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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'Incesto

159 – Papà Paolo insegna a sua figlia Claretta i segreti del sesso.

By 1 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Io sono Paolo, ho quarantasette anni, sono sempre stato un uomo equilibrato e orgoglioso della propria famiglia. Oggi, credo che sia venuta l’ora che io vi racconti alcune inquietanti situazioni che sono successe nella mia vita.
Faccio un passo indietro”..

Quando mia figlia, la piccolina, mi chiamava ‘papi o papà’ mi si rallegrava il cuore e nel mio intimo ne ero felice. Un giorno un mio amico e anche collega di lavoro, mi chiese:

‘Ma tu, tua figlia, la più piccola, te la scoperesti?’

Mi rammento che per poco non gli sferrai un pugno in piena faccia, poi mi calmai e gli risposi:

‘Ma che cazzo dici???!!! Sei proprio un bel depravato sai!!!’

‘Parli così perché la tua è ancora piccolina, ma quando crescerà poi mi dirai qualcosa circa la forte attrazione e l’interesse che avrai per il suo corpo, per le sue tette, per il suo culetto e per il suo essere femmina!!!’

‘Sempre più convinto che sei un gran porco debosciato e pervertito!!!!’

‘Vedrai, vedrai’..’

Il discorso terminò lì, ma mi lasciò dentro un dubbio atroce: E se avesse ragione lui?
Clara, la più piccolina delle mie due figlie, naturalmente crebbe e la vidi trasformarsi, notai le sue montagnole crescere e il corpo prendere forma. Tutto ciò però non corrispose mai a quando dettomi dal mio amico. Si, io la osservavo, ma con lo sguardo di un padre che è orgoglioso che la sua piccola creatura diventi poco per volta, prima una donnina e poi una donna. Mi accorsi però di guardare Clara come mai mi era successo quando, allo stesso modo, avevo visto crescere Maria, la più grande. Tra di loro c’erano cinque anni e anche Maria era molto carina, ma, forse la diversità del mio atteggiamento, era dipesa dall’età in cui avevo vissuto la loro crescita. Ero molto più giovane quando era nata Maria e avevo davanti a me mia moglie che allora era bellissima e parecchio attraente. Le mie attenzioni in quel momento storico della mia vita erano tutte per lei, la mia fantastica e sensuale sposa!!
Forse la colpa fu del mio amico Luciano, forse fu il fatto che mia moglie, dopo due parti, era fisicamente sfiorita, si era arrotondata moltissimo e l’armonia del suo corpo se n’era andata per lasciare posto ad una incipiente cellulite che da nuda le dava un aspetto veramente poco eccitante. Fatto sta, che inspiegabilmente, cominciai ad annotare mentalmente tutti i cambiamenti fisici e caratteriali di Clara. Fu verso i sedici, diciassette anni, che notai un cambiamento più repentino, non solo nel fisico ma soprattutto nel suo modo di comportarsi, non la vedevo più così affettuosa nei miei confronti, quando la sera, prima di andare a letto o mentre si guardava tutti assieme la tv, veniva a farsi coccolare, tutta appiccicata al suo papà.
Poi, si chiudeva sempre in bagno e se non era coperta non apriva mai l’uscio per farmi entrare, cosa che fino a poco tempo prima faceva con estrema naturalezza.
Al compimento dei diciotto anni, io e mia moglie, invitammo parenti e amici e organizzammo una festa in suo onore. Clara ne fu felice e in quella occasione ricevette una montagna di regali che lei naturalmente gradì moltissimo. Verso sera il mio amico, sempre lui, mi prese da parte e mi chiese:

‘Allora? La vedi sempre bambina o adesso ti piace di più anche come donna???’

‘Confermo ciò che ti dissi anni or sono, sei un gran maiale!!!’

‘Si, va beh, ma non hai risposto alla mia domanda”

‘Per me è sempre la mia bambina e non provo nessun tipo di attrazione particolare, se è questo che vuoi sapere!!!’

‘Mah, dopo aver visto tua figlia oggi, credo che tu, un pensierino prima o poi ce lo farai”

‘Dai smettila, mi sa che hai bevuto troppo!!!’

‘Ok, ok, vedremo’.’

