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Racconti Erotici Lesbo

Isabella ed Elena – un avventura strana tra coinquiline – prima del crash del sito

By 24 Aprile 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Elena si era svegliata presto quel mattino, aveva lezione all’università. Si alzò per andare in bagno per prepararsi ad affrontare l’ennesima giornata tra i libri ma non ne aveva proprio voglia. ‘ Ma chi se ne frega oggi taglio!!! ‘ penso mentre tirava lo sciacquone dopo aver fatto pipì. Si rinfilò nel letto e dopo poco riprese sonno. Quando riaprì gli occhi la sua stanza era illuminata a giorno. Si stiracchiò. E si rimise giù. Era ancora coccolata dal tepore delle coperte quando senti dei rumori venire dalla stanza di Isabella, la sua coinquilina da ormai sei mesi. Tese l’orecchio per cercare di capire se Isabella fosse in compagnia di qualcuno e se si di chi. Più prestava attenzione a quei suoi e più le sembravano dei mugolii. ‘ Impossibile! ‘ pensò, la sua coinquilina così pudica che si rivestiva in bagno dopo la doccia, in sei mesi di convivenza mai un accenno ad un ragazzo e men che meno ad una vita sessuale. Fece più attenzione e fu quasi certa di aver sentito distintamente un ‘mmmm si’ ‘ O mio dio si sta masturbando!!! ‘ pensò non potendo fare altro che sorridere ‘ Allora &egrave una ragazza normale! ‘ si disse Elena mentre inforcava le pantofole. Vero &egrave che Isabella la credeva all’università ma certo non poteva starsene lì ad ascoltare la sua amica toccarsi ed aspettare che finisse ‘l’opera’, decise quindi di alzarsi, mettere su il caff&egrave ed aspettarla in cucina per far colazione decisa di far finta di nulla sui ‘rumorini’ che l’avevano svegliata. Lungo il corridoio che la separava dalla cucina cercò di muoversi in punta di piedi, in realtà non voleva interrompere Isa, lei al suo posto l’avrebbe odiata per un interruzione di questo tipo. I rumori si fecero più intensi e si era ormai evidente che si stesse proprio regalando piacere solitario. Le si gelò il sangue nelle vene quando alle sue orecchie giunsero parole che mai e poi mai avrebbe pensato di sentire da parte di Isabella ma forse aveva sentito male. Ed ecco di nuovo ‘ mmm Elena si! ‘ Elena questa volta aveva sentito distintamente Isabella pronunciare il suo nome tra un sospiro ed un mugolio. ‘ Hai capito la santarellina! In realtà &egrave una lesbica ‘ pensò Elena a questo punto abbastanza in imbarazzo, non era mai capitato di scoprire qualcuno che si masturbasse pensando a lei figuriamoci una donna. Passò davanti alla porta semichiusa della stanza di Isabella per raggiungere la cucina per quel benedetto caffé e non poté resistere alla tentazione di buttare un occhio dentro. La sua mente andò avanti immaginando Isabella alle prese con il più classico e canonici dei grilletti con la ragazza a gambe aperte che si trastullava con la mano nel pigiama. Quello che vide le fece perdere un battito, quasi stava per svenire. La sua coinquilina era completamente nuda ed esposta sul letto con gli occhi chiusi mentre con una mano tra le gambe che si muoveva forsennatamente. La cosa assurda era quello che la ragazza stava facendo con l’altra mano. Aveva in mano quello che Elena riconobbe immediatamente come un suo calzino o meglio il calzino che indossava il giorno precedente e che aveva gettato nella cesta dei panni da lavare. Elena rimase di sasso, continuava ad osservare quella scena con un espressione mista tra lo schifato e lo sbigottito. Non solo la sua coinquilina si stava toccando pensando a lei, quindi tendenzialmente Isabella era lesbica ma sembrava in estasi mentre annusava i suoi calzini, i suoi piedi quindi era anche feticista!!! Tutte quelle emozioni avevano frastornato Elena che tutto si aspettava da una mattinata di riposo dalle lezioni universitarie tranne una scena degna di centinaia di visualizzazioni in youporn. Mentre cercava di far ordine in tutti i pensieri che le affollavano la mente inavvertitamente si appoggiò alla porta che cigolando interruppe Isabella che aprendo gl’occhi la notò sull’uscio.
– Hemm oddio Elena ‘ farfugliò Isabella in preda al panico mentre cercava di nascondere quello che fino a quel momento era l’oggetto di ogni sua fantasia. ‘ scusa pensavo di’di essere sola insomma sai’capisci ‘ continuò mentre cercava di coprirsi alla vista dell’amica.
– Io preparo il caff&egrave, vieni di la? ‘ disse Elena cercando di organizzare un pensiero logico dopo questa scena.
‘ Si si arrivo subito, mi’mi metto qualcosa ed arrivo ‘ disse Isabella ormai bordeaux afferrando il pantalone del pigiama.
La moca ribolliva mentre Elena seduta sul divano cercava di fare il punto della situazione, ma come poteva gestire quella situazione, quello che aveva scoperto sulla sua coinquilina, quelle immagini. Isabella entrando in cucina dopo una sosta tattica al bagno si fiondò ai fornelli per servire il caff&egrave, porse ad Elena una tazzina fumante e sempre più imbarazzata con lo sguardo basso disse
– scusami ancora Ele pensavo fossi fuori’cio&egrave siamo grandi certe cose capitano no? –
A quel punto Elena quasi furente guardandola negl’occhi la zittì ‘ ohh certo a chi non &egrave capitato almeno una volta di masturbarsi pensando alla coinquilina mentre annusa i suoi calzini puzzolenti!!! ‘
Isabella si senti morire e sgranando gl’occhi si lasciò cadere sulla poltrona di fronte al divano. Non poté far altro che abbassare lo sguardo e con un filo di voce ‘ quindi tu hai visto’eri lì da un po”insomma’ –
Elena interruppe quel farfugliamento ‘ Si ero lì da un po’, ho sentito che pronunciavi il mio nome ed ho anche visto cosa ‘annusavi’ ‘ disse simulando le virgolette con le dita.
