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La mogliettina nel parco con lo sconosciuto

By 5 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, ecco ancora qui la vostra mogliettina fedele, che sogna
di non esserlo. I vostri commenti mi hanno convinta a continuare a scrivere.

Molti mi hanno chiesto di descrivermi, quindi, senza esagerare con
dovizia di particolari, posso dirvi di essere una donna carina, non certo
quelle super gnocche che calamitano gli occhi di tutti i maschietti e le
invidie delle femmine, però ho avuto i miei ammiratori e, nonostante le due
gravidanze e i 3-4 kg in più che mi hanno lasciato in eredità, ne ho ancora
qualcuno.

Sono alta quasi 1.70, capelli castani lunghi fino a sotto le spalle e
lisci, occhi nocciola; fisicamente non mi lamento, visto che ho sempre
praticato sport, prima delle gravidanze a livello agonistico, ora solo a scopo
mantenitivo. La pallavolo mi ha aiutata a rimanere snella e soda nella zona
delle gambe e del sedere. La gravidanza oltre ai chili in più, mi ha regalato
quasi una misura in più di seno, ora ho una terza piena, mentre prima avevo una
seconda. Purtroppo l’età unità ad un allattamento selvaggio soprattutto con la
bimba, non ha permesso al seno di rimanere sodo come vorrei. Svantaggi
dell’essere mamma.

Oggi vi racconto un’altra fantasia, sollecitata dall’amica Tonia
conosciuta in questi giorni, fantasia che peraltro condividiamo ed incentivata
da un evento preciso; una sera, mentre ero a casa da sola e con i bimbi a letto
mi apprestavo ad entrare in chat, ho visto che c’era una cartella aperta,
probabilmente dimenticata da mio marito il pomeriggio, entro ed ho scoperto una
serie di film e filmati che non lasciavano niente al caso; non mi sono certo
stupita o incazzata, so la passione che spinge i maschietti a guardare i porno,
devo ammettere che alle volte anch’io ne ho guardati alcuni. I generi erano
vari, lesbo (non capisco tutta questa passione per le lesbiche sinceramente),
orge, una donna con più maschi’poi la mia attenzione è andata su una serie di
filmati che sembrano amatoriali (col tempo ho dedotto che erano falsi,
montature), ma non per questo meno eccitanti. Non vi svelo subito di cosa
parlano, ma lo capirete presto’ho pensato molte volte di esserne la
protagonista.

 

Un giorno dello scorso autunno ero a passeggio con la mia bimba che
dormiva placida nella sua carrozzina, mi si affianca un ragazzo, probabilmente
qualche anno più giovane di me che ne ho 33.

Mi affianca con la stupida scusa di un’indicazione stradale, io gli
rispondo che è proprio nella direzione in cui sto andando io, così facciamo la
strada assieme. Ci presentiamo, lui ha effettivamente 29 anni, è di Roma, chiacchieriamo
un po’, è molto brillante e carismatico, oltre che un bel ragazzo, non un
modello, ma piacevole, mi chiede se sono sposata, dei figli, mi fa i
complimenti dicendo che sono una bella mammina. Ad un certo punto mi dice ‘ho
una domanda importante’se io ti pago, diciamo 50 euro, sei disposta a parlare
di sesso?’, subito resto stupita, però mi dico, che può esserci di male a
parlare? Gli rispondo affermativamente, così inizia a chiedermi quanti uomini
ho avuto, che pratiche sessuali mi piacciono, se mi piace il sesso orale ed
anale, se mi faccio venire in bocca quando faccio un pompino, se mi piace la
sborra, se ho praticato sesso a tre o se ho mai tradito. Un po’ imbarazzata
rispondo a tutto, come sapete la mia fantasia è fervida, ma nella realtà sono molto
pudica e oltre non aver mai tradito, non ho mai nemmeno fatto sesso anale né
fatto venire in bocca i miei partner.

