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Mi sono distratto…

By 28 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Lo so, molti autori iniziano i propri racconti puntalizzando che si tratta di una storia vera.
Certo, ormai la casalinga che fa le pulizie in lingerie e tacchi a spillo proprio mentre arriva l’idraulico, lo sappiamo tutti, non &egrave più credibile.

Beh, questa &egrave una storia vera e come tutte le storie vere non ha acrobazie da circo con lei che gode come una matta pur avendo la testa infilata nella lavatrice, una gamba sul bidet e l’altra nella vasca da bagno piena di acqua gelata.

E come tutte le storie vere, non tutto &egrave esattamente com’&egrave andata’

Sono stanco.

Il mio corpo e la mia mente reclamano un po’ di riposo, ambiscono l’abbraccio morbido delle lenzuola che profumano di bucato appena fatto.
Ho solo una gran voglia di chiudere gli occhi e cancellare ogni traccia della lunga notte insonne trascorsa lavorando. L’ultima ora al computer &egrave stata la più faticosa. Gli occhi proprio non ne volevano sapere di rimanere aperti.

Voglio solo dormire.
‘Niente riposo oggi’ penso ad alta voce mentre getto la camicia tra i panni da lavare.
Oggi la devo incontrare.
In questo momento non ne ho voglia, ma so che il desiderio avrà la meglio e mi costringo a buttarmi sotto la doccia per riacquistare un po’ di lucidità prima di vederla.

L’acqua calda che colpisce il collo ed il viso mi procurano un gemito di sollievo. Appoggio la fronte sul muro della doccia rabbrividendo al contatto freddo delle mattonelle. Lascio che il getto d’acqua sciolga i muscoli del collo intorpiditi, godendomi quel massaggio delicato.

Rimarrei così per ore, ma devo andare. Lei mi aspetta.

Lo so, l’incontro di due amanti clandestini in un motel non ha nulla di esotico, ma questa &egrave la realtà e spesso, come molte volte ho avuto modo di constatare, la realtà &egrave meno eccitante di quanto si vorrebbe.

Già, spesso.
Ma non sempre.
A volte &egrave capace di sorprenderti piacevolmente proprio quando meno te lo aspetti.
(Ehmm…solo un incipit per il prossimo racconto)

Non appena scendo dalla macchina ed incontro i suoi profondi occhi verdi dimentico la stanchezza ed il sonno.
Sorrido e penso: ‘Sto invecchiando. Ma come diavolo posso aver pensato di non aver voglia di vederla!’
Mi lascio letteralmente sciogliere dal suo dolce sorriso.
E’ bella. Dannatamente bella.
Vorrei dirglielo, ma preferisco non interrompere quel contatto visivo così intimo che ci lega in quel momento.
Il mio braccio le cinge la vita, trascinandola con forza verso di me. Voglio farle sentire tutto il mio desiderio per lei. Accarezzo la curva del suo fianco, facendo scivolare la mano sul cotone leggero del vestitino estivo che ha indossato apposta per me.

‘Ciao amore mio’ le sussurro baciandola delicatamente sul collo.
La sento vibrare quando viene sfiorata del mio respiro ed io vorrei già essere dentro di lei, vorrei immergermi nel suo ventre caldo e perdermi nei suoi gemiti.

‘Ho voglia di te. Perch&egrave ti fai desiderare così tanto?’ mi domanda inclinando la testa e sorridendo dolcemente.

Non posso dirle tutta la verità, non capirebbe e così le accarezzo i lunghi capelli chiari:
‘Non &egrave vero tesoro. Ci sono sempre per te. Sei e sarai sempre speciale per me’.

Mentre ci avviamo verso la camera mi trasformo.
Come un camaleonte indosso la livrea che mi consentirà di sedurla, di amarla, di farla sentire totalmente mia con tutta la passione che si aspetta da me.
Non le mento. Mi adeguo solo ai suoi desideri. Divento quello che lei vuole.
Lei vuole tenerezza, passione e coccole e si concede totalmente a me in cambio.

Ma io sono diverso’

Ho cambiato così spesso forma, mi sono modificato così tante volte per procurare ed assaporare quel piacere inebriante che le donne riescono a donare quando godono, che ho dimenticato me stesso.

E’ completamente nuda.
Ammiro il suo corpo seducente riflesso nello specchio della camera. Alcune donne perdono parte del loro fascino una volta svestite dagli abiti sexy che scelgono con cura per evidenziare forme e nascondere difetti, ma lei no.

Una formosità perfetta che la rende estremamente sensuale in ogni suo movimento.
Un seno rigoglioso che puntalmente valorizza con vestiti che accentuano il decolté perfetto per attirare gli sguardi degli uomini anche più distratti. Le piace sedurre ed adora essere sedotta.

Le divarico leggermente le gambe.
Accarezzando le caviglie, risalgo lentamente verso le cosce. Voglio che assapori il calore della mia mano mentre scivola sulla sua pelle morbida e setosa.

