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Orgia

Jezabel – capitolo 2

By 29 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo due mesi di febbrili lavori il “Jezabel Cuckold Club” era pronto per la sua inaugurazione.
Trovare il personale era stata forse la parte più difficile,soprattutto per quello che riguarda il sesso femminile, ma alla fine avevamo ingaggiato quattro ragazze e dieci ragazzi per i compiti più diversi, dall’accoglienza alla vendita di gadget come preservativi e giochi erotici.
Per l’occasione Teresa aveva pensato di far arrivare una nota pornostar che doveva fare una piccola orgia sulla pista centrale, in realtà una pedana circolare che si muoveva molto lentamente, dando a tutti l’opportunità di vedere cosa vi succedeva sopra. Inoltre alcune videocamere mostravano su 4 maxischermi le loro riprese, rendendo così la pista centrale un vero paradiso per guardoni.
Avevamo appena aperto i battenti quando Teresa mi raggiunse sconvolta.
“Anita siamo nella merda, quella puttana ha avuto un’incidente e l’hanno ricoverata in ospedale.”
Un pugno in faccia m’avrebbe fatto meno male, ma dopo un attimo di comprensibile sgomento cercai di riprendere il controllo.
“Non possiamo chiudere perch&egrave le persone sono già entrate.” dissi ragionando a voce alta “E non possiamo neppure non fare nulla anche se non dipende dalla nostra volontà, quindi non ci rimane che cambiare protagonista e continuare col copione. I quattro ragazzi sono pronti ?”
“Si ma chi se li scopa ?”
“Io, tu hai il ciclo quindi non c’&egrave alternativa.” le risposi alzando le spalle.
“Scusami tanti ma tu l’hai mai fatto con quattro uomini ? Insomma sai cosa fare ?”
“Con quattro insieme no, ma qualche video a tema l’ho visto. Inoltre basta mettersi d’accordo coi ragazzi, insomma scopatemi si ma senza massacrarmi. Infine con una mascherina di pizzo sarò irriconoscibile, come del resto tu quando presenterai il numero, quindi niente chiacchiere e passiamo ai fatti.”
“Ma Francesco…”
“Lui &egrave un uomo d’affari, quindi prima il business e molto dopo l’orgoglio.”
Constatato che ero irremovibile dalle mie posizioni, Teresa andò a parlare coi quattro ragazzi sul cambio di programma, ricevendo un unanime assenso al non essere troppo brutali.
Io invece cercai un minimo di concentrazione chiudendomi in quello che era il mio piccolo ufficio. Perch&egrave se da un lato ero un’esibizionista nata, dall’altro qui si parlava di fare un’orgia sola con quattro ragazzi, davanti ad un centinaio di persone.
Alle 23 mi sistemai la mascherina e uscii dall’ufficio per sistemarmi vicino alla pista centrale, e non potei non notare come l’intero locale fosse pieno, ben oltre ogni rosea previsione.
Trovai Teresa che aveva già il microfono in mano, pronta a dare l’inizio ufficiale della serata.
‘Signore e signori benvenuti al Jezabel, il primo club privé dedicato al mondo cuckold.’
Partì subito un applauso, soprattutto da parte maschile, che non le fu facile far cessare.
‘Vi comunico subito che con grande dispiacere la pornostar Valentina stasera non sarà con noi. Purtroppo ha avuto un incidente mentre arrivava al club e al momento &egrave in osservazione all’ospedale, ma state tranquilli perch&egrave il programma non subirà alcuna variazione. Proprio per dimostrare che qui ogni sogno &egrave possibile, una normalissima donna prenderà il suo posto lasciandovi il piacere di guardarla mentre viene posseduta da quattro bull, che vi vado subito a presentare, accogliamo quindi con un applauso Aldo, Carlo, Federico e Gianni.’
I ragazzi, vestiti solamente di un pantalone nero, si andarono a sistemare su quattro sgabelli messi come a quadrato intorno alla piccola pista girevole, al centro della quale c’era un letto senza alcuna testata.
‘Vi ricordo che chiunque voglia potrà alla fine pulire la nostra sweet dal piacere che i suoi bull sapranno darle. Adesso però basta con le parole e accogliamo con tutto il nostro calore Anita !’
Entrando baciai prima Teresa facendo aumentare ancor di più l’applauso, poi sculettando come una top model feci alcuno giri della pista prima di fermarmi dal primo bull, Federico un biondino molto palestrato che mi scoprì un seno mentre ci baciavamo con grande trasporto.
Dopo di lui andai per il bacio d’inizio da Gianni, un pelato pieno di tatuaggi che fece risalire il mio abito già corto, sino a scoprire quasi del tutto il sedere. Aldo un mulatto molto magro mentre mi slinguava come un pazzo finì di denudare del tutto il mio seno, mentre Carlo ridusse il mio miniabito ad una fascia che copriva solo la pancia.
Prima d’iniziare il secondo giro fra i bull, mi tolsi del tutto il corto abito che ormai era solo un fastidio, per poi piegami in avanti e sfilarmi gli slippini che lanciai fra il pubblico.