Dopo un po’ mi dice’bene, vedo che ti sei un po’ rilassata ed hai visto
che non ti mangio, che dici di mostrarmi le tette per altri 50 euro?’. Caspita,
non pensavo sarebbe stato così diretto, ci penso su, in effetti questa cosa
dell’essere pagata un po’ mi prende, mi fa sentire un po’ troia, un aspetto che
ho sempre relegato in fondo al mio animo, ma che sapevo esistere, così mi dico
che non è così grave mostrare due tette, anche perché, allattando ancora,
spesso le tiro fuori in pubblico per far poppare la bimba’siamo in un posto
appartato, così ci sediamo su una panchina, mi apro la giacca e poi alzo sia la
maglia che il reggiseno, lui è stupito, mi dice che ho due gran tette, allunga
le mani e ne tocca i capezzoli che sono sensibili, con la bimba che ancora
succhia’

‘Belle’ mi dice, ‘soffici, chissà che buon latte che ne esce”io
sorrido imbarazzata  e abbasso reggiseno
e maglia’

Che dici ora di mostrarmi la figa per 50 auro? Non ti vergognerai
proprio ora? Ha ragione, come posso tirarmi indietro ora? E poi, la domanda
è’voglio tirarmi indietro proprio ora? Ammetto che questo gioco è eccitante, ed
ora lo scoprirà anche lui quando vedrà la mia figa completamente bagnata’mi
guardo intorno, nessuno all’orizzonte tranne lui, me e la mia bimba che dorme
ignara’un po’ rossa sulle gote allargo le gambe, alzo la gonna e scosto le
mutandine, subito compare ai suoi occhi un ciuffetto castano di peli pubici
sopra le mie labbra, che invece sono comletamente glabre, due labbra belle
carnose e visibilmente umide, lui mi guarda e mi sorride e mi dice ‘vedo che la
situazione non ti spiace, anzi’, sorrido di ricambio, lui allunga la mano e me
la sfiora, passa due dita superificialmente su tutto il solco delle labbra, io
emetto un mugolio, mi sento davvero porca ed eccitata. Stacca la mano, la porta
al viso e ne annusa l’aroma, sembra soddisfatto, l’odore di femmina eccitata sembra
inebriarlo e mi fa, ‘sei davvero una splendida femmina in calore, beato tuo
marito, e beato anch’io che posso assistere a questo spettacolo’hai mai
assaggiato il tuo gusto?’ e al mio segno di dissenso, mi pone le due dita di
fronte alla bocca, io senza pensarci apro le labbra ed inizio a succhiare
queste dita straniere, sconosciute, ma pregne della mia essenza di donna; mi
piace, chiudo gli occhi, le lecco e le succhio come se fosse un cazzo, mi sento
davvero troia. Le toglie e torna alla mia figa, questa volta però la penetra,
inizia ad andare avanti ed indietro, inizio ad eccitarmi sul serio e lui lo
vede: ‘complimenti alla mogliettina che non ha mai tradito, vedo che fare
porcate con uno sconosciuto in un luogo pubblico ed essere pagata come una
prostituta ti eccita eh?’ io come risposta mugolo e spingo il bacino verso
quelle dita che mi stanno dando un immenso piacere.

Estrae le dita, apro gli occhi e vedo che sta sbottonando i suoi
pantaloni, estrae un bel cazzo, niente di esagerato, ma in un momento così
strano ed eccitante mi sembra la cosa più bella che abbia mai visto, lo
desidero come un bambino di fronte ad un negozio di caramelle.

Mi prende la mano e la porta sul suo cazzo che è già mezzo teso, è
bello, caldo, pulsante, lo sego per qualche istante, lo guardo negli occhi, è soddisfatto,
ha un sorriso beffardo che mi fa sentire una puttana, ma questa sensazione non
mi disturba, anzi, mi invita ad aumentare il ritmo della masturbazione, la mia
faccia credo sia rossa, ma non per la vergogna ormai superata, rossa di voglia,
desiderio, lussuria.

