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Trio

in 2 con un superdotato

By 24 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo elena ho 18 anni voglio raccontare cosa una cosa successa a me la mia migliore amica serena e un nostro amico, passo a descrivere me e serena, io sono alta 1,65 mora capelli lunghi lisci occhi marroni ho un fisico discreto e una 5 di seno che attira molti sguardi maschili, serena invece è la tipica più figa della scuola, più alta di me mora occhi azzurri capelli lunghi mossi solo una seconda che compensa con un fisico perfetto da modella e un viso che molti definiscono (giustamente da porca).
Avevamo finito scuola e tornavamo casa in autobus a 2 piani, noi eravamo al piano superiore dietro, e per la prima volta era praticamente vuoto, con noi c’era alessandro, un ragazzo che avevamo conosciuto alla stazione che frequentava la nostra stessa scuola, tra noi ragazza girava voce che avesse un cazzo davvero grande sui 24cm e più volte serena mi aveva detto di voler vedere con i suoi occhi se era vero, be quella fu la sua occasione, mentre parlavamo serena dal nulla se ne venne fuori con questa frase ‘ alessandro è vero che c’è lai di 24cm? Alessandro ridendo rispose di si e che se non ci credeva poteva guardare lei stessa, serena si alzo e si mise in ginocchio davanti a lui, io non ci potevo credere serena stava slacciando i pantaloni di alessandro e tirò fuori quell’affare, era davvero grande e grosso da far quasi paura, a serena spunto un sorriso che non le avevo mai visto e senza dire niente lo prese in bocca, io rimasi spiazzata, la mia migliore amica stava spompinando un ragazzao sull’autobus davanti a me, sapevo che era un po porcella ma adesso stava proprio facendo la troia, serena succhiava con passione leccava tutto dalle palle fino alla punta e poi lo metteva in bocca e cercava di ingoiare tutto ma era troppo grosso a stento riusciva a mettersi in bocca la punta, era davvero eccitante vedere serena succhiare quell’enormità, credevo che finisse tutto con una pompa ma alessandro tolse il top a serena e le strappo il reggiseno tra le risate di lei, cominciò a palparle le tette, e senza tanti complimenti la misa appoggiata con la pancia al sedile in modo che fosse a pecorina e le abbasso gli shorts, potemmo cosi ammirare il minuscolo perizomino che portava ma che subito venne anche lui strappato da alessandro che si fiondò subito con la lingua sulla figa completamente depilata di serena , la lecco per qualche minuto, e a giudicare da come mugolava serena anche molto bene, io ero rossa in viso, sembrava un sogno surreale la mia migliore amica stava per farsi scopare da un cazzone in un autobus il tutto davanti a me, alessandro punto quel bastone sulla fighetta di serena e inizio a spingere, ma, tra la sorpresa generare non entrava, era troppo grosso, alessandro sputò più volte sia sul cazzo che sulla figa ma ancora non entrava nonostante le poderose spinte di alessandro che facevano urlare di dolore serena, vidi alessandro tirare fuori dai pantaloni un tubetto di vasellina che si portava dietro per il tatuaggio che si era fatto, cosparse il cazzo e lo puntò di nuovo sulla figa di serena, iniziò a spingere lento ma con molta forza, vidi quel affare enorme scomparire tra le labbra di serena, che aveva in volto una espressione quasi indemoniata, il cazzo si fermò a meta lunghezza ma alessandro non si arrese e cominciò a fare sul serio, prese serena per i fianchi e cominciò a andare avanti e indietro, serena urlava dal piacere e dal dolore ad ogni affondo di alessandro che si facevano sempre più possenti, ma urlava troppo e li avrebbero scoperti cosi alessandro prese il top che aveva tolto a serena glie lo mise in bocca e lo lego dietro la testa, ore era imbavagliata e alessandro cominciò a sbatterla in modo brutale, ora il cazzo entrava tutto nella figa di serena con non poteva più gridare ma la vedevo stringere disperatamente il sedile non capivo se per godura o per dolore ammetto che mi sono bagnata e non poco vedendo un cazzo del genere penetrare con tutta quella potenza dentro la mia amica, tanto che senza accorgermene avevo la mano sotto la gonna che frugava nelle mutandine, alessandro se ne accorse e fermo la sua monta frenetica di serena e la lascio, si accascio sul sedile era davvero sfinita, alessandro venne ficino a me avevo il cuore a mille, non avrebbe mica riservato anche a me quel trattamento, se a faticato a penetrare serena che di cazzi ne a presi figuriamoci me con un soro rapporto sessuale alle spalle, ma brava ti sei eccitata- mi disse alessandro non vorrai mica divertirti tutta da sola?