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L’evoluzione di un rapporto

By 2 Giugno 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

LA CAUSA

Leggendo i tanti racconti di Milù, mi sono reso conto che molte volte la realtà supera di gran lunga la fantasia. Per questa ragione, pur non essendo assolutamente uno scrittore, mi è venuta voglia di raccontare la storia della mia vita a partire dai nostri 18 anni.Quello che è accaduto prima può interessare solo pochi lettori che potranno,se lo desiderano, contattarci.
Lo so che molti riterranno impossibile che certe situazioni, qui descritte, si possano verificare nella realtà, ed io sono pienamente d’accordo con loro, ma se avranno la pazienza di arrivare sino in fondo, capiranno che quelle situazioni si sono verificate solo perché ho fatto io in modo che si verificassero.

Ho conosciuto mia moglie ai tempi della scuola. Lei frequentava la seconda liceo ed io la quinta. Ci siamo conosciuti ad una riunione di studenti e tra noi è nato un amore immenso e fantastico.,
Non appena lei ebbe terminato la scuola ci siamo sposati: lei aveva 17 anni ed io 21.
Siamo assieme da 18 anni,abbiamo un figlio di 18 anni e l’amore che ci lega e mille volte più grande di quello, immenso, che provammo all’inizio della nostra storia.
Mia moglie rappresenta il prototipo della donna che ,credo,ogni uomo vorrebbe avere accanto a se. Lei e nata e cresciuta in un piccolo paese di campagna che lasciò,assieme ai genitori,per trasferirsi in città ,proprio per permetterle di frequentare il liceo.
E’ una donna dal fisico stupendo,alta 1 metro e settantadue,ha una carnagione ambrata,un corpo modellato in modo morbido dalla pelle liscia e vellutata. Ha una linea perfetta ed ogni parte del suo corpo è piena e morbida ,ha un seno splendido che scende leggerissimamente con i capezzoli dritti e ben evidenti, pronti ad aumentare sensibilmente di misura e di durezza quando si eccita , ha un culetto da cartellone pubblicitario ,rotondo,perfettamente proporzionato,pieno,con i glutei stretti,insomma una lussuriosa meraviglia. La sua fighetta carnosa è mantenuta rigorosamente pelosa ed alla cura di quel triangolino perfetto dedica la stessa cura che dedica ai suoi lunghi capelli
Ma ciò che la rende particolare e la sensualità che emana dal suo corpo, del suo portamento e dei suoi gesti e che, spontaneamente, trasmette a chi le sta vicino
La vita di paese ha condizionato profondamente il suo carattere che è molto timido e l’educazione ricevuta in famiglia ha inciso profondamente nella sua personalità, rendendola obbediente e sottomessa a chi dimostra un carattere più forte e deciso del suo.
Sessualmente ha un comportamento contrastante, nel senso che lei non chiede mai di fare sesso e non me l’ha mai chiesto in 18 anni, e ciò porterebbe a pensare che sia frigida,ma, appena si eccita un po’,come in un crescendo rossignano ,il suo desiderio cresce a dismisura sino a raggiungere vette altissime e ,qualunque sia la situazione in cui si trova, non può più tornare indietro se non dopo aver raggiunto più orgasmi vaginali o anali,L’orgasmo non attenua il suo desiderio e fino a che dura il rapporto lei mantiene inalterata la carica erotica che continuamente esplode in orgasmi, anche devastanti, per ritornare immediatamente dopo allo stesso livello di libidine che poco prima l’aveva portata all’orgasmo. Ma quello che esalta il suo amante è che non perde mai quel suo stato di sottomissione,per cui qualunque cosa le chieda lei lo fà e ne trae piacere,non gli rifiuta niente ,non esplode in urla o grida o incitamenti all’uomo di spaccarla, sfondarla o altro, ma emette solo strozzati gemiti gutturali che palesano ogni livello del suo piacere.
Ecco,questa è mia moglie, la donna che amo e che mi ama alla follia e della quale,sono consapevole ,di non essere riuscito minimamente a descrivere le sue qualità
A questo punto vi chiederete ,se tutto va così bene ed è così meraviglioso,qual è il problema?
Il problema sono io che,al contrario di mia moglie ,sono sempre assetato di sesso e raggiungo regolarmente l’erezione ma., purtroppo, sono affetto da una forma incurabile di eiaculazione precoce estrema che, non solo mi impedisce di penetrarla, ma anche di essere solo sfiorato dalla sua mano o , di sfiorare col cazzo il suo corpo.
Di cure ne abbiamo provate tante, ma il verdetto finale è il più drammatico : non c’è niente da fare.
Noi non abbiamo avuto nessun tipo di rapporto prematrimoniale perché la sua educazione lo riteneva un peccato da confessare in chiesa. La prima notte di matrimonio,per inesperienza di entrambi, abbiamo avuto l’unico rapporto ,dolorosissimo per entrambi, in cui sono riuscito ad entrare in lei sborrando strada facendo e quindi sverginarla e metterla in cinta.,In quella notte abbiamo dato la colpa allo stress,all’emozione ma ,invece, è stata la mia miglior prestazione in 18 anni di matrimonio.
Fatta di necessità virtù,la nostra vita sessuale si riduce,sin dall’inizio,ai soli preliminari e riservati, logicamente, unicamente a lei. Come compagni di letto abbiamo tutta una serie di vibratori, dildo ed oggetti vari e cosi ,con giochi che durano ore e con serie infinite di orgasmi di mia moglie ed uno mio, sono passati i primi 12 anni della nostra vita In tutto questo tempo lei non si è mai lamentata, mi assicurava di essere felice così, e di non volere niente di più
Intanto mia moglie aveva raggiunto i 29 anni ed era ,secondo me ,nel massimo splendore del suo corpo.
I nostri giochi,naturalmente, diventavano sempre meno stimolanti e non potevano avere quelle caratteristiche di diversità,di novità,d’imprevisto che ,penso, sia il pepe di una corrette vita sessuale.
Io caddi ,forse ,in una leggera, ma, insignificante crisi depressiva che passo da sola.
Incominciai, però , ad avere paura di perderla. Vedevo questa splendida donna ,che sapevo possedere una straordinaria propensione per il sesso ,sacrificata a darsi piacere con vibratori e cazzi di gomma ed allora, incominciai a chiedermi se fosse giusto che, per colpa mia , passasse la sua vita senza aver mai provato a fare del sesso. Per lei seghe,pompini,ingoio,scopare,incullare,erano solo termini che non si trovano in nessun vocabolario. Ero sicuro come la morte che non mi avesse mai tradito, ma temevo che se un giorno, anche solo per curiosità, lo avesse fatto, non avrebbe più sopportato di rimanermi accanto:
Mi sentivo tremendamente responsabile e colpevole e fu così che incominciò a radicarsi in me la convinzione che dovevo farle provare il vero sesso ,anche a rischio di perderla,ma con la speranza che, se questa strada l’avessimo percorsa assieme, forse l’amore che ci legava poteva sopportare anche questa prova. Poi avremmo deciso, assieme ,come proseguire
Fu così che circa sette anni fa ,appunto, introdussi nei nostri giochi d’amore la figura di un estraneo, incominciando a chiederle se le sarebbe piaciuto scopare con un altro uomo ,ci pensò un attimo e dopo tante piccole scuse tipo non lo so,mi vergognerei,avrei paura,non so se mi piacerebbe, alla fine disse :forse sì.
Da quella prima volta quell’estraneo era sempre nei nostri giochi e le domande sempre più particolari e vedevo che questi discorsi accrescevano la sua eccitazione ..Quando, pero, il gioco finiva il discorso dell’estraneo diventava tabù .Per lei era solo un modo per aumentare l’eccitazione.
Erano trascorsi alcuni mesi ed un giorno, dopo aver fatto l’amore, quando ormai il gioco era finito,le confessai tutti i miei problemi psicologici, le mie incertezze e le mie paure.,Lei cercò in tutti i modi di tranquillizzarmi e di rassicurarmi,capiva che non stavo mentendo e che soffrivo, per cui affrontammo il discorso seriamente. Lei mi disse che non le era mai passato per la testa di fare sesso con un altro uomo, per cui non ci aveva mai pensato e non sapeva cosa dire.,Le dissi che saremmo stati assieme,che l’avrei aiutata io a superare i primi momenti.,Lei continuava a.non sapere cosa rispondere
Le chiesi, allora, se poteva promettermi che, se un giorno ,per caso, ci fossimo trovati coinvolti in una situazione particolare che avrebbe potuto portarla a provare un vero rapporto sessuale,saremmo andati sino in fondo senza ripensamenti e discussioni. .
Mi rispose che sperava che questa occasione non si presentasse mai ,ma in caso contrario, mi prometteva che saremmo andati sino in fondo perché così volevo io.
Le chiesi poi se poteva assicurarmi che ,se ciò fosse accaduto,i suoi sentimenti nei miei confronti non sarebbero cambiati. Allora mi disse che l’amore che provava per me,probabilmente,sarebbe aumentato ,perché sapeva che l’avrei fatto solo per il suo piacere.
Sei anni fa incominciai a progettare un diverso tipo di vita per noi, che avrebbe potuto anche rivelarsi disastroso

 

 

 

Consapevole che il destino ha cose ben più importanti a cui pensare ,decisi che stava a me cercare di creare quell’occasione,certo, com’ero ,che in quel caso lei avrebbe mantenuto la sua promessa.
Mi misi a girare in internet in tutti quei siti che si occupano di queste cose e tra scritti,contatti telefonici,contatti personali, mi resi conto che la maggior parte delle persone non facevano al caso nostro, essendo solo alla ricerca di una scopata e via
Da quel giorno che confessai tutto a mia moglie erano passati nove mesi e non avevo concluso niente ,quando,finalmente,un contatto mi sembrò fatto apposta per il caso nostro , per cui mi affrettai ad incontrarli. Erano marito e moglie, lui sui cinquant’anni e lei sui trenta. Due persone serie ,distintissime e benestanti, che dicevano di capire il mio problema e che erano disposte ad aiutarmi.
Mi dissero, tra l’altro,che erano molto ben introdotti in alcuni ambienti privati dove si pratica l’amore di gruppo o lo scambio di coppie ,per cui non erano certamente alla ricerca di un’avventura,ma erano stati colpiti, durante i nostri contatti telefonici,dalla sincerità dei nostri sentimenti, per cui decisero di aiutarci, anche mettendo in conto la possibilità di non ottenere niente in cambio 
A me andavano benissimo,mi sembravano sinceri ed i cinquant’anni dell’uomo erano per me un fatto positivo, primo perché un giovane avrebbe potuto far girare la testa a mia moglie, secondo perché la personalità e l’età dell’uomo avrebbe messo in soggezione mia moglie aumentando la sua sottomissione.
C’incontrammo diverse volte e ,consapevoli che il piano doveva essere il più banale possibile per sembrare vero,organizzammo tutto per la settimana dopo
Quella sera a cena dissi a mia moglie che ero molto stanco, che, forse, ci dovevamo prendere una settimana di riposo,cosa che avrebbe fatto bene anche a lei,e, visto che in quel periodo non avevo grandi impegni di lavoro ,avremmo potuto approfittare e andare al sud la prossima settimana. Lei, naturalmente ,ne fu entusiasta ed incominciò subito a fare i preparativi.
Partimmo al sabato diretti verso una località di mare nel sud dove già faceva abbastanza caldo. Arrivammo nel tardo pomeriggio e ci sistemammo nella nostra camera.

L’indomani scendemmo al mare ,era una giornata splendida e la passammo in spiaggia.

Il giorno seguente era una giornata un po’ nuvolosa, per cui,alla mattina andammo in spiaggia, ma ,al pomeriggi, andammo in centro, per spedire delle cartoline e per visitare la città.

Mia moglie indossava una minigonna ed una camicetta che portava annodata alla vita,un reggiseno a balconcino ed un perizoma.

Quando,verso l’imbrunire decidemmo di rientrare in albergo, passammo per una strada un po’ defilata dove ,sull’angolo, si apriva un cinema a luci rosse. Fingendo grande sorpresa ed entusiasmo, proposi a mia moglie di entrare.

Lei non ne voleva sapere, ma io ho tanto insistito, ricordandole quando lo facevamo da fidanzati dove, in qualsiasi cinema, finivo per masturbarla che ,alla fine, sono riuscito a convincerla ad entrare.
Salimmo in galleria dove non c’era quasi nessuno,e ,dopo qualche minuto,mentre sullo schermo si vedevano le solite cose,allungai una mano sotto la sua gonna.

Dopo un po’ di indifferenza lei incominciò ad allargare le gambe, ma io continuavo a giocare intorno alla sua fessurina, finché lei ,ridendo, protestò.

Allora le dissi che non era colpa mia, ma delle sue mutandine e che ,se voleva di più, doveva levarsele.

Solita resistenza di circostanza ,poi si piegò e me le diede. Le misi in tasca ed incominciai a masturbarla.

Era già tutta bagnata quando, all’improvviso, un uomo ed una donna vennero a sedersi vicino a noi, con l’uomo seduto vicino a mia moglie. Lei mi tolse immediatamente la mano da sotto la gonna, si sistemo meglio sulla poltroncina, portò le gambe ben strette verso di me che la stavo abbracciando e posò la testa sulla mia spalla.
Dopo cinque minuti mi sentii stringere il braccio, inclinai la testa verso di lei e mi sussurrò che lui le stava toccando la gamba.

Le chiesi se le dava fastidio e se voleva che cambiassimo posto,ma non mi rispose. Dopo neanche un minuto, altra stretta e mi dice che il tipo ha la mano sul suo ginocchio.

Le faccio presente che è con la moglie e, quindi, non è pericoloso e poi c’ero io li a difenderla . Le dissi di spostare le gambe verso di me e di rimanere ferma per vedere dove voleva arrivare. Rimasi con la testa piegata verso di lei e, dopo un po’ ,mi disse che stava risalendo la gamba. Le guardai la camicetta e vidi che i due capezzoli s’erano notevolmente ingrossati.

Allora le chiesi se la cosa la stava eccitando e mi disse “ un po’” e subito mi strinse il braccio per dirmi che era arrivato all’inguine.

Le richiesi se era eccitata e ,questa volta mi disse decisamente di sì.

Misi , allora , la mano sotto la sua gonna, la portai all’inguine, presi la mano dell’uomo e la portai in basso sul ginocchio ed , intanto, avevo sentito che aveva la figa zuppa dei suoi umori ed i capezzoli spingevano arroganti contro la sua camicetta.

Misi la mia mano sull’altro ginocchio ed incominciai a tirare verso di me ,mentre l’uomo ,che aveva capito cosa stavo facendo, incomincio a tirare verso di lui.

Vidi mia moglie guardarmi perplessa ,ma io le sorrisi e piano piano senti allentarsi la stretta delle sue gambe e ,quando furono sufficientemente allargate, ripresi la mano dell’uomo e la portai sulla figa.

Lei chiuse gli occhi e appoggiò la testa sullo schienale ed incomincio a sciogliersi nelle carezza di quello sconosciuto. mentre io ,per farle sentire che non l’avevo abbandonata,incominciai ad allargale le grandi labbra della figa.
Intanto, la moglie di lui, aveva fatto uscire il cazzo ,veramente possente , dai calzoni dell’uomo, poi prese la mano di mia moglie che stringeva il bracciolo da quella parte e la portò sul cazzo del marito. A quel punto mia moglie esplose in un orgasmo e ,quando riprese a respirare quasi normalmente, la donna ,sempre con la mano sopra quella di mia moglie che stringeva il cazzo dell’uomo, incominciarono a segarlo e, quando si convinse che mia moglie avrebbe continuato da sola, tolse la sua mano.

La scena a cui assistevo era per me devastante e piena di sensazioni contraddittorie, perché sentivo un senso di colpa per essere stato io ad organizzare quello che stava succedendo,e perchè provavo una forte gelosia, e perché era la prima volta che mia moglie era toccata da un’estraneo e ,per la prima volta, stava toccando il cazzo di in uomo.

Infine ero preda di una eccitazione mai provata prima. Quando l’uomo mi fece un cenno,capii che stava per venire, allora slacciai il nodo delle camicetta di mia moglie ,l’aprii, presi un seno dal reggiseno lo portai allo scoperto ed incominciai a succhiare il capezzolo di marmo.

Quasi contemporaneamente lei venne nuovamente e lui sborrò ed il suo seme venne diligentemente preso in bocca ed inghiottito dalla moglie
Per trenta secondi nessuno si mosse, poi la donna s’accorse che sul cazzo del marito era rimasto un grumo di sborra , lo prese con un dito e lo pose sulle labbra di mia moglie che aveva ancora la testa reclinata sullo schienale. Lei ,inconsapevolmente, estrasse la lingua e se lo portò in bocca.
Dopo un po’ ci ricomponemmo,lui si presentò, ci presentò la moglie e disse che era stato un incontro molto piacevole e che sperava che le nostre strade si incrociassero ancora, perché sarebbe potuta nascere una bellissima amicizia. Ci saltò ed andò via
Uscimmo anche noi e ci dirigemmo verso la macchina, ma, strada facendo, mia moglie si fermò.

Ebbi paura che avesse una reazione negativa,invece mi abbracciò ,mi bacio e mi disse che era stato fantastico ed abbracciati e ridendo siamo ritornati alla macchina e poi all’albergo
Ci riposammo un pochino, mano nella mano,richiesi a mia moglie cosa pensasse di quanto era accaduto al cinema e mi disse che all’inizio era preoccupata ,ma quando ha capito che io non ero arrabbiato ,si è lasciata andare ed ha raggiunto due orgasmi intensi come non aveva mai provato prima e mi confesso che l’intensità dei suoi orgasmi dipendono dalla situazione in cui si trova e, quanto più è strana e trasgressiva ,tanto più intensamente gode.
Era arrivata ormai l’ora della cena e, sempre euforica per quello che era successo al pomeriggio, indosso un bel vestitino aderente e corto, con una scollatura che arrivava all’ombelico Era tremendamente sexy ma elegante.
Scendemmo e ,mentre seguivamo il matre che ci conduceva al nostro tavolo,notammo,con grande imbarazzo di mia moglie, che i due del cinema erano seduti, assieme ad un’altra copia, nello stesso ristorante dell’albergo .

