Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

La mia prima volta

By 18 Giugno 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Roberta ho ventotto anni dicono un bel fisico, &egrave voglio raccontarvi la mia prima esperienza saffica.

Lo scorso anno, ho lasciato quel porco traditore di Giulio, si era scopato tutte le mie “amiche”…amiche che parolona, l’unica di cui mi posso fidare &egrave Lucrezia, ha ammesso che lui ci avrebbe provato ma che lei non ha mai ceduto pur ritenedolo un bellissimo uomo. Le credo anche perch&egrave lei &egrave splendida un fisico da sballo ma soprattutto &egrave bella dentro, se lo avesse fatto non le sarebbe costato nulla ammetterlo.

L’estate scorsa ero incazzata con il mondo intero, eppure lei risciva a calmarmi sempre, dolcissima e premurosa, sempre una parola di conforto.
Putroppo, ho un temperamento estremamente focoso, mi mancava sempre un uomo, ma fare sesso tanto per sfogarmi magari con il primo conosciuto proprio non mi andava, praticamente tutte le sere mi consolavo masturbandomi senza pietà, lo raccontai a Lucrezia ed il giorno dopo quando ci trovavamo per il solito rito del caff&egrave si presentò con un pacchetto facendomi promettere di non aprirlo finch&egrave non fossi arrivata a casa e così feci.
La curiosità era forte ma avevo ancora mezza giornata d’ufficio e di sopportazione del mio collega che tutte se le inventava per spiarmi nella scollatura o sotto la mini. Stufa di questa situazione mi ripromisi di tornare in ufficio vestita da educanda ma volevo farlo morire, quando gli cadde la solita bic, e in modo bambinesco, si chinò sotto la sua scrivania per sbirciare, aprii le gambe al massimo facendogli vedere il minuscolo perizoma bianco che risaltava sulla mia pelle scura, diventò cianotico anche perch&egrave si accorse che ero depilata.
Non terminai il suplizio, nel bagno me lo tolsi e tornai al mio posto di lavoro, certa che avrebbe ripetuto quella stupida farsa, detto fatto dopo 5 minuti, tac..la penna, come fu chianato allargai il più possibile lasciandolo guardare la mia fica libera da ogni costrizione, credevo che impazzisse, si allargò la cravatta, sudava, tentò di avvicinarsi ma glie lo impedii “l’hai vista, bene ricordatela, non la vedrai più e aggiunsi un porco” ma era lui il porco o io che lo avevo provocato delibertamente?. Finalmente alle 17,30 uscii, il caldo torrido di Torino mi soffocava, corsi a casa e mi buttai sotto la doccia, nuda e con l’aria condizionata mi sembrava di rivivere, mi venne in mente del pacchetto, lo aprii con calma una scatola ed un biglietto con scritto “a te cara amica, pensami” aprii la confezione e vi trovai due vibratori uno molto grosso quasi esagerato l’altro piccolino e sottile.
Quel pensami mi restò nella mente per qualche secondo ma poi svanì scontato, d’istinto li buttai in camera e mi misi a guardare la tv.
Presi il telefono e chiamai Lucrezia, mi rispose cho voce affannata, “ti disturbo, che fai, tutto bene” “si, si tutto bene ma &egrave meglio se ci sentiamo più tardi” “ma che succede, mi preoccupi” “meglio che non te lo dica…ho da fare poi ti racconto sempre convoce strana”
Sinceramente ero preoccupata, che stese male, non sapevo cosa fare, provai a richiamarla la il cellulare era spento, continuai a guardare senza interesse la tv, dopo circa due ore, suonò il mio era lei finalmente ” cosa ti &egrave successo, ero tremendamente preoccupata?” ” mi spiace ma &egrave venuto Franco e allora….” “capisco eri sul più bello” ” mah ho provato una cosa nuova &egrave mi &egrave piaciuta” “una cosa nuova ? ma dai..racconta” la forzai forse non voleva aumentare il mio stato di calore permanente ma messa sotto pressione si lasciò andare “ho provato il sesso anale, non l’avevo mai fatto, devo dire che mi &egrave piaciuto” le feci raccontare tutte le sue acrobazie sentivo che mi stavo ultra-eccitando, il tessuto del divano era bagnato.
