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Trio

Il mio amico Jerome

By 1 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo in macchina, il mio amico Jerome ed io. Stamani mi ha chiamato al telefono dicendomi che si trovava in città e che nel pomeriggio sarebbe passato a trovarmi. Jerome è un giovane ingegnere, originario del Ghana, ma da anni a Torino ; ha lavorato molte volte per me e col tempo abbiamo stretto un’amicizia che va al di la del semplice rapporto di lavoro; anche mia moglie lo ha conosciuto : in diverse occasioni è stato nostro ospite a cena e tra noi si sono così stabiliti dei rapporti cordiali.
Dall’ufficio ho chiamato Sara e le ho detto che Jerome era con me; è stata lei a dirmi di invitarlo per cena.
Parliamo di noi , di lavoro , qualche indiscrezione su amiche comuni ed arriviamo, senza accorgersi del traffico serale, a casa mia.
Sara ci apre, un saluto a me ed un abbraccio a Jerome; è bella ( come sempre ) , ma stasera mi sembra particolarmente in forma: trucco leggero , capelli raccolti, una gonnellina svolazzante ed una T-shirt sottile, quasi trasparente, ed attillata quel tanto che basta per mettere in risalto i suoi seni sodi ed i suoi capezzoli appuntiti.

Jerome le da un bacio sulla guancia e non lesina i complimenti ‘ Ciao Sara, sei sempre più affascinante, fatti ammirare.. che bella linea e che bella mise ‘. se non ci fosse qui tuo marito ti corteggerei’
Non so perché ma mi viene spontaneo ribattere ‘ puoi anche farlo , mica sono geloso !’ A pensarci bene, la conosco la ragione della mia sortita : in fondo in fondo sono un po’ voyeur e l’idea di vedere mia moglie godere tra le braccia di un altro uomo mi ha sempre affascinato. D’altro canto, quando facciamo sesso, una delle fantasie ricorrenti tra di noi è la presenza di un partner, nero , con un cazzo smisurato, che sfonda Sara in tutti i suoi buchi. Ma è sempre rimasta una fantasia nata durante il rapporto e morta subito dopo i nostri orgasmi.
Sara sorride, fa una piroetta per farsi meglio ammirare e ringrazia Jerome : Grazie Jerome, anche tu mi sembri molto in forma e’..accetto la tua corte; dovrai darti molto da fare per conquistarmi e per ringraziarmi della cena che ho preparato.’

Entriamo in casa e Sara ci pilota verso il soggiorno ‘ sedetevi, adesso vi porto un aperitivo’ .

