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Racconti Erotici Etero

Alla scoperta di una ragazza complicata

By 5 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Pronto ad essere inondato di critiche per il mio pessimo italiano vi propongo questo mio primo racconto . A voi i giudizi e la facoltà di capire cosa di questa storia corrisponde a verità e cosa è stato romanzato. ——————————————————————— “Esci con noi una sera . Cosi ti svaghi un pò . Basta pensare al passato e a quella che ha già un’altro nel letto”
“Dai ma sembrerei vostro padre a uscire con voi !”
“Non è vero, se ti dico di uscire con noi è perché mi fa piacere e puoi senza problemi. Abbiamo vent’anni e tu trenta non cinquanta !Sei prenotato per sabato prossimo’.
” Ci penserò”
” No tu vieni. Sabato pomeriggio ti chiamo per l’orario così ti presento qualche mia amica ‘.
Mia cugina si era presa a cuore la mia storia personale.
Una delusione d’amore scottante e senza ancora un senso mi aveva affossato nelle ultime settimane e non riuscivo a sorridere.
Una serie di problemi di salute poi mi avevano stroncato la voglia di uscire e reagire.
Anche se devo premettere che la storia appena conclusa era con una ragazza di nove anni più piccola di me, una serata con un gruppo di ragazzi e ragazze di vent’anni mi sembrava un po’ eccessiva.
La paura di sembrare un pesce fuor d’acqua era alta. Erano un’altra generazione al mio confronto.
La settimana passò tra viaggi di lavoro e casini vari:onestamente mi ero programmato un week end di riposo e non avevo nessuna intenzione di chiamarla per prendere accordi per il sabato sera.
Ero più propenso a una serata poco sociale: magari andare con gli amici a vedere la partita e bere una birra in qualche locale. Quella pazza si dimenticherà della “prenotazione” pensavo .
Ma .. è mia cugina e come me ha una memoria di ferro e sopratutto un senso della famiglia elevato. Aveva deciso che mi avrebbe fatto svagare e niente poteva farle cambiare idea.
Sabato pomeriggio mi recai in biblioteca a prendere un paio di libri che da tempo volevo leggere.
Di rientro mi fermai al parchetto del paese ; nonostante’fosse fine ottobre era ancora un pomeriggio dalla temperatura gradevole e quindi trovata una panchina mi misi a leggere .
Preso dalla lettura di quel libro non mi accorsi dell’arrivo di mia cugina e di una sua amica.
“Buon pomeriggio” mi urlò avvicinandosi all’orecchio e facendomi sobbalzare.
“Tu sei fuori .. mi vuoi morto ” le dissi appena riuscii a riprendermi
“Scherzetto ! Cosa leggi di bello ? Le solite cose noiose ?”
“Lascia perdere , abbiamo gusti di lettura diversi lo sai”
“Ok ok . Ma tu la conosci la Ele vero?” mi disse indicandomi la sua amica
“Ehm .. direi di no” le dissi io
“Ops … comunque lei è Eleonora. Ele lui è Marco mio cugino quello che stasera si unirà a noi .. perchè ti ricordi che stasera tu esci con noi vero?”
Se fino a quel momento avrei cercato di trovare mille scuse pur di non uscire con mia cugina e i suoi amici quella sera ,la visione di Eleonora fu invece la molla per far scattare in me la voglia di provare ad uscire con quel gruppo di ventenni.
Eleonora appariva tutto il contrario di una ragazza appariscente :indossava dei pantaloni color verde militare, un giubbotto leggero slacciato e sotto un maglioncino lilla ,non era molto truccata (il giusto senza esagerare) e aveva la faccia di una ragazza dolce , timida , riservata e senza troppi grilli per la testa.
L’avevo già vista in paese ma non sapevo fosse una delle migliori amiche di mia cugina ne avevo mai pensato a lei come una possibile conquista.
Mia cugina si accorse subito del modo in cui iniziai a guardare la sua amica e cercò di buttarla sul parlare della serata e di altre cavolate mentre iniziammo a passeggiare.
Io cercavo di stare ai discorsi e di tirare in mezzo anche la sua amica che appariva sempre più come una ragazza timida e senza troppo interesse a parlare.
Sorrideva , annuiva ma credo che in mezzora di chiacchierata e camminata sentii la sua voce 3 volte in tutto .
“Ok cugina mi hai convinto . Ci vediamo stasera. Se è libero porto anche Filippo ok ?( è un mio amico più giovane di me al quale mia cugina fa il filo da mesi) Ti passiamo noi a prendere tanto siamo di strada ok? “
“Si dai bravo porta Filippo almeno non ti senti solo .”disse mia cugina ridendo
“Dobbiamo essere per le 22 al parcheggio del bowling , poi si decide dove andare” concluse.
