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Racconti Erotici Etero

I giochi di Laura

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

 

 

La visione di quei filmati, trovati per caso, del passato di Laura mi ha lasciato una sensazione strana, sconosciuta.

In quei video la vedevo dare se stessa e sfogare tutta la sua sensualità con uno sconosciuto. Sono rimasto stupito dal fatto di non provare sentimenti di gelosia o rabbia  Ho sentito, invece, nascere in me una grand’eccitazione. Sulle prime ho pensato che la parte razionale di me, sapendo che quelle immagini si riferivano ad un suo passato precedente la nostra relazione, ha vinto la parte animale aiutandomi a vedere in quelle immagini un semplice spettacolo molto eccitante e a reagire di conseguenza come se l’attrice principale non fosse la mia donna attuale ma una sconosciuta. Poi mi sono ricordato di quelle occasioni in cui per gioco Laura cercava di farmi ingelosire, magari facendomi notare la biancheria molto seducente che indossava sotto l’abito serio da lavoro oppure quando mi annunciava un suo ritardo adducendo motivazioni misteriose raccontandomi poi che ci avevano provato con lei, ebbene in tutte quelle occasioni provavo più che gelosia una forma diversa dal solito ma molto piacevole d’eccitazione. Ho ripensato alla sua reazione alla vista di quei filmati e al modo in cui ha cercato il sesso subito dopo. L’avevo già vista in quello stato dopo che, magari ad una cena di lavoro, era stata corteggiata anche pesantemente. Lei arrivava a casa e sfogava su di me la sua eccitazione. In quelle occasioni scopava in modo più animale, senza freni, preferiva stare sopra di me in modo da poter dettare lei il ritmo. La trovavo subito molto eccitata e raggiungeva l’orgasmo molto in fretta e di solito ne aveva più di uno.
Di questo ne ho parlato con lei una sera e lei ha confermato le mie impressioni. Ha ammesso di trovare molto eccitante essere desiderata e corteggiata con chiare intenzioni da un uomo. Le piace arrivare da me annunciarmi che è stata oggetto d’attenzioni, eccitarmi e quindi sfogare quella voglia di sesso che è nata dentro di lei. Era molto felice del fatto che io mi fossi eccitato senza provare gelosia di fronte a quei filmati. Parliamo ancora un po’ quindi lei mi propone:

– Senti, perché non iniziamo un gioco su queste basi, io vorrei farmi vedere da te mentre seduco, se ci riesco, un altro uomo. Vorrei farti vedere come mi muovo davanti a lui, come accavallo le gambe, come mi sistemo i capelli o come gli sorrido mentre lo seduco e gli faccio venire voglia di scoparmi. Poi vorrei sfogarmi su di te e farti tutto quello che in quei momenti pensavo di fare a lui. Magari, poi ci scambiamo i ruoli e un’altra volta sarai tu a fare e io starò a guardare…. Che ne dici?

“ Tu sei fuori!” penso, ma capisco che devo stare al suo gioco. Qualcosa mi dice che se anche dicessi di no, lei lo farebbe lo stesso.

Studiamo un piano, Laura accenna ad un suo ex compagno di studi, ora collega, che da sempre ha un debole per lei, non manca mai di farle un complimento e da tempo aspetta che lei accetti un suo invito ad uscire una sera. Oltre al resto, dice lei, non è neanche tanto male come uomo.

