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Racconti Erotici Etero

Grazie Sky

By 16 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Marco, ho quaranta anni e sono felicemente accompagnato con una donna di tre anni più grande (Francesca), madre di due figli, 17 anni la femmina, e 14 anni il maschio, che stanno vivendo il loro momento di ribellione verso il mondo intero.
Pur essendo ormai 10 anni che viviamo insieme non sono mai accettato come padre, per fortuna dovrei dire visto l’odio che provano verso quello naturale.
Comunque fino a qualche tempo fa i rapporti potevano essere definiti quasi normali nel senso che, magari sforzandosi, mi avevano sempre portato il rispetto meritato in questi anni con l’amore che ho sempre dimostrato verso di loro.
Li ho sempre considerati e trattati come miei figli, ed &egrave tutt’ora così, ho cercato di togliere tutte le soddisfazioni possibili (cellulare, paghetta, scelta del luogo di vacanza, viaggi di studio).
La mia compagna &egrave una infermiera presso una clinica privata che, con l’orario diviso in turni, ha più svantaggi che altro.
Non sono poche le volte in cui ci incontriamo sull’uscio di casa mentre una rientra e l’altro esce per andare al lavoro.
Di questo ne risentono anche i rapporti sessuali che, soprattutto in questo ultimo periodo, sono scesi sia come quantità (a volte anche due volte a mese) che come qualità.
Contrariamente a quanto possiate pensare vi assicuro che non &egrave la voglia che manca ma bensì la possibilità ed il tempo.
Quando la mattina suona la sveglia, ed anche Francesca fa il turno diurno, ci salutiamo sempre con la promessa di un ‘ pomeriggio lussurioso ma, puntualmente, i nostri ardori vengono spenti quando ci ritroviamo la casa invasa dai figli e dai loro amici.
Quando &egrave iniziata la nostra storia d’amore i ragazzi erano piccoli (7 e 3 anni) e, su consiglio dell’avvocato, abbiamo dovuto lasciare la porta della camera matrimoniale aperta per non creargli dei problemi (quali?) e da allora la situazione non &egrave cambiata. Francesca ogni volta che le propongo di chiudere la porta per dare sfogo alle nostre voglie mi risponde sempre allo stesso modo (‘non voglio che i ragazzi capiscano quello che stiamo facendo! Non mi sento sicura.) e quelle poche volte che me la dà vinta non &egrave certo di compagnia. Rimane talmente fredda che ho l’impressione di andare con una puttana.
La sera quindi dobbiamo sperare che i ragazzi vadano presto a letto ma &egrave una speranza vana. Di regola fino all’una di notte stanno in salone (attiguo alla nostra camera da letto) a vedere film, fare i compiti, chiacchierare o chissà cos’altro.
Quindi solamente il sabato e la domenica abbiamo finalmente la casa a disposizione e possiamo coccolarci senza la paura di essere notati o, peggio, interrotti. Ma considerando le volte che Francesca lavora o ha le mestruazioni arriviamo a quelle due volte precedentemente citate.
La foga e la voglia repressa per tanto tempo, aggiunta all’età e al soprappeso di 15 chili, comportano la scarsa quantità e qualità del rapporto sessuale.
Francesca, pur essendo una donna focosa, &egrave sempre stata contraria a certe ‘evoluzioni’ che considera troppo sporche (in poche parole da puttana) come il fellatio ed il sesso anale. Raramente me lo prende in bocca, si vede che lo fa controvoglia, o mi permette di sfondarle il suo bellissimo culo (quanto ho dovuto lottare per ottenere questo) e il suo freddo comportamento durante l’atto mi trattiene da richiederglielo spesso.
In poche parole il tanto sospirato rapporto sessuale si riduce in pochi baci, qualche veloce leccata ai nostri organi e una scopata di regola nella classica posizione del legionario.
Conseguentemente i momenti che seguono questa ‘fantastica’ scopata non sono dei migliori perché diventiamo nervosi e discutiamo o litighiamo per le minime sciocchezze. Da parte mia il nervoso &egrave dovuto alla delusione del rapporto appena avuto. Mi piacerebbe che fosse più duraturo e vario ma non vedo mai l’impegno di Francesca in queste cose. Forse anche lei la pensa così, soprattutto sulla durata. Comunque nessuno di noi ha mai avuto il coraggio di parlarne.
Questo almeno fino a poche settimane fa, quando sono stato pescato da Francesca a vedere un programma su Sky che parlava proprio dei problemi di coppia relativamente al sesso.
Era l’una passata di sabato notte, o meglio ancora di domenica mattina, e stavo facendo zapping sul televisore per trovare un programma che mi aiutasse a vincere il caldo.
Ho da poco fatto l’amore con Francesca e come al solito mi sento insoddisfatto e nervoso tanto che, stranamente, non ho il minimo cenno di stanchezza.
