Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti sull'AutoerotismoTrio

IL PIACERE CORRE SUL FILO.

By 12 Settembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Letizia, ho 57 anni e sono sposata con Steve che ne ha 54. Steve ha un bel fisico. Alto uno e novanta, spalle larghe e fisico asciutto, muscoloso ma non palestrato. Occhi e capelli scuri, mani forti e una bella dotazione fra le gambe. Non ha una lunghezza eccessiva, poco sotto i venti, ma è molto largo. Quando mi penetra lo sento bene. Io sono un poco più bassa di lui. Bionda, fisico longilineo, e seno grande, una quinta piena. Occhi chiari, gambe lunghe e lisce, sormontate da un culetto tondo e sodo, la parte del mio corpo che mio marito adora. Siamo sposati da ventanni, e fra di noi il sesso è stato sempre il filo conduttore della nostra vita coniugale. Ricordo i primi tempi che si stava insieme, mi scopava ogni giorno. Con lui mi sono sempre sentita bene, a mio agio, sicura e desiderosa di nuove esperienze. Fin da subito, per lui è stato chiaro che ero disponibile gioca con lui, a mettere in pratica le porcate che mi proponeva. Ricordo che alla prima vacanza insieme, mi scopava tre volte al giorno, e io ci godevo come una pazza. Mi ha sfondato letteralmente il culo con il suo cazzone. è la cosa che lo manda ai pazzi, incularmi, e sborrare sul mio viso. Lentamente sono passati gli anni e noi abbiamo avuto come tante coppie, alti, e bassi, ma nel sesso, abbiamo trovato sempre un punto d’incontro, che ci ha unito, e divertito, sempre tanto. Nonostante tutta la nostra buona volontà, ad un certo punto della nostra vita, è subentrata un po di noia, dettata più dalle condizioni della vita comune, che ci ha fatto, mettere un poco il sesso, in secondo piano. Entrambi, ci siamo resi conto che era ora di trovare un nuovo stimolo per il nostro rapporto. L’occasione, di portare delle modifiche al nostro rapporto sessuale si è presentata involontariamente tre anni fa, quando mio marito, ingegnere, che lavora per una grossa multinazionale delle costruzioni, è stato mandato a lavorare all’estero. Era la fine di giugno, sarebbe rimasto fuori casa per cinque e o sei settimane. Fin dalla prima sera, mi sono resa conto che, essere abituata ad addormentarsi con una persona al fianco e non trovarla la mattina, è veramente dura. Le prime sere, le telefonate erano incentrate sul suo lavoro, mentre dentro di me, il desiderio di lui cresceva a dismisura. Il sabato poi è stato il giorno peggiore. Abituati, a dedicare quel giorno della settimana a noi due, essere sola è stato molto triste. La sera ho cenato poco, mi sono fatta una doccia, e mi sono distesa sul letto, nuda come sempre, amiamo dormire entrambi nudi, in attesa della sua telefonata che non arrivava. Ero inquieta, nervosa, e impaziente, di sentire la sua voce. Ho perso un libro per leggerlo, ma mi sono resa conto che non riuscivo a seguire il racconto. Volevo lui, mi mancavano le sue labbra, il suo corpo. Ad un tratto ha squillato il cellulare, era lui.
‘Ciao amore come stai?’
Sentire la sua voce mi ha eccitato subito. Era carica di malinconia, e desiderio.
‘Mi manchi. Vorrei sentire le tue mani sul mio corpo. Vorrei sentire le tue labbra che mi succhiano i capezzoli, li stringono, mi fanno impazzire. Vorrei il tuo cazzo nel culo!’
Mi sono stupita, di come le mie parole, siano uscite a fiume dalla mia bocca. Lui è rimasto un attimo in silenzio, poi l’ho sentito sospirare.
‘Manchi tantissimo anche a me. Sentire che mi desideri, mi fa venire voglia di segarmi pensando a te che sei nuda sul nostro letto.’
