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Racconti Erotici Etero

capitolo 1 – verità nascoste

By 11 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho sempre pensato che le pulsioni di carne non debbano mai essere sopite o nascoste; riusciamo a volte ad essere cosi contrari ai nostri desideri di carne che dovremmo essere più corretti con noi stessi.
Abito a Salerno, sono sposato con una bellissima moglie e”Questo è quanto è accaduto dopo le vacanze estive”

L’avevo sempre guardata con piacere, si mi piaceva e ogni volta che veniva a casa con il suo ragazzo mi ritrovavo con una tale eccitazione dei sensi che a fatica riuscivo a concentrarmi e a deviare su altro.

Roberta, cosi si chiamava, era piccola, minuta, al massimo poteva essere 1.50 ma era tutto di prima classe; culo stupendo, bocca carnosa, una terza abbondante di senso; ben fatta, senza un filo di cellulite, per finire un viso angelico, tremendamente sensuale.
Una volta al mese veniva a casa con il ragazzo; il suo lui veniva a casa per salutare mia moglie, sua insegnante al Liceo. Sin dalla prima volta abbiamo iniziato a scambiarci guardi di intesa, di voglia, di piacere ma sempre con la dovuta attenzione e rispetto per i nostri partner.
La prima volta nel salutarmi mi diede un bacio con le labbra aperte e quasi vicino alla mia bocca; li invitai ad entrare e prepari data l’ora un ottimo thè (sono un amante dei thè).
La osservavo ogni tanto quando parlava e lei se ne accorgeva, indossava un jeans aderente con una camicia correttamente sbottonata; non potei fare a meno di scoprire che aveva un neo stupendo sul seno sinistro, lei se ne accorse che avevo indugiato sul quel puntino ma non fece niente per nasconderlo.
Per rompere il ghiaccio iniziai a chiacchierare con il suo ragazzo che nel mentre era preso dal raccontare la sua storia universitaria alla sua ex prof. cioè mia moglie.
Preso il the si allontanarono tutti e tre in giardino mentre io restai a sorseggiare il the nel salotto; da lontano la guardavo e lei ricambiava in maniera dolce e sensuale come se voleva farmi intendere che quel piacere di sguardi rubati e semplici la facevano sentire apprezzata, piacevole.

Quei capelli castani lunghi tenuti in maniera austera con un codino la rendevano ancora più sensuale. Non riuscivo a togliere lo sguardo dalla sua bocca, avrei voluto toccarla, sentire l’odore della sua pelle, solo sfiorare i suoi capelli mi sarebbe bastato’..’

Ritornarono dentro casa dopo la pausa sigaretta ed io rimasi al mio posto; lei stavolta cambiò posizione si sedette vicino a me; potevo sentire il suo profumo e potevo sentire il contatto della sua gamba con la mia visto che eravamo entrambi su di un divano strettissimo. Fui fortunato poiché il divano era pieno di cuscini e cosi potei avvicinarmi a lei, sentivo il mio jeans sfiorare il suo e fui preso da un attacco di eccitazione profonda, a stento mi controllai; sentivo e avvertivo sempre più il suo avvicinarsi con la sua gamba alla mia, compresi che il contatto le piaceva e la faceva sentire bene. Restammo per 15 minuti in quella posizione, tutto quel tempo mi fece capire che eravamo entrambi attratti.
Dopo un po’ si congedarono poiché dovevano (lei e il suo ragazzo) verificare delle cose loro di studio. Ci alzammo allo stesso tempo ed approfittando che il suo ragazzo si era avviato in giardino con mia moglie, la guardai e le diedi un bacio sulla guancia quasi vicino alla bocca lei mi accarezzò il viso e ricambiò. L’eccitazione si poteva vedere nei nostri sguardi; ci lasciammo con un tacito accordo: ci scambiammo un profondo sguardo di intesa che eccitò entrambi, ricordandoci che ci saremmo rivisti quanto prima””.
Una telefonata dell’alunno di mia moglie avvisò che sarebbero passati a salutare; saltai dalla scrivania subito e iniziai a pensare . dall’ultima volta ero rimasto con quell’odore delle sue labbra mentre mi baciava per salutarmi. Decisi stavolta di osare senza fretta ne pressioni, decisi che era meglio seguire la linea di condotta della prima volta.

Suonarono al campanello, uscii subito in giardino e mi avvicinai per salutarli, per primo salutai lui che subito si diresse in casa per salutare la sua professoressa. Ne approfittai per salutare roberta più attentamente, all’unisono ci demmo un bacio sfiorando le labbra di entrambi. L’eccitazione si manifestò istantea ed i nostri occhi erano li che si guardavano e sembrava parlassero. Restammo un mezzo minuto cosi rapiti e scioccati da quella forte attrazione, sembrava che la pelle, le dita, i muscoli ci dicessero ‘ora si’ toccatevi’ sfioratevi’ ascoltate il vostro corpo”
Posso solo dire che se fossimo stati soli ci saremmo fermati li in mezzo al giardino per partire in un gioco estremo di carezze, di baci, di sguardi, l’avrei presa nel giardino’ sul prato d’autunno all’ombra della siepe di agrifoglio.