Ascolto ogni scricchiolio del letto, ogni interruzione del suo respiro, raccolgo sotto il palmo della mano ogni vibrazione di nervi e muscoli che testimoniano la sua crescente eccitazione.

Passo accanto al monte di venere, perfettamente depilato, ma non mi soffermo.
Voglio che mi desideri.
Voglio che desideri la carezza delle mie mani, le mie dita dentro di lei.
Non ho fretta.
Le labbra si stringono attorno al capezzolo e la sento rabbrividire mentre diventa turgido di piacere.
Oggi &egrave impaziente. Lo testimoniano le sue mani sulle spalle che mi spingono verso il basso.
‘Ti prego’ sussurra implorando ‘Leccami! Non ce la faccio più ad aspettare.’

Adoro quelle due parole.
‘Ti prego’
Gliele farei ripetere ancora, ed ancora ed ancora.
In momenti come questi faccio fatica a mantenere il controllo. Vorrei rivelarmi per quello che sono.
Ma non posso, non con lei.

Scendo lentamente baciandole il ventre piatto, facendola sospirare di attesa.

La accarezzo il clitoride con un bacio a fior di labbra, ma non mi soffermo.
Non &egrave ancora il momento.
Scendo ancora e le apro dolcemente le morbide labbra con la lingua, insinuandomi piano dentro quella fessura meravigliosamente calda. Ho voglia di assaporarne il gusto e sentire come si bagna nella mia bocca.

Mentre salgo per succhiare avidamente il cltitoride, le appoggio due dita all’entrata della sua fighetta già completamente bagnata, dilatata e trepidante nell’attesa di essere riempita.
Entro solo di quel poco che serve per fargliele sentire.
‘Mhmmm’ il suo respiro accellera ed il piacere le esce dalla gola sotto forma di sottili gemiti. La sento inarcare la schiena per poi scivolare verso di me, alla ricerca delle mie dita.

Ma io voglio che accolga tutto il mio cazzo, voglio sentire le pareti della sua figa che si aprono per lasciarlo entrare, tutto, sino in fondo.

Salgo verso la sua bocca, la bacio mentre il mio cazzo duro &egrave intrappolato tra me ed il suo ventre.
La sento sospirare di delusione per non averle dato quello che voleva.
La circondo completamente in un abbraccio che non le permette di muoversi, le mie mani strette sulle sue natiche stupendamente tonde e mi giro con lei, portandola sopra di me.

Vorrebbe aprire le gambe, accogliermi tutto dentro di se e soddisfare quel vuoto doloroso, ma vuole ripagarmi con la stessa moneta. Glielo leggo negli occhi.

Scende piano, senza smettere di fissarmi.
Chiudo gli occhi godendomi il momento.
Sento la sua lingua che mi accarezza le palle. Le lecca e le succhia avidamente prima di salire verso il mio cazzo.
Lo scappella dolcemente ed appoggia le labbra calde e bagnate sulla cappella in un bacio sensuale ed eccitante.
Non stacca mai le labbra dal mio cazzo che sembra esplodere in un vortice di sensazioni. La guardo mentre la sua bocca scende e risale piano, rendendolo lucido di saliva.

In questo momento si dona tutta a me, al mio piacere ed io la ammiro compiaciuto.

Aumenta il ritmo.
‘Mhh’
Ho voglia di venirle in bocca.
Di vedere il mio seme che sgorga letteralmente dalla sua bocca.

‘Chissà come lo succhia lei?’ penso.
Oddio, da dove &egrave venuto questo pensiero! E perch&egrave proprio in questo momento!
Senza volerlo mi ritrovo a pensare a lei, a quella donna praticamente sconosciuta che ho baciato spudoratamente in mezzo alla gente.

Rivedo i suoi occhi castani, i capelli lunghi e lisci ed immagino le sue labbra sul mio cazzo.
‘No, no, non ora! Concentrati su questa bella donna che ti sta facendo un pompino da svenire!’

Mi concedo solo un attimo per pensare a lei.
‘Solo un istante e poi torno qui’ penso.
Chiudo gli occhi.
Immagino le sue labbra che si dischiudono piano attorno al mio cazzo.
Ma io non la voglio così. Non la voglio delicata.
L’afferro con forza per i capelli, le spingo la testa in basso e la costringo ad ingoiarmi tutto : ‘Succhia troia!’ dico ad alta voce.
E’ un ordine, non una richiesta.

Apro gli occhi, ridestandomi velocemente da quell’immagine per tornare alla realtà, al pompino vero e vedo che si &egrave fermata un attimo, sorpresa dalla mie parole che non ho mai usato con lei.
Le leggo negli occhi una certa confusione, ma riprende a leccarmi con maggiore foga per darmi piacere.

Ma’.ma…io mi sono distratto.
So che farò fatica a venire.
So che sarà il pompino più lungo della mia vita.

E lei? Colei che mi ha distratto?
Beh’.Questa &egrave un’altra storia’.

chimeraperte@gmail.com

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