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Racconti Erotici

L’insegnante

By 9 Agosto 2021No Comments

L’annuncio era chiarissimo: “Insegnante, seria e referenziatissima, offresi per lezioni ad ambo i sessi, per lezioni teorico-pratiche su qualsiasi argomento erotico e sessuale. primo contatto via mail.”
Marco non volle resistere alla tentazione e rispose, più per curiosità che per altro, e la risposta non si fece attendere.
Un vero e proprio programma di corso: masturbazione, sesso orale, uso di mani e lingua, penetrazione e posizioni, controllo dell’orgasmo e dell’eiaculazione, penetrazione anale. Valeva la pena approfondire, quindi dopo uno scambio di mail e dei numeri di telefono si fissò la data della prima lezione, a casa di Marco.
Daniela, questo il nome della professoressa, si presentò puntualissima ed entrò sorridente, ma con l’aria davvero seria di chi stava lavorando. Marco la fece accomodare e preparò un caffè.
– Allora, come mai hai deciso di seguire questo corso? Vorrei sapere cosa ti ha spinto a farlo, cosa ne pensi e se credi di avere delle lacune in qualche pratica in particolare?-
Marco, piuttosto imbarazzato, disse che in realtà non sapeva, ma che il sesso era importate e una cosa meravigliosa e che ci teneva a saper dare il massimo del piacere ad una donna, così l’aveva contattata.
– Questo è un ottimo inizio! Ammettere di non essere Dio a letto e voler imparare delle cose nuove, dei metodi diversi. Iniziamo dalla base e dalla teoria.
Innanzitutto devi saper conoscere l’anatomia femminile e le parti fondamentali del piacere.-
Daniela era una bella donnina, sopra i trent’anni, coi capelli neri corti, una spruzzata di lentiggini sul viso, due occhi da cerbiatta e una bocca da far sognare qualunque uomo. Le curve erano tutte al posto giusto, Marco le vedeva sotto una camicia bianca e una gonna nera larga ma non troppo.
– Marco, vieni qui davanti a me, davanti al divano, prenditi una sedia.-
Così, dal nulla, si era tolta le mutandine e si era seduta sul divano, con le gambe completamente divaricate e Marco, incredibilmente, non era imbarazzato ma stava assolutamente a proprio agio.
Erano così, uno davanti all’altra, lui seduto su una sedia e lei sul divano a mostrargli una figa molto curata che iniziava a dischiudersi.
– La cosa fondamentale è conoscere i corpi, per sapere dove agire per dare il massimo e perdersi davvero, anima e corpo. Quindi, se il tuo corpo reagisce bene, cioè se ti viene duro, come mi sembra di intuire, non ti preoccupare, io non mi spavento di sicuro! –
In effetti Marco aveva reagito nel modo più naturale e ovvio, aveva un’erezione notevole sotto i jeans ed era inutile nasconderla.
– Bene, iniziamo a vedere dove devi giocare. Guarda come si aprono le labbra, ora sono ancora abbastanza asciutte, ma osserva dove metto il dito….-
La professoressa se la teneva aperta con una mano e con un dito dell’altra iniziava a girare intorno al clitoride visibilmente duro e scoperto. invitava lo studente a osservare quello che succedeva ora.
Marco si avvicinò, ansioso di capire e imparare e vide scendere un rigagnolo di umore: quel movimento stava funzionando davvero.
Intanto lui si sentiva scoppiare.
– Hai visto che funziona? E non è solo la mia figa a provare piacere, ma tutto il corpo! Non ci credi? guarda…-
Si apriva la camicetta e abbassava il reggiseno mostrando due tette uniche con i capezzoli così duri e grossi da mandare il sangue alla testa del povero allievo.
– Forza, ora devi provare tu, senza paura di sbagliare. Se fai qualcosa che non va te lo dico, non ti preoccupare, sono qui a posta.-
Così Marco scese dalla sedia e si mise in ginocchio davanti alle gambe aperte della sua insegnante, sentì il suo profumo di sesso e se ne inebriò. inizio a masturbarla lentamente, cercando di darle piacere e in effetti si accorse che aveva un’aria meno professionale e distaccata di prima, lasciandosi anche scappare dei velati ansimi. Il clitoride era bello, duro, eccitato, e lui lo massaggiava delicatamente, lo coccolava e sentiva quella figa vogliosa bagnarsi sempre di più.
