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il corso antincendio

By 21 Gennaio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Anna, ho 43 anni. Sono una donna assolutamente normale, non mi vesto in maniera vistosa o sexy, amo le scarpe basse e sono sposata con Mario che ha la mia stessa età. Abbiamo messo al mondo un figlio ormai grande e insieme amiamo molto godere dei piacere del sesso, ma senza trasgressioni, o fantasie varie, scopiamo ogni volta che ne abbiamo la possibilità o voglia. Lui è un bel maschio, e a letto ci sa fare. Mi eccita tanto, mi lascia godere e quando non ne posso più lo cavalco e mi godo il piacere che mi fa provare il suo cazzo assolutamente normale, e vi assicuro che alla fine mi sento veramente appagata. Ho fatto questa precisazione perche quello che mi è capitato ha di fatto cambiato la mia vita. Lavoro come dipendente statale, cioè lavoro in una scuola come impiegata. Assieme a me ci lavorano anche altre persone, e ci comanda un direttore che è un vero bastardo, specie nei mie confronti, per il semplice motivo che non gli lecco il culo come fanno le altre colleghe. Ovvio non lo fa in maniera esplicita, di essere un bastardo con me, ma nei modi e tempi in cui lui riesce a farmi delle vere e proprie carognate, ogni volta che se ne presenta l’occasione. L’ultima due giorni addietro. Appena rientrata da tre giorni di ferie, mi vedo assegnata al corso antincendio. Protesto, dicendo che non ho la minima idea di quale utilità sia, una come me, che ha paura anche di una sigaretta, vada a fare questo corso. La sua risposta elargita con un sorriso ironico da vero bastardo, è che il ministero ha emanato una circolare in cui si chiede di addestrare del personale al corso antincendio, e poi che tutte le altre sono impegnate in altri corsi questo spetta a me. Ovvio, le altre si sono fatte assegnare ai corsi più semplici, e meno impegnativi, mentre io che non lo riverisco, e non mi faccio palpare il culo, come fa alle altre, mi tocca l’antincendio. Puntuale, alle nove mi presento presso un centro congressi di un noto albergo, dove si tiene il corso che ci impegnerà tutto il giorno. Scopro di non essere la sola incazzata per il corso, ma siamo circa una trentina fra uomini e donne che si devono in ogni caso spupazzare questa gran rottura. Quando vediamo entrare i tre Vigili del fuoco che ci faranno il corso mi viene un vero e proprio tuffo al cuore. Mi trovo davanti Lucio, e Roberto, due ragazzi che ho conosciuto tanti anni addietro, e di cui ero innamorata. Il terzo non lo conosco, è il loro capo, un bell’uomo sulla cinquantina ben portati. Se è vero che ci sono donne che subiscono il fascino della divisa io sono fra quelle. Me li ricordo ragazzi. Avevo diciassette anni, e lui, e Roberto, entrambi appena diciotto. Due brevi storie del passato, che mi sono subito tornate in mente perche non è che ci siamo lasciati, per un valido motivo, ma perche loro sono partiti dopo il concorso nel corpo dei Vigili del fuoco, e da allora non li ho più visti fino ad oggi. Bastano poche occhiate, e subito loro mi riconoscono, e quando mi danno i vari fogli, con tutto quello che ci spiegheranno, Lucio mi passa vicino e mi saluta.
“Ciao Anna, che bello rivederti, ne è passata di acqua sotto i ponti da allora. Come stai?”