Rigirando i vari canali ho trovato questo programma che parla dei problemi di una coppia (vera) nell’affrontare il sesso. Subito attizzo le orecchie (abbassando anche l’audio del televisore) per vedere quali consigli danno i sessuologi (una donna e un uomo) e come vengono messi in pratica dai protagonisti della puntata.
Il problema della donna &egrave quello che il ragazzo, molto più giovane di lei, vorrebbe fare l’amore di continuo ma,allo stesso tempo, raramente raggiunge l’orgasmo mentre le lamentele del fidanzato riguardano, oltre alla scarsa ‘quantità’, l’assoluta incapacità della ragazza a farlo godere con la bocca.
‘Accipicchia ‘ ho pensato ‘come lo capisco bene! In dieci anni non ci sono mai riuscito neanche io’.
L’esperta inizia a spiegare all’uomo che non &egrave importante quante volte si fa l’amore ma bensì come si fa (mi &egrave sembrata quasi una risposta di rito). Quando fate l’amore &egrave importante che alla fine siate entrambi soddisfatti (su questo le do ragione).
L’esperto, invece, spiega letteralmente come fare un bocchino, quali movimenti e quali attenzioni dare e dove, come stimolare l’uccello e i testicoli, come stuzzicare l’ano. Insomma al solo sentire questi consigli mi sono ritrovato eccitato e ‘ gelato.
‘E’ interessante il programma?’ mi sento dire da Francesca che, da chissà quanto tempo, vedo sull’uscio della porta
‘Insomma’ rispondo ‘non mi era mai capitato di vedere un programma del genere. Devo dire che per ora &egrave fatto bene’
‘non pensavo che guardassi film hard a mia insaputa, soprattutto dopo che abbiamo fatto l’amore’
‘Guarda, Francesca, questo non &egrave un film hard come dici tu. E’ un programma, logicamente americano, basato su delle coppie vere che hanno dei problemi sessuali’
‘Ah sì! Allora non siamo i soli’ mi risponde acidamente Francesca
Questa risposta &egrave come una pugnalata nello stomaco, accuso il colpo in un modo talmente evidente che Francesca si sente obbligata a chiedermi scusa
‘Marco ‘ scusami non volevo dire questo. Cio&egrave ‘ volevo dire ‘ che .. forse anche noi ‘ che forse anche noi siamo come loro. Ma non volevo accusarti di nulla’
‘Sai Francesca hai ragione. Hai ragione nel senso che non parliamo mai di noi, delle nostre sensazioni, delle nostre voglie. Parliamo solamente dei figli, dei loro problemi, ma mai dei nostri.’
‘Perché non iniziamo adesso? Abbiamo casa libera, i ragazzi sono andati a Nettuno a casa del padre, non abbiamo sonno. Sfruttiamo questa occasione. Facciamolo per noi due’
‘Sono d’accordo. Ma chi comincia?’
‘per favore inizia tu. Non ti interromperò e risponderò alle tue domande.’
‘Ok! Inizio dicendo che sono felice con te e che non ti cambierai con nessuna. Non ho nulla da rimproverarti. Questo per quanto riguarda la vita quotidiana.’
‘anche per me &egrave così’
‘Bene. Parliamo allora di sesso che e, in fin dei conti, l’unica lacuna che esiste, in modo anche evidente, nel nostro rapporto. Quando ci siamo conosciuti facevamo sesso più spesso, più volte alla settimana e qualche volta anche al giorno, mentre ora &egrave grasso che cola che riusciamo a farlo una volta alla settimana. Dobbiamo assolutamente risolvere il problema della porta della camera da letto. Oramai i ragazzi sono grandi e sanno, perché ti assicuro che lo sanno, che abbiamo rapporti sessuali. Inoltre mi piacerebbe farlo in modo diverso. Mi piacerebbe pensare e dire che mi sono fatto una scopata con Francesca e non ho fatto l’amore con Francesca. E’ diverso! La scopata &egrave più ‘ come dire ‘ basata sul sesso, sulla lussuria, sul godimento mentre fare l’amore &egrave l’atto che fanno due persone che si amano. Provo a spiegarmi meglio. La scopata, per me, &egrave sesso puro senza tabù. Quando facciamo l’amore noi due ci mettiamo nella classica posizione e basta. Possibile che non senti il desiderio di qualcosa di diverso?’
Francesca nel sentire le mie parole &egrave diventata rossa, le sono quasi venute le lacrime agli occhi, e mi guarda in modo strano.
