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Trio

Il mio migliore amico II Parte

By 15 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sarò abbastanza lungo nei particolari, ma vi assicuro che ne vale la pena; e scrivere &egrave la prima cosa che ho fatto tornando a casa!!!

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Siamo arrivati nella casa in campagna di Fabrizio sabato dopo pranzo, &egrave passato il pomeriggio e per cena abbiamo preparato una braciata sul camino. Dopo cena letto e sesso, com’era ovvio.

Prima di ritirarci nelle camere, ho detto a Fabrizio di fare attenzione a quando da camera nostra qualcuno sarebbe uscito, sarebbe stata certamente Claudia. Avrei trovato un modo per farla uscire nuda, e lui si sarebbe presentato puntuale all’appuntamento. Ok.

Quindi, ognuno &egrave andata in camera sua.

Ovviamente ho trovato Claudia in perizoma e reggiseno, stava più arrapata del solito.

La settimana scorsa non ci siamo praticamente toccati.

Mi ha detto:

C: Fai presto che ho una voglia assurda di cazzo.

IO: Perché altre volte ti manca?

C: Stasera ancora di più. Ho la fica bagnatissima, muoviti!

Mi sono spogliato, lei subito si &egrave massa a spompinarmi, le ho leccato la fica, ci siamo messi a scopare, varie posizioni, passa una mezz’oretta quando mentre lei mi stava sopra, con le tette spiaccicate in faccia, mi avvicina e mi dice nell’orecchio:

C: Lo voglio in culo. Fottimi in culo, ti prego.

IO: Non mi pregare, lo sai quanto mi piace. Senza aiuto?

C: Con l’olio di vasellina. Prendilo.

IO: E’ in bagno, nella borsetta, non credevo ci servisse. Prendilo tu e lo vuoi in culo.

C: Sei uno stronzo!

Si alza nuda, apre la porta e va in bagno, non vicino alla camera da letto. In una posizione intermedia fra la camera nostra e quella di Fabrizio. La verità ci mette un po’ troppo tempo. Circa 7 minuti. Controllo sulla sveglia digitale sul comodino.

Torna, richiude la porta, &egrave sempre bonissima, quanto mi piace nuda che va in giro per la casa.

IO: Tutto ok?

C: Si. Ho incontrato Fabry che prendeva i preservativi, dice che Stefania in culo lo vuole con il preservativo. Che cosa strana da fare.

IO: Così nuda ti ha incontrato? Non ti sei coperta?

C: Mi ha visto miliardi di volte le tette, ora mi ha visto anche il culo e la fica, per quello che si può vedere. E poi anche lui era nudo. [ridendo] Anche molto arrapato.

IO: Gli hai visto il cazzo?

C: Non ho potuto evitarlo.

IO: Beh? Che ti pare?

C: In che senso che mi pare?

IO: Ti &egrave piaciuto? E grosso? Piccolo?

C: Pare che tu non gliel’hai mai visto. E grosso, molto grosso. Molto bello. Se me lo consenti.

Intanto si era sdraitata vicino a me.

C: Ma ora mi vuoi inculare o vuoi parlare?

IO: Si possono fare tutte e due le cose?

C: Certo, ma la priorità al culo.

Si mette a pecora, io dietro con il medio le ungo il buchetto, mi ungo la cappella e glielo punto.

La prima penetrazione sempre piano. Le fa sempre male all’inizio. Poi comincio a incularla come si deve. Ansima in modo diverso da quando la fotto nella fica. E’ un misto di godimento e di dolore.

Ma mentre glielo sto mettendo nel culo le do a parlare:

IO: E ti sei eccitata guardando quelo cazzone?

C: Moooltooooo [rispondeva con una voce goduriosa]

IO: Secondo te era al massimo dell’arrapamento?

C: Siiii

IO: E com’era? Scapocchiato o coperto?

C: Scapocchiato.

IO: Gliel’hai visto bene, vero? L’hai studiato quel cazzo.

C: Siii

IO: E non ti &egrave venuta voglia di toccarglielo, di succhiarglielo?

C: Certo che mi &egrave venuta, ma dovevo tornare da te.

IO: E se ora fosse qui con il cazzo davanti alla tua faccia da troia che faresti?

C: Glielo prenderei in bocca.

IO: Davvero?

C: Certo. TI incazzeresti?