Quando lui ci vide si alzò e, con grande entusiasmo, ci venne incontro e ci invitò a sedersi al loro tavolo e, nonostante il mio tentativo di ringraziarlo ma di rifiutare, lui disse al matre di apparecchiare per noi i due posti a capotavola del suo tavolo e ci fece strada .

Salutammo la moglie e ci fu presentata l’altra copia ,formata da un uomo di circa 45 anni e di una donna di 25 bellissima. La cena fu molto brillante e cordiale, parlammo del più e del meno,conoscemmo reciprocamente le professioni di ognuno,le appartenenze sportive e ,stranamente, scoprimmo che avevamo le stesse appartenenze politiche.
Alla fine della cena lui insistette perché salissimo tutti nella sua suite a bere qualcosa e ,mentre ci dirigevamo verso gli ascensori, mia moglie mi disse quanto le piaceva quel cerchietto di velluto che le due donne portavano stretto al collo e che ,secondo lei, per rimanere così ben teso ,doveva foderare qualcosa di più duro.

L’unica cosa che criticava era il colore ,che era uguale per tutte due, ma che non si adattava molto bene con vestito di una di loro.

Poi camminando mi mostrò che tutte e due avevano un braccialetto con dei ninnoli pendenti alla caviglia sinistra e che, anche quelli, le piacevano moltissimo. Non fece invece cenno all’abbigliamento quanto mai succinto delle due signore.

 

 

segue

Raggiungemmo il loro appartamento che era composto da due camere matrimoniali ed un ampio salotto con un angolo bar. Quando ci sedemmo, mia moglie ,me lo disse poi ,rimase colpita dal fatto che la donna più giovane ,anziché sedersi vicino al suo uomo, si era seduta a terra ai suoi piedi.

Ci fu offerto da bere e ricominciammo a parlare, ma questa volta i discorsi erano un po’ più spinti e riguardanti i presenti.,
Mia moglie, che non parla molto, disse che le piacevano moltissimo i collari e le cavigliere delle due donne ed il terzo uomo le disse che erano davvero belle e che erano il simbolo di una rigoroso addestramento ricevuto e che ,se a lei interessava, quando sarebbe finita la vacanza,le avrebbe fatto conoscere la scuola,gli insegnanti, il corso d’addestramento ed il titolo che si conseguiva .Se poi intendeva frequentarlo sarebbero stati tutti lieti di accoglierla.
Ad un cero punto, mentre il nostro amico andò al bar a riempire alcuni bicchieri, sua moglie mi fece cenno di avvicinarmi a lei ,la raggiunsi ed il marito,riportando da bere a mia moglie, le sedette vicino ed incominciò a parlarle sottovoce, mentre le appoggiava la mano sulle gambe fin dove s’era ritirato il vestito.

Vedevo mia moglie imbarazzata,confusa, alzare le spalle,far dinieghi con la testa ,sorridere per cortesia e ,dopo un po,’ con la testa mi fece cenno di raggiungerla
Mi sedetti dall’altro lato e, mentre lei stava con la schiena diritta, io e lui stavamo piegati verso di lei per sentire cosa doveva dirmi.
Senza guardarmi , girando il bicchiere tra le mani e con grande imbarazzo, mi disse che lui le aveva raccontato che, con l’altra copia, erano molto intimi e che, per loro, era normale ,quando si trovavano assieme, divertirsi un po’ tra di loro.

Visto quanto era stato bello e piacevole il nostro incontro nel pomeriggio, le aveva chiesto di chiedermi se avessi accetto di rimanere con loro quella notte.
Stetti un attimo in silenzio, poi ,parlando a tutti e due, dissi che spettava a lei decidere se voleva fermarsi per divertirsi un po’ ed a lui convincerla che si sarebbe divertita d’avvero.

Lui, guardandola, le promise che sarebbe stata,per lei, una notte indimenticabile e le chiese se questo le bastava e lei ,col capo chino, fece cenno di sì.

Allora lui introdusse una mano nella scollatura del suo vestito, fece uscire un seno con un capezzolo grosso e duro, glielo baciò e disse che una cosa così bella non andava nascosta e, lasciando il seno scoperto perché agli altri fosse chiaro il senso delle sue parole,disse che quella notte ci saremmo fermati da loro.
Da quel momento incominciò una notte ,per noi,indimenticabile ,perché, per entrambi, ci sarebbero state molte “ prime volte “.

Appena lui si alzò lei mi sussurrò che stava mantenendo la promessa che, per amor mio,mi aveva fatto molto tempo fa. La guardai sorpreso che se lo fosse ricordata e le sorrisi.
Io mi alzai ed andai a prendermi da bere per lasciare, in tal modo, il campo libero, e loro ,che conoscevano il mio problema , ebbero la sensibilità di ignorarmi. 
Lui disse che non era giusto che solo una donna mostrasse il suo splendido seno ed allora andò dalla moglie ,le aprì la camicetta e gliela sfilò, lasciandola con entrambe le tette nude,mentre il suo amico, rivolto alla sua compagna, le diede un ordine secco di spogliarsi.
Lui ritornò da mia moglie,le fece scivolare il vestito dietro le spalle facendola rimanere con il seno scoperto poi le chiese di alzarsi e glielo sfilò,le tolse pure il perizoma e la lascio nuda con le autoreggenti, lo stesso abbigliamento che in quel momento avevano a dosso tutte tre le donne. A me sembrava di morire, perché era la prima “ prima volta “ che mia moglie si mostrava nuda ad un altro uomo.
Mi chiamarono ed ,assieme agli altri due ,andammo nelle camere da letto dove i due si spogliarono e vollero che mi spogliassi anch’io ,poi prendemmo i materassi di tutte due le camere e li stendemmo a terra in salotto, formando una pedana che ricoprimmo con le lenzuola
Portarono le donne sulla pedana le fecero sdraiare ed incominciammo ad eccitarle ed a questo gioco partecipai anch’io che, con la lingua, ero superiore a tutti
Non perdevo ,però , neanche un gesto di quello che capitava a mia moglie, che era alle prese con lui, mentre l’altro si occupava delle altre due donne. Lui,dopo averle allargato le gambe e leccato brevemente la figa,,si era portato al suo fianco ed aveva incominciato a baciarla in bocca ed a palparla con la mano che indugiava, prevalentemente ,sulla figa, ormai un torrente di umori e prossima all’orgasmo.,

Lui ,però, le si inginocchio al fianco, le girò la testa verso di lui e le presento il cazzo gonfio e teso e le disse di aprire la bocca. Lei obbedì e lui lo introdusse e ,sapendo che per lei era la

“ prima volta “incominciò a dirle cosa doveva fare .

Lei,,mentre lo succhiava, sentì la lingua di una donna che le leccava la figa e scoppio nel primo di una interminabile serie di orgasmi..
Quando lui la sentì gemere, tolse il cazzo dalla bocca e si mise tra le sue gambe, ma, prima di penetrarla ,si sdraio sopra le sue tette e le sussurrò che adesso era giunto il momento di provare, per la prima volta, il massimo del piacere per una donna che ,come lei, era nata per scopare.

Lei gli chiese perché diceva che era la prima volta e lui le rispose perché lei aveva un marito che l’adorava.
Lei ,allora ,capì che lui sapeva tutto della nostra situazione e subito le fu chiaro che era stato tutto organizzato da me . Mi guardò ,seduto in poltrona che la stavo guardando, mi tese le braccia ,mi avvicinai a lei e ci abbracciammo, unimmo le nostre labbra e lui incominciò a spingere e penetrare in lei fino in fondo.
Sentivo le reazioni del suo corpo sotto il mio ,sborrai senza che lei se ne accorgesse, ma rimanemmo allacciati mentre lui la scopava sempre più violentemente e ,dopo alcuni istanti, lei ebbe il primo orgasmo mentre era tra le mie braccia ,poi stacco la bocca dalla mia ed in una specie di sospiro mi disse che era una cosa incredibilmente bella e mi disse “grazie amore “.,

Le dissi che ero felice come lei, che godesse il più possibile, mi staccai e la lascia al suo amante e mi risedetti in poltrona..,Lei, nonostante fosse quasi in trance, guardandomi mentre mi risiedevo, s’accorse che avevo goduto ed il suo viso, in quel momento ,espresse tutta la sua compassione.,
Lui continuo a scoparla, poi la mise alla pecorina e la scopò sempre in figa, ma da dietro, stringendole le tette con entrambe le mani e ,quando davanti a lei di presentò la figa della più giovane, lui le fece abbassare la testa e le ordinò di leccargliela.

Mentre era impegnata a far godere la donna ,sentì lui uscire da lei e, dopo un attimo, essere di nuovo riempita, ma da un cazzo ancora più grosso. Continuarono a scopare per ancora mezz’ora, finché i due uomini sborrarono.
Lei aveva goduto decine di volte e, come al solito, mentre tutti gli altri erano, per il momento, appagati, lei sentiva intatto il desiderio di scopare.
Come eravamo d’accordo , per questa prima volta, s’erano limitati a scoparla ed a farsi fare un pompino, ma nei prossimi giorni , piano piano,l’avremmo portata a tutti i segreti del sesso.
Si riposarono un po’, ma poi ripresero e proseguirono così sino al mattino . Solo quando tutti erano sfiniti ,cercammo di dormire un po’.
Mi ero addormentato sul divano e, quando mi svegliai, trovai il salotto riordinato e su una poltrona mia moglie che mi stava guardando. Fuori stava piovendo
Era completamente nuda, ma ben pettinata e con il trucco rifatto e sembrava riposata.

Mi venne vicino, si sedette sulle mie gambe, mi abbraccio e mi diede tanti baci e mi disse che non mi aveva mai amato tanto. Le chiesi se le era piaciuta la serata e disse che non trovava parole per esprimere tutto il piacere che aveva provato. Chiesi dov’erano gli altri e mi disse che erano nelle camere e che qualcuno faceva all’amore

Le chiesi perché l’avevano esclusa e mi rispose che era stata lei a non volere andare senza di me. La presi per mano ed aprii la prima porta e c’erano le due donne che ancora dormivano,poi aprii la seconda e c’erano i due uomini sul letto, nudi, che parlavano e quando ci videro dissero che era ora che mi fossi svegliato.

Guardai mia moglie e le chiesi se aveva voglia di farsi scopare da quei due e lei,scherzando, rispose che, se non c’era niente di meglio, potevano andar bene anche loro.

Allora la portai in mezzo a loro
Lui le spiegò che il giorno prima si erano limitati a scoparla ed a metterglielo semplicemente in bocca ,ma c’erano altre cose che doveva provare e che avrebbero fatto godere lei ed i suoi amanti, ed oggi le avrebbero fatto provare una delle cose che più piace agli uomini.
L’altro le mise una mano sulla figa e disse ,meravigliato, che era già molto eccitata e poteva incominciare subito, ma loro non erano ancora pronti, perché i loro cazzi erano tutti mosci e le dissero che , se voleva che loro la facessero godere ,era compito suo farli rizzare
Si misero semi sdraiati sul letto e le dissero di prenderli alternativamente in bocca e far loro un pompino

Lei obbedì immediatamente e mentre loro le dicevano che , mentre succhiava ,con le mani doveva segarli,toccargli i coglioni e le insegnavano i movimenti che doveva fare con la lingua e come doveva leccare il cazzo nei punti più sensibili, lei ebbe un orgasmo. Doveva essere stata, però, molto efficace se in breve tempo i due cazzi erano diventati dritti e duri.
Lui mi chiamò vicino a se e, posizionatosi in mezzo alle gambe di lei, puntò la cappella sul buchetto della figa , poi ,con le mani, allargò le grandi labbra e mi disse di guardare come quel grosso cazzo sarebbe entrato in quella stretta fighetta . Notai quanto fosse bagnata la sua figa che aveva tutti i muscoli in tensione nell’attesa che lui, finalmente, entrasse in lei,
Mi venne spontaneo dirgli di farla morire dal piacere e lui mi rispose che ce l’avrebbe messa tutta, ed incomincio a spingere lentamente e lentamente il cazzo incominciò ad entrare in lei, forzando le strette pareti

Lentamente prosegui sino in fondo e lei spingeva il bacino verso il cazzo per farlo entrare il più in fondo possibile. Lui le chiese se lo sentiva e se provasse piacere e lei gli fece segno di sì
La scopò a lungo e lei ebbe i soliti tanti orgasmi e quando fu pronto a sborrare ,questa volta estrasse il cazzo e le sborrò tra i peli della fica , premendo la cappella sui peli mentre sborrava.
Quand’ebbe finito ,sollevò il cazzo e lo accostò alla bocca di lei e le disse che doveva abituarsi al sapore della sborra ,perché ,molte volte, un pompino poteva finire con la sborrata in bocca e lei doveva imparare ad ingoiare tutto. Lei guardò prima lui e dopo me e disse che le faceva schifo, ma lui le disse che tutto stava farci l’abitudine e non pensare a cosa si stava ingoiando. Le disse di aprire la bocca, mi guardò di nuovo, poi obbedì e lui ,messo il cazzo in bocca , le disse di pulirlo e di ingoiare. Lei strizzo gli occhi e fece quello che le era stato detto di fare, poi ,quando le fu chiesto com’era andata, disse che aveva dovuto fare un grande sforzo per obbedirmi.

A quel punto lui si fece da parte ed incomincio a scoparla l’altro uomo che cerco di non farle raggiungere l’orgasmo, perché rimanesse in quello stato di trance erotica che in lei precede l’orgasmo e, fatto uscire il cazzo dalla figa ,glielo mise in bocca e le disse di continuare con un pompino.,Mi accorsi subito che lui si stava fermando troppo a lungo,ed , infatti, dopo pochi istanti le scaricò tutta la sborra in bocca e, bloccandole la testa con i capelli ,estrasse il cazzo e le ordinò di ingoiare.

 

Questa volta non aveva in bocca il leggero strato del primo, ma una quantità ben diversa,,ma lei chiuse gli occhi ,chiuse la bocca e dopo un secondo, ingoiò tutto.
Aprì gli occhi e, con un mezzo sorriso, aprì la bocca per farci vedere che era vuota, allora l’altro le infilò il cazzo ordinandole di pulirlo e ,quando finì, tutti e tre le fummo attorno per baciarla e complimentarsi con lei. .Lei era felice e ci confesso che quando sentì il flusso entrarle in bocca ebbe un orgasmo, ma non osava far niente per paura che qualcosa le uscisse di bocca e noi la rimproverassimo

Pranzammo qualcosa in stanza e poi decidemmo di scendere in camera nostra per riposarci delle fatiche della notte e di quella mattinata, concordando di rivederci a cena.
Prima che uscissimo, la moglie di lui ricordò a tutti che era necessario preparala per l’ultimo passo e che ci avrebbe pensato lei
La portò in una delle due camere ed io solo la seguii, perché volevo controllare tutto quello che le facevano.
La fece sdraiare sul letto, a pancia in giù e le sollevò l’abito, mettendo a nudo quel splendido culetto ancora vergine e le spiegò che doveva prepararsi a  prenderlo anche nel di dietro, che rappresentava il massimo piacere per gli uomini.

Le disse che  ,in seguito,quando si sarebbe abituata, avrebbe provato un  piacere forse anche più grande di quello che provava quando veniva penetrata davanti,ma che le prime volte poteva farle anche molto male e, per questo, doveva abituare i muscoli del buchetto a rilassarsi.

Le spalmò sul buchetto ed all’interno un gel lubrificante , le introdusse prima una e poi due dita, per insegnarle come abituarsi a rilassare i muscoli ,poi prese un cuneo anale abbastanza grosso all’inizio, ma che nella parte che lo avrebbe bloccato al buchino, era grosso circa tre centimetri .Le disse che doveva tenerlo sempre su e che ogni tanto lo facesse uscire e rientrare una decina di volte. Quella sera le avrebbe fatto indossare uno di misura maggiore.
Alzandosi e camminando con quel coso nel culo, diceva che le dava fastidio e le faceva un po’ male, ma la donna le disse che quel piccolo fastidio le avrebbe risparmiato un dolore più grande in seguito.

I tre giorni successivi si svolsero più o meno allo stesso modo: spiaggia al mattino,riposo al pomeriggio, grande orgia alla notte , con cambio dei cunei ogni notte,  per cui indossò, progressivamente il 4,il 5 e, per ultimo, un cuneo molto grande all’inizio, che stentava ad entrare, per bloccarsi, poi, su un gambo di 6 centimetri
Il giorno successivo era l’ultimo che passavano assieme perché il giorno dopo sarebbero ripartiti tutti

A cena eravamo tutti in po’ tesi,alcuni perché non capitava tutti i giorni di aprire al piacere un culo vergine,l’ altra perché non sapeva cosa le sarebbe capitato. La cena fini prima di tutte le altre sere
Salimmo nell’appartamento e ,senza proferir parola, tutti,meno lei,si spogliarono in un attimo. Tutti le si avvicinarono ed incominciarono a spogliarla con la delicatezza con cui si scarta un regalo
Ma non c’era molto da togliere perché ,sotto il vestitino, non indossava niente, nemmeno il cuneo ,che era stato levato nel pomeriggio, perché il buchino potesse chiudersi completamente. Si erano spogliati tutti, meno io,ma la stavano adagiando sui materassi in salotto, quando lei mi chiese di spogliarmi .

Pensando che così si sentisse più tranquilla, mi spogliai e, come il solito, il mio modesto cazzo era in tiro come tutti gli altri. Mia moglie mi volle vicino e, naturalmente, l’accontentai ,poi la donna incomincio,come l’altra volta , a lubrificarle il culetto e, quando ebbe finito, si mise da parte e lui,quasi per un diritto di primogenitura, si inginocchio dietro di lei,che era stata messa alla pecorina ,e stava per avvicinare il cazzo al culo, quando lei si spostò e ,rivolta a tutti, disse che il primo doveva essere suo marito.

Tutti rimasero stupiti perché conoscevano il mio problema, ma io avevo capito cosa volesse mia moglie, allora  mi misi dietro a lei e, puntato il cazzo in direzione del culo, mi avvicinai e spinsi .Sborrai non appena sentii il contatto della sua carne, senza riuscire ad entrare .