Lo guardo, e resto stupita dal suo fisico splendido. L’anno che ha più di me, gli dà una forma fisica stupenda. Alto, asciutto, e le sue braccia sono molto forti, guardandolo ti danno la sensazione che se ti stringono, il mondo non potrà farti nulla di male. Anche Roberto mi ha riconosciuta, e mi saluta con un bel sorriso. Mi sento uno strano languore in corpo. Che mi succede? Sono una donna sposata, una madre esemplare, una moglie fedele e amo mio marito, ma per tutte le prime due ore di corso i nostri sguardi si sono incrociati di continuo, sia con uno che con l’altro. Alla pausa sigaretta e caffè, mi sono intorno. Andiamo al bar del centro congressi e mi subissano di domande. Sono affiati, lavorano nella stessa squadra, Lucio è il capo, mentre Roberto è l’autista anziano del gruppo. Mentre mi stanno addosso, scopro che sono sposati, e che anche le loro mogli sono amiche, hanno un maschio e una femmina ciascuno e fra loro il rispetto e l’affiatamento è molto forte. Stò bene con loro, anche se mi sento dentro lo stomaco le farfalle. Mi hanno tremato le gambe, quando mi hanno abbracciato e dato un bacio sulla guancia. Ho mille domande con me stessa, e non trovo valide risposte. Continuiamo il corso, e per tutto il resto delle due ore successive, non mi levano gli occhi di dosso. Noto che fra loro si scambiano occhiate e intese a gesti, che in ogni caso mi riguardano. Spesso, li vedo parlare sottovoce, e annuire subito dopo. Finite la varie spiegazioni, ci sottopongono ad una serie di domande su quanto spiegato, non mi ricordo una mazza di tutto quello detto, e Roberto mi si avvicina, finge di controllare le mie risposte, ma in realtà è lui che mi suggerisce le risposte. Alla fine, mi fa un sorriso compiaciuto, e se ne torna con gli altri. Per tutto il tempo che è stato vicino a me, sembrava che il mio respiro fosse molto irregolare, il cuore mi batteva come quando da ragazzina lo baciavo. Mi sono sentita una stupida, ma non ho trovato nessun motivo per non esserlo. Finita la parte teorica, si passa a quella pratica. Per fare questo ci dobbiamo spostare nella loro caserma, e il capo ci comunica, che chi vuole può usufruire della loro mensa per un pasto veloce. Sto per accettare, quando Lucio mi trascina da parte, e mi dice che non serve, noi tre pranzeremo insieme fuori della caserma. Mentre tutti vanno in caserma noi ci fermiamo in un piccolo ristorante lì vicino e mi ritrovo con loro seduti accanto a me. Ho la sensazione che mi sto eccitando, ad essere in mezzo a loro, e questo per una donna semplice e tranquilla come me non va bene. Mi chiedono di mio marito, mi parlano delle loro mogli, ma ho sempre i loro occhi addosso, e non indosso nulla di sexy o provocante.
“Ti ricordi quando stavamo insieme? Sei sempre la bella ragazza acqua e sapone come allora. “
Guardo Lucio che mi ha fatto questa complimento.
“Lascia perdere, mi stai adulando inutilmente, ho avuto una gravidanza, ho quaranta tre anni e tu mi dici che sembro ancora una ragazza? Mi vuoi prendere in giro, ma non attacca. Piuttosto che tipo è tua moglie?”
Loro si danno uno sguardo d’intesa, poi lui mi risponde.
“Le nostre mogli sono amiche da sempre. Lavorano insieme, con turni uguali, come noi, di conseguenza passiamo insieme molto tempo abitiamo in una villetta bifamigliare, quindi siamo sempre insieme.”
Nel pronunciare le ultime parole si sono guardati in maniera complice. Vorrei replicare, ma ci portano i piatti che abbiamo ordinato e mangiamo velocemente. Quando arriviamo in caserma gli altri sono già nel piazzale per la prova pratica e non abbiamo il tempo per un caffè. Mi rendo subito conto che le cose che dovrò fare mi sembrano molto difficili, ma è Roberto che intuita la mia paura mi tranquillizza. Osservo i primi tre che eseguono quanto richiesto, poi è la mia volta. Con Roberto di fianco, indosso il loro pesante giaccone, poi il casco, esegue le cose che mi chiedono sempre con lui che mi incoraggia, e quando prendo l’estintore a polvere per spegnere il piccolo incendio, che loro hanno creato, me ne spruzzo un poco anche dentro il giaccone. Nonostante questo piccolo inconveniente supero la prova. Mi spoglio del casco e giaccone, loro mi portano nello spogliatoio per darmi una ripulita. Mi sfilo il maglioncino che indosso e il mio seno compresso nelle coppe si mostra in tutta la sua bellezza. Per un attimo restiamo immobili, poi come d’incanto li sento vicini a me e le loro labbra sui lati del mio collo. Mi baciano e le loro mani sui miei seni mi fanno impazzire di piacere. Allungo le mani e sento che si sono aperti i pantaloni e hanno estratto due verghe dure e vogliose. Le stringo e dopo un momento mi fanno inginocchiare. Di colpo li rivedo belli e duri come erano un tempo quando a Lucio ho fatto il mio primo pompino, mentre Roberto mi ha leccato la fica la prima volta in un 69 da urlo. Li annuso, mi piace il loro odore, e li infilo in gola. Lecco e succhio senza pensare a nulla, solo al fatto che adesso li voglio. Loro sembrano leggermi nel pensiero, mi sollevano e due passi più in là dove fra due file di armadietti c’è una panca su cui mia adagiano e subito dopo mi spogliano e Lucio mi lecca la fica mentre Roberto mi infila il suo cazzo in gola. Gemo a bocca piena, e poi sento che una bollente cappella forza il taglio della mia fica che gronda umori come un fiume in piena. Lucio mi penetra fino in fondo. Lo sento scivolare dentro di me allargando le pareti che bagnate dai miei umori copiosi lo fanno scivolare fino in fondo e quando sbatte sul collo dell’utero mi provoca un misto dolore/piacere che mi fa arrivare al primo di una lunga serie di orgasmi.