- e dopo averlo detto mi spinse indietro e mi ritrovai sdraiata su 2 sedili e alessandro mi si avvicinò al viso e mi mise la lingua in bocca, aveva ancora in bocca il sapore della figa di serena, mentre mi limonava la sua mano entro sotto la mia maglietta a palpare un mio seno, -che belle tette che hai elena, sono anni che le desidero- mi fece eccitare ancora di più, tanto che istintivamente andai a prendere in mano il cazzo di alessandro, a sentirlo in mano sembrava ancora più grosso, non riuscivo a prendere in mano tutta la circonferenza, e a percorrere l’asta dalla base fino alla punta sembrava che non finisse più, alessandro si staccò dalla mia bocca e mi tolse maglietta e reggiseno ad una velocità sorprendente e come prima la sua lingua era incrociata alla mia adesso era incollata ai miei capezzoli che leccava e succhiava alternativamente e avidamente, ad un tratto lo vidi sputare in mezzo alle mie tette e ci mise in mezzo quel suo palo che lui chiamava cazzo e cominciò a andare avanti indietro come se mi stesse scopando le tette, era molto eccitante sentirlo scorrere e vedere quella cappella gigante spuntare e sparire tra le mie tettone, prima mi faceva paura ma cominciavo a desiderare sempre di più che mi penetrasse come aveva fatto con serena, come se mi avesse letto nel pensiero alessandro si alzo e prese ancora un po di vasellina e si cosparse nuovamente il cazzo, poisi inginocchio per terra con la cappellona all’altezza della mia figa, avevo il cuore a mille, avevo molta paura ma anche ero eccitatissima, puntò il cazzo, e iniziò a spingere, era cosparso di vasellina ma non riusciva a entrare più di 5cm, fu stupito anche alessandro che subito mi chiese – cazzo ma sei vergine?- alla mia risposta negativa rispose ‘bene allora non ti dispiacerà se ci vado duro, qui servono le maniere forti- dopo alver sentito queste parole rimasi terrorizzata, prese la sua cinture a mi legò le mani sopra la testa e con la mia maglietta mi imbavagliò come aveva fatto con serena, -e adesso vediamo se davvero non entra- puntò di nuovo il cazzo e diede una spinta con una forza incredibile, entrò solo la cappella ma io strabuzzai gli occhi, mi sentivo spaccare, ma lui non si accontentò, seguirono altre spinte poderose come quella di prima, entrava di 3-5 cm ad ogni spinta, e io avrei urlato come una cagna se non fossi stata imbavagliata, faceva malissimo ma lui incurante spingeva spingeva e spingeva, fino a che non sentii le palle appoggiarsi al culo, mi senti più sollevata e chiusi gli occhi dal solievo, -hei mica abbiamo finito, il bello comincia desso- disse alessandro, che si mise una mia gamba sulla spalla e mentre mi palpava le tette cominciò una monta davvero selvaggia, usciva fino alla punta e rientrava di colpo, il dolore era sparito e godevo in modo incredibile, stringevo la cintura che mi legava le braccia, capivo cosa aveva provato serena, era bellissimo, venni in poco tempo ma alessandro no, lui continuava imperterrito ipnotizato dalla vista delle mie tettone che ballavano avanti e indietro, venne una seconda volta, poi una terza, non ce la facevo più, la figa mi bruciava in maniera incredibile, finalmente alessandro dava segni di cedimento, lo vedevo stringere i denti, e sentivo il suo cazzo farsi più duro adesso sembrava di marmo, all’improvviso lo tolse e con un ruggito simile a quello di un leone venne sul mio seno riempiendomi le tette di una quantità notevole di sborra calda e viscosa, mi liberò dalle mie costrizioni e lo stesso con serena, tutte due stanchissime ci rivestimmo e visto che la nostra fermata era a pochi metri ci avviammo ma alessandro ci fermò e dandoci un biglietto con scritto indirizzo e numero di telefono disse ‘questo era solo l’antipasto, se volete godere davvero venite a trovarmi a casa- sciendemmò doloranti dall’autobus, sentivo il viscido della sborra di alessandro sotto il reggiseno, la cosa mi eccitava da morire, era stata l’esperienza più dolorosa della mia vita e lo stesso per serena ma entrambe eravamo sicure che a quel indirizzo ci saremmo andate al più presto.