Il buchetto era tutto impiastricciato dalla mia sborrata ,allora, con un dito, raccolsi un po’ di sborra e lo feci entrare nel suo culetto. Di più non potevo fare, ma tutti capirono ed applaudirono.

 

La donna la pulì, completò la lubrificazione e lui si rifece sotto e ,questa volta,per secondo,puntò il grosso uccello contro quel piccolo buco ed incominciò a spingere. La cappella stentava ad entrare,le donna dava consiglia a mia moglie sul cosa fare ,poi ,d’un colpo, la cappella entrò ,seguita da un grido di mia moglie . Non dimenticherò mai l’immagine di quella grossa cappella appoggiata su quel buchino liscio ,senza grinze, che si dilatava per la spinta dell’uomo, fino a raggiungere il diametro di quella carne che ,di colpo, entrò in lei.

Lui incominciò, lentamente, ad entrare ,ogni tanto si fermava, poi d’un colpo, andò sino in fondo e ,prima lentamente e poi sempre più veloce ,incomincio ad incularla .

Lei ,per un po’, continuò a lamentarsi, ma poi rimase in silenzio e, quando mi avvicinai a lei ,mentre lui stava ancora inculandola, per chiederle se le faceva male, mi sorrise e disse di no, che le piaceva  Lui le sborrò dentro senza che lei provasse piacere.
Fu sostituito dall’altro uomo, che aveva il cazzo più grosso, ma che aveva la strada già aperta ,per cui, lei non sentì nessun dolore e lui poté incularla con forza sin da principio ed allora lei, prima che lui sborrasse, raggiunse i suoi primi due orgasmi anali

Al termine dell’iniziazione anale, ci mettemmo tutti a bere e chiacchierare. Stavamo salutandoci prendendo accordi per rivederci
Stavamo per uscire quando lui si avvicinò a me e mi disse che non aveva mai incontrato una donna, sessualmente predisposta al piacere, come mia moglie.Si stava meravigliando come, in pochi giorni, fosse passata per molte esperienza partendo da zero e si chiedeva sino dove si poteva spingerla e quando e come avrebbe raggiunto il massimo della sua soddisfazione sessuale.
Gli dissi che gli ero molto grato e che quel limite, di cui diceva prima, le promettevo che l’avremmo ricercato assieme. Salutammo tutti con l’impegno di ritrovarci quanto prima.

 

 

Il lungo viaggio di ritorno fu l’occasione per capire cosa era successo,quali risultati avevo ottenuto ,ma ,soprattutto, capire come sarebbe proseguito
Lei stava tutta raggomitolata sul suo posto ed era serena,,sorridente ed evidentemente felice.
Le chiesi se avesse voglia di parlare e mi rispose di sì.

Le chiesi, allora ,di dirmi cosa pensava e cosa aveva provato in questi giorni.

Mi disse che voleva incominciare dalla fine, per dirmi  che non credeva che una donna potesse amare un uomo come ,ora ,lei sentiva di amare me  e provare  tanta riconoscenza e gratitudine come lei provava per me. Era consapevole che io avevo rinunciato al mio orgoglio e che  avevo fatto violenza su me stesso per vincere la gelosia e solo per dare a lei la possibilità di provare cose e piaceri di cui non immaginava la grandezza e che, senza la mia insistenza ed il mio sacrificio, non avrebbe mai provato.

Era meravigliata lei stessa di come ogni cosa, ogni situazione ,ogni azione, avesse provocato in lei punte di piacere indescrivibile.

Niente di quello che aveva fatto, o le avevano fatto ,era stato negativo, ma tutto enormemente eccitante e fonte di piaceri inauditi .

Mi prese la mano, se la pose sulla guancia e me la baciò, se la strinse sul petto e la ribaciò ,poi ,diventando molto seria, mi confesso che la più giovane delle due donne le aveva spiegato il significato di quel collare e di quella cavigliera e ,disse, che era determinata a entrare in quel mondo per sottoporsi a quell’addestramento, perché,anche se già sapeva di esserlo,voleva diventare la mia schiava più devota,imparare come diventare più schiava di quanto già lo era e far sapere a tutto il mondo che lei era solo mia e  che solo io potevo disporre completamente di lei.

Sorrisi , le diedi un bacio e le chiesi quando aveva capito che tutto quello che stava accadendo non era causale

Mi racconto che lo capì quando  stava per essere penetrata la prima volta e lui accennò al fatto che per lei era la prima volta e, quando lei gli chiese come mai lo sapesse, lui rispose che lei aveva un marito che l’amava tanto.

Allora aveva capito  che lui sapeva tutto della nostra situazione e comprese che era tutto opera mia  ,organizzata per il mio piacere.

Fu per questo che mi volle vicino e mi giurò che, stretti un quell’abbraccio, con i nostri corpi nudi che si stringevano, lei ebbe la sensazione che quel cazzo che incominciava ad entrare in lei fosse il mio e che fossi stato io a provocarle il primo orgasmo

Le dissi, allora, che adesso incominciava la parte più complicata.
Le ricordai la prima volta che le dissi  che volevo farle provare il vero sesso, ed aggiunsi che poi sarebbe stata lei a decidere cosa fare ,ma almeno avrebbe saputo di cosa si stesse parlando, quindi,la prima domanda cui doveva rispondere era se volesse ritornare al passato o proseguire per la strada nuova.
Mi confessò di averci pensato tutta la notte ed era arrivata alla conclusione che non dipendeva da lei ,ma da me , perché lei era sicura di voler sceglier la strada che le garantiva il mio amore ,vecchia o nuova che fosse e continuò dicendo che, la strada nuova , se percorsa assieme ,come in questi giorni, era la via del miele, ma se questa strada fosse lastricata dal mio dolore e dal nostro amore, sarebbe stata la strada del veleno ,alla quale lei avrebbe preferito mille volte i nostri giochi e gli amici del nostro letto, che ci hanno reso felici per 12 anni.
Le dissi,allora ,che anch’io dovevo confessarle una cosa.,

In principio  ero molto preoccupato perché non avevo idea di come lei l’avrebbe reagito a questa situazione ed il momento peggiore fu quando, alla sera, nell’appartamento di lui, la vidi nuda di fronte agli altri,
Sapevo di avere organizzato e voluto tutto io , ma una gelosia morbosa mi assalì nel rendermi conto che ,anche altri ,stavano guardando quella cosa meravigliosa che era solo mia ed il pensiero che un altro,tra poco ,l’ avrebbe  toccata e vidi lui tra le sue gambe pronto ad entrare in lei, mi sconvolse il cervello e stavo ,veramente,per gridare che avevo sbagliato tutto e chiedere pietà .

Volevo che tutto  finisse li, prima di cominciare e stavo per avere una crisi di nervi e di pianto. In quel momento lei mi chiamò e mi  abbracciò e tutta quella rabbia ha trovato sfogo in quell’abbraccio e nei baci e, quando ho sentito che lei  incominciava a provare piacere , allora ,aiutato anche dal fatto che non vedevo chi la stava scopando,ricordai perché eravamo arrivati a quel punto e, quando ebbe l’orgasmo, tutta la mia gelosia era svanita.
Avevo ripreso il controllo di me stesso,vederla godere faceva godere anche  me,sapevo che il corpo che le era sopra era di un altro, ma sapevo che lei amava solamente me e, poco a poco, il vedere che la toccavano,che lei prendeva in mano i loro cazzi ,che scopava e godeva, anziché ingelosirmi incominciò ad  eccitarmi.
L’ultimo giorno, quando le hanno preso il culetto, ho provato solo una immensa eccitazione, anche dopo il mio maldestro tentativo che mi  aveva fatto godere,ma, a differenza delle altre volte, per la prima volta in vita mia, continuai ad eccitarmi anche dopo aver goduto. Ora ,quando si farà scopare da qualcuno, proveremo piacere assieme ,come con l’estraneo dei nostri giochi che non aveva volto, ma ci faceva godere.

Le posi una sola condizione. 

Deva confidarmi tutti i suoi desideri ,necessita e preferenze sessuali che io .,e solo io,  avrei provveduto a soddisfare e ,vista questa mia disponibilità, non c’era ragione al mondo che avrebbe potuto giustificare un suo rapporto sessuale con qualcuno, a mia insaputa.

 

Questo sarebbe stato veramente un tradimento ,che non sarei riuscito a sopportare, perché avrebbe voluto dire che il nostro amore era finito .Mi disse “ sono la tua schiava e io non ho volontà”
Infine le dissi di stare attenta a non affezionarsi a qualcuno dei suoi amanti. Lei doveva imparare a non guardare l’uomo con cui stava scopando, ma solo amare il piacere che riusciva a darle , perché ,altrimenti ,avrebbe potuto provare qualcosa per lui e ciò avrebbe potuto mettere in pericolo il nostro rapporto. Comunque io avrei fatto in modo che non scopasse più di un paio di volte con la stessa persona e non doveva aspettarsi giovani belli e muscolosi, perché ne avrei temuto la concorrenza.

Rise,mi bacio,e proseguimmo il nostro viaggio verso una vita diversa

CAPITOLO 6

Quando rientrammo, dopo pochi giorni mi incontrai con il nostro amico per discutere del futuro. Dopo averlo ringraziato ancora per la collaborazione che mi aveva dato , gli dissi subito che lui sarebbe stata l’unica persona che avrebbe potuto scoparsi mia moglie tutte le volte che avesse voluto,ma lo pregavo di non farlo troppo spesso ,perché non volevo che lei sentisse di dipendere da lui. Mi disse di stare tranquillo.
Gli confessai,poi,che ero preoccupato perché la nostra situazione era del tutto particolare. Quando una coppia normale pratica lo scambio di coppia o altro, hanno,comunque, una vita di coppia normale e la loro trasgressione può essere saltuaria,occasionale. Nel nostro caso , quando la trasgressione rappresenta l’unica vita sessuale della coppia, deve avere una frequenza molto più ravvicinata ed io non avevo conoscenze tali da procurare a mia moglie un’attività sessuale almeno settimanale.

Lui mi disse di non preoccuparmi, che ci avrebbe fatto entrare in alcuni gruppi di persone che praticavano il sesso di gruppo, dove avrei potuto portare mia moglie a soddisfare le sue esigenze
Insisteva, però ,sulla ricerca dei limiti cui poteva raggiungere mia moglie e mi disse che, la prima cosa da fare, era cercare di disinibirla di più ,perché sarebbe stata la base per passi successivi .

Incominciammo a frequentare i gruppi dove lui ci aveva presentato, ma scoprimmo subito che la cosa era abbastanza insignificante, perché, alla fine, si stava trasformando in una cosa abitudinaria, priva di quella carica di incertezza e novità che tanto eccitava mia moglie.
Pensai e le dissi che volevo staccarmi un po’ dal nostro amico, per non dipendere sempre e solo da lui ,per conoscere nuovi amici .

Decisi che, forse, era il caso di incominciare ad avere una vita solo nostra

Lei fu,come sempre, accondiscendente,ed allora le proposi di navigare insieme, tra le tante proposte che c’erano nel web.
Alla sera, come due congiurati, ci divertivamo a leggere gli annunci e, dopo molte settimane, c’imbattemmo in un annuncio che attirò la nostra attenzione
C’erano due coppie,regolarmente sposate ,con gli uomini sui 45 anni e le donne una di 40 ed una di 25 .Le donne erano bisex, e gli uomini super dotati ed erano alla ricerca di una copia con lui cuckold.

Garantivano pulizia, educazione, riservatezza e, dopo i necessari contatti telefonici, si dichiaravano disposti ad ospitare la coppia interessata.

Avrebbero, in questo modo., rispettato la privacy della coppia in un incontro interlocutorio, che lasciava ,ad entrambi, la facoltà di non approfondire la conoscenza
L’annuncio convinse mia moglie che mi invitò a prendere contatto. Dai primi approcci sembrava gente molto per bene ed educata e, saputo che eravamo alle prime esperienze, mi assicurarono che avevamo trovato le persone giuste.,

Decisi di accettare di fare la loro conoscenza e prendemmo appuntamento per il prossimo fine settimana, in modo che, se ci fossimo trovati di reciproco gradimento, potevamo stare assieme due giorni .Mi chiesero soltanto , considerando che l’incontro serviva per conoscerci e poteva anche terminare dopo aver preso assieme un caffè , di fare in modo che mia moglie indossasse una camicetta aperta sul davanti, una mini gonna molto corta e niente intimo, per dar loro modo di valutare il suo corpo senza doverla umiliare con richieste di far vedere i suoi particolari anatomici.. Altrettanto avrebbero fatto loro
Come ho detto all’inizio, mia moglie è molto timida per cui ,quella richiesta, la mise in grande imbarazzo, ma le dissi che ,se volevamo frequentare un certo tipo di gente, dovevamo adeguarci.
In settimana comperò il necessario e quando il sabatomi si presentò davanti con una mini vertiginosa,calze autoreggenti ed una camicetta ampia e scolatissima, tacchi alti ed osservai le tette che si muovevano sotto la camicetta ed i capezzoli durissimi che spingevano contro la stoffa, maledissi la mia sorte.
Quando arrivammo alla loro villa , fummo accolti con molta gentilezza e quando lei si tolse il leggero soprabito ,colsi un lampo di meraviglia tra gli uomini,

Ci sedemmo a chiacchierare per conoscerci,ci chiesero delle nostre esperienze e, dopo una mezz’ora di chiacchiere, la donna più matura, rivolta alla più giovane ,che sembrava a lei sottomessa,disse di dare il benvenuto alla loro nuova amica.

Con questo volevano dichiarare la loro disponibilità a continuare
La giovane si pose ai piedi di mia moglie, le sollevò un po’ la gonna ed incominciò ad accarezzarle la figa

Lei stava tutta rigida ed in grande imbarazzo, ma, come sempre, il suo corpo non seguiva la mente e le gambe incominciarono a dischiudersi., comunicando ,così,agli atri ,che anche da parte nostra si manifestava il consenso.

Allora la donna ,con delicata violenza, le allargò le gambe ed incominciò a leccarla

Lei rispose subito a quel piacevole invito e, rilassatasi sul divano, incominciò a respirare affannosamente,

Uno degli uomini disse,rivolto a noi, che era evidente che ci eravamo piaciuti e che potevamo conoscerci meglio. I due uomini si spogliarono mettendo in mostra due cazzi veramente notevoli ed andarono a sedersi su di un altro divano.

Intanto l’altra donna andò dietro a mia moglie, le tolse la camicetta, fece allontanare la giovane, fece alzare mia moglie,sgancio i gancetti della gonna che cadde a terra lasciandola, meravigliosamente, nuda e la spinse a sedersi in mezzo ai due uomini.

Lei era ancora molto tesa e, come fu seduta, i due le misero i loro cazzi in mano ,le sollevarono le gambe, le allargarono il più possibile e le adagiarono sulle proprie, in modo che lei fosse oscenamente spalancata ,mentre masturbava quei due cazzi che le avevano messo in mano
Incominciarono a baciarla con la lingua in bocca e, mentre uno s’era impossessato delle tette e l’altro le palpava la figa, lei non resistette oltre ed ebbe subito il suo primo orgasmo .

Chiamarono la giovane perché le leccasse la figa per pulirla dei suoi umori , poi le fecero chiuder le gambe, la fecero alzare , esplorarono il culetto coprendolo di baci e leccandole il buco, poi uno la fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe con la schiena rivolta verso di lui e glielo mise nella figa mentre l’altro davanti s’impossessò della sua bocca,
In questo crescendo d’erotismo, non mi ero accorto che la più anziana,una donna bellissima,s’era spogliata, indossando un corsetto in pelle nera, aderentissimo, che lasciava in mostra le grosse tette sorrette da un a specie di piega del corsetto, il culo sodo e bello, ed una figa pelosissima e, probabilmente, non curata, tanto era folta ed irregolare, ma,a gambe chiuse ,formava un folto cespuglio molto eccitante.,

In mano teneva un frustino, cosa che incominciò a preoccuparmi.
L a donna incitava le altre due a darsi da fare e ,con piccoli tocchi del frustino, ordinava di succhiare più velocemente ,di farlo entrare sino in gola ,di roteare il bacino che stava accogliendo il cazzo ed ,alla più giovane, con colpi più decisi, di accarezzare i coglioni degli uomini , di leccare il culo a mia moglie .

Mia moglie aveva ,ormai, raggiunto orgasmi a ripetizione e quando gli uomini le sborrarono ,uno in bocca e l’altro nell’intestino, lei ebbe l’orgasmo più devastante.
Gli uomini ,soddisfatti, chiesero alle due donne di lesbicare ed alla giovane di pulire l’ospite che colava sborra tra le gambe.,

Poi si avvicinarono ed incominciarono a giocare con le fiche ed il culo delle due donne ,portandole spesso all’orgasmo ,con profonde leccate e manipolazioni
Quando si furono stancati di giocare ,le due donne andarono in bagno per ripulirsi e prepararsi per la notte e, quando  rientrarono, mia moglie cercò gli abiti per vestirsi ,ma le dissero che non doveva farlo, che sarebbe rimasta nuda fino al momento di andar via,Quando venne l’ora di andare a letto fummo accompagnati in una grande stanza ,dove c’erano due letti più grandi di un letto matrimoniale e due bagni separati e, mentre cercavamo di capire dove dovevamo coricarsi , i due uomini presero per un braccio mia moglie e la condussero su un letto, mentre le due donne ,abbracciate, si coricarono sul secondo, lasciando un po’ di spazio anche per me.

 

( continua )

Eravamo alla fine dell’estate ma la camera era molto riscaldata , per questo non esistevano ne lenzuola ne coperte, per cui ,nel letto di mia moglie, erano tutti e tre nudi e potevo vederli perché c’erano due orologi digitali che emanavano una leggera luce rossa, sufficiente nel buio assoluto, ad illuminare leggermente le stanza.,

Vidi uno degli uomini, mentre cercava di prendere sonno, poggiare una mano sulla coscia di mia moglie, in modo che il taglio della mano si inserisse nella figa di lei e, probabilmente, si introdusse tra le due grandi labbra

Quello, pero ,che mi sorprese di più, fu che lei, senza che nessuno le chiedesse di farlo , poggiò la mano sul suo cazzo.,

Sentii che si erano addormentati in quella posizione e, forse, mi addormentai anch’ io, perché, ad un certo punto della notte, fui svegliato da dei rumori.

