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Cenetta porcellina

By 13 Dicembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Non ricordo perfettamente perché stiamo cenando vestiti “bene”… lei con un tubino nero sopra il ginocchio, delle calze velate nere, un filo di trucco semplice, ma efficace e i capelli con la giusta piega che adornano il suo volto sensuale… insomma sexy ed elegante allo stesso tempo. 
Io come tutti i ragazzi, molto più semplicemente in camicia e jeans scuri…. 
Ad un tratto, sul finire della cena… Stefy si alza, con un semplice gesto si slaccia il tubino e lo lascia scivolare a terra… rimanendo in tacchi, autoreggenti… niente altro, rimango sbalordito ed estasiato. 
Stefy, con fare dominante, si avvicina a me e mi intima di spogliarmi. 
Mentre eseguo l’ordine prende la sedia al mio fianco e si siede di fronte pregandomi di masturbarmi per lei senza toccarla; nudo e in quello stato non ci metto molto ad avere un’erezione ed a iniziare a toccarmi dolcemente, con dei gesti lenti e sensuali. 
Lo scappello facendolo scivolare su e giù nel mio palmo. 
Con l’altra mano mi accarezzo le palle, massaggiandole facendola restare lì ipnotizzata a guardare le mani che toccano, accarezzano, impugnano… 
Stefy mi lascia fare, ma ovviamente inizia a toccarsi a sua volta divaricando oscenamente la cosce e penetrandosi prima con un dito e poi con gli altri. 
Guardandomi vogliosa… ti distogli dalla tua fichetta e cerchi il mio ano… lo infastidisci, ma noti che ormai la cappella è bagnata e così afferri, dalla tavola, la ciotola della crema di vaniglia e la svoti sul mio cazzo… ; il freddo mi fa gridare, ma non smetto di smanettarmi. 
La scena arrapante, ti fa inginocchiare avvicinandoti con il viso al mio cazzo e così la lingua inizia a leccarmelo gustandosi ogni parte della mia carne turgida ricoperta di crema. 
Mi fai godere! 
Il tuo pompino è fatto con calma alternando la gentilezza e il possesso guardandomi negli occhi… siii godo! 
Mi porti all’apice del godimento facendomi notare e provare il tuo Piacere, si perché oltre che godere con la bocca ti masturbi avidamente… sei un fremito! 
Mi stai facendo scoppiare…. Ignori le suppliche di rallentare perché sei avida e vogliosa.. mi riguardi negli occhi adesso penetrandomi l’ano… urlo e gemo… quasi vengoooo, ma tu non me lo concedi ancora… 
Il tuo gioco erotico prosegue nel godere anche di “piccole” cose… Smetti di succhiarmi e penetrarmi per lasciarmi lì senza far nulla e senza toccarti… solo per pochi istanti, perché adesso mi tocchi con i polpastrelli.. accarezzi circolarmente la cappella aprendo e chiudendo il buchino, insomma ci giri intorno sentendo i miei fremiti e ciò che dicevo. 
Non ti interessa, domini il gioco perché adori la mia cappella rossa ed adesso vuoi essere sbattuta! 
Adesso provo io a condurre il gioco…. 
Mi alzo in piedi, ti alzo in piedi e capisci ciò che vorrei fare… ma per farmi pazientare ancora afferri una delle nostre candele dal centrotavola e ti fai sdraiare sul tavolo facendoti largo tra i piatti… mandando le gambe in aria afferri la candela e ci sfiori la fichetta passandola intorno alle tue grandi labbra mentre io ancora una volta inerme continuo a segarmi… ipnotizzato. 
Lubrifichi la candela con la bocca per poi farla entrare e sparire nella tua figa grondante: è un vero spettacolo porno! Fai dentro e fuori con un ritmo micidiale, godendo e urlando, sempre guardandomi. 
Non resisto, mi inginocchio e inizio al leccarti lì dove so che perdi la tesa… il tuo ventre si inarca e urli ancora di più. 
Afferro quel che resta della candela con cui ti sta sfondando e la scaglio lontano da noi… ci infilo io la mano e urli ancora più forte… implorandomi di sfondarti 
Ti guardo con sorriso malizioso, ci capiamo con gli occhi e entro con il mio cazzo nelle tue viscere fradice, ti riempio di me! Colpi forti, decisi e profondi che ti aprono più che mai. Sei sempre più vogliosa quasi non accontentarti. 
Rovescio sul tuo corpo lo zucchero a velo del pandoro (era poco a fianco sul tavolo) cosi mi chino su di te per baciarti e succhiarti le tette mentre continuo a colpirti… di piacere. Mordo i capezzoli e urli ancora di più. 
Mi risollevo per riprendere la nostra danza sessuale con ancor più vigore, continuando a “sporcarti” con cibarie dolci prese dalla tavola… adoriamo il sesso selvaggio. 
Ti sostengo la coscia con una mano e con l’altra ti schiaffeggio arrosandoti la pelle. Mentre ormai le nostre urla sono vere proprie grida di piacere…. impazzire di piacere! 
Siamo dispiaciuti che abitiamo in una villa, altrimenti anche i nostri vicini avrebbero “goduto” anche loro. 
Urlo ancora… ancora qualche colpo che scivola nella tua fica completamente slabbrata e aperta… esco e ti tiro in ginocchio non esitando ad accovacciarti sotto il mio cazzo che sto segando… pochi attimi e ti ritrovi inondata di sperma… faccia e tette… 
Stremato mi risiedo sulla sedia e tu ti abbandoni sulle cosce per terra.. guardandomi maliziosa e soddisfatta… leccandoti le dita.. zuccherose e “spermose”. 
Tempo di ricomporci, quasi… che suonano al citofono…. Ovviamente non rispondiamo…. 
Chissà chi sarà stato e quanto avrà goduto nel sentirci…. Non lo scopriremo mai o forse no…. 
Il dubbio mista eccitazioni ci rimane…. 

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