…..ssusisisiisismmmm…. veeennggguuummim..
Tremo scossa dal piacere, mentre Lucio mi pompa con decisione. Improvvisamente mi abbraccia, mi solleva e si distende sulla panca trascinando il mio corpo su di lui. Roberto, che ha sfilato il cazzo dalla mia bocca, ora mi lubrifica il forellino anale e con la saliva che sento scorrere lungo il solco delle natiche, fin quando la sua cappella sia poggia al buchetto posteriore. Vorrei protestare, non che sia vergine di culo, ma non ho mai fatto una doppia, e adesso credo che questo sia il suo intento. Cerco di parlare, ma la bocca di Lucio che mi bacia, me lo impedisce mentre sento che Roberto spinge dentro di me il suo cazzo, che mi penetra inesorabilmente. Mi sento aprire dietro come un coltello che taglia del burro. Non sento dolore, forse un attimo di fastidio, e quando lui mi ha inculato fino in fondo, loro incominciano a pomparmi con un sincronismo perfetto. Uno entra e l’altro esce. Godo e vengo all’impazzata. Mi fanno sentire il loro cazzi fin dentro il cervello.
….ssisiii……daaiiiii….sssiiii……sfondatemiiiii!!!! cazzooooo!!! Vengooooo!!! Vengooooooo!!!
Sfinita, mi distendo sul corpo di Lucio, che mi abbraccia mentre mi scopa in maniera stupenda. Li sento aumentare il ritmo e in un barlume di lucidità gli chiedo di non venirmi dentro, gli dico che non sono protetta ma non è vero, è solo che non voglio tornare a casa con lo sperma che mi cola dalla fica in quanto mio marito è gia rientrato e potrebbe avere dei sospetti. Loro si danno uno sguardo d’intesa e poi dopo l’ennesimo mio orgasmo, si sfilano, e si inginocchiano ai lati della panca, e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca che li accoglie e ne riceve le loro copiose sborrate.
….sssiiiii….daiiiii bevvi che sborrooooooo!!!!
Mi inondano la gola e succhio e bevo ogni goccia del loro piacere fin quando sfiniti si siedono e per un momento il silenzio regna sovrano, poi Lucio apre un armadietto e mi porge un asciugamano e mi indica un lavandino alla fine del muro. Mi alzo sfinita, e malferma sulle gambe, mi do una rinfrescata, e loro mi portano i miei vestiti che indosso velocemente e usciamo dallo spogliatoio. Lungo il corridoio, mi offrono un caffè al distributore automatico, e poi sentiamo un applauso da fuori, e quando usciamo tutti hanno finto la prova pratica. Ci radunano nella loro mensa, e il comandante ci consegna gli attestati che determinano il superamento del corso. Il mio è l’ultimo ad essere consegnato e quando lo fa ci sono Lucio e Roberto al mio fianco.
“Complimenti signora, anche lei ha superato le prove, e devo ammettere che sicuramente è stata una delle migliori. Se ripassa qui, ci venga a trovare che le diamo una ripassata, alle procedure.”
Mentre parla, guarda in maniera ammiccante, i miei amici che sorridono sornioni. Poi mi accompagnano all’uscita verso il parcheggio. Lucio mi chiede il cellulare, e quando gli do il numero, mi manda tre foto di me che spengo l’incendio. Ridiamo divertiti e io gli scatto una foto a loro due insieme.
