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le farfalle nello stomaco

By 29 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Le farfalle nello stomaco. Parte 1
Alla fine tutto si tramuta in emozioni, più l’emozione &egrave forte e più sale l’adrenalina, e, si sa, l’adrenalina &egrave come una droga, e quasi come un tossico, anche se cerchi di smettere, dopo un po’ il tuo corpo ti porta a cercare queste emozioni.
C’&egrave chi le cerca nel pericolo, e nel mio caso il pericolo &egrave quello di poter perdere la cosa che più amo, colei che da ormai 25 anni condivide con me la vita, chi ci consce potrebbe dire che siamo una coppia indistruttibile, tanto &egrave l’affiatamento che ci riconoscono, e così &egrave, sia nella vita di tutti i giorni come nel sesso.
Io sono Bruno 50 anni, impiegato statale, fisico normale con una leggera calvizie e una miopia che mi costringe fin dalla gioventù a portare occhiali, Paola 45 anni fisico appena appesantito dalle 2 gravidanze ma comunque molto piacente, sempre sorridente e , anche se non molto appariscente, ha i suoi fans intesi come persone che se la scoperebbero volentieri.
La mia Paola fin da quando ci siamo conosciuti mi ha lasciato intendere che il sesso le piace, io non sono da meno, e di fatti mi ha sempre riconosciuto una grande fantasia oltre che una buona dotazione, e la fantasia ci ha sempre scatenati a letto, Paola non &egrave molto fantasiosa, e si &egrave sempre dichiarata passiva, nel senso che lasciava tranquillamente che io proponessi, e lei di buon grado, si &egrave sempre prestata a sperimentare.
Nelle nostre fantasie abbiamo sempre immaginato di giocare in tre o in quattro, quando proprio si scatenava, fantasticava di essere la più grande di tutte le troie e le sarebbe piaciuto essere messa al centro dell’attenzione di molti maschi che le facessero di tutto.
Poi però finito l’atto entrambi convenivamo che le fantasie erano una cosa e la realtà un’altra, e fuori dal sesso si trasformava letteralmente in una perfetta donna di casa nonché madre attenta di due splendidi figli, e al di fuori del gioco certi discorsi quasi l’infastidivano.
Proprio questo curioso dualismo però stuzzicava la mia fertile fantasia, dapprima conscio che solo di quello si trattava, ma poi pian piano il tarlo dell’immaginarla in una situazione vera per vedere le reazioni della mia Paola messa in un contesto particolare anche solo di esibizionismo cominciava a prendere il sopravvento.
Si trattava, con estrema abilità, di creare i presupposti perché ciò accadesse, l’abilità del pescatore &egrave di gettare l’amo nel posto giusto e attendere con pazienza, l’occasione si presentò una sera nel mentre si guardava la TV, un servizio delle iene trattava il mondo dello scambismo e dei locali preposti a queste pratiche, essendo soli in casa ci fu modo di potere commentare tranquillamente le immagini che via via scorrevano in TV.
Parlavano di coppie normalissime che di tanto in tanto si concedevano una serata diversa in un locale dove, previo tessera associazione, si poteva liberamente fare quello che si voleva compreso il sesso in promiscuità, da li solite disquisizioni, ‘ io non riuscirei mai a farlo’ ‘e poi se ci fosse qualcuno che ti conosce’ dice lei, io invece ‘ b&egrave’ partendo dal presupposto che anche se ci andassimo nessuno potrebbe costringerci a fare nulla.. perche no?’ ancora lei ‘ah quindi tu saresti possibilista’ ‘b&egrave.. perché no? vuoi che invecchiamo senza sapere cosa succede dentro a uno di questi locali?’
Alla fine dopo tutti questi discorsi arriva l’ora di andare a letto e chissà perché entrambi eravamo più arzilli del solito, e fu lei la prima abbracciandomi a tornare sull’argomento ‘davvero ti piacerebbe andare in un posto cosi? E se poi qualcuno mi corteggia?’ &egrave bastato che dicesse questo per provocarmi un’erezione portentosa, quindi lei come una gatta ‘ a b&egrave.. mi sembra di capire che la cosa non ti dispiacerebbe’ e nel frattempo ha cominciato a segarmi, anche io però ho allungato una mano tra le sue gambe e ho trovato gli slip fradici dei suoi umori, ‘mi sembra di non essere il solo a gradire questa situazione’ di nuovo lei ‘ si hai ragione solo l’idea mi sta eccitando da matti, tu sei stato il primo e unico uomo con cui ho fatto sesso, quindi direi che &egrave l’ora di provare qualcosa di diverso’ nel frattempo mi stava masturbando con sempre piu’ vigore, era chiaro che stava parlando per provocarmi ma l’effetto sul mio cazzo era terribile e oramai mancava veramente poco perché esplodessi, lei nel frattempo con l’altra mano si stava sgrillettando e vedendola fare questo letteralmente esplosi e venni copiosamente ‘ ma sei già venuto? Ecco lo vedi bisognerà che trovi davvero qualcun altro che mi soddisfi’ e con una grassa risata mi passò una salvietta per pulirmi gli schizzi e se ne andò in bagno quasi senza guardarmi.
Era per me quella una sensazione nuova, oltre all’aprirsi a nuove possibilità, quello strano piacere nel sentire quelle parole di scherno, anche se dette scherzosamente, mi avevano dato un piacere davvero diverso e come d’incanto aprì una nuova porta nel mio immaginario erotico.
Come al solito pensavo che la cosa sarebbe finita li, discorsi che si fanno in certi momenti ma poi meglio scordarseli, invece da li a tre giorni incredibilmente fu Paola a tornare sull’argomento del club in un modo a dir poco subdolo, durante una passeggiata, passando davanti a una vetrina di un negozio, c’era in bella mostra un bellissimo vestitino molto sexy, nero con una bella scollatura e con sui lati due fasce in pizzo, cosa che praticamente obbligava chi lo avesse indossato a non portare l’intimo, ‘gran bel vestito, ma dove potrei mai portarlo un vestito cosi?’ disse lei quasi immaginandosi la risposta che arrivò puntuale ‘ credo solo in uno di quei locali che abbiamo visto l’altra sera in tv’ ‘mm’.’ disse lei, ‘ sai che ti dico, se me lo comperi ti prometto che lo indosso e mi porti in uno di quei club, a patto però che mi garantisci A che non succede niente, B che sia lontano da casa, sai non vorrei che qualcuno ci riconoscesse’ che strano, pensai, di solito sono io che propongo di andare da qualche parte e invece questa volta sembra che il sasso nello stagno lo abbia gettato lei, ‘ok io ci sto e vediamo se mantieni la promessa, tanto ti conosco, fra poco te ne sei già dimenticata’.
La sera a casa Paola decide di provare il nuovo acquisto, arriva in soggiorno dove me ne stavo tranquillamente a guardare la tv e’ cavolo le stava benissimo quel vestito, mi fa una giravolta quasi come fosse una ragazzina e allegramente mi di fa ‘ dici che conciata così qualcuno mi farà il filo?’ ma come.. il punto A non diceva che non doveva succedere nulla? Lo penso ma non lo dico, invece mi esce un ‘sai cosa? Ti mancano un bel paio di scarpe tacco dodici per slanciarti le gambe e il sedere’ ricomincia così il gioco della provocazione verbale di Paola ‘ a quindi vuoi proprio che qualcuno me lo tocchi questo culo’ dandosi una sonora sculacciata sulla natica, ‘ pensa’ se qualcuno allungasse una mano e si accorgesse che sotto non porto niente” e così dicendo si siede sulle mie ginocchia, mi sposta gli occhiali e con l’indice comincia scorrere sul profilo del mio naso con fare da gatta morta, ‘b&egrave.. se qualcuno allunga la mano secondo me trova una bella sorpresa’ dico io stando al gioco, a quel punto Paola si mette in ginocchio tra le mie gambe e cambiando espressione ‘seriamente.. se dovesse succedere che qualcuno ci prova tu come reagiresti?’ divento più serio anche io e rispondo ‘ senti Paola, sono 25 anni che siamo insieme, io sono stato il tuo primo uomo e tu la mia prima donna, tu lo sai io sono molto geloso, ma mi accorgo anche che questo tuo provocarmi mi dà delle sensazioni contrastanti, da una parte mi piacerebbe da pazzi vederti corteggiata da un altro uomo e dall’altra mi fa ingelosire, ma penso anche che i nostri 25 anni di rapporto lo abbiano reso talmente forte che potrebbe essere in grado di reggere l’urto di qualche piccola trasgressione’ Paola guardandomi cambiò di nuovo espressione che tornò divertita ‘ be in questo momento il tuo amico laggiù sembra molto attratto dall’idea’ e come dargli torto, sotto i pantaloni si intravedeva un bozzo tanto era duro il mio cazzo. Mi aprì la lampo e lo estrasse, e comincio un su e giù lento e guardandomi di nuovo seriosa ‘ quindi caro il mio marito mi stai dicendo che mi vedresti bene con un altro cazzo in mano, magari più grosso di questo, o perché no.. magari due ovviamente tu staresti solo a guardare’ a queste parole il mio fiato cominciava a farsi corto e il suo ritmo di sega invece più veloce ‘sai .. comincio a conoscere dei lati di te che mi erano sconosciuti, ho letto un articolo su un giornale tempo fa dove si diceva che ci sono degli uomini che si eccitano da matti a vedere la propria donna, nonostante tutto l’amore che provano per lei, nelle mani di altri uomini, c’erano delle definizioni precise in quell’articolo, gli uomini che si prendono la moglie sono denominati ‘bull’ mentre i mariti sono chiamati cuckold, mi ha dato una strana sensazione leggere quell’articolo e mi sono trovata a fantasticare su queste situazioni, ma non sapevo tu cosa avresti potuto pensarne, ma vedo che a provocazione rispondi bene, hai un cazzo duro come non mai’ era vero ero eccitato all’inverosimile, mi faceva davvero strano sentire Paola dire quelle parole, ma mai avrei voluto si fermasse, e mi &egrave uscito un ‘continua ti prego’ ‘hai capito il mio bel marito cornuto, geloso geloso’ ma all’idea che un bull gli sfonda la moglie gli si rizza come ad un’adolescente, sai cosa? Andremo in quel locale e vediamo come reagirai quando vedrai il primo che mi toccherà il culo’ a quelle parole sono venuto schizzandole tutto lo sperma sulle mani con dei rantoli difficili da controllare, Paola diminuendo il ritmo della sega guardandomi in modo semiserio mi dice ‘guarda che roba.. mi hai tutta impiastricciata ti farei ripulire tutto’ e ancora una volta con un’espressione di scherno si &egrave girata e se ne &egrave tornata in camera lasciandomi senza fiato per la potenza dell’orgasmo appena avuto.
