Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti erotici sull'Incesto

quando le corna sono un piaceree

By 27 Agosto 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi rigiro nel letto, guardo l’orologio, è l’una di notte. Sono disteso, nudo, solo in compagnia dei miei pensieri e di una forte eccitazione. Improvvisamente sento la porta di casa che si apre, e poco dopo lei entra in camera da letto, si spoglia semplicemente aprendo una zip che tiene unito il suo abito e in un attimo è nuda. Si distende sul letto, mi attira a se e mi bacia con passione. Sento nella sua bocca il sapore di un altro maschio, è sperma che ha sicuramente ricevuto in gola, mi eccito ancora di più e la penetro con forza. La sua fica è un lago di sperma e umori suoi, le scivolo dentro fino in fondo, la scopo come un animale, con impeto e passione selvaggia. Sento i schizzi del seme che esce dalla sua fica slabbrata di cui ne è piena. La pompo velocemente spingendo tutto il mio cazzo fino in fondo. Lei gode mi incita a scoparla più forte.
..sssiiii daiii sfondammiiiii..sssiiiii..lo voglio fino in golaaa”.
La sfondo! Le spingo dentro il cazzo con rabbia e furore, lei lo sente e ben presto inizia godere.
‘..ssiiiii’.più forteeeee!!!!…dai che vengooooo!!!…..sssiiiiii”’
Le sue gambe mi cintano i fianchi, sento il suo corpo tendersi pronto all’orgasmo, la pompo più forte e lei gode.
‘..SSSSSIIIIIII’oraaaAAA!!!!!!vennGGGOOooooooo!!!!…vengoooooooooooo!!!!!!
Esplode! Si tende e poi incomincia a godere. Il suo corpo viene sconvolto da scariche di piacere che la fanno squirtare. Sento il suo orgasmo schizzare fuori mentre la stantuffo a velocità pazzesca. Gode, squirta e poi di colpo cede. Si distende sfinita. Continuo a scoparla sempre velocemente, lei dopo un attimo riprende a incitarmi.
‘.. ssiiii meraviglioso toro..daii scopami fammi godere come solo tu sai fare’.
La guardo estasiato. Il suo viso sfatto, è una maschera di piacere bellissimo. Esprime quello che stà provando. Piacere e perversione pura!
..troia..quanti’erano?..quanti’.ti’.hanno’scopato?…troia sei tutta sfondata!!!!
‘Soltanto due, ma non sono riusciti a farmi godere come solo tu sai fare. Mi hanno solo farcito i buchi pensando solo al loro piacere. Mi hanno usata solo per svuotare le palle. Ero sicura che qui avrei trovato un vero toro da monta che mi avrebbe fatto godere come quella vacca che sono!!!’
Mi fermo, la giro di lato e l’infilo dove capita.
..hhhaaa.porco!!!…mi sfondi il culoooo.. ssiii dai che mi piaceeeeee!!!!!…..
La prendo incurante di quale buco riempo, tanto è abbondantemente spanata dappertutto. Le penetro il culo slabbrato, e pieno di sborra. Le entro dentro senza nessun ostacolo o forzatura. Mi incita mentre porto la mano davanti e la infilo dentro la sua fica gonfia e tumefatta, gode, urla e squirta inondando tutto il letto, il mio braccio e poi si accascia sfinita.
‘..sssiiiii..daiiiiii..orraaaa..vengoooooo!! ‘ssiiiii’..godoooooo!!!!!!…….
Sono al limite pure io, le lascio assaporare il suo piacere poi incomincio a sborrare dentro il suo culetto spanato, poi lo estraggo e lo pianto davanti per schizzare gli ultimi getti in figa. Lei si distende, mi sale sul petto e infila il cazzo in bocca ancora sporco di sborra, umori suoi, o di altri e lo succhia avidamente fin quando sfinita ed esausta crolla distesa e si addormenta.
