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Due neri per la mia lei

By 25 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Un sogno, era sempre rimasto un mio sogno : vedere mia moglie scopata ed inculata da due cazzi neri.
Purtroppo lei, dal punto di vista sesso, non è molto calda: soliti preliminari , io lecco lei, lei imbocca il mio cazzo ‘ed invariabilmente finisce con lei sopra che lo prende in fica o, al massimo, io che la scopo da dietro, ma sempre in fica.

Nelle giornate eccezionali sono riuscito a fare entrare ( nella fantasia mia e di lei ) un terzo che la incula mentre io la scopo. Lei , quando è al massimo della eccitazione, sembra gradire ciò che io le dico : ‘sei proprio una troia, pensa come sarebbe bello se ora ci fosse qui un nero con un cazzo enorme, potresti fartelo affondare in gola oppure piantare nel culo fino ai coglioni !’
E lei risponde rantolando dal piacere: ‘Oh’si , che bello , gli chiederei di sfondarmi il culo , di riempirmelo di cazzo e di sborrarmi dentro. Si’si’ spingi più forte, sfondatemi !!!’

Ma questa bella fantasia è sempre rimasta tale fino a quando ” pochi giorni fa è successa una cosa che ha impresso una svolta imprevista ed estremamente piacevole al nostro rapporto.

Lei era già a letto ed io, pensando che dormisse, ho acceso il mio PC, mi sono collegato ad Internet, ho navigato tra diversi siti porno ed infine ne ho trovato uno in cui c’era un filmato molto, molto hard : due neri alle prese con un bionda.

Era proprio ciò che io avevo sempre sognato.
Lo guardai quindi con molta partecipazione, al punto che dovetti estrarre il cazzo dai pantaloni e cominciare a segarmi altrimenti mi sarei sborrato addosso. Guardavo rapito lo schermo su cui si susseguivano immagini che avevo già visto nella mia fantasia: lei scopata da dietro mentre fa un pompino all’altro, lei seduta sul cazzo ed intanto si ingozza con l’altro, lei sandwich tra i due neri ed infine ‘.una scena cui non avevo mai pensato : lei che prende in culo i due cazzi contemporaneamente!!!

Era veramente hard, avevo il cazzo durissimo e stavo per sborrare quando, improvvisamente, la sua voce mi bisbiglia nell’orecchio : ‘lascia ‘ti finisco io’.
Rimasi di sasso , impietrito e vergognoso ma lei seppe risolvere con facilità il problema: ‘ il mio maialino , ma come sei eccitato , adesso ci penso io , ecco così ‘scopami in bocca , dammelo fino in gola’ !
E contemporaneamente si affondò il mio cazzo in bocca spingendovisi sopra fino a farselo sparire in gola.

Era la prima volta che la vedevo così infoiata, pensai che avesse visto quelle scene di sesso estremo e che si fosse eccitata. Ad ogni modo, bastarono poche boccate per farmi sborrare: le riversai in gola un torrente di sborra calda che lei, anche qui per la prima volta, deglutì con piacere.

Ci guardammo negli occhi e lei mi disse : ‘ ho visto cosa stavi guardando e mi sono eccitata moltissimo; era incredibile’.riusciva a prendere in culo due cazzi enormi. Ma tu pensi che sia vera quella scena?’
‘Certamente amore, il culo è così elastico che, opportunamente stimolato, riesce a dilatarsi assumendo dimensioni incredibili e riuscendo così ad inghiottire anche due cazzi ‘provare per credere!’
Lei osservò :’ hai visto l’espressione di lei? Non era affatto sofferente’anzi, sembrava trasfigurata e rapita dal piacere. Dio’ deve essere una sensazione incredibile : sentire due cappelle che si appoggiano sull’orifizio, che cominciano a spingere; sentire che piano piano si fanno strada nel tuo culo, sentirli entrare e sprofondare ‘sentire i coglioni duri e rugosi che si appoggiano sulle tue chiappe divaricate da mani forti. Fammi provare una sensazione così’voglio anch’io essere sfondata nel culo da due enormi cazzi neri. !!! Promettimi che farai di tutto per farmi inculare’
Non credevo alle mie orecchie, ciò che avevo sempre sognato si stava dimostrando realizzabile’era proprio lei che me lo chiedeva.
Le risposi abbracciandola e mettendole un dito in bocca: ‘si amore mio, certamente’ troverò due stalloni neri per la mia vacca , due stalloni che la riempiranno di cazzo ..in bocca, in culo , in figa. Due cazzi che la farciranno di sborra calda. Ed io sarò con te , assieme giocheremo con quegli splendidi cazzi e sarò io a guidarli nella tua figa o nel tuo culo!’