Jerome mi da di gomito e mi fa ‘ E’ veramente un bocconcino, se non fosse tua moglie gli darei l’acciuffo’
‘Beh, perché non lo fai? Se lei ci sta’provaci’
Jerome rimane di stucco alle mie parole; gli strizzo l’occhio e gli dico ‘ Sai, i nostri rapporti avrebbero bisogno di essere rivitalizzati. E’ bella, è vero , ma è pur sempre la solita minestra; un diversivo potrebbe ravvivare una fiamma che si è molto attenuata’
A quelle parole Jerome prende coraggio e ribatte ‘ Se mi autorizzi vorrei proprio provarci. Ma lei è al corrente della tua idea?’
‘No, ma credo che l’idea di essere corteggiata da un uomo come te non potrà che farle piacere’
Sara arriva e ci offre l’aperitivo, si siede in mezzo a noi, si parla delle solite cose, si scherza, si ride e poi a tavola per la cena.
Il tempo corre veloce, terminiamo la cena e ci accomodiamo di nuovo sul divano. Io metto un pò di musica ed attenuo le luci : sto cercando di creare un’atmosfera raccolta e favorevole ‘agli approcci.
Jerome capisce al volo ed invita Sara a ballare. Me ne sto beato a guardarli, sorseggio il mio Cognac e pregusto ciò che spero capiti.
Vedo con piacere che Jerome inizia a muoversi sinuosamente attorno a Sara, si avvicina a Lei, la sfiora col bacino da dietro, indugia un po’ di più sul suo sedere anzi’si strofina poi le passa le mani davanti, la stringe e le sussurra qualcosa all’orecchio. Naturalmente io non posso sentire ma posso immaginare’.il mio cazzo comincia a rivitalizzarsi, lo sento crescere con piacere.
Loro continuano languidamente, sembra stiano mimando un amplesso. Io già vado oltre con la fantasia : lei nuda, in ginocchio davanti a Jerome col suo cazzo in bocca; l’erezione adesso mi fa male, vorrei tirarlo fuori e menarmelo ma non sono ancora sicuro della reazione di Sara.
La musica finisce, Sara e Jerome tornano a sedersi, Lei naturalmente in mezzo a noi. Entrambi le passiamo un braccio sulle spalle, lei è languida, appoggia la sua testa sulla mia spalla e mi sussurra : ‘Jerome mi sta corteggiando sul serio, mi si è strofinato sul sedere ed ho sentito la sua erezione, deve avere un membro enorme’
‘Hai sentito cosa ho detto quando siamo arrivati, no? Se ti fa piacere essere coccolata un po’ da Jerome , fallo. Sai che ciò che ti fa piacere è un piacere anche per me’
‘ Ma se lui si spinge in là , se vuole fare sesso? ‘
‘Sara, dipende solo da te, se lo vuoi fallo’
Mi guarda con una luce strana negli occhi, uno sguardo tra la sfida e la riconoscenza. Sara si alza, prende per mano Jerome e lo invita ‘ Fammi ballare ancora, mio marito non ama il ballo!’
Di nuovo inizia il loro gioco, stavolta i movimenti sono più lenti ed ammiccanti : Jerome è dietro di lei, le sue braccia la cingono, le mani chiuse a coppa sui seni. Vedo il suo bacino che si muove sinuosamente ed immagino che Sara stia sentendo il suo cazzo che si strofina sulle chiappe. Lei gradisce, asseconda i suoi movimenti, poi si gira, mi guarda e gli passa una mano dietro la nuca. Il bacio sorge spontaneo, vedo le loro bocche che si incollano, intravedo le lingue che guizzano, sento i sospiri di Sara.
A questo punto apro la cerniera dei pantaloni e tiro fuori il cazzo : è durissimo, pulsante e già umido e scivoloso per l’abbondante liquido pre-spermatico fuoriscito. Me lo meno lentamente e vedo che Sara mi sta guardando, le sorrido , prendo con l’indice un po’ del liquido e lo lecco strizzandole un occhio.
Jerome si volta verso di me e mi guarda come per chiedere il mio assenso : gli sorrido e mi scappello lentamente il cazzo, in modo che veda e che non abbia dubbi.
Jerome l’accarezza in modo sempre più lascivo, le tette di Sara balzano fuori , lui si china e prende a leccarle, ora una ora l’altra , poi la sua bocca si chiude a ventosa su un capezzolo. Vedo Sara irrigidirsi, la sento sospirare ‘ Oh si, succhiami , mangiami ‘ La sua mano intanto è scesa ed ha cominciato a carezzare Jerome al di sopra dei pantaloni. Vedo chiaramente quanto siano ‘lunghe’ le sue carezze ed immagino la bestia tra le gambe di Jerome; questo pensiero mi eccita moltissimo, avrei già voglia di sborrare ma mi trattengo.
Ora Sara prende l’iniziativa, si inginocchia davanti a Jerome e comincia a baciargli il cazzo sopra i pantaloni: fa con la bocca quello che poca fa faceva con la mano. Mi guarda fisso negli occhi : anche lei cerca la mia approvazione.
A questo punto mi alzo, rapidamente mi spoglio e mi avvicino a loro. Sorrido a Sara , mi inginocchio accanto a Lei e le dico ‘ Amore , tiraglielo fuori’
Lei abbedisce , gli slaccia la cintura, tira giù cerniera e slip : uno splendido cazzo nero si mostra svettante in tutta la sua potenza. Sara ed io ci guardiamo poi io impugno il cazzo di Jerome, lo scappello un paio di volte, in modo da far tracimare un po’ del suo liquore, quindi passo l’altra mano dietro la testa di Sara e la spingo verso il cazzo. La sua bocca si dischiude , la cappella si appoggia sulle labbra , lei lo lecca e mi guarda. ‘ Inghiottilo, voglio vederti fare una pompa!’ sussurro alla mia lei che non si fa pregare, apre ancora un po’ le labbra , la spingo e vedo che il cazzo nero comincia a sparire. ‘ Così, così ‘ fino in gola. Ti piace vero amore? è bello questo cazzo grosso e nero, quante volte lo abbiamo sognato ed ora è qui, tutto per te , per la tua bocca , per la tua fica , per il tuo culo. Potrai farti montare e riempire di sborra’
Le mie parole l’ eccitano ancor di più , la mano di Jerome si unisce alla mia per spingere la testa di Sara e per farle inghiottire quello splendido pitone. Lei si sforza ma più di tanto non può , si sfila, si alza e velocemente si spoglia rimanendo nuda. Anche Jerome termina di spogliarsi, ora siamo nudi , lei in mezzo a noi fresca, profumata, vogliosa. Lei ed io ci chiniamo di nuovo, ora è lei che impugna il cazzo, lo bacia e mi guarda invitandomi. Capisco cosa vuole , entrambi avviciniamo la bocca al cazzo nero e lo baciamo guardandoci negli occhi. Jerome mugola ‘ mi fate morire così ma continuate, succhiatemi’. A turno Sara ed io ci passiamo il cazzo dalla sua bocca alla mia, ci baciamo succhiandoci dalle labbra il liquore di Jerome. Il cazzo mi fa male , sto gocciolando , la mia mano è impiastrata , me la lecco. Anche Sara è in preda alla libido: accucciata , a gambe aperte , una mano quasi completamente infilata in vagina, l’altra che impugna e sega il cazzo di Jerome che continua a colare.
‘ Si che bello, amore, amori miei, voglio godere e farvi godere , voglio che siate i miei tori , voglio essere la vostra vacca, voglio essere montata davanti e di dietro , voglio essere piena di voi , sfondata dai vostri cazzi , affogata dalla vostra sborra calda e vischiosa’