Inutile negarlo, questo nuovo aspetto di Paola mi stava stimolando da pazzi, e anche se avrei voluto intavolare un discorso con lei per discuterne o mettere delle regole come abbiamo sempre fatto nei nostri giochi mi rendevo conto che non volevo sapere quali potevano essere i limiti, mi piaceva troppo poterli solo immaginare.
Il giorno dopo ero gia su internet per cercare un locale adatto, non troppo vicino, non troppo mal frequentato, alla fine mi sono inserito in un blog dove si commentavano questi locali, inserisco un commento dove chiedo un consiglio e da li a pochi secondi mi risponde un certo Antonio, mi consiglia un locale sul lago di Garda a suo dire perfetto per una coppia ‘neofita’ come noi, mi dice che frequenta saltuariamente questo tipo di locali ma che quando ci va si diverte sempre e non necessariamente facendo sesso ma conoscendo anche delle belle persone.
Mi sembra una persona a modo e accetto di buon grado il suo invito in questo locale che dista 100 km da casa nostra, comunico alla Paola di avere trovato la ‘location’ adatta, quasi con la paura che avesse cambiato idea ma la sua risposta fu ‘ottimo allora vado a prendermi le scarpe che mi mancano’ ormai il treno era partito e nessuno dei due aveva intenzione di fermarlo.
Con la sicurezza in tasca comunico ad Antonio che saremmo stati nel locale il giorno dopo, gli lascio un messaggio con la raccomandazione che, essendo per noi la prima volta in quel tipo di locale, ci facesse un po’ da cicerone per capire l’andazzo, ma che non contasse su di noi per eventuali giochi di piacere, la sua risposta fu rassicurante ‘tranquilli, sono un uomo di mondo so come comportarmi’.
Arriva il sabato sera e sale anche l’agitazione, i dubbi e le domande, in tutto questo Paola la sento canticchiare in bagno, e, una volta pronta, si presenta davanti a me splendida come non mai, il vestito gli sta che &egrave una favola le due fasce di pizzo sui fianchi non lasciano intravedere nessun intimo, le scarpe appena acquistate sono perfette per il nuovo look, la vedo davvero sexy e molto sicura del fatto suo, mi fa una mezza giravolta con le mani sui fianchi e mi dice ‘ sei pronto caro il mio maritino a vedere la tua mogliettina corteggiata?’ ‘ come no, pronto e gia in tiro solo a vederti cosi’ il gioco era già cominciato, e mi piaceva.. eccome se mi piaceva.
In macchina parliamo poco, il satellitare ci porta all’indirizzo esatto ma dall’esterno non c’e’ niente che faccia pensare a un locale, direi piuttosto a un capannone, ma l’indirizzo &egrave quello e quindi suoniamo ad un campanello illuminato, scatta subito la serratura d’apertura ed entriamo.
L’atmosfera cambia repentinamente, e dentro ci accoglie una signora che da dietro un bancone ci saluta cordialmente, ci chiede se eravamo gia stati li e alla nostra risposta negativa ci invita a consegnare un documento per procedere al tesseramento, una volta sbrigate le pratiche burocratiche e consegnato al guardaroba il giaccone di Paola, entriamo finalmente nel locale e ci guardiamo curiosi intorno, ci saranno state una decina di coppie, o presunte tali, e 5 o 6 maschi in eccedenza, nella pista da ballo una signora sui 45 anni, ma con un gran fisico, ballava in maniera sinuosa con un ritmo bello ritmato, insomma visto così sembra un locale abbastanza comune.
Ci avviamo al bancone del bar per prendere qualcosa da bere non sapendo esattamente come funzionava con la drink card che avevamo in mano, ma qualcuno ha notato il nostro fare spaesato e da dietro una voce ‘piacere sono Antonio’ ‘ ah buonasera io sono Bruno e questa &egrave mia moglie Paola’ ‘accidenti quanta eleganza, complimenti signor Bruno sua moglie &egrave stupenda’ e con fare sapiente fa un baciamano alla Paola.
Antonio, sorriso sornione, sui 48 anni, moro brizzolato, non un palestrato ma abbastanza in forma, e poi giacca e camicia nera, lo guardo’ e penso che sarebbe il prototipo d’uomo che piacerebbe a qualsiasi donna e guarda caso sta parlando con la mia Paola che dopo il baciamano sembra andata in brodo di giuggiole.
Il drink ce lo offre lui, e poi ci porta a fare il giro del locale facendoci vedere zone più o meno buie e una serie di stanzini dove a dire suo a una certa ora succede un po’ di tutto, alla fine ci sediamo tutti e tre in una zona un po’ appartata dietro un separ&egrave con 2 divanetti messi a angolo, su uno siedo io sull’altro Paola e Antonio, ‘bene’ esordisce lui ‘cosa siete venuti a cercare qui?’ Paola mi anticipa di un attimo nella risposta, ‘non lo sappiamo di preciso, ultimamente abbiamo delle strane fantasie, ma ancora non le conosciamo fino in fondo quindi non saprei neanche da che parte cominciare a spiegare cosa cerchiamo’ Antonio perfettamente a suo agio sul divanetto con fare quasi da psicologo ‘e tu Bruno che mi dici?’ &egrave strano come in un contesto di quel tipo ti senta autorizzato a parlare di cose così personali eppure, ‘b&egrave io non ho ancora capito bene ma ultimamente la Paola mi provoca con certi discorsi che invece di farmi ingelosire mi fanno impazzire di desiderio, quindi non so bene neanche io cosa risponderti’ riprende la Paola, ‘ tutto &egrave partito da un articolo che ho letto e che parlava di mariti innamorati della propria donna ma che amano o desiderano vederla tra le braccia di un altro e godere di questo, da li ho cominciato a chiedermi se fosse mai che anche mio marito facesse parte di questa categoria, ed ho cominciato a provocarlo un po’, e mi sembra che reagisca bene’ Antonio ci guarda e ci confida che questa fantasia &egrave molto comune tra gli uomini, mentre le donne tendono più a ricercare il piacere nel sesso, molte coppie tendono a trovare un compromesso, l’uomo che gode a vedere la compagna appagata da un altro maschio, e la donna appunto nel piacere di essere appagata sessualmente da un uomo più prestante del proprio partner che magari con l’andare degli anni non ritrova più il vigore fisico della gioventù, mentre le donne si sa che dopo i 40′ e comunque ci sono varie sfaccettature di queste fantasie, c’e’ l’uomo a cui piace solo guardare, l’uomo che oltre a questo ama essere umiliato sia dal bull che dalla propria compagna, c’e’ la donna che ama essere passiva nelle mani del bull oppure essere sfacciatamente troia nel confronto di entrambi e nel mentre deridere il proprio compagno, si tratta solo di aprire una parentesi nei rapporti normali tra marito e moglie e interpretare per quel momento una parte come un attore, solo le coppie molto affiatate ed unite riescono a farlo in quanto non &egrave facile confessarsi fantasie così particolari senza essere giudicati’ .
