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Racconti Erotici Etero

Incanto di natura

By 22 Agosto 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ un giorno strano..sento che qualcosa trasformerà questo semplice appuntamento in qualcosa di incredibile. Pensare che in questa settimana di agosto sono rimasto solo, tutti sono partiti per le ferie e io sono rimasto in città…Il cielo &egrave azzurro, l’aria non &egrave particolarmente afosa. Io stravedo per Sara con i suoi occhi azzurri, e quelle curve sensuali che scivolano con un ondeggiare spontaneo, mi piacciono i suoi vestiti rossi e sottili…il suo essere naturale. Oggi dobbiamo andare al Parco del C. a controllare lo stato di alcune piante per comprendere il livello di inquinamento. Lo so che &egrave una mia collega e forse non dovrei nemmeno pensarla per cose non lavorative, ma l’istinto &egrave istinto.
Prendo la macchina, sono un po’ in ritardo ma alla fine le strade sono deserte arriverò in tempo.
E vado all’entrata del parco, un leggero vento muove le foglie e…eccola lì Sara che mi aspetta con la sua magliettina attillata e una gonna corta e generosa. Io sono vestito al solito con una camicia con le maniche piegate, e dei bermuda ottimi per questo caldo. Ci salutiamo un attimo, e mentre parliamo noto la sua spigliatezza e la sua allegria forse per via della giornata solare e soave. Entriamo subito nel parco e i nostri discorsi si spostano dai problemi che stanno procurando l’uso di alcune paraffine nell’industria, e poi intanto guardo come tocca le piante e delicatamente le fotografa con la sua attenzione prima di reciderle. I suoi occhi sono pieni di meraviglia, quegli enormi occhi blu che non chiedono nulla, che sono semplici e parlano con una lingua universale, bambina. L’incanto che trasmette la natura a noi che cerchiamo di proteggerla, &egrave un incanto unico. Nella natura tutto accade, tutto si verifica con un movimento armonioso e aggraziato che nessun essere umano &egrave più in grado di vivere. Anche i predatori quando prendono, e possediono la loro preda il loro istinto &egrave così puro, così incondizionato, che non &egrave aggressivo ma necessario.
Di improvviso davanti a noi accade una scena sconvolgente: un uomo di colore nudo si scopa in maniera selvaggia la sua ragazza ancora semivestita. La ragazza deve essere una di quelle figlie di papà che fanno le alternative e frequentano concerti reggae mascherandosi da crocerossine per accorrere ai numerosi cazzi neri. Lo si vede dalla sua borsa buttata per terra con le numerose sigarette, dai suoi vesti freaks, e dalla macchina che in qualche maniera &egrave entrata illegalmente nel parco e all’interno della quale suona una musica di un Dj pseudo Marlyiano. I movimenti ondulatori e sensuali dell’uomo mentre prende la donna eccitano Sara. I miei occhi e i suoi occhi si incrociano e non diciamo nulla. Lei &egrave come ipnotizzata dalla scena, e io ne approfitto per darle un bacio sul collo che la fa vibrare come una corda accesa. Le mie mani scivolano sul suo corpo, e lei ne gode fino dentro. Quelle mani amiche pronte a proteggerla ora la sciolgono, e lei presa da quell’istinto che sposta i pianeti…appoggia la sua mano sul mio petto. Si gira e ci baciamo appassionatamente. Il mio cazzo palpita, la sua gonna si alza. Le tocco con le dita la sua figa bagnata e calda…la mia lingua vortica attorno alle sue labbra, e scivola fino a raggiungere il seno…e ci ritroviamo a fare sesso qui in mezzo a queste piante vive.

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