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Racconti Erotici Etero

Una bella rivincita

By 11 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ti fermi a spiegarmi tutto dopo la riunione? ” “Come sempre. Così coccolo il bimbo un po” “Benissimo. Luca va a prendere Andrea alla aeroporto e poi ceniamo tutti assieme. ” “Ok a dopo’ Entro alla riunione. i soliti saluti tra i boss ,le strette di mano e le quattro chiacchiere prima di incominciare. Ci sediamo tutti e dopo qualche numero, statistiche e rotture varie che non ho sentito perché distratta nei miei pensieri, la mia responsabile mi presenta. Mi elogia per la giovane età e per il fatto che io venissi da lavori differenti. Spiega che sono arrivata da poco più di un anno e che sono molto promettente. Mi alzo e sorrido, saluto e ringrazio. Mi scuso per esser arrossita e torno a sedere. Il tipo seduto accanto a me, guarda nella mia canottiera da un ora e continua a avvicinare la gamba alla mia. Il suo continuo provarci mi infastidisce e così gli pianto il mio tacco 12 sul piede,devo avergli fatto male perché sobbalza sulla sedia e si scosta. La mia collega nota il tutto e sorride, intanto la riunione va avanti. Io non ho preso un appunto e mi sono di nuovo persa nei miei pensieri. (Luca va a prendere Andrea) non vedo Andrea da almeno 5 anni, chissà com’è. Questa benedetta riunione finisce,altri saluti e quando il mio vicino di posto si avvicina e m saluta gli sussurro all’orecchio”riprovaci con me e ti appendo per le palle!!!” Mi giro e me ne vado chiacchierando con la collega di prima, che mi racconta di quante volte l’ altro allunghi le mani durante gli incontri nonostante lei gli abbia detto di smettere.
Arriviamo alla sua macchina e ci salutiamo. Per arrivare a casa di Giada e Luca manca poco, passo davanti a una vetrina e mi ci specchio, giacca elegante bianca, abbinata a cintura e scarpa alta col tacco, .canottiera nera e minigonna aderente nera, calza color carne che da l effetto ottico della gamba nuda, capelli legati in uno cignon alto. (Sembro proprio una gran figa in carriera)
Non suono perché non so se il bimbo dorme,apro la porta di casa di Giada e entro, sento già il profumo del sugo, mi dirigo in cucina e trovo Giada che cucina; mi passa subito un bicchiere e uno stuzzichino. Il bimbo dorme già, . chiacchieriamo e nel frattempo entrano Luca e Andrea dalla porta. Luca parte subito a prendermi in giro”sembri anche seria cosi”; Andrea mi guarda sbalordito. “Sarai mica quella che portava solo che jeans e maglietta e scarpe da ginnastica? ” mi guarda dall alto in basso due o tre volte. Poi viene e mi abbraccia. Finiamo gli aperitivi e mentre aiuto Giada a portare in tavola la cena loro si accomodano, ma mentre si siedono Andrea allunga una mano sul mio culo senza farsi vedere da Giada e Luca. Io finisco davanti a Andrea, le chiacchiere non mancano, ridiamo e scherziamo e intanto sotto al tavolo Andrea allunga una gamba e mi fa piedino. La cosa mi piace e lo lascio fare,.suona il grill del forno, Giada va in cucina e dopo un po torna a chiamare Luca e ci avverte che dobbiamo aspettare, .così Andrea e io usciamo in terrazzo. Appena fuori Andrea mi prende per un polso e mi attira a se, mi bacia e mi mette di nuovo la mano sul culo, lo stringe forte. Si siede tirandomi su di se e io non oppongono resistenza. Ci baciamo di nuovo e questa volta la sua mano scivola sotto la mia gonna; i miei capezzoli si inturgidiscono, la mia figa si bagna, il suo cazzo è duro e lo sento premere. Ma Giada decide di servire proprio in quel momento. Torniamo a sederci, chiacchieriamo, mangiamo, e questa volta sono io a allungare la gamba, ho tolto il tacco e con il piede gli massaggio il cazzo duro nei pantaloni, per fortuna la tovaglia è lunga e nessuno vede niente. Rimaniamo a tavola a ridere e scherzare per un po, poi alzo lo sguardo all’orologio e mi accorgo che è tardissimo. Io devo rientrare a piedi e non mi sembra il caso di trattenermi oltre. Andrea prende la palla al balzo e dice che mi accompagna lui. Passo a salutare in cameretta il bimbo che anch’io dorme, poi salutiamo Giada e Luca e ci incamminiamo. Durante il tragitto camminiamo vicini, ci baciamo e la mano di Andrea è sempre sul mio culo. La sento scivolare tra le mie gambe. E il suo sorriso dice tutto.