Ci salutammo ( riuscii a sentire dire a Eleonora un ciao) e loro proseguirono per la strada mentre io mi fermai per aprire il cancello e salire a casa.
Lo ammetto : mi girai di proposito e notai il lato b di Eleonora
Ne rimasi subito attratto tanto che salito in casa presi il cellulare e mandai il seguente messaggio a mia cugina ” Ma oltre che un culetto interessante la tua amica ha anche la lingua? Sembra che gli sto già sul culo , stasera mi odierete tutti … “
Dopo cinque minuti mi rispose ” Ah ah sapevo mi avresti scritto così . E’ molto timida..guarda che è una tipa complicata ti avverto . Però è single”
Le risposi : ” Dio benedica la complicazione se ha un culo simile. A stasera !”

L’idea di rivedere Eleonora mi stuzzicava ed era forse l’unico motivo per il quale quella sera avevo deciso di uscire con un gruppo di ventenni scalmanati e con i quali forse non sarei riuscito ad avere un dialogo sensato ( visto anche il primo approccio pomeridiano).
Chiamai Filippo , non aveva impegni e decise di unirsi a noi . Chiesi a lui informazioni su Eleonora e mi disse : ” La vedo spesso , prendiamo lo stesso pullman la mattina per andare alla metropolitana.. credo di aver sentito la sua voce si e no 3 volte . Carina ma dai .. non fa per te una così . Ti metti in una caccia complicata”.
Andiamo bene !

Uscii di casa verso le 21.50 ; Filippo passò a prendermi in macchina e salito squillai al cellulare di mia cugina come segnale del ” Stiamo arrivando inizia a scendere ” ( mia cugina abita a 500 metri da casa mia)
Arrivammo ed era come sempre era in perenne ritardo.
Suonai al suo citofono e le urlai ” Muoviti sei sempre la solita “
Lei : ” uffa che palle che sei due minuti e sono giù . Sono sola a casa stasera devo chiudere tutto”
Aspettai armeggiando con la radio della macchina di Filippo cercando di trovare della musica il meno politica possibile tra i suoi cd .
Ad un certo punto sentii aprire il cancello . Era finalmente mia cugina ; per la prima volta la vedevo vestita un po’ più elegante del solito . Era ora !
” Si va a caccia stasera?” le dissi ridendo mentre saliva in macchina
“Scemo non iniziare e non cercare a tutti i costi di farmi fare qualche brutta figura con i miei amici o non vi porto più”
” Va bene .. sembri più mia mamma che mia cugina” le dissi ” Devo fare le presentazioni o Filippo te lo ricordi?”
Lei arrossi , salutò Filippo e poi iniziò ad armeggiare imbarazzata con il cellulare.
” Io ti ho omaggiato della mia presenza però tu mi fai conoscere meglio la tua amica complicata stasera” le dissi girandomi verso di lei
” Guarda che è davvero complicata , ha gusti difficili e se la tira un po’ . Poi è timidissima lascia perdere.”
“Si vede che è tua amica allora” le dissi ridendo “ok farò tutto da solo”
” Ti avverto che sono molto legata a lei. Per di più stasera si ferma a dormire da me perché papà è al concerto con Federico ( mio cugino) e stanotte sono sola. Cerca di non farla arrabbiare”
“Vi tengo compagnia anche io posso vero?Prometto che non te la ingravido . “
“Scemoooooooo tanto non riuscirai neanche a farti dare il cellulare”
“Punto ad altro”
“Sei sempre il solito..quasi mi pento di averti invitato!”
1,65,capelli e occhi neri, il seno non grande ma ben definito, quella sera Eleonora si presentò con dei jeans chiari aderenti , camicetta e maglioncino con sopra un giubbotto bianco.
La salutai e lei ricambiò con un Ciao e un sorriso.
Passi avanti pensai. Dovevo averla fissata per tutto il tempo che ci fermammo nel parcheggio perchè risaliti in macchina dopo aver deciso la destinazione , oltre a non aver capito dove eravamo diretti ( scoprì dopo sui navigli) mi subii la ramanzina di mia cugina sul fatto che
” Anche i sassi hanno capito che hai l’ormone vispo per lei..ma cerca di non fare cazzate .. te lo dico per te .. quella non la smolli e se cerchi un’altra delusione è fatta proprio a proposito .. non so più come dirtelo che è complicata”.
