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Racconti 69Trio

Io, mia moglie Tara e la sua amica Noemi

By 22 Luglio 2009Febbraio 9th, 2020No Comments

Io e mia moglie Tara non abbiamo mai avuto problemi dopo il matrimonio, anzi, eravamo ben contenti di aver scelto quest’unione coniugale, giurandoci a vicenda fedeltà eterna. Eravamo consapevoli che sarebbe stata una scelta decisiva della nostra vita, ma ciò non ci spaventava, a differenza di quello che accade in tante coppie. Ci amavamo, il sesso tra noi era sempre stato meraviglioso (lei non aveva avuto nessun’altro prima di me, mentre io vantavo di una certa esperienza che mi permetteva di confermare che Tara non se la cavava per niente male tra le lenzuola) e ci rispettavamo. Eravamo molto intimi e sinceri l’uno con l’altro, ogni mio più piccolo segreto lo riferivo a lei, quante volte avevo confessato il mio desiderio ‘ penso comune ad ogni uomo ‘ di avere un rapporto con lei ed una sua amica, in particolare Noemi, più vecchia di Tara di un paio d’anni. Avevo sempre avuto una mezza cotta per lei, con quel suo culetto sodo e le tettine microscopiche, gli occhi grandi e blu ed i capelli biondi probabilmente tinti. Intendiamoci, Tara era ed è una bellissima donna : una terza abbondante di seno, due belle cosce ed una fighetta sempre depilata a puntino, i capelli ricci e neri che lasciava liberi e gli occhi, sempre neri, da cerbiatta. Ma Noemi mi aveva sempre stuzzicato un po’, anche perché aveva questo comportamento da troietta nei confronti di ogni uomo che le capitava a tiro, me compreso nonostante fossi sposato con la sua migliore amica.
Una sera, io e Noemi eravamo fuori nel terrazzo di casa mia, io e mia moglie avevamo dato una piccola cena con pochi amici, la serata era ormai giunta al termine ed erano rimaste ben poche persone. Stavamo bevendo gli ultimi bicchieri di vino, quando Noemi si appoggia a me evidentemente brilla e, ridacchiando, mi abbraccia. Noto che è vestita molto provocante come sempre, da vera puttana, con una minigonna che mostra praticamente il monte di Venere ed il suo culetto splendido, la spalle scoperte ed un top che nascondeva alla buona le sue piccole tette. Le spingo involontariamente contro il ventre la mia erezione e lei rimane fintamente sbigottita, aprendo ancora di più i suoi occhioni e poi continua a ridacchiare : subito dopo mi mette una mano nei pantaloni, afferrando saldamente il mio cazzo già duro.
‘ Che bel cazzone grande che abbiamo qui’ ‘ mormora lei, eccitata ed ubriaca, ed io sorrido un po’ imbarazzato ma molto arrapato, finalmente qualcuna ha notato che tra le gambe ho un attrezzo niente male, Tara non me l’ha mai potuto dire perché aveva visto solo il mio in tutta la sua vita, mentre Noemi sicuramente di cazzi ne aveva visti parecchi. Ed anche maneggiati, vista l’eleganza e la maestria con cui scappellava il mio dopo esser andata sotto le mutande. Forse a causa dell’ubriacatura o forse per l’eccitazione data dalla porcaggine di quella troia ed alla sua bravura, stavo già per venire, ma lei si fermò come se sapesse che ero quasi al culmine ed a lei non bastava una sega, voleva di più da quella serata. Allora le alzai la minigonna senza difficoltà e le scostai le mutandine, scoprendo che la porca era già un bel po’ bagnata e senza cura le infilo nella figa l’indice ed il medio e lei mugola troppo rumorosamente. Le dico di stare zitta perché ci avrebbero sentiti, allora lei cerca di trattenere gli ansimi e dopo poco viene, sbrodolandomi un’altra quantità di liquidi. Con gesto inaspettato, mi prende la mano e me la ripulisce dai suoi umori, ed ovviamente questo mi eccita più che mai, come la sua lingua s’insinua tra le mie dita mi indica che non è brava solo a tirar seghe. Ho deciso di farglielo succhiare ‘ dopotutto è quello che mi sta chiedendo anche lei, ma dalla casa verso il terrazzo esce mia moglie Tara.
