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Sugli scogli con due neri

By 12 Aprile 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo distesi, Daniele ed io, sulle rocce levigate di un piccolo scoglio e prendiamo il sole nudi.

Siamo arrivati fin qui con un gommone, ben lontani dalla spiaggia (che non è certo affollata, siamo già a Settembre) e non avendo visto arrivare nessuno nel giro di un’oretta, abbiamo pensato che avremmo potuto anche toglierci i costumi e gustare il calore del sole su quelle parti che il sole non lo vedono mai.
Devo dire che è una sensazione bellissima sentire i raggi del sole che ti arrivano sulla pelle e ti scaldano, è bello poter aprire le gambe senza il timore di apparire una puttana. Daniele è davanti a me , bocconi, e sta proprio guardando la mia figa aperta che si scalda al sole.
‘Ma non ti sei stufato di guardarla? L’avrai vista migliaia di volte!’ gli dico scherzando.
‘E’ vero, Carlotta, ma è sempre bella ed invitante! Specie adesso che è calda ed umida. Stai forse pensando a qualcosa di erotico?’
In effetti ha ragione, non sto pensando a niente in particolare ma il sole, il mare , l’aria salmastra’. insomma non so bene cosa, ma effettivamente mi sento il pube gonfio e desideroso di carezze.
Sarà per questo che la mia figa ha stillato qualche goccia di rugiada richiamando l’attenzione di Daniele.
Uffa, adesso che mi ci ha fatto pensare mi vengono certe voglie ! Muovo lentamente le mani, una sul seno , l’altra sul pube e comincio a massaggiarmi , occhi chiusi ed il pensiero che va’ vaga e’ l’eccitazione cresce.
‘Vuoi una mano? In senso fisico, dico ‘ mi fa Daniele.
‘No amore ‘ lasciami fare ‘ Mi pizzico e tiro un capezzolo che subito si inturgidisce, chiudo ed apro le cosce cercando di sfregare le labbra della figa. Ah’ è bello sentire la voglia crescere dentro di te, sentire il desiderio tipicamente femminile di essere ‘ come dire .. montata, riempita , sentirsi oggetto di una violenza dolce , sentire la forza del maschio che ti vuole penetrare ed al quale tu fai finta di opporti, col solo scopo di farti spalancare le cosce dalle sue mani forti, sentirle sulle chiappe mentre te le apre per affondare il suo duro pollice nel forellino posteriore !!