Grazie della fiducia e della paternale pensai .
Filippo fu invece molto più maschilista : “Secondo me non l’ha mai data .. quindi in effetti mi sa di missione complicata . E poi .. dai non è niente di eccezionale . Carina ma niente di più ! La conosco di vista ma .. io punterei a qualcuna più facile”. Ecco … il materialista… ma più dicevano cosi più mi sembrava una scommessa da vincere.

Arriviamo al discopub ovviamente affollato visto il giorno e l’orario. Entriamo e per i primi dieci minuti è tutto un giro di presentazioni tra me e questo gruppo di ragazzi e ragazze.
Valutando le altre presenze femminili mi accorsi che l’unica ad attrarmi era Eleonora.
Io che non sono un tipo che ama ballare mi misi a chiacchierare con un gruppetto tra cui mia cugina e a bere qualcosa. Ogni tanto cercavo Eleonora e la vedevo anche lei appartata con altre due amiche che parlavano tra di loro. Di ragazzi pensai. Non sapevo davvero come prendere l’iniziativa e la mia sicurezza stava dando spazio ai ricordi passati e alla sfiducia .
Forse perso in queste seghe mentali persi di vista mia cugina e dopo due minuti me la ritrovai con Eleonora e un’altra amica al fianco.
“Io ti porto qui e tu non ci offri neanche da bere?” mi disse
“Scusa cuginetta hai ragione .. ero un attimo con i pensieri su Marte”
Dopo un paio di “giri” iniziai a notare degli arrossamenti sulle gote di Eleonora .. che piano piano iniziò a parlare un po’ di più e a scherzare con mia cugina e la sua amica .
Filippo che nel frattempo ci aveva raggiunto rincarò la dose ed offrì anche lui un drink proponendo un brindisi : Eleonora era ormai al limite ma alla minaccia che ci saremmo offesi giurò che era l’ultimo e che dopo avrebbe smesso.
Nel brindare proprio per quanto aveva bevuto quasi inciampò nei tacchi e mi finì tra le braccia : forse per colpa di un abbraccio più stretto rispetto agli altri, sentii i suoi
giovani capezzoli puntare il mio petto, il freddo del locale o l’alcol le avevano giocato un brutto scherzo; fu una sensazione stupenda, anche se brevissima.
Eleonora si accorse di quello che era appena accaduto, ci fissammo per un interminabile momento e poi distratta dalle sue amiche si allontanò da me.
Pensai : ecco .. fine della serata.. possiamo anche andare.
Mentre parlavo con Filippo ad un certo punto Eleonora si avvicinò a mia cugina:
“Scusami se vi rovino la serata ma forse ho bevuto troppo .. mi sento poco bene…vi scoccerebbe iniziare ad andare a casa visto che stanotte mi fermo da te?”
Claudia la tranquillizzò , poi avvicinandosi a me e a Filippo ci disse :
“L’avete fatta bere troppo.. sei pazzesco non ti porto più ! ” mi disse ridendo “Dai adesso portateci a casa che è brilla “
Eleonora non era proprio abituata a tutto quell’alcool : mia cugina l’accompagnò fuori dal locale quasi reggendola perché barcollava.
Appena saliti in macchina Eleonora si appoggiò allo schienale con gli occhi chiusi,
respirando affannosamente.
“Tutto bene?” – le chiesi
“Sì … devo aver bevuto troppo… ma quei drink erano così dolci…”
“Non ti preoccupare adesso ti portiamo a casa”
Furono le ultime parole prima di addormentarsi .
Anche mia cugina poco dopo si addormentò e io e Filippo ci ritrovammo ad ascoltare musica e parlare di quanto fosse complicata Eleonora e che quindi mi sarei dovuto concentrare su altre prede.
Arrivati a casa di mia cugina la svegliai e le dissi ridendo : “C’è la fate ad entrare a casa o hai bisogno una mano?”
“Tranquillo c’è la facciamo , bel tentativo comunque” mi disse ridendo.
Svegliò Eleonora che però non appariva molto reattiva , ci salutammo e scesero dalla macchina per entrare in casa.
Sembrava la fine della serata… la buca pazzesca nonostante quelle sensazioni quando l’avevo abbracciata.
Ormai rassegnato mi feci accompagnare da Filippo a casa e rientrai pensando al letto caldo che mi aspettava.
Non feci in tempo a salire le scale che mi squillò il cellulare : era mia cugina.
