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Trio

La moglie Linda

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019One Comment

Ero di ritorno da roma verso Milano e per lo sciopero deglia erei fui costretto ad usare l’Eurostar.

A fianco a me un tipo ben vestito probabilmente in viaggio d’affari come me e si cominciò dopo poco a parlare del più e del meno.

Forse per la presenza di una copertina di un noto settimanale appoggiato su di un sedile con una procace bellezza in primo piano non ricordo come si scivolò a parlare di donne.

Eravamo entrambi sposati ma più che di parlare delle nostre mogli si parlò di sesso e di trascorsi

Entrambi pare avessimo esperienze non indifferenti e si passo presto dal racconto allo sfoggio

anche se garbato ed educato delle nostre conquiste passate.

Solo alla fine si parlo di matrimonio, di noia e di metodi per vincerela la monotonia del matrimonio.

Fu così che essendo entrati in confidenza mi disse che aveva convinto sua moglie ad incontrare altre coppie e che

ne erano rimasti entusiasti dalle esperienze derivate. Io gli confessai che era i! l mio sogno segreto e che ci pensavo da tempo.

In maniera per nulla precipitosa o che mi potesse fare scattare sulla difensiva mi disse che se fosse tornato a Milano con la moglie se avessi voluto ci saremmo

potuti incontrare

Annuii ma onestamente in maniera poco convinta. Comunque alla fine del viaggio ci scambiammo i cellulari.

Due settimane dopo mi richiamò dicendomi che Venerdì sarebbe venuto a Milano con la moglie e se si voleva ci si poteva vedere.

Ne parlai a mia moglie, senza rivelargli tutto ma solo facendogleilo intuire, non ne fu entusuasta ma accetto visto che si trattava solo di una cena.

Quando era tutto pronto mi arrivo la telefonata di lui, Giorgio, dicendomi che la moglie stava poco bene e che era venuto a milano da solo, io per cortesia o per stupidaggine gli dissi che

se voleva poteva venire da solo .. e lui accettò

Fu così che si presento a casa nostra, elegantissimo e con dei fiori per Linda.

Fu estremamente cordiale ma devo dire ch! e non nascose affatto il suo gradimento per Linda e per la sua elegante bellezza.

Linda aveva uno stupendo vestito rosso, aderente, con delle scarpe con tacco alto che la faceva arrivare ad 1.75 e un filo di perle, capelli raccolti ed un trucco leggero. Era una meraviglia.

Più di una volta mi fece i complimenti per mia moglie sia in mia presenza che da soli

Iniziò anche a corteggiarla in maniera sempre più insistente, e verso la fine della serata anche eccessiva. Io ne ero disturbato e non vedevo l’ora che se ne andasse anche se

per certi versi mi faceva piacere vedere Linda in una situazione decisamente strana. Corteggiata da un altro in mia presenza.

La cosa mi faceva uno strano effetto, misto di fastidio ed eccitazione.

Dopo la cena cui spostammo in salotto e l’argomento fu pilotato da lui sul sesso, devo dire con estrema bravura.

Linda partecipava ma non senza arrossire il più delle volte.

Ad un certo punto, dopo averla fatta arrossire le disse ‘! ora ti devo fare vedere una cosa’ e visto che si parlava di importanza delle dimensioni degli organi sessuali, si alzo

si avvicinò a noi due che eravamo seduti vicini, e con mia incredibile sorpresa si abbasso la lampo e si tirò fuori il membro mezzo duro

Linda trasalì letterlamente , si volò verso di me cercando aiuto nei miei occhi, io ero più in preda alla confusione che lei se devo dire la verità

, ed entrambi eravamo impietriti da quel cazzo tirato fuori nel bel mezzo del discorso

Lui con fare sicuro cominciò ad accarezzarle la schiena, ed io l’unica cosa che riuscì a fare fu prendere una mano di linda per tranquillizzarla, visto che oramai tremava.

Lui sempre più deciso le accarezzo la testa, poi la sua carezza divenne una presa, e tenendola per i capelli le girò il viso verso di lui,

dopodich&egrave letteralmente cominciò a schiaffeggiarla col cazzo sulla bocca, facendole emettere un gemito, più per la situazione che per il dolore ovviamente

mentre il m! arito la teneva tra le braccia un semisconosciuto le stava sbattendo l’uccello sul viso, una cosa semplicemente pazzesca fino a 5 minuti prima

Lui la tenne bene per la testa e le disse ‘e adesso apri la bocca’, lei volto gli occhi verso di me, era un una situazione psicologica mista tra il panico e lo stupore, io non

riusci a fare altro che guardarla ma praticamente senza comunicarle nulla, allora riporto lo sguardo verso il membro, oramai grossissimo, almeo il doppio del mio

e fece ciò che i miei occhi stantarono a credere, apri la bocca e lui vi affondò dentro col cazzo.