Daniela non parlava più tanto con la voce ferma di prima:- ….bravo, non sei tanto indietro forse. Ora aumenta un po’ il ritmo.-
Marco eseguì prontamente e si mosse più veloce e deciso, scivolando anche dentro spontaneamente tanto era fradicia. Così iniziò a penetrarla con un dito mentre con l’altra mano giocava ancora col clito. Si aspettava qualche commento.
– mmmm, non sei proprio un principiante, ma devi fare molto esercizio. ora aggiungi un dito, su….-
Lo studente stava sditalinando la professoressa con forza, con due dita, entrando e uscendo, non troppo velocemente, ma deciso. lei era sempre più aperta e ne voleva sempre di più, non stava ferma e si muoveva a sua volta. Lui soffriva sotto i pantaloni.
-Molto bene, così, bravissimo, non ti fermare e fai quello che ti dico. La devi sentire la figa di una donna, ci devi credere…..ohhh, sì…-
Daniela era concentrata sia sul proprio piacere che sul fatto che stava insegnando a un uomo come masturbare una donna e si godeva il tutto con le mani che strizzavano quei capezzoli unici e duri. Ansimava e sembrava rapita invece che fredda e distaccata.
Erano entrambi concentrati e rilassati allo stesso tempo, così iniziarono a parlare in quel piacere pazzesco.
-E’ da tanto che fai l’insegnate di sesso?-
– Da quando ho capito che mi piaceva e che c’era richiesta. A me il sesso piace a 360′. Lavoravo sui set dei film porno sai?.-
– Ma dai, non ti ho mai vista nei video però….-
– certo lavoravo solo sui set, non facevo l’attrice. qualche provino ogni tanto, quelli sì…selezionavo attori e attrici. ehi, non ti distrarre e fai l’esercizio…!-
Marco stava impazzendo e, secondo lui, non era così male anche per lei. Non resistette alla tentazione e avvicinò la bocca. ma prima chiese: – posso provare a usare la lingua….?_
– ma certo….però non togliere le dita da dentro eh.-
E così lui finalmente sentì quel sapore e fece scivolare la lingua tra le labbra fin dove riusciva, e succhiò il clitoride immediatamente. Lei ebbe un sussulto.
-Mmmm, bravo. ne hai leccate molte?
– Alcune, e tu ne hai succhiati tanti?-
– Certo, di tutte le dimensioni e forme. Continua a leccarmi, mettici impegno che poi ti do il voto. Se sbagli devi ricominciare.-
Così Marco ci si mise ancora più di impegno e la lingua prese quasi il posto delle dita, la spinse dentro più che poteva e sentiva il gusto di quella meravigliosa carne vogliosa…
– ohhh, sì, bravo, così, non ti fermare, continua! leccami! la lingua, muovila dall’alto verso il basso, decisa e con energia, su! mmmmmmm…..-
Marco continuava e aspettava istruzione, prendendo qualche iniziativa di tanto in tanto. la lingua scivolava prima dall’alto verso il basso, poi vibrava da destra a sinistra, velocissima. non avrebbe mai voluto smettere. e neanche lei….
I suoi ansimi erano sempre più forti, non riusciva a stare ferma e il suo corpo fremeva tutto….
Marco non aveva mai conosciuta una porca così, chissà che esperienze, ma non poteva parlare perché aveva la bocca impegnatissima. Così andava avanti con quel gioco di lingua, senza sosta, di continuo, non ne avevano mai abbastanza. Gli ansimi di Daniela ormai erano frequentissimi e alla fine, lui se ne accorse, la sentì chiaramente: stava venendo. Lo sentì dalle grida, ma soprattutto da quello che gli arrivò in bocca.
Si ritrovò con lei ansimante, ma di fatica, rilassata, le gambe ancora aperte ma abbassate e il viso tutto bagnato. Si dovette asciugare.
-Beh, non male per essere un allievo, ricordati che però devi fare sempre esercizio! Ah, tra l’altro, come te la cavi col cazzo?-
Marco rimase un attimo interdetto, poi rispose titubante “mah, bene bene….”
Daniela non attese un secondo e senza dire una parola si avvicinò, sbottonò i jeans e tirò fuori quel membro duro che soffriva lì sotto da non si sa quanto.
-Scusa non te l’avevo detto, ma potevi liberarti prima se avessi voluto. Come ti ho detto, non mi spavento mica! Anzi…
La prossima lezione lo useremo come si deve. Ah, e ti farò fare esercizio con altri studenti e studentesse. Bisogna sempre confrontarsi….-
Per commenti e suggerimenti: indramar2021@gmail.com

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