Queste parole eccitano ancor di più, se possibile, sia Jerome che me. Sara è davanti a noi in ginocchio , impugna i due cazzi e se li passa con forza sulle guance, sugli occhi, li imbocca e li succhia.
Jerome ed io ci guardiamo ridendo.

Mi stendo per terra ed invito Sara per un 69. Lei sopra di me , affamata di cazzo , mi ingoia con furore in preda al raptus erotico. Anch’io mi tuffo con la lingua tra le sue grandi labbra , le aspiro il clitoride , sento il suo sugo che mi cola in bocca. Dietro di me Jerome si inginocchia ed avvicina il suo cazzo nero alla fica di Sara, vedo sopra di me i suoi grossi testicoli , lo incito : ‘ dai, Jerome, riempile la fica, sfondagliela , riempigliela di sborra’ Con una mano gli impugno il cazzo , tiro fuori la lingua e bacio il cazzo che sfonderà la fica di mia moglie poi lo dirigo e lo spingo dentro. Sara emette un sospiro profondo poi comincia a balbettare ‘ Oh si, si, spingi , dammelo tutto , sfondami l’utero, ficcami in fica anche le palle. Come è grosso e duro , godo , godo da morire , sono la tua troia da monta’ Jerome non si fa pregare e comincia un lento movimento di va e vieni, io vedo eccitatissimo quello splendido stantuffo che affonda nella fica e ne riemerge lucido di umori. L’immagine è estremamente erotica, devo fare grandi sforzi per non sborrare, anche perché ogni tanto il cazzo di Jerome esce completamente ed io lo abbocco , sento il sapore della mia femmina e quello dello stallone. Sprofondo il pollice nel culo di Sara ed incito Jerome ‘ Bravo Jerome, guarda come gode, mi sta sbrodolando in bocca, falla vanire. Vedi quanto è troia? E’ bellissima la sua fica aperta come un fiore e piena del tuo cazzo. Sfondala, sborrale in pancia!’
‘Si, si’ così , più forte , più a fondo , oh come sono piena. Spingi, sfonda, sborra ‘ Sono dei grugniti di piacere quelli che escono dalle labbra di Sara, si tuffa sul mio cazzo e cerca di infilarselo tutto in gola. Non resistiamo più : esplodo nella sua bocca mentre Jerome si abbatte sulla schiena di Sara gridando ‘ si, si, te lo do fino all’utero , ecco, ecco vengo , ti riempio di sborra, ti sfondo troia!’ Sara mi aspira l’anima mentre lo sperma di Jerome fuorisce dalla vagina e finisce tra le mie labbra. Lecco ed aspiro tutto.
‘Tra poco ti farò il culo’ sussurra Jerome all’orecchio di Sara.

Continua

Sono graditi commenti e suggerimenti : marco.daffori645@gmail.com

Grazie

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