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Racconti erotici sull'Incesto

Mamma compiacente

By 8 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Lei è una donna abbastanza simpatica, allegra ed anche bona, perché nonostante i suoi 48 anni conserva ancora tutte le sue curve, come quando aveva quindici anni di meno. A parte il viso, dal qual,e traspare tutta la sua aria trasgressiva, e il petto fiorente, con due bocce polpose e sode, la parte forte e più appariscente del suo corpo è senza dubbio il culo: un posteriore ampio, sporgente, invitante.
Il culo di mia madre mi ha sempre attratto, anche se avevo sempre rimosso un desiderio morboso, che giudicavo peccaminoso. Ma, col passare del tempo, dopo che mi erano venute all’orecchio talune dicerie sulla sua infedeltà coniugale, le fantasie proibire avevano cominciato a prendere il sopravvento. Da un lato resistevo a credere che lei cornificasse mio padre; dall’altro lo giudicava comprensibile, dato che lui stava spesso lontano da casa e se ne fregava altamente di lei e della famiglia.
Avevo 19 anni ed avevo cominciato a frequentare l’università. Era un venerdì sera e, come ogni settimana, rientravo a casa. Aprii la porta e, prima che la richiudessi, mi sentii chiamare :
‘Paoloooo!……sei tuuu?’
‘Sì, mammaaaa… sono appena arrivato’.
Sentii che mi rispondeva qualcosa, mi era sembrato di capire ‘vieni’, e mi apprestai a raggiungerla in camera sua; ma, appena aprii la porta, me la ritrovai in piedi tutta completamente nuda. Rimasi attonito per qualche secondo, non sapendo più dove guardare, se il suo triangolo di peli scuri oppure le tette abbondanti ma sode.
‘Ehi! ‘. Non si bussa?’
Ero ancora abbagliato da quella vista e non riuscii a risponderle mentre lei frettolosamente si infilava la vestaglia.
‘Beh, che fai lì impalato? Ti sei mi rimbambito!’
‘No’ èèè …. cheeee ‘.. non mi aspettavo di trovarti così!’
‘Così come?’
‘Eee ‘ri tutta nuda!’
‘Embè? ‘. cosa c’è di tanto strano? ‘. sono tua madre!’
Lo disse sorridendo con un pizzico di incredulità, ma io cercai ancora di giustificare la mia reazione:
‘Sarai anche mia madre, però ‘..’
‘Però?…’
‘Però, sai, certe cose non ti lasciano indifferente’.’
‘Ma non dire stupidaggini!’
E scoppiò a ridere mettendosi seduta sul bordo del letto. Io, ancora imbarazzato, le risposi:
‘E va bene, tu ci scherzi ….. intanto mi hai messo addosso un’agitazione!’
‘Non mi dirai che ti sei eccitato?! ‘. Non credo che tua madre può farti questo effetto!’
Mi guardò con più attenzione concentrando lo sguardo sulla mia patta visibilmente ingrossata.
‘Fai vedere ‘. Davvero ti si è inalberato l’uccello?’
‘Lo vedi da te ‘. E ora è mica facile farlo tornare a cuccia!’
Tra il serio e lo scherzo mi fa un cenno con la mano dicendomi:
‘Vieni qua …… fammi vedere……’
Mi accostai vicino a lei mentre allargava le gambe per avermi più vicino, poi con mia grande incredulità la vidi slacciarmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo durissimo. In un attimo cambiò espressione e si fece rossa in viso, non so cosa si aspettava. Poi, dopo aver sospirato, esclamò con voce tremante:
‘Mmmhh …… quant’è…..gr’ ooss’ ssooo…… e com’è duro!’
Lo stringeva con una mano, quasi per accertarsi che era vero, e indugiava, al che un po’ preoccupato le dissi:
‘Mamma, mica possiamo restare così ‘. può arrivare il babbo?’
‘Chi, lui? ‘. no, non torna ‘. mi ha chiamato poco fa ….. ritorna poidomani … il cornuto!’
Quell’imprecazione così netta mi ruppe qualcosa dentro, non commentai, ma accentuò l’eccitazione si accentuò.
Mentre continuava a stringermi il cazzo, mi chiese:
‘E adesso come fai?….. vuoi che ti aiuti ….. io?’
Visto il clima inaspettato, imprevedibile, quasi surreale, di quella situazione, mi feci un po’ di coraggio e, sperando di non contrariarla, le dissi:
‘Beh, certo, se te la senti di ‘. addolcirmelo un po’ ‘..’
