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Racconti di Dominazione

La moglie con gli stivali 2

By 21 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo quella mattina, in cui mia moglie mi aveva stupito rivelandosi una sadica dominatrice, tutto era tornato come prima. Due mesi in cui non avevo trovato nessuna traccia dei suoi giocattoli, i segni delle frustate sulle gambe erano scomparsi da parecchio, l’unica “prova” tangibile era il mio sfintere dilaniato dai dildo che aveva usato, anche perch&egrave dopo avevo provveduto a mantenerlo aperto quasi tutti i giorni!!
In tutte le occasioni in cui avevo provato a mettermi ai suoi piedi, a chiamarla padrona, aveva fatto finta di niente, o aveva finto di non capire o riso come per uno scherzo.
Anche il sesso “normale” non era cambiato, l’unica scopata era durata 10 minuti, solito schema… dopo alcuni giorni di insistenza aveva concesso di farsela leccare, poi aveva aperto le gambe per farsi chiavare e appena venuti subito il bidet e poi dormire.
A questo punto non ero più sicuro che fosse successo veramente, di occasioni ne avevo create alcune, mandando i bambini dai nonni alla domenica pomeriggio o proponendo una giornata di ferie ma lei non aveva fatto una piega.
Mi ero praticamente rassegnato ad un ritorno alla vita sessuale monotona e triste degli ultimi anni.
Un giorno mi propone l’ennesima cena con i suoi colleghi di lavoro. Per me un vero strazio, cerco mille scuse, ma pare che non si possa proprio evitare: i consorti sono obbligatori!
Così il venerdi sera designato accompagno i ragazzi a casa dei nonni, pigiama al seguito visto che la cena era pure fuori città. Dopo le solite smancerie torno a recuperare Luisa, ovviamente sono quasi in ritardo, così non salgo ma suono il clackson, aspetto un paio di minuti ma lei non scende, suono di nuovo più a lungo. Non mi piace fare tardi ma lei non scende, così salgo la scala e entro dicendo “Ma non sei ancora pronta? Sbri…” le parole mi muoiono in bocca,, la mia PADRONA &egrave tornata, resto impietrito ad ammirarla mentre chiudo il portone.. E’ in piedi, le gambe divaricate i pugni chiusi sui fianchi. Gli stivali neri con i tacchi a spillo… le autoreggenti a rete… la micro-gonna in latex nero che lascia vedere i peli della figa senza mutandine.. il reggiseno nero, in pelle e borchie che gli solleva le tette prepotentemente.. il trucco scuro e pesante, il rossetto nero come le unghie delle mani… e in mano la cinghia nera della quale ho portato i segni per settimane.
“Cosa stavi dicendo?” Mi getto ai suoi piedi e iniziando a leccargli gli stivali “Scusa Padrona…Grazie per essere tornata!” si lascia leccare un po i piedi poi mi ferma e mi dice “Così non vai bene per stasera, metti quello che ho preparato per te sul letto”.
Vado in camera e trovo il mio “abito” si tratta di una serie di cinghie di pelle, riesco a capire come si indossa solo grazie alla foto sulla confezione… un anello si deve mettere intorno alla base del pene, quattro bratelle salgono due davanti verso il collo, e due dietro sagomate per tenere aperte le natiche, anche queste arrivano al collo dove sono cucite ad un collare borchiato come quelle anteriori, le bratelle sono regolabili quando finisco di sistemarle mi faccio vedere. Ovviamente non &egrave contenta, manovra le regolazioni fino a che sento le natiche spalancate e ad ogni passo l’anello intorno al cazzo tira. Mi fa mettere a quattro zampe per ammirare il risultato, in quella posizione ho il culo completamente aperto e il cazzo strizzato. “Vedo che sei ancora aperto come ti ho lasciato…” dice mentre si siede su una sedia e infila con forza la punta dello stivale nel mio ano. Il dolore &egrave forte ma sono così felice che sia tornata la mia padrona che mugolo di gioia…estrae la punta dello stivale e mi ordina di pulirlo, “in fretta che dobbiamo andare a cena!”.