‘Si certo ‘ capisco ”balbetta Francesca ‘non ho mai pensato che avessi questi pensieri, che fossi così insoddisfatto di me’
‘Ma no Francesca che dici’
‘Silenzio. Io ti ho ascoltato e non ti ho mai interrotto. Ora tocca a me parlare. Prima di tutto ti ringrazio di quanto hai detto all’inizio. Senza quelle parole non starei così tranquilla ma penserei che il nostro rapporto &egrave finito. Poi sì ‘ devo dire che a volte anche io rimango insoddisfatta del rapporto. Ho anche io dei desideri nascosti ma mi sono sempre vergognata al solo pensarli e quindi non ho mai avuto il coraggio di dirteli. Pensavo che le cose ti stavano bene così, che eri soddisfatto o quasi, e ” si ferma di botto per cercare di controllarsi ‘Ok. Ho anche dei desideri nascosti che in parte ‘scopano’, &egrave proprio il caso di dirlo, con i tuoi. Anche a me piacerebbe fare un sesso più spinto ma non volevo passare per una puttana’
‘Hai visto. Sono bastate poche parole per capire che entrambi eravamo insoddisfatti per lo stesso motivo. Magari ora va a finire che abbiamo le stesse voglie.’
La mia attenzione viene richiamata dallo schermo dove si può notare la coppia mettere in pratica gli insegnamenti degli esperti. Anche se le immagini sono poco chiare si capisce che la ragazza &egrave impegnata in quel momento a fare un pompino al fidanzato e, dai gemiti che raggiungono le nostre orecchie, si direbbe che quest’ultimo stia apprezzando.
‘vedi Francesca tu non mi hai fatto un trattamento del genere. Mi &egrave sempre piaciuto ma con te ‘ nisba’
Sento la mano di Francesca che mi accarezza la coscia per poi spostarsi lentamente verso l’inguine fino a scontrarsi con il mio cazzo che, vuoi per le immagini, e vuoi per quella mano, si &egrave eccitato come non mai.
Avvicino una mano al suo seno per stuzzicare i turgidi capezzoli mentre l’altra si infila nelle mutandine di Francesca.
Ci baciamo con foga, le nostre mani non riescono a stare ferme, la mia bocca si impossessa di un seno per iniziare poi a leccarlo e succhiarlo come se fossi un poppante. Francesca sta segandomi il cazzo con movimenti calmi e continui facendomelo diventare ancora più duro. Vedo la sua testa che scende verso le mie gambe, sento la sua bocca soffiare durante tutto il tragitto fino a quando non ingoia il glande. Questo &egrave il massimo che mi ha concesso. Mai un millimetro di più. Appoggio la mano sulla sua testa per farle capire che vorrei di più che mi piacerebbe sentire il suo palato su tutto il cazzo e non solo sulla punta. Poi, finalmente, inizia a ingoiare tutto il cazzo dandomi sensazioni dimenticate. Ora &egrave distesa di fianco sul divano con la testa che si muove in modo lento ma costante intenta a leccarmi il cazzo e, a volta, a ingoiarlo tutto.
Ad un certo punto mi accorgo che sta ascoltando, e mettendo in pratica, i consigli che l’esperto sta ripetendo e questo mi fa ritornare in me stesso. Non posso restare inerme a godermi questo fantastico pompino. Devo assolutamente ricambiare quelle attenzioni. Mi allungo quindi sul fianco portando la mia testa in mezzo alle sue gambe che subito si divaricano come se non aspettasse altro. Sposto le mutandine che trovo già umide ed inizio a leccare la sua figa per tutta la lunghezza soffermandomi sempre più a lungo sul clitoride che diventa sempre più grosso.
La stanza &egrave invasa dai nostri gemiti, dai rumori delle nostre bocche sui sessi, dallo schioccare delle labbra di Francesca e questo aumenta, se possibile, la nostra eccitazione.
‘Uhmm ‘ uhmm ‘ sììì bravo ‘ leccamela tutta .. dai’ sospira Francesca mentre muove il corpo venendo incontro alla lingua
‘sì così’ ripeto io mentre strappo le mutandine per avere più liberta di movimento e ficcando un dito nella vagina
‘Ohhhh ‘ ohhhhhh ‘. Sìììì ”. Godo godo ‘ urla Francesca trascurando momentaneamente il cazzo mentre viene sconquassata dall’orgasmo che giunge violentemente.
Mi sento il cazzo scoppiare, sono vicino anch’io all’orgasmo ‘francesca sto venendo .. ancora’ gemo
Non so fino a che punto &egrave disposta ad arrivare, non era mai giunta fino a questo punto, a farmi godere con la bocca ed ho un po’ di timore per quello che mi aspetta. Spero che non si fermi, che mi faccia godere, ma, allo stesso tempo, non vorrei rovinare l’atmosfera che si &egrave creata. Il pulsare del cazzo avverte Francesca dell’arrivo del mio orgasmo molto più dei miei gemiti ma, sarà per quello provato precedentemente, sarà per quello che sta provando ora (nella fica ora sono tre le dita infilate che la stantuffano continuamente, mentre la lingua titilla il clitoride) sento le labbra che si racchiudono sul glande mentre con una mano mi sega violentemente il fallo.
‘OOOoohhhhhhh ”. Godoooooooooooo’ grido io mentre la mia sborra invade la bocca di Francesca che continua a succhiare come una forsennata per non perdere neanche una goccia del mio nettare ‘oooohhhhhhh godoooooo’
Dai sussulti del corpo di Francesca intuisco che anche lei ha raggiunto un altro orgasmo nel momento stesso in cui si &egrave sentita invadere la bocca dal mio sperma.