Io a sentire queste parole sentivo gia qualcosa nel basso ventre che si stava ingrossando, e poi vedere Paola seduta tranquillamente vicino ad Antonio mentre si discorre di queste cose mi faceva un certo effetto, ‘tu Bruno in quale di queste fantasie ti riconosci?’ mi chiese Paola con fare saccente, ‘non lo so, so solo che sono un po’ agitato’ a quel punto Antonio giocò la sua carta e disse ‘non c’e’ che un modo per scoprirlo, ho qualche esperienza al riguardo, il gioco &egrave questo, fissiamo una parolina magica che una volta detta da parte di uno dei due ferma immediatamente il gioco, &egrave l’unico modo per capire fino dove uno vuole spingersi e vedere chi dei due &egrave meno disposto a vivere questa fantasia, facciamo che la parolina &egrave ‘millennio’ basterà pronunciarla in ogni momento e il gioco finirà immediatamente ok?’
Non ha neanche aspettato la risposta che gia aveva appoggiato la mano sulla spalla di Paola, e accarezzandogli il braccio gli dice ‘ tu guarda negli occhi tuo marito così ne capti le sue sensazioni’ e la sua mano risalita sulla spalla cominciò a scivolare lungo il generoso decolté del suo vestitino, sotto non portava il reggiseno e quindi in un attimo il suo capezzolo si ritrovò tra le dita di Antonio che guardandomi mi disse:’ad esempio se io tocco un po’ questa bella tetta che mi dici?’ anche Paola mi guardava ed io ero immobilizzato dalla tensione, sentivo le farfalle nello stomaco, un po’ per quello che stava accadendo e per quello che sarebbe potuto accadere.
‘io dico che &egrave bellissimo vedere mia moglie lasciarsi palpeggiare in modo così disinvolto’ a quel punto Antonio decise di passare alla fase successiva e senza che Paola ponesse resistenza alcuna comincio a baciarla delicatamente sul collo, la sua mano sul suo seno ora lo accarezzava ora gli stringeva i capezzoli tra le sue dita, la Paola continuava a guardarmi e io cominciavo a toccarmi il pacco che stava crescendo sotto i miei calzoni, ‘bene mi sembra che tuo marito reagisca bene, credo sia potenzialmente portato ad essere cornuto’ ‘ si lo credo anche io’ e detto questo Paola volse la bocca verso quella di Antonio e si unirono in un lungo bacio e per un momento venni privato del gioco degli sguardi.
Nel mentre la mano di Antonio si allungò verso le gambe e cominciò a risalire con il bordo del vestitino fino a fermarsi sul pube, ‘accidenti Bruno, tua moglie &egrave un lago tra le gambe, mi sa che si divertirà davvero molto a cornificarti’ e cominciò con un lento movimento masturbatorio, la Paola aveva ripreso a guardarmi con uno sguardo languido quasi con una supplica a non fermare tutto questo, non lo avrei mai fatto, era troppo bello vedere tutto questo, e quasi senza accorgermene mi ero tirato fuori il cazzo e avevo cominciato lentamente a menarmelo.
‘Di a tuo marito che se lo meni pure ma che non si sogni di venire troppo presto, lo so poi come va a finire, una volta venuto lui poi non si gioca più’ la Paola guardandomi quasi preoccupata ‘ hai capito Bruno? non fare come il solito’.
Nel frattempo anche Antonio aveva tirato fuori il suo cazzo dalla lampo e prendendo una mano di Paola la aveva indirizzata verso quel grande pezzo di carne, al contatto Paola quasi sussultò, e si lascio scappare un ‘complimenti’ ma proprio in quel momento entrò nel priv&egrave una coppie che bloccò il nostro gioco ed entrambi ci ricomponemmo con grossa delusione da parte di Paola.
Antonio colse l’attimo di imbarazzo e ci propose, visto che abitava a 2 km, di finire la serata a casa sua, eccitati come eravamo credo che in quel momento non avremmo detto di no neanche se avesse abitato a 200 km.
Uscimmo e Antonio mi propose di fare salire Paola in auto con lui mentre io sarei stato dietro con la mia , Paola accettò subito e io non potei che adeguarmi, partirono e percorsero i due km lentamente, io da dietro vedevo che colloquiavano allegramente, cercavo di capire se qualche movimento lasciasse intendere qualcosa ma sembrava stessero solo parlando.
Una volta arrivati fu svelato il tema del tanto discutere, ‘ sai Bruno, io e Paola abbiamo deciso di sperimentare la fase due, lei ha qualche dubbio ma io credo di avere capito la tua indole, e adesso vedremo chi ha ragione, le regole restano le stesse, basta la parolina magica e tutto finisce, ma non sono convinto che Paola gradirebbe’
Entriamo in casa, una bella villetta, arredata con gusto, mi chiedo quante possano averne viste quei muri, e subito Antonio ci prepara un drink, e porgendocelo rivolto a me ‘ Bruno, la Paola in macchinami diceva che tu a letto duri poco ma &egrave vero?’ io ‘ credo di si, il mio problema &egrave che sono troppo cerebrale e arrivo troppo presto’ in tutto questo la Paola annuiva con un sorriso malizioso, sembrava fossi sotto processo, Antonio alzando il vestitino della Paola scopre la sua stupenda fighetta quasi del tutto rasata per l’occasione e mi dice ‘ vedi? Questa &egrave una figa che reclama cazzo cazzo ed ancora cazzo, guarda che roba sta grondando dalla voglia e tu che fai? Mi duri 5 miniuti?’ a quelle parole invece di sentirmi offeso il cazzo mi stava diventando durissimo e ho cominciato a toccarmi da sopra i pantaloni, ‘lo vedi Paola? &egrave come ti dicevo, tuo marito &egrave della categoria cuckold sub, e se tanto mi da tanto questa sera farà tutto quello che gli diciamo di fare e vedrai che la parolina si guarderà bene dal dirla’ aveva assolutamente ragione io non avrei mai interrotto quel gioco perverso.
‘Dai Paola tiramelo fuori e fai vedere a tuo marito come &egrave fatto un vero cazzo’ mi moglie obbedì e slacciando la cinta dei pantaloni li fece cadere ai piedi, e dagli slip tirò fuori un randello di circa 22 cm ma molto grosso e di un colore ambrato, ‘ guarda come lo sta guardando tuo marito, secondo me &egrave anche un po’ frocietto’ Paola guardandomi mi disse ‘ &egrave vero Bruno? ti piacerebbe questo bel cazzo? E dove lo vorresti in bocca o in culo? Per il momento me lo prendo in bocca io, tu guarda come si fa’ e cominciò così un lento pompino fatto con una passione infinita, Antonio mi guardava con aria di sfida, la Paola di tanto in tanto girava gli occhi per vedere cosa stavo facendo, me lo ero tirato fuori e avevo cominciato a menarmelo, quella scena me la ero sognata 100 volte ma mai avrei pensato di poterla vivere realmente, dovevo fermare spesso la mia mano per non venire troppo presto.
D’un tratto Paola si fermò e guardandomi disse ad Antonio ‘ bene adesso vediamo se davvero mio marito ambisce a diventare cornuto’ ‘certo che si, lo diventerà come ti ho detto prima in macchina, vieni qua Bruno, adesso metti tua moglie a pecora e leccagli la figa e preparala per bene per la monta, dai datti da fare’ Ubbidisco, e a piccolo passi con i pantaloni in fondo alle caviglie vado verso di lei, giro adagio Paola con la pancia in giù sul poggiolo del divano, mi inginocchio e comincio a leccarle la figa che mai avevo trovato così infoiata, mi riempivo la bocca di tutti quegli umori e con le mani tenevo le natiche ben aperte, ad un certo punto Antonio mi ordina di mettermi da parte e in ginocchio spostandomi di lato con la faccia vedo passare davanti ai miei occhi un cazzo duro come il marmo che con la cappella violacea si appoggiava sulla fica della Paola e senza grossi sforzi cominciava scivolare dentro il suo ventre, poi con un movimento lento cominciò un avanti e indietro a non più di 20 cm dalla mia faccia, sentivo Paola ansimare dicendomi ‘guarda cornuto come si fotte una vera troia, guarda e impara coglione’ a quel punto Antonio estrae il cazzo e mi dice ‘cosa ne dici di dare una ripulita? questa vacca mi sta slavando tutto, &egrave talmente bagnata che non sento neanche l’atrito quando entro’ ho cominciato leccare prima in mezzo alle gambe poi anche l’interno delle cosce tutte piene di umori, mai vista in quelle condizioni, poi a comando di lei anche una passata al buco del culo e sempre lei rivolta ad Antonio ‘che ne dici se gli facciamo ripulire anche il tuo cazzone? Dici che tira fuori la parolina?’ ‘io dico di no vedrai’ e detto questo il suo cazzo cominciò ad avvicinarsi pericolosamente alla mia faccia, fino a che sentii la morbida pelle della sua cappella cominciare a forzare le mie labbra, per un po’ le tenetti chiuse ma alla fine mi arresi e la aprii, sentii questa strana sensazione di un oggetto assolutamente estraneo dentro la mia bocca quasi fino alla gola, quasi un moto di vomito mi venne istintivo, ma fù un attimo, da li cominciò un lento avanti indietro.