Il piano prende forma quando Laura da un appuntamento, dopo cena, alla vittima in un locale molto frequentato della città.
Come d’accordo io mi trovo già li, non conosco la fisionomia dell’uomo, anche se lei me lo ha descritto bene. Sto osservando gli avventori cercando fra di loro qualcuno che corrisponda alla descrizione quando vedo entrare Laura. Indossa una giacca leggera sopra un abito scuro, discretamente corto e leggermente aderente, che sottolinea delicatamente il suo corpo ad ogni movimento. Calze nere molto leggere e scarpe con il tacco molto alto mettono in risalto le gambe dai polpacci sottili e slanciati. Ha scelto un trucco che sottolinea le labbra prima degli occhi azzurri.
Si muove con naturalezza ma decisa verso un uomo seduto al banco a tre sgabelli da me. Lo saluta con un gran sorriso e si siede sullo sgabello libero dal lato opposto a me, in modo che lui mi dia le spalle mentre lei rimane in piena vista. Causa l’altezza del sedile, nell’accomodarsi, il vestito di Laura sale scoprendole parecchio le gambe. Lei, però, non si preoccupa di porre rimedio e rimane con un piede appoggiato a terra mantenendo la gamba quasi distesa e il vestito che copre per poco la fascia delle autoreggenti. In quella posizione le gambe sono leggermente dischiuse e rivolte verso l’uomo che continua a lanciare fugaci occhiate verso il basso. Lei ordina da bere, come da precedenti accordi mi lancia solo brevi sguardi per capire dalla mia espressione fin dove può spingersi e per trarre piacere ed eccitazione dal fatto che io la sto osservando.
Sono al secondo bicchiere e al terzo posacenere, lei continua a parlare e a sorridere al tipo con sempre maggiore confidenza. Cerco di non osservare la scena con troppa insistenza, anche per non farmi notare. Penso:

– Se non si muove qualcosa la faccenda sta diventando noiosa.-

Laura intuisce e da una mossa alla situazione togliendosi la giacca con un movimento studiato che la porta a spingere in avanti il seno, il quale chiaramente libero da ogni costrizione, disegna due stupendi capezzoli eretti sulla seta dell’abito. Nel farlo sculetta leggermente sul sedile facendo salire ancora un po’ la gonna, ora le autoreggenti sono chiaramente visibili. Prende il bicchiere e beve guardando fisso negli occhi dell’uomo. Posa il bicchiere mentre lentamente fa scorrere la punta della lingua sulle labbra per raccogliere una goccia del drink. Si sporge leggermente verso di lui e gli parla lentamente, immagino la sua voce che sta diventando sempre più calda e sensuale. Si aggiusta i capelli mentre gli regala un sorriso caldo e sensuale. La sua mano scivola sul ventre facendo aderire il vestito al seno, percorre la lunghezza della coscia destra e da questa passa sul ginocchio dell’uomo che al suo contatto ha un sussulto. Lei apre leggermente le gambe mentre si china a riprendere il bicchiere sul bancone, nel farlo porta i suoi capelli a contatto del viso di lui, dandogli modo di respirare il loro profumo. Quando rialza la testa le loro labbra sono a pochi centimetri, lei rimane ferma mentre lo guarda con evidente intenzione ma quando lui fa la mossa di avvicinarsi lei si ritrae.
Appoggia leggermente la labbra al bicchiere, fissando l’uomo intensamente, quando è sicura che lo sguardo di lui è fisso sul bicchiere fa scorrere la punta della lingua sul bordo. Poi dischiude leggermente e molto lentamente le labbra per bere un piccolo sorso. Posando il bicchiere gli dice qualcosa. Lui allora, leggermente titubante, allunga una mano sul ginocchio di Laura.
La mia presenza non passa inosservata, una brunetta discretamente carina si avvicina a me e cerca di attaccare discorso. Nel farlo si interpone fra me e i due che stavo osservando. Cerco di essere gentile nel frattempo però tento di conquistare una piccola finestra su Laura e il suo amico.
Quando ci riesco vedo che la mano di lui è giunta sino a metà coscia e ne sta accarezzando l’interno. Il viso di Laura ha un colorito più rosato, noto che i suoi occhi sono spalancati, si sta chiaramente eccitando. Quando vedo che lei chiede il conto capisco che è il segnale convenuto. Devo uscire dal locale e attenderla in macchina. Secondo il programma lei dovrebbe scaricare il tipo con una scusa ed uscire.
Pago il mio conto e saluto in fretta la mia nuova amica, la quale con grande acutezza si volta ad osservare Laura e l’altro poi si rivolge a me lanciandomi un sorriso enigmatico. Sono convito che abbia capito il nostro gioco. Laura mi fissa negli occhi prima di riportare lo sguardo sul suo amico, credo che si attenga alle regole del gioco ma qualcosa mi dice che vuole spingersi oltre. I suoi occhi non mentono!