“Ci piacerebbe conoscere tuo marito, uscire una sera insieme alle nostre mogli.”
Li guardo e la mia risposta è un pò seccata.
“Per fare cosa? Lo volete deridere del fatto che oggi vi siete scopati sua moglie? E poi che voleva dire il vostro capo con quella battuta? Sicuramente è al corrente che mi avete scopato nello spogliatoio. Ho sbagliato a lasciarmi andare con voi. “
Loro si danno uno sguardo deluso. Lucio mi risponde con un tono pacato ma dispiaciuto.
“Ti sbagli. Non abbiamo nessuna intenzione di deridere tuo marito. Come ti abbiamo detto, io e lui, siamo molto amici, e pure le nostre donne che si conoscono fin dall’asilo. Amiamo condividere il piacere di fare sesso insieme, e ci piacerebbe conoscerlo per valutare se a voi potesse piacere fare la stessa cosa. Chissà che anche a lui non piaccia lo scambio. Tu oggi ci sei piaciuta tantissimo, e Moreno il nostro capo, che è vedovo da sei anni è uno di noi. Spesso si unisce a noi nelle nostre serate di scambio, e credimi lui si che è un vero super dotato. Pensaci, il mio numero ce l’hai.”
Salgo in auto, e me ne vado guardo l’orologio, e vedo che sono gia le diciannove, mio marito sarà a casa. Quando entro lo trovo che sta parlando con i mio figlio con skype, mi salutano e gli mostro le foto. Sono stanca, e finita, lo guardo e gli dico che non ho voglia di fare la cena, mi piacerebbe una piazza con lui che accetta. Mi faccio una breve doccia. Sento l’acqua scorrere sul mio corpo, e per un momento mi prende un forte senso di colpa. Ripenso a tutto quello che ho fatto, e non mi sento fiera di averlo tradito. Quando siamo al ristorante, lui mi chiede del corso, gli racconto quasi tutto, anche del fatto che ho rincontrato due amici che non vedevo da tempo. Lui sembra incuriosito e quando gli dico che loro lo vorrebbero conoscere lui accetta senza esitare. A letto la sera sono stanca lui si addormenta velocemente, mentre io ripenso a tutta questa faccenda. L’indomani mando un messaggio a Lucio, dicendo che per noi una pizza insieme a loro andrebbe benissimo. La risposta è più di quando mi aspettassi. Ci invitano ad un barbecue a casa loro, per il sabato successivo. I giorni passano velocemente e arriva il sabato. Puntuali, ci presentiamo a casa loro, con tre bottiglie di vino e siamo accolti da Lucio, che quando apre la porta, mi abbraccia e poi prende mio marito sotto braccio e ci porta attraverso il salone fin dall’altro lato della casa direttamente in giardino dove sono sia Roberto, che le loro mogli. Facciamo le presentazioni, Rita è la moglie di Lucio, mentre Monica e quella di Roberto. Rita è un po più magra di Monica, ma sono entrambe due belle donne. Il seno di Rita è più grosso di tutte, e il culo di Monica è decisamente il più bello. La serata scorre piacevole. Mi trovo subito in sintonia con loro, mentre i nostri mariti sembra, che si conoscono da sempre. Parlano di calcio, sono tifosi della stessa squadra, politica e lavoro, mentre noi prepariamo in cucina una bella insalata mista, parliamo dei nostri figli, ormai grandi e indipendenti, poi Rita mi chiede dei ragazzi, di quando erano giovani e stavano con me. Le guardo, e rispondo che erano due magnifici maschi, e che ero innamorata di entrambi e non sapevo scegliere. Ci mettiamo a tavola. La carne cotta alla brace si rivela buonissima, si mangia e beve allegramente, poi è Mario che fa la domanda che mi aspettavo da un poco.
“Che tipo era Anna da giovane?”
Loro si guardano e Lucio risponde dopo aver sorseggiato un pò di vino.