‘Avevi ragione Antonio, mio marito &egrave proprio un cornuto e anche mezzo frocio e chi lo avrebbe mai detto’, e Paola prendendomi per i capelli diede un po’ di ritmo alla mia pompa.
Incredibile, mi trovavo li in ginocchio a succhiare il cazzo di una persona conosciuta solo da un paio d’ore, con la moglie che oltre a farsi scopare usava una terminologia che mai mi sarei immaginato uscire dalla sua bocca, e io, ancora più incredibile stavo godendo come un pazzo di tutto questo.
Il comando di Antonio mi distolse per un attimo da questi pensieri, ‘basta cornuto, adesso mettiti li e guarda come si scopa una vera troia, guarda e impara, menatelo pure ma non sborrare, altrimenti giuro che ti faccio il culo’, mi misi su una poltrona mentre Antonio prese Paola e la girò sul divano aprendole completamente le gambe, esposta in maniera oscena con la figa completamente aperta oltre che bagnata per un attimo si girò verso di me abbozzando un mezzo sorriso, ma fu solo un attimo, Antonio si abbassò un attimo per imboccare il suo cazzo tra le sue cosce di lei e rialzandosi impugnò saldamente le caviglie e cominciò a stantuffarla, prima con dei colpi lenti ma potenti poi aumentando il ritmo, la Paola buttando la testa da tutte le parti sembrava gradire molto, i suoi mugolii andavano al ritmo del suono dell’impatto dei due corpi.
‘Su tuo marito direi che l’esperimento &egrave riuscito e avevo ragione io, adesso sono curioso di vedere se anche su di te ho avuto l’intuizione giusta, per me sei una grandissima troia ma adesso vediamo fino a quanto, vale anche per te Paola, ricordati che se vuoi che smetta la parolina &egrave sempre quella’ disse Antonio mentre non rallentava il ritmo e continuava a sfottere brutalmente mia moglie, lei non riusciva neanche a rispondere, aveva la testa rivolta all’indietro, e godeva come una pazza, aveva già avuto un orgasmo ma Antonio non aveva accennato di rallentare il ritmo ed ora Paola aveva il respiro sempre più corto preludio di un’altra ondata di piacere, io guardavo rapito e intanto mi segavo, ‘adesso voglio proprio vedere di che pasta siete fatti tu e quella vacca di tua moglie, poi avrete di che raccontarvi per veder chi di voi &egrave più perverso’ detto questo Antonio lasciando le caviglie afferrò saldamente i seni e cominciò a strizzarli in maniera quasi rozza, Paola alzò la testa guardandolo come per fermarlo ma come risposta gli arrivò uno sputo in faccia e una mano subito glie lo spalmò sulle guance, ‘inutile che mi guardi, sei la mia troia e faccio quello che voglio, apri la bocca puttana!’ a queste parole Paola sembrò infoiarsi ancora di più e aprendo la bocca un secondo sputo gli arrivò e questa volta con due dita Antonio glie lo spalmò in gola, quasi vomitò ma Antonio senza esitazioni la girò a pecora e senza tanti complimenti cominciò a scoparla da dietro e anche in questo caso il rumore dei colpi era un qualche cosa di eccitante da sentire, con una mano gli teneva i capelli tirandola verso di se chiamando il ritmo e con l’altra di tanto in tanto un sonoro schiaffo partiva verso la natica, ‘ma guarda che bella coppia ho trovato stasera, lui un cornuto nato e lei una grandissima troia e non sento paroline liberatorie ne da una parte ne dall’altra, bene allora continuo’ in tutto questo Paola continuava a urlare dal piacere, ormai era davvero vicino al limite, in certi momenti faticava a trovare il fiato.
Dopo l’ennesimo orgasmo di mia moglie Antonio decise che poteva bastare, ordinò a Paola di distendersi per terra sul pavimento e di masturbarsi davanti a lui, lei obbedì e cominciò con una mano a toccarsi la figa con le gambe piegate ma aperte, con l’altra a strizzarsi i capezzoli, Antonio si posizionò davanti a lei con il cazzo in mano impugnato come un’arma pronta a sparare, e di fatti’ inaspettatamente partì un fiotto, non era sperma ma bensì urina, il getto arrivò sulla figa della Paola che a quella vista aumentò il ritmo del ditalino, un secondo un terzo schizzo e poi la pipì cominciò a uscire copiosa, Antonio indirizzando il pene la faceva cadere prima sulla pancia poi di nuovo sulla figa ma poi alzando il tiro anche sulle tette e sulla faccia di Paola che invece di ribellarsi continuava furiosamente a sgrillettarsi fino ad esplodere in un ennesimo orgasmo forse il più violento di tutti tanto da fargli venire delle convulsioni quasi incontrollabili per poi lasciarla a terra con il fiato cortissimo.
‘Hai visto caro cornuto? Avevo ragione io tua moglie &egrave una grandissima vacca, potrei fargli anche il culo ma penso che per stasera possa bastare, mi manca solo un’ultima cosina, vieni qua cornuto’ ordinò Antonio, mi fece prendere in mano il suo cazzo e mi ordinò di cominciare a menarglielo, io obbedii, e cominciai a fargli una sega con lui posizionato sempre sopra mia moglie, che adesso era immobile oscenamente imbrattata di pipì di cui saliva l’odore acre, presi un buon ritmo ma con l’altra mano cominciai a masturbarmi anche io anche se faticavo a coordinare i due movimenti.
‘ allora Paola riguardo a quello che ti avevo detto prima in macchina, che mi dici, avevo ragione o no?’ ‘ si Antonio avevi ragione, Bruno &egrave proprio un cornuto nato e io ho bisogno di veri maschi, credo che da ora in poi tutto cambierà tra noi, quello che ho provato questa sera non lo avevo neanche mai sognato, &egrave stato troppo bello’ intanto io stavo aumentando il ritmo e sentivo Antonio che stava per irrigidirsi e da li a poco a contrarsi per poi cominciare a schizzare lo sperma che andava a cadere sulle tette e sulla pancia della Paola, a quel punto anche io finalmente potei godere e indirizzai la mia sborra verso la faccia della Paola, fu una vera liberazione, per troppo tempo lo avevo trattenuto e ormai mi facevano male le palle.
‘Guarda che casino hai fatto, disse Paola, adesso pulisci tutto ma con la lingua però’, pensavo stesse scherzando ma accorgendosi che non la avevo presa sul serio, ‘cornuto! Ti ho detto di pulire e ti conviene farlo subito’ per un attimo ho pensato alla parola magica per fermare tutto ma vedere mia moglie così trasformata mi eccitava troppo, e in pratica mi stava mettendo alla prova, mi abbassai, Antonio mi guardava curioso, ma comincia lentamente a leccare quel misto di piscio sperma mio e suo, all’inizio un po’ titubante ma poi piano piano, sempre più convinto nel mio nuovo ruolo di cuckold, risalendo dalla figa verso la pancia le tette fino alla sua bocca, e li alla fine ci unimmo in un lungo bacio, e guardandoci ci scappò un reciproco ‘grazie’.
Nel frattempo Antonio ci aveva lasciati per andare a farsi una doccia, cosa che facemmo in seguito anche noi, per poi ritrovarci in soggiorno davanti al classico bicchiere della staffa, ‘allora ragazzi, che mi dite, vi &egrave piaciuto? Credo di si altrimenti avreste fermato il gioco, ma ero sicuro che non sarebbe successo, come vi dicevo ho una certa esperienza in queste cose’ Paola rispose ‘si Antonio ci siamo divertiti, hai tirato fuori aspetti di noi che proprio non conoscevamo, e penso di parlare anche a nome di mio marito se ti dico che &egrave stata una serata pazzesca, sicuramente da riprovare anche se non subito,’ ‘si ti devo proprio ringraziare’ dissi io ‘ avevi ragione sulla nostra indole, e anche sul fatto di aprire e chiudere questa parentesi, adesso torneremo alla vita di tutti i giorni ma con una consapevolezza in più, e quando avremo di nuovo voglia di giocare ti contatteremo, grazie ancora’ Antonio ci guardò proponendoci un brindisi ‘ alla coppia più porca che abbia mai conosciuto, e che era solo la prima volta che giocavano’ ma un consiglio vi do, il piacere va centellinato, e questo &egrave un gioco che va fatto ogni tanto e, se sarà, contattatemi pure, ma credetemi con me non sarebbe la stessa cosa quindi vi indirizzerò a degli amici bull tra cui uno anche bisex così ne avrà anche per Bruno hahahahah’ e giu tutti in una grassa risata.