Guardai verso il letto di mia moglie e vidi che ,inginocchiata, stava facendo dei pompini a tutti e due , poi uno di loro la fece coricare su di sé ed ,evidentemente, glielo mise nella figa e ,dopo un paio di colpi, si fermò, per permettere all’altro di posizionarsi dietro di lei e metterglielo nel culo, in una doppia penetrazione che era la prima volta che lei provava
Dopo mezz’ora vennero tutti e due dentro di lei e, quando gli uomini tolsero i loro cazzi ,le diedero un asciugamano perché si pulisse., poi uno si avvicinò a lei, le diede un lungo bacio sulle bocca e, quasi coricato su di lei ,con una tetta in mano ,cercò di riprendere sonno.,

Io rimasi li ad aspettare mattino e non so se tutti dormissero, ma non successe più niente,

Al mattino si svegliarono verso le dieci ed io stavo sempre osservando il letto di mia moglie. Nel giro di un quarto d’ora tutti e tre andarono al gabinetto, ma, dopo poco, rientrarono, scherzarono ,risero, poi presero mia moglie per mano e tutti e tre assieme andarono in bagno e si misero assieme sotto la doccia ,che non aveva ne box ne tenda, ma era fatta apposta per starci sotto in più persone.

Inutile dire che loro lavavano lei e lei lavava loro ed erano tutti e tre molto allegri e scherzosi ed ,approfittando del sapone che avevano a dosso, era un continuo mettergli il cazzo in figa o nel culo ed anche la bocca non era risparmiata quando i cazzi erano sciacquati dal sapone,

Alla fine, in piedi, uno le teneva una gamba alzata e l’altro la scopava, fino a sborrarle sulle tette,e, quando toccò all’altro, glielo mise nel culo, mentre lei doveva masturbarsi con il telefono della doccia .

Lui preferì sborrarle in bocca Quando uscirono dalla doccia loro erano vestiti e lei nuda.
Era ormai l’ora di pranzo per cui ci sedemmo a tavola dove rimanemmo sino alle due.
In un breve momento che rimanemmo soli ,chiesi a mia moglie come stava, mi disse bene, le chiesi se si fosse divertita e mi disse che di sesso ne aveva fatto tanto ed aveva anche tanto goduto, ma, nel complesso, quella gente non le piaceva. Dissi che ero d’accordo con lei e che potevamo andarcene.

Chiesi gli abiti di mia moglie perché volevamo andarcene ,ma ci dissero che prima dovevano chiederci un piacere.
Ci chiesero di andare con loro in una stanza ,ci fecero sedere ,misero una cassetta in un televisore e ci pregarono di guardare attentamente.
Il filmato iniziava con la prima telefonata che io feci per contattarli ,proseguì con tutti i contatti avuti e con tutto quello che era avvenuto in quella casa sino a quel momento
Poi c’era un piccola interruzione ed il filmato riprendeva con me in ufficio tra i miei colleghi ,ma durò per un tempo molto breve. Altra piccola interruzione e poi nella stanza dove ci trovavamo, furono ripresi sei o sette ragazzi che stavano guardando dei film porno, facendosi delle gran seghe e, tra questi,c’era il loro figlio ma ,purtroppo,anche il nostro, che in quel tempo aveva 16 anni.
Quando il nastro finì eravamo come storditi e non capivamo il senso di tutto questo,allora, uno di loro, che era vicino a mia moglie ,accarezzandole le tette ci disse che loro avevano un’attività e che, in quel momento, la richiesta del loro prodotto era in aumento e chiedevano a mia moglie di dar loro un’aiuto.

Non capivamo ancora cosa centrasse questa richiesta con il filmato, allora, lei chiese di che lavoro si trattasse ,allora le dissero che glielo avrebbero fatto vedere. Le diedero un camice bianco che arrivava sopra il ginocchio e le dissero che la donna più matura ci avrebbe accompagnato a vedere il luogo di lavoro e che poi saremmo stati riportati li per riprendere la nostra macchina e sentire la nostra decisione.
Fummo condotti in una grande villa fuori città ,c’era un grande parco e diverse macchine parcheggiate. Fummo fatti entrare da una porta secondaria che si apriva su una piccola entrata dove c’erano due porte. Fummo fatti entrare in un lungo corridoio sulle cui pareti si aprivano sei vetrine molto grandi e ,di fronte ad ogni vetrina, c’erano una serie di poltroncine.
Il corridoio era deserto ed una sola delle vetrate era illuminata.

La donna, ignorandomi completamente, prese mia moglie, le tolse il camice e la fece sedere davanti alla finestra illuminata.

La vetrata guardava in una stanza lussuosamente arredata, dove c’erano sette uomini e quattro donne dai 20 ai 30 anni ,quasi completamente nude e , in un angolo, un tavolinetto dove sedeva una donna sui quarant’anni che vestiva lo stesso completo della donna matura che ci aveva accompagnato .
Non ci voleva molta immaginazione a capire di che cosa si trattasse, tanto più che le donne giravano per la stanza e si avvicinavano agli uomini, che non mancavano di accarezzare le loro gambe, le tette, il culo ed, i più intraprendenti ,depositare delicati baci sulle loro fighe. Ogni tanto qualcuna si sedeva vicino ad un uomo e lasciava che lui la palpasse .

Una copia si alzo e lui, messa una mano sul culo della donna ,la spinse verso un corridoio e ,dopo un attimo, si accese una delle altre vetrine .La donna che ci accompagnava prese subito mia moglie e la condusse davanti a quella finestra che dava su una camera da letto con bagno dove era entrata la copia di prima.

Una volta entrati, lei si avvicinò all’uomo e lo bacio sulla bocca ,poi ,mentre l’uomo incomincio a spogliarsi , lei, tolti i pochi veli che la coprivano, rimase subito completamente nuda e si diresse verso il bagno dove si lavò. Lui nudo la raggiunse e lei provvide a lavargli i genitali ,poi rientrarono ,si stesero sul letto ed incominciarono a baciarsi, leccarsi e masturbarsi.

Lui voleva completare la prestazione con un inculata e lei era disponibile, ma pretendeva che indossasse il preservativo ,mentre lui non ne voleva saper.,

Ne nacque una discussione, allora lui premette un pulsante che fece arrivare la donna seduta al tavolo che, sentite le lamentele del cliente, disse alla donna che era un cliente conosciuto, per cui poteva accontentarlo, ma la donna continuò a protestare, allora fu raggiunta da una prima frustata sulle gambe e ,poiché non cedeva, la donna incomincio a lasciar cadere le sue frustate sul culo, ma soprattutto sulle tette e sulla figa, dove ,probabilmente ,facevano più male , finché la ragazza si arrese e, piangendo,si mise alla pecorina, mentre la donna disse all’uomo di aver pazienza, perché era nuova e lo invitò a farle male, cosi avrebbe imparato. L’uomo l’inculò senza usare lubrificante o altro e lo fece con violenza, mentre la ragazza piangeva e gridava per il dolore. Quando finì , si rivestì ed usci, mentre la donna rimase sdraiata sul letto.,

Rientrò la vecchia che invitò la ragazza ad alzarsi, mettersi in ordine e raggiungere la sala perché c’era gente

Lei disse che era piena di lividi per le frustate, ma l’altra le rispose che era meglio così ,perché quei segni eccitano gli uomini, e doveva essere proprio così, perché pochi minuti dopo il suo rientro, fu la prima ad essere ricondotta in camera da un cliente.
Nel frattempo, in quel corridoio,dove eravamo, erano entrati tre uomini fatto che creò immenso imbarazzo a mia moglie che era nuda ed ogni tanto doveva alzarsi per cambiare finestra

Gli uomini, seduti davanti alle finestre ,si godevano lo spettacolo e non mancavano di gettare continuamente occhiate verso la donna nuda che si trovava in quella stanza e ,senza nessun ritegno, tutti avevano il cazzo in mano per masturbarsi e sborrare nei fazzolettini che ogni poltrona aveva a disposizione. Nessuno però,osò avvicinarsi a lei o importunarla.
L a donna che ci accompagnava fece assistere mia moglie a tutti gli incontri sino a mezzanotte ,quando la casa sospendeva l’attività per mezz’ora,.il tempo per far riposare le donne e rimetterle in ordine.,

Alla riapertura, rientrarono in sala venti uomini completamente nudi, tutti super dotati ,che passando per uno spogliatoio erano stati obbligati a provvedere all’igiene dei loro genitali.
Poi entrarono le cinque donne, completamente nude, ed iniziò l’orgia finale che ,per le doti minime richieste agli uomini per poter partecipare, veniva, nell’ambiente, chiamata “ L’ora dei tori “

 

Il tutto terminò verso le quattro di mattina, quando la donna riconsegnò il camice a mia moglie e ci disse che se decidevamo di dar loro una mano ,mia moglie avrebbe dovuto trovarsi in quel posto ,quel giorno stesso ,alle sette di sera, per aiutare le 5 ragazze che aveva visto all’opera per tutta la sera. Ci riportò alla macchina e se ne andò, dicendo che i suoi abiti li trattenevano loro perché le sarebbero serviti per lavorare.

( continua )

Eravamo letteralmente distrutti e spaventati. Dissi a mia moglie che ci trovavamo in un bel guaio perché, il fatto che ci avessero fatto vedere quei filmati,sottintendeva la minaccia che, se non avessimo accettato, quei filmati sarebbero stati messi in giro ,soprattutto tra quei ragazzi che si riunivano a casa loro.

Dissi, però, che non avrei mai permesso che lei accettasse, ma lei disse che dovevamo pensarci bene ,che le conseguenze potevano essere disastrose.,Disse che avevamo fatto l’errore di voler lasciare la protezione del nostro amico e che, prima di prendere ogni decisione, avremmo dovuto parlare lui.

Così, il mattino seguente alle sette, gli telefonai e gli spiegai tutto,dal nostro desiderio di renderci autonomi, al casino in cui c’eravamo cacciati.

Lui disse che eravamo stati molto imprudenti, perché inesperti, ma capiva le nostre buone intenzioni e ci disse che non conosceva quella gente e non sapeva quanto fossero disonesti e delinquenti, ma ci assicurò che si sarebbe interessato subito, ma non poteva garantirci di riuscire a risolvere il problema prima di sera per cui,se non lo avessimo sentito per tempo,lui ci consigliava,per questa sera, di sottostare al loro ricatto

Riferii tutto a Laura che ,di fronte alla mia decisione di non presentarci ,cercò di tranquillizzarmi ,dicendo che non potevamo rischiare ,che lei sarebbe stata attenta a non fare arrabbiare nessuno e che, forse, il diavolo non era così brutto come sembrava. C’era, poi, sempre la speranza che il nostro amico riuscisse a fare qualcosa.

Purtroppo non si fece vivo, così, alle sette ci presentammo a villa dei sogni.

Trovammo la solita donna che avevamo lasciato quella mattina, che mi disse di andare nel solito corridoio, mentre lei prese in consegna Laura.

La porto in una specie di spogliatoi ,dove c’erano altre due donne a cui fu presentata. Le fu fatta fare una doccia, una peretta profumata nel culetto, le fece indossare il gonnellino e la camicetta del giorno prima e le fece ingoiare una pastiglia che, disse, era a scopo precauzionale, ma lei, poi, mi disse, che doveva essere una specie di eccitante , perché ,dopo un po’, sentì nascere in lei un forte desiderio sessuale e allentarsi tutti i freni inibitori che la trattenevano.

Quando la vidi entrare nella sala ,dove c’erano già altre tre donne ed una decina di uomini, la reazione non fu di preoccupazione o di compassione, ma di un enorme eccitazione. Tutti la guardavano mentre si sedeva su una poltroncina, ma subito ,uno degli uomini ,chiese alla donna allo scrittoio, se quel posto si stava trasformando in un convento, visti i nuovi abbigliamenti indossati dalle puttane .

La donna rispose che spettava ai clienti renderli adeguati al luogo,così due uomini si avvicinarono a mia moglie, la fecero alzare e ,mentre uno sganciava i gancetti della gonna,l’altro le sfilò la camicetta lasciandola nuda, con le sole autoreggenti. Nel frattempo erano entrate anche le ultime due donne, ma nessuna eguagliava in bellezza e sensualità la mia donna.

Tra gli uomini presenti c’era uno che avrà avuto poco più di vent’anni, il quale se la mangiava con gli occhi e, dopo che altri avevano già incominciato a valutare con le mani la consistenza del suo culetto a la delicatezza delle sue tette ,quando se la trovò vicina la prese per mano e la portò verso le camere.

Poi mi raccontò che,a quel punto ,Il cuore incomincio a batterle all’impazzata, perché stava per fare una cosa che mai avrebbe immaginato di dover o poter fare ,ma non ebbe il tempo di riflettere, perché,come apri la porta, il ragazzo la chiuse immediatamente e, mentre lei si preparava a fare tutto quel cerimoniale che aveva visto fare la notte prima ,lui l’abbracciò e la trascino sul letto e si buttò su di lei vestito com’era, mentre lei era già nuda.

Lui incomincio a baciarla con frenesia, le passava le mani su tutto il corpo, la baciava da per tutto e lei,dopo un momento di incertezza, incominciò a d accarezzargli i capelli e baciarlo sul viso.

Lui si alzò e si strappò letteralmente i vestiti di dosso , ripiombò su di lei ,accompagnando le carezze ed i baci con lo strisciare del suo corpo nudo contro quello nudo di lei..

Lei lo assecondava sempre con più foga ,le gambe si intrecciarono ed in questa forsennata lotta amorosa, i loro corpi sembravano fondersi uno nell’altro. Quando lui si trovava davanti le tette le stringeva e le baciava, quando la mano di lei si trovava a sfiorargli il cazzo lo prendeva in mano, lo scappellava, spingendo con forza la mano verso il basso per farlo godere, lui le leccava la figa, ma per pochi istanti, perché poi baciava il culetto e ritornava alle labbra, lei gli stringeva i coglioni mentre si baciavano profondamente in bocca

Sembravano due invasati ed in questa lotta morbosa ,senza che nessuno facesse niente perché accadesse, il grosso cazzo entro nella figa ed incomincio a scoparla

Lui cercava di penetrare in lei il più profondamente possibile e lei ,quasi intuisse i suoi desideri,spingeva in alto il bacino per sentirlo più dentro possibile. Non imposero il normale ritmo della scopata ,ma spingendo, contorcendosi, lei incominciò a godere e non si fermò più.

Ebbe tre o quattro orgasmi consecutivi e, per la prima volta, la sentii dire al suo amante “ godi anche tu ti prego “ e lui, quasi obbedendo a quella preghiera, spinse che sembrava volesse passarla da parte a parte e sborro dentro di lei.

Rimasero fermi e strettamente abbracciati per non più di cinque minuti ,poi lui incominciò a scoparla nel modo più tradizionale e lei,che come sempre aveva mantenuto inalterato il suo livello di eccitazione ,ebbe subito un orgasmo e continuò a godere finché lui non venne per la seconda volta. Lui la baciò con delicatezza ,si stacco da lei ed incominciarono a pulirsi ed a rivestirsi.

Ero sconcertato ,eccitato al massimo,ma quello che mi riportò alla realtà fu il commento di un uomo che con me aveva assistito a tutta la scena, che disse che quei due non avevano scopato, ma fatto all’amore. Avevo avuto la stessa impressione

Sconvolto, mi trovai a sperare che trovasse uno che la trattasse da puttana ,per cancellare la visione di quei due amanti, così fui felice quando,appena rientrata in salotto, fu bloccata da un negro che la fece scedere  vicino a lui,

Le chiese se avesse appena scopato e lei gli rispose di si.

Le chiese se avesse ancora voglia e lei ,forse immedesimandosi nella parte o forse perché era vero,gli rispose “ tanta “.

Allora lui le prese la mano e se la portò sulla coscia dove si allungava il sua cazzo e le chiese se le bastasse

Lei disse che era troppo grosso, che aveva paura che le facesse male e lui le rispose che forse gli avrebbe fatto male quando glielo avrebbe messo nel culo

Poi le chiese se avesse mai scopato con un negro ed ,avuta risposta negativa, le chiese se avesse mai scopato con due negri e ricevuta una risposta altrettanto negativa, la prese per mano e ,fatto un cenno, ad un amico che stava palpando un’altra donna ,si avviarono tutti e tre verso quella camera da cui era appena uscita.

Questa volta riuscì a lavarsi ed a lavarli e quando cominciò a lavorarsi quei due cazzi grandi ,ma non eccessivi, la si vedeva eccitata per i soliti capezzoli e per la figa umida.

Fu una scopata abbastanza normale culminata con la seconda doppia penetrazione in quei giorni.

Sino a mezzanotte si intrattenne con altri tre clienti

Nell’ora dei tori era presente,purtroppo,anche il suo giovane primo cliente, che la requisì prima degli altri e, portata nell’angolo più riservato, rimase a scoparla sino alla chiusura, senza poter evitare,però,che mentre lui la scopava altri le mettessero il cazzo in bocca o nel culo ,ma erano così presi nel loro rapporto, che sembravano neanche accorgersi di queste intrusioni

Quando usci io ,per la prima volta in vita mia, avevo sborrato tre volte in una notte.

Mi abbraccio forte e mi chiese come stavo ,mi disse che la mia schiava mi amava alla follia e, per la prima volta, usò quel termine. Le chiesi com’era andata e mi disse che sarebbe potuto andare peggio,che in fin dei conti i rapporti che aveva avuto non erano molto diversi da quelli provati le altre volte,ma che ,per la situazione trasgressiva in cui si trovava,l’eccitazione era stata tanto più forte e ,di conseguenza ,i tanti orgasmi che aveva avuto erano stati tutti molto più intensi di quelli provati normalmente

Le chiesi di quel rapporto avuto con quel giovane e mi disse che non c’era nessuna attrazione particolare ,ma, come le avevo insegnato io ,a lei interessava solo il piacere che in quel modo selvaggio e passionale lui la dava .

L’unica cosa negativa era il pensiero della situazione in cui ci trovavamo e di come ne saremmo usciti.