Mi abbasso senza che me lo chieda, ormai so quel che vuole ed è anche
quel che volgio io, voglio quel cazzo, lo voglio in bocca e lo voglio in figa.
Inizio a succhiarlo con foga, lui è in estasi, non si aspettava forse di avere
vita così facile con una mammina a spasso; nemmeno io pensavo avrebbe avuto
vita così facile, eppure ho la sua cappella che mi si ingrossa in bocca, e devo
dire che se anche il cazzo non è tra i più grossi che ho visto e provato, la
cappella è davvero notevole, chissà com’è farsi scopare da questa, ma credo che
non dovrò aspettare molto per scoprirlo. Me la caccio quasi fino in gola, lui è
quasi stupito: ‘ complimenti mogliettina, lo sa tuo marito che sei così troia?
Succhi davvero come una pompinara di professione, per fortuna che eri così
fedele e brava’forse lui è troppo dolce con te, forse hai bisogno di un vero
maschio, che sappia qual è il tuo ruolo nel sesso, quello della femmina
sottomessa; probabilmente non lo hai mai preso in culo o non hai mai bevuto
sborra perché lui non ha mai realmente voluto, ma oggi è diverso, hai
capito???’ io col suo cazzo in bocca lo guardo e sempre succhiando faccio un
segno affermativo.

‘Alzati’ mi dice, io eseguo, lui si alza, si abbottona i pantaloni, si
incammina silenzioso verso un piccolo boschetto, tempo due minuti e mi trovo
nuovamente a succhiare la sua splendida cappella, succhio, lecco, lo adoro come
un totem, sono di quel cazzo ormai, potrebbe farmi quel che vuole, anche
sfondare il mio culetto vergine, anche sborrarmi in figa senza che io mi
opponga. Si, sono ormai di quel ragazzo che a pensarci bene non so nemmeno come
si chiama, e questo aumenta la mia eccitazione e con essa aumento anche il
ritmo del pompino; sono ormai schiava di quello sconosciuto che sembra, in
mezz’ora, aver capito la mia indole di troia e sottomessa meglio di mio marito
che mi conosce da più di 10 anni, e volente o nolente, ormai il mio solo scopo,
è assecondare lo sconosciuto.

Mi prende, mi alza, mi gira e mi fa chinare a novanta, si abbassa, mi
alza la gonna e mi strappa le mutande, inizia a leccarmela, sono in estasi,
potrebbero anche esserci persone che ci guardano, ma non saprei fermarmi,
questo sconosciuto ha innescato il mio essere puttana, ormai è troppo tardi per
tornare indietro, ho perfino voglia di sborra, per la prima volta nella mia
vita ho voglia di bere la sborra di un uomo.

Si alza, mi punta deciso la cappella sulle labbra ed in pochi istanti
mi trovo la figa piena di quel bel cazzo; mi riempie meno di quello di mio
marito che è più lungo, ma ogni volta che esce e rientra, la sua splendida
cappella mi manda in estasi e da vera troia sto già pensando a come sarà quando
mi aprirà l’ano. Intanto lui non ci pensa e ha un ritmo forsennato, è un vero
toro che monta la sua vacca in calore, mi fa venire ad una velocità
incredibile, non era mai successo prima, forse per la situazione, essere
scopata da uno sconosciuto che mi sta pagando per montarmi, in un luogo
pubblico, cose che fino a stamattina erano racchiuse solo nelle mie fantasie,
fantasie che non avevo mai rivelato a nessuno, perché solo il pensiero di
raccontarle mi facevano sentire sbagliata, una troia della peggior specie’ed
ora sono proprio una troia della peggior specie, e mi piace.

Dopo qualche minuti lo estrae, mi mette due dita in figa, le inumidisce
bene e poi mi inumidisce il buco del culo, pian piano infila in dito, questo
riesco a sopportarlo bene penso, forse non è così doloroso, ma mi sbaglio, già
al secondo dito sento un dolore molto più forte, ma non mi importa, sto zitta, non
vorrei pensasse che non voglio, perché invece voglio, incurante del dolore e
delle conseguenze, io voglio che quel cazzo mi svergini il culo.