– Beh sono mortificata’non avrei mai voluto che tu’- stava quasi per avere una crisi di pianto tanto che Elena la interruppe di nuovo ‘ Guarda che &egrave tutto ok, non sono risentita &egrave solo che’come dire ‘ fece una piccola pausa ‘ mi devo riprendere dalla rivelazione, tutto qui’cio&egrave’insomma io non sono una tipa bigotta ma ammetterai che scene di quel tipo non si vedono spesso no? –
Isabella ormai sempre più rossa in viso voleva sprofondare ed invece ora si trovava a doverne discutere per di più proprio con Elena che invece di incavolarsi per l’attenzione perversa verso di lei cercava di rassicurarla – si si certo’ci mancherebbe’&egrave che io’oddio’insomma non saprei’che dirti’cio&egrave sai non volevo che” tira un bel respiro e tutto di botto ‘ lo scoprissi così, anzi non volevo che lo scoprissi proprio’scusami. ‘ concluse abbandonandosi completamente sulla poltrona come sfinita dalla vergogna che provava in quel momento.
Elena si schiarì la voce e continuò – Senti Isa, veramente, stai tranquilla che per me non &egrave cambiato nulla, certo almeno potevi dirmi di essere lesbiiiica no? Che problema c’&egrave? ‘ Io non sono lesbica ‘ le rispose Isabella ‘ anche se non sono credibile, ma sono etero’cio&egrave a me piacciono i ragazzi ti giuro e solo che’che”
Elena scuotendo le spalle e fissando la sua amica ‘ beh quantomeno sei bisex’no? ‘ Isabella quasi stizzita la stoppo quasi bruscamente ‘ ti ho detto di noooo! Non sono ne lesbica ne bisesuale cavolo! ‘
Davanti a questo plateale tentativo di mascherare la realtà Elena infastidita decise di metterla alle strette ‘ ah no? Bene allora cosa facevi prima in camera? ‘ Isabella abbassò di nuovo lo sguardo ed Elena la incalzò ‘ allora? Dai dimmi cosa stavi facendo? ‘ la sua coinquilina a capo chino e con un filo di voce ‘ lo sai cosa facevo ‘ Ok lo dico io allora? Ti stavi MA-STU-RBA-NDO ok’e a chi pensavi mentre lo facevi? A chi??? Eh? Sentiamo? ‘ Pensavo a te ok’si a te! A TEEEE! Che ci posso fare??? ‘ scoppiò Isabella mentre continuava nervosamente a mordicchiarsi le unghie.
– Bene ‘ disse Elena mentre si accendeva una sigaretta ‘ quindi se ti toccavi pensando a me e siamo due ragazze significa che ti piacciono anche le ragazze no? Quindi sei quantomeno bisessuale’che c’&egrave di male nell’ammetterlo scusa? –
Isabella la guardava seguendo il discorso e poi intervenne schiarendosi la voce come a rimarcare l’importanza di quello che stava per dichiarare ‘ in realtà Elena, a me non piacciono le donne, cio&egrave ‘ si sistemò meglio sulla poltrona che a lei, vista la scabrosità del discorso, sembrava meno comoda di un letto da fachiro – a me piac’cio&egrave sono attratta da’dagli odori forti ecco! Tutto qua ‘
A Elena sembrava tutto ancora più assurdo, cio&egrave Isabella non era una lesbica con tendenze feticiste era una feticista all’ennesima potenza! ‘ ah cio&egrave se ho capito bene non ti piaccio io in quanto ‘femmina’ ma ti toccavi pensando alla puzza dei miei piedi, giusto? ‘
Isabella voleva sottrarsi a quella disquisizione sulla sua sfera sessuale ma essendo stata presa in castagna con le mani nei calzini di Elena non poteva far altro che stare a quell’interrogatorio sperando che finisse il prima possibile e con lo sguardo basso ‘ Si, &egrave così’cio&egrave io quando sento l’odore dei tuoi ehm’quando sento un odore forte perdo il controllo, lo so &egrave sbagliato, &egrave perverso ma non riesco a farci niente’non so come spiegartelo. ‘
Elena continuava ad approfondire l’argomento interessata ed anche divertita, forse un po’ sadicamente, della palese difficoltà di quella ragazza che fino ad allora aveva soprannominato con le sue amiche ‘miss Perfettina’ e dovette ammettere che quella situazione per quanto assurda e scomoda dovesse essere era anche molto divertente.
Decise quindi di infierire ancora un po’ con ‘miss annusa calzini’ e sorridendo a quel pensiero le disse ‘ Scusa Isa mi prenderesti una canna li sul tavolino, così magari ci rilassiamo un attimo alleggerendo la tensione, che dici? ‘ La ragazza si alzò di scatto, non sembrandole vero che la sua coinquilina le stesse dando tregua. Mentre Isabella le porse lo spinello già preparato Elena le propose ‘ accendilo tu, che hai bisogno di rilassarti anche tu ‘ e si mise a ridere. Isabella imbarazzata, fece come le era stato chiesto e solo allora si accorse che nel frattempo Elena approfittando del suo allontanamento si era tolta le pantofole ed ora era a piedi nudi. Quasi le andò di traverso il fumo aspirato. Fece una lunga boccata ed espirando la passò all’amica.
– Grazie ‘ le disse sorridente Elena che aveva letto l’espressione della coinquilina e ‘ scusa la domanda ma ormai il peggio &egrave passato no? &egrave da tanto che ti tocchi annusando i miei calzini? –
Isabella ormai iniziò a rassegnarsi all’idea che quel supplizio non sarebbe finito tanto presto e sospirando ammise ‘ saranno un paio di mesi ‘ ed abbassò di nuovo lo sguardo che magneticamente finì sul piede che Elena accavallando le gambe aveva portato più vicino a lei.
Elena continuando a fumare voleva spingersi più in profondità nel ‘vizietto’ di Isabella e quindi ‘ Isa scusa ma come l’hai scoperto? Cio&egrave come hai capito che ti eccitava la puzza di piedi? ‘
Isabella sospirando le spiegò che quel giorno di 2 mesi fa’ stava per fare il bucato e vedendo i calzini di Elena, così quasi per gioco, ne portò uno al naso ed annusò, stranamente l’odore le piacque molto, troppo, tanto che continuava ad annusarlo e l’odore che le riempiva le narici la eccitò come un afrodisiaco.