Resto accovacciato ai suoi piedi per leccare la punta dello stivale, quando si ritiene soddisfatta si alza, indossa uno spolverino che rende “civile” il suo abbigliamento e scende verso la macchina, sto per seguirla quando mi rendo conto che così svestito non posso uscire, mi guardo intorno e raccolgo il telo che teniamo sul divano per farne una specie di mantello, sono scalzo ma non posso fare aspettare la mia padrona, e poi non mi aveva preparato scarpe quindi scendo così, sono i primi di marzo e non &egrave caldissimo, la raggiungo in macchina, salgo al posto del passeggero appena in tempo prima che parta.
Ci dirigiamo fuori città, verso le colline, “Dove stiamo andando?” chiedo, non faccio in tempo a finire la domanda che mi arriva un violento ceffone in faccia, capisco subito che non posso fare domande, sono solo uno schiavo, e posso parlare solo quando vuole la padrona.
Finalmente arriviamo, parcheggia l’auto nel giardino di una villetta isolata, ci sono alcune macchine parcheggiate, scende e gira intorno alla macchina, apre la mia portiera e aggancia all’anello del mio collare un guinzaglio corto di cuoio, poi mi strattona per farmi scendere.
Capisco subito che devo camminare a quattro zampe come un cane, la ghiaia del sentiero &egrave dolorosa ma non oso lamentarmi, anzi non ho tempo, cammina spedita sui suoi stivali dai tacchi a spillo verso l’ingresso principale e io devo arrancare per non restare strangolato.
Suona il campanello, intanto io inizio a leccare via la polvere dai suoi piedi, dopo qualche istante d’attesa si apre il portone e due individui palestrati ci accolgono, indossano solo dei boxer neri attillati ed i loro tatuaggi “Buonasera Signora… Lasci pure a noi lo schiavo.. e si accomodi”. Io la guardo piuttosto spaventato, chi sono questi? Dove mi ha portato? Deve intuire il mio sconcerto perch&egrave invece di consegnare il guinzaglio si accovaccia di fronte a me. allargando le gambe e tirandomi con la faccia contro la sua figa, assaporo l’odore e il sapore per qualche istante, lei mi spinge con forza e mi dice “Assaggiala ancora un attimo…. se sarai bravo, forse la assaggerai di nuovo, altrimenti…” poi si alza consegna il guinzaglio all’uomo che aveva parlato e si fa accompagnare dall’altro oltre una porta, mentre si allontanano vedo che si lascia abbracciare lascivamente da quello sconosciuto.
I’uomo che mi ha preso in consegna mi tira verso un’altra porta, provo ad alzarmi in piedi ma un tiro al guinzaglio mi fa capire chi comanda, arriviamo in una cucina ci sono altri due schiavi, uno incatenato al termosifone nudo l’altro ammanettato al rubinetto della cucina. Il mio guinzaglio viene agganciato alla gamba del tavolo “Spero che la tua padrona ti abbia addestrato a non scappare, altrimenti ti insegno io!!” mi dice il mio accompagnatore, poi esce.
Sono confuso, mi rivolgo a quello più vicino a me “dove siamo? cosa succede?” “E la prima volta vero? ” mi risponde in un sussurro “parla piano, non siamo autorizzati a parlare, &egrave una festa e noi siamo messi a disposizione di tutti gli ospiti, tu sarai presentato ufficialmente per vedere se sei ubbidiente e sottomesso abbastanza, sti ragazzoni sono escort che vengono pagati per fare divertire gli ospiti e per umiliare noi.” sto per fare altre domande ma si apre la porta, uno dei boys entra e si avvicina a quello ammanettato, dalla porta entrano odori di incensi e di cibo, musica e vocio poi una voce amplificata “Ecco a voi il primo schiavo della serata, Luca! 36 anni 80 chili per 1.90 sarà in mezzo a voi a completa disposizione!!” un applauso e il tipo viene liberato dalle manette e spinto brutalmente in sala. La porta si chiude “Vuoi dire che tu ci sei già stato?” chiedo “Si sono stato presentato un paio di mesi fa, &egrave stato fantastico!” mi risponde “Anche se ho ancora i segni addosso” e così dicendo mi mostra alcune cicatrici di frustate sulla schiena “sono stato portato qui da un amico col quale avevo fatto sesso un paio di volte senza sapere nulla, così mi all’inizio non volevo e mi hanno dovuto maltrattare un po… ma quando siamo tornati a casa ho ringraziato il mio padrone, ho goduto immensamente!!”