Sono passati 3 giorni da quel bellissimo viaggio in autobus con alessandro e serena, entrambe continuavamo a sognare di passare di nuovo del tempo con alessadro, chiamammo il numero che ci aveva dato e dopo una bella telefonata di accordammo per passare non un pomeriggio a casa sua ma un intero week end, dal venerdì pomeriggio a domenica, si preannunciava un intensi week end.
Il giorno prima restai a dormire a casa di serena cosi ci saremmo potute preparare insieme, siamo state tutta la mattina a provare vestiti, non volevamo essere solo sexy, volevamo farlo eccitare a vista, insomma vestirci da troie, e penso che ci riuscimmo molto bene; io restai fedele al mio stile e scelsi una gonna, una mini cortissima con delle pieghe sul tessuto stile scolaretta sexy, talmente corta che si vedeva bene le curve del culo pur stando in piedi, sotto di essa un mini tanga nero prestatomi da serena, per essere ancora più provocante misi un paio di calze lunghe fino a meta coscia e dei sandali con tacco 15, e come gran finale una camicia 2 taglie più piccola, che riuscivo per miracolo a far rimanere legati i primi 4 bottoni e strizzava in modo bellissimo la mia quinta rigorosamente senza reggiseno, inutile dire che già adesso i capezzoli erano ben in vista; serena anche era molto provocante, lei scelse un paio di jeans veramente stretti, dovetti aiutarla a metterli, che facevano risaltare il suo culetto perfetto, e come tocco di classe un tanga rosso che spuntava in modo evidente da sopra i jeans, anche lei mise un paio di sandali tacco 15 e mise un top aderentissimo anche lei senza reggiseno con tanto di capezzoli a vista, sembravamo davvero due puttane della peggior classe ma eravamo contente così.
Verso le 2 del pomeriggio salimmo in macchina e guidai verso casa di Alessandro, non era esattamente vicino tanto che ci vollero 30 minuti buoni per arrivare, ma la sorpresa valeva tutta l’attesa, era evidente che la famiglia di Alessandro era ricchissima, una villa imponente quasi nascosta nel bosco, con un grande recinto che circondava tutta la proprietà, e diverse macchine sportive fuori il garage, la mia vecchia fiesta faceva proprio una brutta figura li davanti, appena scese ci venne subito in contro Ale che appena viste fece un sorriso da orecchio a orecchio, dicendo- hooo vedo che vi siete preparate, avete fatto bene, venite che vi presento i miei fratelli prima che vadano- dei fratelli? Ne io ne serena lo sapevamo, entrati in casa restammo a bocca aperta, anche dentro era una villa stupenda ed enorme, (l’enormità e di famiglia evidentemente), e cerano 2 ragazzi e una ragazza che ci accolsero, -serena, elena, questi sono i miei fratelli vi presento Stefano, mio fratello maggiore, Stefania mia sorella e luca il mio fratellino- una bella sorpresa di certo, Stefano aveva 23 anni era anche più affascinante di Alessandro, moro occhi azzurri splendidi e un fisico possente palestrato molto più di Alessandro, con un sorriso di quelli che ti fanno innamorare; e anche luca era molto attraente pur avendo solo 16 anni biondo capelli lunghi fino alle spalle anche lui oscchi azzurri e anche lui con un fisico evidentemente scolpito in palestra se pur meno dei fratelli, ma che faceva figura era Stefania, una ragazza veramente splendida di 20 anni, addirittura più bella di serena, rossa dai capelli lunghi lisci con due occhi di un verde smeraldo meravigliosi, un corpo perfetto da modella con una terza misura e un culetto che sembravano scolpiti dagli angeli, per la prima volta serena era la seconda più bella nella stanza, i 