Elena era estasiata dalle rivelazioni quasi estorte alla sua amica e volle rincarare la dose. ‘ quindi mi stai dicendo che la mia puzza o come dici tu il mio ‘odore’ &egrave l’unico che ti fa quest’effetto? ‘ e passo lo spinello fumante ad Isabella ‘ beh non so se &egrave l’unico che mi fa quest’effetto ma &egrave l’unico che ho mai annusato da vicino, diciamo che i miei calzini non mi fanno nulla. Poi non &egrave che mi capita di annusare i piedi a tutti. ‘ finita la frase si rese conto della gaffe appena fatta che non sfuggi neanche ad Elena.
Quest’ultima continuò come se stessero parlando delle previsioni meteo ‘ Scusa ma, tanto per capire, ti piacciono i piedi o solo i calzini e robe simili? ‘ disse sempre più curiosa agitandole il piede a poca distanza da lei.

Isabella ebbe un tuffo al cuore, fino ad allora aveva sempre dato sfogo alle sue strane voglie annusando i calzini dell’amica ma nella sua fantasia era il piede nudo ed odoroso di Elena che bramava di annusare e molto spesso immaginava di baciarlo e puntualmente l’idea di leccarlo la portava ad avere orgasmi travolgenti. La ragazza cercò di dissimulare abbozzando un ‘ Mah non ci ho mai pensato’&egrave tutto nuovo anche per me ‘ ma il rossore sul suo volto dette la percezione ad Elena di aver fatto centro. Forte di questa intuizione alzò ancora di più la gamba portando il piede all’altezza del viso di Isabella ‘ Beh ormai siamo qui, scopriamolo no? Tanto abbiamo rotto il ghiaccio ‘ disse facendole l’occhiolino. Isabella nel panico più totale, combattuta tra l’avere l’oggetto delle sue bramosie sotto al naso e tentare di conservare l’ultimo briciolo di dignità che ancora poteva avere. Continuava a fissare il piede di Elena avendo solo la forza di deglutire più volte. Elena la fissava con attenzione alla ricerca di qualche indizio per continuare il ‘giochino’ e notò che Isabella mentre con lo sguardo incollato alla sua estremità aveva già stretto e rilasciato più volte i muscoli delle gambe ‘ Isa Allora? ‘ le fece con sguardo indagatore.
– ehm’quindi cosa?- le rispose cercando di dissimulare, il quasi troppo evidente interesse. ‘ Ti piacciono o no? Sai ieri sera non li ho neanche lavati’ero troppo stanca!- continuò mentre forzando un po’ la mano le avvicino il piede fino a sfiorarle il naso. L’amica non poté che annusare respirando. Puntualmente come ogni volta capitava con i calzini quell’odore pungente le andò subito al cervello, complice anche lo spinello e l’interruzione subita prima e non riuscì a trattenere un gemito dopo il primo ‘assaggio’. ‘ Lo prendo come un si! ‘ la incalzò Elena ridendo ‘ Ehm s’si’scusa – le disse mentre cercava di allontanare il viso per recuperare lucidità.
– Scusa di che?! Figurati!…in fondo io ti ho chiesto e tu’tu hai risposto ‘ le fece l’occhiolino accendendosi una sigaretta. ‘ Quindi ti piacciono i miei piedi e l’odore che hanno, cosa ci faresti? ‘
Isabella a quella domanda con l’odore ancora in testa e visibilmente eccitata non ce la fece più esplodendo ‘ Cosa ci farei??? Mi piacciono, mi eccitano’non capisco più niente capisci, li annuserei per ore, li bacerei, mi toccherei ecco l’ho detto!…contenta? ‘ disse abbassando lo sguardo ‘ Si! ‘ le rispose Elena sorridente tra una boccata e l’altra ‘ Se vuoi per me va bene ‘ continuò.
-Non ho capito ‘ disse tremante l’amica ‘ Ti ho detto che se vuoi puoi fare quello che vuoi’quello che ti senti, come dire’a me non darebbe fastidio ‘ le disse Elena.
Isabella la guardava dubbiosa non certa di aver capito bene cosa le stesse dicendo la coinquilina ‘ Ma’non capisco, cio&egrave tu’a te piacerebbe’cio&egrave scusa ma credo di non aver capito Ele! ‘
– Oh Isa, senti io ho solo detto che se vuoi sentiti libera di fare quello che ti senti ‘ Elena si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio fece una boccata di sigaretta e riprese ‘ insomma prima ti ho ‘interrotta’ perché mi &egrave sembrato strano, senza offesa eh! Ma alla fine non credo ci sia niente di male’quindi sentiti libera ecco! ‘ Elena non sapeva come rassicurare l’amica, certo non voleva passare per una più strana di ‘miss annusa calzini’ ma in fondo era un po’ che condividevano l’appartamento e in fondo le voleva bene. Quasi le spiaceva.
La situazione era sempre più assurda e paradossale. Isabella cercava di scrutare Elena per cercare di interpretare ogni minimo gesto poi intravide una scappatoia ‘ Senti ma se ci facessimo un’altra cannetta? ‘ e si alzò per prendere lo spinello dal solito posto. – Ma si dai ‘ disse la coinquilina.
Le due si sedettero entrambe al tavolo, rimpinguarono le tazzine da caff&egrave lo bevvero in silenzio e si scambiarono vicendevolmente lo spinello dando due boccate a testa.
– Senti Elena ‘ esordì Isabella dopo essersi schiarita la voce ‘ lo so che non &egrave facile, ma a me piacerebbe che i rapporti tra noi non cambiassero, cio&egrave’voglio essere chiara se ti crea il minimo disagio’cio&egrave dimmelo, il tempo di organizzarmi e cambio casa’ti capirei giuro! ‘ disse tutto d’un fiato Isabella. Elena la fissò e senza spostare lo sguardo dai suoi occhi le rispose ‘ Isa non c’&egrave niente che non va giuro, come posso fare per farti capire che &egrave tutto apposto? Per me sei ok, anzi questa cosa ti rende forse meno ‘perfettina’?!?…quindi mi piace! Serena e tranquilla, fidati! Ma ora passami la canna che altrimenti la finisci ‘ e scoppiò a ridere. ‘ Scusa, era per chiarire meglio ‘ le disse allungandole lo spinello. ‘ No senti tu, Isa se vuoi telo dico proprio papale papale se vuoi toccarti con i miei calzini fai pure, non mi da fastidio per niente’CHIARO?