Inizialmente pompò piano ma dopo lei ne assecondava i colpi e lui le affondava in bocca senza ritegno, lei succhiava di gusto e lui le stringeva i capezzoli con le dita, dopo averle estratto il seno dal vestito, solo abbassandole la scollatura leggermente.

Ad un certo punto guardandomi mi disse ‘ce li hai due cuscini?’ io dissi di si, e lui mi disse di andarli a prendere.

Andai in came! ra e presi i due cuscini del letto

Me li fece mettere sul divano e ci sdraiò lei, col sedere sui due cuscini, le sollevo del tutto la gonna e le tolse le mutandine

aprendole le gambe fu in vista la meravigliosa figa di Linda, pelosa al punto giusto, morbida e stretta.

Lui le sollevo le gambe e mi disse di tenerle sollevate. Io presi le caviglie di Linda e le tenni sollevate su.

Lui piano piano appoggiò il pisellone sulla figa di lei e cominciò a strusciarlo. Linda era spaventata per le dimensioni, questo lo avevo capito, ma era anche spaventata dalla situazione.

Non le diede molto tempo per pensare perch&egrave lui affondò dentro Linda, letteralmente togliendole il fiato. Il suo viso era una smorfia di sofferenza e cercò disperatamente i miei occhi,

poi mi tese la mano e io gliela strinsi mentre con l’altra mano le tenevo su una caviglia per consentire a lui di penetrarla a fondo

Leggevo nel viso di lei le spinte che riceveva, ogni volta che lui le affondava il c! azzone nel pancino. Negli occhi di lei leggevo

tutto ciò che lei &egrave, il suo carattere, i suoi sentimenti la sua dolcezza , la sua timidezza , il suo amore.

Era terribile e meraviglioso allo stesso tempo , era bellissimo ma mi veniva anche da piangere vedere il mio tesoro sfondato da quello stronzo in quella maniera.

Poco a poco il dolore le passò e arrivò il godimento, un godimento talmente forte da farla urlare, e implorare lui di fare sempre più forte, di sfondarla, di romperla

, gli disse che era la sua troia e che poteva fargli quello che voleva, lui gli chiese se poteva scoparsela anche altre volte e lei disse di si, le chiese se la scopava meglio lui o io, e lei disse ‘tu’

allora lui le disse che era una brava cagna e che se avrebbe fatto la brava dopo le avrebbe sfondato anche il culo, e lei incredibilmente disse di si

e io li ad ascoltare, a 30 cm da tutto questo.

La scopava spostandosi spesso, la pompava premendo dall’alto verso il basso o di lato, il maiale ci sapeva fare e la faceva godere come credo mai lei nella vita avesse goduto. Linda sarà venuta almeno 2 volte e lui invece sembrava non dovesse venire mai.

Prima di venire lui usci da lei

la fece sedere, lui in piedi e tenendola per i capelli riaffondò nella sua bocca, venendole copiosamente, in bocca e sulla faccia, inzuppandola completamente.

Dopodich&egrave le disse ‘vatti a lavare’

Lei senza guardarmi si alzò e andò in bagno.

Rimanemmo io e lui.

Mi disse ‘tua moglie vuole che le facci il culo, hai sentito. Sei d’accordo’

Onestamente avrei voluto dire non so che cosa, ma mi usci solo un semplice ‘si’

Disse ‘bene, allora se hai della cremina prendila’

andai in camera a prendere il gel, ritornando incontrai lei che apri la porta del bagno in quel momento o che semplicemente voleva incontrarmi e aveva aspettato che passassi. Ci abbracciammo

lei mi b! aciò, con trasporto e amore e rimanemmo in corridoio così un pò, l’unica cosa che mi disse &egrave ‘cosa stiamo facendo …’

arrivò lui che disse che eravamo dei piccioncini e ci facevamo le tenerezze o roba del genere

da li vedendo la camera da letto propose di andare in camera

Vi sembrerà strano ma volevo evitare almeno che se la scopasse sul nostro letto

ed invece prese lei per la mano, e me la strappo via e la porto sul letto

la mise in ginocchio e da in piedi di nuovo si fece fare una pompa. Lei ora succhiava rilassata, non più spaventata, emetteva solo un mugolio soffocato quando lui le spingeva l’affare in fondo

quasi a farla soffocare

poi la fece girare, lei in ginocchio e cominciò a tasterle ed osservarne il culetto.