In tutti questi anni di convivenza non avevo mai provato un piacere del genere, mi sento quasi mancare, ma sono troppo occupato a leccare in profondità il sesso di Francesca per occuparmene. Anche lei, comunque, non ha interrotto i movimenti della bocca tentando di far rinascere il cazzo che, stranamente, &egrave rimasto semirigido. Passano pochi minuti, o secondi, che già lo sento duro come non mai e vedo Francesca invitarmi a mettermi a sedere per poi impalarsi ed iniziare una danza lenta sul cazzo.
‘uhmmm ‘.. sìììììì ‘ tutto lo voglio .. tuttooooohhh’ farnetica Francesca continuando a ondeggiare per sentire più a fondo il cazzo
‘sìììì cosìììììì bella troiana mia ‘ ti piace il cazzo eh! ‘ mai però me l’avevi fatto capire così beneeee ‘ohhhhh’
‘sìììììì mi piace .. mi piace .. rompimela tutta ‘ sììììì più a fondo ‘ più forte ‘ ohhh’
‘te rompo tutto oggi ‘ tutto te rompo ” le dico mentre con un dito le stuzzico l’ano
‘ohhhhh ‘ &egrave bello ‘ mi piace ‘.. mi piace ‘ godooooooo ‘ oddio godoooooo’ urla mentre i suoi salti si fanno sempre veloci
‘oooohhhh sììììì ‘. Godo anch’io dai ” ohhhhhhhhhhh’ gemo raggiungendo il terzo orgasmo della serata ed il secondo consecutivo
Rimaniamo ansimanti in quella posizione per diverso tempo, guardandoci negli occhi senza scambiare neanche una parola. Solamente ora mi accorgo che, salvo qualche goccia isolata, non c’&egrave alcuna traccia della mia sborra sul suo viso e capisco che ha ingoiato, per la prima volta, tutto il mio seme. Se non fosse per l’età sono convinto che in passato solamente questo mi avrebbe riportato il membro tiro. Francesca intuisce i miei pensieri e con un sorriso mi bacia e mi dice
‘pensavo fosse peggio. Ha un gusto un po’ salato ma ‘ non &egrave male’
‘dovevi essere proprio partita per non capire che stavo godendo’
‘l’ho fatto volutamente anche se con quella lingua mi hai ‘ torturato. Ho avuto un orgasmo dopo l’altro come mai mi era capitato’
‘peccato allora che siamo arrivato al capolinea. Mi sarebbe piaciuto continuare ma proprio non ce la faccio’
‘non ti preoccupare, ci rifaremo domani. Ora a ninna anche perché il programma &egrave terminato!’ ride lei felice come non era da diverso tempo.

La mattina successiva mi sono svegliato dubbioso dell’accaduto in quanto poteva anche essere stato un sogno. Sento pervenire dalla cucina i classici rumori delle pulizie accompagnati dalla voce di Francesca che canta una canzone di Renato Zero (o meglio ci prova visto quanto &egrave stonata), come ha fatto ben poche volte in tutti questi anni.
Quando entro in cucina per fare colazione vengo folgorato dalla vista di Francesca che, tutta nuda, &egrave inchinata per mettere i piatti nella lavastoviglie.
‘Buongiorno dormiglione mio, era ora che ti svegliassi’
‘Cosa &egrave successo? Perché vai in giro tutta nuda? Non hai paura che arrivi qualcuno?’
‘Stai tranquillo. Hanno telefonato i ragazzi che, controvoglia, mi hanno detto che tornano domani sera. Quindi non ci sono pericoli, e volevo farti ricordare che abbiamo un discorso in sospeso’
‘Non c’era bisogno. Comunque devo dire che &egrave una bella vista. Dammi il tempo di fare colazione, una doccia veloce e sarò a tua completa disposizione’
‘Per ora pensa alla colazione che alla doccia ci penso io’
‘Ok’ rispondo mentre bevo il caff&egrave
Dopo cinque minuti sono nella doccia in compagnia di Francesca che &egrave tutta intenta a lavarmi le spalle.
‘Cosa hai intenzione di fare? Mi vuoi sedurre?’
‘questo l’ho già fatto anni fa. Ora mi voglio divertire come non mai, senza remore e/o paure. Oggi ho intenzione di dedicarmi completamente a te e alle tue voglie. Sono curiosa di scoprire cosa abbiamo perso in questi anni.’ Mi risponde massaggiandomi le palle ed il pene che subito si ritrova in uno stadio di semirigidità.
‘Uhmm Francesca ‘ stai attenta a quello che fai. Mai svegliare il can che dorme’
gemo quando la vedo inginocchiarsi per prendere il cazzo in bocca.