Lo guardo stralunato, ma in quel momento entrano per portarlo via in un tintinnio di catene. Resto solo in attesa che mi vengano a prendere con addosso un misto di paura e di eccitazione, potrei sganciare il collare e scappare, ma scalzo e praticamente nudo non saprei dove andare e poi non so come reagirebbe mia moglie la mia padrona!!
Poi si apre la porta, e vengo tirato in sala, c’&egrave un caminetto acceso con un tavolino basso di fronte, intorno seduti su divani o poltrone gli ospiti sei o sette in tutto, tre escort come quello che mi conduce uno dei quali si sta tranquillamente facendo spompinare da mia moglie, anzi dalla mia padrona! i miei colleghi sono in piena attività e mentre mi guida sul tavolino mi presenta al microfono “Ed ora il novizio della serata! Marino un metro e settanta per 75 chili messo a disposizione dalla padrona Luisa!!!” Lei si alza ad accogliere gli applausi del pubblico lasciando il cazzone che stava spompinando, il ragazzo approfitta della pausa per sedersi sulla poltrona dov’era lei la prende per i fianchi e la fa sedere sul suo cazzo lei apre le gambe e l’arnese scivola facilmente nella figa fradicia che avevo appena assaggiato poco prima. Qualche ospite si avvicina, un anziano grasso e viscido mi palpeggia il culo le palle le gambe la pancia &egrave sudato di eccitazione, io sono sul tavolino, sempre su quattro zampe, in mostra illuminato da alcune lampade. Si avvicina una donna sulla trentina passa le sue mani sul mio corpo e dice “Troppo peloso! possiamo depilarlo?” La mia padrona che sta cavalcando il cazzo dello sconosciuto annuisce ridendo e mugolando e in mano alla ragazza appare un epilatore elettrico con il quale comincia a lavorare visibilmente eccitata da quello che sta facendo, inizia dai polpacci poi le cosce le spalle le braccia e le ascelle, quindi mi fa alzare in ginocchio e scende sul petto e sulla pancia,”Quando avrò finito sarai liscio come un neonato!!” mi sussurra “non so se avrai il coraggio di andare al mare o in palestra con i tuoi amici…. Potebbero accorgersi che sei solo un frocetto da sbattere” A queste parole mi prende il panico, mi rendo conto che &egrave vero, sarò come minimo deriso a morte da chiunque mi vedrà, ma sentendo scorrere la testina e mi eccito mentre vedo la mia peluria cadere intorno mentre uno dei ragazzi la raccoglie con un aspiratore, ed in ogni caso non ho nessuna possibilità di ribellarmi. la depliatrice arriva al pube e lentamente elimina tutti i peli anche dallo scroto all’inguine poi mi ordina di tornare in posizione prona e finisce di depilare il perineo e la zona intorno allo sfintere. Infine si allontana per ammirare l’opera visibilmente soddisfatta, in quel momento arriva mia moglie, la mia padrona, anche lei per ammirare e sentire sotto le mani la mia pelle glabra, “Hai fatto un lavoro splendido!” dice alla donna, la quale per tutta risposta la abbraccia, le infila la lingua in bocca e una mano tra le cosce, la reazione della mia padrona mi sorprende, mi sarei aspettato un rifiuto schifato invece risponde al bacio stringendosi alla donna e allargando le gambe per facilitare lo strusciamento. Il tutto accanto a me! Mentre il ciccione dopo essersi gustato lo spettacolo della depilazione inizia a dilatarmi l’ano infilando le sue grosse dita. Sto ancora