Tornai da Federico e subito dopo avergli infilato la lingua in bocca, gli tirai giù i pantaloni quel tanto che bastò a far si che il cazzo uscisse fuori.
‘Uhm, guarda qui, abbiamo un bel serpentone bisognoso di coccole.’ dissi mentre m’inginocchiavo fra le sue gambe per prendergli il pene in bocca.
Accolsi quel bel bastone di carne fra le labbra, succhiandolo con calma, per far passare un po’ il tempo e creare ancora più attesa per il clou del rapporto.
Quando mi alzai fu per andare da Gianni per ripetere più o meno le stesso copione, così come con Aldo, ma una volta davanti a lui, non riuscii a fermare la mia eccitazione, e presi a masturbarmi infilandomi due dita dentro la passera.
Carlo si fece trovare già senza pantaloni col pene a ciondoloni.
‘Mio fratello lo scemo vuol sapere se vuoi giocare con lui ?’ mi disse mentre m’infilava una mano nei capelli per poi far forza e costringermi ad inginocchiarmi.
Per tutta risposta glielo presi in mano ed iniziai a leccare e succhiargli i testicoli.
Lui dimostrò di gradire il trattamento speciale, ma era evidente che era il più dominate fra i quattro stalloni, e alla fine non iniziò a scoparmi in bocca quasi con violenza.
‘Ragazzi preparatele il palo mentre questa troia inizia a capire chi comanda.’
Non credo che qualcuno fra il pubblico comprese quelle parole dette da Gianni, ma per me furono uno scossa, ed ebbi quasi paura quando mi dovetti girare per andare al centro del palco.
In mezzo al letto m’aspettava un grosso fallo fissato con delle corde, e non ci fu bisogno che nessuno mi spiegasse cosa fare.
Con passo leggero andai a sedermi sul letto e, coll’aiuto di Aldo e Federico, m’impalai su quel grosso pene di gomma, facendone sparire alla vista più di metà.
A turno i quattro ragazzi si fecero masturbare, spompinare, leccare le palle e il culo, mentre io godevo anche solo della presenza del fallo nella passera. Era soprattutto la consapevolezza d’essere la star della serata, una donna oggetto si ma per mia volontà, pronta ormai a qualunque ‘scena’ mi chiedesse il copione.
Quando mi fecero alzare avevo la fica abbastanza larga per poter ricevere qualunque cazzo, ma nonostante ciò quando mi sdraiai i primi tre mi presero quasi con dolcezza. Ovviamente non rimasi a gambe aperte a farmi scopare senza fare nulla, mani ma soprattutto bocca erano sempre all’opera, a dispensare piacere a chi si faceva avanti.
Un fiume di piacere mi travolse facendomi avere orgasmi a ripetizione, credo che sarei rimasta li per ore a farmi scopare da quei ragazzi, senza dar loro alcuna pausa.
Com’era facilmente prevedibile fu Carlo a cambiare la situazione, anzi sarebbe meglio dire ‘buco’.
Infatti quando fu il suo turno, mi fece scivolare il più possibile verso il bordo del letto, per poi piegarmi le gambe verso il busto e sodomizzarmi senza alcuna delicatezza.
‘La fica ormai ce l’hai aperta.’ mi disse spingendo la sua mazza dentro di me ‘Vediamo se sei anche tanto rotta in culo da non sentire più niente.’
Cercai di non urlare dal gran dolore e, poco prima che cedessi davanti a tanta violenza, Aldo mi spinse in bocca il suo pene in modo da soffocare ogni mio lamento.
‘Se urli s’avvicinano tutti per vedere meglio.’ mi disse il ragazzo quasi scusandosi ‘Invece &egrave meglio tenere questi guardoni a distanza.’
Per fortuna dopo un po’ riuscii a provare anche del piacere, anzi ben presto questo prese del tutto lo spazio del dolore facendomi gemere senza freni.
‘Se vuoi il mio culo prendilo come si deve.’ dissi a Carlo spingendolo via per poi mettermi carponi al centro del letto.
Lui non perse un secondo e riprese ad incularmi da vero stallone, con affondi lunghi e veloci, mentre gli altri tre s’alternavano davanti a me per farsi spompinare. Poi anche loro mi sodomizzarono a turno, ma nessuno con la foga di Carlo, che quasi si fece in disparte studiando la sua prossima mossa.
Dopo che l’ultimo dei tre ragazzi finì di prendermi, Aldo si sdraiò per invitarmi ad impalarmi sul suo cazzo. Avendo paura che prima o poi Carlo m’inculasse come prima, decisi di mettermi quel gran bel pene direttamente nell’ano, e offrire così agli altri la passera.
Federico fu il primo a scoparmi, mentre Gianni portò il suo pene vicino alla mia bocca per farselo succhiare.
Non avevo mai fatto sesso con tre uomini contemporaneamente, figuriamoci con quattro, ma mi sembrò quasi ‘naturale’ una volta preso il giusto ritmo. Federico e Gianni infatti s’alternavano fra bocca e fica in modo da non darmi si tregua, ma facendo anche si che il piacere non avesse fine.