‘E’ meglio che si svegli con le buone .. altrimenti passo alle cattive’ farfuglia smettendo un momento di leccare il mio membro per poi ingoiarlo tutto in un colpo solo
‘Cazzo Francesca ‘ che t’&egrave successo? Inizia a piacerti ciucciarlo, eh? te l’avevo sempre detto che ti sarebbe piaciuto ‘ comunque meglio tardi che mai ‘ uhmm si tutto in gola dai .. .uhmmmm’ gemo eccitato come non mai
Il movimento della testa di Francesca &egrave un su e giù sempre più lungo e profondo, sento veramente il glande toccarle la gola. A volte si ferma come se dovesse controllare un conato di vomito. Chiudo il rubinetto dell’acqua per darle la possibilità di respirare meglio e vedo lei aprire gli occhi e guardarmi fisso mentre continua il bellissimo lavoro che sta facendo. Noto che ogni volta che gemo i suoi occhi acquistano lucidità come se volessero trasmettermi la loro felicità nel vedermi godere.
‘Alzati e appoggia le mani sul muro’ le dico voglioso di contraccambiare il piacere donatomi con tanto amore
Francesca segue subito le mie indicazioni, mettendo in mostra il suo culo a mandolino, curiosa di vedere e scoprire quali siano le mie intenzioni. Intenzione che scopre subito quando mi chino tra le gambe e poso la mia lingua nel solco delle natiche. Comincio a leccare e raspare tutto quello che incontro a partire dal suo pertugio quasi inviolato per passare sulle grandi labbra e terminare sul clitoride che trovo grosso e gonfio come se fosse un piccolo cazzetto.
‘Ohhh ‘ Marco ‘ siiiii leccamela tutta ‘ infilami la lingua dentro ‘ uhmmm’ geme Francesca muovendo il culo per facilitarmi ‘siiiiii’ strilla sempre più forte in preda ormai ad una foga nuova
‘slurp .. slurp ” continuo a leccare e succhiare sempre più velocemente fino a quando non la sento urlare dal godimento
‘ooohhhhhhhhh siiiii godo ‘ godo ‘ siiiii cosììììììì ancora ‘ ohhhhh godo ‘ godo.. ohhhhh ‘.’ Le gambe le vibrano come se la terra tremasse per un terremoto e sono sicuro che se non fosse appoggiata al muro sarebbe già caduta.
Mi alzo portando il cazzo a contatto con la figa di Francesca che lo inghiotte in un lampo.
‘Oggi te la faccio a pezzi ‘ ti rompo tutta ‘ ti&egrave .. ti&egrave ‘ ti&egrave’
‘ohhhh sìììììììì fammelo sentire tutto ‘ più forte ‘ più a fondo ‘. Daiiiii ‘ ohhhhhh’
ormai dalla doccia escono lamenti sempre più forti che aumentano l’eccitazione di entrambi. Non era nostra abitudine ‘parlare’ durante l’amplesso. Ci vergognavamo di quello che provavamo. Ora invece ‘
‘ti&egrave ‘ ti&egrave ‘ bella troietta mia ‘ ti piace il cazzo eh? ti piace tanto ma non me l’ai fatto capire ‘ ti&egrave ti&egrave e oggi te la faccio pagare ‘. Ti&egrave ti&egrave ”
‘siiiiiiii cosììììììì ‘ siiiiii mi piace il cazzo ‘ mi piaceeeeeeeee ‘ godo .. godo ‘ ohhhh’
il mio cazzo sembra ringiovanito di trent’anni per quanto &egrave duro e, nonostante le continue sollecitazioni, riesco ancora a controllarmi da venire per la prima volta mentre Francesca &egrave già al terzo orgasmo. Mentre continuo il martellamento della figa che ormai cola come un rubinetto, metto un dito nella bocca di Francesca che prontamente inizia a succhiarlo come se fosse un altro cazzo. Ne aggiungo quindi un secondo e,quando li sento ben bagnati, li porto all’altezza dell’ano di Francesca che al semplice contatto si contrae per un secondo per poi rilassarsi
‘siiii daiii mi vuoi inculare ‘ allora fallo ‘ fallo ma fai piano .. ti prego ‘ ohhh’
con calma infilo prima un dito e poi l’altro in quel buchetto da me tanto desiderato e poco goduto ed inizio a spingere per allargarlo il più possibile. Nonostante la buona volontà la sento tesa e capisco che occorre qualcos’altro.
