore di sesso sfrenato’.non credevo che avremmo raggiunto tale grado di porcaggine tra tutti”..noi fummo soggette a quella loro chiamavano la giostra”a turno fummo penetrate dai tre cazzi insieme”.uno in bocca, uno nella fica e uno nel culo”ma non si accontentavano di chiavarci così, no”..si alternavano fino a che tutti non ci avevano possedute nei tre modi”toccò prima ad Agnese che per ora non aveva avuto ancora la sua razione, poi toccò a me”ogni tanto qualcuno sborrava, ma nessuno ci faceva caso”.si ruotava e uno metteva il cazzo dove l’altro aveva appena sborrato, culo, fica o bocca che fosse e inevitabilmente pulire l’uccello dalla sperma toccava alle bocca di una di noi due. Non avevo mai provato le doppie penetrazioni, quel giorno provavo anche le triple””’.. I nostri figli erano instancabili, erano allenati alle peggiore porcherie”a volte mi vergognavo di quello che stavo facendo, ma stavo godendo troppo per pentirmene.
Ad un certo punto uno dei gemelli si sedette sulle gambe dell’altro”non credevo ai miei occhi”quello seduto aveva il cazzo duro e diritto verso l’alto e l’altro semplicemente gli mise l’ano sul glande e si lasciò andare giù’.impalandosi fino in fondo’..l’altro si mise a muovere i fianchi mentre lo inculava e quello sopra si segava mentre veniva inculato”.io mi inginocchiai vicino a loro sul divano e presi in bocca il cazzo di quello di sopra’.lo succhiavo e mi eccitavo perché sotto le palle di quello che tenevo in mano e in bocca, continuavo a vedere l’altro che lo stantuffava implacabile nel culo” Vicino a me era seduto Giorgio che teneva schiacciata la testa di Agnese che gli faceva un pompino e lui allungò la mano e mi mise due dita nella fica cominciando a farle ruotare. Il gemello mi venne in bocca mentre io godevo con le dita di mio figlio che mi penetravano la fica, l’altro gemello vidi che stava venendo nel culo del fratello. Con la coda dell’occhio durante l’orgasmo notai che mio figlio prendeva qualcosa da un cassetto’.era un vibratore’..il mio vibratore’.conosceva anche quello’. Mise mia cognata a 4 zampe, le diede il toy in mano e lei prontamente lo mise nella fica, mentre lui di scatto andava dietro di lei e le metteva il cazzo nel culo”.Furono gli ultimi a venire, lui nel culo e lei ebbe un orgasmo provocato dal giocattolino”..si accasciarono esausti come tutti i noi, ma i gemelli in breve furono di nuovo pronti.
Eravamo sudate, sporche all’inverosimile, il trucco che ci colava dagli occhi, il rossetto ormai scomparso, per un attimo di sfuggita mi guardai in uno specchio e vidi un mostro’.una laida vecchia puttana scomposta, da tanto che ero sconvolta da quella maratona di sesso’..Agnese non si era vista, ma era nelle stesse condizioni” I ragazzi erano come invasati’..non avevano più freni né limiti. Ero seduta sul tappeto per terra con il capo appoggiato al sedile del divano e un gemello subito si era inginocchiato sul cuscino del divano con le braccia appoggiate alla spalliera. In quella posizione aveva la mia testa fra le sue gambe il cazzo pendeva in giù diritto sulla mia bocca”.la aprii e cominciai a succhiarlo”.. ‘Anna, zietta troia, succhiami il cazzo dai, mungilo con quella bocca da vacca che ti ritrovi’..’ e io lo afferrai, lo presi per le palle e me lo cacciai in bocca. ‘ Porco maiale, te lo consumo questo cazzo a furia di succhiartelo’. Non avevo bisogno di fare sforzi’.lui cominciò a muovere le reni su e giù e letteralmente mi chiavava in bocca dato che in quella posizione ero immobilizzata. Godevo come una pazza, le mie mani non si stancavano di tormentarmi la fica che non mi si asciugava mai”da troppo era in astinenza. Mentre facevamo quel quadretto idilliaco mio figlio salì in piedi sul divano, dietro il gemello e semplicemente lo inculò”’.. Secondo me quei tre quando erano soli in casa facevano sesso tra loro da tempo’.erano bisex’..le sorprese non finivano mai”’ Vedevo il cazzo di mio figlio nel culo del gemello, le sue palle sbattere contro le sue, mentre quelle del gemello sbattevano contro il mio mento ogni volta che mi arrivava il cazzo in gola”.Ad ogni colpo di reni che dava mio figlio nel culo, l’uccello del gemello aveva un contraccolpo nelle mia bocca, lo sentivo indurirsi ulteriormente”gli piaceva proprio”. fino a che sborrò copiosamente nelle mia gola’.ero bloccata’.volevo aprire la bocca, ma non riuscivo’.mi restava difficile anche ingoiare, dibattendomi allargai ancora un po’ le labbra e subito la sborra mi colò ai lati della bocca”’.una lingua cominciò a leccarla’..era quella di Agnese che continuava a sussultare mentre lo faceva’..mi accorsi che qualcuno la stava scopando o inculando non so”. non vedevo bene”.e qualcuno si stava introducendo nella mia fica e scopava anche me”’io ero sempre con la testa piegata sul cuscino del divano e col cazzo in bocca”non vedevo nulla”sentivo il fiato caldo e la bocca di Agnese sulle gote”.leccava anche lei l’asta del cazzo di suo figlio che era piantata profondamente nella mia gola”..mi cominciai a tormentare il clitoride mentre mi scopavano’.non volevo nemmeno sapere chi era”venni per l’ennesima volta e lo stesso successe a mia cognata”non potevo urlare di piacere’..potevo solo grugnire’..il cazzo in gola non me lo permetteva”..ed era sempre abbastanza duro, ma che resistenza avevano questi?.