3 ci salutarono, e ebbi come l’impressione che Stefania fosse attratta dalle mie tette perché le fissava e si mordeva le labbra, e la cosa mi intrigava parecchio se devo essere sincera, ci salutarono e andarono dicendo che sarebbero tornati verso sera prima dell’ora di cena, Alessandro li accompagnò alla porta e chiudendo si giro e si tolse la maglietta urlando -evvai casa libera per noi, i miei torneranno solo la settimana prossima- era bellissimo osservare ancora quei pettorali che ci eccitavano al solo guardarlo, ci si avvicinò e ci disse seguitemi ragazze, e ci portò in una sala che penso fosse la sala hobby cerano 2 divani e un tavolo da biliardo, Alessandro si mise seduto al centro del divano, noi capimmo subito cosa voleva, eravamo pronte per il secondo round, il dolore alla figa ci era passato da poco eravamo vogliose di risentirlo, io mi mise in ginocchio sul divano alla destra di Ale e serena alla sua sinistra, serena slacciò la patta dei suoi pantaloni e Alessandro se li calò alle caviglie, io ebbi l’onore di abbassare i boxer e il suo bestione ci si parò davanti gli occhi come una molla in tutta la sua lunghezza, sia io che serena rimanemmo qualche istante in contemplazione di quei 24cm che sull’autobus non avevamo potuto ammirare bene, poi con l’aiuto delle mani di Ale sulle nostre nuche ci abbassammo verso quel palo, serena si lanciò sulle pallo belle gonfie, io mi gustai bene l’asta leccandola più e più volte dalle palle fino alla punta spesso incrociando la lingua di serena, cosa che mi piaceva molto, Alessandro era in estasi con la testa appoggiata al divano e gli occhi chiusi, quando mi dedicai alla punta arrivò anche serena e a turno cercavamo di ingoiare quel cazzo, ma inutilmente, più della cappella era impossibile, ci dedicammo a quel pompino per più di 10 minuti, il cazzo era teso in modo impressionante con tutte le vene in vista, io serena ci guardammo per capire chi lo avrebbe preso per prima, ma visto che i jeans d serena erano talmente stretti che sarebbe stato difficile toglierli rapidamente, ne approfittai e con un balzo in stile gazzella ero sopra Ale, spostai di lato il tanga e serena preso in mano il cazzo e sputando abbondantemente sulla punta lo posizionò all’ingresso della mia figa bagnata all’inverosimile, lentamente cominciai a scendere, sentivo la cappella aprirsi la strada, salirmi nella pancia inesorabile tra i godimenti miei e di Ale che subito disse ‘o siii elena che bella la tua figa stretta, ma lo sarà ancora per poco fidati- detto questo mi afferro i fianchi e con un deciso colpo di reni fece salire il cazzo fino a ‘ della lunghezza, io urlai ma era bellissimo anche se bruciava, Ale rise e disse ‘qui non serve imbavagliarvi, potete urlare quanto volete non vi sentirà nessuno-, e rise ancora e con un secondo deciso colpo senti le palle sul culo ero completamente seduta su Alessandro,che mi lascio pochi secondi per godermi quel cazzo dentro di me e poi con le mani sui miei fianchi mi guido in una cavalcata lenta ma constante, salivo per 15cm e poi mi lasciavo andare di nuovo su Ale che godeva della mia monta lente mentre da dietro serena mi strappo la camicia liberando le mie tette, Alessandro alla vista della mia quinta, mi lasciò i fianchi e mi strinse le tette leccando e mordendo i capezzoli, dopo qualche minuto mi disse- va bene bambina tettona adesso ti sei abituata facciamo una scopata come si deve, mi strinse a se con le braccia avvolte attorno e me e inizio a penetrarmi da sotto con dei coli profondi e velocissimi, entrava e usciva ad