“Senti riesci a venire qui ? Eleonora sta ancora poco bene e non so cosa fare .. mi trovo in difficoltà .. tanto lo so che ti fa piacere..se vuoi puoi dormire sul divano .. basta che non mi lasci sola con una che gli gira la testa e dice di star male .. ti prego .. anche se so che non c’è ne è bisogno.”
“Ok dai è anche colpa mia se ha bevuto un po’ troppo..lascio un biglietto a casa e mi incammino a piedi da te. Dieci minuti e sono li”.
Arrivai a casa di mia cugina il più rapidamente possibile .
Eleonora si era appena addormentata dopo aver avuto ancora dei giramenti di testa .
“Tu ti metti qui in sala sul divano . Io dormo in camera di Fabio e lei è crollata sul mio letto. Grazie di essere venuto..non farmi pentire ti prego…”
“Tranquilla . Sai che sono serio. Ok lo scherzo ma .. mi sento anche io in colpa per avervi fatto bere un pò troppo .vai a dormire tranquilla e se c’è bisogno sono qui”.
Mi misi sul divano e cercai di rilassarmi e non pensare al fatto che a pochi metri c’era anche lei sola e distesa su un letto.
Ma .. gli ormoni erano troppo svegli e tutti i tentativi furono vani.
Volevo almeno vederla dormire . Mi alzai e mi recai senza fare rumore nella camera di mia cugina .
Lei era lì, sdraiata sul letto ancora con i vestiti . Sembrava dormire. Il suo viso era dolce e rilassato..il suo corpo però mi attirava come una calamita.
Decisi di provare il tutto per tutto. Chiusa la porta ,mi avvicinai a lei e – prendendole il viso con entrambe le mani – la baciai sulla bocca.
Dopo poco mi accorsi con stupore e gioia che lei pur non svegliandosi ricambiava il bacio e sembrava più audace del previsto: subito socchiusi le labbra permettendo alla mia lingua di raggiungere quella di lei. Trascinato dall’approccio e dell’alcol che avevo anche io in corpo presi a baciarla con
passione, le nostre lingue si intrecciavano e giocavano nell’esplorare il palato e i denti dell’altro…
Dopo un minuto temevo si sarebbe svegliata e avrebbe posto fine al gioco, ma Eleonora sembrava
non accorgersi del tempo che trascorreva: si era abbandonata mollemente sul letto, con le braccia aperte e partecipava ad occhi chiusi, con tutta la passione che riusciva a metterci, nel bacio che ormai si prolungava da alcuni minuti.
Allora decisi di essere più audace: le mie mani abbandonarono le guance e iniziarono a massaggiarle il collo, poi le spalle, poi seguirono le sue braccia fino ad intrecciare le dita e di nuovo su,
fino alle ascelle e alla schiena… tutti questi movimenti sembravano piacere molto a Eleonora che li assecondava spostandosi quasi a volermi permettere di muovermi meglio .
Dalla schiena il passo era breve: un rapido movimento e le avevo circondato i seni, ancora protetti dal reggiseno e dalla camicetta, con entrambe le mani. Dolcemente iniziai una pressione ritmica scendendo anche lungo i fianchi e la pancia sino all’ombelico, ma continuando sempre a baciarla. Il respiro di Eleonora si era fatto piu’ affannoso e ogni volta che le toccavo il seno il bacio di lei prendeva un vigore inaspettato, quasi a voler restituire il piacere che stava provando.
Ma le sorprese dovevano ancora arrivare: la prima fu quando la stessa Eleonora si staccò un attimo dal bacio e si slacciò la camicetta, mettendo in mostra un reggiseno di pizzo bianco… Riprendendo il bacio approfittai di quell’invito così esplicito e andai direttamente con le mani al gancio del suo reggiseno, sciogliendolo .
Eleonora nello sentire il “click” ebbe forse un attimo di ripensamento e portò le mani sui suoi seni come a coprirsi ; ma poi la sua coscienza già offuscata dall’alcol fu completamente sommersa
dalle nuove sensazioni che stava provando e mi fu semplice spostare le sue mani e metterle ai lati.
Penso fosse la prima volta che una mano che non fosse la sua le accarezzava il seno, giocava con i capezzoli e il sentire la mia pelle a contatto con la sua pelle liscia la eccitò e rese docile in un modo che non avrei mai pensato…
Nel frattempo non volevo assolutamente lasciarmi scappare l’opportunità’ di esplorare meglio il suo corpo, quindi mi staccai dalla sua bocca e iniziai a leccarle i seni, seguendo con la lingua il loro contorno e mordicchiandole i capezzoli.
