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Strana avventura di chat

By 13 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto comincia in una serata autunnale: sono fuori città per lavoro per qualche giorno, tempo da schifo e me ne resto in albergo. Dopo cena mi metto a chattare, cosa che non faccio mai perché a casa con la famiglia non &egrave pensabile.
Clicco un nick interessante e cominciamo a parlare: dopo un’oretta circa mi rendo conto, al pari del mio interlocutore, di star chattando con un uomo (avevamo due nick neutri, per cui era facile confondersi). La conversazione però &egrave gradevole, a tratti spiritosa, per cui continuiamo fino alla fine
trattando per sommi capi anche della nostra vita privata.
A fine serata i saluti di rito: il mio interlocutore però mi chiede se mi va di sentirci la sera successiva ché si &egrave trovato bene ecc…
Francamente non mi va di passare un’altra serata a chattare con un uomo ma lascio la porta aperta: se non troverò di meglio da fare mi connetterò l’indomani.
E così faccio: riprendiamo a parlare amabilmente ma ad un certo punto della serata lui sposta l’attenzione su un argomento strano: sua moglie.
Io lo ascolto e cerco di capire dove vuole arrivare anche se l’istinto mi dice che si sta per profilare qualcosa d’interessante: sono una coppia sulla quarantina, come me, persone di cultura, molto uniti, reciprocamente fedeli, bimbi ormai grandi, evidentemente tentati da una nuova esperienza.
Ci aggiungiamo a messenger e nelle mie rare serate libere ci sentiamo: lui sta coinvolgendo la moglie in questo gioco cui lei &egrave molto restia, benché a livello teorico molto intrigata.
Si capisce però che la lavora ai fianchi perché una sera decide di rompere gli indugi: mi chiede senza mezzi termini se mi va l’idea di scoparmi sua moglie con lui presente.
Mi va.
Mi detta le condizioni: ci vederemo in un albergo di una grande città a metà strada. Porterò a cena sua moglie per conoscerla con lui presente. Lui sarà sempre presente. La cosa si può interrompere da entrambe le parti in qualsiasi momento. Lei non &egrave ancora così decisa…Se le cose andranno bene si proseguirà in albergo: prenoterà nello stesso albergo. Non vuole un bull ma un uomo che sappia interpretare con discrezione i gusti suoi e della moglie.
Mi sta bene: non mi sento bull ed &egrave la situazione in quanto tale ad intrigarmi.
Detto le mie condizioni: lui sarà sempre presente ma rimarrà in silenzio. A cena si siederà ad un tavolino accanto al nostro e ascolterà passivamente i discorsi guardandomi corteggiare, senza interferire, sua moglie. Dopo cena, se le cose vanno per il verso giusto, si proseguirà nella mia camera. Lui se ne starà zitto a guardare e non potrà partecipare in alcun modo.
Ovviamente la serata potrà essere interrotta, se non sono convinti, in qualsiasi momento.
Ci deve pensare.
Mi dirà che &egrave d’accordo in capo a qualche giorno.

Arriva il giorno dell’incontro.
Ci conosciamo nella hall dell’albergo alle 19 per prendere un aperitivo prima di uscire.
Sono l’unica coppia presente per cui vado a botta sicura: un disastro.
Mai vista gente così rigida e impettita.
Lei non sarebbe una brutta donna se non fosse vestita per una soireé di un circolo di anziani a Montecarlo. Ed &egrave truccata anche peggio: &egrave evidente che ha cercato di essere vistosa ma &egrave tutto sbagliato; anche perch&egrave io sono in jeans e scarpe da ginnastica…
Ma si prosegue.
Il ristorante l’ho scelto io che conosco la città e ho prenotato due tavoli vicini.
Lei &egrave forse la peggior conversatrice in cui mi sia imbattuto: &egrave impacciata, evita gli sguardi diretti o abbassa gli occhi quando la guardo. Tortura il tovagliolo con la forchetta ed &egrave totalmente a disagio.
Lui al tavolino accanto &egrave imperscrutabile ascolta e guarda altrove.
Ad un certo punto ho quasi la voglia di interrompere la serata e tornare da solo in albergo.
Ma tant’&egrave finiamo la cena.
Pian piano il vino però inizia a fare effetto: lei accenna addirittura due risate.
Io le prendo la mano: non la tira indietro.
Comincia a guardarmi negli occhi.
Donna affascinante a suo modo, potrebbe essere la mia prof. di matematica del liceo ma ha decisamente un bel paio di tette che ora, ormai a suo agio, non si cura di nascondere.
Chiedo il conto che arriva: lui, molto signorilmente, lo sottrae da nostro tavolo e va a pagare.
Approfitto per spostarmi verso di lei che sta al gioco.
La bacio dall’altra parte del tavolo.
Lei ricambia.
Bel bacio.
Non so se lui vede.
Si esce e si prende un taxi: lui davanti, noi due dietro.
Le metto la mano sul ginocchio. Lei me la stringe.
Risalgo verso l’interno della coscia. Lei lascia fare.
Il gioco &egrave cominciato. Sposto con decisione la mano tra le sue gambe.
Me la trattiene: ma a me sembra più un pro forma.
La forzo e lei sposta la sua mano: allarga impercettibilmente le gambe.
Perfetto.

