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Racconti sull'Autoerotismo

sessso a distanza

By 31 Maggio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto iniziò con una mail..dopo più di dieci anni dall’ultimo contatto’a quel tempo alessia era poco più di una ragazzina’ci conoscemmo per caso ed iniziammo un breve ma intenso rapporto fatto di tanto tanto sesso e poco altro’lei era vergine e con me scoprì il sesso’e le piaceva’ eccome se le piaceva. Nei nostri incontri dava spazio a tutte le sue fantasie degli anni adolescenziali.. gli piaceva prenderlo ovunque ‘aveva una sorta di adulazione per il cazzo e soprattutto per la sborra. Il ricordo di quelle lunghe giornate di sesso sfrenato mi accompagnò per anni.
E improvvisamente, dieci anni dopo, ecco che ti arriva una mail, discreta, all’indirizzo del mio ufficio. La segretaria, divertita, me la porta un po’ incuriosita. Io sgrano gli occhi ma capisco subito che si tratta di lei. Non resisto e rispondo.
Mi ha trovato cercando il mio nome su google. Ora &egrave’ sposata, una figlia, ma non &egrave felice.
Ci scambiamo un po’ di mail, qualche telefonata. Siamo a più di 400km di distanza, io sono strafidanzato’però un giorno passa dalle mie parti e mi viene a trovare. Nientedich&egrave, giusto un caff&egrave, ma rivederla non mi provoca un granch&egrave di emozioni, dieci anni sono tanti. Fisicamente poi &egrave un po’ giù, me la ricordavo più soda e invece mi sembra un po’ messa male ..ma forse &egrave solo che &egrave stanca’chissà..poi comunque &egrave troppo vestita per dare un giudizio definitivo.
Poi inizia uno strano periodo; mail, telefonate, confessioni, fantasie, scherzi’
Scopriamo un nuovo mondo di giochini a distanza. Cominciamo con dei raccontini fantasiosi su incontri nascosti. E’ lei la prima’un lungo racconto di cosa mi avrebbe fatto se avessi voluto incontrarla per qualcosa di diverso da un caff&egrave.(da settimane mi chiedeva di vederci in un albergo per dare sfogo alle sue voglie represse da anni). Il suo racconto mi eccita da morire, lo leggo sul mio palmare, sento il pisello scoppiarmi nei pantaloni’devo fare qualcosa, sono in aeroporto, cosa posso fare’ corro in bagno. Mi slaccio i pantaloni e trovo l’asta già zuppa e completamente immersa nel liquido’non ce la faccio più e al pensiero delle sue parole mi masturbo rapidamente e violentemente. Faccio fatica a restare in silenzio. Ma la goduria &egrave tanta’non avevo mai pensato che si potesse provare piacere in questo modo’
Rispondo al suo racconto con una mia fantasia’anche lei dice di aver trovato molto eccitante questa cosa’anche lei mi racconta di essersi masturbata come non gli capitava da anni’
Và avanti così per qualche tempo’racconti sempre più spinti, fantasie, masturbazioni,’ma sappiamo che prima o poi vorremo di più’

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