Tornammo a letto, lei si addormentò immediatamente mentre io non riuscii a prendere sonno ; ripetevo a me stesso : ‘ Si, si ‘ hai visto che alla fine il sogno si avvera? Pensa come sarà bello guardarla con due cazzi in corpo’
Non potei fare a meno di menarmi il cazzo, ero troppo eccitato e dovetti alzarmi per spararmi una gustosa sega pensando a lei con un cazzo in culo ed uno in figa.
Finalmente mi addormentai.
Nei giorni successivi dedicai molto tempo alla ricerca dei due neri, non era una cosa facile , volevo due persone sicure e di cui ci si potesse fidare.
Pensa e ripensa , non mi veniva in mente alcuna soluzione accettabile ma non volevo che trascorresse molto tempo dall’episodio del filmino, non volevo certo che lei ritornasse sulle posizioni precedenti.
Ogni sera, quando tornavo a casa, lei mi diceva maliziosamente : ‘Allora ‘i miei due stalloni?’
Ed io dovevo ammettere, con dispiacere, che ancora non li avevo trovati.
Finalmente, dopo una decina di giorni circa, decisi che non avrei dovuto perdere l’occasione: mi collegai ad Internet, cercai un sito specializzato e trovai un annuncio che sembrava fare al caso mio , un ragazzo di pelle nera si dichiarava disponibile per incontri. Gli inviai una mail a cui prontamente rispose fornendomi i suoi dati. Lo chiamai sul cellulare e gli spiegai cosa volevo ; mi disse che era disponibile e che aveva anche un amico. Per quanto riguardava le dimensioni mi disse che la mia lei sarebbe rimasta di stucco. Fissammo un appuntamento a casa nostra per la sera successiva.
Ero felice, avevo trovato gli stalloni ed il mio sogno era sempre più vicino alla realizzazione!
Tornato a casa le annunciai la notizia : ‘domani sera avremo due ospiti di colore, saranno tutti per te !!’
Mi buttò le braccia al collo e mi baciò sulla bocca : ‘grazie amore , mi fai felice ed io farò felice te’
Il giorno successivo trascorse con estenuante lentezza, non vedevo l’ora che arrivasse la sera e per tutto il giorno fui eccitato, col cazzo in tiro e la mente piena di fantasie sessuali.
Finalmente la giornata di lavoro finì, corsi a casa , lei mi accolse indossando un vestitino corto che metteva in risalto la sua figura fatta di curve: due belle tette ed un bel culo a mandolino.
La strinsi e le feci sentire la mia erezione : ‘ vedrai amore, godrai moltissimo e non te ne pentirai’ le sussurrai nell’orecchio.
Mi feci una doccia veloce ed anch’io fui pronto. Dopo poco arrivarono gli ospiti attesi; fu lei ad aprire la porta , li fece accomodare e ci presentammo : Andrea, Anna, Juan e Galib.