IO: Al contrario. E poi cosa faresti?

C: Mi farei continuare a inculare da te. E continuerei a succhiarglielo.

IO: E ti faresti anche scopare da lui?

C: Dipenderebbe da teee

IO: Se ti dicessi che potresti?

C: Mi farei sbattere come una troia.

IO: Sto venendo. [ Sfilo il cazzo e mi stendo con la pancia all’in su]

Girati e fammi una sega.

C: Certo

Ma lo prende in mano e si avvicina con il viso vicino al mio. Comincia a menarmelo piano.

IO: E tutto vero quello che mi hai detto? TI sei veramente eccitata guardandogli il cazzo?

C: Lo sai che adoro il cazzo, e non solo il tuo. Tutti i cazzi. Come per te le tette. No?

IO: Sei una troia.

C: Si

IO: Una puttana.

C: La tua puttana. E so che ti piace avere una puttana vicino.

IO: Sto venendo, abbassati e ingoia tutto, troia.

C: Certo.

Si abbassa e non vedo una goccia di sborra. Con la bocca ancora sporca si avvicina e mi bacia con la lingua. Adoro quella sensazione. E’ strano ma intensa.

Ci addormentiamo abbracciati.

Il giorno dopo, ci svegliamo tutti e 4, in giro per la casa ancora in pigiama e camicia da notte. Un solo bagno e io e Fabri come al solito andiamo assieme per fare prima. Fabry accende la radio, anche ad alto volume. E dice che deve parlarmi.

F: Che ti ha detto di ieri sera?

IO: Che ti ha visto il cazzo ed &egrave impazzita per quant’&egrave grosso. Mentre l’inculavo mi ha detto che te lo avrebbe leccato e che si sarebbe fatta scopare che le avessi dato il permesso. Ma credo fosse solo l’arrapamento del momento.

F: Credi?

IO: Perché?

F: Eh eh’

IO: Dai stronzo hai da dirmi qualcosa?

F: Innanzitutto grazie perché me l’hai fatta rivedere nuda. Troppo tosta.

IO: Fugurati.

F: Secondo, di ieri c’&egrave di più. [Mentre lo diceva si stava spogliando. Nudo con il cazzo mezzo moscio e mezzo arrapato]

IO: Spara.

F: Spero che non ti incazzi. Ma te lo dico solo se me lo tocchi.

IO: Ma sei stronzo?

F: Lo so che ti &egrave piaciuto quando mi hai fatto quella famosa sega. E so anche che in palestra negli spogliatoi non riesci a levargli lo sguardo da dosso. E so anche che non siamo affatto gay. Ma solo che ti piace il mio cazzo. E dimmi che non &egrave vero.

IO: Il tuo cazzo mi piace solo perché l’ho visto che entrava dentro di Claudia.

F: Ma sempre ti piace, il fatto non cambia.

Dicendolo mi si avvicina, mi prende la mano e me la mette sotto il suo cazzo.

Glielo comincio a toccare, senza menarlo. E’ molto grosso, e lo guardo. Poi piano piano cresce ancora. E comincio a menarglielo.

IO: Ora parla.

F: Ok. Quando ho sentito dei rumori stavo scopando con Stafania. Le ho detto che andavo a controllare cos’erano quei rumori. Sono andato verso il bagno e ho visto Claudia che frugava nella borsetta. Troppo bona. L’ho salutata e lei meravigliata si &egrave girata. Mi ha chiesto cosa facessi con il cazzo di fuori. Le ho detto che stavo scopando con Stefania e che dovevo prendere un preservativo per incularla. Mi sono sentito un pesce a dire questa cazzata. Intanto aveva nascosto dietro la schiena la mano con qualcosa. Le ho chiesto che cosa aveva nella mano. Ha fatto una faccia buffa e me l’ha fatto vedere. Mi ha detto: ‘Anche a me piace farmi inculare, ma senza preservativi, con questa cremina..’ L’ha detto ridendo.

IO: Quant’&egrave troia vero?

F: Aspetta.

Intanto io mi ero seduto sul bidet e lui era in piedi e gli stavo praticamente facendo una sega.

Lui si stacca un momento e apre l’acqua nella doccia. Si riavvicina e glielo riprendo in mano. In modo automatico, senza che mi dicesse niente.

F: Poi ho visto che mi guardava il cazzo. Con lo stesso sguardo con cui lo guardi tu.