Mi ritrovo così nel posteggio in attesa, lei arriva dopo una decina di minuti e due sigarette che ho fumato nell’attesa. Quando apre la portiera comincio a sentire una vaga eccitazione crescere dentro di me. Prima di salire, lei solleva la gonna dell’abito sino agli slip neri, forse per farmi notare che li ha ancora indosso e rassicurarmi, ma la chiazza umida al centro mostra anche altro. Il suo gesto provoca in me una fitta nella zona genitale. Si accomoda e noto che il rossetto è leggermente sbavato e mentre le fisso le labbra sento come una pressione all’interno del mio stomaco. Lei si appoggia su un fianco e senza dire una parola inizia a slacciarmi i calzoni. Tira fuori il mio pene e gli si tuffa addosso ingoiandolo.
Vorrei protestare, dirle che siamo in un luogo pubblico e che ci possono vedere, poi ho come un’intuizione….lei vuole proprio questo. Vuole essere vista del tipo che era con lei nel locale, il quale molto probabilmente è uscito dietro di lei. L’esibizionismo di Laura mi eccita ulteriormente, appoggio una mano sulla sua nuca e la invito ad ingoiarlo a fondo. Sono troppo eccitato e vengo immediatamente. Lei beve tutto, gli da ancora due leccatine poi lo ripone al suo posto. Si rimette seduta e mi dice semplicemente:

– Andiamo a casa!-

Metto in moto, inserisco la marcia e vado. Non mi guardo attorno per vedere se qualcuno ha assistito alla scena, non mi interessa. Sono attratto dalle gambe di Laura completamente scoperte, mentre guido verso casa allungo una mano verso la coscia, lei le apre ancora di più. Gioco un po’ con l’elastico delle calze poi avvicino la mano alla sua vagina. Mentre sento quanto è calda e umida lei geme.

– Sei fradicia! –

– Sì! – si limita a rispondere lei sottovoce

Separo le labbra della vagina e le spingo un dito dentro, lei inarca la schiena e spinge il pube verso la mia mano gemendo.

– Mi piaci! – confesso – Mi piaci così eccitata! –

Sento i suoi umori sulle dita, sulla mano, mentre lei geme come se la stessi prendendo.

– Sei così eccitata solo per un gioco? – le domando.

Lei sorride maliziosa e punta i suoi occhi sui miei:

– Solo un gioco… lo vuoi davvero sapere?

Sorrido alla sua provocazione ed al suo protrarre il gioco ma lei si fa seria:

– Pensi che mi sia fermata li?

– … e dove saresti arrivata in meno di dieci minuti?

Lei non risponde ma accende la luce della plafoniera e divarica le gambe.

– Guarda! – dice indicando l’interno della coscia destra

Sulla calza, poco sotto l’elastico, una macchia estesa e scura indica una zona umida.
Il mio silenzio l’invita a proseguire.

– Questo è sperma, il suo seme che mi ha schizzato addosso quando lo ha tirato fuori per godere… – la sua voce è calda con un tono di sfida, poi aggiunge in modo quasi innocente: – Ne ho anche un po’ sul pancino!

Rimango in silenzio per qualche minuto concentrato sulla strada, poi all’improvviso le domando:

– Sei venuta?

– No, non ci sono riuscita, troppo poco tempo!

Altro silenzio.
Cercando di non farmi notare spio il suo viso e mi accorgo che sorride maliziosa.

– Ti sei fatta davvero scopare?

– Tu cosa pensi?

– Lo chiedo a te?

– Non è importante ciò che è successo ma ciò che credi tu sia successo.

Per il resto del tragitto verso casa lei rimane silenziosa, risponde evasiva alle mie poche domande con gli occhi fissi su di un ipotetico orizzonte al di là del finestrino. Non si è ricomposta, l’abito le lascia completamente scoperte le gambe sino al pube e quella vista continua a mantenere viva la mia eccitazione.
Dovrei essere sazio del piacere che mi ha donato nel posteggio, ma la situazione che si è creata, il dubbio che lei sia arrivata a farsi penetrare da un altro uomo prima, le sue parole, la fortissima eccitazione che ho colto in lei e l’odore di sesso che permea l’abitacolo, continuano ad eccitarmi.