Resto appoggiato alla sponda del letto. Ho il fiato corto, il mio cuore batte all’impazzata, i miei pensieri vanno a mille. Ancora una volta questa donna mi ha regalato una fortissima emozione, mi ha fatto godere in maniera intensa e sconvolgente. Ripenso a come sono giunto a tutto questo. Mi chiamo Sandro, oggi ho cinquanta anni, e lei che dorme accanto a me, beata e stanca è mia moglie Morena che di anni ne ha uno più di me. Siamo sposati da cinque anni e la nostra è una vita sconvolgente sotto il profilo sessuale. Sono nella vita un affermato imprenditore, ho soldi e un bell’aspetto. Sono alto fisico asciutto, e con le donne ho sempre avuto tanto successo, sono stato per tanto tempo un vero ‘sciupafemmine’. Ho scopato ogni tipo di donna mi sia passata davanti e che abbia attirato la mia attenzione. Di ogni razza, o ceto sociale. Sposate, singole, fidanzate, fedeli o troie, io me le sono portate a letto. Ho usato ogni astuzia, inganno o sotterfugio pur di scopare quella che mi ero scelto. Poi un giorno ho avuto un vero e proprio rigetto per la figa. Perche??? Difficile dare una spiegazione. Mi sono reso conto che stavo solo facendo della ginnastica da letto. Si, scopare era diventato un puro esercizio fisico. Non riuscivo più a trovare eccitante quello che facevo. Scopare per scopare era diventato noioso e ripetitivo, sempre le solite cose, la eccito la sfondo, lei gode io vengo e poi sotto un’altra. No, basta! Decisi che ne avevo avuto abbastanza. Per quasi un anno mi sono dedicato anima e corpo al lavoro, poi un fatto ha cambiato tutto. L’occasione è stata il matrimonio di mia nipote Rita. Avevo un fratello più grande di me di due anni, sposato con Morena, e viveva in una zona molto bella della Toscana famosa per la produzione vinicola e olearia. Lui e mia cognata insieme hanno più di 50 ettari fra vigneti pregiati e oliveti bellissimi. Una casa stupenda e dei casali perfettamente ristrutturati adibiti ad agriturismi molto rinomati e sempre ben frequentati. Purtroppo lui è morto anni fa in un incidente. Una brutta caduta da cavallo durante una battuta al cinghiale. Morena e sua figlia dirigono ora la tenuta con estrema bravura, e l’imminente matrimonio aggiungerà altri ettari di terreni molto importanti per loro. I futuri sposi, unendo le due proprietà daranno vita ad una grandissima azienda vinicola. Morena all’epoca dei fatti aveva da poco superato i quarantacinque anni. Una bella donna alta, fisico snello e aspetto solare, seno abbondante, sicuramente una quarta, gambe lunghe e ben tornite, capelli neri, occhi di un azzurro da perdercisi dentro. Rita è quasi la copia della madre, solo che ha venticinque anni, e i suoi occhi sono scuri come quelli di mio fratello. è una ragazza allegra e determinata, un carattere decisamente forte come la madre. Paolo il futuro marito l’ho intravisto solo una volta di sfuggita, ma, a detta di mia cognata, è un bravo ragazzo che adora mia nipote. Mi hanno chiesto, poi che mio fratello è morto, di portare mia nipote all’altare. Ho accettato volentieri, per il semplice motivo che adoro quella ragazzina, e la loro compagnia mi è sempre piaciuta anche se non ho passato troppo tempo con loro. Mi reco alla tenuta con due giorni di anticipo. Quando arrivo la prima a venirmi incontro, buttandomi le braccia al collo, è mia nipote. Mi abbraccia stringendosi a me con un movimento deciso e forte. Sento il suo splendido corpo aderire al mio schiacciando il seno contro il mio petto. Mi bacia in bocca, lasciandomi stupito per l’audacia. La guardo e mi rendo conto che è diventata una bella donna.
‘Accidenti, come sei cresciuta!! Ma che ti danno da mangiare qui in campagna?
Deve essere roba speciale, guarda come sei diventata grande e bella.’
Lei mi sorride con fare malizioso.
‘Stai zitto che sono arrabbiata con te, mi vedi solo ora, sono anni che non vieni a trovarmi. Ma ti sei guardato allo specchio? Lo vedi che bell’esemplare di maschio sei??.’
Ridiamo di gusto, poi arriva Morena e mi abbraccia felice. Dopo i saluti, mi informano che ci sono molte cose da fare, i preparativi per la cerimonia, e tutte quelle cose che servono per un matrimonio. Nel pomeriggio andiamo io e Rita fino alla chiesa, sia per vedere il percorso, che per fare le prove di come dovrei portarla all’altare. Durante il tragitto le chiedo perche si sposa. Lei mi guarda un pò stupita per la domanda, mi risponde che ama il suo futuro marito, che loro sono felici di farlo che si amano. Obbietto che una volta sposata dovrà avere solo lui come uomo, mentre invece ora si può divertire quanto vuole. Lei mi guarda e seriamente mi risponde in modo del tutto inaspettato.