‘ Ma veramente?! Gr..grazie cio&egrave’ok! ‘ le rispose quasi con le lacrime agl’occhi ‘ magari allora più tardi, se esci sai’prima ero lì lì sul punto ‘ non le sembrava vero di aver trovato tanta comprensione e complicità in Elena.
Elena ormai era stordita dai fumi, dai discorsi fatti e dalla tenerezza che le faceva Isabella e rilanciò all’amica dicendo ‘ capisco che ora ti suonerà strano ma se vuoi andare ad allentare la tensione anche ora vai ‘ e le strizzò l’occhio.
– No dai così non riuscirei’credo’sapendoti di qua, tranquilla ma grazie della comprensione ‘ e le scesa una lacrima dalla commozione.
– Senti prima ho notato che’insomma che anche i miei piedini ti fanno un certo effetto, giusto? ‘
Isabella ormai rinfrancata dalla comprensione ammise candidamente ‘ ma veramente mi fanno un effetto maggiore’cio&egrave..i calzini solo un surrogato ‘
– Ah si? ‘ disse Elena, trovando conferma nei suoi sospetti. ‘ beh allora se vuoi possiamo provare’cio&egrave se vuoi usaa..arli’ma non ti assicuro nulla’cio&egrave come dirti, io per te mi’se mi dici cosa posso –
Isabella non poteva crederci. Il suo sogno poteva realizzarsi. Elena le aveva appena detto che poteva usare i suoi piedi e non i calzini. ‘ Non prendermi in giro però ‘Chiosò Isabella.
– Non lo sto facendo giuro, vorrei fare qualcosa per te. Ma capiscimi non so cosa quindi se vuoi io sto qui e i miei piedini li puoi annusare quanto vuoi ‘ le disse sorridente e rassicurante mentre tirata su la gamba la posizionò sul tavolo. Il piede era finito praticamente ad un palmo dal naso dalla ragazza. Isabella continuava a fissare il piede e ogni tanto alzava lo sguardo verso Elena come per scrutarne le reazioni che trovava sempre sorridente. Elena si rese conto che della fase di stallo in cui la sua amica si trovava e volle forzarla un po’, la spiegazione che si ripeteva in testa era che volesse solo ‘aiutare’ un amica ma in realtà questa strana situazione le gustava e voleva capire meglio le sensazioni che aveva avuto ‘interrogando’ la sua coinquilina. Allora le avvicinò un po’ il piede e le disse ‘ Dai prova a sentire se profumano –
Isabella avvicinino la testa e chiudendo gli occhi inalò velocemente e ricomponendosi rispose ‘ Si si profumano tanto ‘ e si tirò una ciocca di capelli dietro l’orecchio ‘ Dai veramente mi farebbe piacere sai, prendila come un chiederti scusa per averti interrotto prima’ad occhio e croce ti ho disturbato sul più bello, non mancava molto vero? ‘ Isabella non aveva assolutamente voglia di ricominciare con l’interrogatorio soprattutto perché avrebbe dovuto ammettere ad Elena che stava per godere masturbandosi annusando un suo calzino. Allora chiuse gl’occhi e si tuffo letteralmente verso quel piede odoroso e sudaticcio annusando a pieni polmoni. L’odore che le riempiva il naso arrivò subito al cervello inebriando i suoi sensi. Continuava ad annusare famelica l’estremità della sua amica che la guardava mentre continuava a fumare. Isabella ormai si era abbandonata alle sue voglie, non le sembrava vero di avere a disposizione quello che aveva sempre desiderato, alzò lo sguardo senza allontanarsi da quel tesoro e guardando Elena negl’occhi abbozzò con un filo di voce ‘ P-Posso? ‘ Elena che la guardava affascinata non capì ‘ cosa? ‘ le disse. Isabella non riuscì proprio a dirlo allora abbassando lo sguardo disse ‘ questo’- a con molto dolcezza diede un piccolo bacio a stampo sull’alluce di Elena che ebbe un brivido nel vedere quella scena. ‘ Ce-certo che puoi’fai pure mi piace vederti, sai? ‘ A quelle parole Isabella iniziò a riempire di baci tutta la superficie del piede iniziando dal tallone, alternava i baci a delle vere e proprie sniffate.
Nel frattempo Elena si stava rendendo conto che quelle attenzioni ‘particolari’ le avevano inumidito le parti basse, così mentre la sua coinquilina era concentrata nel suo lavoro lei molto distrattamente aveva inserito una mano nel pigiama e da sopra gli slip si massaggiava, con la sicurezza che il tavolo avrebbe coperto la visuale all’amica.
Isabella con il fiato sempre più corto, continuava il suo operato di adorazione accompagnato da qualche piccolo mugolio di eccitazione, si sentiva un lago nelle mutandine e cercava di darsi sollievo contraendo i muscoli della gambe, strofinandole tra loro per godere dello sfregamento degli slip con la sua vagina ormai in fiamme. Poi ci fu un rumore che la ridestò facendole alzare lo sguardo ‘ mmmm ‘ Isabella con la bocca incollata a quel piede guardò Elena in viso, aveva un espressione rilassata e sorridente, accaldata e con gli occhi chiusi ma il suo braccio si muoveva ritmicamente sotto il tavolo. Si stava toccando!!! Rinfrancata da questa scena si dedicò con maggior foga all’adorazione di quell’estremità odorosa. Fino a prendere l’alluce in bocca e succhiarlo simulando un bel pompino. Elena sorpresa sgranò gli occhi. L’amica succhiava con foga alternando movimenti sibillini della lingua. Proprio come la migliori delle pompinare Isabella continuava a guardarla. Con la bocca piena le uscivano dei suoni strozzati che le davano scariche di piacere lungo la schiena fino ad arrivare al bottoncino che Elena stringeva e strapazzava. Isabella ormai era infoiata ma non voleva toccarsi, almeno non ancora. Nello stato in cui era le sarebbero bastati pochi attimi e avrebbe goduto, invece quel dolce gioco doveva durare il più possibile. Continuava a baciare ed annusare il piede di Elena ‘ mmm buonoo’che bello &egrave’.finalmenteee ‘
Elena la riportò alla realtà ritraendo la gamba, d’istinto Isabella la seguiva a bocca aperta come un cane segue l’osso. ‘ Ora voglio fare una cosa! ‘ sentenziò ‘ Io mi siedo sul divano e tu ti metti di fronte a me, ok? ‘ Isabella seguì l’amica guardandola dubbiosa.