Ci raccontarono brevemente qualcosa di loro : Juan era cubano ed era in Italia da due anni per motivi di studio; Galib era Ivoriano , studente anche lui.
Guardavo Anna che non ascoltava ciò che dicevano, era rapita dai due giovani stalloni e se li mangiava con gli occhi.
Entrambi alti , Juan di colore molto ambrato, Galib nerissimo; sotto le loro magliette si intravvedevano dei corpi muscolosi e possenti.
Non potei fare a meno di pensare ad Anna sotto i colpi dei due stalloni, la immaginai stretta tra i due , infilzata davanti e di dietro dai loro cazzi durissimi.
Juan e Galib continuavano a parlare , Anna ed io ci guardammo facendoci occhiolino.
‘Non sarete venuti qui solo per parlare , vero?’ disse loro con fare provocante.
Si ebbe la risposta che attendeva : ‘ no di certo, siamo qui perché sappiamo che c’è una bella vacca che vuole provare dei cazzi neri !’
Sia Anna che io, pur sentendoci a disagio per i termini crudi usati , sentimmo come una staffilata erotica. Anna si avvicinò ai due e si mise tra di loro invitandoli a stringerla, io mi sedetti in poltrona preparandomi a gustare lo spettacolo.
I due furono svelti , Juan l’abbracciò davanti e Galib le si mise dietro, cominciarono a strusciarsi in una danza lasciva. Potevo vedere distintamente i capezzoli di Anna già irrigiditi sotto la sottile stoffa e le mani dei due che la palpavano dappertutto : ora sui seni, ora sulle chiappe. In poco tempo le sue belle tette saltarono fuori e furono preda delle due bocche voraci; il vestitino si arrotolò fino in vita lasciando scoperte le splendide chiappe di Anna che, per l’occasione, non aveva indossato l’intimo.
Presto due mani nere si appoggiarono sulle tenere natiche e cominciarono a lavorarle. Eravamo già ai sospiri : Oh’si, si’ succhiami i capezzoli e tu, Galib stringimi le chiappe , accarezzami il culo!’
Non fu necessario spronarli, erano già molto esperti ; in breve Anna si trovò in ginocchio davanti ai due stalloni, li guardò in adorazione e con gesti lenti e studiati prese a spogliarli. In breve rimasero con i soli slip sotto i quali si intravvedevano due enormi gonfiori. Li guardò e poi vi appoggiò le labbra facendo scorrere la bocca per tutta la lunghezza dei membri. I due giovani godevano per quelle carezze fatte con le labbra mentre Anna volgeva il suo sguardo verso di me come per dirmi: ‘ guarda come sono brava, guarda come li ho eccitati !’
Ricambiai lo sguardo, mi alzai in piedi e velocemente mi spogliai. Intanto Anna era andata avanti , con movimenti lenti aveva fatto scivolare a terra gli slip dei due neri ed ora i due cazzi si ergevano davanti alla mia lei in tutta la loro maestosità e potenza.

Anch’io li guardai rapito, erano veramente fuori misura , come non ne avevo visti mai prima d’allora: uno, oltreché lungo, era anche grosso, aveva le dimensioni di un polso maschile. Li stavo guardando (con invidia, devo dire) ed intanto pensavo al piacere che avrebbero procurato ad Anna. Mi accucciai accanto a lei , la baciai e le dissi : ‘amore , sono per te , fatti riempire , io godrò con te’. Lei impugnò uno dei due cazzi , lo scappellò un paio di volte facendo uscire dal meato un po’ di liquido che col suo ditino parse sulla enorme cappella. Io feci altrettanto: impugnai l’altro cazzo e lo menai delicatamente; la mia mano si inumidì immediatamente.
Anna aveva avvicinato la bocca al cazzo di Juan ma io la fermai : ‘lascia che sia io a porgerti lo scettro che ti farà godere’
‘Si amore, dammelo tu’, le misi una mano dietro la nuca e leggermente la spinsi verso il cazzo che tenevo impugnato nell’altra mano. Come in sogno vidi le labbra di Anna che si aprivano per accogliere la splendida cappella, la mia spinta proseguì e la cappella, lentamente, venne inghiottita dalla bocca di Anna; spinsi fino a quando un conato mi avvertì che ormai la cappella era giunta alle tonsille. Mi fermai e guardai Anna negli occhi : teneva in pugno un cazzo menandolo delicatamente mentre l’altro era sprofondato per metà nella sua bocca; dai movimenti delle sue guance potevo capire che stava suggendo.
‘Amore sei bellissima, con un enorme cazzo in bocca ed uno in mano. Brava succhialo così e pensa a quando sarà il tuo culetto a fargli questo pompino’
Lei ricambiò il mio sguardo ed avvicinò l’altro cazzo alle labbra. In breve iniziò una serie di alternanze: imboccava un cazzo, gli dava due pompate quindi lo scambiava con l’altro. Tentò anche di imboccarli entrambi ma non ci riuscì.
I due ragazzi erano alle stelle : ‘ Oh ‘come sei brava e come succhi bene il cazzo ; sei proprio una gran bella vacca. Si’ continua così , poi ti faremo il culo e la figa.