ammirando le due donne che si scambiano effusioni quando mi sento schiaffeggiare la faccia, qualcuno mi sta sbattendo il cazzo sulle guance, poi mi gira la testa e la spinge verso il cazzo con il quale mi ha colpito. “Succhia cornuto!” mi dice, non ho nemmeno modo di vedere chi &egrave, n&egrave come &egrave fatto, Il cazzo non &egrave completamente eretto ma il mio pompino lo fa inturgidire, e, poco tempo, diventa duro e grosso continuo a spompinare senza potere nemmeno guardare il padrone del cazzo, con le mani guida il ritmo della pompa, “Bravo, cornuto, sei bravo quasi come quella troia di tua moglie!!” a queste parole alzo la testa e lo riconosco, e Mauro, un collega di Luisa, l’ho incontrato a qualche festa aziendale, quando capisce che l’ho riconosciuto ride ” Chi credi che abbia consigliato a tua moglie di addestrarti? Lo sapevo che sei uno schiavetto senza palle, mi ha detto che hai imparato subito ad obbedire! Adesso ti faccio vedere come si deve scopare una troia come lei… ” Mi lascia un attimo e va dalla mia padrona, ancora abbracciata all’altra donna che la lascia con un languido bacio, la fa stendere a terra proprio sotto i miei occhi, e inizia a chiavarla con foga lei &egrave eccitatissima già dopo pochi colpi la vedo fremere per un orgasmo, mi guarda mentre incita il suo amante a fotterla e mi insulta dandomi del frocio, cornuto e altre cose del genere, dal canto mio sono sconvolto per la notizia di essere cornuto, fino al giorno in cui mi ha schiavizzato non l’avrei mai creduto possibile.. dopo avevo forti sospetti ma la cosa mi eccitava più che farmi arrabbiare, e adesso vederla scopata da un conoscente mi piaceva da matti, intanto il mi culo veniva devastato dal ciccione che ora usava dildo di varia misura e mi faceva tenere fermo da uno dei boys della festa. Ad un certo punto mia moglie si gira alla pecorina “mettimelo nel culo! Dai sfondami!!” dice all’amante, Lui non se lo fa ripetere, ha il cazzo viola da quanto &egrave eccitato vorrei succhiarlo o prenderlo nel culo o leccare la figa fradicia di lei che mentre si fa inculare mi guarda intensamente, ed io che nemmeno ci avevo mai provato a chiederle il culo per paura di scandalizzarla! Dopo qualche minuto l’amante dice “sto per venire” e si tira indietro, ma lei glielo impedisce dicendo “sborrami nel culo dai!” Allora lui si lascia andare e accelera il ritmo fino a che non viene con un grugnito spingendo il cazzo nel culo di lei fino alle palle! Restano qualche istante avvinghiati poi lei dice “puliscigli l’uccello!!” rivolta a me, allora lui si alza e posso leccare i sapori di quella scopata, quando &egrave soddisfatto mi lascia, ma lei mi ordina di girarmi a pancia in su sulla panca, con qualche protesta di quelli che giocavano a sfondarmi dietro riesco a farlo, e lei si siede appoggiando il suo ano sulla bocca, &egrave completamente aperto e capisco subito qual’&egrave il mio compito, inizio a succhiare e leccare per ingoiare lo sperma dell’amante della mia padrona, lei contrae i muscoli e spinge fuori alcuni fiotti di un fluido composto da sperma ed altro “bravo cornuto!” mi dice ” succhia lo sperma del mio maschione… ti piace vero? hai il cazzo che ti scoppia da quanto sei infoiato ! ” e quando si &egrave liberata il canale posteriore mi ordina di pulire anche la figa.
