Finalmente il culo

Seguito del racconto “Lezioni di pompino”
Dopo il primo incontro nel corso del quale ho insegnato alla signora l’arte del pompino, ma ho ricevuto un netto rifiuto al rapporto anale, vi racconto come, con pazienza ed applicazione l’ho portata ad accettare anche questo tipo di rapporto.
Il suo rifiuto mi aveva lasciato l’amaro in bocca, il suo bellissimo culo, tondo e sodo, mi attraeva sempre di più, lo sognavo anche di notte.
Nel frattempo ero riuscito a farmela altre volte, anche in maniera particolare.
In particolare un pomeriggio, siccome il marito era a casa, le avevo chiesto di uscire con me in auto, ci siamo dato appuntamento sulla fermata del pullman a poche centinaia di metri da casa sua.
Era un pomeriggio caldo e afoso, c’era poca gente per strada.
Per mettere un po’di pepe all’incontro, mi andava di fare un po’ di esibizionismo, per cui avevo inviato alcuni amici guardoni, per offrire loro un bellissimo spettacolo.
Conoscevo un posto isolato frequentato da coppie esibizioniste e guardoni, un boschetto fresco e tranquillo a pochi chilometri dal centro.
Lei indossava un tubino nero aderente che metteva in evidenza il suo bel culo e scarpe tacco 12.
Fermo l’auto in una piazzola e ci addentriamo nel boschetto, arrivati in una piccola radura le chiedo di poggiare le mani su un grosso tronco ed inarcare il corpo, alzo il tubino fino alla vita ed appare in tutta la sua bellezza il suo culo fasciato da una bellissima mutandine di pizzo nera, le faccio allargare le gambe, sollevo i suoi capelli e la bacio teneramente sul collo, le abbasso la cerniera e la bacio sulla schiena facendola fremere di piacere, la stringo forte da dietro facendole sentire la durezza del mio cazzo, lei muove il culetto ansimando, facendomi capire che le piaceva il contatto.
A questo punto giro la testa e vedo alle nostre spalle i miei due amici che avevo invitato, i quali erano intenti a masturbarsi.
Eravamo entrambi eccitati volevo approfittare del momento per farle provare il nuovo piacere, le abbasso le mutandine fino alle caviglie, le carezze il culo allargandole i glutei e penetrando prima con le dita, poi con la lingua, nel suo buchino stretto.
Avevo portato con me una cremina, con la quale mi aiuto per rendere meno complicata la penetrazione.
Lei all’inizio prova a stringere le natiche, ma poi si lascia andare, rilassandosi e sporgendo il culo ed offrendolo alla penetrazione.
Il mio grande penetra nel suo buchino, che sotto le mie vigorose spinte si allarga e favorisce la penetrazione, lei a questo punto si lascia andare completamente, muovendo il culetto ed animando di piacere, fino a quando le vengo dentro con enorme e reciproco piacere.