– Togliti il pigiama di sotto ‘ le disse Elena guardandola distrattamente mentre si accendeva una sigaretta. Isabella immobile e con il fiato corto dall’eccitazione eseguì insicura rivelando alla sua coinquilina un pube completamente liscio dal quale si vedevano sporgere due grandi, rosse e bagnate labbra. Boccata di fumo e poi con uno scatto spostò il peso di lato e tirò giù l’elastico del suo pigiama tirando fuori solo una gamba, liberandola dal pantalone e dalle mutandine. Si rimise seduta comoda sul divano e mentre fumava guardando Isabella si accarezzava, amava farlo, anche se in fondo non era mai riuscita a spiegarsi il perché di quella strana cosa. ‘ Isa mettiti in ginocchio ‘ continuò divaricando le gambe rivelando una fighetta gonfia e arrossata. Isabella non capiva le sue intenzioni ma frastornata eseguì.
Elena allungò il piede che fino a poco fa Isabella stava leccando fino ad andare a contatto con il suo pube ‘ rilassati, apri un po’ le gambe e lasci fare a me ora! ‘
– Ahh ‘ fu l’unico suono che provocò quel contatto ad Isabella. Aveva gl’occhi sgranati, non voleva perdersi quella scena assurda. Neanche nelle sue fantasiose sedute masturbatorie aveva mai immaginato niente di simile. Il piede della sua amica, l’oggetto di tutte le sue più irrazionali e sconvolgenti fantasie che premeva e si strusciava sulla sua figa.
‘ Oddioo elena’ma che aahh’mmm ‘
– sshhh’lascia fare a me ‘ le disse languidamente Elena mentre strusciava il piede su quella figa bagnata e aperta. Nel frattempo aveva anche inserito un dito nella sua di vagina che ormai gridava per avere un po’ di sollievo. Isabella ormai stralunata da quelle sensazioni era tutta un fremito, guardava Elena infilarsi e muovere le dita sempre più velocemente mentre lei ormai aveva afferrato la gamba dell’amica e ci strofinava furiosamente la vagina sopra.
Ad Elena ormai mancava veramente poco per esplodere in un orgasmo ma voleva veder godere anche la sua coinquilina, quindi tirando su l’alluce del piede cercò l’entrata della vagina di Isabella. Ed ecco che l’ingresso fu acconto da un ‘ aahhh’siii ‘ Isabella afferrandole le caviglie iniziò sditalinarsi con quel piede, muoveva frenatamente il bacino mentre Elena ormai esasperata, pretendeva di godere ed iniziò a torturarsi anche la clitoride con la mano libera. ‘ ahhh’isa godi’fammi sentire come godii oooh’ecco eccommiiiIIihh ‘ le disse Elena abbandonandosi sul divano mentre ormai le dita le si muovevano a scatti ancora dentro di lei.
Isabella continuava a cavalcare quel piede spingendolo sempre con più decisione mentre cercava di sporgere il più possibile il bacino per far andare l’alluce sempre più in fondo ‘ mmm’si elena’mmm’dai scopamiii’ooodddiiiioooooo!!! ‘ disse cadendo a terra per i brividi dell’orgasmo. Le due ragazze erano ancora con il fiatone, entrambe con gli occhi chiusi, la prima sbragata sul divano e la seconda a terra con ancora il piede dell’amica stretto tra le gambe.
– Ely g-grazie! ‘
L’amica le rispose con un sorriso appagato.

Continua’ ( se volete )

Dopo un paio di minuti che entrambe utilizzarono per riprendere fiato Isabella con voce incerta ‘ é’é stato bellissimo, g-grazie! ‘ disse senza guardare l’amica.
Elena solo in quel momento realizzò di avere ancora le dita sulla figa completamente aperta ed esposta e chiudendo le gambe disse ‘ &egrave stato bello, mi &egrave piaciuto molto veder’ – Cavolo &egrave tardissimo scusa! ‘ la interruppe Isabella scattando in piedi e correndo verso il bagno. Elena si ricordò che la sera prima l’amica le aveva accennato di un colloquio per un lavoretto, si risistemò l’intimo ed il pantalone ed un po’ controvoglia si alzò per prendere un’altra tazza di caff&egrave rimasto in caldo nella caffettiera. Si sedette al tavolo della cucina e si confezionò un nuovo spinello aspettando il suo turno per andare in bagno, tanto Isabella era in doccia e lei non aveva nessuna fretta. Lo accese e fumando fumando cercò di far mente locale su quanto appena avvenuto.

In un paio d’ore era cambiato tutto in quella casa, la sua coinquilina si era scoperta essere una feticista in fissa con i suoi piedi e la loro puzza, cosa che fino a quel momento per Elena era un difetto fisico che le causava non pochi disagi. Ma la cosa ancora più assurda era che lei si fosse eccitata al punto di sentire la pulsione di masturbarsi sfacciatamente mentre l’amica le leccava i piedi!!!! Trasalì quando sentì Isabella parlare sull’uscio della casa ‘ Ehi Ely io devo scappare, scusami ‘ disse abbozzando un sorriso imbarazzato e tirandosi la porta alle sue spalle. Elena non rispose neanche, si alzò e con lo spinello in bocca si avviò distrattamente verso il bagno. Si lasciò cadere sul water e dopo una lunga boccata buttò fuori il fumo e rilassando i muscoli iniziò a far pipì. Rimase lì immobile a pensare usando il bidet come posacenere improvvisato. Concluse che la situazione per quanto assurda potesse essere le era piaciuta e chi se ne frega del resto! Si asciugò le ultime goccioline di urina rimaste sulle labbra e riandò a prendere posizione sul divano. Si stese e ripensando alla scena vissuta poco prima proprio su quel divano le venne naturale inserire la mano nel pigiama e superando gli slippini arrivare a contatto con la sua vagina. La trovò ancora umida, sottrasse la mano per non cadere nella tentazione di toccarsi ancora e la portò sotto il naso. Un misto di odore di sesso e di urina la colpì e si ritrovò a sorridere chiedendosi se forse ad Isabella sarebbe piaciuto anche quel’odore. Afferrò il cellulare e d’istinto scrisse un sms all’amica: ‘ Questa sera ceniamo insieme. Prima di rientrare passa a prendere 2 pizza e 2 corone’così parliamo un po’! ;) ‘

Elena andò in camera sua e frugando nella scarpiera ritrovò le silver, scarpe che ormai aveva accantonato perché le facevano puzzare troppo i piedi. Le calzò senza calzini con un espressione birichina certa che Isabella avrebbe apprezzato molto e se ne riandò in salotto per un pomeriggio di sano cazzeggio.
