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Trio

L’amante nero

By 28 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Da qualche tempo mi ero appassionato al sesso interrazziale ed in particolare all’accoppiamento, a volte anche brutale, di dotatissimi uomini di colore con donne bianche.
Mi affascinava il contrasto tra la pelle candida delle donne e quella scura di quei poderosi maschi ma soprattutto vedevo in quelle bocche deformate nel succhiare quegli enormi falli, in quei culi e fighe sfondate, la bocca ,la figa ed il culo di mia moglie!!!
Già mia moglie, bionda, 30 anni, piccola di statura, col seno piccolo ma sodo coi rosei capezzoli arroganti che guardano all’insù, le belle gambe snelle e scattanti ed infine un culetto a mandolino calamita di ogni sguardo maschile, era la protagonista virtuale di grandiose scopate con neri superdotati.
Era diventata per me quasi un’ossessione e, pian piano, cominciai a abbozzare un piano per vedere dal vivo mia moglie alle prese con un uomo di colore.
Devo dire che in fatto di sesso mia moglie Irene era piuttosto aperta ed aveva accettato con piacere tutte le varianti che le avevo proposto compreso lo scambio di coppia ed alcuni triangoli con uomini o donne.
Cominciai a pensare come trovare l’uomo.
Neanche a parlarne di contattare il primo nero che avrei incontrato per strada proponendogli, foto di Irene alla mano: ‘Vuoi scopare mia moglie”..troppo rischioso!!
Neppure l’idea di trovare un gigolò di colore mi piaceva, a parte la spesa, mi sarebbe sembrato troppo asettico, sicuramente sarebbe stato ben dotato e magari esperto, ma io desideravo qualche cosa di più coinvolgente.
Forse vi sembrerò pazzo ma io volevo le ‘corna’ cio&egrave volevo che Irene provasse un sentimento per l’uomo che l’avrebbe scopata!!!
Volevo quindi un bell’uomo, interessante, ovviamente dotatissimo, da cui mia moglie avrebbe potuto accettarne la corte e ricambiare.
Mi ricordai allora di una mia ex compagna di università che aveva da sempre avuto un debole per gli uomini di colore e ne aveva fatto collezione!!!
Il lunedì mattina le telefonai, la segretaria mi disse che Carla era in ferie, guarda caso in Kenya, e che sarebbe tornata al termine della settimana.
Utilizzai i restanti giorni per cominciare ad instillare nella testa di Irene l’interesse per il sesso interrazziale .
Le feci vedere alcuni siti con foto molto esplicite di donne dagli esili corpi, simili a quello di mia moglie, alle prese con giganteschi cazzi neri.
Guardammo poi insieme un DVD di sesso interrazziale che la fece eccitare moltissimo tanto che trascorremmo l’intera notte a scopare mentre le scene del film scorrevano davanti a noi.
Il lunedì successivo, impaziente, richiamai Claudia a cui spiegai tutto, inizialmente credeva che la prendessi in giro ma poi fu ben felice di aiutarmi nel mio progetto mettendomi però in guardia sul pericolo del fascino primordiale degli uomini di colore che conquistava le donne bianche, rischiavo di perdere Irene per sempre.
Scacciai questo pensiero, Irene mi amava l’aveva dimostrato parecchie volte ed ormai ero ossessionato dalla mia idea e volli andare fino in fondo.
A questo punto Claudia mi disse che sicuramente aveva l’uomo giusto, fisico statuario, colto e simpatico, affascinante e, cosa molto importante dotato di un cazzo di 32 cm di lunghezza per 20 di circonferenza, un vero super dotato.
Claudia era stata con lui e poteva garantire!!!
Mettemmo a punto i dettagli, il primo incontro avrebbe dovuto essere casuale, cio&egrave avrei dovuto portare Irene fuori a cena e ‘per caso’ avremmo incontrato Claudia, che Irene non conosceva, in compagnia di Bakari che avrebbe dovuto,come folgorato da mia moglie, cominciare a corteggiarla aiutato dal fatto che io, preso dalla conversazione con una vecchia amica di università, la trascuravo.
In attesa del giorno fatidico continuai la mia opera di convincimento verso Irene sull’eventualità che facesse sesso con un nero, ovviamente in mia presenza.