Da quando mi manca Giulio sono sempre in fregola, il letto mi aspetta ma prima mi soffermo davanti allo speccio, non male direi sono 1,78, ho una terza di seno il ventre piatto grazie alla palestra, i glutei alti e sodi le gambe ben tornite, i lunghi capelli neri fanno da contorno ad un bel viso con gli occhi gigi…non male…mi complimento da sola.
Questo non basta a calmare la mia eccitazione, con un dito bagnato di saliva trastullo i capezzoli sono già duri…ho voglia…voglia di cazzo…inevitabimente la mano scivola sulla vagina umida mi piace toccarmi, averi voglia di trasgredire ma come…vedo i vibratori….aprendo le ante dell’armadio speccio il letto, quante volte lo abbiamo fatto con Giulio, adorava vedersi quando lo spompinavo o quando mi scopava alla pecorina.
Gli attrezzi sono pronti prendo quello grande e lo faccio sprofondare nella mia intimità, sto godendo delle sue vibrazioni sono eccitata dal racconto di Lucrezia…la crema da viso che tengo sul comodino serve ad un altro uso, spalmo bene il culetto e inizio con un dito…mi piace…mi giro alla pecorina in modo da vedermi negli specchi. La testa reclinata sotto mi permette di avrere una buona visuale, spingo il grosso fino in fondo alla fica e piano mi affondo il secondo nel forellino…aveva ragione lei &egrave una goduria…con la mano prendo una grossa quantità di crema e me la spalmo sulla fica aperta, praticamente massacro il clitoride….vengo…sono un fiume in piena…sto godendo ancora.
Fiaccata mi corico sfilado gli arnesi e ringraziando mentalmente le mia amica mi addormento soddisfatta.
Mattinata durissima sono andata a lavorare in pantaloni, il porco &egrave deluso, trovo Lucrezia a solito caff&egrave della pausa…”grazie per i regali” “figurati li hai usati” “entrambi” “bene allora ti sei divertita” “mai quanto te” sto per chiederle del biglietto ma baciandosi un dito mi tappa la bocca.
Lucrezia mi propone un fine settimana al mare, “Ok andiamo” “bene partiamo domani alle 14, passo a prenderti io, ciao”.
Mezza mattinata di lavoro e di corsa a fare la piccola valigia, non so spiegarmi il perch&egrave ma metto anche i regali, partiamo, due orette e siamo sulla spiaggia, fantastico, andiamo a casa di lei e sistemiamo la roba.
Lucrezia ” senti se invece di dover fare due camere per due soli giorni, dormissimo insieme che ne dici, ti infastidisce?” ” assolutamente” facciamo un break con caff&egrave e dolci, ora tocca ai costumi.
Lascio che sia lei a cambiarsi per prima, esce con un minuscolo string, senza reggiseno, “mi sono dimenticata l’estetista” in effetti i ciuffi di peli neri fanno cornice al piccolo costume “provalo tu non posso di certo metterlo, ne andrò a comprare un altro” messo mi sta perfettamente “e cavolo non vale sei depialata completamente si vede dal solco” “fallo pure tu, hai rasoi?” ” ci sono ma non ci penso proprio ho paura di tagliarmi, mi aiuti” sono imbarazzata ma decido di aiutare l’amica ” entro nella vasca e lei si siede sul bordo, le spalmo la crema e inizio l’opera, la risciacquo vedere così da vicino una fica depilata mi provoca un turbamento strano, il suo profumo m’inebria.
Lei se ne &egrave accorta, quando mi alzo me la trovo a pochi centimetri i nostri seni si sfiorano, mi prende la testa e mi bacia.
Mi stacco violentemente “lasciati andare” “non sono lesbica” “neppure io, bisex” praticamente scappo da quella situazione ma ne sono turbata, non ho mai avuto rapporti con donne, l’idea da una parte mi incuriosisce e dall’altra mi provoca un senso di disgusto.
“Dai andiamo al mare” si riveste con il minuscolo costume, le sue forme perfette continuano a mettermi a disagio, mi chiedo il perch&egrave ma non trovo riposta.
Siamo in spiaggia, in toples sentiamo gli sguardi dei ragazzi su di noi, lei coricata supina, vede da dietro un bel ragazzo molto giovane “Roberta alzati e girati a pancia sotto molto lentamente” “perch&egrave ? non capisco” “dammi retta che ci divertiamo, quando ti corichi fallo molto lentamente in modo che i tuoi seni siano ben visibili” mi comporto come dice lei si alza &egrave proprio a pochi metri da lui con malizia si tira su il costume evidenziando il taglio del pube, poi si corica con movimenti lenti.