Alle 19:30 Isabella rientrò con le pizze, trovando già il tavolo apparecchiato. Posò gli scatoloni e rivolgendosi all’amica disse ‘ faccio un salto a lavarmi le mani. ‘ Com’&egrave andato il colloquio? ‘ chiese Elena con lo sguardo fisso alla tv.
– mmm le faremo sapere! ‘ rispose mentre rientrava in cucina. ‘ ma lasciam perdere vah, meglio non rovinarci la cena ‘ continuò prendendo posto.
Iniziarono a mangiare e bere chiacchierando del più e del meno fino a che Elena le chiese ‘ Allora?-
Isabella la guardò interrogativa ‘ cosa? ‘ Non hai niente da dirmi su questa mattina? ‘ la incalzò Elena.
Isabella quasi si strozzò con il boccone, tanto che per temporeggiare si attaccò alla bottiglia di corona ‘ beh sai con il colloquio non &egrave che abbia avuto tanto tempo per pensarci ‘
– ah quindi già mi hai scaricato, brava! ‘ disse ridendo Elena.
Isabella la guardò e arrossendo continuò – cio&egrave non &egrave che non ci ho pensato anzi’- anzi?! ‘ la interruppe Elena accigliata – quindi mi HAI pensato? ‘ continuò.
Isabella abbassando lo sguardo continuò ‘ certo che ci ho pensato, era una vita che ci pensavo’come dire’sei riuscita a’cio&egrave era una fantasia che avevo da tanto tempo e non mi sembra vero quello che abbiamo, o meglio quello Tu hai fatto per me’ancora non ci credo ecco! ‘
L’imbarazzo di Isabella era gratificante per l’amica, le piaceva questo giochetto e senza dirle nulla da sotto il tavolo si sfilò le scarpe da tennis che aveva indossato tutto il pomeriggio senza calzini e continuò ‘ Quindi ti &egrave piaciuto? ‘
Isabella per la prima volta alzò gli occhi incrociando lo sguardo dell’amica e rossa in volto ammise ‘ Si molto, anzi moltissimo ti ringrazio per aver’mi’per averlo fatto ‘ e subito riabbassò lo sguardo. In quel momento le arrivò le prime vampate di ‘odore’ che le estremità dell’amica emanavano.
– ma figurati, come avrai notato in fondo &egrave piaciuto anche a me, cio&egrave vederti così presa, così eccitata ‘ fece una pausa che costrinse Isabella a cercare il suo sguardo e poi continuò guardandola dritta negl’occhi ‘ ha eccitato anche me, non ho più resistito –
Isabella sempre più rossa in viso respirava lentamente per gustarsi quell’afrodisiaco richiamo che ormai stava riempiendo la stanza. ‘ Sono contenta che sei stata bene anche tu ‘ disse sorridendo.
– no Isa ‘ la corresse l’amica quasi stizzita ‘ non &egrave che sono stata bene, chiamiamo le cose con il loro nome, ok?!? ‘ altra pausa, altro incrocio si sguardi ‘ mi sono masturbata davanti a te perché vederti eccitata che mi annusavi e mi leccavi i piedi mi ha fatto venire voglia di farlo e tu sei venuta mentre ti strusciavi sul mio piede!-
Isabella rossa bordeaux per l’imbarazzo e l’aroma non poté che ammettere ‘ si, hai ragione ‘
Elena quasi rabbiosa la incalzò – ma cazzo la smetti di essere così perfettina?…ti sei praticamente scopata il mio piede ed ora non riesci neanche a parlarne? Quasi quasi mi rimetto le scarpe ed esco con gli amici allora!-
– No ok ok, vuoi sentirmelo dire ed io te lo dico ‘ fece una pausa per riprendere fiato e in un colpo continuò ‘ mi sono masturbata con il tuo piede ed ho goduto come una maiala! Ecco! Contenta? –
Sorridente Elena aspettò che ebbe finito e poi le disse – Isa non voglio farti arrabbiare, anzi, voglio farti capire che con me ne puoi parlare’non deve essere facile tenersi dentro certe cose, no? Con me puoi farlo e poi ho ammesso di essermi eccitata quindi che problema c’&egrave nel parlarne? Mi sono pure tenuta le silver tutto il giorno ai piedi per te’Fai una cosa apri il cassetto e prendi una canna che forse hai bisogno di relax! ‘ concluse ridendo
Isabella fece quello che le aveva chiesto come un automa, l’accese e la passo ad Elena che si alzò per sedersi sul divano.
Fece una bella boccata cercando di evitare di guardarla Isabella le si avvicinò e ruppe il silenzio creatosi ‘ Hai ragione, scusami Ely ma cerca di capirmi’tu sei tanto carina ma mi vergogno di questa cosa, poi &egrave tutto così strano’-
Elena la guardava parlare a capo chino e si ritrovò a pensare ‘Quant’&egrave tenera’sembra una bimba!’ ‘ mi passi una sedia per favore? ‘
Isabella ancora una volta in stile automa eseguì. Elena ci poggiò sopra una gamba facendo in modo che la caviglia fosse sul bordo del sedile e di conseguenza il piede ne restava totalmente fuori. Elena notò che l’amica lo fissava e mentre continuava a fumare le disse ‘ se vuoi annusarlo &egrave lì’fai pure-
Isabella sembrava non aspettasse altro, senza proferire parola si buttò letteralmente in ginocchio e mise il suo naso a contatto con quel piede puzzolente. Ad Elena venne da sorridere vedendo la reazione di Isabella ‘ Ti piace? ‘ e fece un’altra boccata allo spinello. Isabella senza allontanarsi tra un inalata e l’altra disse ‘ mmm’.sii’.mmbuono’. ‘ senza accorgersene neanche si era afferrata un seno con una mano.
– Isa’Isaaa, mi ascolti ‘ la incalzò Elena. ‘ hemm’si scusa, dimmi ‘ replicò Isabella dopo aver ripreso un attimo la concentrazione.
