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Racconti Cuckold

gang

By 20 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Stasera si esce.
Ti ho preparato gli abiti sul letto.
Lei era tornata dal lavoro, le avevo preparato il bagno caldo e le avevo offerto un bicchiere di prosecco.
Poi le avevo detto di vestirsi che si usciva.
I panta trasparenti, la camicetta rosa trasparente, le scarpe con tacco vertiginoso e capì.
Era maggio e la sera era calda.
Prima di uscire un altro prosecco. Mentre andavamo all’auto lei vacillava leggermente.
Nei giorni precedenti mi ero accordato con tre ragazzi sui 35 anni su un sito di incontri.
L’appuntamento ad un parcheggio tra pc e pr, in zona artigianale.
Loro erano già fermi, in auto.
Parcheggiai ad una decina di metri, come da accordi, e accesi la luce in auto qualche secondo.
Lei mi guardò e sorrise.
Passati alcuni minuti i tre scesero e si avvicinarono all’auto.
Si misero dalla sua parte in piedi e tolsero i cazzi per mostrali a lei.
Scendi- le dissi
Lei scese.
I tre non persero tempo.
Le mani ovunque poi le parole
Succhiaci troia.
Lei si inginocchiò davanti a loro.
Li vicino c’era una vecchia casa disabitata, come da accordi i tre avevano preparato alcune coperte.
Te la riportiamo quando l’abbiamo scopata per bene.
La sollevarono di peso e la portarono dentro. Io mi fermai sulla porta.
Nel buio la sentivo gemere e sentivo loro insultarla.
Si sentivano chiaramente i colpi dei loro cazzi che la sbattevano
Poi lei rantolò.
Ti piace nel culo!
Lei nemmeno rispose. Semplicemente godette ad alta voce
Questo non li fermò, continuarono a sbatterla e a insultarla.
Poi sentii che stava per avere un altro orgasmo.
E allora sentii che a turno i tre godevano.
Loro si rivestirono e se ne andarono
Lei uscì. Le gambe aperte.
Rimase ferma davanti a me’
Come ci eravamo accordati con i tre le avevano riempito il culo di liquidi che ora dovevano uscire.
Lei li lasciò uscire, in piedi davanti a me.
Risalendo in auto lei mi mostrò un bigliettino che uno di loro le aveva lasciato
Un numero di cellulare con poche parole
Chiamaci settimana prossima che ti ridiamo una ripassata, troia!

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