La sua voce mi ha fatto bagnare. Sentire il forte desiderio di me, sapere che aveva il cazzo in mano, mi ha quasi portato all’orgasmo. Le sue parole poi sono state una vera rivelazione.
‘Amore, vai nel mio studio. Nel secondo cassetto, c’è la scatola del tuo cellulare, vai a prendere il filo dell’auricolare e mettila sul telefono, potrai sentire la mia voce e avrai le mani libere. Prendi anche una cosa dal frigo, un cetriolo, una zucchina, qualunque cosa possa essere simile al mio cazzo. Da sbrigati che ti faccio, impazzire!’ Eseguo, e poco dopo sono sul letto. Lui mi richiama, e incomincia descrivere quello che mi farebbe, se fosse qui con me. Io gli rispondo per le rime. Incominciamo, un gioco erotico, fatto di immagini mentali, sensazioni e giochi con mani e altro che ben presto ci portano al piacere.
‘ss.si daii troia..succhiami il cazzoo..ssi cosìì..dai leccaa che poi ti sfondo il culo..troiaaa’ssi ingoialooo’ sei una vacca succhi cazziiii’.
Sbrodolo al solo sentirmi dare della troia. è vero lo sono. Con lui, anche se lo ammetto a denti stretti, per non dargli troppo potere, mi sento veramente una troia. Lo ha sempre saputo e se ne approfitta facendomi godere del fatto che lo sono.
‘ssii porccoooo’ leccami bene, voglio sentire la tua lingua fin dentro l’uterroooo..cazzo vengggoooo.. sei un maiale..mi fai goderee..dai dammi il tuo cazzoooo. Lo vogliooooo’.
Lui rincara la dose.
Sseii ..propoio un troiaa’appena senti un cazzo addosso, vieni e schizzi da vera maialaaa’.ma se credi che ti sfondo subito il tuo culo da zoccola, ti sbagliiiii’. devi godere tanto prima’
Lo imploro, sono un lago fra le gambe. Immaginarlo con me, mi eccita da morire.
‘daaiii scopammiiiiii’lo vogliooo dentrooo’e mi fai venirreee’
Tremo scossa dal piacere. Mi sconvolge questo gioco che non abbiamo mai fatto. Lui mi tortura l’anima.
‘Ti piacerebbe troia che ti sfondassi fica e culo????..allora mettiti il cazzo che hai in mano dentro la fica..lo so che ti piace stare sopra’.dai cavalcami cosi vieni anche tu’.daii godiiiii’..che poi ti sfondo il culo..scopati con quello’.dai godii sei una puttannaaaa’.
Mi pianto dentro un bel cetriolo. Non è come avere il suo, ma al momento mi va bene anche questo. Non è la prima volta che mi scopo un ortaggio. Da fidanzati, lui si divertiva a vedermi godere con un cetriolo in figa, e io impazzivo a godere, mentre lui si segava per me. Alla fine, gli prendevo il cazzo in bocca, lo succhiavo e lui mi sborrava sulle tette e il viso. Era sconvolgente. Godo nel penetrarmi e glielo dico.
‘sssiii eccooo..lo sentttoooo dentrooo..cazzo sei enormeee’ goddooo’si scopami porcooo!!! Fai godere la tua troiaaaa’..
Lui si immedesima ancora di più e mi porta al piacere.
‘..sssii cagnnna..ti sfonddoooo’godii e mettiti le dita in cullooo..dai che ti faccio godereee’sborrrooo’ cazzo mi fai schizzareee..bevi troiiaaa’.
Vengo. Urlo e godo. Sento il mio corpo attraversato da scariche di adrenalina simili a corrente a mille. Ho le convulsioni, da quanto tremo. Lui non è da meno. Lo sento respirare dentro la mia testa che riceve la sua voce dalle cuffiette che ho, inserito nelle orecchie. Mi pare di averlo qui con me. Restiamo per un momento in silenzio. Ognuno sente il respiro affannato dell’altro.