Io godevo in modo incredibile: davanti ai miei occhi scorrevano scene che avevo immaginato molte volte e sulle quali mi ero consumato a forza di seghe. Finalmente erano vere, finalmente vedevo Anna alle prese con due stalloni neri.
Ero talmente eccitato che afferrai la testa di Anna, la volsi verso di me e la baciai in bocca. Lei rispose con voluttà al mio bacio, poi si staccò leggermente e mi sussurrò : ‘senti come sono duri, assaggia anche tu il loro sugo’, mise uno dei due cazzi tra le nostre bocche e mi invitò a scorrere con le labbra la lunga asta. Guardandola negli occhi spostammo lentamente la bocca dal ventre dell’uomo, piano piano verso la cappella che lei abboccò voracemente per poi passarla a me.
Non aspettavo altro : la imboccai e me la spinsi in gola, poi la estrassi e nuovamente ci baciammo scambiandoci il succo che quello splendido cazzo secerneva in continuazione.

Continua..

Sono graditi commenti sia maschili che femminili: marco.daffori645@gmail.com

Anna era eccitatissima, non l’avevo mai vista così prima d’ora, sembrava un’altra donna: impugnava i cazzi e li baciava alternativamente passandoseli sulle labbra, sugli occhi , sulle guance. Sembrava che fosse in adorazione di due divinità; io ero ugualmente infoiato , col cazzo che mi scoppiava , vedevo lei in ginocchio davanti ai due stalloni e le sue mani che facevano fatica a stringere le due mazze nere.
Ormai i vestiti erano volati via , eravamo tutti completamente nudi e quelle due nerchie nere che sfacciatamente si ergevano verso l’alto mi facevano venire in mente certi affreschi visti a Pompei.

Il desiderio di vederla riempire, di vederla montata come una vacca dal toro, era sempre più intenso. Le presi il volto tra le mani e baciandola le dissi: ‘ed ora amore fammi felice, come io farò felice te, fammi vedere come la tua fica ed il tuo culo sapranno mungere questi due splendidi cazzi che sono qui per te, per darti gioia , per mandarti in estasi. Facciamo un 69’.
Mi stesi sul tappeto e la invitai su di me; Anna non si fece pregare , si mise sopra di me, naturalmente al contrario , ed io mi ritrovai con la fica ed il suo culetto a portata di lingua.
Lei si tuffò sul mio cazzo ingoiandolo fino alla radice mentre io, afferratele le chiappe con le mani, gliele spalancai brutalmente mettendo in evidenza il suo fiorellino bruno. Presi a passarle la lingua dappertutto, dentro la fica che colava nettare, sul buchino che fremeva nell’attesa di qualcosa di più consistente della mia lingua.
Per intanto appoggiai i due pollici sul suo culetto e spinsi con molta delicatezza ma in modo deciso: con un profondo sospiro mi fece capire ( non poteva parlare con la bocca piena del mio cazzo) che gradiva l’intrusione; i pollici lentamente affondarono come risucchiati da una ventosa.
Non appena furono completamente dentro spinsi verso l’esterno le mani e le dissi : ora ti apro per loro, per i cazzi che ti riempiranno, ti preparo affinchè tu non senta dolore ma solo piacere.
Il culetto era ben aperto e lasciava intravvedere il suo interno roseo, vi appoggiai la lingua e cominciai a leccare tutt’intorno dando anche qualche affondo in culo a cui Anna rispondeva con un’aspirazione più violenta della mia cappella.
Intanto Juan e Galib, che erano uno a destra e l’altro a sinistra, guardavano menandosi quelle mazze poderose e commentavano : ‘guarda che bel culetto, guarda lui com’è delicato, la sta preparando per noi, è proprio una dimostrazione di amore.’
Anna smise di pomparmi ( anche perché stavo per sborrare ) e, rivolta ai due stalloni, li incitò: ‘cosa aspettate dunque, cos’altro devo fare per avere i vostri cazzi? Voglio essere inculata , voglio il cazzo nel culo, fino in fondo , voglio che mi rompiate il culo e che me lo riempiate di sborra !!’
Galib non si fece ripetere l’invito , si inginocchiò a gambe aperte sopra di me e dietro di lei ed impugnando il suo lungo cazzo nero si rivolse ad Anna : ‘ allora lo vuoi, bene , ti accontento io , preparati perché ora te lo romperò il tuo culetto!!’
Vidi da sotto la lunga mazza nera, tutta umida, avvinarsi al buchino , la cappella vi si appoggiò , le mani di Galib afferrarono brutalmente le tette di Anna come fossero maniglie e lui cominciò a spingere.
Lo pregai di fare con delicatezza, Anna era vergine. ‘ E’ anche vergine ? , sentito Juan ? incredibile , un culetto vergine offerto tutto per noi. Stai tranquillo, sarà lei a chiederci di essere un po’ più violenti’.