“Lo abbiamo eccitato poverino, guarda che mazza dura” “meschino, e adesso che farà” “ahahhah ride…si fa una sega pensando a noi o vuoi scopartelo” “ma lascia perdere, giovane così sarà il classico imbranato che viene in 12 secondi”.
Ridiamo vigliaccamente sullo stato di eccitazione del ragazzo, “Robi dì la verità che un bel manico te lo prenderesti” “certamente ma esperto e non solo il manico”.
Cala il sole, decidiamo di fare un giro per il paese, indossiamo entrambi delle mini e sopra il reggiseno del costume, gli sguardi ci spogliano e le donne commentano, facciamo spesa e torniamo a casa.
Arrivando a casa commentiamo la cattiveria fatta a quel povero ragazzo, “sai che seghe” e ridiamo divertite ma in fondo siamo dispiaciute, casa, relax, doccia parte Lucrezia io mi godo il panorama dalla terrazza, finalmente esce…completamente nuda e con i capelli bagnati si stande sulla sdraio di fronte a me, “ma stai nuda” “tanto non può vederci nessuno, voglio godermi questi momenti di libertà” &egrave bellissima ma che mi prende….ora vado io, prima ripasso il rasoio sulle parti intime fino ad arrivare al buchetto, mi lavo con calma &egrave un piacere l’acqua fresca sulla pelle arsa dal sole.
Indosso un paio di slip, esco e vado a distendermi anch’io sotto gli ultimi raggi di sole, sono rilassatissima, siamo l’una di fronte all’altra, inevitabilmente ci guardiamo, il mio sguardo cade sulla fessura di Lucrezia ma perch&egrave mi turba? non ho mai provato nulla per una donna, “levati quei ridicoli silp” perentoria Lucrezia, “dai quì viviamo nude” come un automa li sfilo.
“Sei bellisima, come ti ho detto sono biesex, mi eccita guardarti ” “non ho mai provato nulla per una donna” “capita a volte che la passione di porti a provare sensazioni bellisime” “forse” “io ti ho raccontato del mio incontro con Franco, tocca a te con i miei regali” mi costa parlarne ma lo devo fare inizio a raccontare con una sensazione di vergogna, poi mi accorgo che mi spingo nei particolari più intimi. Lei &egrave eccitata si trastulla un seno, la vedo fremere si bagna un dito ed inizia a passarselo sul solco gurdandoni negli occhi, vedendo quella scena sento una vampata di calore “accarezzati anche tu se vuoi” si lo voglio la mia mano trastulla la mia povera fica, ci masturbiamo guardandoci, non mi dispiace..anzi..fissandoci negli occhi, godiamo contorcendoci.
“Andiamo a cena” ci vestiamo elegantemente e andiamo al ristorante, serata all’insegna dell’allegria, due tizi tentano di rimorchiarci, Lucrezia con gentilezza li allontana, ci complimentiamo l’un l’altra, lei &egrave sempre più spudorata, forse a causa del buon vino ” ti &egrave piaciuto quello che &egrave successo questa sera'” come risponderle diversamente “si &egrave stato molto eccitante” “sei ancora calda” “insomma, un po, certo tu ti sei fatta trapanare tutto da Franco, ma io sono in astinenza” “bene” tra me penso a quel “bene” credo di capire ma non voglio pensarci, no!
Torniamo a casa &egrave ancora relativamente presto, “hai sonno?” “no e tu” “neppure io ma un caff&egrave ci sta volentieri”
passiamo in un bar e poi entriamo in casa, mi cede il passo sulla porta, come la richiude sento le sue mani sui miei fianchi, sono di marmo non so cosa fare, rifiuto…la lascio fare, le mani si spostano sulle gambe e su seni ed inizia a baciarmi il collo sussurandomi “lasciati andarare vedrai” lo faccio, sento brividi lungo tutto il corpo le sue carezze sono dolcissime, mi gira la testa a mi bacia..un bacio leggero quasi a sfiorarmi le labbra, poi un altro, le nostre lingue s’incontrano, gira tutto la testa mi sembra vuota non riesco a pensare, non voglio pensare….mi piace.
Mi gira a lei, le nostre bocche sono incollate mentre lei continua ad accarezzarmi io sono bloccata “accarezzami, ti prego sussurra” non l’ho mai fatto, le prendo i seni e bella la sensazione che provo quando sento i capezzoli inturgidirsi, la sua camicetta &egrave sottile mi permette di accarezzarla dolcemente, una mano scende lungo i fianchi arrivo alle gambe, mi piace sentire la sua pelle liscia.