‘Grazie amore. Sei stata meravigliosa. Ho goduto come un porco. Era come se ti avessi avuto qui con me. Sei una vera troia che sa far godere un uomo. Grazie.’
Le sue parole mi riempiono di immenso orgoglio. Mi ha fatto davvero piacere, fare la troia con il mio uomo, e sentire che sborrava per me ha aggiunto piacere al piacere.
‘Anche tu sei stato meraviglio. Non avevamo mai fatto sesso al telefono, e mi è piaciuto tantissimo.’
Passiamo le altre settimane a fare sempre questo gioco. Lo incrementiamo, con fantasie sempre più spinte, e porche che mi fanno sentire sempre più troia. In particolare, lui mi chiede se, durante la mia giornata lavorativa, c’è stato qualche maschio che mi ha riservato delle attenzioni particolari. Invento per lui situazioni che lo eccitano, e lui non mi lesina commenti del tipo: sei una troia, e vacca, e puttana, che mi fanno eccitare ancora di più. Quando ritorna, ai primi di Agosto, passiamo due giorni a letto a scopare, durante i quali dopo avermi scopato, tenendomi sopra di lui, io godo solo se lo cavalco, mi sfonda il culo in tutti i modi. Me lo allarga così tanto, che poi mi sborra in faccia, chiamandomi troia, e gli piace come io lo succhi, e pulisco senza ingoiare, poi lascio che il suo seme coli, dal mento fin sopra le mie tette. Nei mesi a seguire, lui ha dovuto assentarsi altre volte per lavoro, ma abbiamo sempre goduto al telefono insieme. Quando l’anno dopo, gli hanno assegnato un ufficio fisso, nella nostra città abbiamo ripreso la vita di sempre. Per sei mesi le cose sembravano essere migliorate, ma senza che nessuno dei due lo dicesse, c’era fra di noi nel sesso, un momento che ci rendeva apatici, era come se ad un tratto ci mancasse qualche cosa, per essere perfetto. Qualche giorno dopo eravamo in vacanza, e stavo sotto l’ombrellone al mare. Lui leggeva distrattamene il giornale, quando ho sentito la mia vicina, seduta su di un lettino, sotto un altro ombrellone, parlare con il marito o compagno al telefono. Lei lo ha chiamato amore, mi manchi, quando arrivi, sono tutta un fremito. Ovvio, parlava a bassa voce, ma l’ho sentita benissimo. Di colpo, ho capito cosa ci mancava. Mi sono alzata, ho detto a mio marito che andavo in camera nell’albergo. Una volta entrata, ho preso il telefono e l’ho chiamato. Gli ho chiesto di allontanarsi dall’ombrellone, di raggiungere delle barche tirate in secco sulla spiaggia, e poi quando l’ho visto raggiungere il posto, ho cambiato tono.
‘Bravo porco! Ho visto che hai memorizzato il mio numero mentre lo scandivo, alla mia vicina e adesso mi chiami, scommetto che ti sei accorto che non ho mio marito con me. L’ho fatto apposta per poter sentire quello che desideri da me.’
Lui, per un attimo è rimasto in silenzio. Poi ha capito il gioco, e a cominciato a recitare la sua parte.
‘Certo grandissima troia che ti sto chiamando. Avevo capito subito, che una vacca come te, aveva bisogno di un cazzo in più per godere come si deve. Sono un bel cazzone pronto a scoparti in tutti i buchi, e a sfondare quel bel culo da troia, che hai, perche tu sei una troia vero? dai ammettilo dimmi che sei una troia.’
‘Certo che sono una troia! Avevo capito subito, dalle occhiate che mi hai dato, che mi volevi, e da brava zoccola ho dato il mio numero alla vicina, in modo che tu lo sentissi. Dimmi che mi faresti? Io sono nuda, che aspetto di essere riempita da un toro come te!’