Ecco, da quel momento, non compresi mai il perché, ma qualcosa scattò in me, cercavo di non farlo, combattevo con i miei istinti, ma mi accorgevo che a volte la fissavo, magari mentre camminava le guardavo il culo, se si chinava sbirciavo nella sua scollatura, se stava seduta i miei occhi indagatori penetravano come raggi laser a catturare immagini fugaci delle sue mutandine. Pensai ad uno psicologo, decisi mille volte di parlarne con mia moglie e altrettante mille volte non gliene parlai affatto. Un giorno, durante la pausa pranzo presi il mio amico in disparte e gli spiegai la situazione. Lui sorrise maliziosamente e poi mi disse:

‘E’ normale, lei adesso è una donna e tu la guardi come tale e vedrai che fra non molto la desidererai e magari ci proverai pure’.’

‘No Luciano, no, questo non succederà mai!!!’

‘Non ti preoccupare, il tempo dirà se ho ragione io oppure hai ragione tu, per il momento siamo uno a zero per me!!’

Quel colloquio non migliorò la situazione, anzi la peggiorò di brutto, Luciano mi aveva infilato in testa altri tarli e anche un milione di altri dubbi importanti.
Ci fu poi un pomeriggio durante il quale credetti di impazzire, lei era in casa sola con me e la vidi uscire dalla sua camera con le sole mutandine addosso, passò davanti a me come se nulla fosse e si infilò in bagno. Nei miei pantaloni ci fu uno sconvolgimento inarrestabile, il cazzo divenne duro all’istante e percepii in tutto il corpo un forte senso di calore che mi fece avvampare il viso. Da lì a poco uscì dal bagno, nuda completamente, mi ripassò ancora davanti, notai il pube liscio e integralmente depilato, vidi l’inizio della piccola feritoia che le si tuffava tra le cosce, la visione celestiale subito scomparve per lasciare il posto al suo incantevole, affascinante, attraente culo!! Bello da impazzire, glielo guardai inebetito mentre il mio pene ancora una volta diveniva marmoreo.
Deglutii ripetutamente la saliva mentre lei rientrava in camera sua con la massima naturalezza. Uscii sul terrazzo a prendere aria, non mi comprendevo più, io, così serio, pacato, sempre razionale e ragionatore ero diventato un povero frustrato, un padre di famiglia insanamente ammaliato dalle grazie della sua bambina.
Era domenica mattina, mi svegliai e guardai l’ora, erano le dieci e trenta, nel letto al mio fianco, vidi il lenzuolo ben rimboccato sul cuscino e mi ricordai che mia moglie era andata ad accompagnare Maria ad una partita di volley. Mi stiracchiai e con il pigiama teso lì davanti scesi dal letto, andai in bagno e davanti alla tazza piegai il membro duro verso il basso e liberai il getto dell’urina. Mi feci un bel bidet, mi diedi una rinfrescata al viso, e poi una veloce passata di spazzolino sui denti, quindi uscii dal bagno, entrai in cucina, misi il caffè sul fuoco e poi andai in terrazzo a godermi la meravigliosa giornata estiva. Sentii il soffiare della caffettiera e mi apprestai velocemente in cucina, un gradevole profumo di caffè s’era espanso nell’aria, mi rammento che mi sedetti a tavola e iniziai a gustarmi il mio immancabile caffè mattutino.
La porta della cameretta di Clara si aprì e lei, con indosso una corta camiciola, ancora profondamente assonnata si avviò in bagno. Dopo cinque minuti circa la vidi uscire e notai che, quei pochi minuti, le avevano provocato un effetto rigenerante. Era sveglia del tutto, stranamente, dopo tanto tempo che non succedeva più, lei arrivò in cucina e mi si sedette sulle gambe”.

“Papà….oh papà sapessi cosa ho visto ieri sera ”

Il suo viso esprimeva uno strano sorriso, un po’ sorpreso e un po’ malizioso”

“Cos’hai visto amore mio’. ‘

“Maria ieri sera, è venuta a letto tardi e credendo che io dormissi, si è messa a letto e con il manico della spazzola per i capelli si è”””

‘Si è’ cosa????’

‘Insomma se lo è infilato là”’ ‘

Ero quasi sicuro di aver capito ed usando i termini che con lei, sua madre ed io, usavamo quando era piccola le chiesi”..