Per sicurezza afferrai il cazzo di Galib e me lo spinsi in gola , volevo insalivarlo bene , volevo che Anna non soffrisse per la sua prima inculata.
Lo sbocchinai un po’ insalivandolo dai coglioni fino alla cappella quindi fui io ad indirizzare quello splendido cazzo nero sul buchino di Anna. La cappella si appoggiò nuovamente sull’orifizio e, grazie alla mia saliva ( sul cazzo e sul culo) cominciò ad entrare nel culo di Anna.
Guardavo il sogno che si stava realizzando : davanti ai miei occhi un cazzo nero stava profanando il culetto di Anna, era ciò che tante volte avevo sognato.
Anna, come sentì il cazzo sul culo, sollevò la testa dal mio cazzo e cominciò ad incitare il suo inculatore: ‘Oh si’così , bravo ..spingi, spingi’, lo sento entrare , oh com’è belllo , mi sento riempire’ancora, ancora !!’
Io intanto avevo lasciato il cazzo di Galib ed avevo nuovamente afferrato le chiappe di Anna, con durezza gliele spalancai nuovamente , sia per facilitare l’inculata, sia per incitare , se ce ne fosse stato ancora bisogno, il suo stallone. ‘Ecco amore , sei tutta aperta , il tuo culetto è bellissimo , spalancato e con un cazzone nero piantato dentro. Dovresti vederti , sei bellissima , ancora un poco e sarai piena !’
‘si, si’voglio essere riempita , dai Galib’spingi più forte , rompimi il culo , inculami fino ai coglioni..si, si ..lo sento entrare , è enorme , lunghissimo ‘oh ..oh è splendido , mi sento allargata. Amore, amore perché non mi hai mai inculata? Perché mi hai nascosto il piacere che si prova con uno splendido cazzo che ti entra in culo e ti squarta?’
Ero troppo estasiato per risponderle, il lungo cazzo di Galib era sparito quasi completamente, io ero affascinato dal culo di Anna spropositatamente dilatato , con la lingua colpivo i grossi coglioni di Galib ed intanto raccoglievo i succhi che in abbondanza colavano dal culo di Anna. Affondai un pollice nella sua fica e presi a martoriarle il clitoride mentre incitavo Galib : ‘dai Galib, spingi ancora un po’ , falle entrare in culo anche i coglioni, questo è ciò che vuole la troia’.
Galib strinse con cattiveria le tette di Anna ed usandole come appiglio le assestò un colpo formidabile che quasi la spostò , Anna gridò (non dal dolore) ed io vidi con piacere il cazzo di Galib sprofondare completamente, fino ai coglioni, nel culo di Anna.
‘Oh si.. si’Galib mi hai riempito , mi hai rotto il culo come volevo , ora lascia che ti munga il cazzo col culo’
Anna prese a mugolare ed ansimare per il piacere, poi cominciò una danza erotica incredibile: sculettava a destra e sinistra e quindi si sfilava , sempre molto lentamente, per poi spingere di nuovo il culo incontro al cazzo nero fino a quando i coglioni si schiacciavano sulle sue chiappe.
Per me, che ero ancora sotto di lei, era uno spettacolo mozzafiato: vedevo il lungo serpente nero che usciva, lucido di umori , per poi venire nuovamente risucchiato dal culo della mia lei. Stavo vivendo il sogno che tante volte mi aveva attraversato il cervello causandomi erezioni dolorose, ma ora era vero , era realtà , non seppi resistere alla tentazione e mi tuffai con la lingua in quel sogno: fica, culo , coglioni’leccavo quello che più facilmente mi si offriva mentre lei , sempre più rantolante dal piacere , mugolava : ‘ così, così ‘ancora ..spaccami in due dammi il tuo cazzo fino al cuore, fammelo uscire dalla bocca ‘.sborrami in culo , affogami con la tua sborra’.
In alcuni momenti, quando il cazzo di Galib era completamente sprofondato nel suo culo, Anna si fermava ed io vedevo i suoi fianchi ( e lo sentivo con le mani che poggiavano sulle chiappe) muoversi leggermente di un moto alternante come se il suo stomaco stesse suggendo qualcosa: mi resi conto che stava mungendo il cazzo di Galib, lo suggeva col culo. Gli effetti di tal trattamento si riflettevano sul comportamento di Galib che grugniva sempre più infoiato : ‘oh come mi pompi bene il cazzo , sei una vacca che sa mungere, si si’ risucchiamelo tutto , mangiami i coglioni col tuo culetto morbido, succhiami la sborra ‘dai..dai ..ti inculo l’anima e ti sborro dentro!!’
Intanto Juan , che fino ad allora era rimasto in piedi menandosi il cazzo , si era disteso vicino alla bocca di Anna porgendole il cazzo: ‘ hei bella troia, ed a me non pensi? Ho il cazzo che mi scoppia , apri la tua boccuccia e fammi godere’
Anna non si fece pregare , aprì appena le labbra e con voce roca invitò Juan: ‘ si, si..dammi il cazzo da succhiare , dammi il tuo bel cazzone nero , affondamelo in bocca ‘fino in gola lo voglio , avanti ..spingi’.
Juan passò le mani dietro la nuca di Anna , appoggiò leggermente la grossa cappella violacea sulle labbra umide della mia lei e si limitò ad esercitare una lieve pressione: il cazzo cominciò a scivolare dentro la bocca come un pistone nel cilindro.
Io non potevo vedere ma sentii il gorgoglio che usciva dalla bocca di Anna , un suono indefinibile , un misto tra risucchio e mugolio, segno che la sua bocca era ormai piena di cazzo.