Sentivo il corpo di Eleonora vibrare sotto di me per queste nuove sensazioni e questo mi stava facendo venire una erezione incontrollata… mentre ancora leccavo e toccavo i suoi seni, iniziai a sfregare il bacino contro quello di lei, per farle avvertire quanto mi piacesse quello che stavano facendo…
Al primo contatto Eleonora ebbe un sussulto e rimase un attimo irrigidita, trattenendo il respiro; dopo pochi attimi però parve sciogliersi e addirittura allargò un attimo le gambe per agevolare il contatto tra i nostri due corpi, mentre con le mani accarezzava forsennatamente i miei capelli, dando anche degli strattoni come a voler cercare un qualche appiglio per non lasciarsi andare al piacere che le stavo dando…
Dopo aver alternato la mia bocca tra i baci e i suoi seni decisi di provare ancora un passo in più… con la punta della lingua iniziai a scorrere dal suo collo, verso i suoi seni, verso l’ombelico fino a trovare l’inizio dei jeans… a questo punto iniziai a passare dolcemente la mia mano tra le sue gambe con un movimento lento ma costante.
E qui ci fu la seconda sorpresa ;Forse senza pensarci, forse solo con l’obiettivo di avere ancora più piacere, le mani di Eleonora iniziarono a sbottonare i jeans per permettere alle mie mani e alla mia lingua di farsi più audaci, di arrivare vicino alla zona di massimo piacere…
Io l’aiutai mettendola seduta e sfilandole i pantaloni ormai aperti: il vederla lì, sul letto di mia cugina, con indosso soltanto un paio di slip bianchi e dai quali già traspariva la sua eccitazione, mi turbò un po’:mai mi sarei aspettato di arrivare a quel punto. Del resto ora che ero lì non potevo certo fermarmi!
Con le mani iniziai ad abbassare l’elastico degli slip di Eleonora, mentre lei, ormai persa nel piacere che stava provando, riusciva solo a massaggiarmi sempre più velocemente i capelli e
questo suo movimento sembrava indicare un invito a proseguire.
Senza farmi pregare le sfilai anche gli slip fino alle caviglie e rimasi con il volto a pochi centimetri dalla sua fica grondante. Quasi ipnotizzato vidi il clitoride che si ergeva eretto in attesa… con dolcezza iniziai a massaggiarlo tra pollice e indice, mentre con la lingua le esploravo le labbra e assaporavo il gusto della sua eccitazione…
Ai primi tocchi la sentii muoversi di scattò, evidentemente aveva la zona molto sensibile.
Iniziai a passare la lingua prima sulle sue labbra e poi entrai dentro.
Iniziava a godere, la sua faccia era arrossata, gli occhi chiusi, la bocca si apriva e si chiudeva
ad ogni mia leccata.
Il suo odore e il suo sapore mi inebriavano, mentre le succhiavo il clitoride Eleonora gemeva e si muoveva, ogni tanto chiudeva le cosce schiacciandomi la testa.
Cominciai ad infilarle un dito nella vagina bagnata muovendolo piano e dolcemente, poi, lubrificandolo con i suoi stessi umori passai a due. La tentazione di profanare anche il suo sederino era forte ma decisi di non esagerare.
Muovevo le due dita dentro di lei , cercando di toccare tutte le pareti e di arrivare il più infondo possibile senza farle male , mentre continuavo a succhiarle il clitoride.
Ora Eleonora era veramente al limite: ogni colpo della mia lingua e movimento delle mie dita le provocava uno spasimo e una contrazione al bacino… aveva anche smesso di massaggiarmi i capelli e le sue braccia erano mollemente adagiate al letto, quasi in attesa dell’inevitabile.
Cominciava ad alzare e abbassare il bacino, mi spingeva la testa sul suo sesso.
Poco dopo giunse l’orgasmo ; Fu per me inatteso perché intento nella mia opera non si ero reso ancora conto di quanto Eleonora fosse vicino al limite finché non sentì le prime contrazioni , l’aumento di secrezioni…ed infine si lasciò uscire un urlo dolce ma intenso.
Dopo qualche attimo il corpo di Eleonora si calmò e il respiro, seppure ancora affannoso, tornò più regolare… Vidi che Eleonora aveva gli occhi chiusi e i lineamenti riflettevano una pace e una gioia fanciullesca… forse era stato il suo primo orgasmo con un ragazzo…forse il primo orgasmo cosi forte’forse non si era neppure resa conto di quello che era successo.
Mi alzai lentamente, presi la coperta e la appoggiai sul suo corpo nudo poi senza dire una parola andai a
coricarmi sul divano, con la certezza che l’eccitazione provata non mi avrebbe lasciato dormire per un pezzo.