‘Vuoi dire’ là’.. nella” patatina????’

‘Si papi, proprio lì nella patatina”.’

‘Beh dai è quasi normale, tu non”’. ‘

‘Cosa vuoi dire papà???’

‘Non ti sei mai”. toccata la patatina???’

‘Sai che io sono stata a scuola dalle suore, loro mi hanno insegnato che ste cose non si fanno perché è un grave peccato!!!’

‘Quindi tu non hai mai fatto niente di niente fino adesso???’

‘No papi, poi credo che si sta male se si fanno queste cose, ieri sera Maria respirava male quando lo stava facendo”.’

‘Beh, sai tua sorella ha ventitrè anni, è già una donna e poi sicuramente non stava così male”.’

‘Ma, anche nell’altro buchino se l’è messo il manico della spazzola”’

Sotto il suo sedere, il mio membro si rizzò e certamente lei si accorse di questa durezza fra le sue gambe, forse la libidine mi prese in mano il cervello e me lo strizzò fortemente, perché dalla mia bocca uscirono frasi che non erano state filtrate dalla mia materia grigia”

‘Senti Clara, raccontami cosa hai visto e non tralasciare nessun particolare”..’

‘Allora papi”. Tu sai che Maria dorme nel letto sotto al mio” Lei si è spogliata nuda e senza la camicia da notte si è sdraiata sul lenzuolo, ha acceso la piccola abat-jour contro il muro, poi ha aperto le gambe si è toccata la cosina con le dita e poi dopo un po’ ha preso la spazzola per i capelli da sopra il comodino e si è infilato il manico dentro”..’

Il culetto di Clara appoggiato al mio cazzo duro e il racconto delle gesta di Maria, mi eccitarono ulteriormente. Mentre il diavoletto tentatore mi spingeva ad agire a fare qualcosa con la mia bambina, quel poco di razionale che era rimasto nel mio cervello, mi diceva di alzarmi da quella sedia e di andare a farmi immediatamente una rinsavente doccia fredda.
Invece, infoiato in modo pazzesco, dalla mia bocca, uscirono, senza controllo, altre parole insane ”

‘Ma tu guardavi da sopra???’

‘Si papi, mi sono sdraiata sul mio lettino con la testa al posto dei piedi e viceversa’..’

‘Quindi vedevi”.. tutta la scena”.. E poi’. cosa è successo???’

‘Lei stava con gli occhi chiusi e respirava sempre più forte, poi s’è tolta la spazzola dalla ciccina, ha sollevato le gambe e se l’è infilata nel buchino del sedere”.’

Mi sentii girare la testa, inconsciamente accarezzai le gambe della mia piccola Clara, la mia mano salì ancora fino a toccarle le mutandine. Con il pollice andavo su e giù, sulle labbra della sua piccola figa. Pensai che forse stavo per diventare pazzo, ma la mia mente non comandava più i miei gesti. Si era resettata la mia centralina. Pensavo che era mia figlia, che non dovevo ma il desiderio e la voglia erano incontrollabili. Premetti un po’ con il dito sulla tenera vagina e mi accorsi che la sua respirazione diveniva un poco più affannosa.
Clara, nonostante i suoi diciotto anni, comprese solo in quel momento il piacere che poteva dare il toccamento della figa.
Le suore!!! Che cazzo di educazione arcaica impartiscono alle loro allieve!!! Negano l’esistenza della masturbazione, bloccano la normale vita sessuale di centinaia o forse migliaia di ragazzine. Sicuramente poi loro, chiuse nelle loro celle, si masturbano tutti i giorni furiosamente!!!
Ad un certo punto rinsavii per un attimo e come se mi fossi svegliato solo in quel momento, tolsi via la mano da quel paradiso terrestre. Lei, per un fugace attimo si alzò dalle mie gambe, poi sollevandosi la camiciola oltre la vita si risedette, quindi”’

“Papi è bello… mi piace se mi tocchi lì… allora”.. Maria è questo che ha provato questa notte!!”