– togliti la maglia ed il reggiseno dai ‘ continuò Elena mentre faceva la stessa cosa. Elena dovette togliersi solo la maglia visto che il reggiseno in casa lo portava raramente. Isabella un po’ incerta rimase a fissare il seno dell’amica. Sapeva che lo spogliarsi significava cedere totalmente alle sensazioni che quei piedi suscitavano in lei. Il seno di Elena era grande più o meno come il suo, forse leggermente più pieno ma la diversità stava nelle aureole molto più piccole e scure rispetto alle sue sormontate da un capezzolo assolutamente proporzionato e già molto in evidenza. ‘ Dai Isa, non hai voglia di giocherellare un po’ con lui ‘ disse maliziosa Elena mentre muoveva le dita del piede.
Isabella deglutì vistosamente e dando un ultima annusata a quell’olezzo per lei stupendo decise di cedere. Si allontanò dal piede e in un colpo solo si torse la maglia mostrando un reggiseno color carne che chiudeva e avvolgeva le sue tette. Si ripiombò sull’oggetto dei suoi desideri e mentre riempiva di baci la pianta del piede dell’amica con le mani si slacciò il reggiseno ma il quell’istante venne fermata da Elena ‘ Ferma non sfilarlo, mettiti dritta ‘ le disse sorridendo. Mentre Isabella la guardava interrogativa Elena allungando il piede arpionò con l’alluce ed il secondo dito la parte del reggiseno dove si uniscono le due coppe e sotto lo sguardo assorto dell’amica tirò la gamba verso di se. Riaprì le dita e lo fece cadere a terra. ‘ Ora metti le mani dietro la schiena ‘ Isabella eseguì senza batter ciglio completamente ammaliata dalla scena. Elena con l’alluce andò a sfiorare il capezzolo già turgido della sua coinquilina. Al solo contatto Isabella ebbe un sussulto. Elena con calma disegnava il contorno di un capezzolo per poi passare all’altro accompagnata dai mugolii di Isabella. Dopo un paio di giri completi Elena allungò il piede in direzione della bocca dell’amica che prontamente accolse l’alluce iniziando quello che a tutti gli effetti era un pompino a quel dito. Mentre Isabella si prodigava ad adorare quell’estremità puzzolente e sudaticcia Elena intanto aveva iniziato a giocherellare con i suoi di capezzoli che ormai pretendevano attenzioni. Isabella ormai era in estasi, si sentiva la figa un lago bollente e continuava a contrarre ritmicamente i muscoli delle gambe per cercare di trarre piacere dallo strusciare sul tessuto degli slip.
– Spogliati tutta che ho voglia! ‘ Disse Elena con voce carica di desiderio, anche questa volta diede l’esempio alzandosi leggermente dal divano per far scivolare a terra in un unico colpo sia pantalone che mutandina restando nuda. Isabella questa volta senza tentennamenti scattò in piedi afferrò l’elastico dei leggins e delle mutandine, le calò in sol colpo e si rimise in ginocchio. ‘ Aspetta’prendimi quella bottiglia ‘ continuò Elena mettendo un piede sulla sedia e l’altro a contatto con il divano in modo da mostrare all’amica la sua fighetta più aperta possibile. Sorrise costatando che ormai Isabella faceva tutto quello che le chiedeva e la cosa poteva rivelarsi ancora più interessante, quindi decise di ‘rosolare’ la coinquilina ancora un po’. Elena afferrata la bottiglia iniziò ad accarezzarsi un capezzolo e con l’altra mano strusciava il collo della corona sulle labbra a mo di vibratore. Isabella vedendo l’amica ormai partita si dedicò alla sua passione continuando ad alternare baci a leccate profonde con le quali cercava di coprire tutto il piede. Ad un certo punto Isabella posizionatasi frontalmente a quel piede cercò di inserirne il più possibile in bocca. Elena stava vedendo l’amica che cercava di far entrare nella sua bocca più possibile del suo piede come la più navigata delle troie alle prese con un pompino a un superdotato! Non resistette alla tentazione ed inserendosi il collo della bottiglia dentro la figa quasi urlò ‘ Succhia bene troiiia mmm – Isabella stava impazzando, iniziò a succhiare quelle dita sporche e puzzose il più possibile, il palato le si era riempito di quel gusto acidulo di sudore che avrebbe fatto vomitare chiunque ma invece a lei riusciva solo a far bagnare oltremodo la figa. Mentre stava per allungare una mano tra le sue gambe per darle un po’ di sollievo Elena la fermò sottraendole il piede di scatto. Isabella quasi lo inseguì a bocca aperta ‘ mmm perché? –
– per ora aspetta…fidati di me! – le disse Elena – non te ne pentirai, propriooo come questaa mmmattinaa – continuò mentre con la bottiglia continuava a stantuffarai la figa.
– Isa mettiti dritta con la schiena – le disse mentre con la pianta del piede ormai piena di saliva le carezzava i capezzoli e di tanto in tanto premeva con il piede per schiacciarle la tette. Questo trattamento non fece che infoiare a cora di più Isabella che già sbavava di voglia.
– Isa voglio che sia tu a farmi venire…poi io mi occuperò di te! – le disse guardandola dritta in faccia mentre lasciando la bottiglia inserita le prese la mano ed avvicinandola un pò a se la poggiò sulla bottiglia.
– I-io?! – quasi balbettò Isabella spaziata dalla proposta della coinquilina. – si, scopami e fammi godere ed io poi farò lo stesso con te! – sentenzi’ Elena.
Isabella iniziò a muovere la bottiglia molto lentamente. Elena intuì che aveva bisogno di un aiutino – dai porcella scopami per bene…voglio godereeEE…spingi…dai! –
Isabella allora intensificò notevolmente la velocità e ogni tanto faceva dei piccoli affondi più profondi causando in Elena dei piccoli acuti. – si brava…mmm…ahhh…che mmaialaaAAa –
A quel punto la ragazza era determinata a far godere l’amica con il solo scopo di poter pretendere un pò d’attenzioni anch’essa allora senza troppe esitazioni decise di spingere per bene la bottiglia nella figa di Elena e tenendola ferma si tuffo con la bocca sulla clitoride leccandola forsennatamente – AAAH…Siii brav….mmm si sii cazzo…mmm – quella fu la conferma che il trattamento stava per raggiungere il segno e allora iniziò a succhiare il bottoncino dell’amica mentre effettuava dei piccoli cerchi con la parte della bottiglia sporgente.