La mattina dopo Eleonora si svegliò nuda in un letto che non era il suo, ma mi vide accanto a se, seduto su una sedia, che la osservavo…
“Ciao come stai ? Credo di doverti spiegare qualcosa”
Lei mi sorrise e mi disse : ” Sai mica dove mi hai buttato le mutandine ? E poi girati che mi devo rivestire e mi vergogno …sai sono complicata! ”

Continua…. ———————————————————————- Per richiesta , curiosità , critiche o apprezzamenti eros_writer@hotmail.it

Mia cugina Elisa ( nome di fantasia) è una diciannovenne quasi indipendente dai suoi genitori (separati da alcuni mesi e in piena lotta legale) , sveglia e molto semplice.
Frequenta ogni giorno l’università di arti visive e si occupa della casa in cui vive con suo fratello e suo padre.
Non è una ragazza di quelle appariscenti , veste spesso ” da ragazzo” , non ostentando una grande femminilità ma .. non so perchè mi ha sempre ispirato sessualmente.. forse per il suo viso da brava ragazza , forse per il suo sedere che nel corso degli anni è  migliorato di giorno in giorno..forse per il fatto di mostrarsi sempre così pudica,timida ed insicura di se disinteressata e quasi scandalizzata dagli argomenti sessuali.
Io e lei,sopratutto da quando i suoi genitori si sono separati abbiamo iniziato un rapporto molto confidenziale : lei è diventata la mia valvola di sfogo ed io il sua .
Il tutto facilitato dal fatto che abitavamo nello stesso paese ad un km di distanza.
Ma se io gli parlavo di ragazze ed in particolare dell’ultima mia storia finita davvero male ,lei mi parlava dei problemi di casa , della scuola e delle litigate con le amiche … ma mai di un ragazzo che le interessava o ispirava.
Quando nei nostri discorsi anche in toni scherzosi le lanciavo battutine a livello sessuale lei si dimostrava sempre distaccata e imbarazzata : ad esempio mi aveva confessato di non aver mai visto un film porno e quando le parlavo di qualcosa fatto o vissuto quando ero con la mia ex lei o della notte con Eleonora ( vedi capitolo precedente) si dimostrava quasi schifata e cercava sempre di cambiare argomento.
Ero convinto ma non ne avevo la conferma fosse ancora vergine e la cosa faceva crescere se ci pensavo ancor di più il mio interesse e la mia curiosità per lei.
Era mia cugina però, io potevo solo sognarla e cercavo di convincermi che non era giusto avere certi pensieri : ma più ci provavo più certi pensieri crescevano in me .. spesso da quando dopo l’ultima mia storia ero single e pieno di ormoni..sopratutto dopo che nel suo letto avevo “coccolato” la sua amica Eleonora..la complicata..che dopo quella notte non ebbi più modo di sentire e vedere.
Arrivò l’ennesimo weekend invernale e lei essendo sola a casa fu invitata da mia madre a casa nostra a mangiare e passare il sabato.
Sapendo la sua condizione familiare i miei genitori e gli altri zii avevano preso a cuore questi due ragazzi e tutti in famiglia cercavamo di stargli vicino per superare la situazione.
Erano le 11 circa di sabato ed io ero alle prese con le mie cose quando sentii suonare alla porta. Aprii e la vidi.
Aveva la faccia stanca di chi non dormiva da giorni(forse presa dagli studi),ma finalmente era vestita da donna e ciò la rendeva ancora più bella del solito.I suoi capelli lisci erano legati da una molletta, aveva indosso un vestitino intero bianco che finiva con una gonnellina sbarazzina. Vedendola controluce si potevano vedere sia le mutandine che il reggiseno. Il fatto di portare finalmente una gonna faceva risaltare le due gambe
lisce e sottili e quelle belle scarpine bianche, aperte avanti e con il tacco largo e grande.
Uno schianto, rimasi senza parole.
” Finalmente mi ha ascoltato cuginetta .. ti vedo per la seconda volta vestita da donna .. così vestita ti potrò presentare qualche mio amico e farai colpo ! anche su Filippo!”
” Piantala scemo che già mi sento in imbarazzo ad essere tra di noi vestita così.. non l’ho mai messo e credo non lo metterò mai più questo vestito, troppo scomodo per me ! E  comunque dopo quello che hai fatto con Eleonora non mi parlare per piacere che sono incazzata nera!”
La feci entrare ma non le staccai gli occhi di dosso. Quel bel culetto che ondeggiava e la forma della mutandina non lasciava nulla all’immaginazione;i miei ormoni già sognavano .. il mio cervello cercava invece di riportarli sulla terra : è tua cugina .. non puoi !