Prendendola alla pecorina glielo mise nella fighetta, pompandola da sopra, facendola mugolare dal dolore e dal piacere quasi subito. Lei prima teneva su la testa ma poi oramai totalmente succube la teneva giù, appoggiata sul letto, questo mi di! ede la netta sensazione che era completamente sua.

Lui mi guardò e disse ‘vieni qui’ io mi avvicinai e gli porsi la crema. Lui disse ‘No’ e fece una pausa

poi agginse ‘mettigliela tu’

allora umiliato e allo stasso tempo compiaciuto le spalmai un pò di cremina sul buchetto, e lui mi invito a spalmargliela anche sul suo cazzo.

Rimasi esitante alcuni secondi

poi lo feci

era un cazzo gigantesco, me ne accorsi del tutto solo in quel momento di quanto fosse lungo, grosso e duro, in una parola enorme. Era almeno il doppio del mio ma in quel momento se me lo avessero choesto avrei detto che era il triplo od il quadruplo tanto ero impressionato.

Poi me lo fece prendere con le dita e me lo fece guidare sul buchetto del culo di Linda e mi disse di tenerlo li, bene in posizione

Non entrava

Era davvero troppo grosso

Alla fine ero indispettito di quanto la situazione fosse scivolosa e di quanto Linda fosse stretta, non entrava.

Dopo un pò cominciò a dilatar! si e piano piano cominciò ad entrare

Quando era a metà mi accorsi che il dolore per Linda era troppo forte e dissi a lui di aspettare

Lui mi disse di consolarla

abbandonai la mia posizione di assistente all’inculata tenendo le chiappe di Linda allargate e la abbracciai, quasi sgusciando sotto di lei, e la baciai. Lei mi disse che le faceva troppo male di farlo smettere.

Lui mi guardò e con un colpo glielo affondo dentro credo quasi tutto.

Lei urlò . Un urlo che ricorda quello di un animale che sta per essere squartato.

Avevo paura dei vicini anche se erano fuori, le tappai la bocca, e lui continuò a pompare, lei passò qualche minuto di dolore vero misto a terrore

Adò avanti per un pò, poi Linda si calmò e cominciò a godere.

Godeva in una maniera pazzesca ma sempre mista al dolore

Ma godeva. Godeva tantissimo. Io non l’avevo mai fatta godere così

Lui pompava e lei nonostante il dolore mi giardava con quegli occhioni e spingeva il culo verso di luiper farsi penetrare meglio. Ogni tanto ci baciavamo ma lei aveva difficoltà credo a capire addirittura cosa stesse succedendo tanto era fuori di se, mi baciava ma faceva fatica a controllora anche il gesto più semplice come muovere le labbra, era totalmente sopraffatta da quel toro da monta.

Prima di venire lui lo estrass e scese da letto e in piedi

si avvicinò alla faccia di lei.

Io ero vicinissimo al viso di lei, ci baciavamo. Lui infilò il cazzone tra il mio viso e il suo. Io tentavo di stare lontano ma ero bloccato dalla posizione e non potevo.

Le vidi fare la pompa a 10 cm, leggendio nel suo viso tutta la inaspettata passione per quel cazzone di quello sconosciuto o quasi.

Le innondò il viso e la bocca per la seconda volta, spruzzando dappertutto come un porco, urlando e gemendo come un maiale. e dicendole cose assolutamente pazzesche ed umilianti, e quello che &egrave più incredibile lei stava al gioco e accettava e ubbidiva al gioco verbale.

Si fece pulire il! cazzo con lingua da Linda le diede una pacca sul culo e ando in bagno.

Linda mi guardò

poi si voltò e si rannicchio sul letto guardando il muro.

Quando lui uscì disse che era tardissimo e che doveva andare.

Si vestì mi diede la mano e ando via.

A lei riservò solo un ‘Ciao Linda, qasi senza degnarla’

Lo accompagnai alla porta.

Quando tornai Linda stava piangendo.

Passammo due settimane senza parlarne.

Poi piano piano ne parlammo

Le chiesi se le era piaciuto e mi disse che non voleva rivederlo più.

Ma sapevo che non era vero.

Più di una volta la trovai a piangere nel letto.

Le richiesi se voleva rivederlo disse sempre di no

Un mese dopo eravamo a letto, mi stavo quasi addormentando. Mi sfiorò con le dita, mi guardò negli occhi, poi li abbassò diventando rossa in viso. Con un filo di voce disse.

‘Chiamalo’

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