Mi sorrise in maniera accattivante, poi si avventò sul mio cazzo ed incominciò a pomparlo. Come se non aspettasse altro.
Provai una sensazione bellissima, sublime. Ci sapeva fare. Infatti con una mano mi solleticava i testicoli, con l’altra mi faceva una sega e con la lingua mi tormentava la cappella.
Sentii che ero prossimo all’orgasmo, l’avvertii:
‘Mammmaaaa……. eccoomiiiii!’
Ma lei non si smosse, anzi se lo infilò fino alla gola. Io stavo al limite, non ce la feci più e :
‘Eccolooooo …….. sssììììììì …. mammmmmaaaaaa…….. aaahhhaaa…. ssssììììììì…..!!!’
Le venni dentro la bocca senza aspettare il suo consenso, ma lei continuava a leccarlo ancora. Quando lo lasciò mi resi conto che aveva inghiottito tutto, e fu proprio lì che, senza pensarci, mi uscì:
‘Mamma, sei una troia ‘ una dolcissima troia!!!’
Si alzò di scatto, mi resi conto di aver esagerato con le parole, ma era troppo tardi per riparare. Notai subito il suo viso deformarsi per la collera, ma anche un velo di libidine. Mi allentò uno schiaffone e poi mi disse:
” E tu sei uno sfacciato sporcaccione!!!’
Si sdraiò sopra il letto a gambe larghe mettendomi in mostra tutta la sua ficona e mi ordinò perentoriamente:
‘E adesso …. leccamela tu la fica…….. brutto svergognato!’.
Esitai un secondo, e lei sempre aggressiva:
‘Avanti….. porco segaiolo che non sei altro!…. non ti piace più la fica di tua madre?’
Mi inginocchiai vicino al letto trovandomi con la faccia proprio vicinissimo alla sua fica, lei mi spalancò le gambe, poi con una mano mi forzò la nuca dicendomi:
‘Cosa aspetti?…… Dài, lecca!’
Ero veramente affascinato dalla sua fica, la guardavo con gli occhi trasognati. Con l’altra mano si aprì le grandi labbra scansando i peli ed io incominciai a leccarla dolcemente, con adorazione. Dopo un po’ incominciò a lamentarsi e a muoversi con il bacino, mi sfuggiva dalla bocca, dovetti intervenire con le mani tenendola ferma per i fianchi. Quando le lappai il clitoride, quasi urlò:
‘Lì…. sssìììììììì… continuaaa……’
Incominciò a singhiozzare come se stesse piangendo :
‘Aaahhh…… aaahhh….. aaahhh… ssssìììì…. aaahhhh…. sì…sìììì’.’
Mentre si consumavano gli ultimi spasmi, mi accorsi di avere la testa stretta tra le sue calde cosce. Si lasciò andare in un ultimo colpo di reni e venne rantolando, i suoi schizzi mi investirono la bocca ed il muso.
Dopo un minuto allentò la presa ed io mi liberai; si alzò con il busto trovandosi seduta sul bordo del letto ed io tra le sue cosce, si coprì tirandosi addosso i lembi della vestaglia.
La guardai, ed era come se fosse la prima volta, aveva un’espressione per me nuova. Gli occhi lucidi come se avesse pianto, la fronte un po’ sudata, le labbra ancora più espressive e sensuali. Disse con aria svagata:
‘Sono venuta subito… come una ragazzina”
‘Mamma, anch’io prima sono venuto subito … come si fa a resisterti? anzi, guarda ‘.. mi sta venendo duro di nuovo……’
Mi sfilai i pantaloni e la camicia in un attimo, poi col cazzo in resta mi avvicinai a lei chiedendole:
‘Me lo lecchi ancora?’
Lo fece subito, ma questa volta per il proprio gusto, infatti fu molto più dolce, ci giocava anche, tanto che mentre mi sbocchinava me lo incastrò tra le sue tettone.
La libidine salì al massimo grado, mi cresceva in corpo la voglia di esplodere. Perciò la invocai:
‘Mammmmmaaaaaa…… basta ‘ non resistoooo ‘. voglio penetrarti, voglio scoparti…’
Mi lasciò e con dolcezza si allungò di traverso sopra il letto; non si scoprì, mi invitò soltanto:
‘Sì, hai ragione, porcellino mio, vieni’.. la porca della tua mamma vuole essere chiavata!’