Verso sulle dita alcune gocce di bagnoschiuma ed inizio a massaggiare l’ano lentamente mentre con il cazzo continuo a infilarla con un ritmo più lento ma profondo. Le dita sentono l’ano rilassarsi sempre di più fino a quando riescono tranquillamente ad entrare senza forzare nulla
‘ohhh ‘ siii .. bravo’. Cosììì mi piace .. non &egrave doloroso ‘ anzi mi piace .. mi fa sentire piena ‘ affonda dai più a fondo .. daiii’
‘rilassati del tutto che tra poco ti faccio un servizio coi fiocchi ‘ e vedrai che ti piaceràààà .. ohhhh ‘
sento ormai l’orgasmo arrivare e capisco che non riuscirò mai a fare quello che mi ero ripromesso e che avevo tanto desiderato. Decido quindi di infilare un terzo dito nel culo di Francesca che ha ceduto del tutto ed accelero il movimento del cazzo nella fregna fino a quando non vengo sconquassato dal forte orgasmo
‘Francescaaaaaaa ‘ godooooooo .. godoooooooo’
‘Marcoooooo ‘anch’io ‘ siiiiiiiiiiiiiiii ‘ godo .. godo’
Restiamo malsicuri e ansimanti in quella posizione per diversi secondi tramortiti dal piacere provato fino a quando Francesca non si rialza per posare le labbra sulle mie in un profondo bacio.
‘Marco &egrave stato fantastico, non credevo fosse possibile godere in questo modo e tutte quelle volte. Sei stato incredibile’
‘Sono anch’io senza parole. Vorrà dire che faremo la doccia più spesso insieme’ le rispondo sorridendo mentre mi asciugo ‘comunque mi sento a pezzi. Ho bisogno di riposare un po”
‘d’accordo. Io vado sul letto. Vieni anche tu?’
‘Basta che mi lasci recuperare le forze’
Ci ritroviamo quindi distesi sul letto intenti a parlare di quella che sembra una nuova fase della nostra vita. Ci interroghiamo sul perché, sul cosa ci abbia trattenuto finora ma la risposta &egrave sempre quella. Non lo sappiamo. Avevamo paura di offendere il partner o di fare la parte dei ‘porcelli’ quando sembrava che all’altro le cose andassero bene così.
In questa atmosfera di relax completo il tempo vola tanto che arriva l’ora di pranzo che siamo ancora sul letto a chiacchierare. Solamente la solita telefonata di mia suocera ci scuote da quello stato.
‘hai fame, Marco.’
‘Fame, no! Però un paio di uova me le farei. Giusto per recuperare meglio ”
‘Sono d’accordo. Abbiamo ancora poche ore a nostra disposizione e mi piacerebbe sfruttarle come si deve’ dice Francesca guardandomi con occhi libidinosi. Deve avere una fame arretrata soprattutto di sesso. E pensare che più volte ho fatto un salto dalla mia amica Luciana (prostituta di professione ‘ 100,00 a botta) tanta era il mio desiderio. Siamo comunque giunti alla conclusione che, d’ora in poi, non ci dovranno essere né freni né paure nel nostro rapporto.
Dopo aver pranzato chiedo a Francesca se &egrave disposta a realizzare un mio sogno. Le racconto, un po’ imbarazzato, che più volte ho letto racconti erotici in cui uno degli amanti viene bendato e resta a completa merc&egrave dell’altro senza nessuna limitazione e tabù. I suoi occhi mi squadrano attentamente cercando forse di capire se parlo seriamente o se la prendo in giro.
‘Mi potresti fare male, anche senza volerlo?’
‘ma scherzi? Non ci pensare nemmeno. Proverai solamente sensazioni nuove, anzi proveremo visto che &egrave la prima volta anche per me. Comunque quando mi dirai di smettere, lo farò senza indugi.’
‘Ok. Cosa devo fare?’
‘Distenditi e rilassati. Vado a prendere qualcosa e tornerò. Tu rimani tranquilla e spogliati.’ Le dico uscendo dalla camera per fare un salto in bagno a prendere le cinture degli accappatoi e l’occorrente per i giochi che circolavano nella mia mente a una velocità vorticosa.
Quando rientro in camera trovo Francesca nuda, distesa sul letto, con le palpebre socchiuse che guardano in direzione del soffitto. La sua calma &egrave solamente apparente ma apprezzo ugualmente il suo sforzo.
‘Francesca, ora ti benderò gli occhi e da quel momento sarei a mia completa disposizione. Hai l’ultima opportunità per bloccarmi. Quando sarai bendata dovrai accettare tutto quello che succederà. Mi potrai fermare solamente dicendo la parola ‘ scegli tu quale sarà’
‘Basta!’
‘Ok. Vada per questa parola. Posso iniziare?’
‘Sì’
‘Bene. Ora rilassati il più possibile’ le dico mentre la bendo. Vedo che ha i capezzoli inturgiditi come se fosse eccitata e questo mi fa sorridere pensando che non ero il solo ad avere voglie ‘strane’. Meglio così sarà più divertente.
Il respiro di Francesca che già era leggermente accelerato aumenta ancora di più quando le lego le mani alla spalliera del letto.