Detto fatto, estrae le dita e sento la cappella dura che punta
sull’ano, spero che almeno faccia piano, invece no, d’altra parte come dargli
torto, non sa il mio nome, un’ora fa nemmeno mi aveva mai vista, mi ha pagata,
ha comprato il mio corpo ed il mio assenso, e poi ha fatto capire bene chi è
che comanda ed io non solo ho capito che lui comanda ed io subisco, ma voglio
subire da lui, mi sento sua, e se  io
sono sua, anche la mia bocca, la mia figa ed il mio culo sono suoi, quindi
starò zitta e subirò.

è un istante in cui tutto si blocca, un dolore incredibile, lancinante,
una cosa mai provata, mi sento completamente aperta, come strappata; vorrei
essere da qualsiasi altra parte in questo istante, perché mai ho accettato un
gioco così perverso? Vorrei essere tra le braccia amorevoli e tenere di mio
marito che mi bacia dietro al collo’ed invece no, sono messa a novanta in un
parco pubblico, nascosta da qualche albero, con un cazzo sconosciuto di uno
sconosciuto che mi invade il culo; il dolore è ancora forte, ma la fitta è
passata, lui si ferma, vuole abiturmi alla sua presenza dento di me. Si
avvicina al mio orecchio e mi fa ‘sei proprio una puttana sai? Sei sposata, hai
due bimbi una dei quali è li che dorme, ti sei fatta toccare le tette e la figa
per 100 euro, ed ora, senza un euro hai il mio cazzo che ti sfonda il culo’mi
fanno impazzire le mammina troie come te sai? Non preoccuparti, tra qualche
istante il dolore passa ed inizia il piacere’. è vero, il dolore, che comunqe
persiste, inizia a scemare scavalcato dall’eccitazione che tornava forte come
prima, ora non voglio più essere tra le braccia di mio marito, quel che voglio
è essere proprio dove sono, quel che voglio è che ora quel cazzo conficcato nel
mio culo, inizi a scoparmelo. Il mio mugolio glielo fa capire, inizia pian
piano ad andare avanti indietro, quando vede che non faccio più smorfie ma
inizio ad ansimare, aumenta il ritmo, fino ad arrivare alla velocità di una
classica scopata, ormai non sento più il dolore che comunuqe c’è, ormai sento
solo che mi piace, una sensazione completamente nuova, diversa dall’essere
scopata in figa, ma non so dire se più o meno bella, di certo diversa; di certo
è la cosa più porca che abbia mai fatto e questo aumenta la mia eccitazione,
porto la mano destra sulla figa e  infilo
due dita, inizio a masturbarmi. Sento benissimo il cazzo che a pochi millimetri
mi sfonda il secondo canale, in pochi istanti raggiungo il più forte orgasmo
della mia vita, così forte che le gambe non mi reggono, lui mi deve sostenere
per non cadere assieme; anche lui è all’apice, non vuole venirmi in culo dice,
mi manca ancora una cosa per diventare una vera troia, io so a cosa si
riferisce, mi riprendo dopo qualche istante, mi giro e mi chino ai suoi piedi,
sono la sua cagna, a quattro zampe di fronte a lui mentre elemosino il suo
cazzo, la sua sborra. In un istante ho di nuovo la sua cappella che mi esplora
la bocca, ora il cazzo è tutto sporco, ha un odore peggiore a prima, d’altra
parte è appena uscito dal mio culo, ma questo non mi fa schifo, anzi, mi fa
sentire ancora più zoccola; mi prende la testa ed inizia a spingere in
profondità il suo cazzo, io non oppongo resistenza, me lo infila fino in gola,
mi sento soffocare ma non mi oppongo nemmeno ora, non potrei, e non vorrei, lui
può fare quel che vuole, e lo sa lui come lo so io.