“Anna era una bella ragazza, ne aravamo innamorati tutti e due, anzi ne aveva di corteggiatori, ma lei amava stare con noi. Eravamo troppo amici e nessuno dei due si decideva a lasciarla all’altro, così quando è arrivata la chiamata per il concorso per i Vigili del Fuoco l’abbiamo lasciata così, senza una spiegazione, da veri vigliacchi. Ritrovarla davanti al corso, e vedere che bella donna è diventata è stato un vero piacere. Ci fa anche piacere, vederla con un uomo giusto come te. Ci sarebbe dispiaciuto, è per questo che le abbiamo chiesto di conoscerti. Speriamo che la nostra diventi una bella amicizia, ci troviamo bene con te e lei, e sembra che anche alle nostre moglie la sua compagnia dia piacere.”
Nel finire la frase guarda sia mio marito, che le due donne che annuiscono compiaciute. Restiamo tutti un momento in silenzio, poi Mario alza il bicchiere e propone un brindisi a questa nuova amicizia. La serata prosegue allegramente e poi ce ne andiamo a casa. Lungo il tragitto restiamo in silenzio, e quando siamo a letto lui non ha voglia di dormire. Mi stringe a se, mi bacia e poi mi fa la domanda che ero certa mi avrebbe fatto.
“Quando ti ho conosciuto eri vergine, ma certi lavoretti di bocca li sapevi fare, che dei due ti ha insegnato?”
Lo guardo in silenzio, decido che non posso più mentire.
“Lucio, mi ha insegnato lui a succhiarlo, mentre Roberto è stato il primo a farmi godere con un 69.”
Lo sento respirare profondamente. Mi stringe a se e mi bacia con passione. Le sue mani scorrono lungo il mio corpo, e ben presto sento le sue dita insinuarsi fra le pieghe della mia fica, che si bagna eccitata. Lo sento premere, con la sua erezione contro il mio fianco, mi giro e lo prendo in bocca. È duro, eccitato, mi sale sopra, e mi scopa con passione. Mi pompa sempre più forte, con impeto e quando ho raggiunto il mio primo orgasmo, mi gira di lato e mi mette due dita in bocca.
“Succhia e pensa che sono loro che ti stanno scopando in due.”
Resto per un momento sbalordita. È come se mi avesse letto nel pensiero, poi mi rendo conto che si è eccitato ad una simile fantasia e decido di assecondarlo.
…..ssi porciii…scopatemiii…… e tu che aspetti a darmelo in bocca….. ssi voglio tre cazzi tutti per meee…. Sssi daiii sfondatemiiiiii……….
Godo, e lui mi scopa sempre più forte, fin quando abbiamo un orgasmo sconvolgente entrambi nello stesso momento.
…ssiiii…eccommiiiiii…..SBORROOOO!!!!…..ssii
…ddaiiiii…che …ssi…VENGOOOOO!!!!…ssiii
Stremati ci distendiamo di lato restando abbracciati. Lo bacio, e lui mi stringe a se. Poi quando i nostri respiri sono tornati quasi normali mi parla lentamente, con un tono pacato, e dolce ma risoluto.
“Dimmi la verità, te li sei scopati tutti e due? Da quanto dura la storia?”
Lo guardo, e decido che lo amo, e che voglio essere sincera con lui, costi quel che costi.
“Non me li ricordavo nemmeno, fin quando non li ho rivisti al corso. Mi hanno detto che fra loro si scambiano le donne, e che gli sarebbe piaciuto che anche noi stessimo al gioco. E non dura da niente, me li sono scopati entrambi nella loro caserma il giorno del corso, insieme proprio come hai immaginato tu. Lo so, che ti ho tradito, che sono una puttana ingrata, ma non ti so spiegare quello che mi è preso quel giorno, ero come impazzita, o forse li volevo da tanto tempo. Decidi tu quello che vorrai fare, io accetterò ogni tua decisione, anche la fine del nostro rapporto. Sono stata una stupida e pago le conseguenze.”
Si gira di scatto, mi guarda, e per un momento mi impaurisce veramente, poi mi abbraccia e mi bacia con molta passione. La sua lingua entra dentro la mia bocca e mi limona la mia.
“Non dire cazzate, lo avevo capito che doveva esserci stato qualche cosa fra voi, ma volevo che fossi tu a raccontarmelo. Se ti fa piacere ci possiamo provare giocare con loro, da tempo ti volevo un po più troia, forse così di colpo è un po troppo, due in una botta sola non scherzi! Ma va bene. Le loro mogli mi piacciono, come tu piaci a loro. L’ho capito dal modo di fare, che c’è intesa e questo mi stà bene. Organizza e poi vediamo.”