A questo punto l’uomo con il microfono invita tutti ad avvicinarsi “Sta arrivando big-bamboo!! venite ad assistere all’ingresso di questo nuovo schiavo tra le nostre proprietà!!” Vedo aprirsi la porta in fondo, entra, accolto da un applauso, un nero enorme, alto almeno due metri con un fisico da culturista, completamente nudo e depliato, il pene &egrave enorme, arriva a metà coscia e non &egrave nemmeno eretto. Capisco che sono il bersaglio di quel mostro che si avvicina attorniato dagli ospiti cerco di alzarmi ma varie mani mi premono sulla panca, il bestione arriva e mi guarda sorridendo, mi appoggia il cazzo sulle labbra, apro la bocca ma fatico a farcelo entrare &egrave talmente grosso che non riesco a fargli una pompa posso solo leccare la cappella, deluso si allontana qualcuno gli porge del gel che mette sulle mani e comincia a masturbarsi, il bestione inizia ad inturgidirsi e a cresecere tra le esclamazioni di stupore degli ospiti e il mio sgomento, quando decide che &egrave abbastanza duro si inginocchia tra le mie gambe, lubrifica il mio sfintere dilatandolo abilmente con le sue mani. Io sono terrorizzato ed eccitato insieme, due persone mi tengono le gambe sollevate e divaricate altri mi tengono le spalle premute contro la panca perch&egrave io non fugga, il resto degli ospiti &egrave raccolto ad osservare la penetrazione che avverà tra breve.
Quando &egrave tutto pronto appoggia la punta del big-bamboo e da una prima spinta, io contraggo i muscoli in una disperata resistenza “Senti…” mi dice ” se collabori e ti rilassi, forse, non farò troppi danni…. ma se fai così ti stupro di brutto e ti ritrovi con il culo lacerato di brutto!!” annuisco guardandolo negli occhi supplicante, lui mi sorride come per tranquillizzarmi e riprende il lavoro, cerco di rilassare lo sfintere anche quando riappoggia la punta, alla prima spinta non sembra possibile che possa entrare ma insiste e dopo qualche tentativo inizia ad entrare, il dolore &egrave forte urlo, ma nessuno si scompone, anzi sono tutti eccitati dalla situazione, lo sento avanzare spinta dopo spinta poco alla volta, con dolcezza, mi invade il corpo e mi riempie di quella nerchia enorme squartandomi ogni tanto lo ritrae, e il dolore si allevia, per poi affondarlo qualche centimetro in piu facendomi urlare… ho le lacrime agli occhi, e il cazzo che era durisimmo si ammoscia, chiedo pietà di smettere ma nessuno mi ascolta, anzi, mi arrivano alcune frustate sulle gambe, qualcuno poi si diverte a tirarmi i capezzoli come se non soffrissi già abbastanza. Piano piano riesce ad arrivare a fine corsa, si ferma con il suo palo piantato dentro di me, lo sento fino allo stomaco le palle schiacciate contro il sedere e lo sfintere tirato allo sfinimento. Si avvicina con la faccia e mi sussurra “Sono dentro di te, ora hai il culo aperto ideale per la troia che sei!” poi si rialza e inizia lentamente a uscire quasi completamente, mi sento svuotare e poi riempire di nuovo ogni affondo &egrave doloroso sento bruciare come se mi avessero dato fuoco al culo, lo suppico di smettere ma &egrave inutile , anzi aumenta la velocità e la forza con cui mi penetra, incitato dagli ospiti “Dai sfondalo!!” “rompigli il culo” Ma Big-bamboo &egrave concentrato e non ascolta, manda avanti e indietro il suo pistone variando il ritmo a suo piacimento, Ogni tanto si lascia andare ad un commento “Mi piace farti male!” poi ad un certo punto cede alle richieste di alcune signore che vogliono provare la sua nerchia, si ritrae e mi svuota completamente, “ora devo accontentare alcune delle tue padroncine…Ma prima pulisci bene il bestione” mi indica di cambiare posizione, devo mettermi alla pecorina appoggiato di traverso sulla panca, così posso pulire il cazzo con la lingua mentre il mio sfintere sfondato rimane a disposizione. in questa