Ora inizia a pompare, ogni tanto fa un affondo in gola e si ferma per
qualche secondo, sembra voglia farmi capire che io non sono niente, solo un
oggetto per appagare i suoi desideri ed ha ragione, esaudire il suo volere è
quello che mi eccita di più. Dopo pochi minuti sembra al limite, lo capisco
perché ora non me lo infila più in gola, ha solo un ritmo esagerato dentro e
fuori dalle mie labbra, lo estraggo, lo sego. All’improvviso un getto mi prende
su un occhio e sui capelli, presto lo rimetto in bocca e accolgo il resto della
sborra, è un sacco, non credo di riuscire a tenerla tutta, infatti ai lati
della bocca iniziano già ad uscire due piccoli rivoletti, lui lo estrae dopo
circa 20 secondi, lo guardo negli occhi mentre tengo in bocca il suo seme, il
suo volto è sfigurato dal piacere, prima di ingoiare voglio che mi guardi,
voglio che sia orgoglioso di me, di come abbia saputo trasformarmi da una brava
mogliettina fedele, ad una puttana sottomessa. Finalmente mi guarda, mi
sorride, apro la mia bocca e gli mostro che ho ancora tutta la sua sborra in
bocca, ci gioco con la lingua, non mi fa così schifo, anzi, mi sono persa uno
splendido gioco in questi anni, ma non è mai troppo tardi per imparare. Lui mi
sorride, gioco ancora qualche secondo poi chiudo al bocca e gli sorrido poi, in
un istante, deglutisco quel nettare, mi piace, lui continua a sorridermi e mi
dice ‘visto? Non era così difficile, ora sei pronta per essere una vera
puttana, con culo aperto e la bocca che sa ancora di sborra’ si prende il cazzo
ancora sporco di sperma ed inizia a spalmarmelo su tutta la faccia poi me lo
mette di fronte alla bocca, io la apro ed inizio a ripulirlo tutto con gusto.

è soddisfatto, si alza i pantaloni e si abbottona, mi chiede se ho un
foglio e una penna, vado alla mia borsa, strappo un foglio dall’agenda ed una
penna e gliele do, poi delle salviette profumate ed inizio a ripulirmi per
quanto possibile, i capelli sono un disastro, tutti sporchi e inzaccherati di
sborra, dovrò fare una doccia per quelli, ma ora non mi importa.

Lui scrive qualcosa, poi mette le mani in tasca e ne estrae 100 euro, e
me li da assieme al biglietto, poi senza un saluto né una parola, si gira e se
ne va.

Lo ammiro per un minuto allontanarsi, l’uomo sconosciuto che mi ha
cambiata, ed ancora non so come si chiama.

Prendo i soldi e li metto in borsa orgogliosa del mio lavoro, me li
sono proprio meritati, poi apro il biglietto sul quale trovo scritto ‘Brava
puttana, sei stata proprio brava, di seguito ti scrivo il mio numero di
telefono, questa sera dovrai chiamarmi (so che vuoi e lo farai) perché voglio
incontrarti di nuovo, però la prossima volta non credere che sarò tanto dolce e
gentile, soprattutto, la prossima volta niente figli in giro, ci siamo capiti?
A stasera troia!’

Lo leggo, sorrido, ormai come posso tirarmi indietro? E
soprattutto’anche potendo, voglio tirarmi indietro? Non credo, stasera gli
telefonerò, stasera probabilmente mi masturberò pensando a quanto fatto oggi,
stasera probabilmente ci metteremo d’accordo per il prossimo incontro, chissà
cosa intendeva quando diceva che la prossima volta non sarà così dolce, sono
proprio curiosa e non vedo l’ora di scoprirlo.

Metto il biglietto assieme ai soldi nella borsa, raccolgo le salviette
pregne di sborra e le butto in un cestino, poi prendo la carrozzina con mia
figlia che dorme ancora pacifica e mi incammino verso casa dove dovrò correre a
lavarmi i capelli, tra un’ora torna mio marito, e non è il caso di presentarmi
nei miei nuovi panni di troia, per lui resto e resterò la brava mogliettina
fedele.

 

Questo nuovo racconto l’ho
scritto esortata dai tanti commenti positivi che sono arrivati alla mia mail,
quindi vi invito nuovamente a dirmi i vostri pareri al mio indirizzo (indirizzo
ufficioso che nessuno, tranne voi lettori, conosce quindi non abbiate paura
;)   ) 

giorgy_80@yahoo.it      vi aspetto :)

fiz

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