Ci avviammo verso casa e in macchina entrambi avevamo la sensazione di essere più innamorati di prima, ci eravamo tolti una maschera o ne avevamo messa una temporanea?
Eccomi davanti al portatile a scrutare i siti di annunci, ma non &egrave facile trovare quello che si cerca in questo mondo, in realtà ogn’uno di noi nella testa ha un immaginario, sia per lei che per lui, e quando si passa dalla fantasia alla realtà bisogna trovare un compromesso che possa essere gradito ad entrambi.
Si, ho confessato a mia moglie Paola le mie fantasie più intime, quelle che mai pensavo sarebbe riuscita a capire, quelle che mi vedono godere nel farla corteggiare da un altro uomo, che poi mi vedono a guardare mentre la sta sbattendo nel peggiore dei modi, e che si masturba nel sentire le loro oscenità rivolte verso di lei o di me.
Come ci sono riuscito dopo tanti anni di matrimonio? B&egrave’ che ci crediate o no &egrave successo dopo avere scritto un racconto su questo sito, dove ho potuto, in maniera anonima, dare sfogo a tutte le mie fantasie anche quelle più scabrose, poi ho detto a mia moglie che avevo scritto un racconto in un sito ma che non glie lo avrei fatto leggere perch&egrave troppo personale, poi si sa, la curiosità &egrave femmina ed &egrave bastato aspettare un paio di giorni perché venisse alla carica.
Alla fine ho ceduto e una sera gli ho fatto leggere il mio racconto, un racconto che narra di un marito che convince la moglie ad andare in un club ,e che una volta li, hanno incontrato un singolo etc etc (il racconto si chiama ‘le farfalle nello stomaco’), si &egrave messa a leggere e nel frattempo io scrutavo le sue reazioni, ogni tanto gli chiedevo a che punto era arrivata e lei mi descriveva la situazione del momento, ma non lo faceva in maniera schifata come per dire ‘ma guarda cosa va a scrivere questo porco’ anzi sembrava interessata, via via che leggeva ogni tanto sorrideva un po’ compiaciuta ma io non vedevo l’ora che finisse per capire cosa ne pensasse.
Una volta finito di leggere invece di guardarmi si &egrave messa ad armeggiare con il portatile e ho visto che cominciava a scrivere qualcosa, con i suoi tempi, visto che non &egrave abituata a scrivere con la tastiera, alla fine chiude il programma e mi gira il portatile, non mi dice niente del racconto perche, dice lei, alla fine del testo c’era un indirizzo e_mail dove mandare le eventuali impressioni, ‘e li te le ho mandate, vai a vedere’.
Entro subito nella posta e vedo l’ultima e_mail arrivata, la apro pieno di emozione e leggo queste parole ‘ciao, solo due parole per farti i miei complimenti .Da donna mi sento di dirti bravo ,scritto molto bene ma soprattutto in modo semplice ma eccitante e spero di leggere ancora qualcosa di tuo molto presto.Se questa &egrave stata solo un’opera di fantasia complimenti ,se invece &egrave realmente accaduta beh sono invidiosa perché avrei voluto esserci io al posto della lei !!!!!!! Ciao e spero di leggere presto qualcos’ altro ‘.
La guardo, lei sorride e si viene a sedere vicino a me e mi sussurra’ ‘sei un porco. ma non credere che io sia da meno’, solo a queste parole comincio ad agitarmi e il mio cazzo ancora di più, mi bacia teneramente e mi dice ‘ non preoccuparti, so che molti uomini hanno di queste fantasie, e so che non &egrave facile confessarle, poi voi uomini avete paura di essere giudicati, avete paura che noi donne non vi riteniamo più veri uomini o bravi mariti’ ‘ &egrave vero’ dico io ‘ in realtà siamo gli uomini di sempre, amiamo le nostre donne come non mai, ma le fantasie nella vita cambiano, si, mi piacerebbe davvero vederti scopata da un altro uomo, mi piacerebbe guardarti e segarmi mentre lo fai, ma sarebbe solo una questione di libidine, e questo non cambierebbe mai il rapporto di amore che provo nei tuoi confronti, la paura, semmai, &egrave che tu non lo capiresti, e pensassi erroneamente che, o sia diventato matto, o non ti ami più abbastanza’ la Paola mi guarda ‘credi che anche io non abbia le mie mille fantasie? Ci sono momenti che mi piacerebbe essere la troia più troia che ci sia sulla faccia della terra, mi piacerebbe per una sera passare da un uomo all’altro, mi farei fare di tutto e di più senza nessun limite, leggendo il tuo racconto e sapere di essere la protagonista di quel sogno mi ha eccitata da matti, ma poi? Devono rimanere fantasie? Riusciremmo a metterle in pratica senza farci del male? Tu Bruno cosa mi dici adesso che sai che anche io come te mi eccito pensando a certe situazioni’.
Io ho il cazzo sempre più duro, guardo mia moglie, mi sta facendo delle confidenze o mi sta implicitamente chiedendo se me la sento di provare a fare un passo in più oltre le fantasie?
‘B&egrave Paola, visto che per la prima volta siamo riusciti a parlare apertamente di questo io direi che i tempi sono maturi per uscire dalla nostra solita routine e cercare qualcosa di sfizioso da fare, e direi che, visto che a me va bene tutto, lascio a te la scelta di cosa cercare’.
‘Allora Bruno, diciamo che per fare coincidere le nostre fantasie l’unica cosa da fare &egrave cercare una persona che abbia il carisma per fare sentire, m&egrave una vera femmina da letto, e te un compartecipe guardone, quindi datti da fare e battiamo il ferro fin che &egrave caldo, altrimenti poi mi passano le strane idee e non se ne fa più niente’.
Ecco perché sono qui che sto cercando, tra i tanti annunci di varie categorie, un sacco di foto, tra tante trovare l’ispirazione, un qualche cosa che ti faccia dire ok questo &egrave quello giusto.
‘Bull master esperto 50enne si propone per coppie sub, ottimo aspetto, rispettoso della privacy ma inflessibile nella disciplina sia di lei che di lui’ leggo questo annuncio e non so perché mi attizza subito, guardo qualche foto dell’album allegato e vedo delle situazioni con lei immobilizzata con le gambe aperte e la didascalia che recita ‘la troia pronta per la monta e il cornuto che guarda’ un’altra foto inquadra lei bendata su un letto sempre con le gambe larghe e con la figa grondante di sborra, ‘la moglie riempita e il cornuto pronto a pulire’ penso tra me che sarebbe troppo per noi ma in quel momento non so perché non sono riuscito a non rispondere all’ annuncio, ‘ciao siamo Paola e Bruno rispettivamente 45 e 49 anni, abbiamo visto le tue foto e vorremmo conoscerti, ti proponi come bull esperto ma noi non abbiamo esperienze al riguardo, siamo solo molto curiosi di esplorare questo mondo, non conosciamo i nostri limiti, abbiamo solo molte fantasie al riguardo e abbiamo deciso di provare questa esperienza, considera che &egrave la nostra prima volta e non vorremmo esagerare, se sarà, ci affideremo volentieri a te confidando nell’esperienza di cui ti fregi, aspettiamo gentile risposta ciao da Paola e Bruno’.
Tempo un paio d’ore e mi arriva una e_mail, la apro emozionantissimo, ‘Ciao sono Davide, sono un bull master, nel senso che oltre a essere quello che domina la donna di solito metto sotto anche l’uomo, ho avuto molte esperienze con coppie neofite, e devo dire che sono quelle che mi hanno dato più soddisfazione, non vi preoccupate per i limiti li decideremo insieme, ospito a casa mia essendo singolo separato e avendo a disposizione locathion adeguata ed attrezzata, l’unica cosa che vi chiedo &egrave un minimo di decisione, non voglio perdere tempo, se interessati ancora il miuo cel &egrave xxx xxxxxxx per rapido contatto’.
Faccio leggere la e_mail a Paola con le foto allegate, ‘non lo so Bruno, tu sei davvero convinto? Mi sembra che questo sia uno che va giù pesante, non vorrei fosse troppo per noi, anche se a dire la verità ‘ questo fantomatico Davide mi intriga molto’ ‘tranquilla Paola, anche io ho sollevato questi dubbi ma mi ha rassicurato dicendomi che spesso ha a che fare con coppie prima alla esperienza, quindi siccome &egrave, ora o mai più, io direi di provare a fare questo passo e comunque si tratterebbe solo di un incontro conoscitivo, poi c’e’ il libero arbitrio e potremo scegliere se proseguire nella conoscenza o no’ Paola mi guarda pensierosa ma si capisce che anche lei non vuole farsi scappare l’occasione, ‘va bene, allora arrangiati tu e basta che mi sai dire come, dove, e quando’.