‘Scherzi?! Adesso si che comincia il divertimento. Io e lui siamo due porcellini molto complici. Amiamo divertirci insieme proprio per il fatto che saremo marito e moglie che il divertimento sarà totale! Io sarò sua, e lui mio, dovrò sempre mantenere alto il suo livello di interesse per me, e lui lo stesso con me. Io dovrò essere la moglie, l’amante e complice, la troia per il suo e mio piacere. Fra di noi il sesso non avrà limiti. Noi ci amiamo. E questo è il collante che ci unisce.’
Solo allora mi rendo conto che l’amore è stato, in tutta la mia vita, una cosa da cui sono sempre fuggito. Con tutte le femmine con cui sono stato non ho mai mischiato il piacere all’ amore, a nessuna ho mai detto: ti amo. Invece per loro è la molla che fa scattare il gioco. Mi rendo conto che mi sono perduto un aspetto sconvolgente della mia vita che non ho mai esplorato. Poi arriva il giorno delle nozze. Rita è semplicemente meravigliosa! Morena non è da meno. Decisamente fra madre e figlia la scelta è ardua. L’accompagno all’altare, e la cerimonia è un vero trionfo. Mentre celebrano il rito mi guardo e intorno, sono attorniato da belle donne, eleganti, alcune più di altre, e mi domando quante fra loro sono fedeli, troie, o fanno cornuti i rispettivi mariti. Ho come l’impressione che più di una sta fantasticando come me. Durante il banchetto che si svolge presso uno dei loro agriturismo, ho l’occasione di vedere molte di loro mostrare generosamente, sia le loro scollature, che ampie parti di cosce quasi tutte velate da calze autoreggenti. Sono anche oggetto delle attenzioni di due belle porcone, ma l’intervento di Morena le fa desistere. La festa finisce tardissimo, e riaccompagno mia cognata a casa che è letteralmente distrutta. L’indomani nel pomeriggio entrambi andiamo a prendere gli sposi per accompagnarli all’aereoporto dove partiranno per la luna di miele. Quando vedo mia nipote ho un colpo al cuore. Indossa una mini così mini che sembra una maxi cinta, e un top che lascia poco all’immaginazione. Le faccio notare che è molto eccitante, e lei ride compiaciuta. Osservo lui che la venera come una dea. Mi cognata indossa una camicetta bianca e una gonna appena sopra il ginocchio, semplice, elegante con uno spacco laterale, entrambe hanno scarpe dal tacco vertiginoso. Durante il tragitto per l’aereoporto noto che mia nipote si è seduta al centro del sedile posteriore della mia Maserati Ghibli, e baciando il marito apre le cosce mettendo in mostra la sua fichetta depilata e priva di qualsiasi indumento intimo. Ci fermiamo per un caffè all’autogril, entrando vedo lo sguardo allupato di tutti i maschi presenti. Ordiniamo quattro caffè e mia cognata va in bagno, mentre il marito paga la consumazione io mi avvicino e le parlo.
‘Entrando hai messo sull’attenti tanti ‘soldatini’ che verrebbero sicuramente all’assalto.’
Lei si gira e ridendo compiaciuta mi risponde.
‘Peccato che al tuo non abbia fatto effetto. Forse non ti piaccio?.’
Le faccio notare che è mia nipote, e che poi come la giustifica la cosa con lui. Lei mi guarda divertita.
‘Ma è esattamente quello che lui vuole. Io li faccio sbavare, e lui mi scopa a sfinire, altrimenti io ho il diritto di divertirmi con chi voglio. Avevo in mente di farti un pompino mentre mi vestivo prima dell’altare, così da far assaporare a lui il tuo sapore, che sicuramente avrebbe gradito, ma il fotografo non mi ha lasciato libera un attimo, sarà per la prossima volta.’
La guardo stupito mentre sorseggio il caffe. Lui va in bagno mentre dalla porta esce mia cognata.
‘Se io ne ho messi tanti sull’attenti credo che lei ne stenderebbe altrettanti.’
La guardo allibito, lei ride e va verso il bagno non prima di avermi sussurrato una cosa che mi lascia a bocca aperta.
‘Sapessi quante volte li ho spiati mentre facevano sesso, e credo che alla fine se ne fossero accorti. Tu sei stato per tanto tempo fra i loro desideri. Chi credi che mi abbia insegnato tutto questo se non lei.’