Gliel’ho fatto notare e lei mi ha detto che lo guardava perché era grosso. Le ho chiesto se le piaceva. E senza tanti complimenti mi ha detto: molto.

‘Vuoi toccarlo?’

C: Sei impazzito Fabri?

F: Che vuoi che sia? Prova.

C: Mah’.

Dicendo questo mi sono avvicinato e le ho preso mano come ho fatto con te. Me la sono messa sotto il cazzo e le ho detto di toccarmelo bene.

F: Marco mi ha detto quanto sei brava con il cazzo.

C: Ah si, e che ti ha detto?

F: Che sei bravissima a fare pompini.

C: Non solo quello.

F: E cos’altro sai fare?

C: Tutto quello che sa fare una brava ragazza.

F: Dipende per brava ragazza cosa intendi.

F: Sai come mi ha risposto?

Me l’ha preso in bocca e ha cominciato a farmi un pompino fantastico.

IO: Scherzi o vermente?

F: Te lo giuro. E’ bravissima. Lo ha succhiato per 5 minuti, stavo per venire, e mi ha detto che non mi faceva venire se no poi non potevo incularmi Stafania.

A questo punto sono impazzito; gelosia e godimento era un unico sentimento che provavo in quel momento. La mia ragazza aveva succhiato il cazzo al mio migliore amico, lo stesso cazzo che io in quel momento stavo menando. Avevo il cazzo durissimo. Gli ho detto:

IO: Continua da solo, devo sborrare, non ce la faccio più.

Ci siamo separati e ci siamo sparati una sega assieme venendo nel lavandino.

‘..

La mattinata &egrave proseguita senza scosse apparenti. Anche se io non facevo altro che pensare alla sera prima e che mentre inculavo Claudia lei non aveva fantasticato, ma veramente gliel’aveva preso in bocca.

Dopo pranzo abbiamo fatto una partita a carte e verso le 16:00 ci siamo ritirati in camera.

Io e Claudia ci siamo sdraiati, coccole di vario tipo.

Poi mi sono tolto i jeans ed i boxer e sono rimasto con il cazzo da fuori.

IO: Fammelo drizzare come solo tu sai fare.

C: Vuoi una carezza porca?

IO: Certo.

Inizia con la sua mano a toccarmi il cazzo, i coglioni scendendo fino al buco del culo. Divarico le gambe. Con il medio mi stuzzica il buchetto. In 5 secondi sono in erezione completa.

Ritorna sul mio cazzo e comincia a manarmelo.

IO: Sai che fra di noi ci dovrebbe essere la fiducia completa, vero?

C: Certo. Perché?

IO: Potevi anche dirmi che non ti sei limitata a guardare il cazzo di Fabrizio, no?

Claudia ferma la mano.

IO: Continua, non fermare la mano.

C: Che ti ha detto?

IO: Quello che hai fatto.

C: Ed ora?

IO: Ed ora cosa?

C: Stai incazzato?

IO: Non per quello che hai fatto, ma perché non me l’hai detto.

C: Non sei incazzato per quello che ho fatto?

IO: No. E ripetimi quello che hai fatto, con sincerità.

C: Diciamo che sono rimasta un pò eccitata dalla vista di quel cazzo. E’ enorme.

Gliel’ho preso in mano e in bocca.

IO: Era buono il suo sapore?

C: Ma che domande mi fai?

IO: Rispondimi.

C: Ottimo

IO: L’hai fatto venire?

C: Questo lui non te l’ha detto? No non l’ho fatto venire.

IO: Perché?

C: Perché doveva tornare da Stefania.

IO: Solo per quello? Sincera.

C: Si, l’avrei voluto.

IO: Sei una troia.

C: Ieri sera ti ho detto che lo sapevo. Sono la tua troia.

IO: Ora sei la troia mia e di Fabrizio. Ti perdono, ma vorrei vederti mentre glielo tocchi.

A questo punto le i mi lascia il cazzo, si alza sul letto e si scosta da me.

C: Lo so che &egrave sempre stata la tua fantasia quella di vedermi con un altro. E tu sai quanto mi piace il cazzo. Quanto i piacciono i cazzi. Lo posso anche fare ed accontentarti, ma non pensi che il nostro rapporto ne possa risentire? Pensaci.