Non perdo tempo e chiamo subito il numero, prima che questo magic moment svanisca, un paio di squilli e mi risponde una voce abbastanza profonda, gli dico, ‘ciao sono Bruno, senti, ho parlato con Paola e mi ha dato l’ok per un incontro, per tranquillizzarla le ho detto che sarà, nel caso, solo un incontro conoscitivo, so che non vuoi perdere tempo ma devi considerare che per noi &egrave tutto nuovo’ mi risponde con voce calma Davide ‘tranquilli, immagino i dubbi e le perplessità e quindi non obbligo nessuno a fare checchessia, chiedo di non fare perdere tempo solo a quelli che sono solo curiosi e inconcludenti, ma sono sicuro non sarà il vostro caso, vi do l’indirizzo e se vi va ci vediamo domani sera a casa mia, ovviamente siete ospiti per la cena così ci facciamo due chiacchiere’
La sua voce e il suo tono mi sembrano rassicuranti e quindi comunico a Paola dove, come, e quando, ‘ah di già? Subito cosi? E va bene, ma per domani sera mi devo preparare in qualche modo particolare?’ ‘ ma dai Paola hai un sacco di vestiti sexy nell’armadio che non metti mai, metti pure quello che vuoi, non credo serva un abbigliamento particolare ma decidi t&egrave’
Il giorno dopo gia al mattino sono particolarmente agitato, invece la Paola fa le sue faccende come se fosse un giorno come un altro, o quanto meno, se &egrave tesa non lo da a vedere, la giornata passa come se niente fosse e nessuno torna sull’argomento per capire se era il caso o no di intraprendere questa avventura, la sensazione era che il dado fosse tratto e che fosse inutile avere dei dubbi, oppure entrambi avevamo paura che a domanda l’altro decidesse di fare un passo indietro, invece anche al momento di prepararci per uscire entrambi ostentavamo sicurezza, io mi sono vestito con i miei jeans neri e un maglione con cerniera molto sportivo, mentre Paola si era preparata di tutto punto, una camicetta nera in pizzo abbastanza sbottonata da lasciare vedere le coppe del reggiseno in tessuto tipo raso, una gonna che le fasciava il sedere e le cosce fino a una spanna sopra il ginocchio, scarpe tacco 12, abbastanza inusuali per lei, ma che le stavano benissimo, il colpo d’occhio era di una donna molto affascinante e sexy. ‘pronti per andare caro il mio marito’ ‘pronti’ rispondo io, e con una pacca sul culo la invito a uscire.
L’indirizzo ci porta in quel di Vicenza, nella periferia una serie di villette e alla fine identifichiamo il numero giusto, parcheggiamo la macchina davanti a una di queste e scendiamo, adesso si che comincia a denotarsi per entrambi un certo turbamento, ma con lei sotto braccio percorriamo il vialetto che ci porta davanti alla porta, ancora prima di suonare ci apre Davide ‘ciao vi stavo aspettando’ la voce che avevo sentito al cell si sposa con la persona che mi trovo davanti, un uomo sulla cinquantina, assolutamente impeccabile nel vestire, camicia con cravatta, pantaloni eleganti che cadono bene su un paio di scarpe che sembrano di plastica da quanto sono lucide, sorriso accattivante, accidenti, mi dico, qua l’unico fuori luogo sono io con l’abbigliamento.
Ci saluta con una forte stretta di mano, molto cortesemente ci invita ad entrare in soggiorno, dopo avere posato il giacchino di Paola, per rompere il ghiaccio ci offre un aperitivo, uno ‘spriz’ come si usa da queste parti, accettiamo volentieri.
Tutto della casa denota una certa classe, l’arredamento, le colorazioni delle pareti, i quadri, insomma deve essere una persona molto colta questo Davide, anche la libreria &egrave piena zeppa di libri e, una volta accortosi della mia curiosità nel guardarmi attorno, mi svela che &egrave un avvocato, e quei libri sono il retaggio di tutto il suo studiare.
La Paola sembra molto interessata, quasi soggiogata dalla personalità di questo uomo, al punto che una forma di timidezza sembra la abbia colpita, ma Davide ci sa fare e con qualche battuta smorza la tensione, e ci invita ad accomodarci a tavola, ottimo, non c’e’ di meglio che del buon cibo per fare due chiacchiere.
Ci sediamo intorno a un tavolo rotondo, e dal carrello a fianco Davide tira fuori del roast-beef già affettato, e un sacco di contorni freddi sperando che siano di nostro gradimento in quanto lui non poteva dedicarci troppo tempo per cucinare e quindi si era rivolto a una gastronomia vicina, era tutto molto buono e anche il vino aveva fatto la sua comparsa, li Davide aveva tirato fuori la sua cultura enologa, stappando prima un buon vino nero, e poi via via passando ai bianchi sempre presentati con dovizia di storia e particolari, la Paola sembrava apprezzare e si &egrave buttata giù più di qualche bicchierino, sembrava molto allegra ad un certo punto, e Davide dopo averci fatti accomodare nel salotto per il caff&egrave, una volta visto che ci eravamo abbastanza sciolti, cominciò a chiederci esattamente cosa cercavamo da questo mondo.
‘questa &egrave un ottima domanda’ gli risposi, ‘da tempo abbiamo delle fantasie più o meno confessate o inconfessabili, quando ne parliamo o immaginiamo di metterne in pratica qualcuna ci eccitiamo da pazzi, e ci siamo chiesti se non fosse il caso di provare a metterle in pratica, al momento però siamo qui per un incontro conoscitivo e per capire noi per primi se ci potremmo riuscire’ Davide guardando Paola che, ancora con il calice di vino in mano, ascoltava e annuiva gli disse ‘Paola, spesso mi capita di avere a che fare con donne che mi cercano, magari dopo avere letto uno dei tanti libri che vanno di moda ultimamente sul bdsm, molte donne scoprono da me il piacere di essere dominate, parlo di donne normalissime nella vita di tutti i giorni, madri di famiglia, donne più o meno in carriera, insomma le più insospettabili, &egrave questo che mi attrae, vedere la trasformazione di una donna da una, fra virgolette, normale a una macchina da sesso, da una timida e pudica a una donna sboccata che in grado di proferire le peggiori oscenità, dall’altro però mi intriga molto di più ‘praticare’ su coppie laddove il maschio sia disposto ad assistere passivamente a tale trasformazione, e comunque mi piace sottomettere anche lui, più psicologicamente che fisicamente, mi da una sensazione di potere, e per fare tutto ciò mi sono dovuto attrezzare con una stanza assolutamente strutturata per fare questi giochi, poi più tardi se siete curiosi ve la faccio vedere’.
Sia a me che a Paola le parole di questo signore che, secondo me abituato per il lavoro che svolgeva ad essere convincente, stava facendo salire una certa curiosità, Paola addirittura sembrava soggiogata dal tono profondo della sua voce, e alla fine decidemmo che prima di andarcene saremmo stati davvero interessati a vedere questa alcova di cui parlava abbastanza orgogliosamente.
Dopo un’altra oretta di chiacchiere, più che altro sul nostro lavoro e il suo, e vari aneddoti ma, con nostra delusione, non inerenti al motivo per cui ci eravamo incontrati, arrivò l’ora di andarcene, ma come promesso non prima di vedere la famosa stanza dei giochi, quindi Davide ci fece strada giù per la scala che porta al piano interrato, e tra il garage e la cantina una porta che una volta aperta ci porta in questa sala buia, Davide accende un paio di luci e davanti a noi si palesa una serie di marchingegni, un tavolo di legno rivestito in pelle rossa, una croce formata da due travi messi a forma di X con alle estremità vari anelli, sul lato una specie di inginocchiatoio con una sacco di cinghie per bloccare gli arti, addirittura su un angolo una gabbia rotonda con una porta apribile su cui faceva bella mostra un lucchetto, e sul muro una serie infinita di fruste, corde, maschere etc etc.
Davide ci guarda ‘allora che ne dite, vi piace la mia collezione?’ ci dice questo con aria molto seria, Paola guarda me poi guarda lui e se ne esce con un ‘ non ci credo che ci siano donne disposte a farsi fare tutto questo, io francamente non sono per queste cose, sarei piuttosto per un rapporto più tradizionale, sono sincera, non mi sono neanche mai immaginata in queste situazioni’D. ‘come sarebbe a dire che non ci credi, anzi ti dirò di più, quando hanno provato questa esperienza fatico a sganciarmi da loro, io non sono per i rapporti ripetitivi, ma per farti capire quanto possono essere coinvolgenti queste situazioni, chi le ha provate fatica a rinunciarci in seguito, hai mai provato Paola ad essere immobilizzata?’ questa gli rispondo io anticipandola ‘ credo di conoscere bene mia moglie, abbastanza per potere dire che lei non si farebbe mai legare &egrave una cosa che la infastidisce da matti non avere il controllo’ conoscevo abbastanza mia moglie anche da essere sicuro che queste parole avrebbero acceso in lei un motto di sfida, sapevo che anche se era vero non amava che io rimarcassi i suoi limiti di fronte ad altre persone, e di fatti..’cosa vuoi sapere te che ti fai le pippe mentali al pensiero che altri ti sbattano la moglie e poi ti ricordo che fino a 2 giorni fa tu eri il maritino perfettino e geloso e io la moglie integerrima quindi..’ Davide da persona intelligente quale era si stava già sfregando le mani ‘ vedete? Alla fine nessuno conosce nessuno e nemmeno noi conosciamo i nostri limiti almeno finch&egrave non proviamo ad oltrepassarli, quindi Paola ti faccio una proposta, che ne dici di provare a farti immobilizzare sulla croce? Così come sei, e se ti senti a disagio ti libero subito, considera che qui c’e’ tuo marito e quindi sei in una botte di ferro per quanto riguarda la tua sicurezza’.