Arriviamo a casa mia e neanche il tempo di entrare che le scarpe e i vestiti volano, ci baciamo , ci spogliamo e palpiamo. Non aspettavo altro.(Andrea mi ha sempre attirata, doveva esser un gran porco già da ragazzino.) Lo spingo verso la camera, verso il letto, si siede e prende fiato, mi guarda, toglie le mie calze ma prima che lui le butti sul pavimento lo blocco. Le prendo e le metto sotto al cuscino. Mi metto volontariamente a pecorina. La sua mano parte dal mio culo poi scivola tra le mie gambe che apro leggermente. mi morde una chiappa e infila un dito, poi due e poi tre. Li fa roteare leggermente mentre li fa entrare e uscire, lo fa lentamente, la mia figa già bagnata lo diventa di più, io inarco un po la schiena e inizio a muovermi avanti e indietro più velocemente. Allungo la mano e inizio a massaggiare veloce il clitoride. Passa poco che ho il primo orgasmo della notte. Mi sdraio e lui scivola accanto a me, mi bacia e si fa spazio con la gamba tra le mie, pizzica il mio capezzolo e poi lo lecca. Succhia il mio seno mentre io gli faccio una sega velocemente. Ma quando fa per mettersi sopra di me lo fermo.”stai giù buono e tranquillo, tocca a me.” Lui obbedisce e si stende. Prendo la calza da sotto il cuscino.”dammi i polsi” obbedisce di nuovo. Mi metto sopra di lui e mentre gli lego i polsi alla testiera del letto appoggio il seno alla sua bocca,.prima una tetta e poi l’ altra. Poi mi metto seduta dritta su di lui, sfrego un po’ la mia figa al suo bel cazzo duro ma non lo faccio entrare. Gli sorrido e poi gli mordo il lobo dell’orecchio “non sono più una ragazzina timida e carina .e adesso sei mio. .ti va bene? “Lui annuisce e io inizio a baciarlo dal collo all’ombelico, .gli metto una mano sulle palle e inizio a massaggiarle, passo la punta della lingua sulla sua cappella. Scendo lungo l’ asta con la punta della lingua, .gli succhio le palle forte, geme, mi guarda eccitato. succhio un mio dito lo bagno bene e poi glielo passo sul buco del culo. è eccitato ma perplesso,.non sa che voglio fargli. Gli apro bene le chiappe e infilo la lingua,.lecco il suo buco del culo. Per lui deve esser una cosa nuova, .guarda che faccio mentre respira affannosamente. Il suo cazzo diventa ancora più duro e lungo, mi sposto, gli do una succitata alle palle. “Piaciuto?” Fa si con la testa. Allora glielo meno piano, poi succhio forte la cappella e poi tutto il cazzo mentre gli massaggio le palle. Sento che sta pervenire e mi sposto, sfrego il seno e lui viene. Col lenzuolo mi pulisco, lo guardo fisso negli occhi. è eccitato, ricomincio a succhiare e quando è bello duro mi metto di nuovo seduta dritta su di lui; .appoggio le mani sul suo addome e e spingendo piano col bacino lo faccio entrare tutto. Poi uscire tutto e di nuovo rientrare; inizio a cavalcato piano .prendendolo tutto, ruoto il bacino. Poi lo faccio uscire e entrare, appoggio il seno alla sua bocca e come lui inizia a succhiare, io aumento il ritmo. Mi morde un capezzolo, lo succhia forte e io vengo gemendo. Lo bacio stando su di lui,mi muovo veloce,.le sue palle sbattono contro la mia figa. “Scendi scendi sto venendo” Aumento la velocità, lo prendo tutto dentro. “Oh si vienimi dentro” sono talmente eccitata che come il suo liquido caldo esce vengo di nuovo. Rimango un po immobile stesa su di lui, poi mi riprendo, lo bacio e senza guardare gli slego i polsi. Lui con un movimento del bacino mi fa scivolare sul letto. Sono stanca e m accoccolo sul mio cuscino, lui mi abbraccia e mi bacia. ‘Posso usare il bagno? La signorina venendo mi ha bagnato fino alle i ginocchia” “fai pure la doccia se vuoi” lo sento aprire l’acqua e entrare in doccia, poi mi addormento. Sto sognando di esser di nuovo in sala riunione, siamo solo io e Andrea. .
Mi bacia, mi siede sulla grande scrivania, alza la gonna e mi toglie il perizoma. Ci infila le dita, gioca un po,e poi si piega e comincia a leccarmela. .Inizio a toccarmi e dopo un po’ apro gli occhi ,Andrea è lì che mi guarda, e col cazzo duro in mano. Non capisco se sto sognando o no.”continua…”mi passo la lingua sulle labbra, no non sto sognando. “Voglio che me la lecchi” Sì piega e infila la testa tra le mie gambe, con la punta della lingua stuzzica il mio clitoride. Poi succhia e lecca,mi alza il bacino e ci infila la lingua,la fa entrare e uscire. Io con una mano mi massaggio velocemente il clitoride e con l’ altra glielo meno e inizio a succhiarglielo. Con le mani mi apre le chiappe, la mia figa è bagnata, .ci infila due dita e poi le infila nel mio culo, .spinge tutto fino in fondo, fa piacevolmente male,poi si ferma. Si sposta e si sdraia,.mi porge i polsi.”no non ti serve esser legato, voglio le tue mani addosso. ” Mi siedo su di lui, gli porgo le spalle. Lo sfrego per bagnarlo un po sulla figa, poi lo faccio scivolare verso il buchetto. Lo sento forzare, un colpo secco e tutto il suo cazzo è nel mio culo. Mi scappa un gridolino, le sue mani sulle mie chiappe mi tengono leggermente rialzata mentre lo spinge veloce tutto dentro, toglie le mani e ne mette una sulla mia figa dove gioca col clitoride e una sul seno. Lo stringe forte, io mi muovo su di lui, sto per venire e lui anche, mi mette il pollice in bocca, io istintivamente lo succhio. Spinge tutto forte, .molto forte ,vengo e sto per urlare ma il suo dito mi impegna in altro modo la bocca, spinge ancora e viene. Stiamo fermi così qualche secondo, poi lui mi alza e proprio come prima mi adagia sul letto. Mi abbraccia e dopo avermi dato un bacio sulla spalla si addormenta. Guardo l’ora sul cellulare, sono le cinque. Non so per che ora si debba svegliare lui, .ma io spengo il telefono, lo metto sul comodino e mi addormento tra le sue braccia.
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