posizione sento del liquido colare tra le cosce,non oso nemmeno controllare cosa sia, mi metto di lingua alla pulizia del besitione, ora completamente in tiro, &egrave di proporzioni inimmaginabili tanto che non posso nemmeno pensare di farlo entrare in bocca, lui se ne accorge “Visto? ora hai il culo più largo della bocca!!!” Da dietro dopo vari toccamenti e dita qualcuno decide fottermi ancora, &egrave il grassone di prima, il suo piccolo cazzo non mi provoca quasi nessun fastidio nonostante la prova cui sono stato sottoposto, ma lui &egrave talmente eccitato che viene dopo pochi secondi poi regolarmente passa davanti per la pulizia e un altro, più dotato, entra da dietro sbattendomi con violenza, mi fa un po male ma mi piace, e mi eccita anche perch&egrave mi strizza i capezzoli e le palle intanto il grassone mi ha ficcato il cazzino in bocca, entra tutto compresi i testicoli da quanto &egrave piccolo, e lui si diverte un casino mi tira per le orecchie insultandomi poi si stanca e se ne va quello che mi sta scopando aumenta il ritmo ma al momento giusto esce si posiziona davanti alla faccia e con un paio di colpi mi sborra in pieno viso…altri due arrivano insieme e mi prendono in bocca e nel culo contemporaneamente, mentre scopano commentano tra loro senza nemmeno considerarmi, come se fossi un oggetto di loro proprietà, come in effetti mi sento, vengono quasi contemporaneamente poi se ne vanno insieme ridendo. Resto libero qualche minuto, non oso muovermi sia per le indoliture sia perch&egrave nessuno mi ha ordinato di farlo. Da dietro sento “Rieccoti schiavo!” &egrave di nuovo l’amante di mia moglie, “hai un culo aperto come una galleria, voglio fotterti ma sei pieno di sperma, prima ti lavo” e detto questo, infila il cazzo non durissimo per pochi centimetri nel mio culoe poi si lascia andare ad una lunga pisciata, sento l’orina calda che mi riempie e cola dallo sfintere slabbrato bruciando sulle escoriazioni “sei proprio un cesso!” mi dice, quando esce non riesco a trattenere il liquido che sgorga copiosamente inondanolo, questo lo fa infuriare, inizia a sculacciarmi “stupido cesso intasato!! come osi sporcarmi!” si alza e viene davanti “ora puliscimi tutto!!” così inizio a leccarlo piedi gambe palle e cazzo, tutti i peli intrisi di una brodaglia mista tra piscio, sborra e merda, quando decide di essere pulito ha il cazzo quasi duro, me lo ficca in gola, “succhia dai, che voglio sbatterti come ho fatto con tua moglie, a proposito, la troia sta provando il big-bamboo!!” quando il cazzo &egrave bello duro mi monta come aveva promesso, mentre mi sbatte con forza a lungo arriva la padrona “Sei stato bravo” mi dice “per premio potrai leccarmi via la sborra del negrone!” cosi dicendo si piazza su uno sgabello di fronte a me, la figa spalancata che sgocciola di sperma inizio a leccarla, sono sempre più eccitato e felice dei complimenti della mia padrona. Dopo un tempo interminabile l’uomo che mi sta sbattendo finallmente gode “Ti riempio il culo, cornuto!” mi urla mentre viene, poi mi ordina di stendermi a terra, in mezzo ai liquami a pancia in su “Sei un vero cesso, ed io voglio cagare” detto questo si accovaccia con l’ano a pochi cm dalla mia bocca, mentre contrae i muscoli per spingere vedo lo sfintere dilatarsi e uscire uno stronzo marrone, capisco subito cosa devo fare, apro la bocca e lo accolgo cercando si soffocare i conati di vomito e di ingoiare, il primo pezzo &egrave quasi solido e devo masticarlo per riuscire a mandarlo giù, riesco appena a prendere fiato che vedo nuovamente aprirsi il culo, apro la bocca ma stavolta &egrave più lenta, quasi liquida quasi mi soffoca e una parte mi cola fuori, ma riesco a deglutirla ugualmente ‘ultima scarica &egrave molto più piccola “ora puliscimi bene! Cesso!” finisco di ingoiare e con la lingua