Mi chiamo Carla, e sono sposata con Luca da oltre 25 anni. Luca è un uomo speciale, marito affettuoso, dolce e premuroso, ma a letto è un maiale senza rivali. è alto uno e 80, fisicamente un po’ sovrappeso, perché ama indugiare a tavola come ha letto, intimamente depilato, ha una dotazione normale che sa usare molto bene. Io invece sono alta uno e 75, capelli biondi a caschetto occhi azzurri quarta di seno, ho saputo con il tempo vincere la mia timidezza ed essere oggi una brava moglie, e una degna compagna di un maschio come Luca. Abbiamo due figli grandi che hanno intrapreso la loro strada nella vita e quindi oggi ci rimane molto tempo libero che dedichiamo ai piaceri della vita. Vivere insieme a Luca mi ha insegnato ad avere più fiducia in me stessa, e lentamente ho imparato ad assecondare i suoi desideri che poi in fondo hanno portato alla luce la troia che c’è in me. Amante dei lunghi preliminari Luca è un ottimo linguista che sa portarmi all’apice del piacere e poi quando mi possiede è un maschio virile e duraturo ne consegue che a sua volta ama essere succhiato a lungo per questo con il tempo ho affinato la mia tecnica di sesso orale e quando lui mi definisce una ‘magnifica pompinara,’ la cosa mi riempie di gioia. Mi piace molto essere posseduta da lui che sa portarmi più volte all’apice del piacere. Con un uomo così anche il mio lato B ha ricevuto le dovute attenzioni, e se all’inizio la cosa mi lasciava un po’ indifferente, con il tempo ho imparato ad apprezzare il piacere del sesso anale e tuttora oggi, dopo una lunga scopata amo sentire il suo membro che mi inonda di calda crema il mio culetto. Con il tempo la sua pazienza, ha saputo far emergere anche la mia vena esibizionista ed oggi amo vestirmi in maniera sexy e provocante con indumenti attillati, mini vertiginose, e scarpe dal tacco proibitivo. Mi piace molto muovermi in mezzo alla gente e sentirmi osservata, desiderata e vedere lo sguardo di piacere che tutto questo provoca in mio marito. L’estate al mare sono anche riuscito a mettermi nuda. Lui avrebbe voluto che io mi lasciassi andare a qualche gioco molto spinto, ma la presenza di troppi maschi, troppi occhi troppa gente tutta insieme, ha provocato in me un certo blocco che non mi ha permesso di vivere una nuova emozione, o di coinvolgere altre persone anche se lui mi aveva fatto capire che l’avrebbe gradito. Ma come accade il destino mischia le carte e spesso ti offre una mano vincente quando meno te l’aspetti. Per noi è successo circa tre anni fa. Era un pomeriggio piovoso, sembrava cadesse giù il cielo. Eravamo rimasti imbottigliati dentro l’auto in panne, mentre cercavamo di guadagnare qualche km sulla strada che conduceva verso casa nostra, con una manovra azzardata a motore spento, abbiamo fatto appena in tempo a toglierci dalla densità di traffico, causato dall’acquazzone. Cercando di trovare aiuto telefonando sia al nostro meccanico di fiducia e non so a quante altre persone, tutto veniva vanificato, in quanto i telefoni erano fuori servizio per il maltempo. Non ci restava altra alternativa di raggiungere un bar, ubicato nelle immediate vicinanze allo sfortunato evento. Quei pochi passi dalla vettura in panne, al bar mi ero completamente inzuppata d’acqua. In quell’occasione, poi che era già caldo indossava una camicetta di lino azzurro, una mini di lino nera, e dei sandali dal tacco 15. Poiché non indossavo nessun tipo di intimo, sentivo gli sguardi delle persone che incontravo, le quali avevano la sensazione che io fossi praticamente nuda. Entrati, ci siamo seduti su un tavolo libero all’angolo interno del locale, ordinando del the caldo, per ristorarci dal freddo che i vestiti inzuppati d’acqua ci stavano trasmettendo.
Inutile descrivere la tensione di quel pomeriggio, mentre gustavamo quella tazza di the, alzando lo sguardo, ho notato, che proprio sul tavolo di fronte a noi, vi era seduto un bellissimo uomo, tutto muscoli, un ragazzo di quelli che, sicuramente frequentava la palestra e che non passava inosservato, all’attenzione di una donna, quale me.
MI sentivo osservata, dai suoi sguardi caldi, sensuali, accattivanti e provocanti, era come se mi volesse asciugare gli abiti che avevo addosso, tutto questo di nascosto, per non farsi notare da mio marito, che teso per il contrattempo pareva ignorare ogni altra cosa. Incominciai a provocarlo, accavallando lentamente le gambe mostrando a lui, semmai non l’avesse notato che sotto non indossavo nulla.