Quando mia cognata si avvicina mi guarda, vede la mia espressione stupita, mi chiede se va tutto bene. Io le rispondo di si, ed esco per fumare una sigaretta mentre l’ammiro dirigersi fiera verso il bancone per il caffè. Quando escono le vedo ridere compiaciute. Osservo con occhi diversi entrambe le donne che ora suscitano tutta la mia curiosità, mentre lui sembra eccitato come un cavallo a giudicare dal bozzo che ha davanti. Quando Morena si avvicina le apro la portiera, e lei salendo, muove lentamente le gambe mostrando le autoreggenti, che fasciano le sue splendide cosce, e lascia intravedere il fatto che nemmeno lei ha l’intimo. Quando mi rimetto alla guida lei mi osserva con un sorriso malizioso. Dopo aver sbrigato le varie formalità andiamo con gli sposi al gate per l’imbarco, nel salutarmi Rita si struscia molto sul mio pacco abbastanza turgido, mi bacia in bocca infilando dentro la mia la sua lingua, poi mi sussurra all’orecchio:
‘Tieniti in forma che al ritorno ti voglio. Lui si è già eccitato all’idea che gli volevo far sentire il tuo sapore all’altare.’
Mi rendo conto della grande complicità che vi è fra loro. Mentre usciamo dal terminal notiamo che si è fatta sera.
Chiedo a mia cognata se le andrebbe di andare poco lontano, in riva al mare a mangiare presso un ristorantino dove fanno dell’ottimo pesce. Lei accetta e salendo di nuovo in auto mi fa il solito gioco del mostrare le sua grazie. Quando mi siedo dal mio lato, mi chiede se quello che ho visto è di mio gradimento. Sorrido, annuisco positivamente e parto. Poco dopo mentre aspettiamo di mangiare seduti sotto un bel pergolato in riva al mare lei mi fissa negli occhi. Mi sorride.
‘Ho visto che sei rimasto stupito dal comportamento di Rita. Devi credermi, quei due sono due porcellini vogliosi e tua nipote è una vera troia. Uno come mio genero non avrebbe scampo con Rita, si salva solo se accetta questo gioco, portare le corna per avere anche lui la sua parte di piacere. In fondo anche a tuo fratello piaceva molto immaginare o creare situazioni che lo eccitavano molto e poi era un toro scatenato. Si mi ha sempre fatto impazzire a letto’.
La guardo cercando di immaginare lei e lui insieme mentre scopavano. Sotto il tavolo mi viene durissimo e sono costretto a spostarlo di lato.
‘Guardati intorno, ci sono almeno dieci coppie qui dentro, fra loro c’è sicuramente qualcuno che sta giocando come noi. Guarda quella signora laggiù vicino alla colonna è da quando siamo entrati che non ti leva gli occhi di dosso e lui l’asseconda. Sicuramente se vai in bagno lei ti seguirebbe e magari cercherà un contatto con te per eccitare lui.’ Discretamente guardo nella direzione indicata e mi rendo conto che lei ha ragione. La signora mi osserva e abbozza un mezzo sorriso. A metà della cena Morena mi obbliga ad andare in bagno. L’assecondo convinto che si sbaglia, invece appena mi alzo, vedo la donna fare la stessa cosa. Lei è più vicina di me alla porta del bagno e arriviamo insieme. Ci sono due toilette, ma lei mi prende per mano e mi fa entrare con lei dentro. Prima che posso dire qualche cosa mi guarda con occhi di supplica.
‘La prego mi assecondi. Ho perduto una scommessa con mio marito e devo pagare pegno.’
Poi senza aggiungere altro si inginocchia davanti a me e aperti i pantaloni mi estrae il cazzo gia duro, mi intriga la situazione. Lo infila in bocca avidamente. Sento tutto il mio cazzo risucchiato nella sua gola, lo ingoia in maniera perfetta. Resto un poco passivo assaporando la pompa, poi reagisco, la sollevo e la faccio girare e dopo aver sollevato la gonna, la trovo completamente nuda sotto, le pianto il mio cazzo di colpo dentro la fica che già sta sbavando umori come un fiume in piena. Appoggiata al lavandino cerca di ammortizzare le possenti spinte che riceve da dietro mentre incomincia a godere cercando di trattenere le grida.
