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Che risveglio, grazie zia !

By 7 Febbraio 2020Aprile 22nd, 2020No Comments

Ciao sono di nuovo Matteo 

Stavo sul letto, era mattina, non so che ora, mi sentivo terribilmente eccitato, non capivo se era un sogno. 

Apro gli occhi. Vedo la zia che mi accarezza il cazzo da sopra i boxer. Rimango sorpreso. 

Z”dai prima di andare a lavoro abbiamo un po’ di tempo.”

Mi leva i boxer e spunta già il mio cazzo dritto. Li guarda un secondo. 

Lo mette in bocca e lo fa riuscire. Bacia le palle. Le lecca. Lo riprende in bocca. Mi fa un pompino straordinario. Tipico, da lei. Si alza e si denuda completamente. Si risiede e si prende il cazzo tra i suoi piedi. Quelli che a me piacciono da impazzire. Comincia un lento su e giù con i piedini guardando verso la finestra. Guardando fuori. Era felicissimo. Si gira posizionandomi la figa sulla faccia. Facciamo un breve ma intenso 69. Spaziale. 

Si rialza e dandomi le spalle si infila il cazzo nel culo. Si appoggia con le mani sul letto e twerka sul cazzo e comincia un su e giù eccitantissimo. 

M”dai zia girati ora”

Si alza e si impala nuovamente con il cazzo nel culo. Lei, con le mani appoggiate dietro, la testa all’indietro ansima e gode. 

Z”vengo Matteo vengo “

Viene e trema. Io le prendo i piedi e si tiene solo con le braccia ma non si ferma continua a fare su e giù. Mi porto i suoi piedi a sulla faccia, li bacio e li annuso.  

Z”Matteo sono stanca. Cambiamo posizione”

Mi alzo. Inizio a leccarle la figa. Lei si agita e trema. Viene una seconda volta. La porto vicino a bordo del letto. Alzo le gambe e le infilo il cazzo nella figa. Alzo le gambe e porto i piedi vicino alla faccia giocandoci un po’. Inizio un movimento lento ma ritmato. 

Mollo le gambe e metto le mani sui fianchi e aumento il ritmo. Passano diversi minuti. Riassaggio i piedi della zia. 

M”zia sto quasi per venire “

Tiro fuori il cazzo e lo struscio sulla figa. Parte una schizzo che gli arriva sotto al collo. Poi due, tre, quattro schizzi potenti finiscono sulla pancia della zia. Rimango immobile ma contento. La zia mia abbraccia. Mi pulisce il cazzo e attraversa il portico entrando in casa con ancora la sborra che cola sul corpo. 

Grazie.

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