Si sale in camera mia: lei &egrave brilla ed eccitatissima.
Lui non si capisce.
Lascio aperta la porta del bagno con la luce accesa e spengo le altre luci.
Lui si accomoda sulla poltroncina.
Io e lei in piedi alla finestra: ci baciamo. Piace molto baciare alla signora e del resto bacia benissimo.
Non ho nessuna fretta, sono a mio agio e anche lei.
Inizio a frugarla per bene sotto il vestito: reagisce perfettamente.
Le scosto gli slip: &egrave un lago.
La faccio sdraiare sul letto e inaspettatamente irrompe il marito: – Per me basta così ‘ dice.
Io resto sorpreso almeno quanto la moglie.
Attimo di silenzio: mi alzo e mi ricompongo.
Lei visibilmente contrariata. Lui mi chiede se posso lasciarli un attimo da soli.
Non c’&egrave problema. Esco sul pianerottolo.
Discutono una decina di minuti.
Lui esce sbattendo la porta e mi passa davanti senza nemmeno guardarmi.
Lei riapre la porta e mi fa entrare: credo stia per piangere.
La abbraccio.
E’ stato lui a convincermi ‘ mi dice. – Io non volevo. Ma adesso che sono qui voglio andare fino in fondo –
Ne sei convinta – chiedo ? –
Sicura. Costi quello che costi –

La bacio. Le sfilo il vestito e la porto sul letto: in un attimo sono dentro di lei.
Lei &egrave fuoco: oltre ogni aspettativa.
Calda e insospettabilmente disinibita.
Le piacciono le maniere decise ed anche questa &egrave una bellissima sorpresa: io non mi faccio supplicare.
La mordo, le tiro i capelli, le massacro le tette.
Capisce che sono eccitatissimo: – Ti voglio bere ‘ mi dice, e senza nemmeno darmi il tempo di rispondere mi ritrovo dentro la sua bocca che mi fa venire.
Tantissimo.
Restiamo abbracciati sul letto come due amanti: ha fatto bene ad uscire il marito penso tra me e me.
Si stringe a me e forse ci addormentiamo pure qualche momento.
Poi riprendiamo a baciarci con foga: tutto molto chiaro.
Ho le istruzioni per l’uso e la sua assoluta complicità.
Assoluta padronanza di lei e totale disponibilità da parte sua.
Abbiamo continuato fino alle 5 di mattina senza un attimo di pausa finché lei mi ha detto: – Adesso voglio che mi vieni dentro -.
Così &egrave stato con un orgasmo che ha travolto entrambi lasciandoci sfiniti uno tra le braccia dell’altro.
Una cosa molto diversa dall’incontro che avevo immaginato.
Siamo rimasti così in un dormiveglia che sarà durato fino alle 8 del mattino.
Poi lei si &egrave alzata e rivestita.
&egrave venuta a darmi ancora un lungo bacio e mi ha detto: – Grazie –
io mi sono voltato dalla sua parte del letto per sentirne ancora l’odore e mi sono addormentato.
L’indomani non c’erano saluti da fare. Ho fatto le mie valige e sono ripartito.

Dopo una settimana circa ho ricevuto una mail dal marito: si scusava per la sua maleducazione.
Mi raccontava che dopo aver girovagato un po’ era andato nella sua stanza, confinante con la mia, ed aveva usato il fondo del bicchiere per sentire me e sua moglie fare sesso.
Suppongo, ma &egrave una mia illazione, che si sia masturbato fino all’alba.
Mi aveva infine ringraziato dicendomi che gli avevo regalato una delle notti più belle della sua vita.

Questa &egrave stata la mia avventura senza aggiunte o limature: proprio come l’ho raccontata.
Non essendo uno scrittore professionista accetto critiche, suggerimenti, commenti…
argonauta13@hotmail.it

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