Mi avvicino alle labbra di Francesca che subito si aprono pronte a ricevere la mia lingua in un bacio appassionato. Nel mentre la mia mano raggiunge il clitoride per stuzzicarlo mentre con l’altra inizio a tirare un capezzolo con forza calcolata. Sento Francesca muoversi e gemere ma non capisco se di piacere o di dolore. Passo ora la lingua sul capezzolo martoriato e inizio il medesimo trattamento sull’altro. Capisco che Francesca &egrave eccitata dagli umori che imbrattano la mia mano. Smetto di occuparmi del clitoride per infilare due dita dentro quella caverna. Vedo le gambe di Francesca che si aprono sempre di più mettendola in mostra e a mia disposizione. I gemiti sono ora senz’altro di piacere accompagnati dal movimento del corpo sempre più scoordinato. Di punto in bianco mi sposto dal letto e mi dirigo in cucina dove spero di trovare qualcosa che mi possa aiutare. Quando rientro vedo Francesca che muove la testa, come se cercasse qualcuno, cerca di sentire qualche suono che le possa far capire dove sia finito.
Prendo del ghiaccio che poso sui capezzoli torturati fino a poco prima. Francesca si lamenta al contatto con il ghiaccio ma riesce a restare ferma. Nel frattempo mi sono unto una mano con dell’olio e la avvicino di nuovo alla sua fica. Al contatto Francesca sobbalza facendo cadere i pezzi di ghiaccio che ricadono sul letto. La mia intenzione &egrave quella di infilare tutta la mano nella fica di Francesca anche se ho un po’ paura, non vorrei essere troppo maldestro. Entro in lei facilmente con tre dita ed inizio a muovere la mano come se la stessi scopando.
‘Uhhhmmmmm .. sììììììì ‘ di più ‘ più a fondo .. .di piùùùù’ mi incita Francesca che deve aver intuito le mie intenzioni ‘più forte daiiiiii”
Nell’aggiungere un dito trovo un leggero ostacolo che comunque riesco a superare abbastanza facilmente
‘Ohhh ‘ me la rompi ‘ mi fai male’ ohhhhh ‘ sììììì ‘ mi piaceeeeeeee’ urla Francesca
Continuo a muovere la mia mano ad un ritmo lento mentre mi ungo due dita dell’altra mano per poi avvicinarle all’ano. Al solo accostamento di queste Francesca inizia a sobbalzare ancora più forte gridando il suo orgasmo
‘godoooooooooo .. oh sì ‘ godo .. godo ‘ancora .. ancora ..’
I suoi gemiti mi eccitano ancora di più, mi sento il cazzo di marmo, ho voglia di chiavarla ma mi sono ripromesso di possederla interamente, voglio che sia lei a chiedermelo
La fica di Francesca &egrave talmente bagnata e oliata che il quinto dito vi entra senza problemi. Ho ora tutta la mano nella sorca spalancata della mia compagna che giace sul letto con le gambe divaricate al massimo, come se stesse facendo una spaccata. Infilo anche due dita nel culo di Francesca che vengono risucchiati dal retto come se niente fosse
‘Sìììììììì cosìììììììììì ‘ più forte ”. più forteeeeeeeeee. ‘di piùùùùùùù’
E’ giunto il momento di occuparmi completamente del culo di Francesca. Glielo devo rompere una volta per tutte e, intuendo che Francesca &egrave a conoscenza delle mie intenzioni , e vedendo la sua calma mi sento più tranquillo.
Tolgo la mano imbrattata di umori ed olio dalla fica e le infilo due dita nella bocca che vengono subito succhiati come se fossero un cazzo. Quasi quasi invidio quelle due dita. Le dita nell’ano di Francesca scivolano facilmente tanto che ne aggiungo un terzo per allargare al massimo quel buco quasi inviolato.
‘Piano ‘ piano .. mi fai male ‘ mi fai male’.. ohhhhhhhh’ si lamenta Francesca per il dolore. Mi metto nella classica posizione del sessantanove per leccarle il gonfio clitoride e per giovare il cazzo della sue attenzioni. Anche lei non aspettava altro che sentire il mio cazzo. E’ quindi con grande gioia che inizia a succhiare e leccare il mio fallo in quella posizione ormai diventata scomoda. Non dimentico comunque di stantuffarle nel culo quelle tre dita che ormai si muovono con facilità agevolate anche dalle mie attenzioni che riceve il clitoride che &egrave sempre più gonfio pronto a esplodere in un altro orgasmo
‘ohh .. ohh” geme con il mio cazzo che ha orami raggiunto una lunghezza ed una durezza insoliti. Decido che &egrave giunto il momento di godermi quel buco che ho tanto desiderato. Mi sposto ai piedi del letto appoggio le gambe di Francesca sulle mie spalle ed infilo in un colpo solo il mio cazzo nella fica grondolante di Francesca
‘ohhh’.. siiiiii’.. chiavami ‘ rompemela ‘ daiiiiiii’ geme mentre la martello con un movimento veloce ‘sììììììììì ‘ più forte ‘.. di piùùùùùùùùù’ sento il mio cazzo scivolare in quella fica andando sempre più a fondo e più forte toccandole ogni volta l’utero ‘ohhhhh sìììììììì ‘ godoooooooooo .. godoooo..’ urla ora Francesca sussultando sia per i colpi ricevuti sia per l’ennesimo orgasmo ‘ancoraaaaa ”.’