‘Mentre ti parlo tua accarezzati. Inizia a godere. Ti accarezzo, e bacio i seni. Ci infilo dentro il mio cazzo, e mi lascio spompinare da una succhiacazzi come te! Mi fai una bella spagnola, ma, non ti schizzo subito in bocca. Troppo facile. No, voglio prima infilarti due dita, anzi, una troia come te, è sicuramente aperta bene, di dita ce ne vogliono almeno tre in figa e ti masturbo a lungo. Ti faccio sborrare anche l’anima, e poi ti sfondo prima la figa e poi il culo, che sicuramente è spanato per tutti i cazzi che una puttana come te, avrà preso. Alla fine ti schizzo in faccia e sulle tette.’
‘.seii un porccooo..cazzo ti senntooo mi stai facendo bagnare tantissiimmmooo’porco ti voglioooo!!!!..
Ero così presa dal gioco, che non mi sono accorta, che Steve ne frattempo era risalito in camera.
‘Eccomi! Adesso ti sfondo! Tu continua a parlare con il porco al telefono, digli che si deve segare per te.’
Detto questo, ha appoggiato il suo cellulare sul comò, e mi ha inculato subito con un solo colpo.
‘aaaaaaaaahhhhaiiiii’.bastardooo!!! mi sfonddiiii!!!!…sssiiii..cazzooo..sssiiii!!!!!…
A preso a scoparmi, mentre io continuavo a parlare con un ipotetico interlocutore, dall’altro capo del telefono.
..ssi cazzo..mi sfonndaa!! Che torooo..ssi spaccamii’goddooo..venggooooo’
Ero un lago! Lui mi stantuffava il culo a una velocità pazzesca. Era un toro scatenato, mentre io, mi sentivo in VERA TROIA, che stà godendo mentre immagina che un altro si stà segando per lei! il suo orgasmo è arrivato in breve tempo. L’eccitazione, il gioco hanno limitato molto la sua resistenza.
‘eecccommi troiiaaa sborro!!!! Ti inondoooo’.
Mi schizza un poco nel culo, poi si presenta davanti alla mia bocca.
..Succhia e pulisci troia!!…..
Lo accontento, ma poi mi viene un’idea. Pulisco il suo cazzo che è ancora duro, faccio colare la sborra sulle tette e lo sconvolgo.
‘..Dopo quella di mio marito in culo, voglio la tua in viso’..sei stato fantastico!! Succhiarti il cazzo, mentre lui mi sfondava il culo, è stato veramente un lavoro da VERA TROIA!!!”.Guarda porco’mi sono presa la sborra di un altro maschio in bocca, mentre tu mi sfondavi il culo, e da brava troia, la faccio colare sul seno come una crema!!.’
Per lui è troppo!! Eccitato come un cavallo, me lo pianta davanti, si distende supino e mi mette sopra di lui. Mi scopa in maniera sconvolgente!! Viene e si accascia sfinito.
‘Amore, quando ti ci metti sei una vera troia! Mi hai fatto impazzire. Ti amo!’
Lo guardo compiaciuta. Si mi sento veramente la sua troia. Lo lascio sempre sulla corda, non voglio che abbia troppe certezze, se ne approfitterebbe.
‘Hai sempre saputo, che sono una troia. Mi sembra che la cosa, non ti dispiace, e ne ricavi tanto godimento. ‘
Ci siamo resi conto, che quel gioco ci sconvolgeva. Continuiamo a fingere di avere una persona che mi contatta, per godere mentre lui mi scopa. Passati altri mesi, un giorno Steve torna a casa, e mi dice che ha una idea che mi piacerà. Mi mostra un sito di coppie scambiste. Scatto in piedi come una molla.
‘No! Cazzo!!No!! io lo scambio non lo faccio!! Io non voglio, un altro maschio che mi scopa! Mi basti tu!’
Lui sorride, mi lascia sfogare poi si spiega.