Detto questo si gira, e si addormenta, mentre io resto sveglia, cercando di assorbire le forti emozioni che ho provato nei ultimi giorni. Due giorni dopo, passo alla Città Mercato per dei saldi che voglio vedere, mi sento chiamare mi giro e vedo Rita, che mi saluta, mi da un bacio sulla guancia. Ci mettiamo sedute davanti ad un bar, e dietro due caffè, ci mettiamo a parlare come due vecchie amiche. Lei è curiosa, vuole sapere del passato di suo marito, e della nostra scopata in caserma. La sera, quando sono tornati, erano eccitati ed euforici, al punto tale che le hanno scopate in piedi una appoggiata all’altra. Io soddisfo tutte le curiosità, poi è la mia volta di chiedere. Voglio sapere come si sono conosciuti, e di come sia incominciato il loro insolito rapporto e poi del comandante della caserma. Lei mi racconta che li hanno conosciuti appena finito il corso, e si sono sposati dopo il trasferimento nella nostra città, dove avevano inaugurato una nuova caserma e il comandante che li conosceva da sempre, essendo stato il loro capo squadra, li ha fatti trasferire alla e sue spettanze. Sono amici da sempre, e gli è molto dispiaciuto quando sei anni fa, la moglie del comandante, è morta per leucemia.
“Noi quattro, gia giocavamo allo scambio. Lo abbiamo fatto praticamente da subito, appena sposati. La prima estate siamo andati in vacanza in campeggio, e sotto la tenda la seconda sera, scopavamo vicini gli uni agli altri, e poi che fra me e Monica, già si giocava a leccarci un poco, è stato naturale, che alla fine ci siamo scambiati i mariti. La cosa ci è piaciuta tantissimo, che quando abbiamo deciso di restare incinta, non ci abbiamo fatto molto caso, a chi ci ha inondato la vagina, anche se devo dire la sincera verità, in quel periodo, ci scopavano in doppia entrambi davanti, e quando venivano era un vero fiume di sborra che ti riempiva l’utero. Quando è morta la moglie di Moreno, il comandante, tutti ne sono rimasti addolorati, e dopo un anno, al compleanno di Lucio, lo abbiamo invitato alla festa a casa nostra. Una bella bisboccia, che quando è finita eravamo un po tutti brilli, e complice l’alcool, ci siamo lasciati un po andare, e alla fine anche lui si è trovato nudo, a scopare con noi, e credimi di cazzi ne ho visti, ma come quello di Moreno è difficile trovarne. Dammi il tuo polso, ecco le vedi le mie dita, non lo cingono, e il cazzo di Moreno è grosso come il tuo polso. Quando lo senti dentro, ti sfonda che è una meraviglia.”
La guardo un poco stupita, poi lei mi dice che insieme a Monica, hanno fantasticato di fare una bella leccata con me, e io ridendo le comunico che mio marito ha accettato l’idea di una bella serata a scopare insieme. Fa un salto di gioia, e si ripromette che non me ne pentirò. Il sabato successivo ci troviamo tutti a casa loro, e c’è anche Moreno. Quando mi vede, mi da un bacio, e mi sussurra che non vede l’ora di scoparmi, poi che non gli è riuscito in caserma. La serata si svolge con molta allegria, e tra uno stuzzichino e una bevuta, ben presto ci troviamo tutti nudi, in una camera, che ci accoglie su di un letto matrimoniale. Io mi ritrovo fra le braccia delle due donne che mantengono quanto promesso Il primo orgasmo, sono loro a farmelo provare, leccandomi tutta e poi, si dedicano insieme a mio marito, che si ritrova con due puttane scatenate, che lo leccano, e succhiano, fin quando non le scopa ripetutamente. Per me, invece la cosa diventa più complessa. Ben presto, mi ritrovo con Lucio in culo, Roberto in bocca e Moreno che mi osserva, e poi lentamente, mi pianta la sua trave davanti. Vi giro che mi sono sentita squartare la fica! Godo, e urlo, a bocca piena, guardando mio marito, che si gira e mi fa un sorriso compiaciuto.
….uhuuhummu….sssuiiiii venngguuummuuu..