Il giorno dopo ,verso le tre del pomeriggio,mentre già ci stavamo preparando per ritornare alla villa, alla porta si presentò uno degli uomini che ci avevano ospitato due sere prima,ci chiese scusa per tutto quello che era accaduto,ci consegno la cassetta con i filmati e ci assicurò che non esistevano copie.

Consegno a Laura una busta ,e disse che era un peccato che fosse finita così,Ci disse che sarebbero stati felici se fossimo rimasti amici ,che loro erano a nostra disposizione per qualsiasi cosa potessero fare per noi e, sorridendo a mia moglie, le disse che sperava che di questa avventura non proprio tutto fosse stato negativo,

Poi, mentre usciva, ci disse di non preoccuparci di nostro figlio, perché li tenevano d’occhio loro

Uscito, aprimmo la busta che conteneva 5.000 euro

Naturalmente quando parlai con il nostro amico, gli dissi che non sapevo come aveva fatto, ma che lo ringraziavo tanto e che non temesse perché non avremmo sbagliato più

Passarono alcuni mesi e la nostra attività sessuale si esauriva nel frequentare diversi gruppi dove si praticava il “ libero amore “.

Ma i nostri desideri erano altri

 

( continua )

 

 

CAPITOLO 9

 

Forse mi sto dilungando troppo nei dettagli, ma per me sono importanti, perché, oltre ai fatti, cerco di trasmettere i sentimenti,le sensazioni , i cambiamenti che queste esperienze hanno prodotto in mia moglie .

Forse, tutto questo ha fatto perdere il filo della storia ,ormai iniziata oltre un anno fa e la fa sembrare il solito racconto erotico .

Un breve riassunto potrà far capire la semplicità dei fatti:

ci siamo sposati giovanissimi , quando lei aveva appena 17 anni ,senza alcun rapporto prematrimoniale ,ma ,dopo il matrimonio, scopriamo che, a causa di una eiaculazione precoce estrema , ero , non impotente ma,praticamente, impossibilitato ad avere rapporti sessuali completi,per cui i nostri rapporti sessuali si limitavano alla sola masturbazione di lei

Questo durò per dodici anni.
Lei aveva 29 anni quando io caddi in depressione e, per paura di perderla, riesco a convincerla ad avere rapporti sessuali con uomini che io le avrei procurato , ma sempre e solo in mia presenza

Poiché ci amiamo alla follia ,lei accetta ed io organizzo una settimana durante le quale le faccio avere rapporti sessuali con due persone .

Entrambi scopriamo che lei è fatta per il sesso e decidiamo di continuare quest’avventura.

Per inesperienza cadiamo in un ricatto sul web, che costringe lei a prostituirsi per una sera in una casa di appuntamenti.

Forse , ai più ,questa storia ed il suo seguito, sembrerà un romanzo, ma invece è la realtà

Ma riprendiamo la storia.

 

Il frequentare i soliti ambienti e le solite persone ,soddisfaceva le sue esigenze sessuali, ma senza quell’intensità che provava quando si trovava in situazioni nuove ed impreviste .

L’esperienza vissuta in quella notte in cui lei esercitò il mestiere della puttana ,si rivelò fondamentale per entrambi.

Lei mi confesso,che ,nonostante la preoccupazione per le minacce che ci erano state rivolte, lei quella notte, raggiunse vette d’eccitazione e di piacere che non aveva mai provato

Per lei quell’essere scelta esaltava la sua vanità, quell’essere obbligata a fare tutto ciò che le veniva chiesto, perché il cliente la pagava, la liberava da ogni limite morale o freno inibitore, il piacere di essere scopata nella stessa notte da uomini diversi,in modi diversi, con esigenze e comportamenti diversi, le procurava eccitazione e piacere che esaltava la sua libidine.

 

Anche per me quell’esperienza si è rivelata traumatizzante. Io credo di non aver mai provato un’eccitazione solamente paragonabile a quella provata quella sera ,non nel vederla scopare,ma nel vederla prostituirsi, nel vederla fare realmente la puttana.

Vederla accettare il rapporto con qualsiasi tipo d’uomo,giovane,vecchio,bello o brutto, vederla trattata in modo diverso secondo il cliente, dal romantico al perverso, dal mite al violento e vederla che in ogni situazione rispondeva con piacere ed orgasmi al suo padrone di un’ ora ,ha generato in me una specie di perversione ,che mi porta a desiderare per lei rapporti sempre più duri,con tanti uomini,con violenza ad umiliazioni.

Ed ogni volta che credo di averle fatto provare il massimo, mi accorgo che voglio sempre qualcosa di più , e questa necessità si è radicata in me ed è tutt’ora presente

 

Con il nostro amico, che è rimasto l’unico,ma saltuario,amante fisso di mia moglie, parlai della cosa e concordammo che l’esperienza avuta in quella casa d’appuntamento, fino a questo punto, s’era dimostrata la trasgressione che più l’aveva aveva soddisfatta , ma non sapevamo se questo dipendesse dallo stato di costrizione in cui si era trovata o dal fatto, eroticamente eccitante, che si stava prostituendo.

Decidemmo ,allora, di creare una situazione che la mettesse di nuovo nella condizione di essere dominata.
Fu così che, in occasione di una ricorrenza ,dissi a mia moglie che avrei invitato un collega,che lei non conosceva, con la rispettiva moglie.

Erano, in realtà, due amici di lui, dediti allo scambio di copie ed altro. Lui aveva quaranta anni e lei trenta, cioè, più o meno, l’età di mia moglie ed era bellissima,ma, quel che più conta ,aveva un carattere brillante,energico,spregiudicato, decisionista, tutto l’opposto del carattere timido e remissivo di mia moglie.

Facemmo in modo che tra le due donne nascesse una profonda amicizia,facilitata dal fatto che mia moglie era spesso sola .

Lasciammo che questa amicizia si rafforzasse ,sino a quando capimmo che l’amica era facilmente in grado di condizionare la volontà di mia moglie,tanto che le aveva imposto anche di cambiare look, indossando gonne molto più corte di quelle che usava normalmente,camicette scollate ed ampie ,in modo da lasciar intravedere il seno,non portare reggiseno e, come intimo, niente o al massimo un perizoma

Erano trascorsi nove mesi quando, una sera, mentre eravamo a cena fuori, l’amica disse che l’indomani si sarebbe aperta la stagione dei saldi ,per cui mi ordinò di dare la carta di credito a mia moglie perché lei conosceva un elegantissimo negozio di intimo dove si sarebbero rifatto il guardaroba.
Il giorno stabilito mia moglie,tutta euforica ,uscì assieme a me, si fece portare a casa dell’amica e mi saluto.

Fecero acquisti per tutta la mattina poi,giunta l’ora di rientrare,salirono su un autobus affollatissimo per l’ora di punta e, trovato un angolino dove appoggiarsi.

Stavano chiacchierando ,quando l’amica vide mia moglie tendere il corpo e sbarrare gli occhi .

Stava per spostarsi quando l’amica le mise le due mani sui fianchi e la tenne ferma. Mia moglie la guardo perplessa ,me lei le strizzò l’occhio perché aveva capito che qualcuno stava facendo la mano morta.

Mia moglie rimase ferma e quella mano incominciò a muoversi sotto la sua gonna, trovando prima il culetto praticamente nudo, ma poi spingendosi più avanti, entrò nel perizoma ed incomincio a giocare con la sua fighetta e, quando l’amica capì che stava per avere un orgasmo, si mosse, sposto mia moglie e la fece avviare verso l’uscita. In strada risero tutto il tempo e l’amica le disse che nel sesso nessuna occasione andava perduta.

Rientrate in casa ,mangiato un panino, l’amica volle subito che iniziassero a provare quello che avevano comperato ed, in un attimo, fu nuda.

Mia moglie era imbarazzata, ma volendo imitare la disinvoltura dell’amica, si spogliò nuda anche lei. Incominciarono a mettersi e togliersi quello che avevano comperato, ma l’amica passava più tempo a sistemare i capi addosso a mia moglie, che provare i suoi.

Ogni volta che le sistemava un reggiseno, inseriva la mano nelle coppe e ,spostando una tetta ,sfregava il capezzolo più volte contro la stoffa. Ogni volta che cercava di allargare il davanti di un tanga o perizoma ,per meglio coprire i peli della sua fighetta , introduceva le mani dietro la stoffa, sfiorando la figa per prendere i due lembi e tirarli verso l’esterno e tutto questo, unito all’eccitazione che lei conservava per quanto successo in autobus , aveva portato mia moglie in uno stato di eccitazione estrema.

Allora l’amica che si era resa conto della sua eccitazione, disse che erano troppo accaldate ,che era necessario che facessero una doccia e, così dicendo, la trascino nuda in bagno dove c’era una doccia doppia.

 

Entrarono ed ,anche qui , fu più il tempo che l’amica dedicò a spalmare il balsamo sul corpo di mia moglie e lavargli schiena e culetto, che il tempo che dedicò a se stessa.
Quando uscirono l’amica prese un telo grandissimo e si avvolse assieme a lei.

Uscirono e si gettarono sul letto per asciugarsi.

L’amica sapeva come e cosa muovere sotto quel telo, tanto che mia moglie, per pudore, faceva sforzi immensi per non raggiungere l’orgasmo.

L’amica, allora, mentre erano strette assieme ,le accarezzò una tetta e le chiese se avesse mai fatto sesso con una donna ed ,avuta una risposta negativa, incomincio a magnificare i piaceri che due donne sapevano darsi e, cosi parlando, fece aprire il telo che le ricopriva ed incominciò ad accarezzare il suo corpo ed a baciarla. Stava ,comunque, attenta a non farla godere, ma voleva portarla e tenerla sul ciglio dell’abisso
Silenziosamente entro in camera il marito dell’amica ,senza che le due donne,che si stavano baciando sulla bocca, se ne accorgessero . L’amica stava accarezzando le cosce interne di mia moglie che ,aspettando solo che quella mano si posasse sulla figa , allargava sempre di più le gambe.

Lui si posiziono in mezzo ed a quel punto mia moglie si accorse della sua presenza ,cercò di divincolarsi e di spostarsi,ma ,con tanta poca convinzione ,che lui non ebbe difficoltà ad entrare in lei che esplose, subito, in un potente orgasmo.

Lui continuò a scoparla mentre la moglie la baciava e le accarezzava le tette e ,poi, le introdusse due dite nel culetto,

Mia moglie continuava a godere come sempre e, siccome lui era molto resistente, andò avanti per circa 20 minuti.

Poi uscì da lei, la girarono su un fianco , l’amica le leccava la figa e lui le aveva messo l’uccello in bocca e, dopo un po’, si mise dietro a lei e l’amica introdusse il cazzo in quel splendido culo dove lui sborrò,
Finito il tutto i tre rimasero spossati sul letto e mia moglie incomincio a disperarsi perché l’avevano fatta tradire suo marito, ed ora l’avrebbe perduto.

Lui se ne andò e l’amica le disse che non era necessario che io lo sapessi,che sarebbe rimasto il loro segreto e lei si tranquillizzò un po’, ma le martellava in testa la minaccia , che le avevo fatto a suo tempo, che non avrei mai sopportato un tradimento
Mestamente si rivestì ,prese le sua roba e tornò a casa

 

 

( continua )

Passo un a settimana e Laura s’era un po’ tranquillizzata , anche per le quotidiane assicurazioni che l’amica le dava sul mantenimento del loro segreto.
Dopo alcuni giorni l’amica le telefonò per andare a vedere una mostra e le disse di passare a prenderla verso le quattro.

Quando mia moglie arrivò, trovò in salotto l’amica, il marito ed un amico del marito, sui sessanta anni.,Furono fatte le presentazioni, spiegarono agli uomini dove stavano andando e, chiesto il permesso

di allontanarsi perché l’amica doveva vestirsi ed assieme raggiunsero la camera di lei.
Laura era seduta sul letto e stavano parlando.

L’amica era solamente in tanga ,ma disse che oggi le andava di uscire senza e se lo tolse e rimase completamente nuda, quando, in camera ,entrarono il marito e l’amico.

L’amico disse che stava ammirando uno spettacolo stupendo, mentre il marito, mettendo una mano sul culetto della moglie, propose alle due donne ,visto che non era tardi ,di farsi una scopatina tutti assieme prima che loro uscissero .

La moglie rispose “perché no “ , ma quando lui si rivolse a Laura per chiederle se fosse d’accordo, lei rispose che erano tutti matti ed uscì dalla camera.

Allora il marito e l’amico si spogliarono ed il marito,nudo,raggiunse mia moglie in salotto e le disse che poteva fare quello che voleva e, mentre loro scopavano, lei poteva guardarsi un video.

La fece accomodare su una poltrona, introdusse una cassetta nel video e ritornò in camere.
Nel video apparve lui che, rivolto a me, diceva che non dovevo preoccuparmi per mia moglie a causa della mia situazione, perché lei sapeva benissimo come arrangiarsi e seguì il video della lesbicata e della scopata dei giorni prima.

Logicamente il nastro era stato ripulito da ogni fotogramma che potesse mettere in mostra la sua contrarietà ed in evidenza i tanti orgasmi che aveva avuto in quel rapporto
Alla fine del video riapparve lui che, rivolto a lei ,diceva che aveva 5 minuti per raggiungerli, nuda, in camera e concedersi al suo amico
Non aveva scelta, o perdermi o tradirmi, sperando che non lo venissi a sapere.

Si spoglio, entrò in camera e si sdraio tra i due. Il vecchio le mise una mano tra le gambe e sentì che era fradicia per la voglia e l’eccitazione che provava. e non gli parve vero di scoparsi quella donna meravigliosa.

Il vecchio fu il primo ad introdursi in lei ,ma ben presto ,sia il marito che l’amica, erano impegnati a soddisfare la loro libidine su quel corpo , facendosi leccare,inculandola , giocando con i suoi seni ed i suoi capezzoli.

Alla fine lui le disse che d’ora in poi sarebbe stata la sua puttana
Da quel giorno, le procurò un appartamento dove lei si sarebbe incontrata ,ogni giorno nel pomeriggio, con chi lui decideva che dovesse scopare .

Incominciò per lei una nuova esperienza di prostituta. Ogni giorno riceveva la visita di un paio di uomini delle più diverse specie .Lei doveva accoglierli vestita provocantemente ,ma non volgarmente,doveva incassare il denaro prima di concedersi a loro e ,poi, sottomettersi a qualsiasi delle loro richieste .

Le mandarono delle persone normali ,ma anche dei violenti,ma i rapporti più particolari li ebbe con dei transessuali che,oltre a scoparla con dei cazzi notevoli , la obbligavano ad indossare uno strap on e sodomizzarli.

Ogni sera che io non rientravo, ed in quel periodo successe spesso, lui la portava, nei posti dove imperavano i guardoni, ai quali la esibiva in tutti i modi, obbligandola ad accettare ,nuda, le sborrate delle loro seghe sulle tette e sul viso e lasciando che la toccassero e la masturbassero.

La portò in posti dove si radunavano macchine che ,con segnali concordati, si proponevano lo scambio della donna che ,generalmente, era la moglie,la quale, nuda ,doveva scender e raggiungere l’altra macchina ,dove poteva trovare uno o più occupanti e le stessa cosa faceva la donna dell’altra macchia. Molte macchine erano li solo per guardare.
Di queste costrizioni ed umiliazioni sembrava che lei ne traesse godimento, perché gli orgasmi erano sempre tanti e profondi.
Un giorno,mentre ricordavamo l’esperienza della Villa dei Sogni le chiesi, se , quella volta, avrebbe accettato di andare in quella villa, con il mio consenso , anche se non fosse stata costretta a farlo.

Mi rispose che non sapeva quale potesse essere la differenza tra andarci perché costretta o andarci volontariamente .

Allora le dissi che non rimaneva altro che fare una prova.
Le dissi di alzarsi e di venire con me,mi chiese se ero impazzito,le risposi che, come schiava ,non poteva rifiutarsi.
Si alzò, voleva vestirsi ,ma glielo proibii, le presi un mantello, la feci salire in macchina e ci avviammo alla villa .

Strada facendo telefonai a quelli che erano diventati, ormai ,dei conoscenti, per l’amicizia che legava i nostri figli e chiesi loro se questa notte potevano ospitarla.

Risposero che per lei le porte erano sempre aperte ,anche senza telefonate,

Quando arrivammo la feci scendere le tolsi il soprabito e la consegnai nuda, nelle mani della ragazza dello spogliatoio e le dissi che ,questa volta, non mi sarei fermato e che sarei ritornato a prenderla alle tre
Quando la ripresi ,alle quattro del mattino, era nuda ,le consegnai il soprabito e ritornammo a casa e le chiesi se era meglio costretta o volontaria e mi rispose” volontaria”, perché la mancanza della preoccupazione per il futuro, la lasciava serena e poteva concentrarsi sul pensiero che ,d’accordo con me, si stava vendendo a qualcuno che aveva il diritto di pretendere da lei tutto quello che voleva perché l’aveva pagata.

Questo pensiero la portava ad uno stato d’eccitazione tale che ,quando scopava, gli orgasmi si susseguivano uno all’altro con pochi momenti di interruzione

Le chiesi quante volte avesse scopato e mi disse 10 e durante “ L’ora dei tori “ una volta sola, perché aveva incontrato il giovane della prima volta.

Stringendosi a me e sorridendo mi bacio e mi disse “ se mi ami ordina alla tua schiava di diventare la tua puttana ,perché mi piace esserlo.”
Poi volle chiedermi,visto che era tanto tempo che non ne parlavamo,come stessi io.

Le confessai che non vorrei una vita diversa ,perché ,se prima il mio solo scopo era quello di fare in modo che lei provasse piacere, da molto tempo, la vita che conducevamo era importante anche per me, perché,il vederla con gli uomini, mi eccitava da morire e mi faceva provare un piacere così intenso che anch’io ,ora, riuscivo ad avere diversi orgasmi durante un suo rapporto.

E tutto questo senza che il nostro grande amore ne risentisse.
Così le dissi che ,come all’inizio io avevo sacrificato il mio orgoglio per il suo piacere , ora era lei obbligata a scopare con gli altri per il mio.

Fermai la macchina perché potessimo abbracciarci e baciarci con lo stesso amore di sempre.