Quando vidi Carlo davanti a me stavo godendo senza ritegno, e lo sfidai a farmi vedere cos’era in grado di fare.
‘Cosa aspetti a scoparmi.’ gli dissi portando la mano sulla mia passera ‘O preferisci che mi masturbi davanti a te.’
Lui strusciò un po’ il pene sul mio monte di Venere, poi da vero animale, lo spinse dentro il mio culo già occupato da quello di Aldo.
‘Vediamo se parli ancora tanto con due cazzi in culo troia !’
Non so come ma riuscii a non urlare, ma non per questo non provai un immenso dolore tale da farmi perdere quasi del tutto i sensi. Come prima però la sofferenza divenne godimento, e il gemere riempì tutta la stanza.
‘Ancora ne voglio ancora !’ urlavo ormai senza più alcun pudore ‘Riempitemi il culo di cazzi !’
Non potevo vedere quello che succedeva fuori dalla piccola pista girevole, ma sapevo d’avere addosso gli occhi di tutti i presenti, e questo mi faceva eccitare se possibile ancora di più, permettendo alla mia anima più perversa d’uscire allo scoperto.
Per un attimo pensai se Francesco fosse li a vedermi insieme a chissà quanti altri guardoni, ma la stessa idea di saperlo arrapato mi fece eccitare se possibile ancor di più.
I quattro stalloni fecero appieno la loro parte, oramai mi trattavano come un oggetto scopandomi come meglio credevano, facendo si che avessi sempre due cazzi dentro, e poco importava se erano o meno nella stesso posto. Mi fecero sentire come un numero tot di buchi da riempire coi loro cazzi, ma anche questa sensazione mi dava piacere, facendomi sentire si troia ma allo stesso donna come nessun’altra in quella sala.
Fu un incredibile susseguirsi di doppie e triple penetrazioni, tanto che non saprei neppure descrivere le sequenze con le quali mi presero, quasi sempre con notevole brutalità nonostante gli accordi pattuiti, ma di quelli m’importava ben poco, sconquassata com’ero dal piacere e da numerosi orgasmi.
Alla fine mi ritrovai al centro del letto con loro quattro che mi sborravano addosso, cercando di coprire il più possibile il mio corpo col loro seme.
A quel punto due uomini scelti da Teresa non so come, vennero a pulirmi leccando ogni goccia di piacere che c’era sulla mia pelle, e uno con un po’ di furbizia, si soffermò a lungo vicino alla vagina regalandomi l’ennesimo orgasmo della serata.
Quando riuscii ad alzarmi fui quasi travolta da un grande applauso, poco prima che Teresa venisse vicino a me portandomi un kimono.
‘Questo &egrave solo un antipasto di quello che accadrà qui in futuro.’ disse la mia socia mentre indossavo la corta vestaglia ‘Ogni sera una coppia che si sarà registrata come autentica coppia cuck-sweet, sarà invitata a mettere in pratica il loro sogno esibizionista, ovviamente dopo i dovuti accordi. Ora amici miei andate a divertirvi, approfittate degli spazi comuni e delle salette private, questa sera &egrave tutto un omaggio della ditta, quindi non fatevi alcun problema e pensate solo a godere.’
Una donna sulla cinquantina, ma di bell’aspetto mi abbracciò dandomi anche un gran bacio in bocca.
‘Cara sei stata stupenda e non sai come sono eccitata adesso.’ mi disse accarezzandomi il viso ‘Ora però devo trovare qualche cazzo altrimenti impazzisco dalla voglia.’
‘Quello &egrave tuo marito ?’ le chiesi indicando l’uomo che era vicino a lei.
‘Si ma &egrave del tutto inutile perch&egrave ?’
‘Quando hai finito passa da me in ufficio, vedi la registrazione non &egrave solo un modo per far si che non si presentino i soliti furbi accompagnati da qualche puttana che spacciano per moglie. Io credo che sia l’unico sistema per metter su dei bei spettacoli con le nostre migliori amiche, e non so perch&egrave ma tu m’ispiri una gran fiducia.’
‘Vado a farmi scopare e vengo da te.’ mi rispose dopo avermi baciata un’altra volta.
‘Perch&egrave vuoi arruolare quella tardona ?’ mi chiese Teresa non appena la coppia si fu allontanata.
‘Semplice &egrave la marchesa Cummisi, e se portiamo dentro lei poi abbiamo riempito il club solo con le sue conoscenze, e credimi sono tutte delle gran puttane.’
‘Ma sei grandiosa !’
‘Si però adesso ho solo bisogno di una gran doccia, tu intanto controlla che non succeda nulla di strano e nel caso non farti problemi a far intervenire la sicurezza, perch&egrave abbiamo bisogno di tutto tranne che di casini, soprattutto la serata d’apertura.’
La notte andò avanti ‘tranquillamente’, la marchesa Cummisi fu la nostra prima ‘socia-amica’, e com’era facilmente prevedibile divenne una presenza quasi fissa nel club, portandosi dietro tutta la perversa nobiltà romana.

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