..ssiiii’.daiiii’sfondammi..che quel cornuto in sala non desiderava altro da quando sei entrato’ssiiii’. Cosiiiii’spaccami e sborrami in bocca che poi vado di là e lo bacio”
La sbatto velocemente. Gode più di una volta, io sono al limite, la faccio inginocchiare e le inondo la bocca. Afferra il cazzo e sigilla la cappella fra le labbra senza perdere nemmeno una goccia, lo spreme in maniera perfetta. Poi mi mostra la bocca piena ed esce mentre io scosso dalla sborrata ho un momento in cui sento le gambe che mi cedono, mi appoggio al lavandino per non cadere. Mi do una rinfrescata ed esco. Quando sono di nuovo al tavolo, li vedo che vanno via, lei mi sorride mentre lui resta impassibile. Morena mi guarda compiaciuta.
‘Adesso andranno a casa, lui avrà una possente erezione e la scoperà come un pazzo, ebro di gelosia e piacere nel sapere che lei ha fatto la troia con te. A tuo fratello piaceva immaginarmi in un letto assieme ad un altro maschio. Era una sua fantasia e la rendeva quasi reale immaginando che quel maschio eri tu. Onestamente mi sarebbe piaciuto molto sentirvi insieme dentro di me, e per questo che lo assecondavo. Non l’abbiamo mai messa in pratica per il semplice motivo che lui credeva che tu non avresti capito. Mi hai eccitato tanto. Poi dopo l’incidente è tutto cambiato. Mi sono dedicata al lavoro e a mia figlia, lasciando le mie fantasie nel cassetto. Solo quando mi sono resa conto che Rita era della mia stessa pasta ho incominciato a sperare. Non ti chiedo di scoparmi se non vuoi, ma mi piacerebbe giocare un poco con te.’
La guardo con ammirazione. Mi sento pronto ad entrare in un mondo totalmente nuovo, ad esplorare un lato della sessualità praticamente sconosciuto. Usciamo dal ristorante e ci dirigiamo verso casa. Lungo l’autostrada ci fermiamo per un caffè. Insieme entriamo nel bar, che data l’ora tarda è frequentato da poche persone fra cui dei camionisti che non si limitano a guardare Morena, ma mimano un gesto come a volerla scopare. Lei sorride compiaciuta, e quando usciamo io ho il cazzo in tiro per il gioco che lei ha saputo recitare dentro il locale. Cosa ha fatto di speciale? Si è ‘limitata’ a sedersi mostrando una bella parte di cosce e leccando vogliosamente il cucchiaino con cui aveva maneggiato il caffè. Tutti gli sguardi erano su di lei. Mentre ci dirigiamo verso l’auto un tipo educatamente mi chiede se ho da accendere, mi fermo e gli presto l’accendino. Intorno a noi ci sono subito altri tre uomini. Mi sento un poco a disagio, mentre invece lei è perfettamente tranquilla.
‘Ok ragazzi, mi voglio divertire un poco, ma non qui, andiamo più in là.’
Detto questo mi trascina dentro la mia vettura e mi fa spostare fra due camion. Accende la luce dentro e lentamente incomincia a toccarsi sollevando il vestito. Resto ammaliato dalla naturalezza con cui si esibisce. Fuori i maschi sono diventati sei, hanno tutti il cazzo in mano e si segano compiaciuti. Lei abbassa un poco il finestrino quel tanto che basta per farsi toccare i seni, mentre lei si accarezza il sesso bagnato e voglioso.
..sssi daii’ragazzi’fatemi vedere come schizzate’dai vi prego sborrate!!!
Ssiii ‘.. bellaa vaccona..adesso ti copriamo di sborra’..
Sono eccitato come non mi succedeva da tempo. Ammiro la sua disinvoltura e vedo i primi schizzi imbrattare il vetro dalla sua parte. Lei gode nel masturbarsi, mentre uno dopo l’altro i cazzi si svuotano con lei che messa una mano fuori li munge e spreme fino all’ultima goccia. Finito si gira e mi chiede di partire. Ce ne andiamo velocemente. Per tutto il tragitto di ritorno, lei ha tenuto il mio cazzo nella sua mano segandolo lentamente senza mai portarmi al piacere. Sento le palle indolenzite e quando inizio a percorrere il lungo viale che porta alla villa lei si china verso di me e se lo prende in bocca. Resto immobile mentre si scatena e ben presto sento l’orgasmo esplodere. Lei lo percepisce e succhia la cappella con incredibile maestria. Vengo nella sua bocca. Godo urlando e sono costretto ad inchiodare per non finire fuori strada. Mi gusto il lavoro di bocca che mi sta facendo.
..huuummmm’.sborrroooo”.sssiiiii’.. sei fantasticaaaa”bevviii”’..
