Paola e mio cugino

Siamo in vacanza al mare nella nostra seconda casa. Spesso vengono a trovarci a amici e parenti e questo fine settimana si è prenotato mio cugino Alberto. Mi ha telefonato alcuni giorni fa e mi ha chiesto se poteva venire. Non è la prima volta che viene e mia moglie Paola è sempre felice di ospitarlo.
E’ il tardo pomeriggio di venerdì quando arriva. Ceniamo e andiamo fuori a divertirci. Noto che mia moglie ha con lui atteggiamenti molto amichevoli, un pò troppo amichevoli. Mi sorge qualche sospetto e ripenso alle altre volte che ci è venuto a trovare. Il sospetto si ingrandisce e anche la voglia di capire se è fondato o meno.
Così sabato mattina mi alzo prima del solito e dico a mia moglie che mi è venuta voglia di fare una passeggiata fino al faro. Lei sa che starò fuori almeno un’ora. In realtà mi nascondo nel piccolo sgabuzzino che sta accanto alla cucina. In alto ha una finestra di vetro e posso guardare cosa succederà e ascoltare tutto.
Paola si alza poco dopo e va in cucina a preparare la colazione. Indossa la stessa t-shirt lunga con la quale ha dormito. Sta armeggiando attorno alla moka quando entra in cucina mio cugino.
“Buongiorno! Già alzata?”
“Sì, mi ha svegliato Piero. E’ andato a fare una passeggiata fino al faro.”
“Ci vuole un pò per andare a e tornare.”
“Almeno un’ora.”
Mio cugino si avvicina da dietro a mia moglie. Le mette le mani sui fianchi e incomincia strusciarsi a lei.
“E’ pericoloso, potrebbe tornare.”
“Piero quando dice una cosa, la fa. Non torna presto.”
Mia moglie si struscia.
“Lo sento bello duro e bello grosso, ma è troppo pericoloso.”
Incurante mio cugino sposta le mani dai fianchi alle tette e le stringe forte forte. Paola geme.
“Facciamo una cosa veloce? Così sei più sicura?”
“Veloce”
Alberto stacca le mani dal seno di mia moglie e in un attimo le sfila la t-shirt.
“Senza mutandine. Così mi piace.”
“Sei un porco.”
“Quando ti vedo divento un gran porco.”
Ha ripreso a stringerle i seni e a strusciarsi.
“E poi a te piacciono i porci.”
Paola ride.
“Perché sei una gran porca, vero?”
Paola ride.
“Te la metto dentro quella cosa che ti piace tanto?”
“Sì, mettimelo dentro tutto.”
Paola si china un pò in avanti e aiuta Alberto a penetrarla.
“Sei un lago!”
“Dammelo tutto. Mi piace così grosso.”
Alberto la stringe per i fianchi e la scopa con foga.
“Prendilo tutto, come ti piace.”
“Sono la tua troia, scopami tutta.”
I colpi di Alberto fanno dondolare le tette di mia moglie, che si tocca mentre lui la scopa. I respiri si fanno più pesanti.
“Sì, così, dentro, più dentro!”
“Ne vuoi, eh, troiona.”
“Sì, sei un magnifico toro.”
E’ una sveltina e poco dopo sento l’urlo di piacere. Si fermano. Lui le bacia il collo.
“Sei sempre una magnifica vacca.”
“E tu sei sempre un gran toro. Mi fai venire una gran voglia di fare la puttana.”
“E a te piace fare lo troia.”
“Molto.”
Si staccano e Paola ridendo chiede “Vuoi un uovo sbattuto?” Anche mio cugino ride. “Voglio sbattere te ancora. Riusciamo a trovare un pò di tempo oggi e domani?”
“Lo sai che dopo pranzo Piero si mette sempre a dormire e dorme della grossa. Oggi pomeriggio, poi, alle sette ha appuntamento con un suo amico per una partita di tennis. Non tornerà a casa prima delle otto, otto e mezzo.”
“Ottimo.”
“Vedrai come te le svuoto per bene quelle palle.”
“Non vedo l’ora.”
Fanno colazione, si preparano per la spiaggia ed escono. Dovrei essere incazzato e invece sono eccitatissimo per aver visto mia moglie che si fa scopare.
Pranziamo e annuncio che andrò a dormire. Mia moglie sparecchia mentre Alberto si fuma una sigaretta. Poi Paola da un’occhiata al corridoio e fa l’occhiolino a mio cugino. Si asciuga le mani.
“Stenditi sul divano, così ti faccio rilassare.”
Alberto si stende e si toglie il costume. Il suo grosso cazzo è già duro e svetta. Mia moglie si toglie la maglietta e sotto no ha nulla. Si inginocchia ai piedi del divano.
“Adesso la tua troietta ti fa quel massaggio che ti piace tanto. Tutto con la bocca.”
“Brava, così mi piace.”
Paola è già con la lingua a leccarglielo. Apre la bocca e se lo infila tutto dentro. Inizia un pompino lento e intenso.
“Brava, succhiamelo bene.”
Paola si adopera come una vera troia.
“Sono brava?”
“Sei una maestra. Una super puttana.”
Con la mano Alberto spinge giù la testa di mia moglie, che lo ingoia fino in fondo. Il pompino dura a lungo e vedo Alberto irrigidirsi. “Sì, sì, continua. Fammi venire.” E poco dopo vedo mia moglie rallentare e quasi fermarsi. Poi si stacca appena e con la lingua raccoglie qual poco che è rimasto. Ha inghiottito tutto. Gli accarezza le cosce.
“Sono stata brava?”
“Magnifica.”
“Mi piace un sacco succhiarlo.”
“E a me farmelo succhiare da una gran porca.”
“Adesso riposati un pò, che le sette arrivano in fretta.”
Passiamo il pomeriggio nel terrazzo e poi li saluto, devo andare a giocare e poi mi fermo e bere un aperitivo. Mi salutano e io faccio finta di allontanarmi. Paola prende per mano mio cugino. “Andiamo nella tua camera.”
Entrano e subito si spogliano. Mia moglie si mette alla pecorina di traverso al letto, con i piedi che sporgono dal lato. Abbassa la testa sul materasso. “Cosa preferisci?” Alberto è in piedi dietro a lei. “Inizio da sotto, poi vediamo.” E la infila in un attimo. La scopa con forza e prende dal comodino un fallo di gomma. Deve essere ben lubrificato perchè entra rapidamente nel culo di mia moglie. Continuano a parlarsi come hanno fatto stamattina e oggi pomeriggio.
“Adesso cambio buco.” Sfila il pene di gomma e infila il suo. Mia moglie l’agevola nella penetrazione.
“Sfondami tutta, Sfonda questa vacca.”
Alberto non se lo fa dire due volte. I colpi diventano profondi e più veloci. E’ un susseguirsi di “Sì” e di mugolii. Dura a lungo. Sento mia moglie venire più volte. Alberto sta per raggiungere l’orgasmo. “Ti riempo tutta, puttanona.” “Dai, vieni, vieni dentro la tua puttana.” E mio cugino le riempe il culo di sperma. Si stendono sul letto uno a fianco all’altro.
“Adoro come mi scopi. Mi piace quel tuo cazzo così grosso. Mi piace quando mi riempi figa e culo.”
Mi allontano. Sono troppo eccitato per resistere. Spero che domani mai moglie faccia di nuovo la troia con mio cugino.