Una storia nata in chat

Ho conosciuto Elena in un modo un po’ inusuale, ormai sono due mesi che scrivo racconti su ‘Iomilù’ e questo mi ha permesso di conoscere delle belle persone. Una sera dopo il mio ultimo racconto ‘serata in campagna’ mi collego in chat come faccio spesso e mi arriva la richiesta di aggiungere un contatto e io accetto volentieri,
Verso mezzanotte dello stesso giorno questo contatto si collega e si presenta
-Ciao sono Elena
-Piacere Marco,di dove sei?
– Milano e tu
– Io sono di Brescia,non abitiamo lontano.
Stiamo collegati in chat parecchio e riusciamo a parlare tantissimo degli argomenti più disparati,dagli hobby ai doveri, il lavoro e i divertimenti.
La cosa si ripete anche nelle serate seguenti e pian piano cominciamo a conoscerci, tra di noi c’&egrave molta sintonia e complicità, inoltre Elena mi mostra delle foto di lei e devo dire che &egrave davvero bella e seducente, i suoi occhi e il suo sguardo sono veramente penetranti e il solo guardarli mi fa impazzire.
Man mano che ci conoscevamo ci lasciavamo anche andare e alcune sere i nostri discorsi andavano a finire sul sesso; ci raccontavamo le nostre fantasie, le nostre esperienze e una sera presi un po’ dall’eccitazione ,abbiamo fatto del cyber sex.
La cosa &egrave cominciata un po’ x scherzo, io le raccontavo di un’ipotetica sera dove la incontravo in un locale e la notavo subito x la sua procace bellezza e mi avvicinavo a lei a ballare x farmi notare. Lei mi adocchia e si mette a ballare con me e quando la invito al bancone a bere qualcosa accetta volentieri. Beviamo e ci presentiamo e intanto la mia mano comincia ad accarezzare la sua,lei fa la gattina e si capisce che a voglia e si lascia accarezzare. La musica nella sala &egrave alta e io mi avvicino con la bocca al suo orecchio dicendole cose carine, lei ruota la testa ,la sua bocca cerca la mia e in men che nn si dica le nostre bocche si incontrano e noi cominciamo a baciarci lì in mezzo a tutti.
Decidiamo di uscire dal locale per stare un po’ in intimità e ci sediamo su un muretto lontani da sguardi indiscreti e riprendiamo a baciarci con grande trasporto, le nostre lingue vengono a contatto e le nostre mani diventano sempre più intraprendenti, le mie toccano il suo seno coperto solo da un top mentre le sue toccano i miei pettorali per poi scendere sempre più verso il bozzo che ormai &egrave diventato gonfio sotto i miei jeans.
Le dico che anche lì siamo troppo esposti e decidiamo di avviarci verso la mia macchina al di fuori del locale e mentre camminiamo la mia mano va sotto la gonna di Elena a tastare la consistenza del suo sedere che si rivela bello e sodo.
Entriamo in macchina e ci baciamo nuovamente e mentre io palpo il suo seno da sotto il top lei mi slaccia i jeans e la cerniera e comincia a maneggiare il mio uccello, mi toglie la maglietta e comincia baciare il mio petto, il mio ombelico fino ad arrivare giù alla mia fonte di piacere. Lo estrae dalle mutande che &egrave già bello in tiro e comincia a dare dei piccoli bacietti alla cappella, estrae la lingua e lo lecca, prima cappella e poi va verso il basso fino ad arrivare alle palle per poi tornare su a prenderlo finalmente in bocca.
Elena nel suo lavoro di lingua &egrave molto brava e il mio bozzo ne trae tanti benefici, intanto la mia mano esplora il suo corpo,si insinua sotto le gonna ,scosto le sue mutandine e comincio a tastarle la sua fessurina che scopro gia molto bagnata. Il mio dito si insinua tra le sue grandi labbra e pian piano si muove cercando e trovando il suo bottoncino del piacere che &egrave molto sviluppato, lo masturbo un pò facendola ansimare x poi tornare giù per penetrarla con due dita.
Elena non ce la fa più ad aspettare e anche io sono eccitato da morire e quando mi dice che vuole essere penetrata perché vuole godere del mio bel cazzone, estraggo dalla tasca il preservativo e me lo infilo, abbasso il sedile del passeggero e la faccio stendere e anche se un po’ a fatica per il poco spazio le monto sopra puntando il mio arnese verso la sua fessurina. Lei lo prende in mano e lo indirizza verso l’ingresso e grazie al fatto che lei &egrave molto bagnata riesco a penetrarla con facilità e comincio a pomparla con un buon ritmo. Mentre la scopo la mia lingua va a cercare le sue tette di una quarta misura e comincio a leccarle prima un capezzolo e poi l’altro e la cosa vedo che le fa piacere xch&egrave comincia ad ansimare.
Elena mi dice che &egrave un po’ scomoda e che poi le piace comandare la scopata quindi decidiamo di girarci di posto e un po’ a fatica io mi distendo sul sedile e lei mi monta sopra affondando il mio cazzo che ha raggiunto una ragguardevole consistenza nella sua fessurina un po’ stretta ma molto calda e comincia un su e giù prima lento e poi veloce che ci fa impazzire di piacere.
Sicuramente la cosa che ci fa anche eccitare &egrave il fatto che il posto dove siamo &egrave alla merc&egrave di tutti e il rischio di essere visti da qualcuno &egrave molto alta ma ormai stiamo ballando e non riusciamo più a fermarci. Elena comanda la scopata in modo favoloso ,rallenta il ritmo ogni tanto prolungando il più possibile il nostro amplesso e la nostra goduria, intanto la posizione mi permette di poter toccare il suo corpo,i suoi bellissimi seni con la mano destra e il suo sodissimo sedere con la sinistra. Elena nella sua cavalcata &egrave già venuta due volte e ormai la mia resistenza &egrave arrivata al limite, le dico che sto venendo e lei si alza estraendo il mio arnese ,lo libera dal preservativo e va a cercarlo con la bocca per poter assaporare il mio orgasmo. Vengo copiosamente nella sua bocca e lei beve golosamente tutto il mio succo, siamo esausti per il bellissimo amplesso e lei viene a coccolarsi su di me con un lungo bellissimo bacio.

Del gioco che abbiamo fatto in chat i nostri corpi non sono stati indifferenti e le nostre mani ogni tanto si staccavano dalla tastiera per darsi del solitario piacere; sia io che Elena ci siamo masturbati facendo questo gioco e alla fine ci salutiamo con la promessa che un giorno potremo incontrarci per provare dal vivo questo piacere
Continua”’.

Un grazie e un bacio alla mia amica ‘Elena ‘ che mi ha permesso di scrivere questa storia

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