Skip to main content
Racconti Erotici Etero

il mio primo e unico tradimento

By 19 Luglio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, sono Francesca per gli amici Franci e ho 37 anni, sono una donna normale, con un fisico normale, con due figli e sono sempre stata una donna che sa stare al suo posto, con sani principi religiosi e matrimoniali.
Per questo motivo quando ripenso a quello che mi &egrave successo l’altro giorno in casa mia, mi sembra un sogno: qualcosa che non mi riconosco, ma che &egrave accaduto.
Sono in Casa e come tutti i giorni faccio le mie pulizie, vestita con una tuta, pulisco i miei vetri quando sento suonare alla porta.
Infastidita per l’interruzione dei miei lavori vado a vedere chi scoccia, guardo dallo spioncino e vedo un ragazzo con una leggera barba sul viso, attraente a prima vista e secondo me sulla trentina, vestito con jeans e camicia che scivola sopra gli stessi
Non lo conosco: ci penso un attimo, poi socchiudo la porta e gli chiedo cosa vuole, lui con una voce sensualissima, mi dice che sta cercando di tirare su due soldi, che gli servono per partire per lidi lontani e che &egrave disposto a fare tutto pur di rimediarli.
Mi fa tenerezza, guardo i suoi occhi sognanti mentre parla, non voglio umiliarlo dandogli qualche spiccio, allora gli dico che ci sarebbe da lavare i vetri, che io ho paura di salire sulle scale e lui potrebbe aiutarmi.
Lo vedo illuminarsi e dire che &egrave quello che cerca e così apro la porta al mio destino.
Lo faccio entrare, scambiamo due chiacchiere di presentazione, giusto per rilassarmi un po’ e parlando mi rendo conto che quel ragazzo mi stimola, stranamente per me, sento un eccitamento innaturale, sarà la situazione, il fatto che sono per la prima volta da sola con uno sconosciuto in casa, i tanti sogni erotici fatti.
Mi riprendo da quei pensieri e cerco di non fare vedere i miei turbamenti, prendo la scala, l’appoggio all’altezza di un altro vetro, ci salgo sopra per fargli vedere cosa voglio che faccia e nell’esempio mi muovo lavando un vetro in alto: facendo questo movimento mi si alza la tuta superiore facendo vedere dal basso l’inizio dei miei seni che sono liberi da ogni vincolo.
Sento le sue mani prendere i miei fianchi e lui che mi dice;
‘la tengo…non vorrei che mi cada’
Quelle mani sui miei fianchi, mi danno un brivido violentissimo, invece di scendere dalla scala, continuo a dimenare il sedere davanti alla sua faccia e a pulire i vetri.
Sento il tocco delle sue dita che tengono fermi i fianchi, poi lo sento salire su un gradino della scala, le sue mani si spostano sulla mia pelle esposta e cominciano a giocarci, io sono paralizzata da quella situazione, sento i miei slip bagnarsi e continuo a lavare i vetri.
Le sue mani salgono sotto la mia tuta e arrivano ai seni, cominciano a accarezzarli sempre con più decisione, sento il mio respiro diventare affannoso, irregolare; continuo a muovermi e a pulire i vetri come fossi da sola e questo tacito consenso &egrave il preludio al mio primo tradimento.
Lo sento scendere dallo scalino e tirarmi giù deciso sia la tuta che gli slip.
Chiudo gli occhi e immagino cosa vede, le mie gambe aperte in quella posizione di lavoro, salgono a incorniciare il mio sedere ancora sodo e passionale, la mia peluria ben curata, fa da difesa alla mia figa bagnata dal desiderio di quel momento, non ho il coraggio di muovermi…aspetto e spero che quello che succederà sia all’altezza dei miei pensieri erotici più intimi e nascosti.
Sento il suo respiro tra le mie gambe, poi sento il tocco della sua lingua che lecca le mie cosce e sale piano…
Abbasso le mani e mi appoggio alla scala e nello stesso tempo allargo le gambe al massimo per facilitare quella intrusione, sento la lingua entrare tra le mie labbra vaginali e cominciare a giocare con il mio clitoride e scorrere veloce su tutto il resto.
Mi vedo riflessa nel vetro e sono incredula, ma quello che sto provando per merito di quella lingua &egrave troppo bello, dimentico tutti i miei problemi di moglie e mi lascio andare a quel poco tempo solo mio.