Il suo linguaggio era proprio da troia e la mia volontà era appunto di trattarla da troia per aumentare la mia libidine. Quando le fui sopra si aprì la vestaglia e spalancò le gambe. Mi trovai con il cazzo giusto sulla sua fica, sentivo le grandi labbra bagnate e scivolose, avanzai gradualmente, ma con un colpo di reni lei se lo tirò tutto dentro.
Fu un risucchio vertiginoso, tant’è che gridai con voce ansimante:
‘Mammaaaaaa….. attenta che ‘..’.
E lei, cogliendo al volo la mia preoccupazione:
‘Stai tranquillo, tesoro… puoi sborrarmi dentro … lo sai, prendo la pillola…’
La sua disponibilità mi esaltò tanto ed anche oltre. Mi scatenai e, mentre la stantuffavo come un ossesso, le gridai in faccia:
‘Che troia che sei mamma! puttana ‘ una bellissima puttana!’
Mi sentivo troppo bene, la stavo chiavando con bestialità, e lei lo apprezzò sospirando:
‘Oddioooooo… che cazzo favoloso …. che hai … figlio mio…’
La scopavo e continuavo ad apostrofarla senza riguardo:
‘Ti chiavo, zoccola ‘. Ti sfondo la fica, vacca!’
E lei, lungi dal risentirsi, rincarava la dose:
‘Sì, sì, amore di mamma ‘. Mi stati trivellando ‘.. Mi fai sentire troia ‘.. Continua’.. Chiavami forte ‘..’
‘Sei una porca, una maiala ‘. Hai bisogno solo di cazzi che ti sfondano!’
‘Sì, sì, è vero ‘. Dai, sfondami l’utero!’
‘Zoccola, ti voglio riempire di sborra!….. sìììì ‘. eccoloooo ‘. eccomiiiii ” aaaahhhhh ”.. vengo, vengoooooo ‘.. mammaaaa” sborroooooo!!!’
Mi ritrovai sopra di lei incastrato tra le sue calde cosce, appiccicato con il viso al suo, poi mi resi conto che tenevo una mano sulla sua natica e l’altra dietro il collo. Allentai la presa e mia madre fece un sospiro, poi con sicurezza mi chiese:
‘Ma dimmi, avevi già scopato, vero?’
‘Sì, qualcosina…… ma niente di paragonabile alla chiavata di oggi con te!’
‘Mah, mi auguro che con le tue amiche non fai così”
‘Perché ?… come l’ho fatto?’
‘Mi hai scopata come una bestia…’
‘Scusa, mamma….. non me ne sono reso conto’ sei tu che mi hai travolto’.
‘Non ti devi scusare …. mi piace essere chiavata così’. ad essere trattata da porca mi eccita e mi fa godere di più …. volesse il cielo mi trattasse così quel coglione di tuo padre!’
‘Mi pare di capire che non sei soddisfatta di lui ‘. è per questo che gli metti le corna?’
‘E tu che ne sai? ‘ Guarda che gli sono stata fedele per tanti anni ‘. Ma lui non c’è mai e, quando c’è, una botta e via ‘. ed io che faccio? ‘. La tengo in naftalina?’
‘In effetti non so darti torto ‘ come fa papà a non accorgersi del bendidio che si perde?’
‘Mah ‘ chissà ‘. ormai su di lui non faccio affidamento ‘ forse ha altre terre da pascolare, il cornutone!’
La conversazione con mia madre aveva preso la piega di una confessione spregiudicata, con una forte intonazione di complicità. Ad un certo punto, lei mi sorrise, mi accarezzò e mi disse:
‘Lo sai che mi hai fatto godere tanto ‘ per me sei stata una bella scoperta ‘. Anche se mi ero accorta da tempo dei tuoi sguardi un po’ malandrini’.’
‘Sììì? ‘ E come te ne sei accorta?’
‘Beh, quando sei in casa mi stai sempre a spiarmi … vuoi negarlo?’
Mi aveva scoperto, arrossii lievemente, ma visto in che stato eravamo ritrovai subito il coraggio di replicarle:
‘Non ti spio ‘. ti guardo di nascosto, così, per rispetto”
‘Bel rispetto!… stai sempre a guardarmi il culo! ‘ ma ti piace tanto il mio culo?’
‘Beh ‘ sì’. mamma ‘. non so’.’