 

 

 

Le quattro chicchere fatte con mia moglie circa la mia situazione ,mi portò a ripensare tutto il percorso che assieme avevamo fatto in questi ultimi anni specialmente all’inizio quando per entrambi si è trattato di scoprire e di entrare in un mondo diverso,fuori dalle regole e dall’educazione ricevuta..

 

 

Pensai che ,se è vero che il destino di un uomo è predestinato dalla nascita ,io credo di essere nato cuckold.
Da quando ho incominciato a sentire i primi impulsi sessuali, la mia più grande eccitazione o il mio più grande desiderio è stato quello di vedere due che scopano.
Mi ricordo,. da, ragazzo, la ricerca di foto di copie che scopavano o dei primi filmetti super otto, tutti graffiati e mossi, che riprendevano lui che chiavava lei.

Ancora ricordo il nodo alla gola che mi prendeva nel vedere quelle immagini e l’eccitazione che mi faceva raggiungere l’orgasmo solo guardando. Forse un preludio alla mia disfunzione.
Più tardi ,quando anch’io ho incominciato a fare sesso ,il piacere era logicamente grandissimo, ma il vedere gli altri che lo facevano, era forse ancora più appagante,
Il termine per definire questo comportamento è , probabilmente voyeurismo , ma credo che sia una situazione che indichi la predisposizione, nel momento che cambia il proprio stato civile, al cuckoldismo.
Forse proprio per questo mi sono sposato solo a 24 anni,con una ragazza che ne aveva 17.
Ci sposammo perché eravamo innamoratissimi uno dell’altra ed anche perché era in attesa di un bellissimo bambino.
Inutile dire che era una ragazza bellissima,con un corpo favoloso che a ventinove anni ,quando inizia la svolta della nostra vita,aveva raggiunto quella maturità fisica che,secondo me ,rende la donna fisicamente insuperabile, perché,se ha avuto cura del suo corpo,ha solo migliorato il suo aspetto, eliminando spigoli,,incavi e magrezze che in un corpo, non ancora perfettamente maturato, esistono sempre. A quell’età , poi, se la donna ne è dotata,come la mia , esplode prepotente quella carica di sensualità che ti fa desiderare una cosa sola : possederla.
Da quando siamo assieme io ho sempre lottato con il virus della gelosia ,perché a diciassette anni, vestendo da giovanetta ,con abiti corti , attillati,scollati che mettevano in mostra tutta la bellezza del suo giovane corpo,non poteva non attirare gli sguardi degli uomini.
Poi da “adulta” ha continuato a vestirsi allo stesso modo ,seppur con abiti firmati,estremamente eleganti, ma altrettanto provocanti,che non potevano non eccitare la maggior parte degli uomini che l’incontravano
Questo vederla sempre desiderata, all’inizio ,come dicevo,mi rendeva geloso,poi ,piano piano,ha preso il sopravvento la malattia ed ho incominciato, sempre più spesso,ad eccitarmi nel pensarla violentata da qualche cazzo mostruoso.
Anche perché ,sessualmente, aveva un comportamento contraddittorio, perché ,durante i nostri incontri,si eccitava facilmente ,raggiungeva più orgasmi,ma non concedeva niente alla “lussuria “ quindi niente rapporti orali,niente rapporti anali ,qualche concessione ai dildo ,raramente qualche DVD porno, estrema attenzione che il bimbo,che ormai cresceva,fosse dai nonni o profondamente addormentato ,nessun rapporto o confidenza al di fuori delle quattro mura o della stanza d’albergo,quando viaggiavamo. Mai fatto sesso quando eravamo ospiti dei suoi e dei miei.
Qualche volta, durante i primi 12 anni di matrimonio ,ho cercato di buttare lì qualche discorso sul scopare con un altro, ma ciò e servito,se ce ne fosse stato bisogno,per capire che mai sarebbe potuto succedere una cosa simile.

Poi la mia depressione,l’esperienza con il mio amico in quel cinema a luci rosse e i primi rapporti di lei con lui ed i suoi amici.

Pensando a quel battesimo del sesso trasgressivo avvenuto in quella settimana, rivissi con la mente la nostra prima esperienza avuta ,nell’estate di quello stesso anno che per noi assume una particolare importanza perché fu la prima prova senza la tutela di nessuno

Laura aveva 29 anni, io 33 e nostro figlio ,Paolo, 12
Quell’estate presi in affitto la solita casetta al mare in un complesso residenziale su un isola della Dalmazia,dove mia moglie e mio figlio avrebbero trascorso,per l’ultima volta, tutto il periodo tra la chiusura e la riapertura delle scuole. Io mi sarei fermato la prima settimana,poi sarei rientrato per lavoro, salvo ritornare saltuariamente ,nei brevi periodi che riuscivo a ricavare tra i miei impegni.,

Nelle due case vicino alla nostra, alloggiava un gruppo di quattro copie di adulti e due ragazzi e due ragazze più o meno dell’età di mio figlio ,ma non italiani..

Ne fummo contenti perché i ragazzi avrebbero sicuramente fatto amicizia tra di loro ,anzi ,sin dalla prima sera, cercammo di fare amicizia con i vicini, che trovammo molto gentili e disponibili ,ma che avevano qualcosa che non ci convinceva.
Erano tutti fisicamente molto prestanti e di bell’aspetto,ma erano un po’ grezzi,rozzi,e ,nell’agire ,rudi ed autoritari nei confronti delle loro donne, tutte giovani e molto belle. Ci facemmo una ragione pensando che dipendesse dalla loro cultura,ma non ci piacevano
L’indomani,al mare venne quasi spontaneo sedersi vicini e tra i ragazzi ci fù subito un’intesa perfetta ,per cui si alzarono e se ne andarono. Per tutto il giorno non potei fare a meno di notare gli sguardi che gli uomini rivolgevano a mia moglie, per poi parlottare tra loro nella loro lingua .
La prima sera vollero che andassimo a cena da loro, cosa che noi contraccambiammo la sera dopo, tanto che ,nei giorni successivi mangiammo quasi sempre tutti in compagnia,senza i giovani che si riunivano in piazza con altri amici per correre ,poi, in discoteca sino al mattino dopo.
Gli uomini cercavano in tutti i modi di interessare mia moglie ,anche perché,a parte uno che doveva avere sui 50 anni, gli altri erano tutti dei fusti notevoli , il più giovane di venticinque anni gli altri sui quaranta.
Il giorno prima della mia partenza fui avvicinato dall’uomo più anziano che ,senza giri di parole,mi disse, chiaro e tondo ,che a lui ed ai suoi amici,piaceva molto mia moglie e,quindi,mi chiese quanto volevo per lasciare che se la scopassero quando io non c’ero.
Dire che rimasi scioccato è dire una banalità, ma mentre farfugliavo il mio sentirmi offeso,il come si fosse permesso ed altro,nel cervello mi si accese una lampadina e pensai che ,se loro fossero riusciti in qualche modo scopare mia moglie ed io avessi potuto assistere, si sarebbe realizzato parte del mio sogno, il cui seguito nessuno avrebbe potuto ipotecare.
L’uomo disse che mi aveva parlato perché voleva comportarsi correttamente nei miei confronti ,ma potevo star certo che, anche senza il mio consenso ,sarebbero riusciti ugualmente a scoparsela.
Ragionai in fretta e mi resi conto che se avessi voluto evitare che ciò accadesse, l’unica cosa da fare sarebbe stato portarli via da lì , invece gli risposi ,prima con arroganza, ma ,poi, con un senso di complicità ,che mia moglie non era di mia proprietà, per cui non potevo venderla e che il farsi fottere da loro dipendeva solo da lei,ed escludevo che avrebbe permesso che ciò accadesse, per cui, se loro riuscivano a convincerla, per me non c’era problema ed aggiunsi, maliziosamente, che, se anche avessero voluto costringerla ,da me non avrebbero dovuto aspettarsi rogne. Ponevo,però, una sola condizione che non era trattabile : per essere sicuro che non le avrebbero fatto nulla di male avrei dovuto essere presente,anche se di nascosto,a tutti i rapporti che avrebbero avuto con lei ,.e se non accettavano e rispettavano questa condizione ,al termine della settimana saremmo andati via tutti
Il vecchio fece una risata, disse di aver capito, mi diede la mano da stringere e disse,in un italiano stentato, che ci sarebbe stato da divertirsi per tutti ,visto che anche loro si sarebbero fermati per tutta la stagione per far divertire le mogli

 

 

CAPITOLO 12

 

 

Poiché io sarei partito all’indomani, il vecchio mi diede la sua parola che il giorno prima di scoparla (lo dava per scontato che ci sarebbe riuscito ) mi avrebbe telefonato perché potessi rientrare. Oppure, se preferivo, potevo fermarmi per tre giorni perché ,al massimo tra quattro, se la sarebbero portata a letto Finsi allora di partire,raccomandai a mia moglie di comportarsi bene e me ne andai, ma per raggiungere un albergo di un paese vicino. La sera del terzo giorno ritornai nei pressi della nostra casa, ma entrai in quella del vecchio. Gli chiesi cosa intendesse fare .

Mi raccontò che in quei tre giorni tutti loro erano stati molto vicini a mia moglie e chi prima ,chi dopo, le avevano fatto capire ,tra mille complimenti anche pesanti, che avrebbero fatto di tutto per convincerla a farsi scopare da loro.

Mi disse che oggi poteva essere il giorno buono, per cui mi invitò a salire al piano di sopra e di aver pazienza e di ascoltare

Dopo qualche minuto, mandò una delle due donne ad invitare mia moglie a venire a prendere il caffè. Qualche minuto dopo, lei entro con una di quelle sue gonne inguinali ed un top. Il vecchio aveva, intanto, acceso il computer ed, a mezzo skype, aveva chiamato il figlio in una video telefonata e lo lasciò in attesa. Poi ,rivolto a mia moglie ,le disse bruscamente che c’era una situazione che doveva essere risolta da lei.

Le disse che c’erano due gruppi di uomini che quella sera volevano scopare e stava a lei decidere quale gruppo avrebbe scopato ,quindi, girò il computer verso di lei.

Quello che vide sullo schermo fù  un pezzo di spiaggia con  una decina di ragazzi e tre ragazze, tra cui nostro figlio,inquadrati da un analogo computer manovrato da uno dei suoi figli..

Tra il computer in spiaggia ed il gruppo di ragazzi ,era ripreso uno dei figli dei vicini che metteva in mostra un cazzo di almeno 30 centimetri e grosso come il polso di un uomo, su due coglioni grossi e gonfi. L’uomo le spiego che le loro mogli e le figlie non avevano problemi a fare sesso con gli amici in cambio di qualche regalino e che i due maschi erano attratti anche dai ragazzini ed avrebbero saputo come convincere nostro figlio a fare lo stesso ed evitare, così, il rischio di inciampare su qualche scoglio e rovinarsi il viso. Mia moglie impallidì . Il vecchio continuò e le disse che quello era il primo gruppo, mentre l’altro  era composto da loro quattro che, come lei ben sapeva , erano felicissimi di avere  solo lei  a disposizione per scopare, visto che le altre donne erano uscite.

 Loro erano disposti a sacrificarsi per il piacere dei figli, sia maschi che femmine e lasciare che fossero loro a divertirsi , ma ,visto che  nel gruppo c’era pure suo figlio,  era giusto che fosse lei a decidere  quale gruppo  dovesse scopare .

Aveva 5 minuti per decidere, perché, altrimenti, i giovani avrebbero dato inizio alla loro festa. Quindi ritornasse a casa ,decidesse in assoluta libertà ,ma in fretta e se decideva che era in casa loro che si sarebbe svolta la festa, si presentasse pronta, cioè nuda.

Uno degli uomini la aiutò ad alzarsi e l’accompagnò alla porta. Tutti e quattro si spogliarono completamente, mettendo in mostra quattro cazzi le cui dimensioni io non avevo mai visto neanche nei siti porno .

Dopo qualche istante bussarono alla porta , aprirono ed entrò mia moglie completamente nuda, splendida come non l’avevo mai vista.

Il vecchio andò al computer e disse solamente che non dovevano fare nulla ,che andassero in discoteca  e si divertissero a spese sue. Dirvi qual’era il mio stato d’eccitazione è impossibile, ma posso dirvi che quasi mi soffocai quando,senza che nessuno avesse ancora aperto bocca, vidi il vecchio prendere mia moglie, piegarla contro il tavolo, prendere la bottiglia dell’olio d’oliva, infilarle l’apertura nel culo ,alzarla per qualche istante ,poi toglierla, lasciando che l’olio si riversasse un po’ tra i glutei,e  poi, appoggiata la bottiglia,  prendersi in mano il cazzo, ormai tesissimo, puntarlo sul buchetto e, senza alcuna delicatezza, spingerlo con forza dentro quel culo vergine, sino a raggiungere il fondo, con un movimento ininterrotto, tra l’urlo di dolore di mia moglie .

Il vecchio incominciò ad incularla con violenza, mentre uno dei tre si impossessò delle morbide tette  per strizzarle e succhiarle, un altro le mise la lingua in bocca per non farla urlare, un altro, sotto la tavola, s’era impossessato della figa che leccava con voluttà mentre le infilava due dita nella vagina. Non vidi alcun segno di sangue intorno al cazzo che la inculava e ciò mi tranquillizzò ed anche il fatto che le urla fossero diminuite e poi cessate , mi liberò da un certo stato di preoccupazione,  per lasciarmi godere interamente la scena che avevo davanti agli occhi

Il vecchio, ad un certo momento ,si fermo, diede un colpo fortissimo in avanti ,poi l’attirò con forza verso il suo pube, in modo che il cazzo fosse il più profondo possibile mentre le riempiva l’intestino della sua sborra. Mentre il vecchio stava sborrando ,dalla bocca di mia moglie uscì un lieve gemito, che non seppi come interpretare,ma che mi fu chiaro quando il posto del vecchio fù preso, immediatamente, de quello che le stava strizzando le tette che, tenendole sempre ben strette nelle grandi mani, incominciò la sua entrata con un cazzo ,s’e possibile,ancora più grosso del primo. per  incularla con ancora maggior forza e violenza dell’altro, quasi ricercasse il modo di farle male.

Questa volta il lamento che uscì dalla bocca di mia moglie non lasciava dubbi,stava godendo. La gioia e l’eccitazione che provavo nel sapere che stava godendo mi tranquillizzò e mi permise di osservare attentamente quel grosso cazzo che,violentemente, forzava le paretti del condotto anale ed entrava, per almeno una trentina di centimetri, nel ventre di mia moglie Era una sensazione mai provata e, subito dopo, il pensiero che quella era mia moglie ed il cazzo quello di un estraneo che non l’amava ,ma la usava unicamente come strumento del suo piacere, mi fece venire per la seconda volta senza toccarmi

Tutti e quattro a turno l’incularono e le sborrarono dentro

Lei aveva avuto una decina di orgasmi,qualcuno,probabilmente , provocato da chi aveva ,per tutto il tempo, giocato con la sua figa. Quando la fecero alzare, le ordinarono di lasciar colare la sborra, perché vedesse quanta ne aveva avuta nel culo.

Poi le diedero un asciugamani perché si pulisse e la fecero sedere sul divano. Il vecchio le disse che da quel momento in poi lei doveva considerarsi a loro disposizione.

Che, sino alla fine delle vacanze, lei avrebbe dovuto soddisfare tutte le voglie di loro quattro e dei ragazzi che erano fuori e , questo, in qualsiasi momento della giornata. Aggiunse che tutto quello che era accaduto quella sera era immortalato in un video, che incominciava con la sua entrata nuda,segno evidente che nessuno l’aveva obbligata a farlo.