Sempre in piedi ci allontaniamo e ci sbottoniamo l’un l’altra le camicette, le tette guizzano fuori me le bacia &egrave leggera, fremo le stringo forte i capezzoli tra le dita e bacio le sue passando la lingua più volte su quei bottoncini scuri, freme, mi slaccia la mini lo stesso faccio a lei, siamo in string entarmbe, le mani corrono sulle natiche mentre le nostre bocche s’incollano. “Ho voglia di leccarti” mi sussurra, “si fallo” “andiamo sul letto” coricate lei si mette di fianco a me, ci baciamo con passione tenendoci il viso tra le mani, i corpi sono attaccati sento il suo calore.
Scende e leccando i seni, il ventre, arriva al mio sesso, prima lo bacia da sopra l’indumento, il calore del suo alito mi mette brividi di piacere, ho voglia di sentire la sua lingua “leccamela”.
Infila il piccolo lembo di tessuto in mezzo alle grandi labbra in modo da coprirmi il clitoride, le lecca con ardore e dolcezza per me &egrave un misto di piacere e patimento non arriva al punto, “leccami tutta…mi fai morire così” mi alza le gambe per sfilarlo me le tiene alzate e continua a leccarmi impedendomi di aprirle, scende al minuscolo forellino facendo prima dei piccoli giri poi lo rimpie di saliva e lo forza con la punta della lingua, si apre leggermente, tremo dalla voglia le grido “leccami la fica” finalmente mi lascia aprire le gambe e mette la lingua vicino al bottoncino, raccoglie un po di umori e lo lecca, sto godendo mi piace..&egrave dolcissimo…diverso da quanto provo con un uomo, ne meglio ne peggio..diverso…dolce…
Voglio provare anch’io “girati su di me” non se lo fa ripetere, il suo sesso e davanti al mio viso, mi piace guardarla, vedere la fica rosea dove spicca un clitoride molto grosso e scuro, alzo gli occhi e vedo il suo buchino crespato.
Inizio a leccarla, pur non avendolo mai fatto la lecco con sicurezza, mi piace il sapore che cola, la accarezzo, bagno le dita e con i suoi stessi umori bagno il piccolo buchetto, la mia bocca &egrave avida del suo sesso, prendo il clito tra le labbra sembra un piccolo cazzo duro nello stesso tempo le infilo un dito nel culetto.
“ahh sei tu che mi fai godere” “si voglio leccareti tutta” lei fa lo stesso con me le sue dita sono sia dentro la fica che il culo e nello stesso tempo continua a leccarmi.
Mi dice di fermarmi e lasciarla girare, baciandosi infila le sue gambe tra le mie…le fiche si toccano, i clitoridi si sfreganno possiamo accarezarci e baciarci contemporaneamente….”godo non l’avevo mai fatto” “godo anch’io..voglio farti provare di tutto” ricordo di aver portato i vibratori, scivolo dalla presa e li prendo.
Vendendoli il suo viso diventa ancora più eccitato, me ne strappa uno di mano e leccandolo se lo passa sui seni “coricati” mi lecca nuovamente e lo infila nella fica muovendolo lentamente, credo di svenire dal piacere ma non voglio ancora finire, la fermo e le dico di girarsi &egrave alla pecorina, il piccolo arnese ben lubrificato entra nel suo culo, lo accendo ed inizia il suo lavoro, le metto l’altro nella fica e mi corico sotto di lei, la lecco.
Si trova inculata, chiavata e leccata allo stesso tempo, gode come una fosennata…”mi fai sborrare” “non ancora insieme” continuo finch&egrave non &egrave al limite, ora tocca a me subire la stessa sorte, miseria quanto mi piace, immagino due cazzi che mi deflorano e lei che lecca, “fermati, vengo” scivola sotto di me al contrario e siamo nuovamente in un 69 lecco…mi lecca….”sto…sto…godoooo….sborrooo..”ssiiii….anch’io..continua..non fermarti…ahhhh” la sua sborra mi riemipie la bocca ed il viso.
Siamo esauste ci baciamo raccogliendo i nostri umori, “ti &egrave piacuta la prima volta ?” “si ho goduto diversamente, sei stata molto dolce” “lo rifaresti?” “penso di si” “anche con due uomini” “sarebbe fantastico”
Ci addormentiamo felici.

Questa &egrave stata la mia prima volta con una donna.

Come sempre commenti, suggerimenti e/o critiche sono per me indispensabili.
Potete usare la casella di contatto.

Grazie
Mago

Leave a Reply