Mi fermo un secondo per poggiare la cappella sull’ano che &egrave tutt’ora leggermente aperto e spingo forte per far entrare la cappella in quell’invitante buco
‘ohhhh Francesca ora mi sentirai come non mai e vedrai che ti piacerà ohhhhh’
‘Ohhh Marco dai inculami .. forte dai ‘ fammelo sentire tutto .. di piùùùù’
spingo ulteriormente il mio cazzo che affonda completamente nel culo senza far sentire alcun dolore a Francesca che, invece, mi incita ad aumentare il ritmo
‘ti&egrave .. ti&egrave ‘ ora te lo rompo bene così sarà sempre a mia disposizione ‘ ti&egrave .. ti&egrave’
‘oh.. oh .. di più .. più forte .. più forte .. ohhhhh mi piace .. mi piace .. di piùùùùù ‘
sono sorpreso da questi incitamenti, non me li aspettavo, ma ne sono contento. La mia verga non &egrave mai stata così dura e grossa e lei mi incita sempre di più. Comunque l’eccitazione &egrave arrivata al culmine sento le mie palle piene di sborra e non riuscendo più a controllarmi invado il retto della mia amata.
‘Francesca vengo vengo .. godo .. godo .. oddio .. godo’
‘Marcoooooooo siiiiiiiiii ”. Ohhhhhh’ gridiamo il nostro orgasmo insieme.
Esausto mi accascio sul letto giusto il tempo di riprendere le forze per poi liberare le braccia di Francesca che si presentano alla mia vista segnate all’altezza dei polsi.
Sono curioso di sapere le sensazioni provate dalla mia compagna ma si &egrave fatto tardi, i figli stanno arrivando, e siamo costretti a rimettere a posto la camera ed il letto per non far capire a quest’ultimi come ci siamo goduti, &egrave veramente il caso di dirlo, questi pochi giorni di libertà.
All’arrivo dei figli siamo seduti sul divano a guardare la televisione e sentiamo il solito commento della figlia più grande che dice, come sempre, ‘stanno sempre davanti alla televisione! Non c’&egrave pericolo che facciano qualcos’altro. Stanno sempre là davanti. Me sembrano due vecchi.’
Io e Francesca scoppiamo a ridere a crepapelle e riusciamo a smettere solo dopo molto tempo e non con poche difficoltà.
Mi colpisce lo sguardo con cui Emanuela (nostra figlia) cerca di capire il motivo delle risate e ‘ sorride a sua volta come se avesse intuito qualcosa.
A cena i ragazzi ci comunicano che il padre gli ha proposto di passare le ferie con lui in Calabria a casa di alcuni parenti della sua nuova fiamma. Il comportamento del padre mi ha sempre indignato perché non si interessa mai di loro, non telefona mai per sapere come vanno a scuola o se hanno problemi, ma ogni tanto se ne esce, a nostra insaputa, con questi inviti per fare solamente bella figura. Sa benissimo che nessuno dei due accetterà mai questo invito ed &egrave questo il motivo per cui lo ha fatto.
La sera sul letto ci raccontiamo le sensazioni ed anche le paure provate questo pomeriggio ripromettendoci di continuare la scoperta dei nostri sogni nascosti (a questo punto ex sogni nascosti).
Tra un discorso e l’altro me ne esco dicendo a Francesca che potremmo sfruttare l’invito del marito per restare l’estate da soli.
‘Potremmo dire che quest’anno le ferie le potrò avere solamente a settembre e che, quindi, rimarremo a Roma aggiungendo che sono stati fortunati che il padre li ha invitati in Calabria.’
‘Ma che sei scemo? Non mi fido di lasciare i miei figli con quello. E’ vero che starebbero in famiglia però ‘ fammici pensare. Domani prenderò la decisione. Eventualmente sposteremo le ferie a settembre per rimettere a posto casa.’
Ecco sono rimasto inculato! Però se potrò avere quindici venti giorni di libertà ne vale la pena.
Durante la cena di due giorni dopo Francesca comunicò ai figli la decisione presa e, cio&egrave, che avrebbero passato le vacanze con il padre vista la nostra impossibilità di usufruire delle ferie in quel periodo. Se volevano potevano rimanere tutta l’estate a Roma con noi. La discussione che seguì non fu certo delle più idilliache ma, alla fine, dovettero ammettere che era preferibile andare in Calabria piuttosto che rimanere a Roma senza amici.
Quella sera io e Francesca andammo a cena fuori per festeggiare la libertà estiva anche se mancavano ancora tre mesi.
Per farci perdonare dell’inganno fummo più disponibili del solito nei loro riguardi permettendo delle cose che in passato non avremmo mai accettato.
Quando Emanuela compì i 18 anni le regalammo un nuovo motorino pagando, inoltre, la festa che diede il giorno successivo con tutti i suoi amici in un noto locale romano.

ilnarratoreilluso@yahoo.com

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