Succhia sapientemente tutto il seme che sgorga del cazzo e lo pasteggia per bene poi lo ingoia. Lo pulisce e lo rimette dentro.
‘Grazie, era da tanto che non mi emozionavo come questa sera. Con tuo fratello questo gioco lo facevamo spesso. A lui piaceva tanto quando mi esibivo. Ero il suo giocattolo, la sua puttana e questo lo mandava ai pazzi.’
Resto fermo lì sul ciglio della strada, in mezzo a splendidi vigneti illuminati dalla luna piena, mi rendo conto che nonostante abbia appena sborrato tutto questo mi sta ancora eccitando. Scendo, vado dal suo lato e la faccio scendere. La giro e le faccio appoggiare il viso contro il finestrino ancora sporco delle sborrate dei camionisti. Sono in preda ad una strana agitazione, non mi ricordo nella mia vita di avere mai fatto una cosa così eccitante.
..Lecca troia!!! Lecca la loro sborra che ora ti spacco il culo!!…..avrei dovuto farlo in loro presenza, così ti avrebbero scopato anche loro!!!
Le sollevo la gonna e appoggiata alla macchina la penetro con forza trovandola gia bagnata fradicia.
‘hhaaa’siiii finalmenteeeee!!! Dai che da tempo volevo il tuo cazzoooooo!!!! Spaccamiii!!! Sfondami fallo arrivare fino in golaa’
L’ afferro per i fianchi e la scopo come se non ci fosse un domani!
La sbatto con durezza, lei gode e urla a squarcia gola, mentre io che sono appena venuto mi godo, dopo tanto tempo, un piacere nuovo, perverso e completo.
‘ddaaiii ..porcooooo’spaccami anche il culooooo..
Non me lo faccio dire due volte.
Lo estraggo grondante dei due orgasmi che lei ha avuto e senza tanto complimenti lo pianto dietro con un colpo secco e deciso spingendolo fino in fondo.
..ssiiii’.zoccolaa..ti sapccooo il culo!!!!
..hhaaaiiii..cazzoooo!!! fai piano che è da tempo che non lo faccioooooo!!!! Sssiii’daiiii mi piaceeeee”.
Dopo un attimo lei si rilassa, e incomincia a godere di culo come poche altre donne ho visto fare. è sconvolgente. Quando sento montare il suo ennesimo orgasmo mi rendo conto che pure io sono al limite, eccitato come un cavallo per questa insolita situazione.
..eccomiiii’vaccaaaa’sto per sborrareee’.
Lei si sfila da me, si inginocchia, resto immobile, la lascio fare, lo prende in bocca, mi succhia con velocità e impegno, mi sega e mi implora di sborrare in bocca.
‘dai inondami la golaaaa’.
Arrivo con una schizzata spettacolare.
..huuhmmmmmm’sborro!!!…uhummm
Lo spingo direttamente tutto dentro la sua bocca e la scopo con lei che serra le labbra sul cazzo durissimo. Lo spreme con estrema bravura, ne succhia ogni goccia, poi prima che io me ne renda conto si alza di scatto e incolla la sua bocca alla mia. Per un attimo resto immobile e passivo, poi apro le labbra, lei mi scarica dentro il succo delle mie palle. Assaporo quel nuovo gusto che non conoscevo, mai prima d’ora avevo baciato in bocca una donna che mi aveva fatto un bocchino, e mi convinco ancora di più che fino ad oggi mi sono perso tante cose. Torniamo a casa e passiamo il resto della notte a scopare. Lei apprezza le mie capacità amatorie, la bravura nel leccare e far godere una femmina. Mi fa conoscere nuove sensazioni come sentire un dito in culo, essere bendato, o immobilizzato, tutte esperienze mai provate. Resto una decina di giorni con lei, durante i quali viviamo momenti di puro piacere con giochi di esibizionismo e altro. Il ritorno di mia nipote è l’apice della mia vacanza con loro. Appena sbarcati all’aereoporto fa si che il marito guidi mentre lei dietro mi succhia il cazzo. Lui è sconvolto dal piacere mentre osserva la mogliettina fare la troia con me, e dopo la sborrata lo bacia con passione. Dopo questa esperienza mi sono convinto che dovevo trovare una femmina così come le, quindi, ho chiesto a mia cognata di sposarmi. Non ha avuto un solo momento di esitazione, ora siamo una coppia molto affiatata e viviamo momenti così intensi che solo chi apprezza queste situazioni può capire. Mi addormento felice e cornuto.. ma MOLTO contento.

Leave a Reply