I miei gemiti di piacere sotto quella scopata orale sono il via all’inevitabile, il ragazzo mi fa scendere dalla scala, mi fa mettere sopra il mio tavolo della sala e mi toglie la tuta, io protesto dicendo che voglio andare nel letto, che sopra un tavolo non l’ho mai fatto, lui mi fa un ghigno bramoso e mi dice;
– Io non sono la solita noia, vedra…’
Mi sento tremare a quella frase, mi arrendo e di nuovo aspetto.
Penso a mio marito che una volta alla settimana fa all’amore con me ormai come consuetudine e penso che &egrave un pezzo che non sono così eccitata.
Il ragazzo si toglie la camicia e si slaccia i calzoni levandoli, le mutande fanno la stessa fine e quando lo vedo nudo ho un sussulto di piacere, quello che vedo &egrave più di quello che mi aspettavo, un cazzo grosso e teso e anche discretamente lungo, comunque sicuramente più grosso e lungo di quello di mio marito.
Ma che stronza che sono, sono distesa su un tavolo a gambe aperte, a disposizione di quello sconosciuto e invece di vergognarmi per quello che sto facendo, sono lì a valutare la differenza dei due cazzi. questo pensiero viene interrotto dal cazzo del ragazzo che mi entra dentro deciso.
Guardo la scena alzando la testa e vedo le sue mani sui miei fianchi e lui che adesso mi guarda fiero e che comincia a scoparmi .
Sento i miei mugolii di piacere a quella deflorazione agognata, la mia figa &egrave sotto pressione per quelle nuove misure, ma presto si abitua e comincio a seguire i colpi che ricevo dentro di me.
Sento il ragazzo dirmi delle frasi volgari, ma non mi interessa, può dire quello che vuole, l’importante &egrave che non smetta di scoparmi, con i muscoli vaginali lo stringo e mi muovo attorno a lui .
Il mio corpo sbatte contro il legno e le mie natiche sfregano la ruvida parete diventando rosse, ma non importa, sento che godo come non credevo possibile e quando lui mi dice;
‘Dai troia. godi… dai godi, che &egrave solo l’inizio ‘
Io urlando scarico tutte le mie voglie su quel cazzo.
Lui imperterrito mi alza le gambe e se le mette sopra le spalle, mi attira a se e mi penetra ancora di più in quella nuova posizione, sento le sue palle sbattere contro il mio inguine quando si spinge fino in fondo; all’inizio sento il bruciore di quelle stoccate, poi, ancora una volta la mia figa si adegua e mi ributto in quel turbinio di sensazioni.
Tengo gli occhi aperti, voglio ricordarmi tutto di quella mattinata, sono ormai 15 minuti che mi scopa e ancora non da segnali di cedimento, nel frattempo io sono venuta altre due volte: sento le pareti della figa bruciarmi dai colpi ricevuti, gli dico che se vuole può venirmi dentro, che sono protetta, lui sorride e mi fa scendere dal tavolo, gli guardo il cazzo teso e adesso rosaceo,poi, sento la spinta delle sue mani sulle mie spalle che mi obbligano a abbassarmi.
Mi trovo con il cazzo davanti alla mia bocca e inevitabilmente la apro e comincio a succhiaglielo, per prenderlo tutto dentro devo fare uno sforzo notevole, ma ho esperienza e mi piace fare i pompini, comincio a leccargli la cappella e a stringergli l’asta mentre con le dita gli tocco i peli e le palle, sento i suoi gemiti riempirmi di orgoglio, se devo farlo, almeno che sia ben fatto.
Come una vera troia lo guardo negli occhi mentre vado avanti e indietro, vedo i muscoli delle sue gambe tesi e sodi, sono lì che aspetto il suo liquido riempirmi e invece lui mi prende i capelli e mi obbliga ad alzarmi lasciando il mio trofeo libero ancora una volta, sento la sua voce che mi dice;
‘Ho voglia di venirti come piace a me,voltati’
Capisco cosa vuole, non &egrave la prima volta che lo faccio e piace anche a me prenderlo nel culo, ma lui ha un cazzo veramente notevole, gli dico di aspettare, vado in bagno e torno con dell’olio di vaselina, gli dico di usarla per prepararmi e girandomi appoggio le mani sul tavolo, allargo le gambe e innalzo le mie natiche verso il suo viso e girando la testa lo guardo.