Continuammo ancora”.eravamo come in un sogno, non sembrava nemmeno più reale la cosa’..succhiai ancora cazzi, me lo rimisero nel culo e nella fica non so quante volte”avevo perso il conto dei miei orgasmi’non mi reggevo più in piedi e mia cognata non era messa meglio”.eravamo quasi due bambole nelle mani di quegli assatanati che non contenti di distruggere noi, si spompinavano e si inculavano anche tra loro”’. Noi due non avevamo più la forza di alzarci da terra”..ogni tanto ci arrivava un getto di sborra addosso, ma non guardavamo nemmeno più l’autore’..eravamo letteralmente distrutte. Anche i porconi ad un certo punto gettarono la spugna”.erano consumati anche loro”. ‘Brave zoccolone, ci avete prosciugato”.non ci viene più nemmeno su’..ora dovete darvi una pulita’.andiamo in bagno’. Era una buona idea e tutti e cinque ci trascinammo verso il bagno un po’ malfermi”..ora mi stavano uscendo un po’ di doloretti dappertutto dopo l’intensa ginnastica e i contorcimenti che avevo fatto. Decisamente malgrado tutto non eravamo più ragazzine”
Io e Agnese entrammo nella vasca per aiutarci a portate via le macchie di sborra da cui eravamo ricoperte e i tre ragazzi erano sempre lì”.’Voi cosa aspettate?’ chiesi’. ‘Dobbiamo fare pipì’ fu la risposta. Stavo per prendere la spugna sul bordo della vasca per passarla sulla schiena di Agnese, quando mi colpì qualcosa di caldo”.mi voltai e” ci stavano pisciando addosso, tutti e tre insieme in piedi accanto al bordo della vasca. Noi eravamo sedute dentro e non riuscivamo nemmeno ad alzarci’..tre getti di piscio bollente ci colpivano il corpo, il viso,la bocca, la fica’..dovevamo anche tenere il respiro per evitare che ci andasse nel naso”ci gocciolavano i capelli’..dapprima ero furiosa con loro che ridevano e continuavano a darci delle maiale, ma poi avvenne una cosa strana”.mi piaceva”possibile che mi stessi bagnando un’altra volta”.quell’odore acre mi eccitava, il sapore salato pure’..vedevo che la stessa cosa la provava mia cognata’.aprii la bocca per ricevere il getto bollente direttamente e quando fu piena inghiottii e la bevvi’..non mi sembrò disgustosa’.al contrario. Riempii la bocca di nuovo e mi avvicinai a d Agnese che aveva fatto la stessa cosa”’..ci baciammo con le bocche piene di piscio scambiandocelo e mentre lo facevamo il terzo pisciava sulle nostre labbra e le lingue avviluppate nel bacio”..
Quando i cazzi si furono svuotati li prendemmo in bocca per succhiare le ultime gocce”.puzzavano di latrina, ma mai odore forte lo trovammo più piacevole.
Ci alzammo in piedi e obbligammo tutti e tre ad appoggiare la nuca sul bordo della vasca seduti per terra”..alzammo una gamba e dilatammo la fica con le dita’.’Un ringraziamento dalle troie ai loro maiali’ dissi, e cominciammo a nostra volta a pisciare sui loro visi”’Il piscio di una donna dalla vescica piena non &egrave indifferente, &egrave una cascata in piena e violenta che si riversò nelle tre bocche che loro tennero spalancate”e poi fecero a gara a pulirci con le lingue le ultime gocce che ci sgocciolavano dalla fica”.. quelle lingue ebbero il potere di eccitarmi un’altra volta, ma per ora basta’.la mia sete di sesso per oggi era stata abbondantemente saziata’..
Era veramente finita”.ci attardammo nel bagno a pulirci tutti quanti e poi fu come se nulla fosse successo. I gemelli tornarono a casa loro, Giorgio se ne andò in camera sua e io e Agnese restammo in salotto a scambiarci le nostre impressioni”
‘Allora Anna, che ne dici? Credevi che i nostri figli fossero così maiali? Io sapevo dei gemelli, ma fino a questo punto no. Mi sa che il santarellino di tuo figlio fa il regista dei loro incontri e chissà se quando siamo al lavoro fanno venire a casa qualche troietta”’
‘Facciano pure”mi sa che non dobbiamo preoccuparci più di cercare svago fuori, con tutte le complicazioni che ci sono”.comunque Agnese avevano ragione, siamo due porche colossali, maiale e troie come poche”..’
Nel dirlo scoppiai in una risata talmente contagiosa che ci ritrovammo tutte col mal di pancia dal gran ridere”’..tanto che spuntò Giorgio serio serio per dirci se potevamo fare meno casino dal momento che lui doveva studiare. Allora sì che non la smettemmo più di ridere””

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