Se poi se ne fregava di finire sui siti porno di internet ,c’era sempre suo figlio che sarebbe stato stuprato e violentato in modo tale che non avrebbe mai più potuto avvicinare un uomo. Per cui obbedienza ed acqua in bocca con me e con qualsiasi altra persona

Per ultimo, il vecchio aggiunse che era pronto a scommettere che,di questa situazione, la prima che ne avrebbe tratto piacere sarebbe stata proprio lei, perché,già da quel primo doloroso incontro ,sì era capito che era facile all’orgasmo, per cui, quando l’avrebbero usata completamente, avrebbe toccato il settimo cielo. Poi la lasciarono andare  

 

 

Io scesi e credo che si vedeva che ero stravolto. Il vecchio mi disse che oggi avevano gettato le basi, ma che il bello sarebbe arrivato più avanti. Volevo andarmene,, ma mi disse di fermarmi ancora un po’ a parlare con loro.
Un’ora dopo mi dissero di andare dietro alla finestra. Due di loro uscirono e, senza bussare,aprirono la porta della mia casa Mia moglie era seduta in poltrona a guardare la tv vestita con calzoncini corti e maglietta.
Uno disse ciao e le fece cenno di avvicinarsi ,lasciando la porta aperta .Lei,intuendo qualcosa, fece per chiudere la porta ma lui glielo impedì .La prese per un braccio, se la portò al fianco, le tolse la maglietta ,le tolse i calzoncini e trovò un perizoma che strappò e le ordinò di non indossare mai più intimo.
Quando fu nuda le ordinò di calargli i calzoncini che lui indossava , le disse di avvicinarsi contro il suo fianco e di allargare bene le gambe. Lei eseguiva obbediente, poi lui introdusse un gamba in mezzo alle sue, le mise una mano sul culetto e spinse la figa contro la sua coscia  e le ordino di muoversi per masturbarsi.,Lei capì, finalmente, cosa voleva ,così appiccicò la figa alla coscia.,si allargo le grandi labbra ed incominci a stusciarsi  verso l’alto e verso il basso per masturbarsi ed incominciò subito a gemere.,Lui le ordinò di prendere in mano il,cazzo e di fargli una sega.,Andarono avanti per buoni 20 minuti finché lui sborrò copiosamente girato verso il suo bacino, mentre lei aveva gia raggiunto i suoi orgasmi
Quand’ebbero finito, si fece avanti l’altro che la portò sul divano dove prima era seduto,la fece sdraiare su un fianco rivolta verso di lui.,le mise un cuscino sotto la testa ,poi le disse di aprire la bocca ed incomincio a scoparla in bocca.,
Incomincio lentamente, ma continuò sempre più velocemente e con violenza.,Lei che a stento riusciva a contenere in bocca quel grosso cazzo, rischiò più volte di vomitare,quando lui, nella foga della scopata ,raggiungeva il fondo della gola,poi,ad un tratto, sborrò un quantita  di sperma enorme che ,quando ebbe finito,prima di toglierlo dalla bocca, le ordinò di ingoiare sino all’ultima goccia. Non l’aveva mai fatto .Ero sicuro che non ci sarebbe riuscita, ma con mia meraviglia la vidi chiudere gli occhi e con grande sforzo buttare tutto giù .Lui le disse brava e le chiese se le piaceva e lei rispose di si.
Entrambi la baciarono con la lingua in bocca ,alzandole la testa tirandola per i capelli, le dissero che era molto bella e che si sarebbero divertiti un sacco e che, per questa sera poteva,se voleva,andarsene a dormire,a meno ché non venisse a lei qualche voglia ,che avrebbe dovuto assolutamente,chiedere a loro di soddisfare. E questo valeva anche per il futuro
Il nostro vicino mi propose di trasferirmi da loro, in ricompensa della mia disponibilità a fargli scopare la moglie,così ,lasciai l’albergo e nottetempo mi trasferii in casa loro.
Quando mi coricai pensai a quanto era accaduto quella sera ed al comportamento di mia moglie che mai avrei creduto, non solo che cedesse alle minacce dei quattro,ma soprattutto che godesse in modo quasi esagerato, anche se le avevano fatto provare non poco dolore e l’avevano trattata con violenza e brutalità ,oltre che imponendole ,in pratica , la loro volontà in ogni atto.
Mi venne il dubbio che forse, proprio quel comportamento ,assolutamente diverso da quello a cui era abituata, aveva scatenato tutta la sua libidine nascosta, mettendo in evidenza la sua vera inclinazione sessuale,che,probabilmente, chiedeva di essere dominata  
La mattina dopo ,mentre i giovani se ne andarono al mare per conto loro, i vicini dissero a mia moglie che sarebbero andati al mare insieme. Mentre mia moglie si stava incamminando per la solita strada per raggiungere gli scogli ( non esiste spiaggia ), loro la fermarono e dissero che avrebbero cambiato spiaggia e, preso un altro sentiero tra i muri a secco ,dopo una camminata un po’ più lunga, raggiunsero una parte della scogliera il cui ingresso era recintato ,con una porta ed un custode .A fianco della porta c’era la scritta “ naturist camp”.
I vicini che conoscevano, evidentemente, il posto, si spogliarono nudi per poter varcare quella porta che conduceva ad un campo di nudisti ed invitarono mia moglie a fare lo stesso Lei, in estremo imbarazzo, non poté che obbedire e, per la prima volta nella sua vita, si trovo nuda all’aria aperta e di fronte a degli estranei,Io li seguivo a distanza e dovetti sottostare allo stesso trattamento.
Come già detto, l’accesso al mare era costituito da formazioni rocciose, rese lisce dal mare ,dove ci si poteva sdraiare e da scogli, in mezzo ai quali,dove ciò era stato possibile, avevano gettato del cemento per formare delle piccole piazzole. Tutto era molto irregolare, per cui alcune piazzole erano più basse ed altre più alte, in modo che gli occupanti erano più o meno in vista degli altri.
Mia moglie raggiunse una piazzola abbastanza grande ,con altre due, vicine alcuni metri ,dove gli occupanti si sarebbero visti apertamente tra di loro Altre erano un po’ più lontane ,per cui ,se uno rimaneva sdraiato, rimaneva nascosta alla vista degli altri.
Le due piazzole vicine erano deserte , per cui mia moglie mise il materassino a terra e si mise a prendere il sole.
Io avevo occupato uno spazio su uno scoglio che mi permetteva di vedere mia moglie senza essere visto.
I vicini erano tutti in acqua .Dopo un po’ ,uno uscì, prese un materassino ed andò a sdraiarsi a fianco di mia moglie. Parlavano del più e del meno ed, ad un certo punto, lui pose una mano sul ventre di lei accarezzandola,
Lei non disse niente e rimase immobile e non si mosse neanche quando lui fece scivolare la mano, sempre più in basso, sino a poggiarla sui peli della fica, tra i quali introdusse un dito ed incominciò ad accarezzare tutta la fessurina ,ormai aperta.
L’accarezzava lentamente e, languidamente e lei godeva di quella carezza.,Poi lui tolse la mano, prese la sua, se la posò sul cazzo, per poi riprendere la sua rarezza
Lei circondò quel cazzo con la mano e lentamente,come faceva lui,incominciò a masturbarlo. Logicamente lei pensava di non essere visti da altri attorno , ma quello che mi colpì fù che lei accettò questa situazione con naturalezza ,senza imbarazzo,probabilmente con piacere.
Ma, proprio mentre si stavano eccitando a vicenda, una delle piazzole vicine venne occupata da una copia ,più o meno della loro età,. Mia moglie ebbe subito l’istinto di togliere la mano e di spostare il bacino perché la togliesse anche lui, ma lui strinse nel pugno i peli della figa ,quasi strappandoglieli, e le disse che non doveva mai prendere della iniziative e che continuasse a fare quello che stava facendo
Lei riprese a masturbarlo e lui prese tra le dita il clitoride, ormai turgido dall’eccitazione .
I nuovi venuti ,forse eccitati dal comportamento di mia moglie e del suo uomo ,forse perché erano abituati a farlo, incominciarono anche loro a masturbarsi  ma non da sdraiati, ma seduti, continuando ad osservare quello che accadeva nella piazzola vicina. Lui se n’era accorto ed invitò mia moglie a guardare  e, mentre lei girava la testa per guardare,lui aumentò la pressione sul clitoride che teneva tra le dita e fece esplodere in mia moglie un orgasmo intensissimo.e prima che in lei cessassero gli spasimi. lui si mise in mezzo alle sue gambe e la penetrò., iniziando la prima scopata tra lei ed i nostri vicini. Lei era fradicia dei propri umori dovuti all’orgasmo, per cui non provò alcun dolore ,ma la sconvolse la spinta che quel cazzo maestoso provocava sulle pareti della vagina. Non aveva mai provato qualcosa del genere, né il piacere che questo contatto le provocava, così come non aveva mai provato un cazzo che la penetrasse così profondamente de arrivare all’utero,
Dimenticò dove si trovava,incominciò a godere sopraffatta da una lunghissima serie di orgasmi, così ravvicinati che sembravano essere un orgasmo unico .Anche lui doveva essere rimasto sorpreso dalla reazione di mia moglie, perché non durò a lungo e dopo alcune penetrazioni violentissime ,con una mano che strizzava e torceva un capezzolo, le infilo due dita nel culo e nel momento in cui lei ,come reazione, spinse la figa in avanti, lui la penetrò il più profondamente possibile ed incominciò a riempirla con una sborrata colossale.
Rimasero avvinghiati per un po’ .Poi lui si staccò .I vicini dissero loro che erano stati favolosi
.Lui invitò mia moglie a non pulirsi ma a scendere in acqua per rinfrescarsi
Lei non voleva, ma capì che ora doveva obbedire, perché lui voleva che si vedesse scendere la sborra tra le gambe mentre raggiungeva il mare.
Qualche decina di metri più al largo c’era una formazione rocciosa che permetteva di stare in piedi con l’acqua che arrivava al seno, Lei, in acqua, fù raggiunta da uno dei vicini che la condusse alla roccia  per riposarsi e, mentre le era vicino, la mise una mano sulla fica e poiché non l’aveva ancora sufficientemente pulita, lui sentì qualcosa di appiccicoso e le chiese se aveva scopato.
Lei  fece cenno di si con la testa e lui se ne rammaricò perché ,disse ,che avrebbe voluto essere il primo e ,così dicendo, la trasse a se, le mise il cazzo in mano e le disse di fargli una sega,ma quando lei lo porto al massimo dell’eccitazione lui le fece alzare una gamba e,sempre protetti dall’acqua,le infilò il cazzo in figa, poi le disse di mettergli le mani al collo e di avvinghiarsi con le gambe alla sua vita.
Il cazzo,più di così ,non sarebbe potuto entrare ed agevolato dal fatto che l’acqua faceva sentire leggera la donna che stava scopando, incomincio a saltare a muoversi in tutti i modi come stessero giocando, tenendola strettamente contro di se con le due mani appoggiate sul culo.
Come sempre lei non resistette ed incominciò a godere e dal di fuori si vedeva chiaramente quando lei era in preda all’orgasmo. L’uomo della piazzola accanto sì informò  se i due si conoscessero e, saputo che quello era il fratello di quello che aveva appena finito di scoparla, disse che erano veramente fortunati ad avere un simile giocattolo a loro disposizione


 

Rientrarono a casa ,cenarono ed alla sera,sino a mezzanotte, non fecero che scoparla, questa volta in tutti i modi, in figa,in culo ,in bocca, e così per tutta la settimana.

Lei ,ormai, era evidente che aveva abbandonato ogni rancore nei loro confronti,che quello che faceva lo faceva perché lo voleva ed, anzi, si rendeva conto che, per avere quello che le stavano dando, era disposta ad accettare da loro qualsiasi cosa
Il venerdì sera ,ripresa la macchina, arrivai da lei per il fine settimana ,ma le dissi che sarei ripartito la domenica perché lunedì avevo degli appuntamenti
Si dimostrò felice di avermi accanto , disse di amarmi alla follia ,che non avrebbe mai potuto vivere senza di me e , quasi tra le lacrime,continuava ad abbracciarmi ed a dire che non mi aveva mai amato tanto

Rimasi sorpreso da questa manifestazione così intensa di amore e le chiesi la ragione e mi rispose che era solo perché era tanto felice..
Le dissi che la vedevo un po’ sciupata, ma mi disse che sarà colpa del sole che prendeva ogni giorno.

Alla sera facemmo sesso alla nostra maniera e, mentre la scopavo, ridevo dentro di me nel percepire chiaramente la sua indifferenza all’atto che stavamo compiendo e nel vederla subire i miei affannosi assalti quasi nell’assoluta indifferenza ,penetrata, com’era ,da un cazzo normale e nel modo più gentile ed affettuoso possibile.
Mi facevano tenerezza i suoi tentativi di provar piacere e di simulare l’orgasmo per farmi felice,perché , penso, che in quei momenti si sentisse in colpa nei miei confronti e mi amasse, veramente, ancora di più del solito

La girai a pancia in giù per baciarle il culetto, ma, quello che volevo ,era vedere il suo buchino e rimasi meravigliato nel vedere la trasformazione che aveva subito Prima era una piccola rosellina tutta raggrinzita , mentre ore si presentava tutta liscia e rilassata e senza quella stretta chiusura al centro che prima la caratterizzava .Ora si vedeva chiaramente che anche un cazzo delle dimensioni dei vicini si sarebbe potuto facilmente aprire la strada ed entrare in lei , per la morbidezza ed il rilassamento del suo buchino.
Il sabato lo passammo al mare .Alla sera fummo invitati dai vicini a mangiar assieme
Preparammo dei tavoli all’aperto e lei si offrì di aiutare le vicine.

Io cercavo sempre di sembrare occupato a parlare con qualcuno , ma con la coda dell’occhio osservavo mia moglie e così potei notare che, ogni tanto, qualcuno le metteva la mano sotto la corta gonna e, nel momento che lei fece un movimento un po’ brusco mentre uno la palpava, vidi che era senza niente sotto la gonna ,come le era stato imposto.
I due giorni passarono, per lei lentamente, ma era sempre estremamente affettuosa nei miei confronti e ,solo alla domenica ,poco prima che me ne andassi, mi disse che stava passando delle bellissime vacanze.

Era ormai quasi sera quando me ne andai

Misi subito la macchina in un garage che avevo affittato ed ,attento a non farmi vedere, rientrai in casa degli amici.

Il buio non era ancora arrivato ,quando mi portarono al piano di sopra e mi dissero di stare lì tranquillo e mi fecero vedere il letto dove ,se ci fosse stato movimento, avrei dovuto coricarmi fingendo di dormire.
Tutti si ritirarono nelle loro camere ed in salotto rimase solo una donna ,che solo io controllavo dal piano di sopra.
Dopo circa dieci minuti ,bussarono alla porta ,ed entro mia moglie ,completamente nuda. Chiese alla donna dov’erano gli altri e le rispose che erano appena andati a letto ed aggiunse che poteva salire a chiedere nella prima stanza sopra le scale.
Come mi era stato detto, mi precipitai in camera dove c’era uno dei quattro, completamente nudo, disteso su un letto matrimoniale, mentre, a fianco del letto, alla distanza di neanche un metro, c’era un lettino dove mi precipitai mettendomi sotto il lenzuolo, coperto fino alla testa.
Lei entrò in quella camera dove non c’era mai stata e rimase interdetta nel vedere lui nudo sul letto grande e l’altro letto occupato da uno che sembrava dormisse.
Lui le fece cenno di avvicinarsi e lei ,quando fu seduta sulla sponda del letto, gli chiese subito chi c’era in quel letto .

Lui le rispose che c’era un loro parente, che era appena arrivato dopo due giorni di viaggio e che non si preoccupasse, perché era vecchio, sordo e mezzo ubriaco, per cui non lo avrebbero svegliato neppure le cannonate. Poi le chiese perché era venuta li.
La mia posizione era splendida perché, oltre a vedere tra le pieghe del lenzuolo, potevo chiaramente sentire cosa si dicevano.
Lei rispose che era venuta perché lui le aveva ordinato che, se avesse avuto bisogno di qualcosa, doveva andare da loro e lei ora aveva bisogno di essere scopata ,perché erano tre giorni che era stata continuamente eccitata, ma non era riuscita ad avere neanche un orgasmo e che sentiva il bisogno estremo di un cazzo che la soddisfacesse.
Lui la prese per un braccio, la portò sul letto e, con rudezza, le incollo le labbra sulla bocca e le infilò la lingua dentro ed, filandole tre dita nella fica, le chiese se preferiva essere scopata o inculata e lei gli rispose tutte e due le cose
Allora la prese per i capelli, le porto la testa sul cazzo e le disse di darsi da fare se voleva godere..
La vidi avventarsi su quel pezzo di carne flaccida come un’affamata ,lo leccava ,lo accarezzava,,lo segava, lo succhiava, se lo passava sulle splendide ,morbide ,grandi tette e si notava il suo stato d’ansia di fare presto a renderlo duro per riceverlo in corpo, ,indifferentemente da quale parte lui avesse preferito.
Quando il cazzo fu abbastanza duro, lui la fece salire sopra di lui e le disse che, visto che era lei ad aver bisogno, si scopasse da sola a suo piacere .

Lei prese il cazzo e se lo infilò nella vagina e, come entrava e scivolava all’interno, lei incominciò a mugolare dal piacere.

Lui le ordino di farlo entrare fino in fondo, allora lei cercò di spingersi il più possibile contro l’inguine di lui ,ma lui insisteva che lo voleva ancora più in fondò ed incominciò a mollarle sonori schiaffi sulle gambe che attraversavano il suo corpo.

Poi le disse di abbassarsi con il busto sul suo petto e, presa una tetta, la morse, tenendola tra i denti ed incitandola a godere e ,come raggiunse,immediatamente, l’orgasmo, lui strinse ancora di più i denti

Lei gridò, ma fù sopraffatta, immediatamente, da un altro orgasmo.
Lui allora prese un cazzo di gomma che aveva vicino, glielo puntò sul buco del culo e con violenza lo fece entrare sino in fondo .

Quel gesto violento le procurò sicuramente un gran dolore, che si univa al dolore del seno che lui continuava a mordere ed intanto la incitava a scoparsi ed a godere.
Io ero stravolto, lei continuava a dire” si,”aveva gli occhi lucidi ,ma ancora una volta godette in modo straordinario.

Anche lui aveva raggiunto il punto giusto, per cui le sborro in fica tutto il suo piacere.
Lasciò libera la mammella, tolse la mano dal cazzo che lascio nel culo e le disse di riposarsi un attimo mentre lui andava a vedere se c’era qualcun’ altro che avesse voglia di scoparla.
Dopo un po’ entrò un altro dei quattro, le si affiancò e,vista com’era messa,, disse che avrebbero fatto al contrario.
Tolse il cazzo da culo e glielo mise nella fica .

Rimase un po’ a masturbarla con quel giocattolo, sino a quando lei raggiunse l’orgasmo ,poi la mise a pancia in giù ,appoggiata al letto,le allargò i glutei ed introdusse il cazzo in culo incominciando un’inculata poderosa.
Menava colpi così violenti che il cazzo che aveva in fica, poiché lei non era riuscita a prenderlo in mano perché lui le aveva fatto allargare le braccia,era entrato completamente dentro

Lui le mise le mani sotto le tette ,prese tra le dita i capezzoli che torturò sino a quando estrasse violentemente il cazzo, la girò con violenza e lei ,già sapendo cosa sarebbe successo, si girò a bocca aperta dove lui completò la sua scopata scaricandole in gola tutto il suo sperma.,

Finito di sborrare le rimase sopra immobile fino a chè lei non disse che le era piaciuto.
Seguirono gli atri due che si intrattennero con lei con nuovi giochi sempre piuttosto violenti ma che la facevano godere in modo incredibile.

Avevo scoperto il lato masochista della sua sensualità che , sino a quel giorno,non avevo mai immaginato

 

 

 

Passò, con questo ritmo, quasi tutto il tempo delle vacanze.Scopavano dalla mattina alla sera ogni santo giorno e notte.

Quanto mia moglie ha goduto in quei tre mesi sono certo che non riuscirà a  godere neanche sommando i 35 anni prima della vacanza e tutti quelli che avrà la fortuna di vivere

.L’ultima settimana  vollero rimanesse memorabile per cui,oltre alla normale attività, un giorno le dissero che l’avrebbero portata in un posto dove avrebbero fatto fare un oggetto che sarebbe servito a tutti per ricordare quel periodo.

La portarono in una cittadina vicina ,in una zona periferica dove c’erano diversi capannoni industriali. Entrarono in uno di questi dove il vecchio fu accolto come un amico dal proprietario, che doveva essere un connazionale

.Senza por tempo in mezzo,l’uomo chiese se erano pronti ed avuta risposta affermativa,  prese per mano mia moglie e la condusse via. Intanto mi avevano fatto entrare perché anch’io partecipassi

 all’ evento.