IO: In questo momento ragiono solo con il cazzo. E il cazzo mi dice che devi farlo.

C: E il tuo cazzo cosa dice che dovrei fare?

IO: Toccarglielo e prenderglielo in bocca. Poi se hai voglia, il resto lo decidi tu.

C: Il resto sarebbe scoparmelo?

IO: Non solo.

La vedo un po’ titubante, e mi chiede:

C: Il resto?

IO: Ti potremmo sfottere assieme. Come nei film porno.

A questo punto mi riprende il cazzo. Ritorna a menarmelo.

C: Credo che stiamo correndo troppo.

IO: Tu dici? Intanto vado a chiamarlo.

C: Come vuoi.

IO: Voglio questo.

Mi alzo dal letto e vado verso camera di Fabrizio e Stefania.

Erano sul letto, con la porta aperta, Stefania dormiva e Fabrizio leggeva la Gazzetta.

Dalla porta gli faccio un segno di silenzio e di venire.

Si alza ed esce dalla camera.

IO: C’&egrave Claudia di la che deve dirti qualcosa.

F: Si, con te con il cazzo da fuori.

Io sorrido.

Entriamo in camera.

Claudia &egrave ancora vestita.

IO: Ragazzi spogliatevi e restate solo con l’intimo.

Fabrizio e Claudia cominciano a spogliarsi.

Dai boxer elasticizzati si vede che Fabri già &egrave arrapato.

Claudia resta in perizoma, reggiseno e calze con giarrettiere. Uno strumento di arrapamento che le faccio mettere quando stiamo i week-end fuori.

IO: Posso fare da regista?

F: Ok.

C: Ok.

Sono in piedi ai piedi del letto

IO: Troia, abbassagli i boxer.

Lei si siede ai piedi del letto e glieli sfila. Gli mette una mano sul cazzo e comincia a manargielo. Io intanto mi tocco il mio.

IO: Succhiaglielo.

Claudia comincia a succhiarglielo. Una visione meravigliosa, la propria ragazza alle prese con un altro cazzo davanti ai miei occhi. Stupendo. Anni si attesa. E’ bravissima. Mi avvicino e mi inginocchio davanti a lei. Le sfilo il perizoma e comincia a leccare la fica. Bagnatissima. Come al solito. Stupendo. Circa 10 minuti di lingua, poi:

IO: Avevo chiesto un pompino, il resto puoi sceglierlo tu.

Lascia il cazzo dalla bocca, si stente sul letto e chiede a Fabri di mettersi un preservativo. Le chiedo come mai, visto che noi non lo usiamo mai. Mi lancia un’occhiataccia. Fabri corre in bagno. Torna e se l’infila. Rosa. Claudia ride:

C: Un cazzo così grosso con il cappuccio rosa!

Inizia a scoparsela. Io guardo imbambolato. Scopano. Non si baciano. Mi meraviglio. Poi penso che sia meglio così. Lei chiede di farsi sfottere a pecora. Si gira e lui le entra. Prendo la Kodak e faccio una foto. Senza flash. Potrebbe accorgesene. Si incazzerebbe di certo. Eccola:

Continuano. Scopano e si fottono. Io guardo. Poi mi avvicino a Claudia e le metto il cazzo in bocca.

Quasi una liberazione:

IO: Finalmente in tre!

Mi faccio spompinare dalla mia ragazza mentre lei viene scopata da un altro. Stupendo.

F: Sto venendo

IO: Esci.

Fabrizio le leva il cazzo da dentro e si leva il preservativo. Claudia si gira pancia all’aria. Gli prende il cazzo, comincia a menarglielo e si fa venire sulle tette. Ho la prontezza di fare un’altra foto. Lei pare di gradire:

Il tempo di posare la macchina fotografica e le vengo anche io sulle tette.

Fabri si alza e va in bagno a lavarsi. Restiamo io e lei. Ci guardiamo e ci mettiamo a ridere.

Mi chiede dei fazzolettini. Sono nella sua borsa. Li prendo e glieli passo. Ne caccia uno e comincia a pulirsi la pancia e le tette. Mi dice:

C: Spero non sia l’ultima volta che pulisco la vostra sborra assieme.

IO: Lo spero anche io.

Mi chino e la bacio.

La sera ripartiamo per casa.

Un week-end che stranamente scorderò.

E’ una cosa straordinaria avere una ragazza troia al fianco!

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