Fu allora che approfittando dell’assenza di Luca alzatosi per andare in bagno, il giovane si alzò e venne al mio tavolo, mentre un forte tuono improvvisamente interruppe la corrente elettrica facendo piombare il bar nel buio. Mentre il titolare andava sul retro il giovane si presentò:
‘Mi chiamo Marco e tu sei molto bella, ma come mai sei così inzuppata d’acqua?’
‘Piacere sono Carla, la nostra auto si è bloccata e non riusciamo contattare il nostro meccanico.’
Gli ho detto con un filo di voce mentre il suo sguardo penetrante indugiava a lungo nella scollatura della mia camicetta dalla quale si vedeva un’abbondante porzione della mia quarta di seno. Tremavo, forse più dall’emozione che dal freddo, stringendo la mano, riuscii a pronunciare con una voce flebile il mio nome.
Avevo il cuore in gola, lo sentivo battere fortissimo. Sentivo dentro me, che stava accadendo qualcosa di strano, una bella sensazione che non provavo dai tempi della scuola, dei primi amori da ragazzina.
Emanava una fragranza intensa, speziata, piacevole a dir poco irresistibile per una donna provocante come me, roba da mangiarselo di baci e morsi piccanti, lui con un’aria disinvolta aprì una sedia dal tavolo e vi si sedette offrendoci il suo aiuto.
Mi trovai in uno stato incosciente, quasi in trans, lui parlava e non capivo cosa diceva, ero completamente assente, distratta dalla sua presenza prorompente, quando finalmente arrivò Luca, il quale presentatosi pensò che Marco fosse una persona di mia conoscenza, accorsa per aiutarci.
Marco intuì l’equivoco, che mio marito aveva pensato e prese la palla a balzo, dicendoci di volerci aiutare a risolvere il problema invitandoci a casa sua, per ristorarci, asciugarci i vestiti e per poter telefonare da un impianto di rete fissa. Decidemmo di accettare e tutti e tre, siamo usciti dal bar con un unico ombrello ci siamo avviati alla macchina di Marco. Sentivo il suo braccio che mi stringeva forte alla vita e quel contatto mi stava provocando un piacere e un languore allo stomaco mentre fra le cosce sentivo inumidirsi qualcosa. Ci siamo ritrovati a casa sua senza nemmeno accorgercene accompagnati con la sua auto, lasciando la nostra fuori in sosta.
Arrivati a casa, accese subito un grandissimo e bellissimo camino.
Non c’è voluto molto a convincerci ad un ulteriore invito, quello di restare a cena, anche perché a casa nostra non ci aspettava nessuno, poi andò in bagno, preparò due accappatoi e ci ha invitato a farci una doccia calda per scrollarci il freddo che avevamo addosso. Entrò prima Luca, mentre io sono rimasta con lui davanti al focolare a scaldarmi per il lungo interminabile momento i nostri occhi si sono incrociati le mie gambe hanno cominciato a tremare per l’emozione lui si è avvicinato lentamente, le sue mani hanno toccato le mie e lentamente hanno iniziato a risalire le braccia, quando stava a poca distanza da me a sua bocca era vicinissima per un lungo istante ho atteso che mi baciasse, ma il rumore della porta del bagno che si apriva ha rotto l’incantesimo e lui è andato in camera sua a prendere una tuta da ginnastica per farla indossare Luca mentre i suoi abiti si stavano asciugando. Mi sono quasi spogliata davanti a lui ed entrata nel bagno, sono entrata nella doccia. Mi sentivo strana, eccitata, avevo i capezzoli duri e lentamente la mia mano li ha accarezzarti per poi scendere fra le cosce per sfiorare il mio intimo di farmi mettere un lungo gemito di piacere.
‘Uhuhuuhummmmmmmmmm’
Quando sono uscito dal bagno, Luca mi aveva preparato una sua camicia, non avendo l’altro di meglio un piccolo telo da bagno da cingere fianchi a mo’ di gonna, tenuto fermo da una grossa spilla. Per un attimo ho sentito il suo profumo sulla mia pelle e questo mi ha eccitato ancora di più. Dopo esserci spostati in cucina, abbiamo incominciato a preparare la cena, e poi ci sediamo tutti a tavola e mi ritrovo Marco di fronte.
Rincominciarono i suoi sguardi a mettermi in imbarazzo, ricordandomi quelli lanciatomi precedentemente al bar e non riuscivo a distogliere l’attenzione dei suoi occhi grandi, cercando di non farmene accorgere da Luca, per non rovinare quella serata magica, piena di emozioni.