‘Guarda che non devi prendertela né vergognarti! ‘. ognuno di noi ha i propri gusti ‘. e poi chi ti dice che non piaccia anche a me ‘.. darlo via?’
Ma era mia madre che pronunciava quelle parole così sboccate? Per di più le aveva dette in tono assai malizioso, quasi facendomi l’occhietto:
‘Mamma, guarda, solo a parlarne me l’hai fatto drizzare un’altra volta!’
‘Mmmhhhh ‘.. ti piace tanto questo culo?’
‘Mi fa impazzire, mamma! ‘. Me ne sono fatte di seghe! ‘.’
‘Pensando di incularmi?’
‘ Mmmmhhh’. sì!’
‘Sei proprio un porco, Paolo!’
Detto questo, si girò a pancia sotto esponendo in bella vista le sue chiappe. Il suo invito era più che esplicito.
‘Mamma, posso?’
‘Se ti piace tanto?’
Mi spostai dietro di lei e cominciai a palparle le chiappe e ad allargare il solco che le divideva.
‘Che bel culo che hai, mamma!’
‘Su, datti da fare ‘.. ma vai piano con quel bell’affare cha hai! ‘. Dai, leccami prima per bene il buco”
Mi chinai in mezzo alla sue chiappe, col naso odorai l’orifizio, poi cominciai a infilare la punta della lingua nella rosetta bruna dell’ano.
‘Dai, così, affonda di più la lingua ‘ sììì ‘. mmmhhhh ‘. un altro po’ ‘. così ‘. ora mettimelo dentro ‘ piano”
Che bello profanare il culo tanto agognato di mia madre!
Procedevo lentamente ma inesorabilmente. In breve, superato l’attrito iniziale, il cazzo aveva cominciato a scivolare più speditamente. Arrivato quasi a metà, con un colpo deciso glielo infilai sino in fondo facendola lamentare per il dolore.
‘Ahiai ‘. Pianooo ‘. Ti ho detto di fare piano ‘. Così me lo rompi!!!’
Le sue recriminazioni non le ascoltavo nemmeno, mi sentivo in paradiso, quasi deliravo:
‘Che culo! ‘. Finalmente! ‘.. Nel culo di mia madre!’
Il dolore per lo strappo le era passato, ora anche lei godeva e gemeva di piacere:
‘Ecco ‘ sìììì ‘.. bravo’.. inculami così, svergognato!’
‘Ahhh ‘ sììì’. ti piace il cazzo in culo, vero mamma?’
‘Sì, porco, mi piace ‘ mi piace che mi entri dentro fino all’intestino!’
‘Chte troia che sei! ‘. Aaahhhh ‘. Che belloooo!!! ‘ mmm’. Mi fai impazzireeee’.. non resistooooo!!!’
‘Sì, dai, porcellino di mamma, lasciati andare’ sborrami in culo ‘. Dai che ci sono anch’io’.’
‘Mmmhhh ‘.. mammaaaaa ‘. sìììì’.. eccomiiii!!!’
‘Sììì ‘. Dai ‘. sei una bestia, Paolo!…. vieni, vieniiii!!!’
Mi scaricai tutto nello sfintere materno; sborrò anche lei in contemporanea, gridando la sua goduria all’unisono con me.
Poi si sdraiò sopra il letto così com’era ed io le andai sopra tenendole ancora il cazzo dentro; sentivo le sue chiappe sul mio ventre ed il cazzo ancora non si ammosciava.
Restammo ancora un po’, poi il cazzo si smosciò , mi ritrassi e ci mettemmo entrambi con la pancia all’aria. Continuò a percorrere il mio corpo con le sue dita e ad esternare la sua goduria. Poi all’improvviso osservò:
‘Sai che ti dico? ‘ credo che non metterò più le corna a tuo padre”
Restai per un attimo meravigliato da quelle parole, poi le domandai:
‘Non capisco, ma se ti sei pentita di averlo fatto, sono contento ‘.’
Mi rispose subito sghignazzando:
‘Ma che hai capito? ‘. Volevo dire che non avrò più bisogno di cercarmi amanti occasionali fuori di casa ‘ ora ci sei tu!’
Non avevo capito bene cosa intendesse dire. La guardai con aria interrogativa. Lei mi sorrise di nuovo ed esclamò:
‘Queste non sono corna!’, esclamò, e ‘questa ”, aggiunse strizzandomi con le mani il cazzo, ” è roba mia!’

—-
roki_rae@hotmail.it

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