Entrò in cucina e salutò sia mio papà e sia mia madre. Iniziarono ben presto i soliti loro discorsi sullo studio e la situazione in famiglia ed io potei muovermi senza essere controllato dai loro sguardi. Mi piazzai giusto di fronte a lei e puntai lo sguardo giusto in mezzo alle sue gambe.
Vedevo e non vedevo quelle sue mutandine bianche, ogni volta che muoveva freneticamente le sue gambe , non abituata a portare quel tipo di vestiti , lei che di solito aveva su i jeans.
Poi d’un tratto spalancò, involontariamente, le gambe.Le tenne leggermente divaricate, di quel tanto che bastava a farmi vedere le sue mutandine bianche, da ragazza semplice , senza pizzi e ricami.
Il pranzo passò lentamente ed io cercai di non pensare a mia cugina in versione donna ma in versione parente.
Arrivò il pomeriggio e i miei genitori uscirono a fare compere e non sarebbero tornati prima di duetre ore mentre mia cugina andò in camera dei miei e si sdraiò sul loro letto a studiare. Il sonno post pranzo però conciliò subito con la sua stanchezza e dopo poco prese sonno.
Passò un’ora durante la quale io cercai di pensare ad altro e di concentrarmi su alcune faccende lavorative ; lei era ancora lì che dormiva,con quel bel visino angelico.
Non riuscivo a non pensarci ..Cosa potevo fare? Cogliere l’attimo o no?
I miei ormoni da qualche mese non appagati chiedevano al mio cervello di non pensare…e colsi l’attimo…….
“Basta, ci devo provare, altrimenti rimarrò con questo rimorso per sempre”, pensai. Del resto troppe volte avevo perso delle occasioni con alcune ragazze rimpiangendo poi per mesi il fatto di non averci provato.
Mi avvicinai a lei silenziosamente e mi inginocchiai lateralmente vicino alle sue gambe.
Iniziai a soffiare dolcemente sulla sua caviglia, fino a salire vicino all’inizio della sua gonnellina.
La sentii dire qualcosa, la guardai in faccia e vidi il suo volto che era felice anche nel sonno.
Poi iniziai a sfiorarla con i polpastrelli della mano, prima la caviglia, poi il piede e poi risalii sulla gamba, per poi riscendere ancora una volta.
Pian piano si svegliò:
“Ma eri tù?”
“Scusami ma……”
“No, anzi continua. E’ così rilassante……” mi disse ancora un pò assonnota.
Pian piano ricominciai mi sembrava impossibile e questa volta avevo anche il permesso……..
Decisi il colpaccio. Prolungai il percorso ogni volta che arrivavo sul suo gonnellino, onni volta mi avvicinavo sempre più alle sue mutandine fino a quando non mi distaccai più. Sentivo il tessuto dello slip, sentivo i suoi peli sotto le mie dita, vedevo i suoi capezzoli gonfiarsi pian piano. E fu allora che aprì gli occhi.
“Ma cosa stai facendo?” mi disse sorpresa, “lì no”.
“Ti piace però, non è vero” le chiesi con una voce calda.
“Sì, ma……”
“Ma cosa?”
“Noi siamo cugini, certe cose….. non possiamo tra noi . E poi io non sono per certe cose non mi interessano .. vai via”.
E ti pareva che il suo animo profondamente pudico non dovesse rovinare tutto?
Io comunque continuai a sfiorarla.
“Dai  smettila, sono tua cugina…..Sarebbe un incesto visto che siamo cugini”
Io innervosito da tale ottusità le dissi:
“Ma ti sei vista? Sei arrivata a 19 anni,non hai un ragazzo, quando si parla di sesso diventi scontrosa…Quando ti deciderai a scopare?
Scommetto che sei ancora ….”
“Vergine. Sono ancora vergine.” disse abbassando lo sguardo .. “ho avuto un amico ma non lo chiamerei fidanzato .. e comunque non lo sento da mesi e non siamo andati oltre i baci anche se lui voleva fare altro”.
“Ti credo che non lo senti più ” le dissi.. ” se lo volevi conquistare non credo che i baci siano abbastanza..Sai cos’è un pompino? Sai cos’è una sega ?E il sesso anale?”
“Lo sò e non lo sò. Sò che che il sesso anale è contro natura e quindi mi fa schifo” disse con prepotenza.
“Il tuo ragazzo ti ha mai leccato la figa? Tu ti sei mai toccata?”.