Improvvisamente ho sentito il suo piede nudo accarezzare le gambe e che piano piano saliva su, cercando di raggiungere quella meta tutta da conquistare. Dopo momentaneo attimo di stupore ho spostato il mio corpo leggermente più avanti sul bordo della sedia, e ho aperto lentamente le cosce facendogli chiaramente capire che assecondavano il suo gioco che mi intrigava tantissimo pur cercando inconsciamente di non farlo notare a mio marito, anche se dentro di me sapevo che forse lui sarebbe stato contento, ma nell’incertezza per il momento preferivo tenerlo segreto. Durante la cena continuò il gioco del piedino sotto il tavolo di nascosto agli occhi di mio marito, ed io non resistevo a quello strisciare del suo arto su di me, mi eccitavo sempre più e non potevo fare niente, tranne che ricambiare con le stesse cose, cioè allungai il mio piede, inizialmente sulle sue gambe e poi fino a farlo arrivare sul suo maestoso membro, che scoppiava dalla voglia di desiderio, mentre lui me lo accarezzava dolcemente con le sue mani vellutate. Improvvisamente un forte tuono ha interrotto l’energia elettrica, e di colpo la casa piombata nel buio. Marco prontamente si è alzato in piedi era provveduto ad accendere una candela che ha posizionato al centro del tavolo rendendo ancora più magico quel sottile gioco che stavamo facendo e che ci stava eccitando moltissimo. Mentre noi eravamo intenti ad accarezzarci, Luca parlava sul da farsi per risolvere il problema dell’auto fuori sulla strada prima che facesse notte, quando Marco ci propose di aiutarci l’indomani per risolvere il problema e di pernottare quella sera nella camera degli ospiti, visto l’ora tarda, ed i molti km di distanza che ci separavano da casa nostra.
Dopo essersi consultato con me, io e mio marito, abbiamo accettato la gentile offerta proposta da Marco e così dopo averci augurato la buona notte, siamo andati a letto.
Luca si addormentato subito come un sasso, forse per la stanchezza di quella giornata; io sono rimasta per una bella mezzora a guardare il soffitto, senza prendere sonno e col pensiero ripercorrendo quello che mi era accaduto con Marco, stringendomi la sua camicia addosso che profumava di lui, quando ad un certo punto non resistito più e mi sono alzata dal letto, e indossando solo la camicia, senza fare il minimo rumore, sono andata in cucina. Ho incominciato a lavare le stoviglie che avevamo sporcate durante la cena e intenta a pulire ho sentito avvicinarsi dietro di me una persona. Mi ha abbracciato da dietro, ha iniziato a baciarmi sul collo, dietro il lobo dell’orecchio, mandandomi in tilt, mentre sulla parte bassa del corpo, sentivo il suo membro durissimo strofinarsi con insistenza sui miei glutei. Lo sentivo durissimo premere contro il solco delle mie natiche, e pur non avendone ancora visto sembrava enorme. Mi ha girata e baciandomi e limonandomi tutta con la sua lingua caldissima come fuoco, ho sentito appoggiarsi quel meraviglioso palo sul mio ventre. Prima ho fatto un po di resistenza, ma non è durata molto, lui mi piaceva tanto, ero attratta come le mosche dal miele, quindi non l’ho respinto, anche se, a quel punto ero spaventata solo se si fosse svegliato Luca. La situazione era troppo intrigante e trasgressiva, quindi mi sono lasciato andare liberandomi di ogni freno inibitore e assecondando ogni suo desiderio. Le sue mani abilmente mi hanno tolto la camicia lasciandomi completamente nuda poi la sua bocca è sceso lungo il collo fino a raggiungere il mio seno destro per impossessarsi del capezzolo duro e turgido che ha cominciato a succhiare con forza facendomi provare mille delizie. Ho assecondato i suoi voleri, lasciandolo libero di esplorare con la sua bocca tutto il corpo. L’ho sentito scivolare in basso mentre le gambe tremavano mi sono appoggiato lavello per non cadere in terra quando la sua bocca ha raggiunto il Monte di Venere e suoi denti si sono impossessati del mio bottoncino facendomi tremare di piacere quando con forza preso a morderlo.
‘Si si si si mi piace sei meraviglioso ancora si più forte si’
Tremavo del piacere che stavo provando, quando lui si è rialzato di colpo e mi ha appoggiato le mani sulle spalle invitandomi ad abbassare davanti a lui e allora mi sono ritrovata con il suo grandissimo cazzo in bocca. Succhiarlo e spompinarlo era sconvolgente, molto eccitante e mi sono scatenato come non avevo fatto mai prima. Sarà stato dovuto al fatto di tradire per la prima volta Luca o forse lo desideravo veramente perché mi piaceva?