‘capirai che sicurezza con quello li’ borbottando questo la Paola si era avvicinata alla croce e guardandomi con aria di sfida ‘dai forza che poi andiamo a casa, proviamo, tanto sono abituata alle croci’ quasi con disprezzo indicandomi con una mano.
Davide si avvicinò con un’espressione molto professionale a Paola, e con le mani gli prese i polsi alzandoli verso l’alto e prima uno e dopo l’altro li strinse in delle polsiere di pelle agganciandole alle estremita della croce, poi abbassandosi prese una caviglia facendogli divaricare le gambe e la immobilizzo allo stesso modo idem per l’altra, alla fine lo spettacolo era molto eccitante, la Paola aveva le braccia larghe e alte al punto che la camicetta si alzava e lasciava intravedere l’ombelico, mentre le gambe messe nella stessa posizione verso il basso avevano costretto la gonna a risalire al punto di diventare un mini davvero striminzita, lei si guardava attorno come dire ‘tutto qui?’ ma a quel punto Davide prese dallo scaffale una benda in raso nero, e bendò gli occhi di Paola, ‘allora ti senti a disagio?’ disse Davide, ‘b&egrave.. &egrave una strana sensazione devo dire, &egrave come se fossi sospesa in attesa di non so che cosa, direi piacevole ed eccitante’ Davide rivolto verso di me fa un occhiolino e allungando una mano ‘b&egrave’ forse sei in attesa di questo ad esempio’ gli appoggio la mano sulla pancia in quel momento scoperta dalla camicetta sollevata, e cominciò, con un movimento circolatorio, a sfiorarla, nel momento del contatto lei ebbe un sussulto, non parlava più, ma sembrava molto concentrata a captare qualsiasi movimento o rumore che arrivasse da quel buio imposto.
Visto che da Paola non era arrivata nessuna reazione Davide comincio a risalire con la mano sotto la camicetta, e piano piano a sbottonarla, arrivato all’ultimo bottoncino la camicetta si aprì lasciando in bella mostra i seni coperti da un bellissimo intimo, e io godevo di questa vista, il cazzo sotto i pantaloni mi stava diventando di marmo.
‘Allora cosa mi dicevi Bruno? che tua moglie non si sarebbe lasciata legare? Guardala, secondo m&egrave sta aspettando che gli tocchi un po’ le tette, lo vedi come &egrave protesa?’ aveva ragione, la Paola non parlava più, aveva lasciato cadere la testa su un fianco e muoveva impercettibilmente il bacino in modo sinuoso, a quel punto la mano di Davide cominciò a tastarle prima una tetta poi l’altra, fino a quando non decise di farle uscire dalle coppe del reggiseno, aveva i capezzoli dritti come chiodi, tanto che fu naturale per lui prenderne uno tra le dita e farlo roteare quasi fosse una piccola manopola di una vecchia radiolina, la Paola sempre passiva e io sempre più eccitato di fronte a quello spettacolo che si svolgeva in un silenzio quasi religioso tranne che per qualche piccolo sospiro da parte di lei.
Davide si staccò per un attimo lasciandola in attesa, e si vedeva che il respiro lasciava intendere una certa eccitazione da parte sua, e dopo un tempo, che a lei sicuramente sarà sembrato lungo, sapientemente gli appoggio una mano all’interno di una coscia, altro sussulto da parte di Paola, ma lentamente la mano saliva e con lei anche la gonna, fino ad arrivare al pube, a quel punto la mano risalendo un altro po’ con le dita si insinuò tra il bordo dell’elastico dello slippino per poi affondare tra la peluria, fino a raggiungerne l’intimità, la Paola a quel punto si lasciò scappare qualcosa di più di un sospiro, quasi gli cedettero le gambe dalla piacevole sorpresa di fare trovare a quelle dita una fica bagnatissima, e il bacino cominciò una lenta danza per approfittare di quel movimento della mano.
‘Allora Bruno, lo vedi? Come ti dicevo ho una certa esperienza e conosco i miei polli, quando siete entrati da quella porta io già sapevo che sarei riuscito ad appendere tua moglie a questa croce, come adesso so che nessuno di voi due fermerà questo gioco, me lo dice la fica di Paola che sta sbavando come una troia e me lo dice il tuo cazzo che sta scoppiando dentro ai tuoi pantaloni, quindi adesso scordatevi di potere andare via e lasciatemi fare il mio lavoro, sono sicuro che non aspettate altro’
Aveva ragione, la Paola sospirava sempre più forte,e io non vedevo l’ara di potermi prendere il cazzo tra le mani per potermelo trastullare un po’.
Davide mi ordinò di spogliarmi completamente, lo feci subito, nel frattempo lui continuò il suo ditalino fino a fare esplodere Paola in un rumoroso orgasmo, a cui seguì una specie di silenzio assenso, ‘Vieni qui Bruno, renditi utile, dammi una mano a liberare tua moglie’ obbedii, e mi diressi nudo con il cazzo in pieno ‘alzabandiera’ verso la croce per sganciare la polsiera dalla mia parte, una volta liberata Paola quasi si accasciò su di me che la tenevo abbracciata , e mentre Davide armeggiava per liberargli le caviglie per un attimo guardandomi disse ‘che bello Bruno’ rimettiamo in piedi dritta la Paola e Davide mi ordina ti togliergli la camicia il reggiseno la gonna e le mutandine inzuppate, di fatto rimane solo con le scarpe, lei si lascia fare e, sempre bendata, si fa portare in una specie di inginocchiatoio, dove praticamente &egrave obbligata ad appoggiare le ginocchia su due cuscini rossi ma con due cinghie che gli bloccano le gambe tenendole ben larghe, il collo appoggiato su una specie di gogna dove viene bloccata la testa in mezzo e i polsi sui lati, in pratica messa a pecora con il sedere ben esposto come la schiena e sotto le tette ballonzolanti, lei si lasciava fare completamente soggiogata da questa situazione, ‘adesso vediamo un po’ fino a che punto avevo ragione, se tanto mi da tanto tu sei un cornuto nato e adesso vai a sederti li nell’angolo a menarti quel penoso cazzetto, mentre io voglio proprio vedere quanto &egrave vacca questa donna’ e detto questo gli piazzò un sonoro schiaffo sulla natica della Paola che non proferì parola, poi con una mano diede una ‘ravanata’ molto rozza alle tette nonché due piccoli buffetti sui seni che in quella posizione ballonzolavano letteralmente.
La Paola subiva in silenzio ed era curioso da parte mia vederla in quella posizione con la figa completamente esposta e davvero immobilizzata come una bestia, con Davide che gli armeggiava intorno sempre vestito a puntino e che sapientemente sapeva dosare azioni e pause verso mia moglie sempre bendata e assolutamente passiva.
A quel punto Davide prese da un cassetto uno strano oggetto fatto a mo’ di microfono, ma quando lo accese comincio a ronzare, lo appoggiò sulla figa della Paola che a quel contatto comincio a dimenarsi come una pazza, ma più di tanto non poteva sottrarsi, lui lo orientava sapientemente ora tra le labbra della vagina e ora sulla clitoride, la Paola aveva delle convulsioni atroci, sembrava quasi soffrirse invece stava godendo come una pazza, con l’altra mano gli stava strizzando ora un capezzolo ora l’altro quasi fino a torturarli, ma lei sembrava non sentisse dolore tanto era il piacere, fino a che con un urlo prolungato inarcò la schiena per poi seguire con una decina di forti convulsioni, pazzesco’ non avevo mai ne visto ne sentito mia moglie godere così, anzi lei quando godeva tendeva a soffocare le emozioni per non dare troppo a vedere un qualcosa che invece qui in questo contesto stava uscendo alla grande e senza falsi pudori.