“No perchè non ne sentivo il bisogno”.
Una buona scusa. Ma perchè allora quando le toccavo leggermente il monte di venere lei è quasi sobbalzata?
“Senti se vuoi conquistare un ragazzo devi imparare ad essere più sciolta e più sensuale.. sia nel come ti vesti sia nel come ti porgi e soprattutto devi accontentare anche la parte ormonale di un’uomo…
E poi … un’orgasmo ogni tanto ti farebbe anche bene per rilassarti e non pensare ai problemi di casa e di studio…
Basta fare la pudica… lo so che dentro te non vedi l’idea di provare un’orgasmo ..o non saresti normale … lasciami fare … fammi dimostrare che ho ragione.. una volta sola..poi se non vuoi mi fermo..”
Ci pensò un attimo e poi finalmente disse:
“E gli zii?”
“Sono usciti. Abbiamo tutto il tempo che ci serve se ti abbassi le mutandine e ti rilassi”
Si fermò un attimo e la vedevo che bisbigliava qualcosa con gli occhi chiusi.
“Va bene, ma niente penetrazione e niente sesso anale . E se ti dico di fermarti ti fermi ok ?”
“Ok, ma sbrigati.. sfilati le mutandine …”
Rimase un pò a pensarci e alla fine decisi che gliele avrei abbassate io ,altrimenti avremmo fatto notte.
Gli abbassai la mutandine a mezza gamba
Le feci aprire le gambe al massimo che poteva.
Le diedi uno sguardo. Aveva gli occhi aperti come quelli di una bambina che sa quello che stà facendo anche se non si deve. Timorosa ma curiosa di sapere come finirà.
Gli scostai un pò del pelo che aveva ai lati della passerina e mi apprestai ad avvicinarci la lingua.
Ai primi tocchi la sentii muoversi di scattò, evidentemente aveva la zona molto sensibile.
Iniziai a passare la lingua prima sulle sue labbra e poi entrai dentro.
Iniziava a godere, la sua faccia era arrossata, gli occhi chiusi, la bocca si apriva e si chiudeva ad ogni mia leccata.
Sono sicuro che avrebbe voluto mugolare ad alta voce, ma la vergogna la fermava. Iniziai con la mano a massaggiarle il clitoride mentre aumentavo il ritmo delle leccate. Il suo bacino si sollevava di qualche centimetro dal letto tanto che si muoveva.

Mi fermai un attimo e finalmente le senti dire qualcosa, anche se con un filo di voce:

“Non smettere……ti prego. Continua…..ancora, mi piace…..”
 
“Se ti tocchi i capezzoli ti piacerà ancora di più”.  Gli abbassai il vestitino bianco fino a sotto le tette e scostai in sotto il reggiseno in modo da far uscire i seni.
Iniziai a toccarle il capezzolo sinistro prima con dolcezza e piano piano con sempre piu accanimento vedendo dal suo viso le espressioni di piacere affiorare sempre piu.
“Hai proprio due belle tettine. Senti come sono morbide.ora continua tu” le dissi ..
In pieno trans ormonale Elisa si toccava i due capezzoli con vigore mentre godeva a  farsi leccare la figa.
“Continua………non ti fermare……è…. è stupendo…..”.
Oramai il suo vocabolario era fatto solo di queste parole.
Io ero oramai attaccato con la lingua alla sua passerina mentre con le mani la stimolavo:La mano sinistra le sfiorava l’ano mentre con la destra le toccavo il clitoride.
Mi sembrava di non essere nel reale. Stavo leccando la figa di una ragazza vergine, quella di mia cugina e le stavo procurando il suo primo orgasmo.

Iniziai a far entrare e uscire il mIo dito dalla sua figa ormai fradicia di umori alternando dolci carezze sul clitoride con delle penetrazioni ed in breve tempo arrivò al suo primo orgasmo annunciatomi con dei grandi sospiri e da un filo di voce “vengo” “vengooo” .
A quel punto la penetrai con due dita ;poco dopo iniziai a sentire i suoi urletti e i suoi umori scesero sulla mia mano, .. l’orgasmo fu fortissimo e io la guardai in viso : Si era fermata a godersi il momento ed era rimasta a bocca aperta.
Rimase a gambe aperte e a occhi chiusi qualche minuto nel tentativo di riprendersi.
Diventò rossa in volto. “Beh, non era poi tanto male…..” poi sorridendo mi disse..”E ora? Che ne dici di farmi imparare come far godere un’uomo? Sei anche tu bisognoso di sfogarti o sbaglio? “

Continua….

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