Quella sera ero talmente eccitato e nervoso che quasi mandavo tutto all’aria.
Insistetti un po’ troppo perché Irene si vestisse in modo sexy e provocante ma, fortunatamente riuscii ad eludere le sue domande dicendole che mi piaceva guardare gli altri uomini che se la mangiavano con gli occhi sapendo che era solo mia.
Il risultato fu eclatante, calze con la balza in pizzo sorrette da un reggicalze, miniscolo perizoma, un vestito allacciato al collo con una scollatura posteriore che lasciava la schiena completamente nuda ed uno spacco laterale talmente profondo che a malapena nascondeva l’orlo delle calze, i lunghi capelli biondi raccolti ed infine un paio di scarpe con l’allacciatura alla schiava col tacco di 12 centimetri.
Irene, piccola di statura, era da sempre abituata ad indossare scarpe coi tacchi altissimi che le imprimevano, mentre camminava, un movimento ondulatorio che mandava in visibilio.
La serata iniziò come previsto.
Ci sedemmo al tavolo del ristorante e, dopo pochi minuti, arrivò Claudia col suo bel cavaliere.
Come la vidi mi comportai come se non la vedessi da un secolo e, dopo averla presentata ad Irene, la invitai col suo amico a sedersi al nostro tavolo, cosa che ovviamente lei accettò.
Inizialmente Irene, che credeva di trascorrere una serata noi soli, sembrò un po’ scocciata ma a questo punto entrò in azione Bakari con la sua galanteria ed il suo fascino.
In breve, mentre io e Claudia ricordavamo i tempi dell’università dimentichi dei nostri compagni, Irene e Bakari cominciarono a parlare tra loro ridendo e scherzando.
La vidi pian piano cambiare e flirtare con Bakari, era eccitata, lo si capiva dai capezzoli che induritisi sembravano voler bucare il tessuto del vestito.
Claudia mi aveva avvertito ed io avevo fatto i conti senza l’oste.
Terminata la cena infatti Claudia, con la scusa che era tanto tempo che non ci vedevamo e che voleva parlare ancora dei vecchi tempi e del suo nuovo lavoro, mi chiese insistentemente di restare mentre Bakari si offrì di riaccompagnare Irene che ‘si sentiva stanca’.
Quando uscirono capii che quello che avevo organizzato si stava ritorcendo contro di me, ma era tardi per tirarsi indietro.
Trascorsero pochi minuti e Claudia mi disse:’Vieni’seguimi’
Raggiungemmo a piedi il portone di una casa poco distante, salimmo al terzo piano e mi fece accomodare in un appartamento, mi fece sedere su una poltrona rivolta verso un tendone che subito dopo aprì dopo aver spento le luci.
Le tende nascondevano una grande vetrata e dall’altra parte c’era una stanza, illuminata da alcuni abatjour, con al centro un grande letto rotondo.
Non dovetti attendere molto, da una porta laterale entrò Irene letteralmente abbarbicata a Bakari, giunti al centro della stanza guardarono verso di me ed Irene si sciolse i capelli, capii allora che dall’altra parte c’era uno specchio.
Bakari la prese per una mano e la fece piroettare su se stessa,
‘Amore sei bellissima”fatti guardare’ disse slacciandole il vestito che cadde ai piedi di mia moglie ‘E stato tuo marito a farti vestire da puttana per me?’
‘Si amore’.per te”.ma sono io che l’ho voluto’
Si baciarono giocando con le lingue ad esplorarsi la bocca poi Irene cominciò a spogliare Bakari e, quando fu nudo la vidi inginocchiarsi ai suoi piedi prendendogli in mano il cazzo.
Nelle sue piccole mani era veramente enorme anche se non in piena erezione, mia moglie cominci col leccagli i coglioni grossi come mandarini per poi passare alla lunga asta segandolo con entrambe le mani.
Avevo finalmente sotto gli occhi ciò che negli ultimi tempi avevo solo immaginato ma non mi sentivo felice anche se estremamente eccitato.
Carla infatti si accucciò tra le mie gambe tirandomi fuori dai calzoni il cazzo durissimo e cominciò a succhiarmelo.
Irene intanto, con qualche difficoltà, aveva preso in bocca l’enorme cappella del suo amante.