Mi ha preso per mano e si è seduto su una sedia della cucina, e mi ha invitato a salire su di lui per impalarmi. L’ho fatto, senza pensarci su, bagnata com’ero, ho incominciato a sciogliermi, a lasciarmi andare, e godere tutta quella roba che avevo dentro. Con movimenti sensuali, verticali, salendo e scendendo giù repentinamente, perdendo i sensi e lasciandomi scappare qualche gemito di passione, cavalcando quell’immenso bastone che pulsava pieno d’amore e che mancava poco ad esplodere dalla voglia di inondarmi con lo sperma accumulatosi durante i preliminari.
‘ODDiioooo’sei meraviglioso!!! Mi sfondi tuttaaa!!’
Mi sentivo riempita da quella mazza meravigliosa che scivolando dentro di me mi apriva dilatava le pareti della mia vagina fino ad arrivare in fondo e sbattere con forza contro il collo dell’utero provocandomi scariche di intenso piacere. Mancava poco che venissi pure io, quando alle mie spalle vidi la figura di Luca, che svegliatosi a causa dei miei gemiti, che non ero riuscita a soffocare durante il rapporto con Marco. Ci fu un attimo di silenzio tra tutti e tre come per capire cosa stesse per accadere. Mio marito compiaciuto della situazione, si è avvicinato alla mia bocca con il suo cazzo duro per farselo succhiare, cosa che ho fatto con molto piacere. A quel punto Marco ci ha invitati a spostarci nella camera da letto cosa che ho fatto tenendo ben stretti fra le mani quei due membri meravigliosi. Una volta giunti sul letto lui si è sdraiato supino mentre io mi sono di nuovo impalata su di lui godendo appieno di quel meraviglioso membro che mi stava riempiendo tutta. Luca invece è salito sul letto e mi ha offerto di nuovo il suo cazzo da succhiare, e poi una volta appagato mi ha fatto distendere sul suo petto di Marco per poi inginocchiarsi e di infilarmi il suo splendido palo direttamente nel culo.
‘ hooooo..sssiiiii’OOddiiioooo.che bello’sii sfondatemi tutta!!’
Ho provato un piacere immenso sentirmi possedere con una doppia penetrazione, durante la quale mi hanno fatto godere tantissimo alternandosi poi scambiandosi le posizioni, in particolare quando Marco mi entrato dentro ho sentito il mio fiorellino anale dilatarsi al massimo procurandomi un piacere indescrivibile mentre loro incitavano a godere di più.
‘Daii’godi troiaaa.. Che ti sfondiamo’ Che ti spaniamo tutti i buchi per poi riempirli di crema bollente’. Godiii”
Avere due cazzi contemporaneamente mi riempiva di gioia, soddisfazione, cosa che non capita tutti i giorni, tra l’altro c’era stata la reazione positiva di Luca che ha ammesso poi di averci spiato prima dietro la porta della cucina e che si era incominciato a masturbare di fronte a quella scena hot, vedendomi intenta a succhiarlo con gusto. Dopo quella notte abbiamo continuato questo gioco diverse volte apportando variabili dovute alla fantasia di mio marito che ha trovato in Marco un fedele alleato e compagno di porcate dove io sono sempre al centro della loro attenzione. Adesso Marco vive con una ragazza, ed hanno avuto una bellissima bambina, siamo rimasti amici di famiglia. I primi tempi approfittavano del fatto che lui a volte rimane fuori a dormire per lavoro e quindi noi lo raggiungevamo per poter godere ancora di più tutti e tre insieme. Circa un mese fa siamo andati al mare insieme e Maria nuova compagno di Marco, per la prima volta si è messa nuda in una piccola spiaggia dove eravamo solo noi quattro e la sua bambina che dormiva sotto l’ombrellone. Non abbiamo fatto nulla di particolare, ma al tramonto quando il sole faceva diventare rosso il cielo, e d’oro il mare, mentre i nostri uomini ci accarezzavano dolcemente l’intimo, ricambiavamo le loro carezze masturbandoli lentamente ci siamo guardati negli occhi e lei mi ha sorriso in maniera molto intrigante e mi ha mandato un bacio. L’estate è appena iniziata chissà cosa ci riserverà il futuro.
Sempre più pazzesca..vorrei conoscervi..anche solo scrivervi..sono un bohemienne, cerco l’abbandono completo ai piaceri.. e voi.. Scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Grazie mille, sapere che il mio racconto sta piacendo mi riempie di soddisfazione! Se non vuoi aspettare i tempi di…
Ma che bello vedere la complicità, l'erotismo e l'affinità costruirsi così! Davvero ben scritto! Attendo il seguito! E ho già…
Questo racconto diventa sempre piu' interessante, bellissimo..... direi che e' al di sopra di tutto quello publicato da molto tempo,…
Beh... Le crepe nel muro ci sono. Forse più che altro, la domanda è quanto ci metterà. Personalmente un po'…