Giunti finalmente a casa mi dirigo verso il soggiorno lasciandole libero il bagno, immagino voglia farsi una doccia prima di andare a letto.

Laura, però, mi raggiunge.
In completo silenzio, dinanzi a me, inizia a spogliarsi lentamente, senza particolare enfasi ma allo stesso tempo in modo sensuale.
Rimane con solo le calze e le scarpe mentre s’inginocchia dinanzi a me e porta le mani sulla mia cintura slacciandola.

– Ho voglia di godere! – sussurra.

Sono eccitato da prima e le sue mani che armeggiano sui calzoni, i suoi occhi, il suo corpo nudo dinanzi a me, stimolano una erezione completa.

– Anche tu mi vuoi! – mormora soddisfatta lei.

Rinuncia a prenderlo in bocca e sale su di me, si posiziona e dolcemente cala facendosi penetrare completamente.
Mentre inarca la schiena gemendo noto quanto sia aperta e bagnata. Si muove lenta contraendosi e strusciando il pube contro di me ma quasi non la sento.

– Immagina… – mi sussurra mentre preme il seno sul mio viso.

Geme quando le bacio un capezzolo per poi tornare con la schiena eretta.

– Immagina che ti stai muovendo dove poco fa si muoveva il cazzo di un altro!

Ho uno spasmo che si trasmette al mio sesso e lei lo percepisce.

– Ti eccita questo pensiero, vero?

Lei sorride, non attende la mia risposta, si muove lenta tenendomi tutto dentro.

– Lo senti come sono ancora aperta?

Dopo queste parole si solleva sino a farlo uscire e arretra posandosi sulle mie ginocchia. Afferra il mio sesso e dolcemente scorre la mano lungo l’asta.

– Guarda come sono bagnata dentro! – mi fa notare.

La sua mano, scorrendo, raccogli i suoi stessi umori che la imbrattano completamente.
Allungo una mano verso le labbra divaricate della vagina e la penetro con due dita.

– Sì! – geme lei – Senti come sono ancora aperta!

– Laura… – tento d’iniziare una frase ma lei si riposiziona sul mio sesso e se lo guida dentro. Cala con decisione e geme quando lo sente puntare sul collo dell’utero.

– Mi piace sentirti dentro, mi piace come mi apri… il suo non lo sentivo così.

– Laura… – tento ancora.

– Sì, mi sono fatta scopare da lui. Nel bagno degli uomini, seduta sul lavandino, ho aperto le gambe, scostato le mutandine e l’ho preso dentro!

Dice lei tutto d’un fiato.

– Ora ho te dentro!

Inizia a muoversi in modo sempre più intenso, si contrae e si struscia contro di me, vuole godere.

– Non è durato molto, lui è venuto quasi subito, ho goduto nel farmi aprire da lui ma non sono venuta.

La sua voce è sempre più roca e fatica a parlare.

– Quando ho capito che stava per venire ho sperato mi venisse dentro ma lui è uscito e ….

Laura non termina la frase.
La sento contrarsi nell’orgasmo, trattiene il respiro e geme.

– Dammi il tuo seme!

Mentre ancora gode inizia a salire e scendere su me, scorrendo tutta l’asta.

– Riempimi, voglio il tuo seme dentro!

Si muove bene, mi ha eccitato.
La mente è persa in mille domande ma non posso resisterle e lascio esplodere il mio orgasmo.

Appena spingo in alto il bacino le scende e rimane immobile, si lascia riempire tenendomi tutto dentro di sé.
L’espressione del suo viso è di puro piacere mentre crolla su di me.
Rimane immobile, tenendomi dentro.
Si rialza solo dopo un tempo di cui non ho coscienza, il mio sesso è oramai completamente rilassato

– Grazie… – sussurra lei mentre si allontana da me.

 

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