Daniele mi sussurra : ‘a cosa stai pensando, porcellina! Lo vedo sai come muovi le gambe ! Stai pensando al cazzo vero? Ora vorresti una bella mazza ‘ da leccare , ingoiare o per fartela piantare nella figa fino in fondo , vero? ‘
‘Oh , Daniele , mi leggi nel pensiero. E’ vero , sai bene che ogni tanto mi lascio prendere dalla fantasia e mi piacerebbe sentirmi un po’ puttana, a disposizione del maschio , forte , brutale , che ti prende senza chiedere , che ti monta davanti, di dietro , che ti riempie la gola col suo sperma caldo’.
‘Carlotta sei la mia amorevole puttana! ti conosco bene, adesso hai tanta tanta voglia di cazzo e ”. se vuoi puoi soddisfarla’
‘Certo con te! ma ora sto pensando ad un’avventura, a qualcosa di diverso , di nuovo ‘
‘Appunto, ti ho appena detto che potresti soddisfare la tua voglia ‘ perché ci sono due uomini di colore che ti stanno guardando e non vedo le loro mani, ma immagino dove possano essere’
‘Sul serio? Dove sono?’
‘Dietro di te, ad una ventina di metri; non possono vedere niente altro se non che siamo nudi. Perché non ti volti verso di loro, con noncuranza, ed offri anche a loro lo spettacolino che finora hai riservato a me?’
‘ Si , ma se poi non si limitassero a guardare e volessero passare a qualcosa di più concreto?’
‘Beh , non è a questo che stavi pensando? Sta solo a te decidere dove fermarti, farli guardare o incoraggiarli per farsi avanti ‘. ma a quel punto ‘ beh , puoi aspettarti di tutto : scopata, inculata, pompa . Io , come sai, desidero solo che tu provi piacere’
Daniele , come sempre quando la voglia mi prende, lascia che sia io a decidere se andare avanti o meno.
Con studiata lentezza mi volto nell’altro senso, con la testa verso Daniele e le gambe verso i due neri. Ora li vedo , anche se loro non sanno che li sto guardando ( indosso un paio di occhiali scuri).
Ho deciso, voglio divertirmi: ricomincio il giochino di prima , mi tiro con forza un capezzolo, mi massaggio il pube e contemporaneamente apro e chiudo le cosce . Dietro le lenti scure vedo i due che si scambiano uno sguardo e si alzano in piedi ( prima erano accovacciati) ; entrambi si impugnano il cazzo e lo scappellano mentre mi guardano. Sono troppo lontani perciò non riesco ad apprezzare le dimensioni ma mi ricordo bene le letture ed i films che ho visto assieme a Daniele ed immagino ( e spero) che abbiano due cazzi che sapranno farmi godere.
Come una gatta sorniona continuo i miei massaggi che si fanno un po’ più spinti: il dito medio diventa curioso e, abbandonato il clitoride cui si è dedicato con leggerezza, affonda con prepotenza nella figa fino a quando il palmo della mano si appoggia sul pube; comincio un leggero movimento rotatorio che mi fa bagnare copiosamente. Ora vorrei qualcosa di più duro e consistente ma non so come fare, non ho il coraggio di prendere l’iniziativa , ma vorrei che mi saltassero addosso e mi riempissero di cazzo , davanti, dietro, in bocca , oh ‘ si vorrei cazzo ‘ cazzo!
Intanto i due hanno preso ad avvicinarsi lentamente, sempre menandosi il cazzo. Con piacere li vedo avvicinarsi ed immagino che Daniele, dietro di me, abbia fatto loro un cenno facendo capire che la loro vicinanza sarebbe stata gradita.
Ora sono a poche metri da noi : gli occhi puntati in mezzo alle mie gambe, i miei che passano da un cazzo all’altro , sono entrambi dottissimi , almeno una ventina di centimetri. Ci sorridiamo senza parlare, mi vengono vicino e si inginocchiano , uno davanti alle mie cosce aperte, l’altro di lato, all’altezza della mia testa.
Emetto un sospiro mentre, estratto il medio dalla figa, me lo metto in bocca e lo succhio. Pare un segnale: il primo dei due mi mette la mani sulle ginocchia , mi spalanca completamente le cosce e tuffa il volto direttamente sulla figa. Sento subito la sua lingua calda e dura che va a raccogliere la rugiada che il mio fiore di carne ha copiosamente stillato fino ad ora. Il secondo, invece, mi toglie gli occhiali e mi offre il cazzo avvicinandolo alla bocca. Mi prende con decisione la testa e la spinge verso la sua cappella gonfia, paonazza ed umida del suo liquido. Mi fa piacere la sua ruvidezza ma non è assolutamente necessaria: apro leggermente la labbra e lascio che il cazzo si faccia strada nella mia bocca.
Il piacere cresce in modo incontrollabile: un uomo mi sta letteralmente mangiando la figa mentre un altro mi sta affondando il cazzo in gola. Cerco di controllare i conati , è talmente lungo che, se spingesse di più, andrebbe oltre le tonsille, Dio ‘. com’è duro , com’è prepotente; gli metto le mani sulle chiappe e lo attiro a me, voglio sentirmi soffocare.
‘Amore , sei bellissima’. con un cazzo enorme affondato in gola ed un negro possente che ti mangia la figa. Fatti scopare , voglio sentirti invocare il cazzo , voglio vederti inculata, voglio vederti coperta del loro sperma.’
Mi sfilo il cazzo dalla bocca e lo guardo, non è più dietro di me , si è spostato di fianco. Gli sorrido e gli rispondo ‘ Si amore, fra poco mi farò riempire davanti e dietro, mi farò sborrare in culo ed in figa, così tu potrai suggere il loro seme e passarmelo mentre ci baceremo.

Continua’
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