La mia mano fra le sue cosce dischiuse, risalì nuovamente la china e questa volta si intrufolò sotto le sue mutandine, la fighetta liscia mi elettrizzò ancora di più, entrai con un dito in mezzo a quel piccolo solco, trovai il suo clitoride, lei appoggiò all’indietro il capo contro la mia spalla, mi inebriai del profumo dei suoi capelli che mi solleticavano il viso, poi lei”’

‘Aspetta papi”” ‘

Spinse il tavolo più avanti e si mise in piedi, ormai inebriato e perso nell’estasi dei sensi, la vidi sfilarsi l’impalpabile camicia da notte, le mutandine scesero lungo le sue cosce e caddero ai suoi piedi, le scalciò via e si risedette al posto di prima. Questa volta fui io a dirle di alzarsi un attimo e freneticamente mi sbottonai la giacca del pigiama e subito appresso eliminai i pantaloni, visto che a letto non indossavo mai le mutande, rimasi nudo come un verme, lì, di fronte alla mia bambina, con il mio cazzone duro e impennato. Clara mi guardò come se avesse visto un marziano, stupita e incuriosita portò le sue piccole mani sulla bocca aperta’..

‘Oooohhhhh” papiii”’.’

‘Non hai mai visto un cazzo da vicino???? Claretta, questo si chiama cazzo!!! Toccalo se vuoi”

‘Odddiooo papi”.. ‘

Tremante la vidi posare la sua mano incerta sulla mia cappella violacea, poi scese lungo il fusto e passando sotto mi accarezzò le palle. Sfiorava le mie parti intime come se si trattasse di un delicatissimo vaso di ceramica originale del ‘700’. Ormai irrimediabilmente attratto da quella splendida creatura le dissi”.

‘Lo puoi stringere non si rompe sai”.. ‘

Lei lo strinse e ne saggiò per la prima volta in vita sua la dura consistenza”’.

‘Mamma mia, papi, ma quanto è duro il tuo” cazzo’. ‘

Stavo ormai precipitando a ruota libera nel profondo crepaccio che mi ero creato, le presi la mano mettendole sopra la mia poi”.

‘Claretta, ti faccio vedere una cosa, se fai così, tu fai quella che si chiama sega”’

Feci alcuni movimenti accompagnando la sua mano poi lasciai che la sua morbida manina agisse autonomamente e in quel momento dalla cappella uscì una stilla di liquido pre spermatico che colò versò il basso rimanendovi appesa come una stalattite’
Raccolsi in terra la sua camicia, le mutandine e il mio pigiama e la condussi in camera mia.
Mi accorsi d’essere un automa telecomandato da lei, dal suo acerbo e giovanissimo corpo, dalla sua grazia, dalla sua delicatezza, dalla sua vocina sottile, da tutto l’insieme che quella mia creatura mi stava mostrando. La presi in braccio sollevandola da terra e come una sposa, la adagiai sul lettone matrimoniale. Chiusi a chiave la porta e per evitare sorprese appesi alla maniglia i miei calzoni del pigiama. Mi coricai di fianco a lei, alla sua destra, poi mi misi sul fianco sinistro e infilai nuovamente la mano fra le sue gambe, esse si aprirono immediatamente dandomi modo di accarezzarle la fighetta e di farle un ditalino. La vidi chiudere gli occhi e con la bocca sensualmente semi aperta cominciare a respirare affannosamente, le misi un dito dentro in profondità e lei si ritrasse come chi sente dolore, compresi che era veramente vergine e mi dedicai allora al clitoride, ci sfarfallai sopra girandoci su con due dita in modo circolare e continuo. Il seno si muoveva sollevandosi ed abbassandosi rapidamente, il bacino iniziò a muoversi in modo disarticolato, premetti ulteriormente sul clitoride e continuai il massaggio aumentando un po’ la velocità, poi vidi che si artigliava con le mani i seni stringendoseli con forza e poi come un fuoco d’artificio venne. Non disse nulla, ripeté ad alta voce solamente una parola”’

‘Papiiiii”.. Papiiiiii”’. Papiiiii”.. Papiiiiii”.. Papiiiii”.. Papiiiiii”’ Papiiiii”.. Papiiiiii”’..’

Quando il suo corpo smise di sussultare, lei serrò fortemente le cosce imprigionandomi la mano fra di esse, abbandonò le tette e aprì gli occhi. Il suo sguardo era intriso di lussuria e di piacere estremo, la respirazione ancora difficile ma tra un respiro e l’altro mi disse”’

‘Grazie papi’.. sei un grande”. Grazie, grazie””

Essendo ormai profondamente precipitato nel baratro, le chiesi”..