Io volevo vedere , avevo fatto di tutto per trasformare in realtà quel mio sogno e dunque ardevo dal desiderio di vedere. Riuscii con non pochi sforzi e divincolamenti ad emergere dal groviglio di corpi, mi spostai a lato , seduto sul tappeto , pronto a gustare la scena di lei con un cazzo nero in culo fino ai coglioni ed un altro ( sempre nero , forse un più mulatto ) affondato in gola. Era splendida , era così che l’avevo sognata, come un insetto imprigionato , trafitto nel culo e nella bocca da due paletti.
E lei godeva, godeva ‘lo si vedeva chiaramente dai suoi movimenti scomposti : col culo che andava avanti e indietro, nel tentativo di mungere il suo inculatore, e con la bocca che parimenti cercava di inseguire il cazzo che Juan muoveva con un ritmo languido dentro e fuori.
La cosa durò ancora per poco , io li incitavo mentre mi segavo forsennatamente: ‘avanti, avanti ‘mungili’dai che ora ti riempiono di sborra in culo ed in bocca. E voi forza ‘inculatela, sfondatela, datele il cazzo tutto in gola , iniettatele la sborra calda direttamente nell’esofago !!’

I movimenti si fecero più frenetici, i mugolii si trasformarono in rantoli gutturali e poi, finalmente, all’unisono, i due stalloni cominciarono a sborrare. Non estrassero i lori cazzi , anzi rimasero fermi, irrigiditi e conficcati nel corpo di mia moglie svuotandosi le palle dentro di lei.
Ma la sborra era così tanta che sia il culo che la bocca non riuscirono a trattenerla: rivoli biancastri fuoriuscirono dalle labbra e dal culo.
I due maschi finalmente si sfilarono ed io mi spostai vicino ad Anna , le porsi il mio cazzo da succhiare , ci guardammo negli occhi e lei amorevolmente aprì la bocca accogliendomi. Bastarono due pompate ed anch’io le inondai la bocca di sborra.
A questo punto le presi la testa tra le mani e le sussurrai : ‘sei splendida , con la bocca ed il culo pieni di sborra , baciami!’ Le nostre bocche si unirono e lei mi travasò lo sperma che le era stato donato , il mio e quello di Galib.

Continua..

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