Quella bocca spalancata, deformata dal grosso cazzo era proprio quella di mia moglie!!
Cominciò a succhiare riuscendo a malapena ad ingoiarne una minima parte.
‘Brava troia”’succhialo bene’..così”prendilo tutto in gola”ingozzati puttana’ la insultava Bakari tenendole una mano sulla nuca e spingendole il cazzo in gola.
Irena aveva qualche conato e dalla sua bocca scendeva un rivolo di saliva ma non accennava a ribellarsi.
‘Bene così troia”..dimmelo che sei mia”’dimmi che sei la mia puttana bianca’ le ordinò schiaffeggiandole le guance con il cazzo ormai durissimo.
‘Dimmelo’ le urlò
‘Siii’.sono la tua troia bianca’ rispose Irene riprendendo pio in bocca il cazzo cacciandoselo ancora più in fondo.
‘Brava la mia puttana”’.che fa tutto per me’..vero?’
‘Si’.si’.tutto amore”tutto’
Claudia intanto continuava il suo lavoro di bocca portandomi fino al culmine per poi rallentare per prolungare il mio piacere.
Bakari la prese per i capelli portandola verso il letto scaraventandocela sopra.
‘Apri bene le gambe che il tuo padrone vuole chiavarti’
Come un automa Irene spalancò le cosce tenendo con le mani i tacchi delle scarpe e Bakari si sistemò tra di esse puntando il cazzo all’entrata della figa di mia moglie.
Fui sorpreso dalla relativa facilità con la quale quel grosso palo di carne si fece strada nella fighetta di Irene riempiendola quasi completamente.
La scena, quasi fosse preparata si svolgeva proprio di fronte a me, i protagonisti erano sdraiati di tre quarti ed io potevo vedere benissimo quel cazzone entrare ed uscire da mia moglie allargandole a dismisura la figa.
Ero comunque sul punto di venire ma Carla con abilità ritardò ancora la mia esplosione.
‘Si’si’si’.scopami’.mettimelo tutto’..cazzo che grosso’.dai che godo’
‘Ti piace puttana’.ti piace farti allargare la figa dal negro’
‘Siiiiii”godoooo’.vengo’
In quel momento si apri nuovamente la porta ed entrarono due neri completamente nudi coi cazzi già in tiro che si avvicinarono al letto posizionandosi uno a destra l’altro a sinistra di mia moglie presentandole i cazzoni, anch’essi enormi, da succhiare.
‘Mmmmmh amore che bella sorpresa”ciao Lusala, ciao Oba’ poi cominciò a succhiarli a turno mentre Bakari continuava a sfondarle la fighetta.
Ero sconvolto, non solo non si era scomposta nel veder entrare quegli uomini ma addirittura li aveva chiamati per nome, li conosceva già!!!
Non ebbi il tempo di pensare che la scena cambiò.
Bakari si sfilò dalla figa lasciandola spalancata come una galleria e si sdraiò sul letto.
‘Vieni puttana”fai vedere ai miei amici cosa sai fare’
Irene si alzò e salita sul letto, dando le spalle a bakari, cominciò ad abbassarsi accovacciandosi sul suo cazzo.
Sembrava che mi guardasse dritto negli occhi mentre si rifletteva nello specchio, continuò ad abbassarsi e vidi con terrore che il cazzo si stava infilando nel suo culetto e non nella figa!!!
Lentamente ma inesorabilmente Irene si impalò su quel cazzo smisurato, vedevo il buco del culo aprirsi a dismisura per accogliere la mazza.
Con mia grande sorpresa lo vidi entrare completamente finché le chiappe di Irene toccarono il bacino di Bakari.
‘Visto ragazzi’ esclamò l’uomo ‘La troia ha il culo rotto’..non &egrave stato facile ma alla fine l’ha preso tutto’
‘E’ una delle puttane bianche migliore che abbia mai visto’ rispose Oba
‘Ora datti da fare’..scopati il culo da sola’e spompina i miei amici troia!!’
Irene cominciò a cavalcare il cazzo di Bakari facendoselo uscire quasi completamente dall’ano per poi cacciarselo nuovamente dentro mentre, tenendo i cazzi degli atri con le mani li succhiava a turno.