‘Claretta, immagino che tu non abbia mai visto un cazzo sborrare, o sbaglio???’

‘Scusa, papi, spiegati meglio”.’

‘Ecco’. Avrai studiato a scuola la riproduzione’.. l’eiaculazione, lo sperma”’. ‘

‘Si, ci hanno fatto vedere dei disegni dove si vede il pene, ma era non come il tuo adesso, ecco’.. era giù”. ‘

‘Ah, ok il cazzo era a riposo”.’

‘Si, esatto così ci hanno spiegato, a riposo’.. ”

‘Solo quello o anche altre cose”’

‘Ci hanno detto che il cazzo, come lo chiami tu, entra nella vagina e dopo nascono i bambini’.’

‘Tutto qui???? ‘

‘Si perché??’

‘Oddioo, le suore, le suore, ma che cazzo di educazione sessuale vi hanno impartito!!!!’

‘Spiegati meglio papi”’

‘Alloraaa”.. come puoi vedere il cazzo diventa duro, così lui entra nella tua figa” ‘

‘La figa sarebbe la vagina no???’

‘Si, figa è la stessa cosa di vagina’.. Dicevo, entra nella figa e dopo che va su e giù un certo numero di volte, l’uomo raggiunge l’orgasmo. Tipo quello che hai raggiunto tu qualche minuto fa. L’orgasmo dell’uomo corrisponde all’eiaculazione, che si chiama anche sborrata” Il liquido schizza dentro la figa della donna e raggiunge l’utero e se la donna in quel momento è fertile dopo nove mesi nascono i bambini’..’

‘Mi incuriosisce la cosa dell’eiaculazione, della sborrata insomma”.’

‘La sborrata non avviene solo dentro la figa ma anche con una semplice sega. E’ un po’ come il discorso dell’orgasmo femminile che avviene sia con il cazzo dentro, sia, come l’hai avuto tu prima, ovvero con la masturbazione che poi si chiama anche ditalino.’

‘Quindi se io ti faccio la sega tu mi fai vedere la sborrata???’

‘Si, se vuoi, si. Poi la sborrata può avvenire ad esempio anche se la donna pratica ad un uomo un pompino!!’

‘Aspetta pà, un pompino????’

‘Oddiooo, le suore, ste cazzo di suore!!!!’

‘Vieni qui, apri bene la bocca e senza toccarlo con i denti prendilo fra le labbra’..’

‘Te lo devo prendere in bocca???’

‘Si dai, provaci, io ti insegno; sai questa cosa, il pompino intendo dire, piace molto ai maschietti e quando avrai un ragazzo glieli dovrai fare”’

‘Papi, io ci provo”’

La vidi chinarsi sul mio cazzone inalberato, posare le sue labbra sulla mia cappella, io le spinsi giù il capo lei mi toccò la sensibile pelle del glande con i denti, le dissi di farci attenzione, la spinsi ancora in basso, lei si sollevò di colpo e respirò come se stesse lì, lì per soffocare.
Le spiegai che doveva cercare di respirare con il naso e lei con buona volontà ricominciò, poi riuscii a fargliene ingoiare circa metà, non volli approfittare troppo e mi accontentai.
Le spostai i capelli per vedere ciò che stava facendo, era sempre molto eccitante vedere una ragazzina con il tuo cazzo in bocca. Sentii che le stavo per sborrare in bocca e glielo dissi, lei se lo sfilò proprio nel momento in cui i primi zampilli iniziarono a fuoriuscire dal meato. Mentre altri schizzi si susseguivano vidi ancora una volta il suo atteggiamento meravigliato, sorpreso da un avvenimento al quale non aveva mai assistito in vita sua, nuovamente le sue mani a coprirsi la bocca e i suoi occhi spalancati dallo stupore.

Ci ricomponemmo e dopo essere andati in bagno ci vestimmo, era mezzogiorno e trenta, apparecchiai la tavola e da lì a pochi minuti arrivarono a casa mia moglie e l’altra mia figlia Maria. Mentalmente ringraziai proprio lei, in fondo era stata l’ispirazione di tutto quanto era successo in quella fantastica mattinata.

Segue”’

Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
e-mail alexlaura2620@libero.it

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