Mi scopano lentamente, e quando vengo di nuovo cambiano posizione. Moreno si distende supino, e loro mi fanno mettere di culo sul suo cazzo, che svetta come un palo enorme, mi sfonda anche il culo. Mi sento aprire e sventrare l’intestino, lo supplico, ma loro non demordono.
….nnnoooo…pianoooo..mi spacchiii…….
….zitta che poi ti piace….. sentirai come ti sfondiamo……..
Lo sento entrare fin dentro lo stomaco, ma il bello viene quando, Roberto mi penetra davanti. Li sento che mi sfondano, e quasi senza che me ne accorgo, li incito a fare di più.
….ssiii—cazzzooo… ssssii…daiiiii……godoooooo…
Mi scopano con un sincronismo perfetto, che mi fa godere, quasi svengo dal piacere che provo. Giro il capo, e vedo che, Lucio e mio marito scopano in doppia Rita, che gode mentre lecca la fica di Monica. Lo vedo che gode come un porco, anche lui. Il primo ad arrivarmi dentro è Roberto che mi inonda la fica con un grido di piacere.
….eccommiiii…..sborrroooo!!!! sssiiii. Sentiiii..
Lo sento riversare dentro di me getti di sborra caldi, poi esausto si sfila, e subito viene rimpiazzato da Lucio, che ha tolto il cazzo da Rita, e lo pianta dentro di me. Mi pompa con impeto mentre Roberto se lo fa leccare da Rita e Monica. Lo sento che è quasi al culmine, mi guarda e mi sorride, poi sborra, ma non lo lascia tutto dentro, lo sfila e me lo pianta in gola.
…daiii..bevvi..che eri una meraviglia a succhiare il cazzooo…..sssi……bella bocchinara!!!!!!….ssucchia……..
Godo, e lecco senza tregua, mentre sento anche il grido di mio marito che inonda la fica di Monica che non se lo lascia scappare. Poi Moreno mi rigira, e mi mette a pecora, posizionato dietro di me, mi pompa il culo come un toro scatenato. Mi tiene per i fianchi, poi con una mano mi tira i capelli, per farmi inarcare il bacino, per prenderlo meglio. Godo, e urlo di piacere, mentre lui mi squasso il culo.
…ssiii daiiiii….venggooo!! cazzo mi fai venire di culooo….venggooo!!! sssii daiii più forte!!!
Lui non se lo fa ripetere due volte, e mi sfonda il culo, me lo spana con quella trave che si ritrova fra le gambe.
..s.s.siiiii. bella zoccolona!! Lo avrei fatto in caserma..ma mi sei sfuggitraaa… adesso ti sfonddoooo.. e poi te lo riempo di sborra….sssisi eccomiiiii….sssi cazzo mti sborro in cullooo…orrraa….ssiii…….SBORRROooooo…ssii cazzo….sborrrooo……..
Lo sento irrigidirsi, e poi un fiume in piena mi riversa dentro il retto, una quantità industriale di sborra bollente, che mi sembra arrivare fin dentro lo stomaco. Godo e cado sfinita sul letto, mentre lui si sfila, e mi fa sentire come se avessi un vuoto nel culo, una sensazione di fresco e subito dopo sento che mi cola tutto dal culo. Mentre resto distesa sfinita, e sfondata, le calde labbra di Rita mi leccano il martoriato culetto, e si bevono tutto quello che ne esce. Il resto della serata è tutto dedicato, a succhiare e bere altra sborra, che sembra non finire mai di sgorgare dalle palle dei nostri instancabili tori, che ci sfondano a più riprese. Dopo quella sera, sono cambiate diverse cose. Il mio guardaroba è totalmente rinnovato. Via pantaloni e scarpe basse, e dentro tutto per essere sexy e troia. Mio marito, e i miei amici sono diventati inseparabili, e non perdono l’occasione di sfondarci tutti i buchi. Sul lavoro è cambiato il direttore, che se né andato in pensione con il rammarico delle mie colleghe. Al suo posto è arrivata una donna che dopo due giorni gia mi leccava assieme ai miei amici. Una vacca più vacca di noi tre messe insieme, che si è presa Moreno e mio marito insieme in doppia in fica, alla quale ho raccontato come si comportavano le mie colleghe che adesso devo subire le sue e mie angherie. Grazie al corso antincendio adesso so come spegnere il fuoco della lussuria, che si è acceso dentro di me.

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