pulisco gli ultimi residui. Poi lui si alza e palpeggiando mia moglie le dice “guarda che bel cesso, solo che ha un po di perdite, ha bagnato tutto intorno!!” Lei annuisce, si accovaccia sulla mia faccia e scarica la sua calda orina odorosa, poi mi ordina “pulisci qui in terra! guarda che casino hai combinato!!” mi sollevo a fatica a quattro zampe, in effetti sono dentro ad una pozzangera maleodorante, cerco di capire come potrei pulire ma lui mi sbatte la faccia in terra “con la lingua!! Frocetto!!” inizio a leccare il pavimento, mi sento un verme costretto a strisciare e leccare la fanghiglia dal pavimento, gli ospiti intorno mi guardano commentando il mio lavoro, dopo qualche tempo gli altri due schiavi vengono mandati ad aiutarmi ma loro sono provvisti di stracci e secchi. Quando abbiamo pulito la zona ci alizamo verso i padroni. Sembrano abbastanza soddisfatti, “Ora noi andiamo nell’altra stanza a mangiare.. voi restate qui, pulite e sistemate tutto. Se fate presto e bene forse potrete mangiare qualcosa anche voi” Dette queste parole gli ospiti lasciano la stanza dopo avere acceso le luci, noi iniziamo la pulizia del locale, ovunque ci sono schizzi di sperma o altri liquidi non meglio identificabili, profilattici usati, vibratori di tutte le forme e le dimensioni ancora umidi degli orifizi in cui sono stati infilati.Dopo avere sistemato il tutto ci sediamo per terra accanto alla porta chiusa da cui sono usciti gli ospiti, gli altri due più esperti mi hanno sconsiglato di entrare o bussare, anche sedere sui divani non &egrave un nostro diritto! Finalmente, dopo un tempo interminabile, la porta si apre, sono tutti a tavola, tutti vestiti (quasi) normalmente, al termine di quella che deve essere stata una cena abbondante, i “boys” sono i camerieri, quello che ci ha aperto la porta ci indica in un angolo un grande piatto con gli avanzi della cena, &egrave l’ultima umiliazione dovere mangiare come cani sotto gli occhi dei nostri padroni.
Qualche tempo dopo ci tolgono gli avanzi, e ci ordinano di andare a sistemarci e tornare. Abbiamo la possibilità di fare una doccia, e “rivestirci” come quando siamo arrivati, io con le mie imbragature di cuoio, e gli altri con costumi similli.
Quando ci ripresentiamo ognuno cerca di tornare dal proprio padrone, solo io vengo fermato e quello che sembra l’anfitrione si avvicina, ha un pacchetto incartato e me lo porge, lo prendo senza capire e ad un suo cenno lo apro. C’&egrave un cellulare “Questa sera, la tua padrona di ha donato al nostro gruppo, ora sei di tutti e ognuno di noi potrà chiamarti per qualunque servizio in ogni momento” mi dice ” dovrai sempre tenerlo acceso e dovrai sempre rispondere alle nostre chiamate, altrimenti sarai punito!” quindi si gira e fa un cenno a mia moglie, che arriva con il guinzaglio, lo aggancia e mi trascina verso l’auto.
E’ notte fonda, ho freddo e sono stremato, durante il viaggio non scambiamo nemmeno una parola, appena entriamo in casa finalmente mi parla “Schiavo e cornuto, e da tempo che pensavo di lasciarti, di te non mi interessa nulla, non mi fai godere, mi fai schifo. Mauro mi ha convinto a tenerti come schiavo, e l’unica cosa che puoi fare &egrave adorarmi come tua signora e padrona, se sarai abbastanza bravo terrò una linea ciivile quando siamo in famiglia altrimenti ti umilierò senza pietà per dimostrare a tutti che merda sei. chiaro?”
Mi accovaccio ai suoi piedi felice “Si padrona, sono tuo schiavo non lasciarmi mai ti prego” in quel momento Mauro entra dall’ingresso, con le sue chiavi, ignorandomi completamente bacia mia moglie e inizia a spogliarla dopo pochi minuti vanno in camera, “vieni a guardare come mi scopa! Ti puoi masturbare se vuoi” e cosi seguo i miei padroni mentre vanno a fare sesso sul mio letto!

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