Non ce la facevo quasi più ed anche la bravura di Carla nel mantenermi eccitato senza venire cominciava a non fare più effetto.
Bakari prese mia moglie e, col cazzo ben piantato nel suo culo la fece sdraiare con la schiena sul suo petto.
‘Dai Lusala mettiglielo nella figa’.riempiamola completamente di cazzo nero!!!
L’uomo eccitatissimo non si fece ripetere l’invito ed appoggiò la cappella alla figa di Irene spingendo.
Bakari dovette sfilarsi un po’ per permettere al nuovo grosso cazzo di penetrare mia moglie che comunque accolse con evidente piacere la doppia penetrazione.
Ora aveva la figa ed il culo completamente aperti e pieni di carne nera.
Oba ovviamente le mise il cazzo in bocca scopandola come una figa.
Andarono avanti a scoparla per un tempo che mi parve infinito cambiando posizione finché tutti l’ebbero scopata ed inculata ed infine le riempirono la bocca del loro abbondantissimo sperma obbligandola ad ingoiare tutto.
Fu a quel punto che Carla con due potenti succhiate mi fece sborrare nella sua bocca.
Irene e i suoi amanti restarono sdraiati sul letto, stravolti.
A questo punto Carla mi disse:
‘Adesso comprendi?…ti avevo avvertito’..ora rischi veramente di perderla per sempre’..a meno che’.’
‘A meno che cosa?’ le domandai spaventato
‘A meno che tu accetti che lei si veda col suo amante in casa tua con te presente’..pensaci’
Tornai a casa ed aspettai che rientrasse Irene.
Rientrò alle quattro del mattino completamente disfatta, l’affrontai.
‘Irene so che sei stata con Bakari, che mi hai tradito, ma ti voglio bene e so che anche tu me ne vuoi”se hai intenzione di vederti ancora col tuo amante nero non mi opporrò’.vorrei solamente che non mi abbandonassi e che io sia presente ai vostri amplessi’
Fortunatamente accettò.
Nei mesi successivi quasi ogni notte Bakari veniva a casa nostra e si scopava ed inculava mia moglie davanti a me, lei doveva essere sempre pronta ad ogni suo comando, l’abbigliamento non doveva mai contemplare mutande o collant, anzi negli ultimi tempi Irene doveva stare in casa con indosso le sole autoreggenti e le scarpe col tacco.
Una sera arrivò con cinque amici di colore, tra cui Oba e Lusala, che approfittarono tutta la notte del culo di Irene lasciandolo largo come una voragine e pieno di sborra.
Poi Bakari diradò sempre di più le sue apparizioni fino a che scomparve del tutto.
Irene fortunatamente non si disperò più di tanto e in breve ritornò ad essere la solita adorabile moglie, innamorata di me.
Pochi giorni fa incontrai Carla che mi spiegò ogni cosa.
Irene e Bakari si erano conosciuti molto prima che io la chiamassi, anzi per caso era stata proprio lei a presentarli ad una festa a cui io non avevo partecipato, e lei si era infatuata.
Ormai si vedevano da parecchio quando a me era venuta la passione del sesso interrazziale, non so fino a che punto spontanea pensai!!!
Carla però conosceva bene Bakari, era un figlio di puttana che, forte del suo fascino e del suo grosso uccello, approfittava delle donne bianche, soprattutto giovani e belle, che cadevano ai suoi piedi.
Le scopava per un po’ divertendosi a farle le sue ‘schiave’ poi, praticamente, le vendeva ai suoi amici.
Quella sera Carla aveva dato a Bakari le chiavi di una casa di sua proprietà, ex bordello, per portare Irene e farmi assistere allo ‘spettacolo’ per aiutarmi, mi conosceva bene e non voleva che mi accadesse nulla di male e poi si sentiva in colpa per averli presentati.
Sperava che prendessi la decisione giusta, altrimenti Irene sarebbe sparita, ritrovandosi in qualche bordello a farsi sfondare da cazzi neri fino ad invecchiare precocemente.
Fortunatamente la decisione di tenermi in casa l’amante nero aveva dato i suoi frutti, Bakari si era stufato di Irene e non potendo guadagnarci nulla era sparito.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
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