Ci dirigemmo insieme verso il salotto chiacchierando e ormai stanchi come se stessimo resistendo ad un fiume in piena che ha ormai divelto ogni resistenza e sta per coinvolgere tutto ciò che trova per la sua strada .
Riuscii a riprendere il controllo e preparai il caffè sedendomi di fronte a lei; orami era una battaglia di sguardi intensi, veri e pieni di voglia, si voglia di sesso, lo avvertivamo entrambi ma nel contempo avevamo capito che solo guardandoci riuscivamo a gustare quel piacere che diversamente si sarebbe perso con un semplice contatto fisico.
Mia moglie e l’allievo si allontanarono per fumare in giardino e noi restammo a chiacchierare sul divano, con la scusa di spostare le tazze di caffè mi avvicinai a lei che a sua volta fece mezzo passo per venirmi incontro. Iniziamo cosi a sfiorarci piano piano, sentivamo entrambi l’eccitazione e sapevamo che se avessimo avuto solo due minuti per noi li avremmo passati a guardarci e a sentire il nostro odore di voglia che riempiva il salotto. Non sembrava interessarci il sesso ma sapere di avere voglia reciproca, sapere di essere desiderati fortemente e di sentirlo con tutti i sensi.
Approfittando della loro lontananza le sfiorai la mano e iniziai a toccarle i capelli piano scendendo sul collo; la toccavo e osservavo il suo piacere negli occhi, la sua bocca fremeva dalla volgia di essere toccata ma decisi di attendere ancora; spostai le dita sulla camicetta come sempre sbottonata in maniera perfetta, il suo nero si intravvedeva appena allungai le dita sulla sporgenz del senso e lo toccai; sembrava avessi raggiunto la mia metà, lei mi guardava e con il suo viso tutto mi chiedeva di non fermarmi , si avvicinò cone le sue piccole e crnose labbra e sentii l’odore dell’ultima volta, appoggiai le mie labbra alle sue. Restammo cosi per un minuto più o meno quando si staccò mi sussurrò piano ‘hi un buono odore, speravo di baciarti”.

Entrò in quel momento il fidanzato e annunciò che un compagno di studi era in procinto di passare per casa loro; si alzò e mi saluto stavolta aprendo tutta la sua bocca sulla mia guancia lasciandomi cosi tutto il suo odore. Andandosene mi disse ‘dovrà bastarti fino al prossimo incontro”.

Fatemi sapere come vi sembra, vostre confessioni e anche solo un chiacchierata per mail , grazieeeeeeeeeeeee

giuliocesare75@hotmail.it
Sono sempre a SALERNO e questo è quanto successo ieri:

Dall’ultima volta mi era rimasto il suo odore, le sue labbra avevano il profumo del sole appena finito il temporale, la desideravo e lei ricambiava.

Riuscii a trovare una scusa e la telefonai (il numero me lo diede il suo ragazzo) ovviamente la scusa per la quale l’avevo chiamata era chiaramente una bugia e lei se ne accorse, forse per questo si fece ancor più intraprendente al telefono visto che mi parlava con voce sottomessa e ascoltava quello che le dicevo. parlai per 10 minuti di continuo poi mi fermai e lei mi disse “peccato non ti vedo avrei preferito ascoltarti guardando i tuoi occhi”. ‘mi piace ascoltarti , continua ti prego’..
Ripresi a parlare di tutto, di studio, di storia, di thè, alla fine le dissi: ‘sto pensando, mentre parlo, al contorno delle tue labbra, piccole, carnose ma fortemente sensuali, il loro profumo spinto e delicato’.vorrei solo vederle, chissà forse toccarle leggermente con le dita o almeno sfiorarle’.

Ci fu un attimo di silenzio, lei prese in mano la situazione dicendo che toccava a lei parlare:
‘ho una strana voglia da quando ti ho visto per la prima volta, non so come spiegarti e come se vederti e sentirti parlare mi soddisfa, mi riempie di piacere quasi godo, mi eccito in modo impressionante e allo stesso tempo mi stesso piena e soddisfatta’.
Non so forse stiamo andando oltre ma ho il corpo in fibrillazione in questo momento, ho il seno ancor più gonfio, la interrupi dicendole che avrei avuto piacere a guardarle il neo sul seno, lei mi rispose che era in bella vista e che lo stava sfiorando con le dita della mano immaginando che fossero le mie. no non si stava toccando anche perché sarebbe stato troppo fisico rispetto al forte coinvolgimento mentale che stavamo subendo ma mi disse che stava immaginando le mie dita che le accarezzavano il neo mentre l’altra mano sfiorava i sui capelli lungi e teneramente ondulati.

Mi fermai di colpo poiché in entrata c’era una chiamata in corso, la salutai dicendole che doveva passare a prendere il thè appena possibile, lei mi rispose esitando un attimo poiché si era eccitata troppo mentalmente e doveva riprendersi ‘ verrò quanto prima”.

Mi farebbe piacere conoscere vostri pareri, coppie aperte, ragazze/i senza tabu o meglio persone che si rispettino ecc…;
scrivete a giuliocesare75@hotmail.it
grazie ancora.

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