una velocità impressionante io godevo e urlavo il mio piacere mentre Alessandro mi mordeva i capezzoli, venni i pochi minuti ma Ale no, continuava a scoparmi, ebbi un secondo orgasmo e lui ancora nulla, ma prima che potessi avere il terzo mi fece alzare, impietosito dallo sguardo voglioso di serena, si alzo e andando verso di lei le tolse il top e la spinse di forza sul divano, lei rideva entusiasta, le apri i jeans e mentre io la tenevo lui le tolse i jeans e si fiondò tra le sue gambe e strappò anche questo tanga, e inserì la lingua tra le labbra di serena, e dopo averla bagnata per bene, gli puntò il cazzo, e la penetro con un solo singolo potente devastante colpo, entrò tutto serena urlo quasi disperata, gridando ‘ HO MIO DIOOOOO- le tappò la bocca ficcandole la lingua in gola e quando si calmo cominciò a scoparla con una foga incredibile, con un ritmo in stile coniglio, era bello vedere serena scopata con quella foga, le sue unghie conficcate nella schiena di Alessandro, che non dava segni di pietà mentre serena aveva orgasmi su orgasmi e dopo il terzo si fermò, credevo per riposare ma invece mi prese per un braccio e mi mise a 90 con il busto sdraiato sul tavolo da bigliardo e mi piantò il cazzo con la stessa violenza con cui impalò prima serena, ma fortunatamente io ero già stata aperta e senti solo un inteso piacere, e per poco non venni solo per quel colpo, mi prese i polsi dietro la schiena e cominciò a scopare anche me con la stessa foga di prima, sentivo un piacere indescrivibile, gli umori colavano sul tavolo assorbiti dalla stoffa da bigliardo, era incredibile non dava segni di voler venire, mi scopava con forza, ebbi il mio terzo orgasmo, imperterrito continuava e appena avuto il quarto mi prese e mi alzo di peso con il cazzo ancora piantato, e alzandomi vidi la macchia dei miei umori sul tavolo che si era espansa di molto, e andò a sedersi sul divano, io adesso ero seduta su di lui dandogli le spalle e mentre saltavo mi stringeva forte le tette, non smettevamo di godere, ma prima che potessi venire di nuovo mi buttò sul divano e tornò da serena, e una volta fatta mettere a pecorina sul divano glie lo piantò ancora tutto nella figa, e per buoni 10 minuti fece godere serena come la porca che è, e senza smettere di fottere serena mi prese per un braccio e mi fece sdraiare a pancia in giù sulla schiena di serena, adesso dava 2 colpi a lei e due a me, andava avanti cosi, adesso godevamo tutti e tre assieme, ma scopare 2 ragazze contemporaneamente è troppo anche per lui e dopo qualche minuto annunciò l’imminente venuta, sia io che serena cademmo stremate sul divano senta la forza per andare a prendere la sborra di Ale, che vista la situazione scaricò tutta la sua sborra nella figa di serena, fortunatamente prediamo la pillola, una quantità incredibile tanto che usciva dai bordi della figa di serena, una rapida occhiata all’orologio, erano già le cinque del pomeriggio, avevamo scopato per più di 2 ore incredibile, ci volle mezz’ora prima che io e serena riacquistassimo la forza di portare i nostri bagagli di sopra in camera nostra per darci una ripulita, io avevo la figa in fiamme e serena anche, avevo avuto 6 orgasmi in 2 ore ero soddisfatta, ma sentivo che presto ne avrei voluto ancora, serena andò a farsi la doccia con la porta aperta come sempre così potevamo farla assieme, e si vedeva la sborra che ancora colava fuori dalla sua figa e lei oscenamente se la portava alla sue e alla mia bocca con le dita tra le nostre risatine.

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