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– Buongiorno! –
Ho appena aperto la porta del mio appartamento e trovo questo ragazzo di trent’anni a occhio e croce che mi sorride.
Lo stavo aspettando, ha un blog di erotismo o giù di lì e mi ha chiesto un ‘ intervista.
Lo saluto anch’io e lo invito ad entrare.
– Vive sola? –
Chiede mentre si siede sul mio divano e armeggia con il suo telefono.
– Ora si … Dopo che … Beh! Ci siamo capiti … Non ho più voluto nessuno vicino a me –
Annuisce.
– Posso registrare quello che ci diremo?-
Gli porgo una tazza di caffè .
Non ho obiezioni a questo, l’ importante è che mi faccia leggere il post che ne ricaverà prima di pubblicarlo.-
Lui da il via alla registrazione e io ai miei ricordi.
– Quanti anni ha oggi e quanti ne aveva quando tutto è cominciato?-
Il suo tono è formale , ha preparato una lista di domande, È un bel ragazzo, il suo fisico è asciutto e, secondo me quella camicia bianca nasconde un paio di spalle tenute in forma dalla palestra.
– Ho quarantasei anni, la storia che mi ha chiesto di raccontare inizia molti anni fa, quando ne avevo appena diciotto e ho incontrato quello che pensavo essere il mio primo amore … –
– Primo ? Significa che non aveva mai avuto storie prima ? –
Sospiro al ricordo delle cotte adolescenziali mai corrisposte.
– C’erano stati ragazzi che mi piacevano, soprattutto compagni di scuola, ma ero molto timida e non riuscivo a comunicare bene con l’altro sesso.
Il fatto di essere attratta da qualcuno era fonte di imbarazzo per me e non lo confessavo nemmeno alle mie amiche-
-Ma non è stato così con ” lui ” …-
Questo ragazzo ha degli splendidi occhi scuri dal taglio mediorientale che rivolge verso i miei quando mi fa le domande provocandomi un delizioso spasmo d’eccitazione al basso ventre.
– “Lui” non era un mio compagno di scuola, aveva sei anni più di me, lavorava in fabbrica e aveva esperienza di donne … In quella domenica pomeriggio, mentre passeggiavo con la mia migliore amica lungo il corso della città in cui abitavo, riuscì certamente a vedermi per ciò che ero : una ragazza ingenua e ancora vergine che avrebbe potuto ” educare” a suo piacimento-
– Quindi l’abbordò?-
Il ragazzo , che al telefono mi ha detto di chiamarsi … Ah si! Kevin! Lascia perdere la sua lista di domande e appoggia la schiena al divano rilassandosi un po’.
Sembra un principe arabo con quei capelli così scuri che scompiglia con le mani mentre mi ascolta.
È giovane per me, non sarò sfacciata ma non impedirò alla mia mente di fantasticare.
– Mi abbordò, mi corteggiò, mi portò a conoscere i suoi genitori e riuscì a conoscere e conquistare i miei.
Per circa un anno fu il fidanzato perfetto, puntuale, generoso con i regali e rispettoso dei miei tempi per quello che riguardava l’ intimità e il sesso-
Quindi intende dire che dopo un anno di fidanzamento lei era ancora … –
– Vergine!
Si, hai capito bene ! Venivo da una famiglia molto cattolica che aveva fortemente inibito la mia sessualità. All’epoca ero convinta che il sesso fosse una cosa sporca e che non fosse giusto provare piacere mentre si faceva.
Maurizio ( lui si chiama così) fu bravo a convincermi di essere d’accordo con me e aspettare fino al matrimonio. Mi fidavo di lui, i suoi genitori erano gentili e ospitali e capitava spesso che passassimo il pomeriggio nella sua stanza senza mai andare oltre il semplice petting-
– Quindi? –
Il mio ospite sembra spazientirsi e accavalla le lunghe gambe appoggiando la mano destra sopra la caviglia … La mia mente scioglie il freno e immagino quella mano tenermi fermi i polsi sopra la testa mentre i suoi occhi mi guardano con desiderio.
– Un giorno mi forzò un po’ e riuscì a mettermelo in bocca, non volevo, non sapevo nemmeno che si potesse fare gli dissi dei miei dubbi al riguardo ma, per tutta risposta, prese una videocassetta da un armadietto e la mise nel videoregistratore che aveva in camera sua. In tv scorsero le immagini del primo film porno che io avessi mai visto in vita mia. Mandò avanti veloce finché non arrivò alla scena di un pompino. L’attrice succhiava un cazzo enorme che a malapena entrava nella sua bocca e, alla fine, la sua faccia veniva schizzata di sperma biancastro e cremoso.
Io ero sconvolta mentre Maurizio mi diceva che se volevo rimanere vergine fino al matrimonio quello era il ciò che dovevo fare per fare in modo che lui non andasse a cercare soddisfazione altrove.
Mi spiegò che per un maschio è fisiologico “svuotarsi” e mi confessò che fino ad allora aveva fatto da solo perché mi amava e rispettava i miei desideri, ma che adesso non ce la faceva più e che era mio dovere dargli soddisfazione e imparare a succhiarglielo per bene. –
-E lei?-
Kevin sembra finalmente interessato alla mia storia, si sporge in avanti appoggiando i gomiti alle ginocchia e appoggiando il mento fra le mani tatuate con piccole scritte .
– Mi misi a piangere e Maurizio mi riaccompagnò a casa, non disse una parola durante il viaggio e nemmeno mi salutò quando scesi.
Non si fece sentire per un’intera settimana tantoché i miei genitori cominciarono a chiedere che fine avesse fatto e se avevo fatto qualcosa per farlo arrabbiare.
Mia madre in particolare tendeva a colpevolizzarmi … Ovviamente non potevo raccontarle cosa era successo, mi vergognavo, lei interpretava il mio silenzio come un’ammissione di colpa e diceva che dovevo chiamarlo e chiedere scusa –
– E lo chiamò? –
– Si, le parole che mi aveva detto quel giorno in qualche modo scavavano dentro di me, e, mi ero convinta che fosse davvero mio dovere aiutarlo a” svuotarsi”.
Mi scusai e lui mi chiese se ero pronta ad accettare la sua richiesta.
Dissi di si ovviamente, e la nostra storia ricominciò con grande soddisfazione dei miei genitori.
Imparai a fare pompini, a farmi schizzare lo sperma in faccia, a ingoiarlo e a farmelo spalmare lungo il corpo. Quando eseguiva quest’ultima operazione pretendeva che io stessi immobile finché non aveva finito, sosteneva che una brava ragazza deve saper stare immobile per il suo uomo. Se mi muovevo, anche in modo involontario, mi puniva con cinque sculacciate che subivo stando a quattro zampe sul letto-

Vi è piaciuta finora la storia di Elettra ? Se avete curiosità o suggerimenti contattatemi veragost.gi@gmail.com

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