‘Se vuoi ci fermiamo qui oppure se credi’. Che mi dici Paola’ levandogli la benda, ‘dico che non ho mai goduto tanto, e non voglio fermarmi, anzi, fammi quello che vuoi basta che mi fai godere, voglio godere come la più grande delle troie, era la mia fantasia e adesso sta diventando una realtà’ D .’e a Bruno che hai da dire?’ ‘chi se ne frega di Bruno, guardalo, li nudo con il cazzo in tiro che se lo sta menando, ti pare un uomo? E poi adesso che conosco le sue fantasie so che lui gode a farsi cornificare e quindi che corna siano , datti da fare’
Una sonora scudisciata colpì la Paola sulle natiche, non si era accorta che, mentre parlava, lui aveva preso in mano un frustino da cavallerizzo, ‘non rivolgerti mai più a me con quel tono, io non mi devo dare da fare, io faccio quello che voglio, io sono il tuo signore, anzi, il vostro signore’ lei si era appena ripresa dalla sorpresa di quella frustata e quando se ne aspettava un’altra invece sentì il frustino che gli strisciava sulla schiena poi giù per le natiche per poi passare sotto alle tette, quando improvvisa una seconda sferzata arrivò, la Paola inarcò la testa e abbozzò un ‘non lo faccio più per favore basta,’ a quel punto Davide appoggio l’attrezzo e con le mani cominciò ad accarezzare le natiche segnate, poi affondò la mano tra la peluria della sua figa e cominciò un massaggio quasi brutale, sempre più veloce come il respiro di Paola, ancora un altro urlo di piacere.
Io guardavo e mi segavo li in piedi in un angolo della stanza, dovevo stare attento a non sborrare, anche se era molto difficile davanti a quello spettacolo, ma quello che doveva ancora venire era ancora meglio perché a quel punto Davide si aprì la patta dei pantaloni per tirare fuori un cazzo veramente di ottime proporzioni, si posizionò davanti alla faccia di Paola e senza che dicesse niente lei aprì la bocca per accogliere quel grosso pezzo di carne, lei non poteva muoversi in quanto costretta ma lui praticamente la stava scopando in bocca, poi rivolto verso di me ‘ che ne dici cornuto di preparare la vacca per la monta e andare a leccare un po’ la figa di tua moglie che poi ci penso io ad allargartela’ ubbidii subito e mi posizionai in ginocchio dietro di lei cominciando a leccare quasi istericamente una vagina fradicia da tutti gli umori rilasciati durante gli orgasmi precedenti, ‘tirati via adesso che ti faccio vedere come si procede alla monta, guarda tua moglie, non ti sembra una di quelle vacche costrette e immobilizzate per non sfuggire alla monta del toro?’
A quelle parole per poco non mi sborro adosso, e lui piazzandosi dietro senza nessuna difficoltà affondò il suo cazzo in un colpo unico fino alle interiora di Paola che si lasciò scappare un AAAAHHH’.. per poi cominciare un andirivieni molto deciso, ‘guarda coglione come si monta una troia come tua moglie, &egrave questo che gli piace, non vedeva l’ora, ma adesso la sistemo io, tu guarda e menatelo’ 5 minuti di pompaggio e di nuovo la Paola esplose in un ennesimo orgasmo e ogni volta sembrava più potente del precedente.
Si tolse per prendere dallo scaffale uno strano aggeggio con una pompetta, era un fallo con una forma a punta a mo’ di cuneo, glie lo infilò nella figa e cominciò a gonfiarlo premendo sulla palla della pompetta, la Paola urlava sentendosi così allargata, ma si vedeva che provava anche molto piacere, tolse il cuneo che nel frattempo era diventato una palla, e quando uscì il rumore fu quasi quello di un tappo appena tolto, sembrava fosse finita li invece da dietro Davide comincio a penetrare Paola prima con un dito poi con due infine con tre, e facendo colare da sopra una specie di olio aggiunse anche il quarto dito cominciando a premere per farli entrare tutti, faceva roteare la mano per lubrificare bene l’entrata ma nel frattempo spingeva, la Paola sembrava impazzita e se ne usci con un ‘siiiiiiiiiiii sfondamiiiiii’ a quel punto ritrasse la mano vi aggiunse anche il pollice e con la mano a mo di cuneo cominciò davvero a spingere, non ci credevo, era una scena irreale, mi stavano davvero sfondando la moglie, ma lei non si lamentava’ anzi.
Dopo qualche interminabile momento tra le urla di piacere di Paola la mano entrò completamente con l’ennesimo squassante orgasmo di lei, questa volta condito con la fuoriuscita dalla figa di un abbondante liquido viscido, quasi come una pisciata ma non era urina.
Non contento, una volta estratta la mano, cominciò di nuovo con un dito a penetrare questa volta l’ano che si capiva non fosse avvezzo ad essere deflorato tanto era stretto, poi con 2 dita, al ch&egrave la Paola quasi lo supplicò di lasciarglielo stare in quanto era vergine, la risposta di Davide fu sprezzante ‘a b&egrave allora sarà più divertente’ tolte le dita previo un’abbondante lubrificazione comincio a premere la cappella verso il pertugio, entrò per pochi cm, con molteplici suppliche da parte di Paola, ma poi d’un tratto affondò il colpo quasi lasciando senza fiato Paola, che non sapeva se piangere o urlare, ma dopo pochi istanti il dolore si tramutò in piacere, un piacere intenso e perverso, tanto da cominciare di nuovo a godere e gridare ‘dai spaccami questo culo, sfonda questa grandissima troia, sono la tua troia, dai inculami’ per 5 minuti continuò a incularla in maniera barbara, lei ebbe un nuovo e se possibile ancora più intenso orgasmo seguito anche da quello di lui che non si fece scrupolo di venirle in culo , dopo il quale Davide reputò che era giunto il tempo di liberarla, Paola si sollevò da quella posizione quasi rattrappita, sicuramente sfinita ma assolutamente beata dal piacere provato.
Le attenzioni di Davide a quel punto si rivolsero verso di me, ‘di un po’ Paola, ti sembra giusto che il cornuto di tuo marito se la cavi con così poco?’ ‘ assolutamente no’ rispose lei ‘ cose si potrebbe fargli fare?’ D. ‘vieni qua cornuto’ mi avvicinai a loro, mi fecero sdraiare sopra il tavolaccio, e immobilizzato come lo era prima Paola sulla croce solo che questa volta in posizione orizzontale, ordinò a lei di posizionarsi sopra di me a gambe larghe e di abbassarsi sopra la mia faccia, mi ritrovai con la figa oscenamente aperta proprio sulla mia bocca e da dietro vedevo un filo di sperma che colava dal buco del culo, ‘lecca coglione’ queste parole vennero da Paola che sembrava assolutamente cambiata rispetto alla donna che avevo sempre conosciuto ‘ LECCA!’ di nuovo, fu allora che cominciai a slinguare prima la figa grondante di ogni tipo di umore e sapore, per poi passare al culo e piano piano sentire anche il sapore acre della sborra del bull che era stata scaricata nelle profondità anali di Paola e che adesso da quella posizione piano piano stavano scendendo verso la mia faccia, a quel punto senza che nessuno ordinasse niente alla Paola di sua iniziativa si alzò e dalla mia posizione vedevo che con le dita si stava sgrillettando la fica, sempre più velocemente e inaspettatamente da sotto vidi partire un getto di liquido verso la mia faccia, mi stava pisciando addosso’ e senza che nessuno glie lo ordinasse, era diventata esattamente la troia di cui parlava Daniele, e ne era compiaciuta, una volta finito si abbassò di nuovo per farsi leccare per bene la figa ancora grondante,ripulito tutto per bene scese dal tavolo e sempre senza parlare ma con uno sguardo di intesa con il bull si posizionò tra le mie gambe e prendendomi in mano il cazzo cominciò a menarmelo, ma con l’altra mano cominciò a penetrarmi l’ano con 2 dita, ci volle davvero poco per venire copiosamente, e a quel punto Paola togliendomi le dita dal culo mi disse ‘sei proprio un grandissimo e perverso porco!’ .
Ci ricomponemmo e senza tanti ringraziamenti ci salutammo con Davide, quasi come non fosse successo niente, sembrava che tutti avessimo fretta a ritornare in noi stessi e alle nostre sane abitudini, e anche se c’era un senso di riconoscenza verso di lui nessuno di noi due voleva darlo a vedere, veramente strana come situazione, dopo i convenevoli ci avviammo verso la macchina e una volta saliti chiedo Paola ‘ allora ti sei divertita?’ risposta quasi curiosa di lei ‘si dai persona interessante, molto colta, e poi anche la casa era bella, ma si’ abbiamo passato una bella serata in compagnia’ nessun accenno a tutto i resto, io di nuovo ‘intendevo divertita nella stanza..’ di nuovo una risposta strana ‘stanza.. quale stanza? Non ho visto nessuna stanza, &egrave stato bello parlare amabilmente con Davide ma non mi sembra ci sia altro..’ da li ho capito la sua filosofia, avevamo aperto una parentesi nel nostro rapporto, bellissima parentesi, intensa, eccitante ma già richiusa, mi sembra un modo intelligente per gestire queste pulsioni senza poi dovere stare li a giudicarsi.
Come sempre le donne hanno ragione, solo che adesso mi metterò in attesa della prossima apertura”

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