Lui apre il tappo si versa sulle dita l’olio e mi allarga le natiche poi sento un leggero bruciore a ll’intrusione di un dito nel mio piccolo foro, subito dopo sento che le dita diventano due e allora chiudo gli occhi e ancora una volta aspetto.
Quello che sento spingere dentro il mio sedere non sono più piccole dita ma una protuberanza che mi sta facendo mancare il respiro, sento i miei gemiti di dolore misti al piacere, stringo forte le mani sul tavolo per non cedere a quell’assalto e poi sento che le mie pareti si sono aperte ancora una volta accogliendo il ragazzo e tenendolo dentro come piace a lui e come non avrei mai pensato di fare con un altro uomo che non fosse mio marito.
Comincio a essere sconquassata dalle penetrazioni decise del ragazzo, lo sento uscire fino alla cappella e poi spingerlo fino al massimo delle mie possibilità di ricevimento.
Le sue mani mi tengono i fianchi e le sue parole ancora una volta sono volgari e passionali.
Lo sento aumentare io ritmo e scoparmi il culo come una figa, adesso scivola bene, l’olio ha fatto il suo effetto e lo sento urlare mentre mi riempie del suo sperma. io a mia volta spingo il mio bacino per accoglierlo tutto e urlo con lui il mio godimento.
Attimi infiniti e spasmodici che tengono uniti i nostri corpi.
sento il suo sudore unirsi al mio come i nostri umori, i nervi tesi delle braccia mi fanno male, molto più male che quel cazzo nel culo, gli dico di uscire da me e di farmi riposare, sento il suo respiro ansimante vicino alle mie orecchie, lo immagino supino sulla mia schiena, poi sento che la tensione del suo cazzo si affievolisce e piano lo sento uscire.
Lo vedo avviarsi in bagno,sento lo scroscio dell’acqua e dopo 2 minuti lo vedo tornare.
Incredibilmente esce con il cazzo ancora duro e teso, io mi sono appena ripresa da quella scopata totale che lui si sdraia sul mio divano e mi dice;
– vieni qui,mettiti sopra di me e scopati da sola’
Io come un automa mi sposto e vado all’altezza del suo uccello poi mi piego e mi lascio impalare da quello stupendo ragazzo.
Sento di nuovo il calore riempirmi la figa e di nuovo comincio a dimenare il culo sulle sue palle, questa volta lui si mette le mani dietro la testa e mi dice;
‘Devi scoparti da sola, voglio guardarti mentre godi.
lo non mi faccio pregare, &egrave tutta la mattina che mi comporto come una puttana e non me ne frega niente.
Spingo tutto il peso del mio corpo su quel cazzo e mi lascio andare, le fitte che ricevo sono paradisiache, subito godo, mi fermo solo un attimo per riprendermi da quella sensazione violenta e poi ricomincio a andare su &egrave giù.
Altri orgasmi seguono il primo, lui imperterrito sposta le mani sulle mie tette e nel momento dell’orgasmo mi stringe forte i capezzoli: il dolore si unisce ai nuovi orgasmi e infine esausta mi abbandono sul suo corpo.
Lui mi esce dalla figa e mi dice;
‘adesso sta di nuovo a me godere’
Mi mette il cazzo di nuovo all,altezza del mio piccolo e stretto culo e mi dice;
‘scopati come hai fatto fino ad adesso’
Non ho più forze, mi lascio andare piano per non farmi troppo male e mi inculo da sola, lui mi prende le spalle e mi spinge deciso in giù, sento le mie pareti anali spaccate in due da quella posizione, comincio a muovermi sperando di farlo venire in fretta, sento i miei glutei appoggiarsi alle sue palle e alle sue gambe, poi sento che di nuovo mi espelle dello sperma e questa volta lo sento anche scivolare giù tra il mio piccolo solco e le mie gambe, esausta e distrutta da quell’ atto di possessione totale, mi abbandono sul suo corpo e rimaniamo fermi ad accarezzarci per lunghi secondi.
Ci rivestiamo, &egrave ora di pranzo e mio marito sta per tornare, prendo 20 euro e gli e li porgo ringraziandolo del servizio fatto, lui ancora una volta mi sorride, mi da un bacio sulla bocca e mi dice,
– Dovere…
Lo vedo uscire e ancora oggi a due giorni di distanza, sento il mio desiderio bruciare…come il mio sedere…

Per commenti o richieste
fantasypervoi@libero.it

Leave a Reply