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Racconti Erotici Lesbo

1998: L’esame preparato con Veronica, Nicoletta e Chiara

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ricordo ancora la tensione per il primo esame. Ero insicura, e avevo
una paura fottuta che il terribile professor T. mi facesse a pezzi. E
già pensavo a come avrei dovuto giustificarmi con i miei genitori. Ma
lo stesso problema lo avevano le mie amiche, Veronica, Chiara e
Nicoletta. In quattro, la tensione un po’ si attenuava. L’esame era di
Venerdì, e fino al giorno prima avevamo studiato ognuna per conto
proprio. Ma per l’ultimo giorno avevamo progettato un ripasso generale.
Un’ultima occhiata ai libri e poi, interrogazione generale a turno.

Ci trovammo tutte a casa mia, che era quella disponibile e dove avremmo potuto studiare in pace senza essere disturbate da nessuno. Così iniziammo presto a ripassare. Avevamo poca voglia di scherzare, era la
paura e la tensione a tenerci sulle spine e a spegnere il nostro
abituale umore allegro e spensierato.

Io mi accomodai sul mio letto. Veronica si mise sullo stesso, però sul
lato opposto. Nicoletta era seduta su una sedia e appoggiava il libro
sul tavolo, mentre Chiara si era tranquillamente seduta per terra.
Faceva caldo, era giugno. Indossavamo tutte delle magliette, tranne la
sottoscritta che aveva una canottiera. Ovviamente, visto che stavamo in casa, non portavo il reggiseno.

In casa c’era un silenzio surreale. Tutto taceva. Poi Veronica mi si
avvicinò per chiedermi qualcosa. In seguito capii che era un
pretesto…comunque mi fu a pochi centimetri, con il libro fra le mani.
Mi chiese qualcosa che ora non ricordo. Io le risposi ma notai che non
mi ascoltava. La guardai e vidi che era più interessata alle mie tette
che al libro e all’esame. Le sorrisi, un po’ imbarazzata. Lei
continuava, imperterrita. Finchè mi mise una mano dentro la canottiera, e non aveva alcuna intenzione di toglierla. Intanto mi massaggiava e mi stuzzicava il capezzolo. Poi mi disse:
‘Ti ricordi?’ Riferendosi ovviamente a quella prima nostra avventura
avvenuta sullo stesso letto qualche anno prima.
Così attirammo l’attenzione delle altre due ragazze. Io divenni rossa,
perchè non volevo che si conoscessero i miei trascorsi lesbici, specie
con due santarelline come Chiara e Nicoletta. (O almeno così credevo…)

Ma loro sorrisero e deposero i loro libri, più interessate a quanto
stavamo facendo io e Veronica. La quale non perse tempo e mi sfilò la
canottiera. Così le mie tette divennero pubbliche e lei iniziò a
succhiarmele. Con stupore notai che la stessa cosa stava facendo Chiara con Nicoletta! Le tette di Chiara erano un po’ più grosse delle mie, e non ne ero al corrente. Così stetti al gioco, perchè nel frattempo mi stavo eccitando, devo ammetterlo!

E feci anch’io il mio dovere, scoprendo e ciucciando le tette della mia
procace e porca amica. E la stessa cosa, in simbiosi, fecero le nostre
amiche. Ma non feci in tempo a finire quel che avevo iniziato che le
due ragazze si alzarono e vennero tutte sul mio lettone matrimoniale!
Io ero turbata. Pensai: ‘E ora cosa diavolo vogliono farmi?’ ma un’idea
ce l’avevo già…

Infatti, in un attimo mi furono addosso, tutte e tre. Veronica, la più
maiala, stava provvedendo a togliermi i pantaloni. Chiara iniziò a
baciarmi in bocca con la lingua, mentre Nicoletta si piombò sulle mie
tette, con avidità. In paradiso però ci arrivai quando Veronica mi
tolse le mutande e iniziò a leccarmela con gioia. Chissà perchè le
donne la leccano meglio degli uomini…ma tant’è, ormai ero lì e volevo
divertirmi. Ben presto le due si spogliarono e iniziarono a leccarsela
a vicenda, a mo’ di 69. E fummo noi, io e Veronica, per una volta ad
imitarle.

Ad un certo punto Nicoletta mi toccò la schiena, come se chiedesse il
cambio. E io l’accontentai. Lasciai Veronica ancora allupata e mi
avvicinai a Chiara. Che fu ben lieta di accogliermi. Le infilai senza
mezzi termini la lingua tra la sua vagina, mordicchiandole le grandi
labbra con delicatezza. mi piaceva, anche perchè era la prima volta che
vedevo una figa rasata completamente. E poi aveva un buon profumo. Lei
si prese tutti i miei baci e ricambiò il favore solo quando fui io a
invitarla a farlo, allontanandomi da lei. E lei volle esagerare. Oltre
a leccarmela mi infilò dentro prima un dito, poi due e poi tre.

Devo ammetterlo, mi sentivo eccitata ma anche un po’ arrabbiata. QUeste tre venivano a casa mia, iniziano a scoparmi e a scoparmi come se fossi un oggetto! Ora devo prendere l’iniziativa. Mi ricordai che una volta Veronica mi disse che proprio Chiara non lo aveva mai preso dietro. Si era sempre rifiutata con sdegno. E io allora la feci girare. Per non insospettirla gliela leccai. Poi però senza troppa cortesia le misi un
dito nel suo dolce buchetto anale. Lei emise un gemito, che richiamò
l’attenzione delle altre due. Che si avvicinarono a lei. Per rendere il
tutto meno doloroso, Nicoletta iniziò a baciarle le tette. Poi Veronica
tirò fuori non si sa da dove un cazzo di gomma e mi tolse il dito dal
culo di Chiara. Iniziò a stuzzicarla fino a metterglielo dentro. E lei,
che si era sempre rifiutata, era davvero al top della goduria. Gridava
così tanto che i miei vicini probabilmente stavano sentendo tutto e
immaginando le maialate che si compivano in casa mia.

La scena, immagino, doveva essere quanto di più desiderato da ogni
uomo: quattro ragazze ventenni che se ne facevano di tutti i colori su
un letto di una normale casa di Bologna…
Alla fine, eravamo tutte stanche. Però non eravamo più tese per
l’esame. Io allora chiesi a Veronica se avesse pensato prima di venire
da me a questa ammucchiata. Lei rispose di no. Però poi disse: ‘Cos’è,
sei gelosa? Pensavi che certe cose le facessi solo con te?’
Notai che Nicoletta e Chiara si misero a ridere. Io, allora, le
dissi: ‘ Sei proprio una troia!’. Tra parentesi, il risultato
dell’esame fu: Tiziana 30, Veronica 28, Chiara 28 e Nicoletta 29. Tre
studentesse modelle…

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