– Iiisa ooooooh continuaaarrrivooo!! AAAAHH – Elena esplose in un orgasmo portentoso che la scosse tanto da dover allontanare la bocca dell’amica dalla sua figa. – cazzzo che robaa – le disse con il fiatone.

Isabella delicatamente sfilò la bottiglietta dal buco dell’amica che rimase leggermente aperto e d’istinto la portò al suo naso, l’annusò e sorridente aggiunse – mmm profumi di buono – e dicendolo allungò la pu ta della lingua fino a toccarla. Elena sorridendo le disse ‘ Vedo che i ‘miei odori’ ti piacciono un po’ tutti. Bene bene. Passami una siga che mi riprendo ‘ Isabella si lanciò verso il tavolo per prendere il pacco di Marlboro morbide dell’amica nella speranza che il prima possibile arrivi il suo turno di godere.
Elena si rilassa sul divano e tra una boccata e l’altra ‘ Sai mi hai stupita quando me l’hai leccata. Non pensavo che l’avresti fatto anche se lo speravo’&egrave tutto il pomeriggio che ci penso! –
Isabella accennò un sorriso in risposta al complimento per evitare di sbilanciarsi. Anche se anche a lei era piaciuto molto sia ‘assaggiare’ per la prima volta un sapore di donna diverso da quello se sentiva in bocca nelle sessioni si masturbazione solitaria sia l’idea che fosse stata la sua lingua a portare l’amica a godere così tanto.
Mentre Elena si godeva la sua sigaretta sul divano Isabella era rimasta immobile a guardarla.
– Che fai lì come un salame’.avvicinati! ‘ Le disse appoggiando la Marlboro nel mezzo cocco che usavano come posacenere in casa. ‘ Prendi una sedia e siediti qui di fronte ‘ continuò. Isabella eseguì come al solito e si sedette proprio di fronte a lei tutta nuda a gambe aperte. Elena si ritrovò il sesso dell’amica in primo piano rosso, gonfio e madido di umori. ‘ Sei proprio eccitata eh?! Guarda come sei lì sotto’.hai la figa in fiamme ‘ le disse quasi ridendo. Isabella istintivamente richiuse le gambe ‘ Chi ti ha detto di chiuderle?! Riaprile Subito!!! ‘ quasi la rimproverò Elena.
– Ah scu-scusa! ‘ le risposa Isabella in modo ancora più naturale. Quella risposta per Elena fu un ulteriore conferma che la sua amica fosse in fondo in fondo anche un po’ remissiva e la cosa apriva nella sua mente molti scenari interessanti che prima o poi avrebbe sperimentato, doveva solo studiarseli per bene. Mentre era assorta in questi pensieri ‘ Vanno bene così? ‘ la interruppe Isabella mettendosi nella posizione iniziale. ‘ Di più ‘ la pungolò Elena ‘ Fammi vedere per bene la figa dai ‘
Isabella continuava a aprirle fino quasi al limite della seduta ‘ di più non riesco Ely scusa ‘ le disse con il tono di chi se avesse potuto avrebbe continuato ad assecondarla. ‘ Metti il bacino in fuori ‘ aggiunse Elena ‘ Brava così’sai che &egrave proprio carina tutta aperta così ‘ le disse mettendosi in piedi davanti a lei e mentre le parlava appoggiò il piede al bordo della sedia. ‘ Ora stai brava e fai fare a me’- disse mentre passava l’alluce lungo la fessura aperta ed esposta dell’amica. ‘ Guarda come sei bagnata’sei un lago ‘ continuò mentre Isabella mugulava per quel contatto cercando di spingere il bacino ancora di più a contatto con il piede. ‘ e guarda che capezzoli ‘ aggiunse Elena sempre più padrona della situazione mentre ne prendeva uno tra due dita stringendo leggermente.
Si lascio cadere di nuovo sul divano mentre Isabella sempre più smaniosa continuava ad ondeggiare sulla sedia cercando un po’ di sollievo per non impazzire di voglia.
– Ti prego Elen” provò a dire ma Elena la blocco posizionando la pianta del piede a contatto con la sua vagina ormai quasi gocciolante ed iniziò a spingere leggermente verso l’amica. – mmmm si mmm gra-grazie stavo impazzendo ‘ Continuò Isabella mentre si godeva il massaggio perverso. ‘ Toccati le tette intanto!! ‘ Le disse Elena accendendosi uno spinello mentre la guardava. Isabella come un robot porto le mani ai seni intrecciando le braccia sul petto in modo da poterli stringere contemporaneamente. I gemiti di Isabella erano sempre più forti mentre anche lei spingeva il bacino verso la pianta del piede di Elena. ‘ Stringi i capezzoli ora! ‘ le ordinò dopo aver sbuffato una bella boccata di fumo. Isabella si afferrò entrambi i capezzoli con le dita e strinse prima piano poi via via più intensamente rilasciando la forza di tanto in tanto. Sentendosi sempre più infoiata iniziò a tirarli anche verso l’esterno. Questo trattamento le fu fatale e mentre era scossa dai tremiti del godimento ‘ aaaaaaah ssi oohh sstoo goden’..AH Ah AAAHH ‘ Elena aspettò che si gustasse gli ultimi fremiti dell’orgasmo appena esploso e poi togliendo il piede disse ‘ ora puliscilo che me lo hai bagnato tutto’guarda qua ‘ Isabella ancora con il fiato corto afferrò con entrambe le mani il collo del piede e portandolo alla bocca aggiunse ‘ Certo’.subito! ‘ iniziando a leccare l’intera pianta partendo dal tallone fino alle dita alternando lappate profonde a baci e sniffate ‘ Oddio che buono’.che bello’mmm ‘ Quando il piede ormai era del tutto ripulito della tracce del suo orgasmo passo a succhiare le dita partendo dal migniolino una ad una. Arrivato all’alluce iniziò un vero e proprio pompino ma Elena la interruppe ‘ Sei una gran porca Isabella’vederti mi ha fatto bagnare di nuovo’ma dimmi un po’ era più buono il mio di sapore leccato alla fonte o il tuo leccato dal mio piede? ‘
Isabella arrossendo ammise ‘ beh per motivi diversi entrambi direi’ il mio era buono perché era sul tuo fantastico piede invece il tuo era ottimo succhiato dalla’insomma’dalla tua figa! ‘ risero entrambe.

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