‘ Tutti gli ospiti sono andat’ ‘ e mentre entra dandoci l’annuncio s’interrompe davanti alla scena che si trova davanti : Noemi che mi slingua le dita fradice e con la fighetta al vento ed io col cazzo in tiro ; impossibile inventarsi qualche scusa e perciò me ne rimango in silenzio finché non torna a parlare lei. ‘ Sei un porco! ‘ mi grida, e si va a mettere in un angolo del terrazzo, raccolta in sé stessa. Io mi avvicino a lei lasciando sola Noemi e sperando che si rivesta quanto prima, e cerco di abbracciarla anche se lei non mi guarda neanche in faccia. Restiamo in silenzio per qualche attimo finché non torna a parlarmi. ‘ Sei già venuto, porco, o posso ancora aggiungermi al divertimento? ‘ mi chiede ed è inutile dire che il mio cazzo, che si era ammosciato prima, torna dritto e duro e pronto a scoparsi le due puttane al suo servizio. Mia moglie mi tira giù i pantaloni insieme alle mutande che mi cadono fino alle caviglie, liberando l’uccello che non vedeva l’ora di uscire. Inizia a prenderlo in bocca, con una timidezza ed un’insicurezza che non mostrava dalle primissime volte in cui facevamo petting : forse il trovarsi insieme ad un’altra ragazza la mette un po’ in difficoltà, ed allora faccio un gesto della mano a Noemi per indicarle di venire lì a dare una mano a Tara. Quando mi trovo davanti Noemi, vedo che è tutta nuda, si è spogliata mentre era alla mie spalle, ed invece che succhiarmi l’uccello toglie la camicetta di mia moglie liberandole i seni tondi dalla morsa del reggiseno. Le stringe le tette senza delicatezza e giocherella con i capezzoli diventati turgidi per il freddo e per l’eccitazione ed a quel punto Tara smette di succhiarmi l’uccello per limonare con l’amica. Guardo soddisfatto il loro intrecciarsi di lingue ed intanto mi masturbo, mentre Tara viene spogliata ed accarezzata da Noemi la voglia che provo è così tanta che prendo mia moglie e la metto a pecora, staccandola così contro la sua volontà dal bacio saffico. Le infilo un paio di dita nella figa che nel frattempo si è bagnata notevolmente, Noemi mi sta succhiando il cazzo con molta più bravura di Tara ed insalivandomelo bene così da permettermi un’immediata penetrazione su mia moglie. Così faccio, sposto il cazzo dalla bocca di Noemi alla figa aperta e grondante di umori di mia moglie, che lo prende con un mugolio. Noemi mi sta vicino, ad ogni pompata che do a mia moglie lei limona con me ed accarezza il bel culo della mia consorte, giocherellando con l’indice sull’ano vergine e facendomi venire in mente strane idee che in quel momento vorrei mettere in atto. Però per ora mi occupo soltanto di sfondarla più o meno lentamente, con dei colpi decisi che la penetrino fino in fondo, con Noemi di fianco a me che la sculacciava con malizia. Vedo poi Noemi che si stacca da un mio bacio e, camminando a gattoni, va davanti a mia moglie, stendendosi proprio di fronte a lei e mostrandole la figa aperta. Tara osserva compiaciuta la bella figa dell’amica, mentre continua a ricevere dei bei colpi sempre più forti dal sottoscritto, e nonostante fosse la sua prima esperienza lesbica, si butta a capofitto senza pensarci troppo con la bocca sul clitoride gonfio di Noemi, che inizia ad ansimare come una maiala. Riesco a vedere, mentre me la scopo, il bel lavoro che sta facendo la mia mogliettina sulla sua amichetta, come le slingua la figa riempiendola di saliva. Noemi viene molto facilmente per la seconda volta nella serata, e subito si mette sotto mia moglie che è ancora a pecora a prenderlo e mettendosi così improvvisano una sessantanove e sento la lingua di Noemi che spesso e volentieri mi lecca le palle ed io tiro ogni tanto fuori l’uccello per farle assaggiare i liquidi di Tara e la mia sborra. Finalmente mia moglie viene e sento la sua vagina stringersi attorno al mio cazzo mentre la lingua di Noemi le sbatte sul clitoride. Anche se la voglia di scoparmele per tutta la notte è grande, la voglia di venire nelle loro bocche è ancora più potente, allora le faccio mettere in ginocchio davanti a me, davanti al mio cazzo che mi masturbo furiosamente. Mentre me lo sego, le loro lingue s’incrociano sulla mia cappella, una mi lavora le palle mentre l’altra bada all’asta. Dico loro di prepararsi perché presto riceveranno un’inondata di sborra nelle loro bocche e loro vogliose si posizionano davanti a me, nude ed abbracciate e sudate, con le fauci spalancate desiderose di riceverne il più possibile. Il primo schizzo, non troppo forte, finisce in faccia di Tara che chiude di scatto gli occhi, mentre gli altri vanno in abbondanza nella bocca di Noemi, che si riempie di sborra che non ingoia subito, ma scambia con Tara attraverso degli arrapanti baci saffici. Dopo aver ingoiato il mio liquido seminale, mi ripuliscono l’uccello a turno, finché non è di nuovo duro e pronto a ricominciare a riempirle per l’intera nottata.

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