L’uomo che accompagnava mia moglie le disse che  gli avevano ordinato di farle girare un cortometraggio porno. Lei si bloccò, ma l’uomo la strattonò dicendole che ,in fin dei conti, non si trattava altro che di una scopata come ,sicuramente, ne avrà fatte tante con il suo amico.

La portò in una sala dove fu spogliata, lavata, fatto un clistere e fatta indossare una maschera tipo il cappuccio di una tuta da sub, ma chiusa davanti ,con le aperture per le orecchie ,gli occhi ,il naso e, logicamente, un ampio foro per la bocca.

La vestirono con un mini tanga, un reggiseno della seconda misura mentre lei ne portava una quarta,un gonnellino che copriva mezzo culetto ed una giacchina.

Il regista le spiegò che lei non doveva far altro che comportarsi normalmente, perché la trame del filmetto consisteva in  un tentativo di stupro andato male,in un quartiere malfamato

Le chiesero di camminare,rasente una casa,lungo una strada. Ad un certo punto ,dietro a lei, comparvero tre individui che,dopo pochi passi, l’assalirono,

Incominciarono a lottare con lei strappandole  i vestiti, fino a quando rimase nuda. A quel punto gli assalitori tirarono fuori i loro cazzi, tutti gia al massimo dell’eccitazione ed incominciarono a strisciarli contro il suo corpo ,cercando,senza riuscirci, di metterglielo in bocca nel culo in figa,intanto strapazzavano tette, cosce e culo.

Ad un certo punto ,su quella parete, si spalancò una porta ,comparve un omuncolo con un fucile che mise in fuga i tre. Lui,caritatevolmente, fece entrare la donna ,le disse che quelli erano dei delinquenti, mentre lui sapeva come farla star bene

La prese per un braccio, spostò una tenda e la introdusse in un’ampia stanza dove c’erano quattro negri nerboruti Il vecchietto,tenendola per il braccio, si rivolse ai negri e disse “quanto?” uno rispose “ mille “ il vecchio aggiunse “ ma solo perché siete qui nascosti da un mese in astinenza “ Spinse dentro mia moglie e richiuse la tenda..

Quello che i quattro negri fecero con mia moglie è impossibile raccontarlo, perché scrivere “glielo ha messo nel culo “ è una cosa, ma vedere un cazzo, sicuramente oltre i trenta cm, del diametro di almeno 10 , forzare al massimo il buco per far entrare la capella, vedere la  carne morbida dello sfintere che  si richiude attorno a quel cazzo enorme che scivola,deciso, prima sino a meta,poi risale, poi rientra per trequarti, poi, con un colpo deciso, lui che sbatte con il pube conto il culo di mia moglie ed i coglioni ,grossi come due pugni ,tesi e pieni ,che vanno a sbattere con forza contro la fica che stà sotto e poi continua a farlo uscire quasi tutto, per respingerlo violentemente sino in fondo, sbattendo ancora con più forza di prima  e cosi per almeno 10 minuti  e vedere lo sfintere di tua moglie ,stretto contro la basse del cazzo,che si contrae  in preda all’orgasmo per non sò quante volte., credetemi, è una cosa che non si può descrivere

E questo vale per tutto quello che è avvenuto in quella stanza per mezz’ora circa.

Quando lei ritorno dai vicini, aveva le gambe tramanti Le chiesero se le era piaciuto e lei disse di si ma che era troppo emozionata. Dopo un po’ ritornò il padrone  che portò con se sei copie del film che, assicurò, essere venuto benissimo e disse a mia moglie che se intendeva intraprendere la carriera cinematografica, le avrebbe fatto un contratto favoloso.

Con mia moglie eravamo rimasti d’accordo che sarei venuto a prenderle, per riportarle a casa, il sabato.

Allora i vicini decisero che  il venerdì ,dopo la cena d’addio  avrebbero fatto l’ultima orgia per la quale le avevano preparato un asorpresa.

Prima di incominciare ,uno le posò davanti  un computer ed, individuato il più popolare dei siti porno del web, cliccò su un’immagine dove ,tra l’altro, c’era scritto “arrivato 1 ora fa “ Il filmetto rappresentato aveva la durata di 42 minuti e raccontava la storia, porno ,di una ragazza violentata da quattro negri

 Lei in principio s’era allarmata, ma quando capì che era irriconoscibile , si tranquillizzo e si eccitò moltissimo nel vedere quelle scene di cui era stata la protagonista due giorni prima  

In previsione di  questa serata, era stata lasciata a digiuno di sesso per due giorni.

Lei,come sempre quando entrava in quella casa, era già nuda. Anche gli altri si spogliarono ed incominciarono ad eccitarla e quando videro che  aveva raggiunto quello stato di quasi incoscienza che dava inizio alla lunga serie di orgasmi, le dissero di indossare la maschera con cui aveva girato il film

Lei,come sempre obbedì, e dopo poco entrò nella stanza una donna con la stessa maschera. Il vecchio le fece avvicinare mise le loro mani sulle tette dell’altra e,disse loro che la prima che avresse aperto bocca per parlare sarebbe stata frustata. Prese la mano di ognuna di loro e la porto sulla fica dell’altra ed incominciò a masturbarle,poi lasciò la mano e si allontano.

Tra le due donne incominciò un rapporto lesbico di grandissima intensità Entrambe raggiunsero più volte l’orgasmo.

Poi, uno dei quattro, si sdraiò tra le gambe spalancate della sconosciuta,poi mise il cazzo enorme e già al massimo dell’erezione in mano a mia moglie , che,guidata dalla mano dell’uomo  , introdusse quel mostro nella  fica .dell’altra  

Mentre lui la scopava, la fece piegare sul busto della donna,le fece prendere in mano una tetta ed abbasso la suo bocca contro la bocca dell’altra .

Uno alla volta entrarono in gioco tutti gli altri in un orgia di sesso che le due donne difficilmente avrebbero dimenticato.

Quasi alla fine uno prese mia moglie per i capelli se la portò sul  cazzo che lei subito prese in bocca mentre un altro , avvicinatosi alla sconosciuta ,che era alle spalle di mia moglie , le tolse la maschera e le chiese se si era divertita come lui le aveva promesso e lei,senza pensarci, rispose” è stato anche più bello di quanto sperassi”

Fù subito chiaro che mia moglie riconobbe la voce di nostra figlia e stava per voltarsi quando l’uomo la bloccò tenendola stretta per i capelli fino a quando l’altra non uscì.

Anch’io ero nudo e mentre mia moglie  era inginocchiata costretta a fare l’ultimo pompino della sua villeggiatura,io mi inginocchiai dietro di lei e le introdussi il cazzo in quel culo che grondava sbora.

Credo che  non ci mise più di 1 secondo per capire cosa stava succedendo e chi la stava inculando, si voltò di scattto, mi vide e rimase paralizzata.

Io l’abbracciai e le dissi che l’amavo da morire e lei, tra le lacrime, mi disse” anch’io” .Le chiesi se d’ora in poi mi obbedirà come ha obbedito a loro e mi disse “sarò la tua schiava”.

Ci alzammo ,ed uno dei quattro ci disse che avava introdotto nostra figlia in quell’ultimo gioco perché ci accorgessimo chi era e ci mostrò tutta una serie di video girati con il telefonino dove lei faceva seghe,pompini,lo prendeva in bocca in culo,nella fica con tutti gli amici che aveva conosciuto in spiaggia .Le avevano proposto di partecipare ad un orgia con degli adulti e lei aveva risposto entusiasticamente di sì.

Ci salutammo ,dissero che per loro era stata una vacanza molto piacevole e speravano che lo fosse stata anche per mia moglie.

L’indomani rientrammo a casa.

 

Ormai ,dopo le confessioni che ci eravamo fatti ,non gli feci più delle sorprese ,ma le comunicavo direttamente cosa avevo previsto ed organizzato per lei e lei si era impegnata ad obbedirmi ciecamente,altrimenti mi sarei disinteressato di lei e delle sue necessità sessuali ,divenute, ormai, molto esigenti, sia nella frequenza,visto che ormai non passava giorno senza che avesse dei rapporti sessuali,sia sotto l’aspetto del tipo di trasgressione ,non bastandole più la semplice scopata, a meno che, a chiavarla, non fossero cazzi di misure veramente eccezionali.

Le dissi chiaramente che avrei voluto fare di lei una vera puttana ,che avrei chiesto dei soldi per le sue prestazioni e, quidi,lei abrebbe dovuto essere consapevole che era stata pagata e , quindi, avrebbe dovuto sottostare ad ogni richiesta.

Mi rispose che ,se fosse stato possibile,l’idea di essere una vera puttana la eccitava ancor a di più e, quindi, facessi come desideravo io

Fu così che un giorno ,quando il nostro amico mi fece una proposta ,ci pensai un attimo e gli risposi di sì

Mi disse che c’era un tipo sui 50 anni,estremamente ben dotato, ma amante della dominazione ,che era disposto a spendere qualsiasi cifra per disporre di una donna normale,non una prostituta,per almeno una settimana e che accettasse di sottomettersi a lui ,senza limiti,per i sette giorni.

Laura aveva sempre preferito le situazioni in cui veniva dominata dall’uomo,perché questo obbligo ad obbedire, risolveva i suoi limiti morali e la liberavano dai suoi freni inibitori ,permettendole di trarre il massimo godimento nel rapporto.

Era comunque la prima volta che la cedevo a qualcuno e per un periodo così lungo.

Fu concordato il prezzo in 30.000 euro e la sola condizione che che imposi, fù che nella casa ci fossero delle microcamere, per permettermi di assistere alle loro evoluzioni.

Una settimana dopo dissi a Laura di prepararsi, perchè sarebbero venuti a prenderla per il suo primo giorno di lavoro nella sua nuova professione.

Mi disse solo che le batteva forte ilcuore.

Al pomeriggio, una macchina venne sotto casa a prenderla e la portò dal suo padrone per sette giorni.

Il racconto di questi sette giorni l’ho messo assieme unendo quello che avevo potuto vedere ed i racconti che mi fece Laura al suo rientro a casa.

Fu portata in una villa un centinaio di km da dove abitiamo noi.

Fu fatta entrare in casa e lasciata in attesa in una grande sala, arredata con mobili in stile di gran pregio. Dopo qualche minuto, fu raggiunta dal padrone di casa, un uomo molto distinto ed elegante ,che la salutò . Le disse che era molto bella ,che gli piaceva molto e che, se fosse stata anche brava, ,sicuramente si sarebbero divertiti molto, ed aggiunse che questo si sarebbe potuto controllare subito.

Le mise una mano tra i capelli che strinse nel pugno con tale forza, che sembrava volesse strapparglieli e le fece piegare le ginocchia sino ad appoggiarle a terra, poi si aprì la cerniera,estrasse un cazzo di tutto rispetto, anche se moscio e glielo mise in bocca, ordinandole di succhiarlo

Lei ci mise tutta la sua esperienza e, mentre sentiva quel membro ingrossarsi ,sino a diventare enorme nella sua bocca ,non poté evitare di eccitarsi ed,istintivamente, fece per avvicinare la mano alla figa, ma lui la stava osservando e lasciò partire un ceffone che si stampò sulla guancia di lei.

Le disse che lei avrebbe potuto godere solo quando decideva lui e le disse che ,per questa sua mancanza, sarebbe stata punita.Dopo un po’ le scaricò in gola una quantità enorme di sperma, che lei eccitata, ingoiò avidamente

La portò in camera da letto e le ordinò di cambiarsi, il ché voleva dire indossare un perizoma ed un reggiseno a balconcino, sulle cui coppe si appoggiarono i seni che rimasero oscenamente, ma meravigliosamente, scoperti ,con i capezzoli lunghi e duri che puntavano verso chi la guardava.

Lui prima di uscire la baciò voluttuosamente e le diede appuntamento a cena.

Lei dovette presentarsi a cena nello stesso abbigliamento e ,subito dopo cena, si ritirarono in camera da letto. Si spogliarono entrambi e, nudi sul letto, lui incominciò ad accarezzarla, ma stando sempre attento a non farla raggiungere l’orgasmo. Si fece succhiare il cazzo,leccare i coglioni,e lei non ce la faceva più a resistere ,anche perché eccitata ed affascinata dalla vista di quel cazzo veramente eccezionale,grosso ,venoso,con una cappella enorme.

Allora lui,che intuiva l’eccitazione di lei,si mise seduto sul bordo del letto,la fece alzare e coricarsi prona sulle sue cosce.

Lei senti subito il grosso cazzo che spingeva contro il suo ventre ,ma non fece in tempo a godere di quel contatto che uno schiaffo fortissimo la colpì su un gluteo.

Le si annebbiò la vista, tanto era forte quello schiaffo ,ma subito la raggiunse un secondo e poi un terzo e poi altri ancora

Lei incominciò a lamentarsi e lo implorò di smettere.

Lui si fermò un attimo e le disse che ogni lamento ed ogni parola che lei avrebbe pronunciato, avrebbe aumento la punizione,e riprese a colpirla con colpi sempre più forti

Aveva ormai il culetto tumefatto,le lacrime le scendevano sul viso,strinse i denti mentre lui continuava a colpirla ed, improvvisamente, si accorse che dalla figa stavano colando una gran quantità di umori per l’eccitazione che quel dolore le provocava. Non sapeva spiegarsi il perché, ma il suo dolore si stava trasformando in eccitazione e ,in qualche modo,in piacere.

 

Lui la obbligo contare ad alta voce gli ultimi 10 colpi.

Quando lui finì, lei era distrutta ,ma fu sufficiente che lui con una mano prendesse possesso di un capezzolo che incominciò a strizzare e con l’altra mano si avvicinasse alla figa ,introducesse due dita nella vagina, mentre il pollice incominciava a premere con forza sul clitoride, perché un desiderio prepotente ritornasse ad impossessarsi di lei

La fece sdraiare sul letto, le rimise nuovamente le dita nella vagina ed incominciò con il pollice a premere sul clito.

Le ordinò di non godere sino a quando non glielo avesse detto lui. Lei incominciò a dimenarsi sul

letto cercando di resistere più che poteva per non subire altre punizioni,ed in questi movimenti strusciava il culetto piagato contro le lenzuola provandosi fitte dolorose che ,però,non facevano che aumentare il suo desiderio

Ad un certo punto non ce la fece più a trattenersi e fu travolta da un orgasmo che non aveva mai immaginato potesse raggiungere una simile intensità

Lui la masturbò per tutto il tempo, lunghissimo, che durò il suo orgasmo

Alla fine le disse che,poiché non aveva obbedito al suo ordine,l’indomani sarebbe stata punita di nuovo.

( continua )

 

 

Note finali:

Commenti e critiche sono sempre i benvenuti

 

oldcuc@hotmail.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il trattamento del primo giorno si ripeté per tutti gli altri sei giorni.

 

Ogni occasione era buona per punirla : un grido,un implorazione a smetterla , un toccarsi il sesso senza la sua autorizzazione. Provò la cinghia,la verga,.la frusta .Il dolore era fortissimo ,ma anche il desiderio che quel dolore le provocava. Non fece mai ricorso alla parola di sicurezza che avrebbe interrotto la punizione : le bastava quell’immenso piacere che lui le faceva provare al termine della punizione.

Ma al terzo giorno accadde una cosa che lei mai avrebbe immaginato.

Al termine della punizione lui non le andò vicino come al solito .Lei era in un lago di umori.

La fighetta aveva degli spasmi che stavano ad indicare la sua prossimità all’orgasmo.

Poiché lui non si muoveva ,lei si portò una mano sulla figa,,allora lui le diede un frustata con tutte le forze tra mano e figa e le disse che per questa grave disobbedienza avrebbe avuto una doppia punizione : 100 frustate e, per quattro giorni, non avrebbe avuto orgasmi.

Prese un paio di manette e gliele mise ai polsi e le agganciò alla testiera del letto, in modo che lei non riuscisse a toccarsi

Al quinto giorno, dopo l’ennesima punizione ,lei lo supplico di farla godere, ma vista la sua irremovibilità, lei ,ingenuamente , pronunciò la parola di sicurezza per por fine a quella tortura.

Lui si mise a ridere e le spiegò che la parola aveva un significato solo per evitare che le punizioni corporali eccedessero la sopportazione del sottomesso, ma non valeva nel caso dell’orgasmo negato.

Arrivò finalmente l’ultimo giorno in cui lui ripeté la punizione del primo giorno, cioè i 100 schiaffi sul culetto che, alla fine ,era la punizione che lasciava meno segni, ma un dolore più duraturo nel tempo

Al termine furono sdraiati a terra gli zerbini sui quali la fece distenderei e questa volta fece intervenire due uomini.

Quei zerbini dalla superficie di setole appuntite, sulle quali appoggiava quel culetto tumefatto, era, di per se, una tortura, ma quando i due uomini incominciarono a scoparla a turno, divenne un bruciore insopportabile che, però, lei accettò per dar sfogo al piacere per cinque giorni represso.

Quando la inculavano la mettevano distesa a pancia in giù ,appoggiata ai tappeti in modo che la figa, allargata dalla precedente scopata, appoggiasse , aperta, sulle setole, in modo che ,come loro premevano per penetrarla il più a fondo possibile, lei provasse il doppio dolore della figa trafitta dalle setole e dai loro bacini che strisciavano sul culo martoriato dalla precedente sculacciata.

In qualsiasi modo la prendessero ,lei continuava ad avere orgasmi dopo orgasmi.

Quando tutto finì,lui le disse che era stata bravissima ,la migliore sottomessa avuta quell’anno.

Le promise che lui l’avrebbe invitata quanto prima a ritornare e ,sperava tanto, che lei avrebbe accettato

Quando fummo a letto e vidi i segni che aveva sul corpo, le dissi che ero pentito di averla fatta fare quell’esperienza.

Lai mi abbracciò e mi disse che non dovevo essere preoccupato,che aveva vissuto delle sensazioni fortissime, ma non negative e molto, molto intense.

Le promisi che per un paio di giorni ,’ le avei permesso di riposarre.

Mi rispode ” grazie padrone “, ma non più di due”

 

 

 

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