‘Nessuno scambio. Mettiamo un nostro annuncio, specifichiamo, che cerchiamo solo ed esclusivamente un singolo, che contattato al telefono si masturbi mentre ti scopo. Ne, più, e ne, meno di quello che facciamo nel gioco di ruolo.’
A sentire la sua idea, che a me già mi frullava per la testa da un poco, mi bagno, ma da brava troia quale sono, non lo do a vedere, anzi simulo una certa diffidenza.
‘Non credo si una buona idea, dare il tuo numero in giro per il mondo. Immagina se ti chiamano mentre sei in riunione, o stai con il presidente. No, è meglio di no!’
Lui, da bravo porco, ha notato il breve tremore nella mia voce. Sa che da brava troia, devo dissentire anche se mi sono, gia bagnata alla sola idea.
‘Tranquilla, metteremo dei last minute. Ci faremo inviare il loro numero, e poi vedi, ho preso una scheda nuova, la metto nel telefono vecchio, che avevo prima di questo, e lo attiviamo solo, per il nostro gioco. Inoltre regolo le impostazioni, in modo che non invii il nostro numero. Non ci sarà nessun rischio. Vai in camera e vestiti da troia, come sai fare benissimo, che ti scatto delle foto, da mettere nel sito.’
Lo guardo estasiata. Lui mi ha veramente capito! Sa benissimo che quando stimola la mia natura di troia, fin dentro il midollo osseo, non gli nego nulla. Vado, mi acchitto da vera puttana, e lui mi immortala, con dei scatti veramente erotici. Posta le foto, e dopo qualche ora, siamo sommersi da richieste, e numeri telefonici. Ne scelgo uno, di un bel ragazzo. Lo chiama Steve, gli spiega quello che vogliamo, poi eccitato come un cavallo, mi incula mentre descrivo al giovane, quello che provo, e soprattutto quello che voglio da lui. Collabora, e mi procura una vera ondata di piacere. Finalmente una voce reale, che mi stimola, a essere sempre più troia, e mio marito che lo sa benissimo quanto lo sono gode sfondandomi il culo.
‘sssi daii segattiii..mmiii spacca il culloooo goddoooo’sssi daii’
Sento dall’altra parte del telefono, lui, che ha il respiro eccitatissimo.
..Si grandissima troiaa..mi sto segando mentre vorrei essere lì con te a sborrarti sulle tettee la facciaa..vaccaaaa..mi fai goderee.dai di a quel porco di scoparti il cullooo..dai che sborrooo’.
Mio marito è sconvolto. Si rende conto, che ha fatto emergere, in tutto e per tutto, la vera TROIA che è in me. Io stessa mi stupisco, di come fino a questo momento, abbia cercato di nascondere l’evidenza: sono una TROIA!! E ne sono fiera!! Sconvolto, chiude di colpo la comunicazione, mentre mi sborra in faccia un fiume di semenza bollente.
‘basta!!!!……..vacca’….puttanna”.ti’..schizzoooo’tuttaaa!!!!
Gode, quando mi presenta il cazzo davanti alla faccia. Lo succhio, e lecco, in maniera famelica. Lo guardo, ha il viso estasiato, sconvolto dal piacere, o dal fatto che finalmente, io, ho accettato il mio ruolo di moglie troia.
Dopo quel primo contatto, abbiamo ripetuto questo gioco diverse volte, sempre cambiando il porco che mi ascoltava godere. Una sera poi abbiamo osato molto di più. Lui ne ha chiamati tre, con i nostri tre cellulari, con i numeri oscurati. è stato sconvolgente, sentirmi desiderata da tre maschi, mentre lui mi scopava come un pazzo scatenato. Ho goduto tantissimo. Sono convinta, che dopo questa esperienza vorrà di più. Ma anche se continuo a negare, la mia disponibilità, lui sa benissimo, che la troia che è in me, non gli negherà nessuna nuova emozione.

Leave a Reply